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‘Giocatore dell’anno Uefa’: Gianluigi Buffon tra i primi tre

Gianluigi Buffon è tra i tre finalisti per il premio ‘Giocatore dell’anno Uefa’, riconoscimento assegnato al migliore della stagione passata. Il portiere della Juve e della Nazionale dovrà vedersela con Leo Messi e Cristiano Ronaldo. Il premio verrà consegnato il 24 agosto a Montecarlo in occasione del sorteggio della fase a gironi della Champions League 2017/18.

A quanto riportato dall’Uefa i tre finalisti sono stati scelti da una giuria composta dagli 80 allenatori dei club che hanno partecipato alla fase a gironi 2016/17 di Champions ed Europa League, e da 55 giornalisti. Nella top ten, oltre a Buffon, anche l’altro juventino Paulo Dybala, al sesto posto. Messi e Ronaldo si sono già aggiudicati il premio due volte.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI DE MARTINO SUL DVD DEI FESTEGGIAMENTI E SUL MERCATO

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PLAYOFF CHAMPIONS LEAGUE – Napoli-Nizza: tra i francesi fuori due pezzi da novanta

Il Napoli di Sarri questa sera scenderà in campo al San Paolo per disputare l’andata dei play-off di Champions League contro il Nizza. La formazione francese, guidata dal tecnico Lucien Favre, dovrà fare a meno di Mario Balotelli e Wesley Sneijder. I due, lontani dalla loro migliore condizione fisica, non figurano neanche nella lista dei ventuno giocatori convocati. Fuori causa anche Bassem Srarfi. Di seguito l’elenco dei giocatori convocati.

Portieri: Cardinale, Benitez, Clementia;

Difensori: Souquet, Burner, Le Marchand, Sarr, Jallet, Boscagli, Dante;

Centrocampisti: Tameze, Seri, Lees-Melou, Walter, Marcel, Lusamba, Koziello, Makengo;

Attaccanti: St-Maximin, Plea, Mahou.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI DE MARTINO SULLA CURVA NORD E SULLA SUPERCOPPA

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CHAMPIONS LEAGUE – I risultati dell’andata dei preliminari

Si sono disputati questa sera i primi preliminari di Champions League. In campo, tra l’altro, il Liverpool. Ecco i risultati delle partite di andata di questa sera

RISULTATI PRELIMINARI CHAMPIONS LEAGUE

  • Qarabag – Copenaghen 1-0
  • Apoel – Slavia 2-0
  • Young Boys – Cska 0-1
  • Hoffenheim – Liverpool 1-2
  • Sporting Lisbona – Steaua Bucarest 0-0

FOTO – Mauro Zarate esulta per la vittoria della Lazio in Supercoppa

L’ex beniamino dei tifosi, Mauro Zarate, ha tifato Lazio durante la finale di Supercoppa italiana disputata contro la Juventus. L’ex biancoceleste ha esultato su Instagram

ZARATE CUORE LAZIO

Maurito con il club biancoceleste ha vinto da protagonista una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana. Contro l’Inter del futuro triplete, in quel di Pechino. La vittoria di domenica ha fatto esultare anche l’ex numero 10 laziale. Ed ecco il suo post pubblicato sul suo account ufficiale Instagram:

 

Felice per tutti vuoi veri laziali !!! 🏆💙👏👏

Un post condiviso da Mauro Zarate 🇦🇷🇮🇹 (@maurozarate20) in data:

ESCLUSIVA – LA STRATEGIA DELLA LAZIO PER FAR RINNOVARE DE VRIJ

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ESCLUSIVA – La strategia della Lazio per far rinnovare de Vrij

La vittoria della Supercoppa italiana da parte della Lazio nei confrotni della Juventus, ha aumentato l’entusiasmo tra i calciatori. Tralasciando il caso Keita, il gruppo sembra essere più unito che mai. E ciò potrebbe invogliare chi è in bilico, a rinnovare il contratto. Come nel caso di de Vrij. La Lazio ha in mente una strategia per fargli firmare il nuovo contratto

DE VRIJ, RINNOVO CON CLAUSOLA BASSA?

Secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, l’olandese potrebbe incontrarsi con la dirigenza biancoceleste per discutere un particolare rinnovo contrattuale. Come è risaputo de Vrij ha il contratto in scadenza a giugno 2018 e vorrebe liberarsi a parametro zero per decidere in autonomia il suo futuro. Ma potrebbe venire incontro alla Lazio. Lotito e Tare, secondo quanto raccolto da laziochannel.it, potrebbero fargli firmare un rinnovo contrattuale con clausola bassa. Ovvero intorno ai 20 milioni. Una cifra che potrà, in caso di volontà del calciatore di partire, essere sostenuta facilmente dalle big italiane europee. In questo caso anche la Lazio avrebbe il suo ritrono economico nelle casse societarie.

La riproduzione dell’articolo è consentita previa citazione della fonte

CALENDA CONTRO LA DIRIGENZA DELLA LAZIO

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De Martino: “Strakosha impressionante. Grazie per il caldo abbraccio a Ponte Milvio” (3^ PARTE)

Terza e ultima parte della lunga intervista rilasciata dal Direttore della Comunicazione Stefano De Martino ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3.

 SU STRAKOSHA E L’ESORDIO IN CAMPIONATO

«Strakosha ha sorpreso anche me: la sua crescita è stata impressionante, soprattutto sotto il punto di vista della maturità. Ci vuole esperienza per difendere i pali biancocelesti, solo portieri di grande livello ci riescono, tra questi il nostro Club Manager Angelo Peruzzi. Il numero 1 biancoceleste merita di essere il portiere della Prima Squadra della Capitale e lo ha dimostrato attraverso la parata effettuata al primo minuto di gioco. Il giovane talento è diventato un uomo. Ieri si è parlato anche della prima giornata di campionato che vedrà i biancocelesti sfidare la Spal: la sfida sarà molto insidiosa, non si affronterà di certo la squadra fronteggiata ad AuronzoLa formazione biancoceleste dovrà partire al meglio, non sarà facile, ma sarà necessario ritrovare le giuste motivazioni per ben figurare davanti ai propri tifosi che, speriamo, possano essere numerosi nel computo relativo agli abbonati. Uno stadio pieno porta punti alla squadra, insieme si può ambire a grandi traguardi».

IL RINGRAZIAMENTO AI TIFOSI

«Voglio salutare i tifosi che ci hanno raggiunti a Ponte Milvio; migliaia di tifosi ci hanno accolti con entusiasmo e calore. Saluto quella gente, c’è stato modo di abbracciarci e di festeggiare insieme. Mister Inzaghi, in questo momento, ha perso anche la giacca: è bello vivere questi attimi di gioia insieme ai nostri tifosi. Il Presidente ci ha raggiunti al ristorante, si è proiettato subito alla prossima settimana, ma i suoi occhi raccontavano soddisfazione. La squadra ha giocato con il carattere richiesto da lui stesso: nessuno ha mollato in campo esprimendo al massimo il proprio potenziale. Grazie a tutti coloro che sono stati, che sono e che saranno al fianco della Lazio, della nostra vita: questa passione ci accomuna e ci unirà ancora. Forza Lazio!».

 

De Martino: “Presto un DVD sui festeggiamenti in Supercoppa”. E sul mercato… (2^ PARTE)

Seconda parte dell’intervista rilasciata dal Direttore della Comunicazione biancoceleste Stefano De Martino ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3.

SUL DVD DELLA FESTA 

“Per la prima volta la telecamera di Lazio Style Channel è entrata nello spogliatoio al termine della gara. Abbiamo prodotto delle immagini fantastiche. L’idea è raccoglierle in un DVD da allegare alla nostra rivista per dare la possibilità a tutti di rivivere questi momenti speciali. Se sei laziale, non puoi non essere abbonato al canale ufficiale. La proprietà si è battuta molto per aprire il canale tematico. Dirigo con soddisfazione e responsabilità un gruppo di lavoro di alto livello che lavora ogni giorno a Formello, a ogni ora, per fornire i telespettatori di un ottimo prodotto. Un tifoso biancoceleste grazie a Lazio Style Channel può seguire la Prima Squadra della Capitale a ogni ora del giorno, percependo direttamente il calore della tifoseria laziale. Nei prossimi giorni ci saranno degli eventi per festeggiare e condividere con i tifosi la vittoria della  Supercoppa TIM“.

SUL MERCATO

«Leiva è arrivato tra lo scetticismo della piazza, ma è un giocatore importante che ha dimostrato geometrie e calma tattica. Ha ben sostituito un giocatore di spessore come Biglia. La società ha provato a trattenerlo con una proposta economica da capogiro, ma il calciatore aveva già fatto la sua scelta. Il club gli augura comunque ogni bene per quello che ha fatto in maglia biancoceleste.
La situazione relativa a Keita danneggia il calciomercato biancoceleste, vista anche la volontà già palesata da parte del calciatore di voler vivere una nuova esperienza. La società non è mai sprovveduta, ma ad oggi è difficile fare valutazioni”.

POI ANCORA…

“Il club vuole una squadra competitiva per le varie competizioni, ha sempre tenuto sia alla Coppa Italia, sia all’Europa League. Una squadra come la Lazio, dal suo blasone, non poteva mancare la competizione europea. Nella prossima stagione quest’ultima ci darà grande visibilità, sappiamo quanto è importante questo quando si gioca in giro per l’Europa. Lasciare nelle menti del continente le immagini della tifoseria e della squadra biancoceleste ci rende particolarmente orgogliosi. Partecipare a competizioni europee è un nostro imperativo: a prescindere da ciò che accadrà nel calciomercato, dal quale sono arrivati Marusic, Leiva, Caicedo e Di Gennaro
.

LEGGI ANCHE LA PRIMA PARTE DELL’INTERVISTA DI DE MARTINO

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De Martino: “La Curva Nord vince sempre”. E sulla Supercoppa… (1^ PARTE)

Per parlare della Supercoppa e di diversi altri argomenti è intervenuto Stefano De Martino. Il Direttore della Comunicazione biancoceleste ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3. Questa la prima parte da noi suddivisa in tre capitoli.

SULL’ATMOSFERA IN SUPERCOPPA

È difficile raccontare i festeggiamenti. Sono ancora vive le emozioni scaturite dalla vittoria nell’ennesima finale contro la JuventusLa coreografia biancoceleste sancisce ancora una volta un trionfo sugli spalti, è stata inimitabile. La Curva Nord vince sempre. Anche i tifosi della Juventus hanno celebrato lo spettacolo della tifoseria biancoceleste immortalandola. È impossibile raccontare con precisione quello che abbiamo vissuto”.

POI ANCORA…

“E’ stata una serata da regalare al pubblico biancoceleste che, purtroppo, era reduce dalla sconfitta in Coppa Italia. La Juventus era un tabù da sfatare, anche se resterà la squadra da battere in Italia
In finale di Supercoppa però il cuore ha fatto la differenza. I battiti biancocelesti erano più ritmati di quelli bianconeri. La dedica della Curva Nord si riferiva a questo e i cuori dei laziali, soprattutto di quelli meno giovani, sanno quanto possa fare la differenza, anche quando le circostanze erano ben peggiori rispetto a quelle di oggi”.

SULLA GARA 

“Il comun denominatore di questa vittoria, però, è stato proprio il cuore. Sin dall’inizio in campo si è percepita la positività dell’atmosfera. C’era un’elettricità particolare, una convinzione diversa rispetto a quella che si respirava nella finale di Coppa Italia. La Lazio non è andata in difficoltà, solo nei primi minuti, quando Strakosha ha salvato di piede su Cuadrado. Inzaghi ha trovato il miglior modulo mettendo in campo la squadra giusta per sfidare la Juventus. A prescindere dalle polemiche che ci sono state alla vigilia. Il tecnico è sempre stato chiaro, vuole solo gente motivata, vogliosa di indossare la maglia biancoceleste e di essere un supereroe della tifoseria laziale”.

DI SEGUITO…

“L’allenatore ha scelto in maniera autonoma, la società non ha mai messo bocca sulle scelte del tecnico. La sua iniziativa è stata dettata da esigenze tecniche e motivazionali, qualcuno ha congetturato su questa vicenda. Si cerca sempre di distrarre il tifoso biancoceleste con vicende che non c’entrano nulla. Le dinamiche sono chiare, la Lazio, il suo allenatore e la società vogliono giocatori motivati. Gente che lotti per un popolo unico nel suo genere. Lo sanno bene in Europa. Anche a Malaga abbiamo parlato con tifosi e dirigenti che ci hanno parlato e chiesto del tifo biancoceleste. Chi indossa la maglia della Lazio è un professionista fortunato che indossa colori con una storia inimitabile, ricca di sofferenze e di gioie ineguagliabili. Solo i giocatori attaccati alla maglia possono scendervi in campo. Le bandiere non esistono più, ma bisogna battersi per questi colori”.

COMPLIMENTI ALLA SOCIETA’

“La squadra era concentrata e aveva voglia di dimostrare a tutta Italia il proprio valore. La finale è stata seguitissima e la Lazio ha testimoniato di potersela battere con chiunque, come già detto in altre circostanze. Oggi si parla più degli errori della Juventus rispetto ai meriti della Lazio. I biancocelesti non hanno sbagliato nulla. Luis Alberto ha fatto la differenza. Bisogna fare un plauso a chi ha scelto i calciatori biancocelesti, ovvero al Direttore Sportivo ed al Presidente. Si può e si deve sempre migliorare, anno dopo anno. Ma bisogna anche evidenziare la vittoria di quattro trofei dal 2008 ad oggi. Sono state tutte importanti e nette che restano scolpite più di tante altre perché accadute in circostanze storiche diverse. Condividere trofei simili con il calore ritrovato dei nostri tifosi è importantissimo: è necessario combattere tutti insieme in ogni momento. Le difficoltà arriveranno, lì bisognerà ricordarsi delle vittorie, del nostro vivo potenziale. Ci sarà bisogno di tutti”.

LEGGI ANCHE LA SMENTITA DI CALENDA SULLE DICHIARAZIONI DELLA LAZIO SU KEITA

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FOTO – Il procuratore Calenda smentisce le dichiarazioni della Lazio su Keita

A seguito delle dichiarazioni rilasciate dai dirigenti della Lazio relative all’esclusione di Keita dalla lista dei convocati per la gara di Supercoppa, l’ag. dell’attaccante Roberto Calenda, ha detto la sua verità tramite una lettera postata su Twitter:

“Smentisco categoricamente che Keita si sia tirato indietro o che avesse problemi muscolari (come lui stesso, per altro, ha chiarito dopo aver saputo dell’esclusione). Anzi, si è allenato sempre con impegno, preparandosi alla partita come al solito (e la sua preparazione tutti la conoscono, visto che l’anno scorso, giocando scampoli di partite, ha fatto 16 gol).

La verità è sotto gli occhi di tutti: a Keita la Società non ha fatto un’offerta di rinnovo contrattuale adeguata e non l’ha convocato per la prima partita importante della stagione. Non dico che non ha giocato: non è stato neppure convocato. Evidentemente la Società non intende investire sul giocatore. Il resto sono chiacchiere che servono solo a mascherare questa realtà”.

LEGGI ANCHE IL FOCUS SU ALESSANDRO MURGIA

 

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Il predestinato Murgia ci regala la Supercoppa: grazie Alessandro

Alessandro Murgia, romano e Laziale dalla nascita, decide la finale di Supercoppa Italiana al 93′ regalando una gioia immensa ai tifosi biancocelesti.

Murgia ha esordito per la prima volta con l’aquila sul petto il 17 Settembre 2016 contro il Pescara. Ha fatto tutte le trafile delle giovanili con la maglia biancoceleste, arrivando poi a giocare in Serie A. Carattere, determinazione, forza di volontà, a Murgia non manca nulla per diventare un grande giocatore.

IL RAPPORTO CON I TIFOSI

Murgia da sempre è stato coccolato dai tifosi laziali, poichè vedono in lui un ragazzo attaccato alla maglia, un laziale vero su cui poter contare. La sua figura era sempre oscurata dalla presenza di Danilo Cataldi, adesso che il centrocampista è approdato al Benvenento l’aquilotto protagonista è lui. Ieri dopo il gol tutto lo stadio ha urlato il suo nome, l’urlo dell’Olimpico avrà fatto venire la pelle d’oca al giovane ventunenne… “MURGIA,MURGIA, MURGIA”.

LA SUPERCOPPA DI MURGIA

Partito dalla panchina ha giocato gli ultimi  15  minuti della gara. Sembrava incerto quando gli sono arrivati i primi palloni, doveva trovare ancora la sua posizione. Dopo il secondo gol della Juventus, la strada della Lazio sembrava in salita. Lo scatto di Lukaku, la palla in mezzo e Murgia per un attimo si trasforma in attaccante, proprio come quando era ancora un “allievo”. Il boato dell’Olimpico, le lacrime di gioia dei tifosi, la Lazio è tornata in vantaggio. La Supercoppa Italiana è biancoceleste, grazie Alessandro.

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IL RITRATTO DELLA LAZIO CHE TRIONFA CONTRO LA JUVENTUS

Che allenatore ! Simone Inzaghi lo stratega di questa Lazio

Una vittoria a dir poco fantastica quella contro la Juventus, il merito è di tanti ma soprattutto di mister Simone Inzaghi.

Il caso Keita e l’infortunio di Anderson hanno complicato il suo lavoro. Le scelte del tecnico biancoceleste però sono state azzeccatissime, schierando Luis Alberto vicino Milinkovic ha ottenuto un risultato eccezionale. I cambi poi, hanno dato la svolta alla partita, soprattutto l’ingresso in campo di Murgia e Lukaku che hanno deciso la gara.

IL RAPPORTO CON I TIFOSI

L’arrivo alla Lazio è stato complicatissimo, è approdato, dopo tanta gavetta, in prima squadra nelle ultime giornate della stagione 2015-16 per far si che la Lazio finisse degnamente il campionato. Poi mandato via per far posto a Bielsa che però decise di non voler più allenare i biancocelesti. Tornato a Roma tra lo scetticismo generale e la rabbia della Curva Nord che lo definì “piccolo uomo”.  Poche parole, tanti fatti: ecco Simone Inzaghi. Ha riportato in Europa League la Lazio vincendo due derby , conquistando una finale di Coppa Italia e vincendo la Supercoppa. Tra Simoncino e la Curva Nord è scoppiato l’amore, e lo dimostra il tributo che i tifosi della Lazio gli hanno riservato dopo la vittoria contro la Juventus.

LA SUPERCOPPA

Una partita preparata meticolosamente, Inzaghi ha affilato anche i minimi dettagli. Sapeva che per battere la Juve occorre non commettere nessun errore. Un modulo che ha funzionato alla perfezione nonostante le tante difficoltà del pre-partita. Che dire, uno vero e proprio stratega. La corsa sotto la Nord al terzo gol di Murgia è stata fantastica. In quella corsa ci sono tutti i sacrifici che il tecnico ha fatto in questi anni, si è visto ripagato di tutto il suo lavoro. I tifosi lo hanno tributato in modo sublime, la gioia è stata ed è immensa.

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LA LAZIO TRIONFA CONTRO LA JUVENTUS >>> LEGGI IL RITRATTO DELLA SERATA

Dybala ripensa alla Supercoppa: “Non eravamo noi, la Lazio ne aveva di più”

La sua doppietta in 5 minuti aveva riacceso le speraranze del popolo bianconero e spento le certezze di quello biancoceleste. Poi il goal di Murgia ha cambiato il destino di una Supercoppa ricca di colpi di scena. Paulo Dybala, nuovo numero 10 della Juventus, sulle colonne de La Stampa è tornato a parlare della sconfitta rimediata dai suoi domenica contro la Lazio. Una sconfitta che , evidentemente, brucia ancora.

“NON ERAVAMO NOI”

Non abbiamo fatto una prestazione da grande squadra – spiega Dybala. Io non ho visto nè cattiveria nè voglia di vincere, non eravamo noi. È mancata anche un po’ di umiltà, nei primi 10 minuti della partita c’era tutta la voglia del mondo, poco dopo non più. La Lazio ne aveva di più, è stato questo il segreto della loro vittoria”.

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Strakosha, papà Fotaq: “Supercoppa, che partita! Thomas? Vi dico che…”

La parata in apertura su Cuadrado ha incanalato la sfida di Supercoppa sui binari giusti. Thomas Strakosha era atteso alla prova di maturità, l’ennesima della sua giovane carriera. E non ha fallito, anzi. Una famiglia di portieri, la famiglia Strakosha. Papà Fotaq ha fatto la storia della Nazionale albanese con 73 presenze a cavallo degli anni ’90-2000. Proprio Fotaq Strakosha, ha concesso orgoglioso un’intervista a Panorama Sport, in cui ha espresso tutta la sua gioia per la prova del figlio e della Lazio.

“UN’EMOZIONE RARA”

“E’ stata un’emozione rara – spiega Fotaq Strakosha. Il più grande orgoglio è quello di vedere il proprio figlio raggiungere gli obiettivi che si era prefisso. Quella di ieri è stata una bella partita che mi ha emozionato immensamente. Al pareggio non ho avuto paura: avevo fiducia, anzi la sensazione che la Lazio avesse ancora grandi possibilità di vittoria. Un messaggio per Thomas? Chi ben inizia è a metà dell’opera. Lui ha avuto una crescita costante, non ho alcun consiglio specifico da dargli. Sa già cosa deve fare e quanto lavorare duramente per essere sempre al livello che un grande club come la Lazio richiede”.

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Pulici: “Lazio, la sorpresa è Luis Alberto! Adesso urgono innesti di qualità”

L’ex portiere della Lazio scudettata, Felice Pulici, è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio. Ha commentato la splendida vittoria della Lazio in Supercoppa contro la Juventus e si è soffermato su alcuni giocatori della rosa biancoceleste.

SUPERCOPPA

“La Juve non ha disputato un grande pre-campionato, ma io ho fiducia in Allegri e sappiamo che le sue squadre partono sempre a rilento. L’obiettivo è quello di raggiungere i traguardi mediante una preparazione pesante, per arrivare alla fine della stagione nel migliore dei modi. La Lazio, invece, è in condizione ottimale, anche se negli ultimi 15 minuti ha subito tanto l’avversario”.

LUIS ALBERTO

“Luis Alberto è la sorpresa generale, ha impiegato un po’ di tempo per adattarsi ma è stato uno dei migliori in campo ieri. Gran merito va dato al tecnico e allo staff: la preparazione è importantissima e particolare, perché ti permette di sostenere al meglio gli impegni futuri”.

MERCATO

“Quello di quest’anno dovrà essere un mercato di rafforzamento per la Lazio, anche perché in Champions andranno quattro squadre: la Juve è favorita, il Napoli spera di infastidirla, la Roma è ancora competitiva, le milanesi si sono mosse bene. Spero che l’entusiasmo di ieri venga accantonato per concentrarsi sul campionato, dove bisognerà cercare di arrivare tra le prime quattro per fare il salto di qualità. Ci sono tre competizioni. Inzaghi ha trovato un sistema tattico giusto, la squadra è ben disposta e quindi è facile capire su quali elementi puntare. Il problema Keita già superato, adesso la Lazio ha l’obbligo di sostituirlo degnamente per aiutare Immobile”.

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Trapattoni: “La Lazio ha meritato la Supercoppa, vi spiego perché”. E su Inzaghi e Keita…

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Torna a parlare Giovanni Trapattoni.

L’ex ct azzurro, ai microfoni de Il Messaggero, si sofferma sulla finale di Supercoppa di domenica scorsa: “Quando la Juve perde fa sempre notizia. Tutti vogliono batterla e danno quindi il meglio delle proprie possibilità“.

Nella circostanza – aggiunge poi – ha trovato la Lazio, fisicamente più preparata, motivata e tatticamente perfetta, che ha meritato la Supercoppa”.

Ad impressionare il Trap, in particolare, il lavoro di Simone Inzaghi: “Mi piace il tecnico biancoceleste, un ragazzo intelligente, che sa quello che vuole. Ha improntato la preparazione della squadra per portarla rodata alla prima grande partita e non ha sbagliato una mossa. Cominciare con un bel successo diventerà fondamentale, perché farà lievitare l’entusiasmo e l’autostima del gruppo. Penso che la Lazio potrebbe essere la sorpresa della stagione”.

Infine su Keita, che potrebbe presto accasarsi alla Juventus: “Ha tecnica, rapidità, corsa e forza: tutte qualità necessarie per approdare in una società di livello mondiale. A Torino, inoltre, sono abili nella gestione dei calciatori con caratteri un po’ particolari”.

E INTANTO PARLA LOTITO

Lotito: “13 anni fa mi prendevano per pazzo, ma sono ancora qui, con una Lazio solida e vincente”. E sul mercato

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Dopo la vittoria in Supercoppa, c’è ancora atmosfera di festa in casa Lazio, in particolare da parte del presidente Lotito.

In una lunga intervista concessa a Il Corriere della Sera, il patron biancoceleste ha espresso tutta la sua euforia, ma anche la sua consueta determinazione e combattività: “Quando ci sono persone capaci e serie e quando c’è una società organizzata con principi sani, si possono ottenere grandi risultati. Mi ha appena chiamato Bianchessi, che ho preso dal Milan per curare il settore giovanile e vedrete che farà un lavoro straordinario. Mi ha detto: ‘sono arrivato in una grande famiglia’. Ecco, la Lazio è racchiusa in questa frase”.

Con la Juve c’è una sfida che va oltre il campo: “La contrapposizione politica non incide nei rapporti personali, anzi proprio Agnelli e Marotta sono venuti da me dopo la partita e si sono congratulati. Andrea ha ammesso che la Lazio ha meritato il successo e lo stesso ha fatto pubblicamente Allegri: parole che rendono onore a entrambi”.

Il rapporto con i tifosi sembra essersi quietato, dopo anni di burrasca: “Avere riconquistato il nostro popolo è l’aspetto più importante. La gente ha capito che c’è una grande campagna contro di me perché voglio introdurre principi nuovi nella gestione dei club. Ma pian piano ci sto riuscendo: cerchiamo di imporre la trasparenza. Ben 13 anni fa mi ridevano dietro, mi prendevano per pazzo. Ricordo ancora cosa disse all’epoca un dirigente, e non faccio il nome perché non voglio infierire: Lotito salterà presto. Invece sono ancora qui, anzi la Lazio, che ho rilevato moribonda, ha una posizione economica fortissima e un patrimonio immobiliare di oltre 200 milioni”.

Una società, quella biancoceleste, non solo solida, ma anche vincente: “Numero uno, la scelta dei giocatori: deve avvenire in base alle potenzialità atletico-agonistiche, alla moralità, alla compatibilità economico-finanziaria. Numero due, la catena di comando: cortissima. Ci sono io, c’è il d.s. Tare, c’è l’allenatore e, in mezzo a loro, opera Peruzzi. Numero tre: il rispetto dei ruoli. Io non mi addentro mai nelle valutazioni tecniche. Io a suggerire a Inzaghi di lasciare fuori Keita contro la Juve? Diffido chiunque dal dire questo. Ha deciso Inzaghi e quando me lo ha comunicato non ho voluto nemmeno ascoltare la motivazione”.

A proposito di Keita, la grana deve essere ancora risolta: “Noi rispettiamo le regole. Quando acquistiamo qualcuno, teniamo conto delle esigenze di tutti: le ambizioni economiche del calciatore, il lavoro dell’intermediario, il valore di mercato. Se una società vuole Keita, deve accontentare anche noi. Dall’Italia e dall’estero, sono arrivate offerte tutte ufficiali, l’ultima nel giorno della Supercoppa. Il giocatore, finora, ha sempre detto no. Se ha un club di suo gradimento va bene, però questo deve portare una proposta pari non dico alla più elevata delle altre, ma almeno alla più bassa. Possibilità che vada in scadenza? Non lavoro per il denaro, come tanti, ma principalmente per il rispetto delle regole. E sono pronto a lottare fino alla morte per certi principi. Se così ci rimetto dei soldi, pazienza. Azioni legali? Se ritiene che i suoi diritti non vengano rispettati, faccia pure i passi che vuole”.

Sugli altri temi di mercato poi: “Non è vero che cediamo i calciatori per fare cassa. Biglia, ad esempio, ha chiesto di andare via. Ma noi programmiamo e avevamo già Lucas Leiva pronto per sostituirlo. Come Caicedo: lo abbiamo preso in anticipo, così se dovesse partire qualcuno non avremmo problemi. Altro che fare cassa: per Milinkovic ho rifiutato 70 milioni. Lavoriamo per questo. Siamo una società seria e lo dimostra l’appeal internazionale di cui godiamo. Non possiamo competere a livello di ingaggi con i primi 7 o 8 club d’Europa, però manteniamo ogni impegno e paghiamo gli stipendi con puntualità. E i calciatori questo lo sanno. Scudetto? E perché sarebbe una follia? Non mettiamo limiti alla divina provvidenza. In Premier è successo al Leicester, no? La nostra filosofia è chiara: mettere un pezzo in più alla volta, senza compiere passi troppo lunghi. Perché noi vogliamo vincere, ma senza prendere scorciatoie”.

  1. E INTANTO IL BOLOGNA GUARDA UN ATTACCANTE BIANCOCELESTE

CALCIOMERCATO – Per l’attacco il Bologna guarda in casa Lazio

C’è anche un laziale tra gli obiettivi di mercato del Bologna.

I felsinei, dietro precisa richiesta di mister Donadoni, sono in cerca di un rinforzo per il reparto avanzato, viste le ultime prestazioni non convincenti di Mattia Destro. I felsinei sono da tempo sulle tracce di Rodrigo Palacio, svincolatosi dall’Inter. L’argentino però sta prendendo tempo in attesa di capire le mosse dell’Atalanta di Gasperini, suo ex tecnico al Genoa. Un comportamento questo, che non sta piacendo al Bologna, che starebbe adesso valutando possibili alternative. I nomi sul taccuino del ds Bigon – riporta il Corriere del Mezzogiorno – sono quelli di Pavoletti e di Filip Djordjevic. Entrambi in uscita, sono per caratteristiche ideali per il gioco offensivo di Donadoni. C’è tuttavia un problema legato alla formula dell’operazione: gli emiliani vorrebbero i due giocatori in prestito gratuito, con Napoli e Lazio che dovrebbero accollarsi anche buona parte dell’ingaggio.

E PER LO SCAMBIO DI BATTUTE TRA IMMOBILE E UN EX COMPAGNO, CLICCA QUI

FOTO – Immobile e Aubameyang: scambio di battute sui social

Dopo la splendida prestazione di Ciro Immobile in Supercoppa con una doppietta scaccia Juve, sono arrivati i complimenti di un suo ex compagno al Dortmund. Si tratta del talento Aubameyang che ha voluto rendere omaggio a Ciruzzo su Twitter.

Aubameyang nel post gara della Supercoppa aveva così twittato: “Ciro Immobile on fire. Bella frate”. Nella giornata di ieri è arrivata la replica del napoletano sul suo profilo twitter: “Scrivi ti abbraccio frate ci vediamo presto”. Segno inequivocabile che l’amicizia è continuata anche se i due non sono più compagni di squadra.

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Ferragosto a Roma: cinema, musei, spettacoli e teatro

Martedì 15 agosto a Roma i Musei osserveranno il consueto orario di apertura. Anche durante il giorno di Ferragosto sarà possibile visitare le collezioni permanenti e le mostre temporanee e, la sera, partecipare ai numerosi eventi dell’estate romana.

LE GRANDI MOSTRE

I Musei Capitolini ospitano la Madonna del Pinturicchio – ritenuta dal Vasari il ritratto di Giulia Farnese, amante di papa Alessandro VI Borgia – accanto al più noto Bambin Gesù delle mani nella mostra Pinturicchio pittore dei Borgia.

Nelle Sale Terrene di Palazzo dei Conservatori, “La bellezza ritrovata”, una mostra che sancisce l’impegno da parte dello Stato, rappresentato dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, per la costante attività di ricomposizione e ricostruzione del nostro patrimonio culturale.

Al Museo dell’Ara Pacis è in corso Spartaco. ‘Schiavi e padroni a Roma’, una mostra che indaga la realtà della schiavitù nella vita quotidiana e nell’economia della Roma imperiale.

Ai Mercati di Traiano la mostra ‘I Fori dopo i Fori’ illustra le vicende dell’area archeologica dei Fori Imperiali attraverso i rinvenimenti degli scavi degli ultimi 25 anni.

Al Museo di Roma in Palazzo Braschi nelle Sale al pianoterra ‘CONTATTO. Sentire la pittura con le mani’. Caravaggio, Raffaello, Correggio in un’esperienza tattile. Quattro capolavori pittorici presentati in forma di rilievi per consentire al pubblico di scoprire un’opera bidimensionale attraverso l’esperienza tattile e non visiva. Al primo piano ‘Piranesi. La fabbrica dell’utopia’, un’ampia selezione delle opere più significative del grande artista veneziano, straordinario incisore all’acquaforte e figura centrale per la cultura figurativa del Settecento europeo.

Alla Galleria d’Arte Moderna ‘Stanze d’artista’. Capolavori del ’900 italiano. Non solo luoghi ideali bensì stanze reali in cui l’arte della prima metà del Novecento è raccontata da dodici dei suoi maggiori esponenti: Massimo Campigli, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Ferruccio Ferrazzi, Marino Marini, Arturo Martini, Fausto Pirandello, Ottone Rosai, Alberto Savinio, Scipione, Mario Sironi, Ardengo Soffici.

Varie alternative, come sempre, al MACRO di via Nizza: ARAZZERIA PENNESE – La contemporaneità del basso liccio; Danilo Bucchi – Lunar black; GEHARD DEMETZ – Introjection; Giovanni De Angelis – ART REWIND #1; VISIONI GEOMETRICHE. Opere dalla collezione MACRO #5; Cross the Streets; Al MACRO Testaccio Giancarlo Limoni – Il giardino del tempo / Opere 1980-2017; Alfredo Pirri – i pesci non portano fucili.

PICCOLE MOSTRE DA NON PERDERE

Al Museo di Roma in Trastevere le foto dell’urbanista, storico, autore di “Roma moderna”, Italo Insolera: il bianco e nero delle città, Immagini 1951-84 e OSTKREUZ. La mostra dell’agenzia fotografica tedesca, la retrospettiva racconta la storia dell’agenzia OSTKREUZ, fondata nel 1990 da fotografi della Germania Est e oggi il collettivo fotografico più celebre in Germania. In mostra ci sono oltre 250 fotografie di 22 fotografi, dai lavori immediatamente successivi il crollo del Muro fino ai giorni nostri.

Al Museo Napoleonico ‘Minute visioni’. Micromosaici romani del XVIII e del XIX secolo dalla collezione Ars Antiqua Savelli, una delle più importanti in ambito internazionale dedicate a questo peculiare genere artistico, frutto di oltre quaranta anni di acquisizioni e ricerche.

Alla Centrale Montemartini, oltre alla magnifica collezione permanente, il treno di Pio IX realizzato nel 1858 dalle società ferroviarie “Pio Centrale” e “Pio Latina”, che lo hanno commissionato ad aziende francesi per farne dono al pontefice.

Al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco ‘All’ombra delle piramidi’. La mastaba del dignitario Nefer, il preziosissimo rilievo funerario del dignitario Nefer, databile al regno del faraone Cheope: una ricostruzione 1:1 della struttura della cappella funeraria e una ricchissima documentazione grafica, fotografica e multimediale per descriverne lo spazio interno.

Al Museo Carlo Bilotti ‘Markku Piri. Vetro & Dipinti’. Un finlandese all’Aranciera di Villa Borghese: in mostra oggetti di vetro realizzati in collaborazione con artigiani finlandesi e/o maestri vetrai di Murano, associati a dipinti e serigrafie di Piri, e da tessuti stampati aventi temi e motivi legati alla Finlandia. ‘Silvia Codignola. Autobiografia della madre’ presenta invece quadri a tempera e olio, alcuni disegni e sculture in gesso tutti di piccole e medie dimensioni, realizzati nell’arco del decennio 2006/2016.

Al Museo Civico di Zoologia ‘Superfici’. Peregrinazioni entomologiche propone un viaggio visivo per approfondire, attraverso la fotografia, la superficie del corpo dei coleotteri, un gruppo di insetti la cui caratteristica principale è quella di avere il primo paio di ali rigido e spesso coloratissimo, ma soprattutto ricco di strutture e forme particolari che possono essere scoperte solo attraverso l’uso di un microscopio.

Al Casino dei Principi di Villa Torlonia ‘Magia della luce’. Specchio e simbolo nell’opera di Lorenzo Ostuni e nella vicina Casina delle Civette due mostre: Il meraviglioso mondo di Wal. Sculture fantastiche, animali magici e dove cercarli – mostra personale di Walter Guidobaldi in arte Wal, uno dei più originali esponenti della pattuglia dei Nuovi-nuovi organizzata nel 1980 da Renato Barilli – e Lo chat noir e i teatri d’ombre a Parigi. Influenza sull’arte illustrativa fra ’800 e ’900, una delle raccolte d’epoca del Museo Parigino a Roma che presenta una notevole collezione di immagini consacrate alle “silhouettes” che per anni hanno animato le scene prima dell’avvento del cinema.

EVENTI 

E, per la sera di Ferragosto, la città offre tanti appuntamenti dedicati allo spettacolo teatrale, al cinema e all’intrattenimento, come quello del Silvano Toti Globe Theatre, il Sogno di una notte di mezza estate, a firma dell’indimenticabile Riccardo Cavallo (traduzione di Simonetta Traversetti) che quest’anno è in scena dal 9 al 20 agosto alle 21.15. Una storia che continua a far sognare grandi e piccoli raccontando il tempo breve della felicità con un sottile fondo di malinconia.

Molto vicino, sempre nel parco di Villa Borghese, si possono vedere i film all’aperto della Casa del Cinema con le sue rassegne a ingresso gratuito: martedì 15 agosto proiezione di ‘Segreti e bugie’ di Mike Leight, un film del 1996 della durata di 137’, in versione originale con i sottotitoli in italiano.

Miscela di spettacolo e archeologia, infine, I viaggi nell’antica Roma a cura di Piero Angela e Paco Lanciano con due emozionanti tappe al Foro di Augusto e al Foro di Cesare: partendo da pietre, frammenti, colonne e con l’uso di tecnologie all’avanguardia, gli spettatori sono guidati dalla voce di Piero Angela e da filmati e ricostruzioni. Una rappresentazione emozionante ed allo stesso tempo ricca di informazioni dal grande rigore storico e scientifico.

 

SOCIAL – Cesar ringrazia Alessandro Murgia per il gol in Supercoppa

Il giovane Alessandro Murgia è stato da sempre il pupillo di Simone Inzaghi che lo ha preferito anche al più esperto Cataldi. Il ragazzo ha ripagato la fiducia del tecnico con la gioia più grande: la conquista della Supercoppa con il suo gol decisivo. Tanti laziali si sono complimentati con il giovane: tra questi anche Cesar.

L’ex biancoceleste Cesar ha reso merito sui social al giovane laziale: “Complimenti, ci sono parole si…sacrificio, dedizione, spirito, voglia, semplicità, umiltà, ma quando ci metti il Cuore e dai l’anima per quello che ami, riesci a trasmettere un’energia a cui la fisica e la scienza non daranno mai una spiegazione. Grazie Lazio, grazie Alessandro Murgia”. 

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