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Premio Bearzot Inzaghi arriva in finale, con lui altri due tecnici

Una grande notizia per il mister piacentino che conquista la finale. Premio Bearzot Inzaghi arriva in finale

Grande notizia per Inzaghi. Premio Bearzot Inzaghi arriva in finale insieme a Di Francesco e Mancini. Un grande riconoscimento per Simone che non solo ha dimostrato di essere un bravo allenatore nella stagione in corso, ma anche in quella passata. Il premio Nazionale Enzo Bearzot è arrivato all’ottava stagione e ha visto eliminare candidati come: Gasperini, Giampaolo e Spalletti. Il 13 aprile verrà decretato il vincitore. L’anno scorso a vincere fu Sarri. Uno tra Di Francesco, Inzaghi e Mancini ne prenderà le redini. I click sul sito della pagina hanno fatto fuori i tre avversari ma saranno decisivi ancora una volta per la fase finale del premio. L’organizzatore della rassegna Damiano Lembo ha infatti annunciato che la distanza tra gli allenatori è minima e quindi tutti hanno chance per la vittoria.

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LEGGI MILINKOVIC NON PARTE CON LA NAZIONALE

Nazionale Serbia Milinkovic rimane a casa, al suo posto Maksimovic

Nazionale Serbia Milinkovic rimane a casa e non risponde alla convocazione

Il giocatore serbo ha subito un affaticamento muscolare nelle ultime settimane. Nella partita di domenica contro il Bologna è stato convocato senza però giocare neppure un minuto, Inzaghi non ha voluto rischiarlo. Nazionale Serbia Milinkovic per questo non risponde alla chiamata e decide di rimanere a Roma per concentrarsi sul proprio recupero. Infatti il sito del Valencia ha comunicato la convocazione del proprio giocatore, Maksimovic che prenderà il posto del “Sergente”. Un’ottima notizia per la Lazio e per il mister Inzaghi. Potranno avere il ragazzo a completa disposizione all’inizio del campionato. Il 31 marzo i biancocelesti scenderanno in campo con il Benevento e servirà anche l’aiuto di Serjei.

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LEGGI LE PAROLE DI MANILA NAZZARO

Manila Nazzaro consiglia la Lazio: “Punterei all’Europa League”. E sul Var…

Manila Nazzaro consiglia la Lazio. L’ex miss Italia, tifosissima biancoceleste, intervenuta per commentare il momento della squadra capitolina dice la sua opinione anche sul Var.

Intervenuta ai microfoni di Radio Incontro Olympia la Nazzaro consiglia la Lazio: “Negli ultimi due mesi abbiamo avuto alti e bassi. Però bisogna solo fare i complimenti a questa squadra per quanto sta facendo. A prescindere da come potrà finire è stata comunque una stagione al di sopra delle aspettative. Punterei molto all’Europa League, la Lazio ha tutte le carte in regola per vincerla. Il Var? Ormai neanche mi arrabbio più. Ha ragione Simone Inzaghi: la Lazio deve guardare avanti e contare solo sulle proprie forze”.

L’EX ROBERTO BACCI BENEDICE LA SOSTA

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E’ WALLACE IL FLOP DI LAZIO – BOLOGNA

Rambaudi sulla corsa alla Champions: “Ancora tanti scontri diretti, l’obiettivo è alla portata”

Si complica per la Lazio la corsa alla Champions. Dopo il pareggio con il Bologna tra le mura amiche i biancocelesti si ritrovano ora al quinto posto, a cinque punti dalla Roma e a uno dall’Inter che però deve recuperare una partita. Commentando l’andamento dei capitolini l’ex Roberto Rambaudi sulla corsa alla Champions si è detto sicuro che ancora nulla è perduto.

Intervenuto ai microfoni di Radiosei Rambaudi sulla corsa alla Champions ha dichiarato: “In alcune partite alla Lazio manca la soluzione dalla distanza. Soprattutto quando non trova spazi perché gli avversari si chiudono molto. C’ha provato solo Parolo, gli altri hanno sbattuto contro un muro. La squadra di Inzaghi è mancata in fase finalizzativa, ma soprattutto nell’ultimo passaggio. Quando a Luis Alberto è riuscito è arrivata la rete di Leiva. Ora ci sono ancora nove partite con degli scontri diretti fondamentali, non tutto è perso. L’obiettivo resta più che raggiungibile. La Lazio ha più dell’Inter. La squadra di Spalletti è rinata ora, ma per il resto non è stata migliore dei biancocelesti. Bisogna recuperare le energie mentali. E’ questo che più mi preoccupa, non i punti persi, quelli sono passati. Ora in questo periodo stai accusando ed è proprio il momento decisivo della stagione”.

IL POSTICIPO DI SERIE B

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STRAKOSHA INDICA LA STRADA

Agostinelli impietoso con Nani: “Mi duole dirlo ma del campione è rimasta solo l’etichetta”

Ennesima prova deludente di Luis Nani. Schierato da Simone Inzaghi sin dal primo minuto contro il Bologna il portoghese ha tradito le aspettative al punto da venire sostituito da Lukaku a inizio ripresa. Il giocatore è sembrato una voce fuori dal coro, una figura effimera girovaga per il campo alla ricerca del campione che fu.  Commentando l’incontro l’ex Andrea Agostinelli impietoso con Nani sottolinea proprio questo aspetto.

AI MICROFONI DI RADIOSEI AGOSTINELLI IMPIETOSO CON NANI

“Di sicuro c’è un appannamento fisico in molti giocatori della Lazio. Ma, soprattutto, un blocco mentale e il timore di non riuscire a recuperare giocando ogni tre giorni. La squadra di Inzaghi sta pagando molto anche il momento di Immobile e il fatto che non ci sia un sostituto all’altezza. E’ nervoso perché non riesce a fare quello che vorrebbe. Detto questo è incredibile e vergognoso che la Lazio sia l’unica squadra i cui episodi non vengono rivisti al Var, alla lunga pesa anche questo. Nani? Mi dispiace dirlo, ma è una pecca. Finora non ha mostrato nulla, del campione è rimasta solo l’etichetta. Non è una questione di ruolo, può fare tutto, ma il problema è il fisico. Non ha più sprint, non salta l’uomo, non supera in dribbling i suoi avversari. A me sembra che non riesce più ad esprimersi, anche se ha 31 anni e non 35. Ricordiamoci una cosa. Nel girone di ritorno è dura per tutti, più si va avanti è più diventa la partita della vita. Giocare ogni tre giorni può condizionare, può stancare anche un allenatore che non sempre può essere lucido”.

EDITORIALE – NANI UNA DELUSIONE, ALTRO CHE KEITA

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Bacci benedice la sosta: “Per la Lazio arriva al momento giusto”

Momento difficile per la Lazio. Il pareggio con il Bologna ha minato le certezze della squadra di Simone Inzaghi incapace di battere i felsinei. La corsa alla Champions si complica. Giocare ogni tre giorni non aiuta e i biancocelesti sono apparsi alquanto stanchi. L’ex Roberto Bacci benedice la sosta arrivata al momento giusto.

Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 Bacci benedice la sosta: “Ora il campionato si ferma. Arrivare alla pausa con un successo sarebbe stato meglio. La Lazio ha meritato di stare tra le prime posizioni. La rete del Bologna è stata immediata, un tiro fulmineo non semplice per Strakosha che non è riuscito a deviare oltre la traversa. Per fortuna i biancocelesti hanno reagito trovando immediatamente il pari e creando tante occasioni. Peccato non essere riusciti a vincere.

Il calcio è uno sport molto veloce, può capitare di venire ammoniti al primo fallo. Peccato per il giallo a Wallace, che era diffidato e sarà costretto a saltare il Benevento. L’arbitro avrebbe dovuto valutare meglio gli interventi irregolari e le sanzioni, non è stata una sfida cattiva.

Il passaggio di Luis Alberto per Leiva è stato eccezionale. Il brasiliano poi ha fatto una giocata da vero attaccante: si è inserito con i tempi giusti, si è liberato del diretto avversario per poi depositare il pallone sul palo più lontano. Il trentunenne è un fuoriclasse nell’interdizione, ora segna anche e sa mettere bei palloni in verticale. È andato oltre le più rosee aspettative, potrebbe andare al Mondiale con il suo Brasile. Sta facendo cose straordinarie, merita di essere tra i 23 del CT della Selecao”
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Il posticipo del lunedì della XXXI^ giornata di Serie B: Carpi – Pro Vercelli

Si è disputato ieri sera il posticipo del lunedì della  XXXI^ giornata di Serie B tra Carpi e Pro Vercelli. Obiettivo playoff centrato per gli emiliani. La vittoria conquistata ai danni dei piemontesi riporta i padroni di casa nel gruppo delle prime otto, al pari del Parma. La Pro Vercelli resta terzultima.

IL POSTICIPO DELLA XXXI^ GIORNATA DI SERIE B

Carpi – Pro Vercelli 2-0
Marcatori: 33′, 65′ Melchiorri

Carpi (3-5-1-1): Colombi; Poli; Capela, Ligi; Pachonik, Verna (82′ Concas), Sabbione, Pasciuti,Di Chiara; Garritano (85′ Bittante), Melchiorri. A Disp.: Brunelli, Giorico, Malcore, Palumbo, Saric,  Brosco, Calapai,  Jelenic, Nzola, Saber. All. Calabro

Pro Vercelli (3-5-2): Pigliacelli, Berra, Mammarella, Kanoute (62′ Reginaldo), Raicevic, Castiglia, Gozzi, Paghera, Konate (66′ Gatto), Bergamelli, Germano (76′ Morra). A Disp.: Gilardi, Altobelli, Rovini, Gatto, Ivan, Da Silva, Pugliese, Jidayi, Marcone. All. Grassadonia

Arbitro: Fourneau
Ammoniti: Berra (PV)
Recupero: 0′ pt, 5′ st.

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IL FLOP DI LAZIO BOLOGNA E’ WALLACE

EDITORIALE – NANI UNA DELUSIONE, ALTRO CHE KEITA

Anche dopo Lazio Bologna, non riesce a convincere. Manca la condizione e anche l’ambientamento non sembra quello dei migliori. Parliamo di Nani, acquistato per sostituire Keita, ma l’acquisto del portoghese sembra essersi rivelato un errore.

“S’annamo a divertì Nani Nani” cantava qualche sciocco in maniera troppo prematura.

Il portoghese è stato uno dei mostri sacri di quel Manchester United che ha scritto la storia del calcio europeo, però il tempo passa per tutti e anche Nani non sfugge a questa ovvietà. Ieri sera l’ennesima prova incolore per un giocatore che fra qualche mese compirà trentadue anni e che faceva della velocità il suo punto di forza. Inzaghi ci ha provato, ma se non gioca ci sarà un motivo. Giocatore di spessore e dal profilo internazionale, su questo non c’è nessun dubbio, va però detto che a oggi, il suo apporto alla causa capitolina è pari a zero carbonella. Oltre alle reti realizzata nelle ampie vittorie contro il Benevento, il Chievo e l’Udinese, di Luis Carlo Almeida da Cunha, meglio conosciuto come Nani, non c’è traccia. Nessuno crede che la Lazio eserciterà il diritto di riscatto, ma noi tifosi crediamo ancora in qualche colpo di genio da qui sino alla fine della stagione. Che sia un gol, un assist o una giocata in qualche partita chiave non importa, purché il campione d’europa si svegli da questo torpore che lo avvolge dolcemente. Non è servito nemmeno lo scossone sull’aereo di ritorno da Cagliari per sbloccare un giocatore che anche ieri sera ha deluso le aspettative dei tifosi oltre che del mister Simone Inzaghi. Se la Lazio quest’anno è migliorata come organico e come gioco di squadra, va però detto che come forze numeriche, in attacco si è indebolita. Oltre al grande San Ciro Immobile, abbiamo sostituito Keita (che comunque otto reti col Monaco le ha segnate), con Nani che non è riuscito a ritagliarsi quello spazio che si credeva a inizio stagione. Da qui alla fine mancano poco meno di dieci gare, più le due sicure di Europa League, non tutto è perduto, anche se il giudizio ormai è palese verso un giocatore alla deriva. Noi però crediamo e, soprattutto speriamo, che Nani possa darci una mano e ritagliarsi un piccolo spazio nella storia nella Lazio.

Davide Sperati  

FOTO – Strakosha indica la strada per i prossimi impegni della Lazio

Strakosha indica la strada per i prossimi impegni della Lazio sul suo profilo social.

Tutti i compagni e la società hanno voluto fargli gli auguri per il suo compleanno. Oggi infatti il portiere albanese ha spento 23 candeline e pensa già alle prossime settimane. Thomas Strakosha indica la strada per i prossimi impegni della Lazio. Prima la sua Albania, poi di nuovo in campo con l’aquila sul petto. Ecco cosa ha scritto sul suo account Instagram: “Grazie a tutti per i bellissimi messaggi di auguri e per il vostro affetto. Ora testa alla Nazionale e poi al gran finale con la mia Lazio, per raggiungere il nostro obiettivo”.

https://www.instagram.com/p/Bgg8FH9B3mK/?taken-by=thomas_strakosha

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FLOP LAZIO BOLOGNA – Wallace ancora giù dalla torre

Questa non è la sua annata: il FLOP Lazio Bologna per la nostra redazione è il difensore Fortuna Wallace.

Il FLOP Lazio Bologna è ancora Wallace: è lui che va dietro alla lavagna per questa gara di campionato. Il brasiliano è apparso ancora fuori forma e autore di una prestazione insufficiente. Non la prima per lui in questa stagione. Troppo in difficoltà con gli avanti del Bologna: lento sul breve e impreciso nelle chiusure. Non si è più ripreso dall’infortunio al polpaccio che lo ha tenuto fermo per circa due mesi nel girone di andata. In una delle ripartenze dei felsinei si prende l’ammonizione e Inzaghi a fine primo tempo decide di sostituirlo con Bastos per non rischiare l’espulsione. Continua la maledizione della fascia destra: Wallace in questo momento non sembra all’altezza di una squadra che lotta per la zona Champions. Ma vogliamo ricordare anche una prodigiosa chiusura che ha interrotto un’azione del Bologna che poteva portare un’attaccante rossoblù da solo davanti alla porta. Per questo il brasiliano è ancora RIMANDATO: con la speranza di rivederlo ai livelli dello scorso anno. Errori e amnesie difensive sì ma anche partite di buon livello.

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TOP LAZIO BOLOGNA – Il migliore è il guerriero Lucas Leiva

Il top Lazio Bologna è ancora lui: il guerriero venuto da oltremanica Lucas Leiva.

Ad ogni partita ci stupisce sempre più: se qualcuno aveva dei dubbi sulla tenuta fisica per via dell’età deve necessariamente ricredersi. Non è più la sorpresa più positiva di questa Lazio: stiamo parlando di Lucas Leiva, il top Lazio Bologna. Sicuramente l’acquisto più riuscito in casa Lotito-Tare quest’anno. Il suo rendimento è altissimo e non fa rimpiangere l’argentino Biglia approdato a Milano sponda rossonera. Anche ieri sera si è distinto per tecnica e sostanza: sua la rete del pareggio su assist di Luis Alberto. Bello lo stop, poi dribbling e piazzato sul secondo palo a battere l’incolpevole Mirante. Tanta roba come direbbero quelli bravi. Il metronomo biancoceleste è ovunque: corre e si danna l’anima avanti e indietro per i prati dell’Olimpico. Prova anche due volte a servire Immobile con un lancio millimetrico ma Ciro ieri sera aveva le polveri bagnate. Venuto a svernare a Roma dopo l’esperienza al Liverpool? Non ditelo a lui: il turnover non parla portoghese. In campionato e in Europa League lui c’è sempre e se la Lazio è lì in lato è anche per merito della sua grinta e personalità. Una sola parola: GUERRIERO. 

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CASTROMAN PARLA DRITTO AGLI ULTRA’ DI LAZIO E ROMA>>>CLICCA QUI

Castroman lancia un messaggio agli ultrà di Lazio e Roma

L’ex biancoceleste Castroman lancia un messaggio agli ultrà di Lazio e Roma.

Ai microfoni di Passionedelcalcio, ha parlato di Inzaghi e della Lazio. Ma non solo. Infatti Castroman lancia un messaggio agli ultrà di Lazio e Roma: 

E’ rimasto nel cuore dei laziali per quel famoso gol al 95’ nel derby del 2001, ma lei cosa ricorda dei tanti tifosi biancocelesti e dell’ambiente?

“Tutto mi è rimasto nel cuore e ogni volta che torno qui provo ancora le stesse emozioni di un tempo. Purtroppo ho più amici romanisti che laziali. Sono loro che mi hanno ospitato (ride, ndr). Ci deve essere amicizia tra Roma e Lazio. Anche gli ultrà della curva alla fine devono capire che la stracittadina è solo una partita di calcio”.

Lei è un grande estimatore di Simone Inzaghi, tanto da vederlo come ct della nostra Nazionale. Cosa le piace di lui? Che meriti ha?

“Si è fatto capire subito. E’ convinto di quello che fa e sa quello che vuole, quindi i giocatori lo seguono. E’ un bravissimo ragazzo. Chi lo avrebbe detto 15 anni fa che diventava un tecnico e per di più così bravo?”.

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LUIS ALBERTO CREDE ALLA CHAMPIONS>>>CLICCA QUI

 

 

 

 

FOTO – Luis Alberto crede alla Champions: questo il suo pensiero

Il pareggio col Bologna non toglie il sorriso in casa Lazio. Luis Alberto crede alla Champions e lo esprime sui social.

Pareggiare in casa col Bologna non può essere certo un risultato positivo. La Lazio brilla in Europa League ma in campionato stenta. Decisioni arbitrali dubbie e stanchezza fisica e mentale stanno minando il raggiungimento dell’obiettivo terzo-quarto posto. Ma la squadra è arrabbiata e dimostra di non voler mollare. Infatti Luis Alberto crede alla Champions ed ha espresso il suo pensiero su Twitter: “Restano da giocare altre nove finali! Non possiamo pensare a nient’altro che non sia il nostro obiettivo. Ora più che mai Forza Lazio!”.

https://twitter.com/14_luisalberto/status/975755365550870528

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MICCICHE’ NUOVO PRESIDENTE LEGA>>>CLICCA QUI

PRESIDENTE LEGA SERIE A – Il ritratto di Gaetano Micciché

Gaetano Micciché è stato eletto presidente Lega Serie A all’unanimità.

Micciché entrerà in carica quando sarà rinnovata completamente la governance, con l’ad e i quattro consiglieri di Lega. A quel punto si concluderà quindi il commissariamento affidato al presidente del Coni, Giovanni Malagò. È stato lo stesso Malagò a indicare ai venti club la candidatura del banchiere palermitano classe 1950. Il nuovo presidente Lega Serie A è tifoso del Milan, appassionato di sport a 360 gradi e da giovane giocava a pallone da mediano. Era tennista classificato e se la cavava anche nel nuoto. Da oltre quindici anni nel circuito bancario, ha in curriculum un MBA alla Bocconi, esperienze nel risanamento di gruppi industriali, è membro del Consiglio di Rcs presieduto da Urbano Cairo, nonché fratello del politico di Forza Italia Gianfranco, e dell’ex vicepresidente del Palermo Guglielmo.

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LEGA SERIE A – Eletto nuovo presidente all’unanimità

La Lega Serie A ha scelto il suo nuovo Presidente all’unanimità nella riunione odierna.

Si tratta di Gaetano Miccichè, numero uno di Banca Imi, la banca di investimento del gruppo Intesa Sanpaolo. I 20 club di A, riuniti in assemblea a Milano e all’unanimità, hanno deciso di scegliere lui. Il banchiere sarà il nuovo presidente della Lega Serie A. Micciché, 67 anni è dunque stato scelto da tutte le società e ha la giusta esperienza visto il curriculum, la personalità e le grandi competenze per guidare la Lega. Lui ha tanta esperienza nel risanare imprese in difficoltà: dovrà farlo anche con il calcio italiano.

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Oddi critica Inzaghi: “Questa volta ad aver sbagliato è stato lui”

Prestazione insoddisfacente quella della Lazio contro il Bologna. La squadra biancoceleste ieri sera non è riuscita ad avere la meglio su quella di Donadoni che, grazie a una condotta di gara accorta e puntuale, è riuscita a uscire indenne dall’impianto capitolino. Deluso dalle aspettative Giancarlo Oddi critica Inzaghi. Intervenuto ai microfoni di Radiosei Giancarlo Oddi critica Inzaghi: “E’ stata una partita iniziata male a causa di alcune scelte di formazione di Inzaghi. Il tecnico ha puntato su una squadra offensiva e squilibrata. Credo sia stata sbagliata la formazione iniziale. Per la prima volta è stato lui  a sbagliare l’approccio. Felipe Anderson a tutta fascia è sprecato, non capisco perché non ha ribadito la struttura della squadra che ha battuto la Dynamo. La Lazio si è ritrovata subito a rincorrere per la rete di Verdi, Strakosha avrebbe potuto fare meglio. Non mi sono piaciuti neanche i cambi, perché togliere Anderson per Caicedo. E’ stato un cambio sbaglliato, il brasiliano era l’unico che poteva inventare qualcosa nel finale. Lukaku, per esempio, non riesce a ripetere quanto fatto nel girone di andata. Non va sul fondo come prima”.

AMARCORD PROTTI

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GIORDANO CRITICA LA LAZIO MA ELOGIA LEIVA

Amarcord Protti: “Che soddisfazione quel gol nel derby”

Amarcord Protti. Igor Protti, attuale club manager del Livorno, in una lunga intervista ricorda i suoi trascorsi alla Lazio.

AMARCORD PROTTI

L’ex attaccante arrivò a Roma dal Bari, squadra con la quale segnò 24 reti la stagione precedente, nel campionato 1996-1997. Alla guida dei romani il boemo Zdenek Zeman. Tra i due un amore mai sbocciato e tempi cupi per l’attaccante all’ombra del cupolone. Poi però l’arrivo in panchina di Dino Zoff e la rinascita. Al termine della stagione 7 reti e il passaggio al Napoli. Quindi un breve ritorno nella capitale dove però, chiuso da grandi campioni, scelse di lasciare la Lazio e rilanciarsi nella Reggiana.

AMARCORD PROTTI SU IL GUERIN SPORTIVO

“Zamorano rimase all’Inter e così saltò il mio passaggio a Milano. Arrivò allora la Lazio, fui felice perché era una grande squadra ambiziosa con un allenatore come Zeman che era l’ideale per ogni attaccante. Però partimmo male e il mio rapporto con il boemo si ruppe. Non mi sentivo tagliato per i suoi movimenti, glielo dissi, volevo più libertà. Davo rispetto e lo pretendevo. Poi l’arrivo di Zoff. Con lui sono rinato. Era un campione di semplicità e umanità. Mi ridiede la voglia di giocare e la squadra rimontò fino al 4° posto. Per me poi arrivò l’enorme soddisfazione di segnare l’1-1 nel derby al 92′ e con un uomo in meno. Poi andai a Napoli, dove rimasi un anno, fu bello ma la società era in crisi e la squadra retrocesse. Tornai allora alla Lazio ma davanti avevo gente come Mancini, Salas, Boksic e Vieri. Quando avrei giocato? Così andai alla Reggiana”.

GIORDANO CRITICA LA LAZIO MA ELOGIA LEIVA

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ANASTASI SBOTTA CONTRO IL VAR

Giordano critica la Lazio ma elogia Leiva: “Molte cose da rivedere. Il brasiliano giocatore super”

Ancora un mezzo passo falso della Lazio. Il pareggio interno di ieri sera con il Bologna, alla luce dei risultati delle rivali, complica oltremodo la corsa della squadra di Inzaghi verso la Champions. Intervenuto ai microfoni per commentare il momento che stanno attraversando i biancocelesti l’ex Bruno Giordano critica la Lazio ma elogia Leiva.

GIORDANO CRITICA LA LAZIO MA ELOGIA LEIVA AI MICROFONI DI RADIOSEI 

“E’ vero che gli arbitri hanno tartassato la Lazio ma lo è altrettanto che negli ultimi due mesi i biancocelesti hanno vinto solo contro squadre alla portata. Una Lazio più equilibrata avrebbe vinto nonostante gli errori arbitrali. In questo periodo alcuni giocatori sono in difficoltà e le alternative non si sono dimostrate allo stesso livello. Per fortuna è venuto fuori questo Luiz Felipe che sta facendo buone prestazioni. Lucas Leiva è in una condizione incredibile. Credo debba avere una chance per il mondiale. E’ un giocatore di un altro livello. Abituato ai ritmi della Premier qui da noi passeggia sugli avversari”.

SULLA CORSA ALLA CHAMPIONS

“La Lazio deve guardare a se stessa, le altre hanno superato il momento critico. L’Inter si sta ritrovando. La Roma in un modo o nell’altro riesce sempre a vincere quando deve. Va ritrovata la condizione di Ciro Immobile. Però la cosa più importante è sistemare la difesa. Non si può andare avanti con questa media gol subiti. Ora la Lazio è costretta a inseguire e a livello mentale le cose si complicano”
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ANASTASI SBOTTA CONTRO IL VAR

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IMMOBILE, SCARPA D’ORO: ECCO LA TOP TEN AGGIORNATA

Le parole di un ex arbitro sul presunto rigore di ieri ai danni di Anderson

L’ex arbitro Luca Marelli ha parlato del rigore di ieri non fischiato ad Anderson. Ecco cosa avrebbe fatto lui al posto di Damato.

Ecco le parole di Marelli: “Inzaghi nelle ultime gare ha agito in modo da provinciale, ma questa volta ha ragione. Felipe Anderson si ferma per attendere il pallone, ma viene atterrato da Donsah che non si preoccupa minimamente di colpire il pallone. Rigore netto, eravamo sulla linea. Non mi è dispiaciuto l’atteggiamento del club ieri, sanno di aver subito in torto, ma hanno capito che simili atteggiamenti non servono a nulla. Serve forma mentis, ci sono state lamentele strumentali in certi ambiti, Damato ha commesso un errore. Il Var non poteva intervenire perchè è stata la valutazione del direttore di gara”.

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Laziali, adesso non dobbiamo abbandonare i nostri ragazzi

Un periodo, per quanto riguarda il campionato, di difficoltà per la Lazio, ma adesso non dobbiamo abbandonare i nostri ragazzi.

Un mix di gioco poco spettacolare, errate scelte arbitrali, stanchezza e sfortuna. La Lazio adesso è in difficoltà e sta giocando al di sotto delle aspettative, ma questo è un momento cruciale per la nostra stagione e ora più che mai non dobbiamo abbandonare i nostri ragazzi. Si, quei ragazzi che quest’anno ci hanno regalato tante gioie, già ad Agosto vincendo la Supercoppa. Quei ragazzi che hanno fatto 4 gol al Milan e hanno sbancato in modo clamoroso l’Allianz Stadium. Quei ragazzi che hanno giocato un calcio spettacolare, guidati da un mister laziale fino al midollo. Quei ragazzi che per poco non hanno conquistato una finale di Coppa Italia sfumata alla lotteria dei calci di rigore. Quei ragazzi che ci hanno permesso di esultare e di girare l’Europa per seguire la Lazio, e che ancora ci permettono di farlo.

CAPITOLO ARBITRI

Che dire, come afferma mister Inzaghi: “Questi episodi arbitrali sono sotto gli occhi di tutti”. Fiorentina, Milan, Torino, Juventus, Cagliari e chi più ne ha più ne metta. Senza alcun dubbio, con decisioni arbitrali giuste la classifica della Lazio non sarebbe stata questa. Clamorose sviste, alcune quasi vergognose. Rigori solari non assegnati, espulsioni inventate, falli inesistenti: questi fattori senza dubbio hanno ostacolato il cammino della Lazio in campionato. Nonostante questi episodi però, siamo ancora lì a 5 punti dal terzo posto e a un punto dal quarto – anche se l’Inter dovrà giocare ancora una partita con il Milan-. Abbiamo conquistato una Supercoppa Italiana e un quarto di finale in Europa League e abbiamo tutte le carte in regola per impossessarci di un posto in Champions. Questo è il momento in cui non bisogna mollare.

I TIFOSI

La Curva Nord è sempre stata al fianco della Lazio, fin dall’inizio della stagione. Ha difeso i colori biancocelesti portando i propri vessilli, legge permettendo, in tutta Italia e in tutta Europa. Quest’anno però, come ormai da tempo, alla Lazio sono mancati i tifosi di “Tribuna”, quelli che riempiono la Tevere e i Distinti. E’ surreale, infatti, che una squadra come la Lazio, che lotti per il quinto posto, abbia allo Stadio in una partita importante come quella di ieri, solo 20.000 persone. Qualcosa non va? Cosa? I prezzi? La società? I parcheggi? Gli arbitri? Beh, a voi l’ardua sentenza. Un vecchio coro della Curva Nord, però, oggi più che mai risuona nelll’aria: “Ehh, la sosteniamo o no la nostra Lazio c’mon, la nosta Lazio c’mon”.

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