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FORMELLO – Pronto (o quasi) l’11 anti-Cagliari. Un big a rischio forfait…

Si è da poco concluso l’ultimo allenamento a Formello prima della partenza della squadra direzione Cagliari. Domani alle 15 allo Stadio Sant’Elia andrà in scena la sfida tra Cagliari e Lazio.

LA SEDUTA

Squadra in campo al campo Fersini di Formello sotto gli ordini di Simone Inzaghi alle ore 11. Prima parte prettamente atletica, con la rosa al completo (ad eccezione di Marchetti). Poi partono le prove tattiche anti-Cagliari, con conferme per quanto riguarda il modulo (4-3-3). Squadra pronta a cambiare schema in corsa, con Keita più accentrato alle spalle di Immobile in un 4-2-3-1.

FORFAIT ANDERSON?

Parte atletica con la squadra, poi una smorfia, scarpino in mano e dritto verso gli spogliatoi. Si è concluso così l’allenamento di Felipe Anderson, che non ha partecipato alla parte tattica della seduta. Il brasiliano è a rischio forfait, le sue condizioni verranno valutate fino a domattina. Pronto Lombardi al suo posto (favorito su Luis Alberto). Conferme in gruppo per de Vrij e Biglia, che dovrebbero guidare difesa e centrocampo biancoceleste. Al fianco dell’olandese ci sarà Hoedt, fresco di chiamata in Nazionale (per lui qualche problemino all’inguine), con Basta e Radu ad agire sulle corsie. Il centrocampo, assente Milinkovic-Savic per squalifica, verrà completato da Parolo e Lulic. In avanti Immobile e Keita, al rientro dal primo minuto. Felipe Anderson o Lombardi in alternativa chiuderanno il tridente offensivo. Tra i pali ancora Strakosha, con Marchetti nuovamente fuori dalla lista dei convocati.

Lotito candidato presidente della Lega B? Il patron biancoceleste risponde così…

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Lotito candidato alla presidenza della Lega B? Ecco la risposta del patron biancoceleste.

Io non confermo niente“. Così – riporta Sky Sport – il presidente della Lazio Claudio Lotito, all’uscita dalla Lega Calcio, ha commentato le voci che lo vedrebbero candidato alla presidenza della Lega Serie B. Il cui Consiglio, che si è svolto questa mattina, è stato piuttosto agitato, registrando l’assenza di Trapani, Perugia, Latina e Benevento.​ Una smentita che sembra essere comunque solo di facciata, in quanto il co-patron della Salernitana appare intenzionato a portare avanti il suo piano, mentre il dimissionario Abodi ha ribadito la volontà di non tornare sulla sua decisione. A questo punto, non resta quindi che aspettare sabato 25 marzo, data in cui si terrà l’assemblea elettiva della Lega.

L’ex laziale Kakuta: “Ecco perché mi sono trasferito in Cina”

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Alla Lazio se lo ricordano (?) per una breve e per nulla redditizia apparizione. Ma Gael Kakuta, nel suo curriculum, può vantare anche un’esperienza nel ricchissimo calcio cinese

DALLA CINA CON FURORE

Ha compiuto anche lui, come altri suoi ‘colleghi’, il viaggio verso la ricchissima Cina. Un viaggio comprensivo di ritorno: dopo l’esperienza all’Hebei Fortune, infatti, Gael Kakuta ha fatto rientro nel calcio europeo, per la precisione nella Liga, tra le fila del Deportivo La Coruna. Segno che non è tutto oro quel che luccica? Probabilmente. Ma quel che luccica ha comunque sempre il suo fascino, come lo stesso ex calciatore della Lazio ha ammesso ai microfoni del quotidiano ‘El Desmarque’: “Ognuno può avere un’opinione diversa sul perché i calciatori si trasferiscono in Cina. Ma quando ti offrono dieci volte lo stipendio che prendi in Europa, perché dovresti dire di no? Ai tifosi dico di pensare se arrivasse qualcuno a offrire dieci volte tanto lo stipendio che prendono adesso, per fare lo stesso lavoro. Cosa farebbero loro?”. Intanto però lui è tornato all’ovile europeo: perché, nonostante si voglia far credere il contrario, anche nel calcio, come nella vita, i soldi non sono tutto. E certamente non potranno mai eguagliare quella che è la vera essenza del pallone: il sapore del campo e della competizione ad alti livelli.

De Bari (Messaggero) lancia la bomba: “Tare va all’Inter, mentre alla Lazio arriva…”

Sembra terminata l’esperienza di Tare alla Lazio, almeno stando a quanto rivela il giornalista del Messaggero Gabriele De Bari. Dopo 9 anni, tra alti e bassi, il direttore sportivo sembra indirizzato verso l’Inter. Al suo posto potrebbe arrivare Pierpaolo Marino, amico di Lotito, che non a caso un mese fa aveva difeso a spada tratta il patron capitolino (leggi qui).

Gabriele De Bari a Radio Incontro Olympia: “Tare al 90% andrà via della Lazio. La sua avventura è giunta al termine. Lotito ha già avuto diversi colloqui. C’è un direttore sportivo italiano dietro l’angolo? Il nome? Aspettiamo prossima settimana. Omonimia con un paesino con le porte di Roma (ride ndr)? Prossima settimana. Il futuro di Tare è all’Inter se rimarrà Pioli. In ogni caso ha avuto già altri contatti”.

Dossena: “Io, la Lazio e quella chiamata a…Platini”

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Uno dei più grandi calciatori europei avrebbe potuto sedere sulla panchina della Lazio. A rivelarlo un ex centrocampista italiano…

LA CHIAMATA

Beppe Dossena è stato uno dei calciatori più importanti della storia del pallone nostrano. Di professione centrocampista, ha vestito le maglie, tra le altre, di Torino e Sampdoria, ma oggi, in un’intervista a ‘Il Corriere dello Sport’, ha rivelato un aneddoto curioso risalente al suo periodo alla Lazio: “Ero nel settore giovanile biancoceleste e c’era il problema di Zoff che non stava facendo bene. Mi chiamò Cragnotti prima di un derby e mi disse ‘Beppe, dobbiamo cambiare allenatore. Chiama Platini e senti se è disponibile’. Da casa sua chiamai Michel e gli dissi ‘Il presidente della Lazio vorrebbe parlarti per proporti di allenare la squadra’. Lui rispose secco ‘Ci parlo volentieri con lui, però non voglio sostituire Dino Zoff. Se voi lo cambiate per vostra scelta, magari chiamatemi il prossimo anno. Ora, non voglio sostituire il mio amico Zoff’”.

LE QUOTE DI CAGLIARI LAZIO – Vittoria facile per i biancocelesti?

Cagliari e Lazio si sfideranno domani pomeriggio alle ore 15.00 al Sant’Elia, gara valevole per la 29esima giornata di campionato di Serie A

LE QUOTE CLASSICHE DI CAGLIARI LAZIO

La redazione di Laziochannel.it ha analizzato le quote della Snai per il match. Una partita chepuò nascondere delle insidie se non viene presa con il piglio giusto. Un match dove i bookmakers vedono favoriti i biancocelesti. Il segno 1 è quotato a 6.00. Il pareggio a 4.25, mentre il segno 2 1.53.

LE ALTRE OPZIONI

Per chi punta sui GOL ecco l’Over a 1.57, mentre l’Under è dato sempre a 2.25. Per il risultato esatto ecco i classici 0-1 e 0-2 per la Lazio quotati entrambi a 8.00. Allettante lo 0-3 biancoceleste dato in lavagna a 12. In lavagna viene quotato anche la presenza del rigore durante la partita: rigore SI a 2.75, mentre rigore NO a 1.35.

Sconcerti: “La Lazio di Inzaghi è superiore a quella di Pioli. Poi sullo stadio…”

Sconcerti ha commentato il cammino della Lazio in campionato e le sue prospettive per il finale di stagione. Una riflessione finale l’ha riservata anche al capitolo stadi di proprietà delle squadre italiane.

Queste le dichiarazioni di Sconcerti a RadioIncontroOlympia. La Lazio può accontentarsi del quarto posto o può puntare a Roma e Napoli? “Penso che questa squadra che occupa il quarto posto sia migliore di quella che è arrivata terza con Pioli. Due anni fa la Lazio raggiunse il preliminare di Champions con 64 punti, il punteggio più basso di questi ultimi anni. Io credo che la squadra di Inzaghi possa superare questa soglia. Vale molto di più di quella di Pioli. Alla Lazio manca il definitivo salto di qualità. Ha dei giocatori importanti come Milinkovic e Anderson. Ma la differenza la deve fare quest’ultimo. Ha talmente tanta qualità che può arrivare da solo davanti alla porta. Non è possibile che Anderson abbia fatto solo due gol: lui può fare di tutto, deve migliorare dal punto di vista realizzativo. Altrimenti la società ha un’altra strada: attingere dal mercato. La Lazio ha un’altro progetto: prendere i giovani e poi cederli. Questo si va I tifosi delle nuove generazioni vogliono vincere a tutti i costi. E’ normale che con la politica della Lazio e della Fiorentina questo non può avvenire. La Lazio compra un giocatore poi dopo due anni lo rivende perchè non può offrirgli l’ingaggio di altri club. I tifosi devono tifare e non pretendere di vincere: in cento anni hanno vinto solo due scudetti, vincere non fa parte della Lazio. Bisognerebbe solo sperare in un intervento divino: un emiro in grado di acquistare la società. Il problema della tifoseria biancoceleste è che ha perso in partenza anche la speranza di poter vincere qualcosa. Si può non vincere ma i tifosi hanno sempre vissuto di speranze. Lotito non è un trascinatore: è una persona formidabile da altri punti di vista ma non riesce a coinvolgere i tifosi”.

CAPITOLO STADI DI PROPRIETA’

Alla domanda la Lazio e la Roma riusciranno a fare il loro stadio, Sconcerti commenta così: “Questo non lo so. Penso che la Roma sia avanti perchè le istituzioni ormai ci hanno messo la faccia. Se dovesse saltare tutto sarebbe veramente paradossale: qualcuno a quel punto dovrebbe solo andarsene. Lo stadio di per sè è molto importante ma bisogna fare attenzione. Nel momento in cui tutte le squadre avranno il loro impianto, questo aumenterebbe il fatturato ma questa situazione sarebbe generale. Ciò farebbe rimanere inalterato l’equilibrio in Serie A”.

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Cagliari: due recuperi importanti per la gara contro la Lazio

Il Cagliari non sta attraversando un ottimo momento di forma. La squadra di Rastelli è molto fragile in difesa e incassa costantemente gol. La Lazio dovrà cercare di bucare la difesa della squadra isolana per portare a casa i tre punti. Rastelli intanto recupera due giocatori importanti.

Il tecnico del Cagliari può sorridere. In vista della difficile sfida interna contro la Lazio potrà contare su Joao Pedro e Murru. Il terzino sardo aveva subito una botta al piede sinistro ed è rientrato regolarmente in gruppo nell’allenamento di oggi, cosi come il trequartista che però non è sicuro di partire dal primo minuto. Si scaldano quindi Farias e Sau, pronti a sostituire il brasiliano in caso di forfait. Il terminale offensivo dovrebbe essere Marco Boriello.

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Doll: “Sono molto legato alla Lazio. Stravedo in particolare per due calciatori”

Thomas Doll commenta le prestazioni della Lazio a cui è rimasto sempre particolarmente legato. Ammira molto la squadra biancoceleste e in particolare due giocatori che stanno facendo davvero bene.

Queste le dichiarazioni di Doll a RadioIncontroOlympia: “In Ungheria è difficile seguire il calcio italiano, ma quando posso cerco sempre di seguire le partite della Lazio”. L’ex calciatore tedesco ha poi esaltato Ciro Immobile e Sergej Milinkovic, coloro che stanno trascinando tutta la rosa: “La squadra di Inzaghi sta facendo benissimo, sono contento soprattutto per Immobile perché in Bundesliga non era riuscito a esprimere il suo potenziale. Forse un italiano ha bisogno di coccole e di attenzioni, in Germania questo è impossibile da ricevere. Ma per me è un grande giocatore”. Poi su Milinkovic: “Speriamo che resti almeno per un altro anno. Ci sono tante grandi squadre su di lui. E’ difficile a volte trattenere giocatori del genere, seppur giovani. Quando a un calciatore offrono aumenti di ingaggio, diventa difficile rimanere tranquilli. Un giocatore ci pensa perché nel calcio non si sa mai. Per esempio può esserci un infortunio o può arrivare un allenatore sbagliato nonostante i progetti e le promesse iniziali del club. Alla fine decidono quasi sempre i soldi. I tifosi a volte non capiscono questi discorsi, ma è naturale che sia così”. Ultima battuta sul possibile giocatore della Lazio pronto per un top club: “Immobile poteva giocare in una grandissima squadra, ma aveva bisogna di fiducia nei suoi confronti. Poi se devo fare un nome dico Milinkovic. Può stare benissimo in squadre come Bayern Monaco e Real Madrid”.

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Lotito, candidato Presidente della Lega B: ecco quello che dovrà fare in cambio

Lotito factotum del calcio italiano. Il presidente della Lazio, a detta di tutti i diretti interessati, è sempre stato colui che ordiva le trame dell’universo calcio. Adesso è pronto fattivamente a scendere in campo per la Lega di B.

La Lega di B è in cerca del suo nuovo numero uno. Dopo l’addio di Andrea Abodi, dimissionario per concorrere alla presidenza della Figc, la serie cadetta ora cerca un nuovo condottiero. Ed ecco che il candidato unico prende il nome di Claudio Lotito: è quanto emerge dopo un Consiglio di Lega piuttosto agitato, convocato per la data delle elezioni. Statuto alla mano, Lotito, una volta eletto, dovrebbe cedere le quote della Salernitana. È polemica con il patron del Frosinone, Maurizio Stirpe, che si è dimesso dal Consiglio. Intanto Lotito avanza, è lui al momento il singolo candidato per guidare la nuova Serie B. Si attendono sviluppi e ulteriori dichiarazioni in merito.

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Onazi, il presidente del Trabzonspor spara a zero sulla Lazio

La società Lazio e le cessioni. Se il calciomercato in entrata viaggia a rilento, quello in uscita è ancora più problematico. Quasi tutti i giocatori che vengono ceduti si lasciano male con la società. E’ il caso anche di Eddy Onazi che è in causa con la squadra biancoceleste per mancati pagamenti di stipendi.

Il nigeriano Onazi ha sempre espresso il suo amore per la Lazio e i suoi tifosi. Tutt’altra storia invece con la società. Il presidente del Trabzonspor Muharrem Usta ha rivelato, ai microfoni di Milliyet.com, di come Eddy Onazi si sia ambientato benissimo in Turchia e abbia ritrovato quella serenità perduta negli ultimi anni alla Lazio: “Onazi era infelice alla Lazio. Adesso vive i giorni più felici della sua vita senza intoppi, qui con noi al Trabzonspor. Anche tutti gli altri giocatori sono felici di essere qui”.

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Lazio sei al top in campionato: come te solo la Juventus

Niente è ancora fatto eppure il trend della Lazio promette tantissimo. La squadra di Inzaghi sta vivendo un ottimo momento di forma che fa sperare tutta la gente laziale. Gli obiettivi sono a portata di mano: tocca ora alla squadra dimostrare tutto il suo valore.

Nelle ultime sei partite di campionato giocate la Lazio ha totalizzato 16 punti, come lei soltanto la Juventus, neanche Napoli e Roma che la precedono in classifica sono state in grado di tenere il passo. Le formazioni di Spalletti e Sarri infatti si sono fermate a quota 15. L’Inter che è in risalita si è fermata a 13, l’Atalanta a 12 e il Milan a 10. Guardando il calendario ci si rende conto che la squadra di Inzaghi ora dovrà affrontare Cagliari e Sassuolo fuori casa prima di affrontare le super sfide contro Napoli e Roma. La Lazio dovrà a tutti i costi fare bottino pieno e sfruttare il momento.

LA STORIA SI RIPETE

 La Lazio di Inzaghi viaggia a ritmi altissimi e i tifosi stanno rivivendo quei momenti entusiasmanti di due anni con il primo Pioli in panchina quando quella squadra ottenne 6 vittorie consecutive tra il 9 marzo e il 22 aprile, quello fu il definitivo scatto verso la Champion’s. La banda di Inzaghi ora è ferma a 5 vittorie, nulla è precluso per agganciare e superare l’ex tecnico biancoceleste.

La compagna di Lombardi: “Ecco chi è il mio Cristiano e come l’ho conquistato”

Dopo aver iniziato a muovere i primi passi in un piccolo club viterbese nel 2011 arriva alla Lazio. Inserito nella Primavera vince un Campionato di categoria, una Coppa Italia e una Supercoppa Primavera. Lasciato andare in prestito per farsi le ossa passa prima in prestito al Trapani e poi all’Ancona per poi rientrare a Formello. Dove, nel frattempo, alla guida dei biancocelesti è arrivato Simone Inzaghi, suo tecnico ai tempi della Primavera. E a questo punto arriva la svolta e inizia il sogno di Cristiano Lombardi. L’allenatore lo inserisce nella rosa di prima squadra e lo fa esordire in Serie A. E, il giovane non delude. Non solo l’esordio ma, a Bergamo, alla sua prima apparizione trova anche la sua prima rete nella massima categoria. Per raccontare chi è Cristiano Lombardi è intervenuta ai microfoni di Tuttomercatoweb.com la compagna Carlotta.

SULLA LORO STORIA D’AMORE

“Eravamo al mare con i nostri rispettivi amici. Ci siamo guardati tutto il tempo. Aspettavo che mi scrivesse e così è stato. Il giorno successivo era il mio compleanno. Cristiano mi ha chiesto di uscire e da quel momento non ci siamo più lasciati un secondo. Mi aspettato tutt’altra persona, Credevo che facendo il calciatore fosse un altro tipo invece è un ragazzo molto altruista, serio e umile. Si è subito mostrato interessato a me facendomi capire che aveva intenzioni serie”.

UN SUO DIFETTO

“Per ora non ci sono. Non abbiamo mai litigato, è il nostro punto di forza. Siamo due testardi ma se la situazione ci sfugge di mano riusciamo a fare un passo indietro”.

IL LOMBARDI CASALINGO 

“Sa fare tutto, cucina anche. L’unica cosa che non gli faccio fare è il letto perché non è capace. A tavola facciamo cose semplici e veloci ma quello che gli piace di più è il pollo con farina e limone. Quando voglio addolcirlo gli porto il tiramisù del ristorante dei miei. Si chiama Bistrò, è a Viterbo. Forse l’ho conquistato con quel dolce. Quando abbiamo tempo torniamo a Viterbo dove sono tutti i nostri amici e le nostre famiglie. Oppure giriamo Roma o andiamo al mare. Nelle belle giornate viene voglia di girare. Ma conduciamo una vita molto tranquilla. Quando è arrabbiato rimane in silenzio, almeno per cinque minuti, e io so che in quei momenti non gli devo dire niente. Poi parlandoci pian piano si scioglie. Mi dice sempre ‘se non ci fossi tu’, dice che lo tranquillizzo molto, che riesco a rilassarlo. Però una volta a casa stacca la spina”.

IN CHIUSURA

“Gli auguro tutto il meglio del mondo. Che possa realizzare i suoi sogni. E che stia tranquillo perché io ci sarò sempre”.

Insegno: “Dobbiamo riunirci con la società, basta divisioni”

La squadra biancoceleste sta facendo un campionato sopra le righe. Divertimento, gol e ottimi risultati non bastano però a ricompattare l’ambiente biancoceleste. Gli spalti nonostante il cammino della squadra di Inzaghi restano desolamente vuoti.

Una situazione per certi versi imbarazzante come sottolineato ai microfoni di Radiosei da Pino Insegno: “Basta divisioni, dobbiamo ricostruire tutti insieme l’ambiente della Lazio. E’ vero che siamo un popolo particolare, un po’ criticone e sedentario. Ma siamo comunque un popolo stupendo che insieme può essere più forte. Basta divisioni e devo dire che la Curva non ne ha mai avute tante. Dobbiamo riunirci con la società, portare avanti i colori della maglia. Non serve molto, basta solo tranquillizzarsi verso un unico scopo. Il muro contro muro non fa bene a nessuno e questo non significa piegarsi. Serve onestà intellettuale e coraggio”.

Hoedt: “Se sono qui è grazie al gran lavoro che ho svolto. Gli Azzurri? Conosco bene…”

Ci è voluto tempo ma con tanta applicazione e tanto lavoro ora sta raccogliendo quanto seminato in questa stagione. Sempre più sicuro dei propri mezzi l’olandese Wesley Hoedt si sta rivelando un elemento alquanto valido nella difesa biancoceleste. Quando chiamato in causa ha sempre fornito prestazioni di livello senza far mai rimpiangere l’assente di turno. La sua crescita non è passata inosservata e il difensore laziale è stato convocato dalla Nazionale Olandese. Con gli Orange anche il compagno de Vrij per ricomporre una delle coppie centrali più utilizzata da Inzaghi.

Come riportato da  Noordhollandsdagblad.nl il laziale ha così commentato la convocazione: “E’ il coronamento di tutto il lavoro che sto facendo. Ci speravo, naturalmente. Se non fosse arrivata la chiamata di Blind, non avrei potuto fare altro che continuare ad aspettare. Faccio tutto quello che devo, di più non posso. Milito in una competizione difficile. La mia squadra se la gioca tra le prime quattro d’Italia. E’ un livello eccellente ma non ho ancora fatto nulla. Devo crescere ancora, non ho raggiunto il massimo che posso fare”. Magari giocherà contro gli Azzurri“Sì, sarebbe bello giocare contro l’Italia. Immobile e Belotti sono gli attaccanti. Li conosco molto bene entrambi”.

Foggia: “Inzaghi mi ha stupito, ha bruciato le tappe”. E poi polemico su Keita…

La Lazio non smette di stupire. I giovani stanno crescendo e i tanto proclamati campioncini finalmente stanno rendendo al meglio. La squadra sta ottenendo risultati inaspettati a inizio stagione. I biancocelesti hanno fame di vittorie. Stanno vivendo un sogno e vogliono continuare a sognare. D’altronde il “sogno” non è poi molto lontano. Sognare costa poco e possono farlo tutti. E perché non dovrebbe farlo l’ambiente laziale visto ciò che stanno facendo i ragazzi di Inzaghi. Molti meriti sui risultati ottenuti sono riconducibili proprio al tecnico piacentino e non dargliene atto sarebbe solo ipocrisia. Lo sa bene Pasquale Foggia che, intervenuto ai microfoni di Radiosei, ha riconosciuto i meriti dell’ex compagno.

SU INZAGHI

“A seguito della telenovela Bielsa di questa estate ero scettico. Ma Inzaghi è stato molto bravo. Ha rischiato molto assumendosi una responsabilità enorme. Poteva correre il rischio di rovinare il rapporto con la piazza dopo tanti anni. Non credevo potesse diventare un allenatore. Ricordo però che quando iniziò con gli allievi voleva che andassi a vedere gli allenamenti. Sui giovani aveva un approccio diverso da quello con noi compagni di squadra. Aveva una personalità enorme sui ragazzi. Mi sono ricreduto e pensavo potesse diventare un buon allenatore. Ma lui ha bruciato le tappe”.

SU KEITA

“Considero Keita e Felipe Anderson due grandi talenti. Il senegalese è fortissimo peccato però che, almeno a quanto si legge, voglia andare via. Per poter crescere e diventare un campione la Lazio per lui è una grande opportunità. Quello che non mi piace è come è stato gestito dal suo entourage. Se un giocatore si mette di traverso le società possono fare ben poco. L’unica cosa che possono fare è tenerlo rischiando di svalutarlo”.

SUL FUTURO DEI PORTIERI BIANCOCELESTI

Marchetti è ancora affidabile. Dipende tutto da ciò che vuole fare la società. Strakosha non so se sia in grado di affrontare un campionato da protagonista. La scelta spetta a Inzaghi e alla società. Su Reinholds si sono posate le attenzioni di diversi club, e non solo italiani. Ha venti anni ed è alto 2 metri. Inoltre ha già una personalità importante. Ogni settimana ci sono osservatori ma per la Lazio è ovvio che ci sia una strada preferenziale”
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SULLA SOCIETA’ BIANCOCELESTE

Tare sta facendo un ottimo lavoro. In questi anni è riuscito ad arrivare a giocatori importanti. I giocatori venduti hanno garantito alla Lazio ottime plusvalenze. Il livello tecnico della rosa è quasi sempre buono. Peruzzi non è un valore aggiunto, ma 10. Ha portato carisma, esperienza e serenità. Quella di Lotito è stata una mossa azzeccatissima sia sotto il profilo umano che dirigenziale”.

SULLA GARA DI CAGLIARI

“Il Cagliari non ha problemi di classifica. Hanno la mente libera e questo potrebbe rivelarsi una difficoltà in più per i biancocelesti. La Lazio deve scendere in campo come se avesse di fronte la Juventus. Non fosse così potrebbe diventare complicato conquistare i tre punti”.

SUL SUO FUTURO

“Non sono il classico direttore sportivo da giacca e cravatta. Già quando giocavo era un ruolo che mi affascinava. Ho riflettuto su ciò che volevo fare e dopo il corso di Coverciano si è presentata l’occasione al Racing Roma. Sto facendo un percorso di crescita. Per ora non penso al futuro. Ho sempre avuto un carattere forte e, senza rimpianti per il campo, ho scelto questo ruolo. Mi ha sempre attirato scoprire i giocatori, non allenarli”.

All. Trapani, Calori parla di Guerrieri e dei talenti della Lazio

Tra gli eroi del secondo scudetto laziale, pur non avendo mai vestito la maglia biancoceleste, c’è Alessandro Calori. L’attuale tecnico del Trapani ha parlato di Guerrieri e dei giovani talenti della Lazio.

Calori a radio Incontro Olympia è tornato a parlare del suo gol ai bianconeri: “E’ pazzesco che dopo tanti anni ancora vi ricordate del mio gol alla Juve (che decise lo scudetto a favore della Lazio, ndr). Fu una partita strana per tanti versi, per il tempo, per il clima, per lo stadio. Il tempo inizialmente era bello, poi improvvisamente iniziò a piovere forte per un quarto d’ora. Farci un film? Potrebbe essere una bella idea”. 

Su Guerrieri: “Sta pagando lo scotto del passaggio dalla primavera alla prima squadra. Per diventare professionisti bisogna passare da questi periodi. Lui ha subito le difficoltà della squadra ma ha delle qualità e a breve le uscirà fuori. E’ un percorso di crescita, non si nasce imparati. Donnarumma è l’eccezione che conferma la regola”.

Sulla Lazio: “Ha giovani interessanti, in un anno tanti sono maturati. Poi la squadra si è rinforzata anche grazie al ritorno di de Vrij. La squadra ha trovato la propria dimensione, Inzaghi sta facendo un buon lavoro. Ha trovato l’alchimia giusta per fare un buon campionato. La Lazio deve provarci ad andare in Champions. Per vincere serve il giusto mix di giovani e senatori”.

Su Keita e Felipe Anderson: “Sono due giocatori di talento, entrambi bravi nell’uno contro uno. Keita trova più la porta, mentre Felipe Anderson cerca di più l’assist, se segna di più può diventare un giocatore importante. Il brasiliano può fare tutta la fascia mentre Keita è più offensivo. Anche Biglia è un giocatore importante. De Vrij è un leader difensivo”.

INTANTO LOTITO POTREBBE ACCETTARE IL FLAMINIO MA SOLO SE…>>>CONTINUA A LEGGERE

Mazzone: “La corsa contro la curva dell’Atalanta? La rifarei anche oggi”

Domenica Carlo Mazzone spegnerà 80 candeline. Il tecnico, ex di Roma e Brescia, nonostante la sua fede giallorossa è stimato anche dai supporters biancocelesti.

In un’intervista a La Nazione Mazzone ha raccontato: “Ringraziando Dio ci sono arrivato. Prima seduto in panchina e poi facendo il pensionato. Mia moglie Mariapia è stata un angelo. Ha cresciuto figli e nipoti da sola mentre io arrivavo alla domenica sera e ripartivo il martedì mattina per stare appresso a questo pallone. Però i ricordi belli sono tanti. Anche se gli ultimi mesi ho visto cose terribili anche ad Ascoli: il terremoto, la paura, il pavimento che tremava. Scioccante”.

Sull’episodio della corsa contro la curva dei tifosi atalantini: “I cori che l’avevano preceduta erano stati la cosa peggiore che si può ricevere nella vita: le offese nei confronti dei genitori. Tornerei per davvero sotto la curva dell’Atalanta. La mamma è la cosa più importante che c’è ed io avevo ancora grandi ricordi di mia madre. Questo calcio è peggiorato. Noi avevamo maggior buon senso. Ora ci sono ‘uscite’ pericolose e non si pensa ai giovani che ci ascoltano e ci guardano. Non diamo il buon esempio…”.

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ESCLUSIVA – Sgarbi ha ragione! Lotito disposto ad accettare il Flaminio ma solo a determinate condizioni

Hanno fatto scalpore le parole di Sgarbi di qualche giorno fa su Lotito disposto ad accettare il Flaminio come stadio della Lazio ma solo a determinante condizioni. Notizia però confutata da Diaconale: “Lotito vuole lo stadio della Lazio sulla Tiberina”. Tuttavia, da indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, Sgarbi diceva il vero.

Procediamo però con ordine per chi non avesse seguito la vicenda dall’inizio. In radio Sgarbi aveva detto: “Ho parlato con Lotito e ho preso atto di quale sia il suo progetto. Mi ha confidato che sarebbe disponibile a considerare il Flaminio come futuro stadio della Lazio. Ma a determinate condizioni, ossia che siano resi edificabili i suoi terreni sulla Tiberina”. Ieri c’è stato poi un confronto diretto tra il famoso critico d’arte e il responsabile della comunicazione Lazio. Ascoltando però attentamente le parole di Diaconale, lui non smentisce la possibilità che Lotito possa davvero prendersi in carico il Flaminio, utilizzandolo magari per altri scopi.

Eppure, da indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, ci risulta che Sgarbi abbia detto il vero. Peccato che il critico abbia reso pubblica una confidenza fattagli dal presidente della Lazio. Lotito, difatti, sarebbe disposto ad accettare di costruire lo stadio della Lazio al posto del Flaminio, ricostruendolo da capo senza nessun vincolo. Questo, però, a condizione che il Comune lo aiuti (costruendo le infrastrutture), gli dia l’autorizzazione per edificare i terreni sulla Tiberina e infine gli garantisca le stesse cubature offerte alla Roma a Tor di Valle (500 mila metri cubi che verrebbero coperti solo in parte dal Flaminio e dai terreni sulla Tiberina).

E’ chiaro quindi il motivo del comunicato della Lazio inerente lo stadio della Lazio sulla Tiberina. E’ iniziato il gioco delle parti, il tira e molla tra Lotito e il Comune. Il patron capitolino per mezzo stampa ostenta un certo disinteresse per il Flaminio ma la realtà è che vuole spingere il Campidoglio ad accettare le sue condizioni. In questo caso vincerebbe Lotito ma vincerebbe anche la Lazio e i laziali che si ritroverebbero lo stadio in pieno centro.

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NAZIONALE UNDER 21 – Di Biagio convoca soltanto un “laziale”

In vista dei match contro Spagna e Polonia, il mister dell’Italia Under 21 Gigi Di Biagio ha diramato la lista dei convocati azzurri. Presente Danilo Cataldi, centrocampista di proprietà della Lazio attualmente in prestito al Genoa:

Portieri: Pierluigi Gollini (Atalanta), Simone Scuffet (Udinese);

Difensori: Antonio Barreca (Torino), Davide Biraschi (Genoa), Kevin Bonifazi (Spal), Davide Calabria (Milan), Mattia Caldara (Atalanta), Andrea Conti (Atalanta), Alex Ferrari (Hellas Verona), Adam Masina (Bologna), Nicola Murru (Cagliari);

Centrocampisti: Marco Benassi (Torino), Danilo Cataldi (Genoa), Alberto Grassi (Atalanta), Manuel Locatelli (Milan), Luca Mazzitelli (Sassuolo), Lorenzo Pellegrini (Sassuolo), Valerio Verre (Pescara);

Attaccanti: Domenico Berardi (Sassuolo), Alberto Cerri (Pescara), Federico Chiesa (Fiorentina), Federico Di Francesco (Bologna), Andrea Favilli (Ascoli), Luca Garritano (Cesena), Andrea Petagna (Atalanta), Federico Ricci (Sassuolo)

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