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Sulla strada per lo Scudetto: la Pasqua del 2000

Ventisei anni dopo il primo Scudetto della sua storia nella stagione 1999-2000 la Lazio si ritrova a lottare per il Tricolore. Dopo una splendida cavalcata i biancocelesti a tre giornate dal termine del campionato hanno un ritardo di cinque punti dalla Juventus. Nell’aria si teme un’altra beffa. Una serie di errori arbitrali commessi ai danni dei biancocelesti di Sven Goran Eriksson fanno pensare al peggio. Ma è di nuovo Pasqua.

E’ il 30 aprile del 2000. All’Olimpico si ritrovano di fronte Lazio e Venezia. I tifosi biancocelesti in migliaia riempiono gli spalti. I padroni di casa a fine gara si impongono tre a due sulla squadra ospite, portandosi a sessantasei punti. Sulla strada per lo Scudetto, per ironia della sorte, ad arrivare in aiuto alla Lazio ci pensa il Verona. Ancora una volta, oltre ai propri eroi, a regalare una Pasqua felice ai tifosi biancocelesti sono proprio i gialloblu. Al Bentegodi di Verona si gioca Hellas-Juventus. Tra lo stupore generale l’attaccante Cammarata, ex bianconero, rifila una doppietta alla capolista. La Lazio si porta così a meno due dalla squadra torinese. Il campionato è di nuovo riaperto e a fine stagione per la gioia dei tifosi biancocelesti l’esito verrà capovolto. La Lazio per la seconda volta si laurea Campione d’Italia.

Pioli, il presuntuoso a Milano che non sa vincere il derby

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Stefano Pioli stecca di nuovo un derby che sembrava vinto dall’Inter in vantaggio per 2-0 sui rossoneri. Invece i nerazzurri subiscono la rimonta nella maniera più classica delle beffe: l’ultimo calcio d’angolo della gara è fatale e il Milan agguanta il pareggio all’ultimo giro di lancette.

E niente. Stefano Pioli non è proprio adatto a giocare le stracittadine. Ci aveva provato con il Bologna, poi il derby romano sulla panchina della Lazio e infine quello alla guida dell’Inter. E pensare che quello del sabato pre-pasquale potrebbe essere anche l’ultimo visto che le sue quotazioni come futuro allenatore dei nerazzurri stanno precipitando a picco.

STATISTICHE AVVERSE

Il ruollino di marcia del tecnico parmense nei derby è davvero desolante: con il Bologna tre sconfitte, quattro pareggi e una sola vittoria; con la Lazio un pareggio e ben tre sconfitte in due stagioni; con l’Inter la musica no cambia e ottiene due punti in altrettante gare. Il derby di ieri con il Milan ha avuto un andamento simile a quello della Lazio di due anni fa. La squadra biancoceleste è andata in vantaggio di due gol giocando un primo tempo perfetto annichilendo la Roma. Poi il blackout nei secondi 45 minuti con i giallorossi che agguantano il pareggio.

LA CRITICA

E’ evidente come mister Pioli non riesca a gestire la squadra soprattutto quando deve difendere il risultato. Questa non vuole essere una critica al tecnico bensì alla persona. Alla Lazio è stato sempre supportato dalla gente perchè i laziali si sono goduti una squadra che giocava bene e divertiva. Ma certo non è piaciuta la sua presentazione nel momento in cui è diventato il mister dell’Inter e ha detto alla stampa che la Lazio era il suo trampolino di lancio per passare ad una grande squadra. Perchè la Lazio sicuramente è meno titolata dei nerazzurri ma prima bisogna fare un bel bagno di umiltà. La Lazio ha fatto nettamente meglio dell’Inter nelle ultime stagioni. Caro Pioli, il karma gira e non ci mette molto a metterti alla porta. Chissà che tu non debba rimpiangere l’esperienza sulla panchina della Lazio dove alla fine non ti è andata così male.

NUMERI ALLA MANO – Lazio, ma quanto fiato hai? Due biancocelesti (e mezzo) nella Top 10 di chilometri percorsi

Guardando alcuni numeri possiamo notare come i giocatori della Lazio siano al Top in Italia per chilometri percorsi

CHILOMETRI SU CHILOMETRI

La Lazio di Inzaghi è sotto gli occhi di tutti per i suoi risultati. Ma cosa sono dovuti questi successi? Sicuramente ad un gruppo coeso che lavora bene insieme. Ma dal punto di vista atletico non possiamo non notare il numero di chilometri macinati dai capitolini. Numeri alla mano ecco la Top 10 dei giocatori che, in Serie A, hanno percorso più chilometri:

#10 – MATIAS VECINO (FIORENTINA).

Il centrocampista uguagliano di Pauolo Sousa apre questa lista con ben 11,235 Km percorsi. Non solo classe ma anche tanto fiato per questa pedina fondamentale nello scacchiere della Viola.

#9 – IVAN RADOVANOVIC (CHIEVO VERONA).

Il serbo stacca di poco il suo collega di reparto citato in precedenza. Infatti sono 11,267 Km quelli percorsi dal mediano ex Atalanta, che unisce, quindi, oltre ad un ottimo tiro anche una buona resistenza.

#8 – FRANCESCO MAGNANELLI (SASSUOLO).

Non poteva mancare lui. Il capitano del Sassuolo finisce ogni partita stremato perché da sempre tutto. Lo dimostrano anche gli 11,317 Km percorsi. Nonostante questo non è il migliore dei neroverdi. Aspettate e vedrete

#7 – MARCELO BROZOVIC (INTER) e ALESSANDRO GAZZI (TORINO).

Qui ci trovaimo davanti un ex-aequo. Infatti sia il croato che il centrocampista di Mihajlovic hanno percorso la bellezza di 11,374 Km. Gazzi poi viene dalle giovanili della Lazio, che sia una coincidenza?

#6 – DANILO CATALDI (GENOA).

Già qui troviamo una piccola traccia di Lazio. Infatti il giovane centrocampista italiano è ancora di proprietà dei biancocelesti anche se da gennaio veste la maglia dei Grifoni. L’ex Primavera della Lazio ha percorso 11,378 Km

#5 – SERGEJ MILINKOVIC-SAVIC (LAZIO).

Eccolo il vero primo biancoceleste in questa classifica. E non poteva che essere lui. Il sergente Milinkovic. Fisicità, classe, talento e intelligenza. A queste doti adesso potremmo aggiungerci anche due polmoni niente male. La strada percorsa dal serbo è 11,388 Km

#4- OMAR EL KADDOURI (EMPOLI).

Medaglia di legno al trequartista dell’Empoli. Il marocchino ha percorso ben 11,67 Km per cercare di segnare o far segnare la sua squadra. Anche se i risultati non sono incoraggianti viste le sole 18 reti segnate da tutta la squadra (al pari del solo Immobile)

#3 – ROBERTO GAGLIARDINI (INTER).

Secondo centrocampista dell’Inter in questa  speciale classifica. Non poteva che essere lui. L’astro nascente del centrocampo italiano. Che dopo essere esploso nell’Atalanta si è trasferito a Milano. Talento non sfuggito neanche al ct della Nazionale Ventura. I suoi 11,739 Km percorsi gli regalano la medaglia di bronzo

#2 – MARCO PAROLO (LAZIO).

Lui veramente non poteva mancare. Colui che lavora nell’ombra e che se si fa sentire sia quando c’è, che (soprattutto) quando non c’è. Marco Parolo è un centrocampista completo e la sua resistenza non di certo una novità. Infatti questo secondo posto è dato grazie agli 11,901 Km percorsi finora. Siamo certi che non finiranno qui

#1 – ALBERTO AQUILANI (SASSUOLO).

Vi ricordate quando, parlando di Magnanelli, avevo detto che lui non era il migliore dei neroverdi? Ed eccoci qui. Il centrocampista ex Liverpool non solo è il migliore della squadra emiliana ma (al momento) è il migliore di tutta la serie A, grazie agli 11,961 Km percorsi.

NUMERI ALLA MANO – I secondi tempi, croce e delizia per Inzaghi

Finora i secondi tempi sono stati ottimi alleati, ma anche terribili nemici. Ecco il perché

Senza dubbio la Lazio è una squadra che corre molto, ma che fa correre anche gli avversari, facendoli sbilanciare e stancare. Aggiungi poi la velocità degli elementi di Inzaghi ed ecco il risultato. La Lazio segna molto nei secondi tempi. Ma quell’arco temporale è anche il momento in cui subisce più gol.

LAZIO ALL’ATTACCO: I NUMERI

Numeri alla mano, per quanto riguarda la fase offensiva, delle 52 reti realizzate, la Lazio ne ha siglate 20 nel primo tempo ovvero il 39%. Nella ripresa le altre 32 (61%). Divendo le due frazioni di gioco in mini tempi di 15 minuti poi possiamo notare come, tra l’inizio del match e il 15′ i biancocelesti abbiano realizzato solo 6 gol (12%). Lo stesso numero viene fuori dal minuto numero 15 al minuto numero 30. Tra il 30simo e il 45simo, la Lazio da il meglio di sé (almeno per quanto riguarda il primo tempo) con 8 reti segnate (15%). Si va così negli spogliatoi a prendere un té caldo.

Rientrate in campo le due squadre ecco che la Lazio diventa una macchina da gol. Nei primi quindici minuti della ripresa il bottino della squadra di Inzaghi è di 9 gol (17%). Passano un altro quarto d’ora ed i gol diventano 10 (19%). Ma i biancocelesti danno il meglio dal 75simo. Infatti negli ultimi 15′ la squadra di Inzaghi ha realizzato 13 reti (18%)

RIPIEGARE: I NUMERI

Controllando bene però notiamo come il secondo tempo sia anche quello in cui la Lazio subisce più gol. La squadra di Inzaghi spende molto e questo va ad incidere sul risultato finale. Sono 34 le reti totali subite che si dividono in 10 reti subite nel primo tempo (30%) e 24 nella ripresa (70%). Facendo anche qua la divisione di ogni tempo per 15 minuti si evince che nel primo quarto la Lazio ha subito solo 2 reti (6%), così come  tra il 30simo e la fine della prima frazione. Tra questi due intervalli i biancocelesti sono un po’ più fragilotti. Infatti tra il 15simo e il 30simo Immobile & co. hanno subito 6 reti (18%).

Si ritorna in campo per la seconda frazione e troviamo una Lazio che (come nel primo tempo) è più fragile nella zona centrale. Infatti dalla ripresa al 60simo la Lazio ha subito 7 reti (21%), dal 75simo alla fine della partita 8 (23%), ma in mezzo a queste due frazioni 9 gol (26%).

A riprova di questi numeri basti vedere il rendimento dei portieri. Marchetti ha subito 7 gol nel primo tempo e 15 nel secondo. Strakosha invece ne ha subito 3 nei primi 45′ e 9 nella ripresa.

Ma siamo sicuri che Cataldi ami la Lazio?

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Genoa-Lazio – Sono tanti i tifosi che hanno notato l’esultanza di Cataldi contro la Lazio nella gara di ieri

Già le prime obiezioni erano nate dopo la richiesta di prestito durante il mercato di riparazione. Ma anche ieri non è stato il massimo della vita, vedere un ragazzino, forse anche troppo pompato da alcuni giornalisti di Roma, esultare dopo il gol di Pandev. A parer mio Cataldi non è mai stato così laziale, e nemmeno un “vanto nostro” anzi, c’è qualche mio amico che lo etichetta anche come romanista. Fatto sta che comunque, seppur rispettabile, non ci aspettavamo quell’esultanza nel momento in cui la Lazio subisce il gol. Un comportamento che non è piaciuto nemmeno a tanti tifosi che sul web hanno commentato abbastanza aspramente l’esultanza di Danilo Cataldi insieme al macedone Goran Pandev.

Aria di addio ?

Un calciatore che fa panchina anche al Genoa e che poteva tranquillamente rimanere alla Lazio per imparare da campioni più forti di lui, non si può proporre come bandiera o come simbolo di lazialità. A questo punto non è da escludere una cessione definitiva del mediano di proprietà della Lazio. Si parla di Sassuolo o Chievo, forse son queste le giuste dimensioni di questo ragazzo a cui auguriamo miglior sorte.

EDITORIALE – BUONA PASQUA DA LAZIOCHANNEL.IT

Tanti auguri cari lettori. Come va? Avete fatto un bel pranzo pasquale? Questa Lazio anche ieri è uscita imbattuta contro un Genoa ben preparato e un arbitro (Maresca) apparso decisamente fuori forma. Però diciamocelo francamente, questa Pasqua è più che positiva per noi laziali. Aver vinto il derby di Coppa Italia dopo quello del 26 maggio è stata una goduria doppia. A pensarci bene, abbiamo vinto solo 2 derby negli ultimi cinque anni… Noi vinciamo quelli che contano… :)

Ieri invece è stato un pomeriggio agrodolce. Il pareggio di Genova dobbiamo intenderlo come un punto guadagnato, soprattutto se consideriamo che siamo stati due volte in svantaggio. Con il pareggio di Genova, siamo rimasti in linea con le nostri concorrenti per la corsa per un posto in Europa League. Ciò detto, godiamoci una giornata di festa in un momento storico dove le nostre tradizioni culturali e religiose non vengono più rispettate da alcuni loschi individui. Nonostante la festa, domenica si tornerà di nuovo a giocare e il Palermo sarà nostro ospite per una bella gara domenicale alle ore quindici. A nome di tutta la redazione vi ringraziamo per il seguito che ci dà la forza per continuare questo difficilissimo lavoro e anche in questi giorni noi lavoreremo per offrirvi sempre un servizio giornalistico adeguato. Buona Pasqua, buona Pasquetta. Mangiate e bevete. Divertitevi e Gioite. La vita è una.

Il Direttore

Da incognita a tifoso: la parabola di Patricio Gabarròn Gil

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Era arrivato tra lo scetticismo generale, considerato dai più uno scarto del Barcellona. Adesso lo scetticismo è svanito, e Patricio Gabarròn Gil, per tutti Patric, sta dimostrando di valere la maglia biancoceleste.

SVINCOLATO

Classe ’93, entrato nel 2008 a far parte de La Masia del Barcellona, Patric, viene aggregato alla seconda squadra del club blaugrana con il quale esordisce il 22 settembre dello stesso anno. Nel 2014 l’esordio in prima squadra. Il biondo terzino era considerato dagli addetti ai lavori il futuro della fascia destra dei catalani. La sua avventura a Barcellona però si rivelò più difficile del previsto, chiuso da un mostro sacro come Dani Alves. Così a giugno 2015, per via del poco utilizzo in prima squadra, decide di non rinnovare il proprio contratto con la società catalana. Tare fiuta l’affare e lo prende da svincolato alla Lazio.

ESORDIO DIFFICILE

Nella sua prima stagione con la maglia biancoceleste fa molta fatica. Il rapporto con il tecnico Pioli non è idilliaco. L’allenatore considera Patric la terza scelta per la fascia, dietro Basta e Konko. Il biondo non demorde e continua ad allenarsi a testa bassa. Mai una parola fuori posto, mai una polemica. Solo sostegno per i compagni, ai quali inizia a legarsi alla grande. La sua difficile stagione si conclude con appena 9 presenze, per lo più da subentrante. In una stagione che per la Lazio si rivela fallimentare e costa il posto a Pioli, al quale subentra Inzaghi a poche giornate dal termine.

INZAGHI E LA SVOLTA

Con l’approdo di Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio, Patric riesce a guadagnarsi spazio. Dalla sua ha grandi doti atletiche, buona tecnica e discreto piede. Il tecnico piacentino apprezza l’atteggiamento dello spagnolo e la sua voglia di dimostrare di essere da Lazio. Ecco quindi che Patricio Gabarròn entra nelle rotazioni biancocelesti, prima alternativa al titolare Basta sulla destra. “Con Inzaghi sono migliorato tanto, ora sono un altro calciatore“, le parole al miele del terzino per il tecnico che ha creduto in lui e gli ha dato continuità. Campione di social, è sempre il primo ad incitare la squadra attraverso le sua pagina Instagram. Sono già 16 le sue presenza in campionato, più due gettoni in Coppa Italia. Presenze condite da prestazioni sempre positive, anche nelle difficoltà.

Da incognita a tifoso, da catalano a laziale, la storia di Patric si avvia verso un lieto fine a tinte biancocelesti.

VAMOS PATRICIO!

NBA – Al via i playoff dello spettacolare campionato Usa di basket

La regular season è ufficialmente in archivio. Stanotte l’NBA comincia il momento più caldo dell’anno: la corsa al titolo. 16 squadre si sfidano per accaparrarsi il trono che lo scorso anno fu di LeBron James e dei Cleveland Cavaliers. Ecco gli accoppiamenti del primo turno e il programma del primo weekend di postseason.

EASTERN CONFERENCE 

(1) Boston Celtics vs (8) Chicago Bulls
(2) Cleveland Cavaliers vs (7) Indiana Pacers
(3) Toronto Raptors vs (6) Milwaukee Bucks
(4) Washington Wizards vs (5) Atlanta Hawks

WESTERN CONFERENCE

(1) Golden State Warriors vs (8) Portland Trail Blazers
(2) San Antonio Spurs vs (7) Memphis Grizzlies
(3) Houston Rockets vs (6) Oklahoma City Thunder
(4) Los Angeles Clippers vs (5) Utah Jazz

DATE IMPORTANTI

La caccia al titolo parte questo weekend e si concluderà non più tardi di domenica 18 giugno, giorno fissato per l’eventuale gara-7 delle Finals. Il primo turno si concluderà entro il primo maggio, quando è previsto l’inizio delle semifinali di conference (il via potrebbe essere anticipato a sabato 29 o domenica 30 aprile se le serie del primo turno si chiuderanno in non più di 6 partite). Le finali di conference partiranno dal 15 maggio (anche queste anticipali di uno o due giorni, in base all’andamento del turno precedente. Gara-1 delle Finals è in programma per giovedì 1 giugno.

LE FAVORITE

Favoriti d’obbligo i Golden State Warriors di Steph Curry e Kevin Durant, che arrivano ai playoff con il miglior record della Lega. Insieme ai californiani ci sono i campioni uscenti di Cleveland, con LeBron James alla ricerca del quarto titolo in carriera. Occhio di riguardo per i Rockets di James Harden e i San Antonio Spurs di Kawhi Leonard. Mine vaganti i Boston Celtics di Isaiah Thomas e gli Oklahoma City Thunder di mister “tripla doppia” Russell Westbrook.

ENJOY THE GAME!

Hoffenheim, valutazione da top player per il tecnico Nagelsmann

Il presidente del club tedesco: “Per me vale quanto Mourinho, Guardiola e Klopp…“.

Paul Pogba, Gareth Bale, Cristiano Ronaldo e Gonzalo Higuain nella stessa squadra: praticamente, il sogno di ogni allenatore. Ebbene, l’Hoffenheim sembra averlo realizzato, anche se condensato in un solo nome. Julian Nagelsmann. Il club tedesco è infatti che il proprio sia il miglior allenatore di tutti.

Parola di Dietmar Hopp, uno degli imprenditori più importanti e ricchi di Germania (è il proprietario della SAP) colui che ha portato l’Hoffenheim al successo, rendendolo grande anche grazie ad una forte politica incentrata sul settore giovanile, ad oggi uno dei migliori nel panorama calcistico internazionale.

Proprio Hopp, in un’intervista rilasciata a Die Welt, ha fissato il prezzo di Nagelsmann, il cui contratto con l’Hoffenheim scade nel 2019: in teoria, altre due stagioni, ma tanto basta per scoraggiare i top club che lo stanno corteggiando.

Nagelsmann ha iniziato a mettere in mostra le proprie doti l’anno scorso, quando, arrivato al timone con l’Hoffenheim penultimo, lo ha condotto alla salvezza con una giornata d’anticipo. Quest’anno invece la sua squadra è quella che in Europa è rimasta imbattuta più a lungo, costituendo la più grande sorpresa di tutti i campionati europei. Partito con ambizioni di una salvezza comoda, occupa il terzo posto a 6 giornate dalla fine, dietro squadre quali Borussia Dortmund, Borussia Moenchengladbach, Bayer Leverkusen e Schalke, e vicino alla qualificazione diretta alla Champions (in Germania vanno le prime 3, la quarta va ai preliminari). Un curriculum che non è passato inosservato agli occhi dei più grandi club d’Europa, che hanno cominciato a corteggiarlo.

Hopp però ha subito stoppato ogni velleità: “Il dato di fatto è che ha altri 2 anni di contratto con noi e che noi vogliamo rendergli questi due anni il più piacevole possibile. Il Bayern, il Dortmund o chi chicchessia possono interessarsi a lui quanto vogliono… Per me Nagelsmann è sullo stesso piano di Mourinho, Guardiola e Klopp. Per questo fisso il prezzo per prenderlo subito a 400 milioni“.

In pratica, quanto i 4 giocatori più pagati della storia del calcio messi insieme: Pogba, passato dalla Juventus al Manchester United per 105 milioni; Bale, che i Red Devils hanno ceduto al Real Madrid per 101 milioni; Ronaldo, che ha compiuto lo stesso percorso per 94 milioni, e Higuain, che in estate ha lasciato il Napoli per la Juventus per 90 milioni. Insieme fanno 390 milioni. Ovvero, 10 in meno del valore di Nagelsmann. Niente male per un quasi esordiente…

Il Torino riabbraccia il “Filadelfia”: ecco come sarà e quando sarà inaugurato

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Terminata la ristrutturazione dello storico stadio, che sarà il nuovo quartier generale dei granata. A maggio grande inaugurazione divisa in tre giorni.

IL PROGRAMMA

Il Torino si prepara a riabbracciare il vecchio stadio Filadelfia. Dopo essere stato ristrutturato, è ora nuovamente utilizzabile per le attività della prima squadra e le partite ufficiali del settore giovanile. Ritorna dunque in auge un vero simbolo della storia granata, in cui quel Torino diventò ‘Grande’ vincendo ben sei scudetti. Terminati i lavori. iniziati nel 2015, ora, finalmente, si può procedere con l’inaugurazione.

Il taglio del nastro è ufficialmente in programma per il prossimo 25 maggio. Giorno scelto dalla Fondazione Filadelfia, l’ente nato proprio per la riqualificazione di quest’impianto. E, dopo l’arrivo della concessione da parte della Prefettura, la Fondazione stessa è stata autorizzata ad organizzare l’evento d’inaugurazione di quello che sarà il nuovo quartier generale del Torino. Uno stadio da 4000 posti che, come detto, sarà la casa del Torino durante gli allenamenti e delle squadre giovanili in occasione delle partite ufficiali.

Strakosha e Lombardi: sbagliando si impara, niente drammi

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La trasferta di Genova ha lasciato il segno in casa Lazio. Arbitro scandaloso, ma anche errori individuali dei due baby Strakosha e Lombardi

QUEL GOL FALLITO DA LOMBARDI

E’ il minuto 75 il Genoa si appresta a battere un calcio d’angolo. La palla è respinta fuori dall’area di rigore laziale e Lukaku appoggia per Keita che parte in contropiede. Il senegalese vede il taglio di Lombardi. L’esterno laziale si invola e davanti a sè ha una prateria. Cavalca come un ossesso. nel frattempo gli si affianca anche l’esperto Ciro Immobile. Lamanna esce disperatamente, esterno destro di Lombardi e…pallone a fil di palo che va afinire sul fondo. Inzaghi lo ha già perdonato dicendo che gli errori fanno parte del suo percorso di crescita. Il ragazzo sicuramente sarà abbattuto ma non deve demordere. Le qualità ci sono, reagirà.

COLPEVOLE SUL GOL DI PANDEV POI MIRACOLOSO SUL MACEDONE

Minuto 78 cross e testa di Pandev che infila sotto le gambe Strakosha. 2-1 Genoa, qualche minuto dopo l’occasione fallita da Lombardi. Fortunatamente Luis Alberto ha trovato il pari per il 2-2 finale. Il portiere albanese non è esente da colpe sul gol del macedone. Riflessi tardivi e gambe larghe. Ma l’albanese si è rifatto al minuto 96 con un miracolo a tu per tu con lo stesso Pandev. Deviazione provvidenziale sul tiro a botta sicura dell’ex laziale. Il portiere alterna belle parate a qualche sbavatura di troppo.

Cari ragazzi, sbagliando si impara. Fate tesoro dei vostri errori e migliorerete le vostre prestazioni.

ROMA LAZIO – Amazon lancia il “derby dei libri”

Tra due settimane andrà in scena il derby capitolino. Roma e Lazio si affronteranno il 30 aprile alle ore 12.30. Ma per Amazon il derby già è iniziato

AMAZON E IL DERBY DEI LIBRI

Bellissima ed originale iniziativa da parte di Amazon. Il portale ha lanciato il derby dei libri in occasione di Roma – Lazio. Nel suo sito è possibile consultare i titoli dei libri riguardanti entrambe le squadre. Questa iniziativa vuole portare avanti il binomio sport e cultura. Il calcio non è quindi solo un pallone che rotola in un rettangolo verde, ma anche emozioni da mettere per scritto. Ed ecco una carrellata di romanzi e racconti tutti da leggere. Di seguito alcuni titoli messi in rislato da Amazon, sponda Lazio:

  • La coppa in faccia
  • Pistole e palloni
  • Io sono Giorgio Chinaglia
  • Aveva un volto bianco e tirato. Il caso Re Cecconi
  • Io e Paul
  • Paolo Di Canio, il ritorno

A voi la scelta. Buona lettura e forza Lazio!

Lazio, senti Biava: “Sarebbe bello vedere il figlio di Simeone in biancoceleste”

L’ex difensore della Lazio Giuseppe Biava ha parlato di vari argomenti riguardanti la squadra biancoceleste, raccontando Inzaghi e suggerendo alla società di comprare Simeone.

Sul mister biancoceleste: “Inzaghi, da giocatore, era un po’ più riservato anche se nello spogliatoio era uno che teneva alto il morale del gruppo. Era uno di quello che aiutava tutti, con parole sempre positive. Mi ha stupito però, non lo vedevo magari come un allenatore. Già nelle giovanili aveva fatto benissimo, ora si sta ripetendo in prima squadra. Sta dimostrando di saperci fare. È quello che sta stupendo un po’ tutti, è un ragazzo eccezionale e umile. Seguiva un sacco di partite, è informato su tutto. Ne ha sempre saputo di calcio. L’entusiasmo che ha, la voglia di vincere, la sta trasmettendo alla squadra”.

Sulla difesa: “Bastos e Wallace sono più adatti per la difesa a tre, Hoedt è più adatto a quella a 4. L’olandese ha fatto bene anche contro il Napoli. La coppia Hoedt-de Vrij dà grandi garanzie”. Su Milinkovic: “Sta facendo ottime cose, ha grande personalità, mi sta stupendo. In prospettiva può solo migliorare”. Su Strakosha: “Mi ci sono allenato insieme, si vedeva che aveva delle qualità. Mi ha stupito per la personalità, ogni volta che è stato chiamato in causa ha fatto bene. Ha un grande futuro nella Lazio. È un bravo ragazzo, ha aspettato il suo momento e ora se lo sta godendo”. Su Simeone:Sarebbe bello vedere il figlio del Cholo alla Lazio. E’ un giovane di prospettiva, lo vedrei bene accanto a Immobile. Il rinnovo di Milinkovic è importante, vuol dire che la Lazio punta sui giovani”.

Premium pizzica Pandev mentre insulta pesantemente la Lazio. Ecco cosa ha detto

Chissà se non ci fosse stata la Lazio dove sarebbe oggi Goran Pandev. E’ vero che l’attaccante fu portato in Italia dall’Inter. Ma è altrettanto vero che il club nerazzurro lo usò come merce di scambio per arrivare a Stankovic.

Eppure Pandev sembra aver dimenticato tutto l’affetto ricevuto a Roma e l’alterco avuto con Lotito ha superato ogni forma di riconoscimento. Non è la prima volta che il macedone segna alla Lazio ed esulta come se avesse vinto la Champions. Ma questa volta ha esagerato. Le telecamere di Premium Sport l’hanno pizzicato mentre diceva “Faccio sempre gol a queste m***e”. Una frase brutta che offende la Lazio e i suoi tifosi. Una caduta di stile che poteva davvero risparmiarsi.

ECCO COME IL MACEDONE HA GIUSTIFICATO L’ESULTANZA>>>CLICCA QUI

PRIMAVERA – La Lazio espugna Verona e si guadagna le Final Eight

Lazio Primavera sempre più protagonista. La squadra di Andrea Bonatti ha espugnato il campo del Verona vincendo 2-1. A segno il solito Rossi, capocannoniere sempre più solitario, e Bari. Grazie ai tre punti conquistati, a tre giornate dalla fine, i biancocelesti salgono a 55 punti in classifica. Sei in più su Fiorentina e Sampdoria. Risultato che vale il matematico primo posto del Girone A e qualificazione diretta alle Final Eight.

IL TABELLINO

Hellas Verona-Lazio 1-2

HELLAS VERONA (4-3-1-2): Ferrari; Pavan, Kumbulla, Casale, Pettinà (Nigretti); Guglielmelli (Jurj), Danzi, Hoxha; Stefanec (Dentale); Tupta, Buxton. A disp.: Tosi, Dall’Agnola, Baniya, Kyriakopoulos, Cherubin, Gecchele, Forgia. All. Massimo Pavanel

LAZIO (4-3-3): Borrelli; Spizzichino, Miceli, Baxevanos, Ceka; Folorunsho, Cardoselli, Bari (Muzzi); Bezziccheri (Portanova), Rossi, N’Diaye (Petro). A disp.: Rus, Spurio, Javorcic, Djassi. All. Andrea Bonatti

Marcatori: 29′ rig. Tupta (V), 61′ Rossi (L), 74′ Bari (L)

Arbitro: Marini (sez. Trieste)

Ass: Marcolin-Moro
Ammoniti: Danzi (V), Jurj (V), Cardoselli (L).


SERIE A – Il Napoli non sbaglia e la Roma comincia a tremare

Il Napoli travolge l’Udinese nel posticipo della 32^ giornata di Serie A. Adesso la Roma è più vicina dopo il pareggio dei giallorossi contro l’Atalanta di Gasperini.

Il Napoli infligge il 3-0 all’Udinese, con gol di Mertens, Allan e Callejon. E ora il secondo posto è più vicino dopo lo stop della Roma con l’Atalanta. Nel primo tempo è la squadra di Sarri a fare la partita ma le occasioni scarseggiano. Il vantaggio dei partenopei arriva al secondo minuto della ripresa: verticalizzazione di Jorginho per Mertens, che batte Karnezis in uscita. Al 16′ Udinese pericolosa: cross di Adnan, colpo di testa dell’ex Zapata, palo pieno. Due minuti dopo arriva il 2-0 del Napoli, destro dal limite di Allan che non esulta in rispetto della sua ex squasra. Il tris lo firma Callejon, dopo una respinta di Karnezis su tentativo di tacco di Insigne. Adesso la Roma, seconda, è distante solo due punti e il Napoli può tornare a sperare.

LEGGI ANCHE IL FINALE DI SASSUOLO-SAMPDORIA>>>CLICCA QUI

LAZIO SOCIAL – Le reazioni dei giocatori della Lazio dopo la gara con il Genoa

La Lazio torna da Genoa solo con un punto ma rimane al quarto posto nonostante i tanti errori arbitrali. I giocatori si confrontano  sui social e provano a commentare il risultato.

Di seguito riportiamo le reazioni social di Patric, Marchetti e De Vrij.

LEGGI ANCHE DEL CONFRONTO TRA L’ARBITRO MARESCA E TARE>>>CLICCA QUI

IL RETROSCENA – Duro confronto tra Tare e l’arbitro Maresca

La Lazio non ha giocato al massimo delle sue possibilità. Non si può però negare che la squadra biancoceleste è stata fortemente penalizzata dall’arbitro Maresca. Almeno due i rigori contestati dalla squadra di Inzaghi insieme ad altre scelte davvero discutibili. Anche il ds Tare sembra non averla presa bene.

Sono due i rigori non concessi alla formazione di Inzaghi. Uno di Burdisso che sbilancia da dietro Parolo, pronto per battere a rete. Nella ripresa l’arbitro non concede a Keita il penalty dopo la trattenuta di Laxalt. Nel primo tempo manca inoltre una punizione con relativo giallo a Laxalt che ha intercettato con un braccio un filtrante sulla trequarti. Inzaghi inoltre è espulso nel secondo tempo per proteste. La direzione di gara non è andata giù alla stessa dirigenza biancoceleste. Il ds Igli Tare, durante il volo di ritorno per Roma, ha chiesto spiegazioni all’arbitro Maresca. Un faccia a faccia pacato ma non senza recriminazioni. Il fischietto napoletano ha poi parlato anche con Keita. La Lazio rimane sì in corsa per l’Europa ma questi errori alla lunga potrebbero pesare eccome.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI BIGLIA NEL POST DI GENOA-LAZIO>>>CLICCA QUI

PREMIER LEAGUE – Bene le prime della classe in attesa di Manchester United-Chelsea

La Premier League si fa sempre più avvincente con il Chelsea capolista che dovrà affrontare il Manchester United domani in trasferta. Dietro i blues le inseguitrici vincono tutte e provano a mettere pressione alla squadra di Conte.

LE INSEGUITRICI DEL CHELSEA DI CONTE

Il Manchester City vince 3-0 in trasferta contro il Southampton e si riprende il terzo posto in classifica ai danni del Liverpool. I reds, con due partite in meno rispetto ai citizens, hanno tutte le carte in regola per recuperare per un posto in Champions League. Per il City apre le marcature il rientrante Vincent Kompany. Il raddoppio è del giovane Sané. Porta la firma di Aguero, invece, il terzo gol della partita.

Il Tottenham stravince in casa con il Bournemouth e mette il fiato sul collo al Chelsea. Gli Spurs dilagano 4-0. Nel primo tempo con i gol di Dembelé e di Son. Nella ripresa Kane trova il suo 19° gol stagionale in campionato chiudendo definitivamente la gara. A pochi attimi dal fischio finale trova gloria anche Janssen. Il Tottenham sale a 71 punti, solo 4 lunghezze dal Chelsea capolista.

LE ALTRE DELLA PREMIER

Il Sunderland non vuole arrendersi a una retrocessione ormai quasi inevitabile. Contro il West-Ham finisce 2-2 con il pareggio di Borini. Intanto Walter Mazzarri torna alla vittoria con il suo Watford. Gli Hornets vincono 1-0 in casa contro lo Swansea. Il gol decisivo porta la firma del francese Capoue. Il Leicester non va oltre il pareggio esterno contro il Crystal Palace. Le Foxes si fermano sul 2-2 nonostante il doppio vantaggio firmato da Huth e Vardy. La corsa salvezza è ora di nuovo in discussione. Vittoria convincente dell’Everton in casa contro il Burnley per 3-1. La squadra di Koeman  continua la sua corsa all’Europa. Vince 3-1 anche lo Stoke City in casa contro l’Hull.

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SERIE A – Il Sassuolo rompe il digiuno al Mapei Stadium con la Samp

La penultima gara della giornata di serie A ha visto contro Sassuolo e Sampdoria. I neroverdi riprendono la marcia in casa dopo un digiuno durato troppo tempo. I blucerchiati giocano un buon primo tempo ma alla fine si buttano via.

Il posticipo delle 18 di Serie A finisce 2-1 per il Sassuolo con la Sampdoria con i neroverdi che riescono a sfatare il tabù Mapei dove non vincevano dal 15 gennaio (4-1 sul Palermo, poi 5 sconfitte consecutive). La Samp, che veniva da un ottimo momento di forma, dopo essere andata in vantaggio al 28′ con una fortunosa deviazione di Schick su un tiro di Silvestre, si fa prima riprendere da Ragusa (al 49′) e poi ribaltare da Acerbi (al 56′). Il Sassuolo sale così a quota 35 punti e aggancia il Bologna al quattordicesimo posto in classifica, mentre i blucerchiati rimangono a 45 punti e non riescono ad approfittare dello stop del Torino col Crotone.

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