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Mauri: “Ho terminato da poco il corso da ds. Tornare alla Lazio?…”

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Nel giorno del suo 38esimo compleanno, è intervenuto l’ex capitano biancoceleste Stefano Mauri.

Queste le parole di Mauri ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’: “Grazie per gli auguri! Ho avuto poco tempo in questo periodo per giocare ancora a calcio, qualche partitella con gli amici. Faccio qualche partitella con gli amici. Ho finito da poco il corso da direttore sportivo. Da adesso inizierò a guardarmi attorno. La Lazio? Sogno di tornare! C’era una mezza promessa a voce, ma non ne abbiamo mai parlato. Igli Tare ha fatto un grandissimo lavoro. Già dai primissimi anni della sua carriera ha dimostrato di avere grandi qualità. Sarà contento anche il presidente del suo operato e del fatto che tanti calciatori acquistati ora hanno un valore decuplicato. La Lazio è anche riuscita ad amalgamare gli acquisti al contrario di altri club che hanno acquistato tanto per acquistare“.

INZAGHI

Ha dimostrato dall’inizio, sin dalle giovanili, di essere un allenatore preparato in grado di motivare i calciatori. Sta riuscendo quest’anno anche a gestire la rotazione con le tre competizioni. Si capiva che Simone sarebbe diventato un grande allenatore. Già da quando giocava era appassionato, guardava tantissime partite. Si vedeva che aveva delle grosse possibilità. Esserlo diventato così in fretta è un merito suo. Non era facile“.

LA ROSA

Il centrocampo della Lazio mi sembra ben assortito. C’è chi fa la parte di recupero palla. Tutti corrono molto, hanno grossa fisicità. Il reparto è completo. C’è Luis Alberto che sta facendo benissimo il raccordo tra centrocampo e attacco. Non penso ci sia un Mauri alla Lazio oggi. Luis Alberto è più tecnico e ha dribbling, io ne avevo poco. Parolo s’inserisce nelle spazi come me, ma ha altre caratteristiche. Lazio più forte dell’era Lotito? Da fuori è sempre difficile. Sulla carta è un conto. Vederla da dentro e raggiungere risultati è un altro. Una squadra può essere forte, ma ci sono problematiche da affrontare. La Lazio sta facendo benissimo, e sta facendo più o meno quello che stavamo facendo noi“.

MILINKOVIC

Io ci ho giocato insieme l’ultimo anno. Migliorato tantissimo dopo il suo arrivo. Aveva grandissima personalità e adesso, dopo l’adattamento, è uno dei più forti profili in Italia. Se sia a livello di Pogba non lo so. Bisognerebbe vederlo giocare in una grande squadra a livello europeo. Le squadre che lo potranno comprare sono le più forti del mondo“.

MURGIA

Quando viene chiamato in causa dà sempre il suo contributo. Si fa sempre trovare pronto, ragazzo che si allena al massimo. Spero e penso che ci sarà sempre più spazio per lui“.

CATALDI

Quando c’ero io aveva fatto molto bene. Si faceva sempre trovar pronto pur giocando poco. Era sempre disponibile negli allenamenti. Voleva migliorare e aveva voglia. Quando le cose vanno meno bene poi per un giovane le cose si complicano. Si è trovato in difficoltà, ha voluto cambiare aria. A Benevento sta trovando continuità. Penso e spero che ritorni alla Lazio. Non so se ci rimarrà, ma le sue potenzialità sono superiori a quelle del Benevento“.

MARCHETTI

Non conosco la sua situazione. Si allena a parte. Non so se troverà squadra in Serie A o all’estero. Allenatori? Io mi sono trovato bene con tutti. Spesso e volentieri durante il ritiro mi trovavo soprattutto sui giornali come riserva. La schiena mi dava problemi perché avevo un po’ di lordosi. Niente di particolare“.

CAMPIONI PER COMPAGNI

I più forti sono Klose alla Lazio e Roberto Baggio al Brescia. Ho avuto la fortuna di giocare con due grandi campioni. Nessuno mi ha deluso in particolare, la lista è lunghissima. Io ho giocato anche in Eccellenza e in C2. Ho visto calciatori dalle qualità incredibili che magari poi non sono esploso. Zarate? Aveva qualità incredibili in una stagione, poi si è un po’ perso, più per colpa sua che per altri. Ha perso un po’ la voglia di allenarsi e di fare sacrifici. Cissè? Ha avuto un po’ di problemi fisici quando è arrivato. Quando uno cambia realtà, ha bisogno di un po’ di tempo. Lui non ne ha avuto. Ha fatto vedere comunque sprazzi“.

RIVALSA

È inutile stare qui a parlarne ancora. Io sono stato assolto da tutte le accuse a livello sportivo. Mi hanno dato un’omessa denuncia della quale non ho capito il motivo. Le chiacchiere stanno a zero, contano i fatti. Dispiace che quando scoppiò il caso finì tutto in prima pagine, l’assoluzione in un trafiletto delle ultime. C’è sempre qualcosa che capita quando la Lazio è vicina alla vetta della classifica. Non incideva ai miei tempi, ma ne parlavi. Capivamo che volevano destabilizzare l’ambiente“.

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D’Amico incensa il gol di Luis Alberto alla Spal. Poi su Champions e mercato…

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Dalle prodezze con la Spal alle possibilità Champions, passando per il mercato. Questi i temi targati Lazio al centro dell’intervento dell’ex biancoceleste Vincenzo D’Amico.

Queste le parole di D’Amico, che ha esordito sul gol di Luis Alberto: “Luis Alberto ha fatto un gol incredibile. Mi è piaciuto il commento di qualche amico. Se l’avesse fatto Totti avrebbe girato il mondo. Dovrebbe farlo ugualmente. C’è tutto: tranquillità, tecnica, abilità. Quando arriva la palla lui non può tirare subito, lo dribbla con la finta e con la suola ne manda a terra altri due. Ciliegina sulla torta il piazzarla sul palo lungo. Gol alla D’Amico? Non è blasfemo dirlo. Questo è un gran giocatore, mi domando dove stava prima“.

DUE ASSIST SPETTACOLARI

Quello di Milinkovic-Savic è più difficile. Quello di Luis Alberto è un gran passaggio, ma Sergej riesce anche a tenere a bada il difensore che lo contrasta. Luis Alberto fa una cosa bellissima che però è più fattibile“.

VERSO LA CHAMPIONS CON LE ALI DI INZAGHI

Sicuramente è una Lazio molto organizzata, anche se contro l’Inter mi ha dato la sensazione della grande squadra. La SPAL era comunque molto inferiore. Inzaghi è determinante. Spalletti ad esempio è un grande allenatore, ma sta iniziando a conoscere piano piano l’ambiente, la società e la tifoseria. Simone Inzaghi conosce già tutto. Ha vissuto la Lazio per tanto tempo e la sua forza è stata presentarsi con umiltà da calciatore. Delicatezza e gentilezza. Credo che abbia conquistato i giocatori“.

MERCATO

Caceres non basta perché non è neanche più un centrale, gioca molto più da esterno. Per arrivare al quarto posto basta secondo me questa di squadra. Felipe Anderson è comunque un acquisto, e va considerato tale. Wallace? Bastos è superiore. Per me è il 5° centrale, gli preferisco anche Luiz Felipe“.

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SERIE A – Classifica assist, due calciatori della Lazio sul podio

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La Lazio vola alto nelle speciali classifiche della Serie A: stavolta tocca a quella relativa agli assist.

La Lazio continua a divertirsi e a divertire in Serie A. E non solo a suon di gol, ben 48 finora in campionato, secondo miglior dato del torneo, ad una lunghezza di distanza da quello della Juventus (49), ma con una gara in meno. Tanti sono infatti anche gli assist, che danno una bella spruzzata di biancoceleste alla relativa classifica generale. Al cui vertice – riportano i dati Opta – troviamo ancora Antonio Candreva, con 8 servizi vincenti. Ma, alle sue spalle, a completare il podio ci sono Ciro Immobile e Luis Alberto a quota 7. Proprio lo spagnolo ha guadagnato la posizione in coabitazione con il compagno di squadra, dopo avergli servito contro la Spal lo splendido pallone del momentaneo 2-1. A seguire, troviamo Mertens e Perisic a 6, mentre Quagliarella, Pjanic, Birsa, De Paul e Insigne chiudono la top ten a quota 5.

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Siviglia torna sulla Supercoppa 2009, con un retroscena su Diakitè

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L’ex difensore biancoceleste Sebastiano Siviglia ricorda la vittoria della Supercoppa 2009 a Pechino sull’Inter, con un retroscena sul compagno di squadra Diakitè.

Sebastiano Siviglia e Mobido Diakitè la vittoria della Supercoppa Italiana del 2009 se la ricordano bene. C’erano loro al centro della difesa biancoceleste in quella finale di Pechino, contro quell’Inter stellare guidata da José Mourinho che di lì a poco avrebbe vinto il triplete. Proprio Siviglia è voluto quest’oggi ritornare sulla partita, raccontando un aneddoto a proposito proprio del suo compagno di squadra.

Giocammo uno accanto all’altro quando battemmo l’Inter di Mourinho in Supercoppa nel 2009. Lui fece un errore che poteva compromettere la partita e a fine gara, pur con la coppa in mano, non si dava pace“.

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Immobile pronto a sorpassare Inzaghi nella all time biancoceleste

Per Ciro Immobile è stata una partita incredibile quella contro la Spal, da incorniciare

Ciro Immobile ormai non sorprende più, però questa volta ha deciso di portarsi a casa il pallone mettendo a segno 4 gol, entrando così nella storia del calcio. Contro la Spal è arrivato il suo primo poker della carriera. Questa stagione per l’attaccante di Torre Annunziata è veramente da record. Dopo i numeri impressionanti di questa stagione con 20 gol in Campionato in 19 partite è ad un passo da un altro record.

TOP TEN

Ora Ciro è arrivato a quota 52 gol in 65 presenze con la maglia biancoceleste ed è dodicesimo nella classifica all time di tutti i tempi dei marcatori laziali.Insieme a lui troviamo Morrone. Ma Ciro è pronto a superare il suo allenatore, infatti a quota 55 gol troviamo Simone Inzaghi a sole tre lunghezze dal bomber. Probabilmente Immobile è destinato a superare il suo mister (ora si trovano entrambi in vacanza alle Maldive) e a quota 56 c’è Casiraghi. Entro la fine della stagione riuscirà sicuramente ad entrare nella top ten. Con i 43 gol realizzati in Serie A raggiunge la top ten dei marcatori generali del club capitolino occupando la decima posizione insieme a Flamini e Guarisi con Pandev a quota 49.

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La Lazio a valanga, quella contro la Spal è stata la quarta goleada, meglio della…

Se a differenze degli anni passati la Lazio non faceva moltissimi gol, da quando c’è Inzaghi, la musica è cambiata

Nelle annate precedenti, la Lazio veniva spesso criticata per la sua scarsezza di gol. Molto spesso non andava oltre l’1-0 o il 2-0 massimo. Ma da quando c’è Inzaghi questo aspetto è cambiato. Infatti sono molte le volte in cui la Lazio ha segnato tanti gol o è andata vicino nel farlo sfiorando goleade con passaggi non finalizzati o parate del portiere avversario. Basti pensare alla sfida contro il Bologna in cui Immobile sbagliò un rigore e prese 3 pali e uno Leiva. La goleada da parte dei biancocelesti ora inizia a diventare una routine.

GOLEADE

Infatti dalla scorsa stagione i capitolini vanno spesso a finire la partita con una valanga di gol, hanno iniziato con: Pescara (2-6), Palermo (6-2) e Sampdoria (7-3) nella scorsa stagione mentre in quella attuale ci sono i i 4 gol a Milan e Crotone, i 5 gol alla Spal e le 6 marcature arrivate contro il Sassuolo. Questi gol hanno fatto alzare la media gol arrivata a 2,52 reti a partita grazie alle 48 marcature messe a segno in 19 partite superando addirittura la Juventus che ha segnato 49 gol ma ha una media di 2,45 reti a partita. Ricordiamo anche come i biancocelesti siano privi di una partita che verrà recuperata il 24 gennaio quindi questo bottino potrebbe addirittura aumentare. Una Lazio che non fa annoiare i propri tifosi e che senza gol non ci sa stare.

LEGGI GLI SCAMBI TRA LUIS ALBERTO E IL SUO EX ALLENATORE

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Tutti pazzi per Luis Alberto. Il suo ex allanetore si complimenta e lui risponde…

Il periodo che sta vivendo Luis Alberto è sicuramente magico. Sta sorprendendo tutti e non ha intenzione di smettere

Nelle ultime partite era leggermente calato, era stato una costante per tutto l’inizio del Campionato. Ma sabato è tornato ai suoi livelli e ha segnato un gol spettacolare che ha fatto stropicciare gli occhi a tutti i tifosi di calcio. Il protagonista della partita contro lo Spal è stato indubbiamente Immobile con il suo poker di gol, ma quello che ha fatto Luis non è passato inosservato. Specialmente su twitter dove lo spagnolo è stato riempito di complimenti, anche il suo ex allenatore  Victor Sanchez Del Amo del Deportivo ultima squadra in cui ha giocato, gli ha dedicato un twitter elencando i Re Magi e i loro doni inserendo poi Luis con il suo quarto dono: la tecnica. Un siparietto che ha dato il via ad una serie di scambi. Infatti la risposta dello spagnolo non si è fatta attendere: “Mister non ho dimenticato i tuoi passaggi orientati”, dal canto suo l’allenatore ha subito risposto: Continua così che il Mondiale è alla tua portata. La Lazio, e soprattutto la Nazionale, ti ringrazieranno”.

INVESTIMENTI CHE ORA VALGONO ORO PER LA LAZIO

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Lazio, da un investimento di 35 milioni un tesoretto da paura

Mettiamo che come la Lazio sei un club di medio-alta caratura. Mettiamo anche che per allestire una squadra competitiva hai un tesoretto di 30-35 milioni, non uno di più. Con quei soldi ti potrebbero dire che puoi comprare solo un buon giocatore e di sicuro non un fuoriclasse.

UN CAPOLAVORO

Poi se con quei soldi ne dovresti prendere di più dovrai accontentarti di elementi normali. Invece questo è quanto bastato alla Lazio per arrivare a Luis Alberto, de Vrij, Immobile e Milinkovic. Ossia a quei giocatori che più di tutti in questa stagione stanno facendo volare la squadra di Inzaghi. Un autentico capolavoro reso possibile dalla competenza del ds Tare e dalla tenacia del presidente Lotito. Certo, quei quattro gioielli che brillano di luce propria ed anche di luce riflessa (perché i compagni non sono da meno e perché Inzaghi ha dato un gioco e un’anima al progetto) sono arrivati in tempi e modi diversi.

DA UN INVESTIMENTO LIMITATO UN VALORE INCREDIBILE

Resta però il fatto che sono costati quanto un solo giocatore di medio livello preso da club che hanno fatturati più alti. de Vrij è stato pagato 7,5 milioni al Feyenoord nel 2014. Immobile 8,5 al Siviglia un anno e mezzo fa. Milinkovic è costato complessivamente 15 milioni (6 iniziali, più 9 per la clausola della rivendita a metà col Genk). Luis Alberto 4 milioni. Il totale fa 35 milioni. Come fa presente La Gazzetta dello Sport, roba da brividi. Perché con un investimento limitato Lotito e Tare hanno creato la spina dorsale di una squadra da sogno. E, volendo, l’elenco potrebbe essere allungato. Perché Felipe Anderson, Basta, Parolo, Leiva, LukakuLulic, Marusic (tanto per citarne alcuni) sono costati poco rispetto al rendimento che stanno assicurando. E questo ha permesso alla società biancoceleste di accrescere notevolmente il patrimonio. de Vrij a parte, tutti gli altri adesso valgono molto di più. Milinkovic su tutti. Per il serbo è probabile che la prossima estate si arrivi a offerte dai 100 milioni in su.

LA CHAMPIONS LEAGUE

Ma il vero tesoro che quei quattro (e tutti gli altri) possono garantire alle casse del club sono i 40-50 milioni che deriverebbero dalla qualificazione in Champions League. Introito sicuro se la Lazio arriverà tra le prime quattro perché da quest’anno non ci saranno più i preliminari. Un obiettivo, quello della Champions, che a inizio stagione sembrava impossibile e che invece ora è diventato molto concreto. Grazie a una società che ha saputo investire come meglio non poteva, a un tecnico che non sbaglia nulla e a un gruppo di giocatori capaci di alzare sempre l’asticella dei propri obiettivi.

L’EX ARBITRO PIERI STILA UN PRIMO BILANCIO SUL VAR

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LEGGI ANCHE L’ELOGIO A LUIS ALBERTO

L’ex arbitro Pieri stila il bilancio del Var nel girone di andata

E’ trascorso un intero girone da quando è stato permesso a bordo campo l’utilizzo del Var e si cominciano a tirare i primi bilanci sull’operato del mezzo elettronico.

L’ex arbitro Tiziano Pieri intervenuto fatto ai microfoni di TMW Radio ha fatto il punto sulla situazione. Queste le parole dell’ex direttore di gara: “Gli arbitri nel girone di andata con l’ausilio del VAR hanno cambiato decisione 52 volte. I rigori concessi con l’aiuto della macchina sono stati 18, quelli tolti 8 e le espulsioni 11. Come poterne migliorare l’utilizzo? Sono stato il primo a parlare del moviolista. Serve un arbitro specifico per valutare le situazioni. Bisogna avere un occhio allenato per giudicare, deve essere qualcuno abituato a decidere in pochissimi secondi. Il VAR e la moviola sono due cose differenti. Un conto è guardare più volte le immagini in televisione, un altro rivedere velocemente un’azione a bordo campo”.

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LEGGI LE IMPRESSIONANTI STATISTICHE DI IMMOBILE CON LA LAZIO

SCUOLA – Lunedì di sciopero in tutta Italia. Manifestazione a Roma

Lunedì 8 gennaio manifestazione di protesta davanti al Ministero dell’Istruzione a Roma. Scuole a rischio

In tutta Italia ci sarà lo sciopero da parte dei docenti per protestare contro la precarietà. Da Torino, Milano, Bologna, Palermo, Cagliari, Catanzaro e Bari contro la “vergognosa” sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrali. Aderirà il personale Ata iscritti ai sindacati Saesa, Anief, Cub e Cobas. La manifestazione è fissata alle ore 9.30 la protesta dinanzi alla sede del Ministero dell’Istruzione a Trastevere.

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CALCIOMERCATO – Le trattative di domenica 7 gennaio

Con la pausa del campionato, il calciomercato sarà all’ordine del giorno per i vari club. Molte le trattative in Italia e all’estero

COUTINHO – Colpo del Barcellona che lo preleva dal Liverpool per 160 milioni di euro

MAHREZ – Il Liverpool trattano l’algerino del Leicester. Base d’asta 30 milioni

INGLESE – Il Napoli spinge per l’attaccante del Chievo. Nella trattativa potrebbe rientrare anche il prestito di Milik

NAINGGOLAN – Il belga della Roma potrebbe partire anche a gennaio dopo la bravata di Capodanno. Sirene dalla Premier per lui

EMRE CAN – I media inglesi lo danno alla Juve per giugno

VERDI – L’attaccante del Bologna è sempre seguito dal Napoli

INTER – Continua senza sosta la ricerca di un difensore centrale, ma prima bisogna vendere

LEGGI LE PAROLE DI LIVERANI SU PALOMBI

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Liverani su Palombi: “La Salernitana farà un grande affare”

Ancora non è arrivata l’ufficialità, ma manca poco. Il giovane Palombi è in procinto di trasferirsi alla Salernitana in prestito dalla Lazio

Fabio Liverani a “La Città”, ha commentato il possibile passaggio di Palombi alla Salernitana. Le sue parole: “E’ un giocatore molto duttile che può giocare in un attacco a due o a tre punte. La Salernitana secondo me farà un grande affare. E’ uno dei giovani talenti del nostro calcio e va valorizzato. Ricordo che con la Ternana fece un grande campionato e dei gol importanti. Ha una discreta media realizzativa che però deve migliorare, così come nel controllo palla“.

LEGGI L’ELOGIO A LUIS ALBERTO, LA POESIA INDOSSA IL NUEMRO 18

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Elogio a Re Luis Alberto: la poesia indossa il numero 18

Luis Alberto Romero, il fantasita spagnolo che sta incantando la Lazio e l’Italia. Da oggetto misterioso a titolare inamovibile nello scacchiere disegnato da mister Inzaghi. E’ il momento di elogiare il Re Luis

Luis Alberto Re della Lazio a tutti gli effetti. L’ha conquistata a suon di prestazioni capolavoro, che nessuno avrebbe mai immaginato. Ha lottato e alla fine se l’è presa quella maglia da titolare. la fortuna aiuta gli audaci ed è vero: l’infortunio di Felipe Anderson è stato lo spartiacque nella sua carriera in biancoceleste. Il Destino aveva deciso così: è la notte della Supercoppa Italiana, è l’inizo della favola dello spagnolo.

Falcata elegante, passo leggero, piedi vellutati: queste le caratteristiche di Re Luis Alberto che la Spagna ci ha inviato per portare alla gloria il regno biancoceleste. La Lazio è la sua terra, lui ne detiene lo scettro ed orchesta continuamente ogni vittoria della squadra. Gol, assist, pallonetti, scucchiaiate, punizioni all’incrocio dei pali. Il gol capolavoro contro la SPAL è da far vedere e rivedere ai bambini delle scuole calcio. C’è tutta la poesia di questo sport in quel gol. Minuto 5 del primo tempo, scende dal cielo un pallone a campanile sul piede destro di Luis Alberto. Con una facilità estrema lo mette a terra, finta sul difensore, palla incollata ai piedi come il miglior Rui Costa o Roberto Baggio, slalom tra gli avversari e tocco morbido per insaccare alle spalle di Gomis. Se fossimo stati a teatro ci sarebbero stati 10 miuti di applausi con conseguente richiesta di BIS.

Luis Alberto, animo nobile come il migliore dei Re e romantico con il pallone come la miglior poesia d’amore. Lunga vita al Re!

Marco Corsini

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Gli impressionanti numeri di Ciro Immobile con la maglia della Lazio

Altri 4 gol siglati ieri pomeriggio da parte di Ciro Immobile con la maglia della Lazio. Un 2017 che lo ha visto con il piede caldo ed un 2018 iniziato già alla grandissima. Di seguito i numeri impressionanti del bomber con l’aquila sul petto

Immobile ha collezionato 65 presenze con la maglia della Lazio, realizzando in totale 52 gol. Questo bottino è stato così ripartito: 9 gol nel 2016, 39 nel 2017 e 4 nel 2018. Andando nello specifico e nelle competizioni i numeri sono i seguenti. In Serie A ha collezionato 54 presenze e 43 gol. 23 reti nella stagione 2016/2017 e 20 nella stagione 2017/2018 (per ora). In Coppa Italia nella scorsa edizione ha siglato 5 reti in altrettante presenze, mentre in questa stagione, con la competizione ancora in corso, 2 reti in 2 gare. In Europa League vanta 2 gol e 3 presenze, mentre in Supercoppa italiana 2 reti in unica gara. Numeri impressionanti per Ciro il Grande che è a tutti gli effetti l’attaccante italiano più forte in circolazione.

BERGOMI ZITTISCE CARESSA SULLA LAZIO. ECCO COSA HA DETTO

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Bergomi zittisce Caressa&Co. sulla Lazio, con una risposta epica

La grande prestazione della Lazio ha rubato la scena alle altre squadre del campionato. Un 2-5 che non ammette repliche, ma solo elogi. Ma gli elogi e i complimenti non sono di casa dalle parti di Formello. Ma c’è chi, tra gli opinionisti, si è messo dalla parte della Banda Inzaghi: lo zio Bergomi

Beppe Bergomi è opinionista fisso a SkySport, spesso spalla di Caressa. Durante la trasmissione di Sky Calcio Club, lo zio ha zittito sia Caressa che Mauro. Parlando delle partite appena concluse, l’illustre Caressa ha fatto la seguente domanda agli ospiti: “Chi vi ha impressionato di più, la Juve a Cagliari o il Napoli contro il Verona?“. Epica la risposta di Bergomi: “La Lazio a Ferrrara“. Tra lo stupore generale dei suoi colleghi, ha poi continuato a tessere le lodi alla squadra biancoceleste: “Sulla Lazio non voglio stravincere, ma è stato fatto un errore di fondo. Si diceva che aveva una rosa corta. Ma quale corta? Ha un grande centrocampo“. Con buona pace Di Caressa e Mauro.

IMMOBILE IN TESTA NELLA CLASSIFICA DELLA SCARPA D’ORO

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Scarpa d’oro – Con la quaterna alla Spal Ciro Immobile si riporta al comando

Quattro gol rifilati alla Spal, 20 reti segnate per il momento e primo posto nella classifica dei migliori marcatori stagionali. La notte dell’Epifania non poteva essere più suggestiva e dolce per Ciro Immobile.

Per l’attaccante napoletano con le 20 reti realizzate prima posizione sia nella classifica marcatori in Serie A sia in quella della Scarpa d’oro (40 punti). Superati Cavani (19 gol, 38 punti), Mauro Icardi Harry Kane (18 gol, 36 punti). Poi l’ex giallorosso Mohamed Salah (17 gol, 34 punti) seguito dal trio FalcaoLewandowskiMessi (15 gol, 30 punti). Di seguito la Top 10 con Immobile al comando.

1 – Ciro Immobile (Lazio): 20 gol, 40 punti;

2 – Edinson Cavani (PSG): 19 gol, 38 punti;

3 – Mauro Icardi (Inter): 18 gol, 36 punti;

4 – Harry Kane (Tottenham): 18 gol, 36 punti;

5 – Mohamed Salah (Liverpool): 17 gol, 34 punti;

6 – Radamel Falcao (Monaco): 15 gol, 30 punti;

7 – Lionel Messi (Barcellona): 15 gol, 30 punti;

8 – Robert Lewandowski (Bayern Monaco): 15 gol, 30 punti;

9 – Jonas (Benfica): 19 gol, 28.5 punti (fattore 1.5);

10 – Igor Angulo (Gornik Zabrze): 19 gol, 28.5 punti (fattore 1.5).

LA LAZIO SUPERA LA ROMA E I TIFOSI BIANCOCELESTI SI SCATENANO SUL WEB

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INZAGHI E L’ATTACCANTE NAPOLETANO CON LE FAMIGLIE ALLE MALDIVE

La Lazio supera la Roma in classifica e i tifosi biancocelesti si scatenano sul web

La Lazio grazie al 5-2 rifilato alla Spal supera la Roma in classifica. Il successo conquistato sul campo emiliano vale il quarto posto a 40 punti e il sorpasso ai giallorossi, sconfitti 2-1 dall’Atalanta e fermi a 39 lunghezze.

Epifania da incorniciare per la squadra di Inzaghi e per i suoi tifosi che al termine della gara dei rivali cittadini si sono scatenati sul web. “La Befana porta bene” scrive qualcuno facendo riferimento al famoso derby di Di Canio vinto il 6 gennaio 2006. Altri hanno postato una foto in bianco e nero tratta da una scena del film “Il sorpasso”, con Jean-Louis Trintignant e Vittorio Gassman alla guida di una Fiat 2300 S Coupé. Le facce dei due attori però sono quelle di Immobile e mister Inzaghi. Un fotomontaggio a hoc per celebrare il sorpasso in classifica della Lazio e il poker di gol del bomber biancoceleste.

Come sottolinea Il Messaggero la foto dell’attaccante con il pallone in mano e il gesto del quattro è diventata virale. Moltissime le vignette satiriche con il ds romanista Monchi, Nainggolan e Totti, seduti in tribuna durante la gara con l’Atalanta. Altri hanno utilizzato la metafora dell’eclissi per sottolineare l’avanzamento in graduatoria della Lazio ai danni dei giallorossi. Così mentre i giocatori si preparano alla sosta del campionato lo sfottò capitolino non conosce pause e continua anche durante la sosta.

INZAGHI E IMMOBILE CON LE FAMIGLIE ALLE MALDIVE

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IL PUNTO DI VOCALELLI SULL’ULTIMA GIORNATA

FOTO – Si ferma la Serie A: Inzaghi e Immobile in vacanza alle Maldive

Dopo la vittoria conquistata sulla Spal  l’allenatore Simone Inzaghi e i giocatori della
Lazio sono subito partiti per le vacanze.

Il campionato si ferma per due settimane e tutti ne approfittano per passare qualche ora in completo relax con le proprie famiglie. Proprio questa mattina Gaia Lucariello, la futura moglie di Inzaghi, e Jessica, la consorte dell’attaccante biancoceleste Ciro Immobile hanno pubblicato sui rispettivi profili Instagram delle foto dalle Maldive. “Bianchi… stanchi… ma felici di stare qua”, ha scritto sotto la foto la compagna del tecnico.

A farle eco la romanticissima e innamoratissima signora Immobile: “Semplicemente tu”.

IL PUNTO DI VOCALELLI SULL’ULTIMA GIORNATA

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RADU SQUALIFICATO E IL TECNICO BIANCOCELESTE NON LA PRENDE BENE

Il punto di Vocalelli sull’ultima giornata

Il direttore del Corriere dello Sport, Alessandro Vocalelli, tramite il proprio editoriale ha fatto il punto sull’ultima di campionato.

LE PAROLE DI VOCALELLI SULLA VETTA DEL CAMPIONATO

Napoli e Juventus hanno preso il largo rompendo quell’equilibrio in vetta di cui si parlava fino a un mese fa. Ora non ci sono più cinque-sei squadre in due punti ma una coppia che procede a braccetto. Ancora una volta infuriano le polemiche per il mancato utilizzo del Var che sta diventando realmente un problema. Ci sono arbitri che chiedono, giustamente, il conforto delle immagini e altri, come successo a Cagliari sul tocco di mano di Bernardeschi, che lo ignorano per chissà quale motivo. Eccesso di sicurezza o semplicemente una questione di orgoglio? Fatto sta che Napoli e Juve hanno tenuto il passo andando incontro a una sosta molto più importante di quanto si possa immaginare. È tempo di mercato e se De Laurentiis è pronto a regalare un rinforzo di qualità a Sarri non è escluso che la Juve rinunci alla classica opportunità. Insomma due squadre lanciatissime che si confrontano in un slalom parallelo sia dentro che fuori dal campo”.

SULLA LAZIO

“La Lazio arriva alla sosta con un pieno di entusiasmo e di risultati. Dalla vittoria in Supercoppa alla qualificazione centrata in anticipo in Europa League. Dal potenziale terzo posto in campionato (se riuscisse a battere l’Udinese in casa) alla semifinale di Coppa Italia. Merito di un gruppo che non è andato avanti a strappi e anzi è stato formidabile e compatto nel superare il momento delicato determinato, diciamo così, dall’arbitro Giacomelli, un altro che non ha avuto l’umiltà di guardare le immagini a bordo campo. L’uomo simbolo di quell’ingiustizia, Immobile, ha una media gol da record e con la quaterna firmata a Ferrara è diventato il capocannoniere del campionato”.

E ANCORA…

Inzaghi è stato bravissimo a cementare un gruppo che sa sempre cosa vuole e in cui convivono individualità di altissimo livello. Perché è fuori di dubbio che sia stata fondamentale la mano dell’allenatore, ma pochissime squadre possono contare su gente come Leiva, Milinkovic, Luis Alberto e Felipe Anderson. Qualità al massimo livello. Se pensate che per prendere questi quattro giocatori più de Vrij e Immobile i dirigenti hanno speso complessivamente una quarantina di milioni – o forse meno – avete la misura di quanto siano state felici certe intuizioni del ds Tare, che meriterebbe un Oscar. Perché il calcio, come dice Lotito, si fa con un gruppo coeso e con le idee giuste”.

SULLA ROMA

“Idee che sembrano al momento confuse nella Roma, dove sarebbe un errore scaricare su Di Francesco tutte le responsabilità di una situazione molto delicata. Non c’è dubbio che anche lui abbia commesso errori significativi, a cominciare dalla Coppa Italia, ma è il quadro generale a preoccupare. Il caso Nainggolan ha finito per pesare moltissimo, non solo dal punto di vista tecnico, ma sarebbe un errore ricondurre tutto alla settimana più travagliata che ha trascorso la Roma. 
I giallorossi vengono da un lungo periodo di appannamento. Nelle ultime sei partite ne hanno perse tre, pareggiate due e vinta una sola. Con il Cagliari e in pieno recupero”.

E ANCORA…

“La Roma sta pagando atleticamente una partenza scientificamente lanciata in cui sono stati mascherati difetti di costruzione che adesso vengono al pettine. 
In estate sono stati spesi complessivamente 80 milioni per Schick (che comunque ha tutto per crescere moltissimo), Defrel e Ünder, senza riuscire a sostituire Salah. E a centrocampo, partito Paredes, non c’è una reale alternativa a De Rossi. Evitando di dare la colpa all’ambiente – facile rifugio in certi casi – la Roma ha però tutto per rendere ancora positiva la stagione e chissà che sosta e mercato anche in questo caso non possano essere d’aiuto. Di sicuro ieri è stata battuta da un’Atalanta ancora una volta impeccabile, capace di confermarsi dopo aver già sbancato il San Paolo. Gestione perfetta da parte di Gasperini“.

SULLE ALTRE

“Il resto della giornata ha fatto registrare la nuova vittoria del Benevento, che ha orgoglio da vendere, la rabbiosa partita del Milan di Gattuso e il debutto perfetto di Mazzarri, che conosce il calcio e sa quanto sia importante l’equilibrio in campo. Passa per difensivista solo perché ama la difesa a tre, ma con lui gli attaccanti si sono sempre esaltati. Perché il calcio è fatto sì di moduli, ma soprattutto di tempi e di spazi”
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RADU SQUALIFICATO E INZAGHI NON LA PRENDE BENE

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Radu squalificato per Lazio Chievo e Inzaghi non la prende bene

Ieri Radu è stato ammonito durante Spal Lazio e in quanto diffidato salterà la partita del 21 Gennaio contro il Chievo.

Inzaghi non l’ha presa bene dato che il risultato era già in cassaforte (la Lazio vinceva 5 a 2) e per questo motivo l’ha tolto dal campo, al suo posto è entrato Luiz Felipe. L’inviato di Sky Matteo Petrucci ha raccontato un aneddoto. Durante l’uscita dal campo Inzaghi ha ripreso il suo difensore: “Potevi evitare dato che eri diffidato”, con Radu che ha candidamente risposto: “Non l’ho fatto apposta”. A testimonianza di quanto il tecnico biancoceleste reputi fondamentale il romeno nel suo scacchiere tattico.

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