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SCARPA D’ORO – Immobile raggiunto in vetta alla classifica

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Il weekend ha portato una novità per Ciro Immobile, che ora non è più solo in vetta alla classifica della Scarpa d’Oro.

Un gol dolceamaro per Ciro Immobile quello messo a segno sabato nel derby. Se da un lato, infatti, non ha permesso alla Lazio di pareggiare i conti con la Roma, dall’altro ha fatto sì che il bomber biancoceleste toccasse quota 15 centri in campionato (19 stagionali), restando così in vetta alla classifica della Scarpa d’Oro con 30 punti. Un primato che Ciro dovrà però condividere con Edison Cavani, il quale ha annullato il distacco con una doppietta al Nantes. La punta del Psg ha superato Albert Prosa dell’FCI Tallinn e Rauno Sappinen del Flora Tallinn, ora in terza piazza con 27 gol complessivi in 35 presenze. E traffico si registra anche in quinta posizione, occupata a pari merito da Radamel Falcao, Robert Lewandowski e Mauro Icardi. Fanalino di coda della top ten infine il detentore del titolo Lionel Messi, insieme a Paulo Dybala e Igor Angulo del Górnik Zabrze. Immobile resta quindi al comando, ma potrà approfittare del recupero con l’Udinese per riprendersi il trono solitario.

LA CLASSIFICA AGGIORNATA

 

1) 30: Ciro Immobile (Lazio, ITA – 15 gol x 2,0)
1) 30: Edinson Cavani (Paris Saint-Germain, FRA – 15 gol x 2,0)
3) 27: Albert Prosa (FCI Tallinn, EST – 27 gol x 1,0)
3) 27: Rauno Sappinen (Flora Tallinn, EST – 27 gol x 1,0)
5) 26: Radamel Falcao (Monaco, FRA – 13 gol x 2,0)
5) 26: Robert Lewandowski (Bayern, GER – 13 x 2,0)
5) 26: Mauro Icardi (Inter, ITA – 13 gol x 2,0)
8) 24: Lionel Messi (Barcellona, ESP – 12 gol x 2,0)
8) 22: Paulo Dybala (Juventus, ITA – 12 gol x 2,0)
8) 24: Igor Angulo (Górnik Zabrze POL – 16 gol x 1,5)

*Moltiplicatore in base al ranking UEFA per nazioni: primi cinque campionati x 2.0, da sei a 21 x 1,5, da 22 in poi x 1,0

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LAZIO VITESSE – Turnover da parte di Inzaghi per il match di Giovedì

Il capitolo derby è chiuso, la Lazio cercherà di rialzarsi già nel match contro il Vitesse

La Lazio è già qualificata per i sedicesimi di Europa League ma ci sono ancora 2 partite da giocare e la squadra dovrà vincerle entrambe per migliorare il ranking e percepire il premio vittoria. Inzaghi sta pensando diversi cambi per far rifiatare i titolari e vedere all’opera i calciatori meno impiegati. Sulla destra tornerà Basta dopo il lungo infortunio assente dal 20 Settembre. In avanti sicuro del posto Nani ma c’è da decidere il compagno visto che Caicedo è fermo ai box, potrebbe giocare il giovane Palombi. A centrocampo confermato Murgia con la possibile sorpresa Crecco e uno dei titolari tra Milikovic-Lulic e Leiva dovrà completare il terzetto. Sulla sinistra tornerà Lukaku autore dell’ottima prova nel derby mentre in difesa spazio a Luiz Felipe e Patric. In porta potrebbe esordire in Europa League Vargic ancora fermo a 0 presenze stagionali. In panchina spazio ai giovani della primavera con Miceli che si sta già allenando con la prima squadra.

LEGGI IL POSSIBILE RIENTRO DI FELIPE ANDERSON

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Felipe Anderson potrebbe posticipare il rientro di qualche settimana

Felipe Anderson non ha ancora esordito in Campionato e non ha aiutato la squadra a conquistare i punti

Sembrava che il suo rientro fosse Sabato nella partita contro la Roma. Invece il giocatore dopo aver superato l’infortunio che lo teneva fermo da mesi a a causa di una tendinopatia all’adduttore ha dovuto rinunciare al match per un affaticamento muscolare. Come riporta la Gazzetta dello Sport, il brasiliano potrebbe far slittare il proprio rientro a metà Dicembre visto che ha perso tono muscolare a causa del lungo stop che l’ha costretto a rimanere fermo. Mancando di tono muscolare, il calciatore sarà costretto a ritrovare la giusta forma fisica prima di tornare a far parte dei convocati. Ci vorranno più o meno quindici giorni per tornare in forma. Probabilmente rivedremo Felipe nella sfida in Coppa Italia. La Lazio e i tifosi lo aspettano da tempo, sperando che Anderson ritorni quello di sempre.

LEGGI LE ACCUSE RIVOLTE A NAINGGOLAN DAL BELGIO

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I tifosi del Belgio infuriati con Nainggolan: “Hai finto l’infortunio”

In Belgio si è scatenata una vera e proprio bufera nei confronti di Radja Nainggolan e il suo recupero lampo

Nainggolan durante il ritiro con la Nazionale si era infortunato riportato una lesione all’inguine saltando le due amichevoli con il Belgio. Un infortunio che prevedeva minimo tre settimane di stop ma il calciatore invece è riuscito a giocare una partita recuperando in meno di 10 giorni senza allenarsi. Infatti è riuscito a giocare il derby andando anche a segno senza problemi. In Belgio e non solo si sono chiesti come sia stato possibile tutto questo se era infortunato. Sopratutto i tifosi lo hanno incolpando e nei social si vedono alcuni commenti come: “Il tuo infortunio non era vero”, “Hai fatto finta per giocare il derby” e “Non volevi giocare con il Belgio”.

Nainggolan – Il giocatore della Roma ha voluto rispondere a queste accuse tramite il proprio profilo Twitter: “Leggo dei commenti stupidi. Perché non chiedete ai medici della nazionale! Avreste dovuto vedere le mie lacrime…Ho recuperato durante la settimana nella quale non mi sono allenato, era comunque un rischio giocare il derby. Sono solo commenti stupidi, perché sarei voluto rimanere in Belgio per dimostrare di volere il Mondiale”.

LEGGI IL POST DI PATRIC SU BASTOS

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FOTO – Patric supporta Bastos dopo gli errori al derby: “Ti vogliamo bene”

Bastos è l’autore del doppio errore che ha causato in parte la sconfitta della Lazio nel derby. Patric lo vuole incoraggiare

Il fallo in area di Bastos, ha permesso alla Roma di battere dal dischetto il rigore che li ha portati sull’1-0. Quattro minuti dopo è sempre lo stesso angolano è uscito male palla al piede sbagliando il dribbling e regalando la palla agli avversari permettendogli di partire in contropiede facendogli segnare il secondo gol che ha deciso in parte il derby. Bastos a fine partita è andato sotto la Curva Nord per chiedere scusa e i tifosi lo hanno scusato applaudendolo. Un giocatore vuole incoraggiare il compagno perché crede il lui, stiamo parlando di Patric che su Instagram scrive: “Sei troppo forte i laziali lo sanno fratello, tutti ti vogliamo bene”.

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EURORIVALI – I risultati di Nizza, Vitesse e Zulte

Sono scese in campo ieri pomeriggio le eurorivali della Lazio nel Girone K. Solo un pareggio per il Nizza, sconfitte per Vitesse e Zulte Waregem.

I RISULTATI DELLE EURORIVALI DELLA LAZIO

NIZZA – Solo un pareggio per i francesi che vedono sfumare la vittoria contro il Caen al 93′.

VITESSE – La squadra olandese, prossima avversaria dei biancocelesti, è stata sconfitta 4-2 dal Groningen. Quarta gara consecutiva senza vittoria.

ZULTE WAREGEM – La squadra belga esce battuta sul terreno amico dal Genk. 1-0 il risultato finale.

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Il ds biancoceleste Igli Tare ospite della Domenica Sportiva tra Lazio e mercato

Ospite in studio alla Domenica Sportiva Igli Tare. Il direttore sportivo biancoceleste ha toccato diversi argomenti. Dal calcio italiano, alla Nazionale, dalla Lazio al mercato.

Queste le parole di Tare:

In Italia c’è qualità? 

“Non vedo una situazione così tragica. In Germania negli anni 90′ avevamo lo stesso problema. Dopo il Mondiale c’era bisogno di un cambio di generazione. Ora bisogna puntare sui giovani, ci sono le qualificazioni all’Europeo. Bisogna puntare sui giovani che ci sono. Soprattutto le grandi devono concedere opportunità ai giovani che poi cresceranno con il tempo”.

E’ una tragedia? 

“La stanno facendo diventare una tragedia ma non sono d’accordo. Conosco il calcio italiano. Si lavora bene ma ora è il momento di puntare sui giovani. Ci sono quaranta giovani sotto i 23 anni, perché non dargli fiducia con un progetto quadriennale?”.

Ma non abbiamo superato lo shock? 

“Lo shock dell’eliminazione è stato molto forte. Pensare a un Mondiale senza l’Italia è incredibile. Ma dobbiamo trasformare una cosa negativa in positiva. Dobbiamo creare una Federazione con idee chiare. Prendere un allenatore giovane e puntare sui giovani. I ragazzi italiani hanno grande qualità”.

Per la Lazio avete mai pensato a Ranieri? 

“No, è romanista”.

Quali sono stati i gol più belli di oggi? 

“Romagnoli ha segnato un gol bellissimo. Ha grandi qualità. Ogni campionato le sue reti le fa sempre. Torreira ha fatto un grande inserimento e un gran tiro. Lui è una delle più belle sorprese di questo campionato. Dybala? Quella di oggi è una delle sue classiche azioni. È ancora giovane, indossa una maglia pesante ma ha molti margini di crescita”.

La Lazio ha puntato su un tecnico bravo e italiano: 

“Ci sono tanti bravi tecnici in giro. Purtroppo contano i risultati e ciò condiziona i giovani. Alla Lazio abbiamo le idee chiare e un progetto lungo. Negli ultimi anni sono arrivati tanti giovani in prima squadra”.

Il migliore? 

“Sono tutti uguali. Sono contento quando i giovani escono dal nostro settore giovanile. Significa che ci abbiamo creduto, che gli abbiamo dato la possibilità di sbagliare. Murgia? Diventerà importante anche per la nazionale italiana”.

Come ha scoperto Luis Alberto: è vero che voleva smettere? 

“Ero sulle tracce di un giocatore del Deportivo La Coruna, Lucas Perez. Invece ho visto Luis che aveva qualità incredibili per stare in una squadra che lottava per la salvezza. Così abbiamo deciso di prenderlo. Purtroppo è arrivato l’ultimo giorno di mercato e ha avuto problemi di ambientamento. A gennaio mi aveva detto che voleva smettere con il calcio ma Inzaghi è stato eccezionale”.

Il suo rapporto con Inzaghi? 

“Ci conosciamo da dodici anni, siamo anche amici. Abbiamo anche giocato insieme. Con il presidente Lotito abbiamo creato un percorso da seguire perché sapevamo delle sue qualità. Lui ci ha ripagato con trofei e lavoro. E’ riuscito a coinvolgere tutti in una piazza difficile”.

Com’è lavorare con Lotito? 

“Dall’esterno forse non si direbbe ma credo sia il miglior presidente che uno possa augurarsi”.

Sulla Juventus?

“Anche se ha delle difficoltà la Juventus è sempre la Juventus. Ora sono fuori giocatori importanti che sono infortunati ma sarà protagonista fino alla fine.  Sta soffrendo il centrocampo, non è più quello degli anni passati. Ma c’è ancora tanto tempo, siamo appena nella prima fase del campionato. La Juventus sarà una protagonista molto seria”.

Sul calendario? 

“E’ difficile gestirlo, non solo campionato e coppe ma anche le nazionali. Abbiamo giocato il derby senza che la squadra si fosse allenata. Questo è un problema che ha anche la Juve. Per questo ritengo l’Inter una delle favorite, ha il tempo per preparare le gare nel modo giusto”.

Cosa dite a Inzaghi dopo le gare? 

“Ci chiudiamo in una stanzetta e analizziamo le partite. Poi dipende dal risultato. Simone è una persona molto tranquilla, riesce a trasmettere serenità anche nei momenti difficili”.

Ci sarà qualche movimento a gennaio? 

“Sì, forse un giocatore per la difesa. E’ l’unico reparto in cui abbiamo necessità e credo che interverremo. Giocatore già individuato? Sì. E’ slavo? No”.

LEGGI ANCHE DEL PALERMO VERSO IL FALLIMENTO

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COSTACURTA SUL DERBY

Il Palermo verso il fallimento: il comunicato del presidente Zamparini

70 milioni di euro di buco. Questa il motivo per il quale la Procura di Palermo ha presentato un’istanza di fallimento per la società di Maurizio Zamparini. Con l’istanza la Polizia tributaria della Guardia di Finanza ha allegato le informative e la consulenza dell’esperto di bilanci Alessandro Colasi. Di seguito il commento ufficiale rilasciato dal presidente attraverso un comunicato diramato sul sito del club rosanero.

LE PAROLE DI ZAMPARINI SULL’ISTANZA DI FALLIMENTO

“Sono veramente allibito per aver ricevuto in un sabato pomeriggio una notizia grave come quella di una richiesta di fallimento nei confronti del Palermo Calcio da un comunicato stampa. E’ veramente triste vivere in un Paese dove le più elementari garanzie per il cittadino vengono calpestate. Sono poi veramente addolorato che i miei quindici anni di lavoro e affetto per la squadra della vostra città vengano ripagati con una istanza di fallimento che metterà comunque in grave difficoltà la gestione futura della Società per il danno mediatico di tali gravi notizie. Un danno che si riverbera anche sulla mia persona e sulle mie aziende. La gestione del Palermo Calcio attuale è buona come testimoniato anche dall’ultimo bilancio approvato anche dalla società di certificazione. Il capitale sociale rimane a oltre 13 milioni di euro, arricchiti dagli utili dell’ultimo bilancio messi a patrimonio (altri 4 milioni di euro). Sono veramente avvilito per una istanza di fallimento che smantelleremo documenti alla mano ma che ci procura un danno di immagine internazionale che il Palermo Calcio si era costruito nei miei anni di presidenza, con impossibilità di fiducia di credito per la campagna di rafforzamento di gennaio”.

POI AI TIFOSI ROSANERO

“A tutti i tifosi, anche quelli che mi insultano, dico: statemi vicini. State vicini alla squadra che ha bisogno della vostra passione e del vostro affetto. La verità viene sempre a galla, spero molto presto. Io non vi ho mai abbandonato, come qualcuno sostiene. Ho solo cercato e sto cercando un futuro dopo di me per il Palermo. Ho 76 anni e so che per una squadra è importante anche l’energia che io sto perdendo. Sto cercando ancora per il vostro futuro un investitore importante e ci riuscirò, come fatto sempre nella mia vita. Fino a quando non lo troverò vi seguirò con abnegazione, soffrendo a ogni partita come non potrei più soffrire per la mia salute e risaliremo in serie A. Con vero affetto a tutti voi ed a tutta la città di Palermo, questo il mio augurio: è importante costruire insieme e non distruggere!!!”.

INTER ATALANTA 2-0: Vittoria di testa. Decide una doppietta di Icardi

Nel posticipo della tredicesima giornata l’Inter si impone per 2-0 sull’Atalanta. Primo tempo equilibrato, poi è Icardi show

L‘Inter batte l’Atalanta, sorpassa la Juve e si piazza al secondo posto in solitaria, a due punti dal Napoli capolista. A San Siro finisce 2-0. La decide il solito Mauro Icardi con una doppietta nel secondo tempo. Dopo un primo tempo equilibrato, in cui Handanovic e Berisha sono protagonisti su Hateboer e Icardi, è proprio il capitano dell’Inter a piazzare un uno-due micidiale di testa che stende una buona Atalanta: al 6′ sblocca il risultato sfruttando una punizione di Candreva, al 15′ fulmina ancora il portiere albanese incornando sul cross preciso di D’Ambrosio. L’Inter, ancora imbattuta come il Napoli, sale a 33 punti dopo 13 turni: Sarri è lì, a 35.

COSTACURTA SUL DERBY  

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Costacurta sicuro: “Derby? Lazio, non ne esci ridimensionata”

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L’opinionista di Sky Billy Costacurta dice la sua sul derby della Capitale e sulle ambizioni della Lazio.

Un derby perso porta sempre scorie negative dietro di sé ma la Lazio ha il dovere di rialzarsi. Il campionato è ancora lungo e la squadra di Inzaghi ha le carte in regola per lottare per i piani alti della classifica. Questo è anche il pensiero di Billy Costacurta ai microfoni di Sky Sport: “La Lazio non esce ridimensionata dalla sconfitta nel derby se non per aver perso contro una diretta avversaria. La sconfitta è arrivata perché ci sono stati due errori individuali clamorosi, questo va a merito della Lazio e di Inzaghi”.

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FIGC – Carlo Tavecchio pensa alle dimissioni nel Consiglio federale

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Caos in Figc dopo l’eliminazione dell’Italia nei playoff dei Mondiali di Russia 2018: Tavecchio starebbe pensando ad una soluzione definitiva.

Secondo quanto riportato da repubblica.it il Carlo Tavecchio potrebbe presentarsi dimissionario nel Consiglio federale in programma domani. L’obiettivo è indire nuove elezioni per il 2018. Dopo l’Aic anche la Lega Serie C ha voltato le spalle all’attuale presidente. Anche qualche consigliere dei dilettanti sarebbe pronto a farlo. Se a questi si sommano altri 4 voti mancanti, causa commissariamento delle Leghe di A e B, al Consiglio potrebbe mancare il numero legale con rischio di decadenza. Decisivo potrebbe risultare Abete: se non dovesse seguire la linea di Gravina, Tavecchio potrebbe raggiungere i numeri sufficienti per andare avanti. La vicenda sta assumendo contorni sempre più intricati, considerando che l’attuale numero uno della Federazione ricopre anche la carica di commissario della Lega Serie A.

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TONI MALCO SFOTTE I ROMANISTI>>>CLICCA QUI

FOTO – Toni Malco ha qualcosa da dire ai romanisti dopo il derby

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L’autore dell’inno della Lazio Vola Lazio vola Toni Malco ha qualcosa da dire ai romanisti dopo il derby perso dalla Lazio.

La Lazio perde il derby ma non esce ridimensionata: è in piena corsa per un posto Champions e niente è perduto. Un tifoso della Lazio doc come Toni Malco si rivolge ai tifosi romanisti sui social: “Mi fa tanto piacere quando il derby lo vince la Roma così risento amici che credevo dispersi”. Quale laziale non si è mai trovato in questa situazione? Allora ecco che diventa fondamentale difendere la lazialità nella vittoria ma soprattutto nella sconfitta. I romanisti possono gioire per la vittoria ma noi ci siamo: nulla è perduto, il futuro dipende da noi.

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GIORGIO SANDRI SI ESPRIME SULL’IMPOSSIBILITA’ DI ANDARE SOTTO LA NORD>>>CLICCA QUI

FIORENTINA – Chiesa e Benassi puntano la Lazio: “Sarà una sfida dura”

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La Lazio, dopo il derby, è attesa dalla gara interna contro la Fiorentina domenica prossima alle ore 18.

I giocatori della Fiorentina guardano già al prossimo match dopo il pareggio con la Spal. Queste le dichiarazioni di Federico Chiesa ai microfoni di Premium Sport: “Non sono contento. Dovevamo vincere, ma non ce l’abbiamo fatta. Ora pensiamo alla Lazio, sarà una sfida difficile”. In zona mista ha parlato anche Marco Benassi: “Oggi ci è mancata cattiveria sotto porta. Abbiamo fatto la partita per quasi 90 minuti. La gara di domenica contro la Lazio sarà difficile. Dobbiamo trovare continuità per stare in alto”.

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ESCLUSIVA – Giorgio Sandri: “Impossibilitati ad andare sotto la Nord? Nessun caso”

Alla famiglia Sandri non è stato permesso di andare sotto la Curva Nord che ha ricordato Gabriele prima del derby di ieri sera.

La redazione di laziochannel.it ha contattato in esclusiva Giorgio Sandri per sapere cosa è successo all’Olimpico. Il papà di Gabbo non ha voluto fare polemiche: ha spiegato semplicemente come sono andati i fatti.

Giorgio Sandri cosa ha da dire sul fatto che non vi è stato permesso di andare sotto la Nord?

“Nessun caso: non siamo andati sotto la Nord per ordine pubblico. È stato un semplice problema di ordine pubblico. Ci è stato indicato di non avvicinarci alla curva e abbiamo seguito le istruzioni. Non c’è stato alcun problema particolare, solo una precauzione. Peccato, perché avevo fatto di tutto per portare la mamma di Gabriele, che ora è malata, per farle sentire l’abbraccio della curva laziale. Non è stato possibile, anche se la partecipazione e il calore di tutto lo stadio è stata grande’.

Diego Di Giuseppe

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Massimo Caputi: “Lazio sconfitta ma non ridimensionata”

Brutta partita quella disputata ieri dalla Lazio. Il risultato finale è stata solo la logica conseguenza di quanto visto sul terreno di gioco. La Roma ha saputo imbrigliare alla perfezione le trame dei biancocelesti, apparsi per lo più sottotono.

Unica nota positiva della serata la reazione degli uomini di Simone Inzaghi. I biancocelesti infatti non hanno mai mollato e anzi hanno cercato fine alla fine il gol del pareggio. Magra consolazione ma punto focale dal quale ripartire. Come sottolineato da Massimo Caputi. Il giornalista Rai dopo la gara ha così commentato su Twitter: «La Lazio esce sconfitta ma non ridimensionata nelle sue prospettive. La reazione e l’assalto finale hanno dimostrato il carattere e la voglia della squadra».

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LEGGI ANCHE LE PAROLE DI PISTOCCHI SUL VAR E I GUARDALINEE DOPO IL DERBY

FOTO – La compagna di Inzaghi: “A testa alta, sempre al tuo fianco”

Il 2-1 subito con la Roma ha interrotto la marcia della Lazio in campionato. Dopo quella con il Napoli nel derby è arrivata la seconda sconfitta di questo primo periodo della stagione per gli uomini di Inzaghi.

Un passo falso frutto di tante motivazioni diverse che però non scalfisce di certo l’amore dei tifosi biancocelesti nei confronti della propria squadra. Anzi, lo rafforza. Come nel caso di Gaia Lucariello, la compagna di mister Inzaghi, che ha postato su Instagram una foto con la didascalia: “Quando vinci sei di tutti, quando perdi sei solo mia! #sempreecomunqueconte #testaalta”.

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LA VIGNETTA DI ANNA FRANK DISEGNATA DA BIANI CHE OFFENDE LA LAZIO NON E’ ABUSO?

FOTO – Pistocchi critico accusa: “Meno male che c’è il Var”

Dura critica nei confronti del Var e dei guardalinee del derby da parte di Maurizio Pistocchi. L’opinionista Mediaset dopo la stracittadina romana e la gara tra Napoli e Milan ha puntato il dito contro il Var e i guardalinee.

E, tramite il proprio profilo Twitter, Pistocchi ha accusato: «A Roma come a Napoli, il Var è Angelo Sterminatore, i nostri guardalinee p***e sesquipedali. Per fortuna c’è chi ha voluto e approvato l’uso del Var».

LA VIGNETTA DI ANNA FRANK DISEGNATA DA BIANI CHE OFFENDE LA LAZIO NON E’ ABUSO?

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“UNA VITA SULLE MONTAGNE RUSSE”, LA BIOGRAFIA DI BRUNO GIORDANO

FOTO – Mauro Biani disegna Anna Frank che offende la Lazio. Questo non è abuso?

Sono ormai passati diversi giorni dal caso adesivi Anna Frank ma gli echi della vicenda ancora non tendono a smorzarsi. Anzi ci pensa Il Messaggero a rianimare la questione. Il quotidiano riporta, come sempre scandalizzato, di cori offensivi nei confronti dei rivali cittadini. Cori proferiti dai tifosi della Lazio a ponte Milvio nel pre partita del derby.  “Giallorosso oreo”, la frase incriminata.

Tutto giusto, tutto bello. Peccato però che gli attenti osservatori della testata capitolina non abbiano la stessa attenzione nel denunciare cose simili quando i protagonisti sono tifosi della “maggica”. E’ da ieri che sui social gira un’immagine della stessa Frank con addosso la maglia giallorossa che offende la Lazio chiamando i giocatori pippe. In realtà la vignetta è di un mese fa ma solo ora è diventata virale. Ovviamente la vignetta non ha ricevuto la stessa indignazione riservata ai laziali un mese fa. L’autore della foto della quale stiamo parlando è il vignettista de L’Espresso e del Manifesto.  Mauro Biani, il quale ha pensato bene di commentare tale foto con la seguente didascalia: “Beh sì, ho pensato anche alla -mia- Anna Frank oggi alla fine del derby. Un pensiero fuori luogo (chiaramente la vignetta non era stata pensata contro la Lazio, ma era una linguaccia Viva, una risposta gioiosa e adolescente contro una manica di coglioni filonazisti). Però è stato pensiero leggero, sberleffo vivo a chi per ignoranza colpevole o per ideologia marcia e impaurita, vagheggia dittature mortifere, dittature appunto”.

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“Una vita sulle montagne russe”, Bruno Giordano presenta la sua biografia a Velletri

Salite, discese, gol e dispiaceri: in tanti per Giancarlo Governi e Bruno Giordano alla Mondadori di Velletri

“Bruno Giordano e Giancarlo Governi risvegliano la passione per il calcio, e in particolar modo per i numerosi tifosi di fede biancoceleste presenti a Velletri, in un giorno dove parlare del pallone è dolente vista la mancata qualificazione dell’Italia di Ventura ai Mondiali 2018. Ma in un clima amichevole ed estremamente godibile, il grande giornalista e il titolato calciatore (definito da Diego Armando Maradona il più forte compagno di squadra che abbia mai avuto) hanno dato vita ad una chiacchierata piena di aneddoti, ben lontana dalla nostalgia del calcio che non c’è più e a tratti anche intima. Una vita sulle montagne russe, edito da Fazi, e scritto da Giancarlo Governi, è molto più che una mera biografia sulla vita di Bruno Giordano: si entra, infatti, in una dimensione sia pubblica che privata, e fatta di salite e discese, proprio come la giostra che ha ispirato il titolo dell’opera. Governi ha raccontato delle sue tante esperienze con personaggi dello spettacolo e dello sport: “Con Bruno c’è stata un’intesa, un’amicizia, e alla fine di questo percorso siamo rimasti davvero soddisfatti per il lavoro fatto. Quella di Giordano non è la solita vita del campione, che romanzata o meno, può diventare un libro: è davvero piena di momenti anche tragici, di fatti privati meno conosciuti e di aneddoti che pubblicamente non sono mai stati resi noti”. A fare eco a Governi il grande calciatore, che ha raccontato i suoi inizi nel mondo del pallone: “Da Trastevere, quando giocavo in oratorio, passai al campo da calcio. Non eravamo nemmeno abituati all’erba, tant’è che mi sembrava di pattinare la prima volta che feci il provino per la Lazio. Pensai di essere bocciato all’istante, invece fui preso e iniziò la mia avventura”. Il calcio di qualche anno fa non era come oggi: più valori, meno soldi, sicuramente un entusiasmo diverso in curva. Governi ha raccontato come ci fossero molte meno pretese, a cominciare dagli scarpini, molto spartani e privi di sofisticherie. Il talento, però, è dalla parte di Bruno Giordano e la sua trafila nel Settore Giovanile della Lazio non poteva che culminare con l’esordio in Serie A: “Ricordo i primi tempi in cui ero in odore di prima squadra, mi capitava spesso di portare la borsa a Chinaglia. Non avevo alcuna pretesa, a me bastava quello, anzi me ne vantavo. Poi un giorno arrivò la convocazione, contro la Sampdoria. La panchina non era quella lunga di oggi, c’erano quattordici o quindici giocatori. L’allenatore mi diede il numero undici e scesi in campo, quando me lo comunicò ero incredulo”. Da allora la maglia da titolare, i gol, le azioni e l’ingresso a pieno titolo nella storia del calcio. Il giocatore trasteverino e i suoi compagni di merende – così come li definisce – Andrea Agostinelli, Stefano Di Chiara e Lionello Manfredonia fu lanciato da mister Corsini: “A Genova, all’esordio, segnai a tre secondi dalla fine, il pallone entrò in rete e vincemmo la partita perché l’arbitro fischiò subito dopo il gol. Da allora iniziò una specie di tradizione: il portiere Pulici si confermava un fenomeno parando tutto, e alla fine segnavo io”. Governi ha raccontato come Giordano nel mondo del calcio era uno che oltre ai piedi buoni aveva la personalità giusta: “anche se non gli avessero passato la palla, il potenziale di un gol a partita lo aveva”. Le montagne russe, però, sono anche fatte di discese: una cruciale è stata la perdita della mamma in un incidente stradale, quella mamma che andava a vedere le partite in curva. Capocannoniere della Serie A nel 1978-79, un’altra discesa terribile fu lo scandalo del calcio scommesse: “Ho accettato tutto dalla vita, ma la squalifica non mi va giù. Nonostante io sia stato assolto – ha detto Giordano con rammarico – mi è stato impedito di partecipare al Mondiale 1982. Questa cosa non la digerirò mai”. La spedizione degli azzurri fu vincente, e Governi ha ricordato come Bearzot credesse molto in Giordano. La giustizia lo ha scagionato per non aver commesso il fatto, tuttavia il danno è rimasto: “Ho rischiato anche di restare etichettato, nonostante io non solo non abbia fatto nulla e sia innocente, ma non abbia neanche pensato determinate cose”. L’unica nota positiva è stata la vicinanza della società: sia Governi che Tamilia hanno sottolineato, infatti, che la Lazio si schierò apertamente dalla parte di Giordano. Nel 1985 arriva il passaggio al Napoli: “Maradona mi accolse con grande orgoglio. Mi volle anche lui, oltre al club, e sono stati anni meravigliosi. Diego Armando – ha dichiarato l’ex calciatore biancoceleste – è una persona straordinaria. Di lui se ne sono dette tante, forse è stato anche un po’ demonizzato, ma in fondo anche se ha sbagliato lo ha fatto sulla sua pelle. Maradona non ha mai fatto del male a nessuno se non a se stesso. Ci siamo sentiti qualche giorno fa, gli voglio sempre bene”. Negli ultimi anni Giordano è rimasto nel mondo del calcio, come allenatore e dirigente sportivo, vivendone i cambiamenti profondi e radicali: “Si sfogano diversamente gli istinti bestiali, prima c’era un’altra cultura. È vero che quando segnai il gol alla Roma nel derby mi corsero dietro a Trastevere, ma vigeva un certo rispetto anche tra rivali e non è un’affermazione retorica”. La chiacchierata è terminata tra gli applausi e le varie domande del pubblico, cui hanno fatto seguito le foto di rito con sciarpe e maglie laziali e un lungo firma-copie. Sia Giordano che Governi con grande disponibilità non si sono negati, trovando una grande accoglienza nella Libreria Mondadori Bookstore di Velletri, il cui calore non li ha lasciati indifferenti. Due icone, in settori diversi, che hanno scritto pagine importanti di storia e oggi pagine interessanti di un libro che merita di essere letto. Prossimo appuntamento per la Mondadori veliterna sabato 25 novembre con il tour nazionale dei blogger di Giallo Zafferano, sito web di cucina e ricette, oltre alle date con le scuole di vario ordine e grado e diverse sorprese da ufficializzare a breve”.

Rocco Della Corte

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Giannichedda: “Partita decisa da episodi, ma la Roma ha meritato”

L’ex calciatore della Lazio, Giuliano Giannichedda, ai microfoni di Radio2 ha parlato del derby della Capitale. Ecco le sue parole.

“E’ stata una bellissima partita tra due squadre con tanto entusiasmo per la buona stagione fatta finora. Una partita così ti dà grandi stimoli se la vinci, la Roma lo ha fatto meritando, è stata una partita decisa da episodi, un errore di Bastos che l’ha sbloccata ma nel complesso meglio i giallorossi. Derby è bellissimo da giocare – spiega Giannichedda – ancora più bello vincerlo. Il campionato? Juve e Napoli sono più attrezzate, ma la Roma così forte non me l’aspettavo. Ha cambiato modo di giocare e allenatore, era difficile e sta facendo grandissime cose. Tutte le squadre più grandi stanno programmando, e questo è determinante. La seconda fascia invece si è indebolita, e le piccole fanno ancora più fatica. Se quelle in cima fanno più di ottanta punti significa che in basso qualcosa non funziona”.

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