Home Blog Pagina 2113

Il ds biancoceleste Igli Tare ospite della Domenica Sportiva tra Lazio e mercato

Ospite in studio alla Domenica Sportiva Igli Tare. Il direttore sportivo biancoceleste ha toccato diversi argomenti. Dal calcio italiano, alla Nazionale, dalla Lazio al mercato.

Queste le parole di Tare:

In Italia c’è qualità? 

“Non vedo una situazione così tragica. In Germania negli anni 90′ avevamo lo stesso problema. Dopo il Mondiale c’era bisogno di un cambio di generazione. Ora bisogna puntare sui giovani, ci sono le qualificazioni all’Europeo. Bisogna puntare sui giovani che ci sono. Soprattutto le grandi devono concedere opportunità ai giovani che poi cresceranno con il tempo”.

E’ una tragedia? 

“La stanno facendo diventare una tragedia ma non sono d’accordo. Conosco il calcio italiano. Si lavora bene ma ora è il momento di puntare sui giovani. Ci sono quaranta giovani sotto i 23 anni, perché non dargli fiducia con un progetto quadriennale?”.

Ma non abbiamo superato lo shock? 

“Lo shock dell’eliminazione è stato molto forte. Pensare a un Mondiale senza l’Italia è incredibile. Ma dobbiamo trasformare una cosa negativa in positiva. Dobbiamo creare una Federazione con idee chiare. Prendere un allenatore giovane e puntare sui giovani. I ragazzi italiani hanno grande qualità”.

Per la Lazio avete mai pensato a Ranieri? 

“No, è romanista”.

Quali sono stati i gol più belli di oggi? 

“Romagnoli ha segnato un gol bellissimo. Ha grandi qualità. Ogni campionato le sue reti le fa sempre. Torreira ha fatto un grande inserimento e un gran tiro. Lui è una delle più belle sorprese di questo campionato. Dybala? Quella di oggi è una delle sue classiche azioni. È ancora giovane, indossa una maglia pesante ma ha molti margini di crescita”.

La Lazio ha puntato su un tecnico bravo e italiano: 

“Ci sono tanti bravi tecnici in giro. Purtroppo contano i risultati e ciò condiziona i giovani. Alla Lazio abbiamo le idee chiare e un progetto lungo. Negli ultimi anni sono arrivati tanti giovani in prima squadra”.

Il migliore? 

“Sono tutti uguali. Sono contento quando i giovani escono dal nostro settore giovanile. Significa che ci abbiamo creduto, che gli abbiamo dato la possibilità di sbagliare. Murgia? Diventerà importante anche per la nazionale italiana”.

Come ha scoperto Luis Alberto: è vero che voleva smettere? 

“Ero sulle tracce di un giocatore del Deportivo La Coruna, Lucas Perez. Invece ho visto Luis che aveva qualità incredibili per stare in una squadra che lottava per la salvezza. Così abbiamo deciso di prenderlo. Purtroppo è arrivato l’ultimo giorno di mercato e ha avuto problemi di ambientamento. A gennaio mi aveva detto che voleva smettere con il calcio ma Inzaghi è stato eccezionale”.

Il suo rapporto con Inzaghi? 

“Ci conosciamo da dodici anni, siamo anche amici. Abbiamo anche giocato insieme. Con il presidente Lotito abbiamo creato un percorso da seguire perché sapevamo delle sue qualità. Lui ci ha ripagato con trofei e lavoro. E’ riuscito a coinvolgere tutti in una piazza difficile”.

Com’è lavorare con Lotito? 

“Dall’esterno forse non si direbbe ma credo sia il miglior presidente che uno possa augurarsi”.

Sulla Juventus?

“Anche se ha delle difficoltà la Juventus è sempre la Juventus. Ora sono fuori giocatori importanti che sono infortunati ma sarà protagonista fino alla fine.  Sta soffrendo il centrocampo, non è più quello degli anni passati. Ma c’è ancora tanto tempo, siamo appena nella prima fase del campionato. La Juventus sarà una protagonista molto seria”.

Sul calendario? 

“E’ difficile gestirlo, non solo campionato e coppe ma anche le nazionali. Abbiamo giocato il derby senza che la squadra si fosse allenata. Questo è un problema che ha anche la Juve. Per questo ritengo l’Inter una delle favorite, ha il tempo per preparare le gare nel modo giusto”.

Cosa dite a Inzaghi dopo le gare? 

“Ci chiudiamo in una stanzetta e analizziamo le partite. Poi dipende dal risultato. Simone è una persona molto tranquilla, riesce a trasmettere serenità anche nei momenti difficili”.

Ci sarà qualche movimento a gennaio? 

“Sì, forse un giocatore per la difesa. E’ l’unico reparto in cui abbiamo necessità e credo che interverremo. Giocatore già individuato? Sì. E’ slavo? No”.

LEGGI ANCHE DEL PALERMO VERSO IL FALLIMENTO

SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK

COSTACURTA SUL DERBY

Il Palermo verso il fallimento: il comunicato del presidente Zamparini

70 milioni di euro di buco. Questa il motivo per il quale la Procura di Palermo ha presentato un’istanza di fallimento per la società di Maurizio Zamparini. Con l’istanza la Polizia tributaria della Guardia di Finanza ha allegato le informative e la consulenza dell’esperto di bilanci Alessandro Colasi. Di seguito il commento ufficiale rilasciato dal presidente attraverso un comunicato diramato sul sito del club rosanero.

LE PAROLE DI ZAMPARINI SULL’ISTANZA DI FALLIMENTO

“Sono veramente allibito per aver ricevuto in un sabato pomeriggio una notizia grave come quella di una richiesta di fallimento nei confronti del Palermo Calcio da un comunicato stampa. E’ veramente triste vivere in un Paese dove le più elementari garanzie per il cittadino vengono calpestate. Sono poi veramente addolorato che i miei quindici anni di lavoro e affetto per la squadra della vostra città vengano ripagati con una istanza di fallimento che metterà comunque in grave difficoltà la gestione futura della Società per il danno mediatico di tali gravi notizie. Un danno che si riverbera anche sulla mia persona e sulle mie aziende. La gestione del Palermo Calcio attuale è buona come testimoniato anche dall’ultimo bilancio approvato anche dalla società di certificazione. Il capitale sociale rimane a oltre 13 milioni di euro, arricchiti dagli utili dell’ultimo bilancio messi a patrimonio (altri 4 milioni di euro). Sono veramente avvilito per una istanza di fallimento che smantelleremo documenti alla mano ma che ci procura un danno di immagine internazionale che il Palermo Calcio si era costruito nei miei anni di presidenza, con impossibilità di fiducia di credito per la campagna di rafforzamento di gennaio”.

POI AI TIFOSI ROSANERO

“A tutti i tifosi, anche quelli che mi insultano, dico: statemi vicini. State vicini alla squadra che ha bisogno della vostra passione e del vostro affetto. La verità viene sempre a galla, spero molto presto. Io non vi ho mai abbandonato, come qualcuno sostiene. Ho solo cercato e sto cercando un futuro dopo di me per il Palermo. Ho 76 anni e so che per una squadra è importante anche l’energia che io sto perdendo. Sto cercando ancora per il vostro futuro un investitore importante e ci riuscirò, come fatto sempre nella mia vita. Fino a quando non lo troverò vi seguirò con abnegazione, soffrendo a ogni partita come non potrei più soffrire per la mia salute e risaliremo in serie A. Con vero affetto a tutti voi ed a tutta la città di Palermo, questo il mio augurio: è importante costruire insieme e non distruggere!!!”.

INTER ATALANTA 2-0: Vittoria di testa. Decide una doppietta di Icardi

Nel posticipo della tredicesima giornata l’Inter si impone per 2-0 sull’Atalanta. Primo tempo equilibrato, poi è Icardi show

L‘Inter batte l’Atalanta, sorpassa la Juve e si piazza al secondo posto in solitaria, a due punti dal Napoli capolista. A San Siro finisce 2-0. La decide il solito Mauro Icardi con una doppietta nel secondo tempo. Dopo un primo tempo equilibrato, in cui Handanovic e Berisha sono protagonisti su Hateboer e Icardi, è proprio il capitano dell’Inter a piazzare un uno-due micidiale di testa che stende una buona Atalanta: al 6′ sblocca il risultato sfruttando una punizione di Candreva, al 15′ fulmina ancora il portiere albanese incornando sul cross preciso di D’Ambrosio. L’Inter, ancora imbattuta come il Napoli, sale a 33 punti dopo 13 turni: Sarri è lì, a 35.

COSTACURTA SUL DERBY  

SEGUICI SU FACEBOOK 

 

 

 

 

Costacurta sicuro: “Derby? Lazio, non ne esci ridimensionata”

0

L’opinionista di Sky Billy Costacurta dice la sua sul derby della Capitale e sulle ambizioni della Lazio.

Un derby perso porta sempre scorie negative dietro di sé ma la Lazio ha il dovere di rialzarsi. Il campionato è ancora lungo e la squadra di Inzaghi ha le carte in regola per lottare per i piani alti della classifica. Questo è anche il pensiero di Billy Costacurta ai microfoni di Sky Sport: “La Lazio non esce ridimensionata dalla sconfitta nel derby se non per aver perso contro una diretta avversaria. La sconfitta è arrivata perché ci sono stati due errori individuali clamorosi, questo va a merito della Lazio e di Inzaghi”.

SEGUICI SU TWITTER>>>CLICCA QUI

TAVECCHIO INTANTO PENSA ALLE DIMISSIONI>>>CLICCA QUI

FIGC – Carlo Tavecchio pensa alle dimissioni nel Consiglio federale

0

Caos in Figc dopo l’eliminazione dell’Italia nei playoff dei Mondiali di Russia 2018: Tavecchio starebbe pensando ad una soluzione definitiva.

Secondo quanto riportato da repubblica.it il Carlo Tavecchio potrebbe presentarsi dimissionario nel Consiglio federale in programma domani. L’obiettivo è indire nuove elezioni per il 2018. Dopo l’Aic anche la Lega Serie C ha voltato le spalle all’attuale presidente. Anche qualche consigliere dei dilettanti sarebbe pronto a farlo. Se a questi si sommano altri 4 voti mancanti, causa commissariamento delle Leghe di A e B, al Consiglio potrebbe mancare il numero legale con rischio di decadenza. Decisivo potrebbe risultare Abete: se non dovesse seguire la linea di Gravina, Tavecchio potrebbe raggiungere i numeri sufficienti per andare avanti. La vicenda sta assumendo contorni sempre più intricati, considerando che l’attuale numero uno della Federazione ricopre anche la carica di commissario della Lega Serie A.

SEGUICI SU TWITTER>>>CLICCA QUI

TONI MALCO SFOTTE I ROMANISTI>>>CLICCA QUI

FOTO – Toni Malco ha qualcosa da dire ai romanisti dopo il derby

0

L’autore dell’inno della Lazio Vola Lazio vola Toni Malco ha qualcosa da dire ai romanisti dopo il derby perso dalla Lazio.

La Lazio perde il derby ma non esce ridimensionata: è in piena corsa per un posto Champions e niente è perduto. Un tifoso della Lazio doc come Toni Malco si rivolge ai tifosi romanisti sui social: “Mi fa tanto piacere quando il derby lo vince la Roma così risento amici che credevo dispersi”. Quale laziale non si è mai trovato in questa situazione? Allora ecco che diventa fondamentale difendere la lazialità nella vittoria ma soprattutto nella sconfitta. I romanisti possono gioire per la vittoria ma noi ci siamo: nulla è perduto, il futuro dipende da noi.

SEGUICI SU TWITTER>>>CLICCA QUI

GIORGIO SANDRI SI ESPRIME SULL’IMPOSSIBILITA’ DI ANDARE SOTTO LA NORD>>>CLICCA QUI

FIORENTINA – Chiesa e Benassi puntano la Lazio: “Sarà una sfida dura”

0

La Lazio, dopo il derby, è attesa dalla gara interna contro la Fiorentina domenica prossima alle ore 18.

I giocatori della Fiorentina guardano già al prossimo match dopo il pareggio con la Spal. Queste le dichiarazioni di Federico Chiesa ai microfoni di Premium Sport: “Non sono contento. Dovevamo vincere, ma non ce l’abbiamo fatta. Ora pensiamo alla Lazio, sarà una sfida difficile”. In zona mista ha parlato anche Marco Benassi: “Oggi ci è mancata cattiveria sotto porta. Abbiamo fatto la partita per quasi 90 minuti. La gara di domenica contro la Lazio sarà difficile. Dobbiamo trovare continuità per stare in alto”.

SEGUICI SU TWITTER>>>CLICCA QUI

GIORGIO SANDRI PARLA DELL’IMPOSSIBILITA’ DI ANDARE SOTTO LA NORD>>>CLICCA QUI

ESCLUSIVA – Giorgio Sandri: “Impossibilitati ad andare sotto la Nord? Nessun caso”

Alla famiglia Sandri non è stato permesso di andare sotto la Curva Nord che ha ricordato Gabriele prima del derby di ieri sera.

La redazione di laziochannel.it ha contattato in esclusiva Giorgio Sandri per sapere cosa è successo all’Olimpico. Il papà di Gabbo non ha voluto fare polemiche: ha spiegato semplicemente come sono andati i fatti.

Giorgio Sandri cosa ha da dire sul fatto che non vi è stato permesso di andare sotto la Nord?

“Nessun caso: non siamo andati sotto la Nord per ordine pubblico. È stato un semplice problema di ordine pubblico. Ci è stato indicato di non avvicinarci alla curva e abbiamo seguito le istruzioni. Non c’è stato alcun problema particolare, solo una precauzione. Peccato, perché avevo fatto di tutto per portare la mamma di Gabriele, che ora è malata, per farle sentire l’abbraccio della curva laziale. Non è stato possibile, anche se la partecipazione e il calore di tutto lo stadio è stata grande’.

Diego Di Giuseppe

SEGUICI SU TWITTER>>>>CLICCA QUI

CHIESA E BENASSI DELLA VIOLA PENSANO ALLA LAZIO>>>CLICCA QUI

Massimo Caputi: “Lazio sconfitta ma non ridimensionata”

Brutta partita quella disputata ieri dalla Lazio. Il risultato finale è stata solo la logica conseguenza di quanto visto sul terreno di gioco. La Roma ha saputo imbrigliare alla perfezione le trame dei biancocelesti, apparsi per lo più sottotono.

Unica nota positiva della serata la reazione degli uomini di Simone Inzaghi. I biancocelesti infatti non hanno mai mollato e anzi hanno cercato fine alla fine il gol del pareggio. Magra consolazione ma punto focale dal quale ripartire. Come sottolineato da Massimo Caputi. Il giornalista Rai dopo la gara ha così commentato su Twitter: «La Lazio esce sconfitta ma non ridimensionata nelle sue prospettive. La reazione e l’assalto finale hanno dimostrato il carattere e la voglia della squadra».

LEGGI ANCHE LE PAROLE DELLA COMPAGNA DI MISTER INZAGHI DOPO IL DERBY

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI PISTOCCHI SUL VAR E I GUARDALINEE DOPO IL DERBY

FOTO – La compagna di Inzaghi: “A testa alta, sempre al tuo fianco”

Il 2-1 subito con la Roma ha interrotto la marcia della Lazio in campionato. Dopo quella con il Napoli nel derby è arrivata la seconda sconfitta di questo primo periodo della stagione per gli uomini di Inzaghi.

Un passo falso frutto di tante motivazioni diverse che però non scalfisce di certo l’amore dei tifosi biancocelesti nei confronti della propria squadra. Anzi, lo rafforza. Come nel caso di Gaia Lucariello, la compagna di mister Inzaghi, che ha postato su Instagram una foto con la didascalia: “Quando vinci sei di tutti, quando perdi sei solo mia! #sempreecomunqueconte #testaalta”.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI PISTOCCHI SUL VAR E I GUARDALINEE DOPO IL DERBY

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

LA VIGNETTA DI ANNA FRANK DISEGNATA DA BIANI CHE OFFENDE LA LAZIO NON E’ ABUSO?

FOTO – Pistocchi critico accusa: “Meno male che c’è il Var”

Dura critica nei confronti del Var e dei guardalinee del derby da parte di Maurizio Pistocchi. L’opinionista Mediaset dopo la stracittadina romana e la gara tra Napoli e Milan ha puntato il dito contro il Var e i guardalinee.

E, tramite il proprio profilo Twitter, Pistocchi ha accusato: «A Roma come a Napoli, il Var è Angelo Sterminatore, i nostri guardalinee p***e sesquipedali. Per fortuna c’è chi ha voluto e approvato l’uso del Var».

LA VIGNETTA DI ANNA FRANK DISEGNATA DA BIANI CHE OFFENDE LA LAZIO NON E’ ABUSO?

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

“UNA VITA SULLE MONTAGNE RUSSE”, LA BIOGRAFIA DI BRUNO GIORDANO

FOTO – Mauro Biani disegna Anna Frank che offende la Lazio. Questo non è abuso?

Sono ormai passati diversi giorni dal caso adesivi Anna Frank ma gli echi della vicenda ancora non tendono a smorzarsi. Anzi ci pensa Il Messaggero a rianimare la questione. Il quotidiano riporta, come sempre scandalizzato, di cori offensivi nei confronti dei rivali cittadini. Cori proferiti dai tifosi della Lazio a ponte Milvio nel pre partita del derby.  “Giallorosso oreo”, la frase incriminata.

Tutto giusto, tutto bello. Peccato però che gli attenti osservatori della testata capitolina non abbiano la stessa attenzione nel denunciare cose simili quando i protagonisti sono tifosi della “maggica”. E’ da ieri che sui social gira un’immagine della stessa Frank con addosso la maglia giallorossa che offende la Lazio chiamando i giocatori pippe. In realtà la vignetta è di un mese fa ma solo ora è diventata virale. Ovviamente la vignetta non ha ricevuto la stessa indignazione riservata ai laziali un mese fa. L’autore della foto della quale stiamo parlando è il vignettista de L’Espresso e del Manifesto.  Mauro Biani, il quale ha pensato bene di commentare tale foto con la seguente didascalia: “Beh sì, ho pensato anche alla -mia- Anna Frank oggi alla fine del derby. Un pensiero fuori luogo (chiaramente la vignetta non era stata pensata contro la Lazio, ma era una linguaccia Viva, una risposta gioiosa e adolescente contro una manica di coglioni filonazisti). Però è stato pensiero leggero, sberleffo vivo a chi per ignoranza colpevole o per ideologia marcia e impaurita, vagheggia dittature mortifere, dittature appunto”.

SEGUICI SU TWITTER>>>CLICCA QUI

TONI MALCO SFOTTE I ROMANISTI>>>CLICCA QUI

“Una vita sulle montagne russe”, Bruno Giordano presenta la sua biografia a Velletri

Salite, discese, gol e dispiaceri: in tanti per Giancarlo Governi e Bruno Giordano alla Mondadori di Velletri

“Bruno Giordano e Giancarlo Governi risvegliano la passione per il calcio, e in particolar modo per i numerosi tifosi di fede biancoceleste presenti a Velletri, in un giorno dove parlare del pallone è dolente vista la mancata qualificazione dell’Italia di Ventura ai Mondiali 2018. Ma in un clima amichevole ed estremamente godibile, il grande giornalista e il titolato calciatore (definito da Diego Armando Maradona il più forte compagno di squadra che abbia mai avuto) hanno dato vita ad una chiacchierata piena di aneddoti, ben lontana dalla nostalgia del calcio che non c’è più e a tratti anche intima. Una vita sulle montagne russe, edito da Fazi, e scritto da Giancarlo Governi, è molto più che una mera biografia sulla vita di Bruno Giordano: si entra, infatti, in una dimensione sia pubblica che privata, e fatta di salite e discese, proprio come la giostra che ha ispirato il titolo dell’opera. Governi ha raccontato delle sue tante esperienze con personaggi dello spettacolo e dello sport: “Con Bruno c’è stata un’intesa, un’amicizia, e alla fine di questo percorso siamo rimasti davvero soddisfatti per il lavoro fatto. Quella di Giordano non è la solita vita del campione, che romanzata o meno, può diventare un libro: è davvero piena di momenti anche tragici, di fatti privati meno conosciuti e di aneddoti che pubblicamente non sono mai stati resi noti”. A fare eco a Governi il grande calciatore, che ha raccontato i suoi inizi nel mondo del pallone: “Da Trastevere, quando giocavo in oratorio, passai al campo da calcio. Non eravamo nemmeno abituati all’erba, tant’è che mi sembrava di pattinare la prima volta che feci il provino per la Lazio. Pensai di essere bocciato all’istante, invece fui preso e iniziò la mia avventura”. Il calcio di qualche anno fa non era come oggi: più valori, meno soldi, sicuramente un entusiasmo diverso in curva. Governi ha raccontato come ci fossero molte meno pretese, a cominciare dagli scarpini, molto spartani e privi di sofisticherie. Il talento, però, è dalla parte di Bruno Giordano e la sua trafila nel Settore Giovanile della Lazio non poteva che culminare con l’esordio in Serie A: “Ricordo i primi tempi in cui ero in odore di prima squadra, mi capitava spesso di portare la borsa a Chinaglia. Non avevo alcuna pretesa, a me bastava quello, anzi me ne vantavo. Poi un giorno arrivò la convocazione, contro la Sampdoria. La panchina non era quella lunga di oggi, c’erano quattordici o quindici giocatori. L’allenatore mi diede il numero undici e scesi in campo, quando me lo comunicò ero incredulo”. Da allora la maglia da titolare, i gol, le azioni e l’ingresso a pieno titolo nella storia del calcio. Il giocatore trasteverino e i suoi compagni di merende – così come li definisce – Andrea Agostinelli, Stefano Di Chiara e Lionello Manfredonia fu lanciato da mister Corsini: “A Genova, all’esordio, segnai a tre secondi dalla fine, il pallone entrò in rete e vincemmo la partita perché l’arbitro fischiò subito dopo il gol. Da allora iniziò una specie di tradizione: il portiere Pulici si confermava un fenomeno parando tutto, e alla fine segnavo io”. Governi ha raccontato come Giordano nel mondo del calcio era uno che oltre ai piedi buoni aveva la personalità giusta: “anche se non gli avessero passato la palla, il potenziale di un gol a partita lo aveva”. Le montagne russe, però, sono anche fatte di discese: una cruciale è stata la perdita della mamma in un incidente stradale, quella mamma che andava a vedere le partite in curva. Capocannoniere della Serie A nel 1978-79, un’altra discesa terribile fu lo scandalo del calcio scommesse: “Ho accettato tutto dalla vita, ma la squalifica non mi va giù. Nonostante io sia stato assolto – ha detto Giordano con rammarico – mi è stato impedito di partecipare al Mondiale 1982. Questa cosa non la digerirò mai”. La spedizione degli azzurri fu vincente, e Governi ha ricordato come Bearzot credesse molto in Giordano. La giustizia lo ha scagionato per non aver commesso il fatto, tuttavia il danno è rimasto: “Ho rischiato anche di restare etichettato, nonostante io non solo non abbia fatto nulla e sia innocente, ma non abbia neanche pensato determinate cose”. L’unica nota positiva è stata la vicinanza della società: sia Governi che Tamilia hanno sottolineato, infatti, che la Lazio si schierò apertamente dalla parte di Giordano. Nel 1985 arriva il passaggio al Napoli: “Maradona mi accolse con grande orgoglio. Mi volle anche lui, oltre al club, e sono stati anni meravigliosi. Diego Armando – ha dichiarato l’ex calciatore biancoceleste – è una persona straordinaria. Di lui se ne sono dette tante, forse è stato anche un po’ demonizzato, ma in fondo anche se ha sbagliato lo ha fatto sulla sua pelle. Maradona non ha mai fatto del male a nessuno se non a se stesso. Ci siamo sentiti qualche giorno fa, gli voglio sempre bene”. Negli ultimi anni Giordano è rimasto nel mondo del calcio, come allenatore e dirigente sportivo, vivendone i cambiamenti profondi e radicali: “Si sfogano diversamente gli istinti bestiali, prima c’era un’altra cultura. È vero che quando segnai il gol alla Roma nel derby mi corsero dietro a Trastevere, ma vigeva un certo rispetto anche tra rivali e non è un’affermazione retorica”. La chiacchierata è terminata tra gli applausi e le varie domande del pubblico, cui hanno fatto seguito le foto di rito con sciarpe e maglie laziali e un lungo firma-copie. Sia Giordano che Governi con grande disponibilità non si sono negati, trovando una grande accoglienza nella Libreria Mondadori Bookstore di Velletri, il cui calore non li ha lasciati indifferenti. Due icone, in settori diversi, che hanno scritto pagine importanti di storia e oggi pagine interessanti di un libro che merita di essere letto. Prossimo appuntamento per la Mondadori veliterna sabato 25 novembre con il tour nazionale dei blogger di Giallo Zafferano, sito web di cucina e ricette, oltre alle date con le scuole di vario ordine e grado e diverse sorprese da ufficializzare a breve”.

Rocco Della Corte

SEGUI LA NOSTRA NUOVA PAGINA FACEBOOK 

SEGUI IL NOSTRO PROFILO TWITTER

ROMA LAZIO – I NUMERI DEL MATCH >>> LEGGI QUI

Giannichedda: “Partita decisa da episodi, ma la Roma ha meritato”

L’ex calciatore della Lazio, Giuliano Giannichedda, ai microfoni di Radio2 ha parlato del derby della Capitale. Ecco le sue parole.

“E’ stata una bellissima partita tra due squadre con tanto entusiasmo per la buona stagione fatta finora. Una partita così ti dà grandi stimoli se la vinci, la Roma lo ha fatto meritando, è stata una partita decisa da episodi, un errore di Bastos che l’ha sbloccata ma nel complesso meglio i giallorossi. Derby è bellissimo da giocare – spiega Giannichedda – ancora più bello vincerlo. Il campionato? Juve e Napoli sono più attrezzate, ma la Roma così forte non me l’aspettavo. Ha cambiato modo di giocare e allenatore, era difficile e sta facendo grandissime cose. Tutte le squadre più grandi stanno programmando, e questo è determinante. La seconda fascia invece si è indebolita, e le piccole fanno ancora più fatica. Se quelle in cima fanno più di ottanta punti significa che in basso qualcosa non funziona”.

SEGUI LA NOSTRA NUOVA PAGINA FACEBOOK 

SEGUI IL NOSTRO PROFILO TWITTER

ROMA LAZIO – I NUMERI DEL MATCH >>> LEGGI QUI

SERIE A TIM – Il lunch match Crotone-Genoa sorride a Ballardini

0

E’ da poco terminata la sfida Crotone-Genoa, lunch match valido per la 13esima giornata di Serie A Tim.

DECIDE RIGONI

SERIE A TIM – All’Ezio Scida di Crotone sono i liguri a sorridere, che espugnano di misura il campo dei calabresi grazie alla rete di Rigoni al minuto 11. Esordio ottimo per il neo tecnico Ballardini, tornato sulla panchina dei rossoblu dopo l’esonero di Juric. Una gara ruvida (4 gli ammoniti), e con poche occasioni da goal, in cui il Genoa però ha dimostrato una grande superiorità. Con questa vittoria la compagine guidata dall’ex tecnico della Lazio sale a quota 9 punti. Rimangono a 12 i rossoblu di Davide Nicola.

LASCIA UN ‘LIKE’ ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

DIVENTA UN NOSTRO FOLLOWER ANCHE SU TWITTER

LEGGI ANCHE I NUMERI E LE STATISTICHE DEL DERBY>>>CLICCA QUI

Cucchi: “Alla Lazio mancato l’episodio giusto, ma merita di stare in alto nella classifica”

Il giornalista sportivo e noto tifoso Laziale, Riccardo Cucchi, ai microfoni di Lazio Style Channel ha parlato della partita di ieri. Ecco le sue parole.

“Ai nastri di partenza, la Lazio si presentava con un bagaglio tecnico decisamente superiore – spiega Cucchi –  ma ha perso qualcosa sotto il punto di vista qualitativo in avanti. Il rigore di Perotti ha spostato gli equilibri in campo. La reazione mi è piaciuta molto: il calcio però ci insegna che serve anche la fortuna, e quest’oggi è mancato l’episodio giusto. In ogni caso la Lazio merita di essere tra le prime della classifica. Lukaku? E’ entrato al meglio ed ha messo costantemente in difficoltà la Roma“.

SEGUI LA NOSTRA NUOVA PAGINA FACEBOOK 

SEGUI IL NOSTRO PROFILO TWITTER

ROMA LAZIO – I NUMERI DEL MATCH >>> LEGGI QUI

DERBY ROMA LAZIO – Ecco tutti i numeri del match

0

Non sono arrivati punti dalla tredicesima giornata di Serie A TIM. Il primo derby stagionale, infatti, se lo è aggiudicato la Roma che, ieri sera, si è imposta di misura per 2-1 sulla Lazio. Dietro il risultato maturato allo Stadio Olimpico, però, si cela una buona prestazione da parte della formazione di Simone Inzaghi.

POSSESSO PALLA QUASI ALLA PARI

La compagine biancoceleste, infatti, nel corso del match di ieri ha gestito il 51% del possesso palla costruendo, offensivamente, 22 iniziative: 7 di queste sono state sviluppate sulla corsia di sinistra, altrettante sono state proiettate sulla fascia destra ed 8, invece, sono state manovrate centralmente. Anche sotto il punto di vista fisico, la compagine biancoceleste ha percorso più chilometri rispetto alla formazione giallorossa; sono stati 105,618 i chilometri macinati dagli uomini di Inzaghi; 104,663 quelli percorsi dalla squadra di Di Francesco.

I CAMBI DI MISTER INZAGHI

Analizzando l’atteggiamento tattico della Prima Squadra della Capitale, invece, è evidente che le sostituzioni effettuate dal tecnico biancoceleste abbiano supportato la reazione del gruppo, chiamato a fare i conti con un doppio svantaggio. Gli ingressi in campo di Lukaku e Nani, subentrati a Lulic e Leiva, hanno dunque variato l’assetto della squadra: Luis Alberto ha arretrato il suo raggio d’azione piazzandosi alle spalle di Immobile e Nani, portando in questo modo Milinkovic ad affiancare sulla mediana Parolo. Sulle corsie Marusic e Lukaku hanno continuato a dare manforte alla manovra offensiva.

IMMOBILE MVP

Al termine del match, Ciro Immobile è stato eletto come il Most Valuable Player. Il numero 17 biancoceleste ha partecipato a due azioni d’attacco al termine delle quali è riuscito ad effettuare due tiri ed a creare, quindi, due occasioni da gol. Grazie alla rete realizzata, l’attaccante della Prima Squadra della Capitale sale a quota 15 gol in Serie A TIM mantenendo, quindi, la vetta della classifica marcatori.

LASCIA UN ‘LIKE’ ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

DIVENTA UN NOSTRO FOLLOWER ANCHE SU TWITTER

OGGI A ROMA E’ DOMENICA ECOLOGICA>>>LEGGI TUTTE LE INFO QUI

Roma – Domenica ecologica, tutti a piedi nella Capitale. Le info

Domenica ecologica a Roma oggi, 19 Novembre. Tutte le informazioni su chi può circolare e quali sono le ammende per chi non si adatta all’iniziativa.

PER I TRASGRESSORI 153 EURO DI MULTA

Domenica ecologica Roma oggi 19 novembre 2017, orari blocco auto e del traffico. Torna lo stop al traffico nella capitale, in programma la prima domenica ecologica di quelle previste a Roma per questa fase della stagione. La giunta capitolina ha dato il via libera all’iniziativa che prevede il divieto totale della circolazione ai veicoli all’interno della fascia verde del Pgtu, nelle fasce orarie 7.30-12.30 e 16.30-20.30. Il divieto riguarda anche i diesel euro 6. Le deroghe riguardano i veicoli elettrici e ibridi, quelli a gpl, a metano e i mezzi “bi-fuel”. Una deroga è stata concessa anche per le auto a benzina Euro 6, per le moto a 4 tempi Euro 3 e successive, per i ciclomotori a 2 ruote a 4 tempi Euro 2 e successivi, per i mezzi con contrassegno disabili, per i veicoli del servizio car sharing. Per ulteriori dettagli, consultate il sito del Comune. La multa per chi non osserva il divieto ammonta a 153 euro.

LASCIA UN ‘LIKE’ ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

DIVENTA UN NOSTRO FOLLOWER ANCHE SU TWITTER

LEGGI ANCHE L’EDITORIALE DEL DIRETTORE>>>CLICCA QUI

 

EDITORIALE – Ma perché Lulic deve essere sempre titolare?

0

Dopo la sconfitta nel memorial, in casa Lazio è il momento dei commenti e di fare alcune considerazioni.

Tutto giusto “L’eroe della Coppa Italia”, “Senad uno di noi”, “Lulic 71” e tutti gli altri epiteti che sono attribuiti giustamente, appunto, all’uomo della leggenda. Però c’è un però. In questa Lazio, Senad Lulic è, forse, l’anello più debole. Soprattutto se consideriamo l’alternativa che mister Inzaghi ha in panchina. Non è la prima volta che commentiamo e analizziamo le gare della nostra squadra del cuore, ma già dalla scorsa stagione, abbiamo avuto modo di apprezzare le doti atletiche di Jordan Lukaku, un esterno che gioca molto bene a pallone. Forza fisica, velocità, tecnica e intelligenza tattica, sono caratteristiche che fanno di questo ragazzo una valida scelta per il tecnico piacentino, che però ancora gli preferisce il bosniaco. La sconfitta nel derby, come del resto tutte le sconfitte, fanno emergere gli errori e sollecitano le riflessioni, di solito finalizzate a risolvere gli elementi che hanno provocato la sconfitta.

Giunti alle tredicesima gara di questa esaltante stagione, crediamo sia forse il caso di proporre Lukaku titolare. Tempo fa a Bologna, ci fu anche un insensato siparietto fra il mister e l’attuale capitano della Lazio – che fra l’altro non ha neanche i gradi per essere capitano, ma questo è un altro discorso -, risolto alla fine nel migliore dei modi e con le scuse di Lulic. Anche nel derby abbiamo visto che Lukaku, se lo consideriamo l’alternativa al bosniaco, è più incisivo. Semplicemente gioca meglio. Qualche collega mi dice che il giocatore di colore non ha i novanta minuti nelle gambe. Bene, facciamogli fare i primi sessanta e poi lo sostituiamo. Lasciando perdere i personalismi o le eventuali gerarchie all’interno dello spogliatoio, quello che deve prevalere deve essere il rispetto del collettivo e la vittoria del gruppo. Siamo convinti che Senad non si arrabbierà, ma è doveroso proporre un’idea da molto tempo sedimentata nella mia personale visione calcistica. Noi vogliamo soltanto vedere una Lazio ancora più forte, ancora più competitiva. Il derby non cambierà di molto il nostro percorso, perché quest’anno ci aspetterà una grande stagione. Bisogna crederci e per farlo dobbiamo soltanto continuare a giocare come abbiamo fatto fino a oggi. Insieme per la Lazio e per i suoi colori. Dando maggior spazio a Lukaku anche perché è anche poco carino che ogni volta il capitano venga sostituito.

LEGGI ANCHE LE ULTIME DA FORMELLO

SEGUICI ANCHE SU TWITTER

FORMELLO – Sfida con la Primavera per il post derby. Col Vitesse…

Non sono passate nemmeno 24 ore dal derby, che la Lazio è già di nuovo al lavoro a Formello.

E’ partita alle 10 in quel di Formello la preparazione della partita di Europa League con il Vitesse (in programma giovedì alle 19). Scarico in palestra per i titolari anti-Roma, mentre gli altri vengono impegnati in un test in famiglia con la Primavera. 7-1 il risultato finale, per effetto della tripletta di Nani e dei gol di Basta, Palombi, Crecco e Patric.

‘BIG’ A RIPOSO

Contro la squadra olandese Inzaghi, visti anche la qualificazione al prossimo turno e il primo posto già ottenuti, adotterà un turnover pressoché totale, per far rifiatare i ‘big’ spremuti nell’ultimo periodo anche dalle nazionali. Per la porta, ad esempio, sono in ballottaggio Vargic e Guerrieri (con il croato in vantaggio). Resteranno invece a riposo de Vrij, Radu (che ieri ha accusato un problema muscolare alla coscia destra), Marusic, Leiva, Parolo, Milinkovic, Luis Alberto e Immobile.

PROBABILI SCELTE

Ancora ai box, causa stiramento, Di Gennaro e Caicedo, è difficile anche che rientrino tra i convocati Wallace e Felipe Anderson. A trovare  spazio dall’inizio, insieme inevitabilmente ad un paio di titolari, saranno dunque Luiz Felipe, Patric, Basta, Murgia, Crecco, Lukaku, Nani e Palombi. Non impiegabili, perchè non presenti nella lista Uefa, i due baby portoghesi Bruno Jordao e Pedro Neto.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI ILARIA CUCCHI

SEGUICI ANCHE SU TWITTER