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LAZIO VITESSE – Ecco dove e quando vederla in tv

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La Lazio deve dimenticare il derby e può ripartire subito dalla prossima gara di Europa League contro il Vitesse.

I biancocelesti sono già qualificati ma vogliono rimanere a punteggio pieno nel girone di Europa League. Di fronte si troveranno un Vitesse praticamente eliminato. Lazio-Vitesse è in programma giovedì 23 novembre allo stadio Olimpico di Roma: il calcio d’inizio è previsto per le ore 19.00. La gara sarà visibile agli abbonati Sky: sarà trasmessa su Sky Sport 1 e Sky Calcio 1. La partita sarà visibile anche in streaming attraverso SkyGo sempre per gli abbonati Sky.

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SPLENDIDA INIZIATIVA BENEFICA DI CAICEDO>>>CLICCA QUI

FOTO – Caicedo, splendida l’iniziativa benefica della sua fondazione

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Importante iniziativa della Fundacion Felipao, la fondazione benefica di cui è presidente l’attaccante biancoceleste Felipe Caicedo.

E’ in programma un’asta di beneficenza con in palio la maglia numero 8 di Caicedo indossata nelle ultime apparizioni della sua nazionale. Sul sito Instagram naciosec è apparso il comunicato: “Martedì 21 metteremo all’asta ‘Brasa Viva Quito’, la maglia di un grande giocatore che ha regalato tante gioie all’Ecuador! Grazie alla Fundacion Felipao per il sostegno ai bambini e ai pazienti oncologici e anche agli animali abbandonati. Un grazie particolare a Maria Garcia (moglie di Caicedo, ndr) per il tuo grande contributo alla causa. Vi invitiamo a condividere, in modo che più persone ci sostengano e partecipino all’asta”.

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DELNERI VERSO L’ESONERO PRONTO ODDO>>>CLICCA QUI

UDINESE – Delneri verso l’esonero: pronto un ex Lazio

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La sconfitta contro il Cagliari e posizione deficitaria in classifica costano molto caro a Gigi Delneri.

Secondo la gazzetta.it l’Udinese sembra infatti intenzionata ad allontanare il tecnico ex Juve e Chievo. Questo era subentrato nella passata stagione a Beppe Iachini. Il club friulano starebbe intanto trattando con Massimo Oddo, erede designato. Delneri paga il quattordicesimo posto con dodici punti, solo 3 in più del Genoa terzultimo. Le vittorie contro Sassuolo e Atalanta non hanno raddrizzato la situazione. Tutto è stato vanificato infatti dalla scialba prestazione dell’ultima domenica, contro una squadra che aveva gli stessi punti in classifica.

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Cristiano Sandri: “Un grande grazie alla Curva. Almeno un minuto potevano concedercelo”

Intervenuto ai microfoni de “La voce della Nord”  Cristiano Sandri è tornato a parlare dei motivi per i quali sabato prima del derby è stato negato a lui e alla sua famiglia di raggiungere la Curva Nord. Settore nel quale è stata esposta dai tifosi della Lazio una enorme coreografia raffigurante Gabriele, il tifoso scomparso prematuramente per mano dell’agente Spaccarotella.

Queste le parole di Cristiano Sandri“In realtà già il giorno prima con Peruzzi e Totti era iniziato questo derby dedicato a Gabriele. Ha voluto partecipare anche mia madre, nonostante una condizione fisica non perfetta. Noi ci siamo presentati allo stadio con il pensiero di poter ringraziare la Curva da vicino. In realtà già appena arrivati allo stadio abbiamo iniziato a ricevere comunicazioni contrastanti salvo poi aver saputo, nel momento della scenografia, che non avremmo potuto superare la seconda panchina. Abbiamo chiesto spiegazioni, ci è stato comunicato che il tutto dipendeva da ragioni di ordine pubblico. Siamo arrivati laddove c’è stato consentito. Siamo tornati indietro con mia mamma che non era in buone in condizioni. Lei era venuta allo stadio non certo per vedersi la partita ma per assistere alla scenografia dedicata a Gabriele. A quel punto abbiamo deciso di lasciare lo stadio. Era un momento bellissimo, tutto lo stadio aveva dedicato un tributo a Gabriele, un minuto sotto la Nord poteva, secondo me, esserci concesso. Peccato. E’ stata, comunque, una bellissima dimostrazione di civiltà e maturità da parte dei ragazzi della Curva. Così come è avvenuto in occasione del triste anniversario della scomparsa di Gabriele“.

SCUDETTO 1914/15 – L’Avv. Mignogna: “Prima i quadri federali, poi pronti a ricominciare”

Ancora una volta l’avv. Gian Luca Mignogna è intervenuto ai microfoni di Radiosei per fare il punto della situazione sulla vicenda dello Scudetto del 1914/15.

Queste le parole di Mignogna: “I prossimi saranno giorni caldissimi per la Governance del calcio italiano. Lunedì ci sarà il Consiglio Federale che dovrà confermare o meno la fiducia a Carlo Tavecchio e il suo ruolo di Presidente della FIGC (poi dimissionario in mattinata, ndr). Il giovedì successivo è in programma l’Assemblea Elettiva della Lega di Serie B. Probabilmente verrà eletto il Presidente della serie cadetta e il rappresentante in Federcalcio. Il 30 Novembre scadrà l’ultimatum concesso alla Lega di Serie A per nominare spontaneamente Presidente, Ad e Consiglieri”.

Sullo Scudetto del 1914/15: “Non dimentichiamoci che Tavecchio ha mostrato grande sensibilità verso la nostra rivendicazione. Prima dando accesso all’istanza che avevo presentato per il riesame del Campionato 1914/15. Poi nominando la Commissione di Saggi che ha già dato parere favorevole all’assegnazione ex aequo dello Scudetto 1915″.

Ora come procedere: “Quando i quadri federali saranno reintegrati e ogni casella sarà stata riempita potremo riaprire la fase decisionale. Noi saremo prontissimi a intraprendere nuove e ulteriori iniziative. Il tutto allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica dimostrando quanto sono fondate le nostre ragioni”.

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Igli Tare vincitore dei TMW Awards 2017: “Merito del mio staff e di Inzaghi”

E’ il direttore sportivo della Lazio Igli Tare il vincitore dei TMW Awards Edizione 2017. Il ds albanese ha ringraziato e reso onore ai componenti del suo staff ed all’artefice dei risultati della squadra biancoceleste, Simone Inzaghi.

Queste le parole rilasciate da Tare a TMW Radio“I risultati possono essere raggiunti solo se tutte le componenti operano nel modo migliore. Per questo premio devo complimentarmi con il mio staff e con Simone Inzaghi. Abbiamo la fortuna di lavorare insieme da più di dodici anni. Ci conosciamo bene, abbiamo anche giocato insieme. Poi è cresciuto da allenatore nel settore giovanile e ora è in prima squadra. Rispecchia i valori del club. La squadra gioca un calcio entusiasmante e i meriti sono tutti suoi. La capacità di attirare il gruppo, i giocatori uniti e che remano tutti dalla stessa parte… È un maestro nel suo modo di fare e di coinvolgere in positivo”.

Sul calcio italiano: “In ogni cosa negativa c’è sempre qualcosa di positivo. Io la vedo così. È il momento giusto per portare un progetto perché nei prossimi europei si qualificano in tre nel girone. Prima bisogna centrare la qualificazione, poi bisogna fare un progetto per i prossimi quattro anni. I giocatori ci sono, i giovani sono di qualità, basta dargli fiducia”.

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Lotito: “Il calcio italiano va rifondato. Ventura non l’ho scelto io”. E su Moggi…

Il presidente Carlo Tavecchio nel corso della mattinata si è dimesso dal suo incarico. Una notizia che scuote il calcio italiano ed apre nuovi scenari in seno alla FIGC. A proposito di ciò, ieri sera il presidente della Lazio Claudio Lotito intervenuto ai microfoni dei presenti ha parlato del momento che sta attraversando il nostro calcio.

Questo l’intervento del presidente Lotito riportato da positanonews.it“Sono una persona di buon senso, non parlo delle singole persone. A breve la Serie B deciderà la sua governance, poi toccherà alla A. Le due Leghe hanno cambiato statuto e vogliono modifiche importanti. Ancelotti ct? Non sono io che devo decidere perché non ho un ruolo ufficiale. Posso solo dire che ci vuole una rifondazione totale”.

Poi sulle parole di Moggi in merito all’ipotesi di Ventura alla Lazio“In Italia c’è sempre bisogno di un colpevole. Io sono abituato a cercare soluzioni. Quando scelsero Ventura fu Lippi ad elogiarlo con il direttore generale ma non con me. Io non sono mai entrato in alcuna decisione”.

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ECCO LA DESIGNAZIONE ARBITRALE DI LAZIO VITESSE

Orsi e Focolari in coro: “Lazio punita da due errori individuali”

L’ex portiere della Lazio, Fernando Orsi, ai microfoni di Radio Radio ha commentato la partita tra Roma e Lazio.Di seguito riportiamo le sue parole

“Mi aspettavo un derby più bello – dichiara Orsi – la Roma ha vinto sfruttando due errori di Bastos, ma non ho visto questa grande differenza tra le due squadre”.

LA CONSIDERAZIONE DI FOCOLARI

“La Lazio non ha giocato al 100% ed è stata tradita da errori individuali banali. Quello che mi chiedo è perchè Lukaku non gioca”.

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Tavecchio: “Ventura scelto da Lippi, grave che Malagò voglia commissariare FIGC”

Carlo Tavecchio intervenuto in conferenza stampa per spiegare il motivo delle sue dimissioni. Ecco le sue parole riportate da Tuttomercatoweb.

“Ho rassegnato le dimissioni e come mero atto politico ho chiesto quelle del Consiglio Federale. Nessuno le ha rassegnate, sono rimaste le mie. Siamo arrivati a un punto di speculazione che ha raggiunto limiti impossibili. Il quadro politico non era cambiato: la Lega Pro non è mai stata alleata nella maggioranza. Nella riunione della scorsa settimana mi era stato inviato un documento programmatico che avrei dovuto allegare e in assoluta buona fede avevo interpretato questo fatto come positivo, con la volontà di fare qualcosa di positivo per un sistema sportivo. Invece si è permesso di prendere decisioni gravi quando il soggetto più importante, fornitore delle risorse del sistema Italia, è assente. Quando la A e la B non ci sono. La B eleggerà il 23, la A il 27: oggi siamo il 19 e questi sono gli 8 giorni della tragedia del calcio mondiale italiano. Sono stato portato ad accettare il Commissariamento della Lega non per Tavecchio. Il Commissario di Milano doveva essere il Presidente della Federazione che deve essere quella di riferimento, non altre. Non è apparso un atto di riverenza ma non ne facciamo a nessuno, noi viviamo di mezzi propri. Abbiamo dato 30 milioni al CONI in questi anni e 50 ai fondi pubblici girati a designazioni e arbitri”.

TAVECCHIO CONTINUA

“Credevo che mercoledì fossero cambiate le cose ma oggi ho trovato la mia componente che ha fatto considerazioni che non promettevano sostegno. Non ho pensato un istante: mi sono dimesso e ho chiesto le dimissioni al Consiglio per un atto politico, non sportivo. Stiamo valutando un insuccesso sportivo. Carlo Tavecchio paga per aver scelto Ventura: bene. Il problema è semplice. Abbiamo perso una qualificazione al Mondiale e sono disperato per questo. Come Carlo e non come Presidente. Un atto di debolezza diventa una tragedia? E’ questa la filosofia alle spalle di un popolo, di gente che lavora per produrre? Le riforme non possono essere fatte per un campo di calcio ma a livello generale di sistema. Quali sono i risultati delle altre Federazioni? Ditemi dove siamo. Chi mette gli ulivi, coglie i frutti dopo otto anni. Chiedete a chi parla di Tavecchio, piangono tutti. Chi è andato a Istanbul per organizzare Uefa e Fifa? L’Italia è rappresentata come prima nazione d’Europa che sostiene il calcio europeo. Quattro squadre in Champions sono venute perché Tavecchio ha una giacca blu? Michele Uva è vicepresidente della Uefa perché è bello? E’ anche bello… Chi ha fatto queste operazioni? Gli gnomi dietro le scrivanie? A 74 anni non ho bisogno di una sedia? Chapeau ai Dilettanti”.

SULLA CATEGORIA DILETTANTISTICA

“Ho fatto una squadra nel ’74, tutte le mie indennità sono lì da 44 anni. Ho fatto investimenti per 500mila euro e dobbiamo dire ‘chapeau’ a chi? (riferendosi a Malagò, ndr). Lo dico io. Mi vogliono mettere in testa che sono stanco, dico che voglio portare a termine questi 90 giorni. Malagò ha detto che non ci sono motivi per commissariare la FIGC: tutto funziona, abbiamo solo deciso senza la Serie A. I 140 milioni che arrivano alla A è deciso da terzi. Io chiedevo di spostare l’attenzione di 10-15 giorni. Il problema non era, ovviamente, il fatto di dimostrare che c’erano dei giorni di lasso di tempo per concludere l’Apocalisse. Giochiamo le prime partite a marzo, le ufficiali della Nation League a settembre. C’era bisogno del grande conduttore prima di queste date? Non potevamo tenere i nostri tecnici disponibili per fare due partite amichevoli? Avete tutti bisogno di scrivere pagine con chi ci va? Ho parlato con 4-5 grandi allenatori. Sono tutti impegnati. Potranno dire la loro e nessuno dica che non venivano per Tavecchio. Ho parlato con tutti”.

SULLE COSE DA LUI FATTE

“Abbiamo attivato i Centri Federali, sviluppato il calcio femminile, nella politica internazionale ho già detto prima. Abbiamo un equilibrio di bilancio che fa invidia a chi è quotato in borsa. Abbiamo preparato bilanci amministrativi, etici e sociali. Chi ha lavorato in Federazione è gente di valore, che lavora nell’interesse del sistema. Le quattro squadre in Champions, gli investimenti sulla parte amministrativa, la ristrutturazione completa di Coverciano che può far giocare anche l’Under 21 con la Nazionale. Abbiamo introdotto la VAR: nel 2014 per primo in Europa ho scritto a Blatter per la tecnologia in campo. Il primo era Biscardi, secondo Tavecchio”.

SUI RISULTATI OTTENUTI

“Nessuno dimentica i risultati delle Nazionali giovanili. Ricordo a Malagò che a Berlino nel 2006 abbiamo vinto un Mondiale, per pura precisione. Il mio non è uno sfogo, ho sempre guardato nella buona e nella cattiva ragione gli uomini in faccia. Sono qui e se avessimo segnato sarei stato un grande. Rimango 1 e 61 e non ho niente da chiedere. Il calcio mi ha dato molto, moltissimo. La Lega Dilettanti di più. La mia squadra molto di più. Ho 340 ragazzi che mi aspettano sabato e piangeranno tutti ma ho 74 anni e che devo fare?”.

SULLE SUE COLPE E MALAGO’

“Non sono intervenuto nell’intervallo della partita a Milano, il resto ho fatto tutto normale. Il gol con la Svezia avrebbe cambiato tutto. Con Malagò ho condiviso tutto con lui in questi anni”.

SULL’AMMINISTRAZIONE

“Lo Statuto dice così, ci sarà ordinaria amministrazione fino alle elezioni. Malagò ha detto che non ci sono presupposti per intervenire altrimenti sulla Federazione”.

SU UNA SUA RICANDIDATURA

 “Alessandro Manzoni aveva una filosofia della provvida sventura: in ogni sventura c’è una piccola parte di provvidenza. Questa, se viene interpretata e sfruttata, non si sa mai. Se mi fa capire qualcosa, non la respingerò”.

SULLA LEGA DI SERIE A 

 “E’ inevitabile che resti commissario. Sono stato incaricato con la fretta, ogni mese doveva essere quello successivo. Uva e Nicoletti mi hanno aiutato, dovevamo raggiungere tanti obiettivi tra bilancio e organizzazione, poi i diritti tv: siamo passati da 190 a 450 milioni come fossero caramelle. Abbiamo preso decisioni epocali aprendo i diritti tv al mondo, portando avanti l’Italia in strategie internazionali. Avremo quattro squadre in Champions. Fino all’11 dicembre sarò lì e ci sarà l’apertura dei diritti tv nazionali, molto appetiti e ne sono assolutamente certo. Se raccogliamo 1,4 miliardi, voglio capire un sistema che si rifiuta di concedere dieci giorni di tempo a una componente fornitrice del massimo impegno economico al sistema calcistico italiano. Qualcuno, non certo io, dovrà spiegarlo quando ci sarà una nuova presidenza di A e idem in B”.

SULLE MANCATE DIMISSIONI

“La LND, se fosse stata disponibile al dialogo, avreste continuato a parlarne. I giornali hanno scritto molto contro di me, mancava solo Tavecchio in croce…”.

SU MALAGO’ CHE COMMISSARIERA’ LA FIGC

“E’ molto grave, ci sono statuti e regolamenti”.

SU VENTURA E LOTITO

“Era nell’elenco con altri due tecnici. E’ stato scelto da Lippi e quando me l’ha detto eravamo tutti contenti. Lotito è ingombrante di sua statura, ovunque vada ma è una persona per bene. E’ un soggetto pagante e non percipiente del calcio italiano”.

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Malagò su dimissioni di Tavecchio: “Si deve procedere ad un commissariamento”

Sono ore caldissime nella FIGC. Dopo le dimissioni di Carlo Tavecchio sono appena arrivate le parole di Giovanni Malagò. Ecco le sue dichiarazioni riportate da sportface.it

“Tavecchio dimesso? Non avevo buoni informatori – dichiara Malagò – i fatti sono chiari e sono oggettivi. Se c’era un consiglio unito si potevano prendere altre decisioni, ma in un contesto del genere con scricchiolii vari non ci voleva uno scienziato per capirlo. Da statuto si deve procedere ad un commissariamento, si deciderà mercoledì stesso, non facciamoci dell’altro male. Se farei il commissario? Ne voglio parlare con gli amici della giunta perché non è una scelta che dipende da me ma dal Coni“.

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Pioli: “Lazio squadra solida. A Roma ho passato due anni importanti”

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A margine di un evento a Calenzano, il tecnico della Fiorentina ed ex allenatore della Lazio Stefano Pioli ha parlato della squadra biancoceleste in vista della sfida di domenica tra i Viola e la squadra di Inzaghi.

“LAZIO SQUADRA FORTE”

“E’ una squadra forte, ha perso solo con Napoli e Roma, vincendo invece con la Juventus – spiega Pioli. E’ una squadra molto solida, che concede poco. Sa fare male sia con Immobile che con gli inserimenti dei centrocampisti. Saranno arrabbiati per aver perso una partita molto importante come il derby, ma noi abbiamo ritrovato la nostra positività interrompendo la serie di sconfitte. Vogliamo continuare su questa strada, sappiamo che dovremo fare il nostro per andare bene all’Olimpico. A Roma ho passato due anni importanti. Il primo anno è stato molto positivo, il secondo un po’ meno, ma ho comunque un ottimo ricordo. La Fiorentina come la mia prima Lazio? Ci vuole del lavoro. Il nostro obiettivo quest’anno è gettare le basi per costruire un futuro migliore, importante, cercando di soffrire poco e togliendoci qualche soddisfazione”.

INTANTO DESIGNATO L’ARBITRO PER LAZIO-VITESSE>>>LEGGI QUI

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Galeazzi: “Nainggolan? Meno male che era infortunato…Lukaku sta crescendo!”

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Il giornalista e noto sostenitore biancoceleste Giampiero Galeazzi è intervenuto sulle frequenze di Radiosei per tornare sulla sconfitta della Lazio nel derby di sabato contro la Roma. Ha analizzato la gara dell’Olimpico con grande lucidità.

“NAINGGOLAN? MENO MALE CHE ERA INFORTUNATO…”

“La Lazio non ha perso la faccia – analizza Galeazzi. La Roma però aveva grande voglia di vincere, con un Nainggolan in grande spolvero, e meno male che stava male. Di Francesco se l’è giocata bene, ha messo in difficoltà Bastos. Ho visto un Milinkovic sgonfio rispetto al solito, anche Parolo non mi è sembrato in grande condizioni. Erano un po’ tutti stanchi. Mi è dispiaciuto però che una grande società come la Roma si sia ridotta a nascondere i palloni alla Lazio che stava attaccando per cercare di recuperare. In un contesto nazionale così alto, con il pallone che non tornava mai, non mi è proprio piaciuto. Occhio a Lukaku, sta crescendo”.

INTANTO IL CT RUMENO CONTRA SEMBRA RASSEGNATO AL NON RITORNO DI RADU>>>LEGGI QUI

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LAZIALI FUORI PORTA – Minala c’è, Rossi merita più spazio. Male Cataldi

Nuovo appuntamento stagionale con Laziali Fuori Porta, la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere.

Ecco i nostri Laziali Fuori PortaCataldi e Lombardi (Benevento), Minala, Adamonis, Rossi e Orlando (Salernitana), Germoni (Parma), Filippini (Pisa), Bezziccheri (Urbs Reggina), Kishna (ADO Den Haag), Morrison (Atlas).

SERIE A

Cataldi e Lombardi: e sono 13. 13 giornate di campionato e 13 sconfitte per il Benevento di mister De Zerbi, la cui casella punti in questa disastrosa avventura in Serie A recita ancora quota 0. Stavolta a passare al Vigorito è il Sassuolo che si impone 1-2 con goal allo scadere di Peluso. Ancora una prova incolore per Danilo Cataldi, schierato mezzala nel 4-3-3 dei giallorossi. Inizia bene, poi è costretto a sacrificarsi vista l’inferiorità numerica. Troppi errori in fase di impostazione. Non entra nemmeno in campo Cristiano Lombardi, che guarda dalla panchina l’ennesima disfatta dei compagni.

SERIE B

Minala, Adamonis, Rossi e Orlando: ennesimo pareggio, il decimo stagionale, per la Salernitana di Bollini, che all’Arechi, dopo esser passata in vantaggio grazie a Ricci, si fa raggiungere dalla Cremonese, a segno con Arini. In campo dal primo minuto Minala, che con giocate d’alta scuola fa scatenare il pubblico, anche se non è quel giocatore determinante ammirato nelle prime dieci giornate. Da sufficienza soltanto perché è tra quelli che non si arrende mai e che prende per mano la squadra nelle difficoltà. Parte dalla panchina Rossi, che entra in campo al minuto 62. La domanda è: come fa un giocatore così a restare in panchina? Entra e fa impazzire mezza difesa della Cremonese, gravissimo che nessun compagno lo segua. Quando ha la palla dà l’impressione di poter sempre inventare qualcosa. Bollini dovrebbe dargli maggior fiducia. Panchina per Adamonis. Ancora out il lungodegente Orlando.

Germoni: vince ancora il Parma, che dopo il 4-0 casalingo rifilato all’Ascoli si ritrova in vetta alla classifica di Serie B in compagnia del Bari. Dopo tante panchine rimane fuori dai convocati Luca Germoni, che come spiegato da mister D’Aversa in conferenza stampa, ha accusato un attacco influenzale.

SERIE C

Filippini: sarà impegnato questa sera nel posticipo del Gruppo A di Serie C il Pisa di Lorenzo Filippini. Al Garilli i toscani affrontano la Pro Piacenza. L’obiettivo sono i 3 punti, che spedirebbero i nerazzurri al secondo posto in classifica.La partita sarà trasmessa in diretta da RaiSport (canale 57), a partire dalle 20:45.

Bezziccheri: cade la Reggina che, passata in vantaggio 0-2 sul campo della capolista Lecce, si fa riprendere e superare per 3-2. Tutte e 5 le reti sono state messe a segno nel primo tempo. Partita nervosa, con 5 ammoniti e un espulso tra i calabresi. Non scende in campo Daniel Bezziccheri, ancora una volta fuori dalle rotazioni del tecnico Maurizi.

EREDIVISIE Olanda

Kishna: bella vittoria per l’ADO Den Haag, che tra le mura amiche si sbarazza dell’Heracles per 4-1. Ancora out Ricardo Kishna, alle prese con la lunga riabilitazione dopo la rottura del legamento del ginocchio.

PRIMERA DIVISION Messico

Morrison: non va oltre l’1-1 interno contro il Pachuca l’Atlas di Guadalajara, agguantato allo scadere dalla rete ospite di Herrera. Ravel Morrison, al rientro dopo la squalifica, resta in panchina per tutto il corso della sfida.

Giulio Piras

 

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INTANTO IMMOBILE RAGGIUNTO NELLA CORSA ALLA SCARPA D’ORO>>>LEGGI QUI

LAZIO VITESSE – Resa nota la sestina designata degli arbitri

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Designati gli arbitri di Lazio-Vitesse di Europa League, in programma giovedì alle 19 allo stadio Olimpico.

Sono stati resi noti gli arbitri designati per dirigere Lazio-Vitesse, gara valida per la quinta giornata del girone K di Europa League. Direttore di gara sarà il signor Ali Palabıyık, turco, già fischietto della sfida tra Zulte Waregem e Nizza in Belgio. Al debutto con la Lazio, ma non con le italiane, dirette 3 volte con un bilancio in sostanziale equilibrio: è stato infatti arbitro dell’amichevole della Nazionale U21 contro i coetanei serbi del 30 marzo 2015 (persa per 1-0), della sfida di Youth League tra Roma e Barcellona (16 settembre 2015, 0-0) e infine della gara vinta dal Sassuolo contro il Luzern per 3-0, valevole per la qualificazione in Europa League (4 agosto 2016). Di seguito, i nomi degli uomini che coadiuveranno il direttore di gara:

Assistenti: Çem Satman (TUR), Serkan Olguncan (TUR)

IV Uomo: Ceyhun Sesigüzel (TUR)

ADD1: Halil Umut Meler (TUR)

ADD2: Barış Şimşek (TUR)

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ULTIM’ORA – Tavecchio si dimette, Consiglio Direttivo azzerato

Carlo Tavecchio, presidente della Federcalcio al centro della bufera dopo il flop mondiale della Nazionale, si è dimesso. E’ successo nel Consiglio Federale in corso stamattina a Roma.

CONSIGLIO DIRETTIVO AZZERATO

 Carlo Tavecchio si è dimesso. Alla fine, è arrivata la tanto agognata decisione. Il presidente ha presentato al Consiglio federale le sue dimissioni. Come ultimo gesto di responsabilità ha chiesto un passo indietro di tutti i consiglieri. Richiesta prontamente accolta. Dunque, l’intero Consiglio è azzerato, quello che chiedevano le opposizioni, Calciatori e Lega Pro, la politica e i vertici dello sport italiano. Nella serata di ieri sembrava che Tavecchio avesse rigettato l’idea di dimettersi, ma evidentemente la notte ha portato consiglio all’ormai ex presidente federale. Adesso si prospetta una nuova rivoluzione ai vertici della Federazione. Rivoluzione di cui il calcio italiano ha estremamente bisogno.

“CAMBIAMENTO DI ATTEGGIAMENTO DI ALCUNI DI VOI”

 “Ambizioni e sciacallaggi politici hanno impedito di confrontarci sulle ragioni di questo risultato. Ho preso atto del cambiamento di atteggiamento di alcuni voi“. Questo uno stralcio del discorso che Tavecchio ha fatto stamane davanti al Consiglio Federale di Roma. Dichiarazioni forti a margine di una decisione chiesta a gran voce da più parti, sportive e politiche.

LAZIO VITESSE – Iniziativa del club olandese per evitare un Feyenoord bis

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In vista della gara di Europa League all’Olimpico contro la Lazio, il Vitesse si raccomanda con i propri tifosi in trasferta nella Capitale.

I tifosi del Vitesse sono in arrivo a Roma per assistere alla gara di Europa League contro la Lazio e per la Capitale non è certo una bella notizia. La Città Eterna infatti ancora ricorda quanto accaduto nel 2015, quando i connazionali del Feyenoord, sbarcati in riva al Tevere per la sfida contro la Roma, misero a ferro e a fuoco piazza di Spagna, danneggiando finanche la Barcaccia. Per evitare il ripetersi di simili episodi, il club di Arnhem si è raccomandato con i propri circa 1500 sostenitori che parteciperanno alla trasferta di tenere un comportamento impeccabile. Per questo, ha inviato loro una mail con tutte le indicazioni del viaggio, in particolare sulla condotta da rispettare.

In relazione – riporta ‘Gelderlander.nl’ – ai fatti accaduti nel recente passato con i tifosi olandesi in Italia, e in particolare Roma, il nostro arrivo sarà sotto la lente d’ingrandimento. I petardi sono severamente vietati. Si prevede che la polizia italiana perseguirà una politica di tolleranza zero e agirà rigorosamente

Negli ultimi anni gli italiani hanno avuto esperienze poco piacevoli con i tifosi olandesi“, prosegue la comunicazione, che poi conclude: “A Nizza e Waregem, abbiamo colorato la città di giallo e nero, presentando il nostro migliore biglietto da visita. Speriamo che anche a Roma possa essere semplicemente una festa“.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI CONTRA SU RADU

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Contra (ct Romania): “Ho ribadito a Radu che ho bisogno di lui, ora…”

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Si allontana la possibilità di rivedere Stefan Radu con la maglia della Romania. A confermarlo il ct Cosmin Contra.

C’era anche Cosmin Contra ad osservare Stefan Radu durante il derby di sabato scorso. Il ct della Romania ha così potuto vedere l’ottima prova sfornata dal terzino biancoceleste, sempre attento, insieme al compagno di reparto de Vrij, fino agli svarioni difensivi di Bastos. In missione all’Olimpico per convincere il numero 26 a tornare in Nazionale, al termine della gara Contra ha avuto modo di parlare proprio con Radu, come ha raccontato ai microfoni di ‘GSP’.

Ho parlato per venti minuti con Stefan dopo il derby: era arrabbiato perché aveva perso, ma non ha giocato affatto male. Ho cercato di rincuorarlo, gli ho chiesto come si trovasse nella difesa a tre della Lazio e gli ho ribadito che ho bisogno di lui in Nazionale. Ho cercato di convincerlo, ma ora la decisione dipenderà da lui. Gli ho detto molte cose ma, onestamente, non penso ci siano buone possibilità di rivederlo con noi. Mi ha spiegato che ha avuto anche alcuni problemi fisici, in passato ha subito degli infortuni gravi“.

LEGGI ANCHE LE ULTIME SULLA SCARPA D’ORO

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SCARPA D’ORO – Immobile raggiunto in vetta alla classifica

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Il weekend ha portato una novità per Ciro Immobile, che ora non è più solo in vetta alla classifica della Scarpa d’Oro.

Un gol dolceamaro per Ciro Immobile quello messo a segno sabato nel derby. Se da un lato, infatti, non ha permesso alla Lazio di pareggiare i conti con la Roma, dall’altro ha fatto sì che il bomber biancoceleste toccasse quota 15 centri in campionato (19 stagionali), restando così in vetta alla classifica della Scarpa d’Oro con 30 punti. Un primato che Ciro dovrà però condividere con Edison Cavani, il quale ha annullato il distacco con una doppietta al Nantes. La punta del Psg ha superato Albert Prosa dell’FCI Tallinn e Rauno Sappinen del Flora Tallinn, ora in terza piazza con 27 gol complessivi in 35 presenze. E traffico si registra anche in quinta posizione, occupata a pari merito da Radamel Falcao, Robert Lewandowski e Mauro Icardi. Fanalino di coda della top ten infine il detentore del titolo Lionel Messi, insieme a Paulo Dybala e Igor Angulo del Górnik Zabrze. Immobile resta quindi al comando, ma potrà approfittare del recupero con l’Udinese per riprendersi il trono solitario.

LA CLASSIFICA AGGIORNATA

 

1) 30: Ciro Immobile (Lazio, ITA – 15 gol x 2,0)
1) 30: Edinson Cavani (Paris Saint-Germain, FRA – 15 gol x 2,0)
3) 27: Albert Prosa (FCI Tallinn, EST – 27 gol x 1,0)
3) 27: Rauno Sappinen (Flora Tallinn, EST – 27 gol x 1,0)
5) 26: Radamel Falcao (Monaco, FRA – 13 gol x 2,0)
5) 26: Robert Lewandowski (Bayern, GER – 13 x 2,0)
5) 26: Mauro Icardi (Inter, ITA – 13 gol x 2,0)
8) 24: Lionel Messi (Barcellona, ESP – 12 gol x 2,0)
8) 22: Paulo Dybala (Juventus, ITA – 12 gol x 2,0)
8) 24: Igor Angulo (Górnik Zabrze POL – 16 gol x 1,5)

*Moltiplicatore in base al ranking UEFA per nazioni: primi cinque campionati x 2.0, da sei a 21 x 1,5, da 22 in poi x 1,0

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LAZIO VITESSE – Turnover da parte di Inzaghi per il match di Giovedì

Il capitolo derby è chiuso, la Lazio cercherà di rialzarsi già nel match contro il Vitesse

La Lazio è già qualificata per i sedicesimi di Europa League ma ci sono ancora 2 partite da giocare e la squadra dovrà vincerle entrambe per migliorare il ranking e percepire il premio vittoria. Inzaghi sta pensando diversi cambi per far rifiatare i titolari e vedere all’opera i calciatori meno impiegati. Sulla destra tornerà Basta dopo il lungo infortunio assente dal 20 Settembre. In avanti sicuro del posto Nani ma c’è da decidere il compagno visto che Caicedo è fermo ai box, potrebbe giocare il giovane Palombi. A centrocampo confermato Murgia con la possibile sorpresa Crecco e uno dei titolari tra Milikovic-Lulic e Leiva dovrà completare il terzetto. Sulla sinistra tornerà Lukaku autore dell’ottima prova nel derby mentre in difesa spazio a Luiz Felipe e Patric. In porta potrebbe esordire in Europa League Vargic ancora fermo a 0 presenze stagionali. In panchina spazio ai giovani della primavera con Miceli che si sta già allenando con la prima squadra.

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Felipe Anderson potrebbe posticipare il rientro di qualche settimana

Felipe Anderson non ha ancora esordito in Campionato e non ha aiutato la squadra a conquistare i punti

Sembrava che il suo rientro fosse Sabato nella partita contro la Roma. Invece il giocatore dopo aver superato l’infortunio che lo teneva fermo da mesi a a causa di una tendinopatia all’adduttore ha dovuto rinunciare al match per un affaticamento muscolare. Come riporta la Gazzetta dello Sport, il brasiliano potrebbe far slittare il proprio rientro a metà Dicembre visto che ha perso tono muscolare a causa del lungo stop che l’ha costretto a rimanere fermo. Mancando di tono muscolare, il calciatore sarà costretto a ritrovare la giusta forma fisica prima di tornare a far parte dei convocati. Ci vorranno più o meno quindici giorni per tornare in forma. Probabilmente rivedremo Felipe nella sfida in Coppa Italia. La Lazio e i tifosi lo aspettano da tempo, sperando che Anderson ritorni quello di sempre.

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