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Perrone: “La Lazio deve far tesoro degli errori contro la Juve, non vedo la squadra appagata”

L’ex difensore biancoceleste, Carlo Perrone, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio:

Si deve imparare da tutte le partite. Non avere Keita, Basta e Lulic a disposizione porta ad avere qualche problema in più. Si scende in campo sempre 11 vs 11. I biancocelesti devono crescere ancora un po’ a livello caratteriale.

In alcune circostanze le cose sono andate lisce durante le partite, in pochi casi invece le gare sono state combattute. Le squadre sotto di noi, forse Inter a parte, hanno rose di buon livello ma che perdono molto senza alcuni titolari in campo, come ad esempio accaduto alla Fiorentina contro di noi.

Non credo che i biancocelesti si sentano appagati dal buon girone d’andata, anzi hanno ancora tanti aspetti da dover migliorare. Tutte le squadre hanno avuto battute d’arresto.

Nessuna gara è semplice in Serie A. Il Chievo non è in alto in classifica ma vende sempre cara la pelle ed è molto organizzata. I gialloblù avranno alcune defezioni, ma lo stesso vale per la squadra di Simone Inzaghi, che dovrà fare a meno contemporaneamente di Immobile e Keita. La classifica dice che c’è un divario tra le due squadra, ma i biancocelesti dovranno comunque fare attenzione al Chievo.

L’attaccante classe 1990 manovra, attacca la profondità e svaria molto su tutto il fronte d’attacco, sfruttando anche le sponde aeree di Milinkovic. Lulic è un giocatore importantissimo: può giocare in svariate zone di campo, corre, difende e attacca, ha forza fisica e allungo, sa crossare e tirare. A volte viene ingiustamente criticato.

Se Djordjevic dovesse partire titolare, spero che non senta troppo la pressione: sarebbe una chance importante per lui. Deve scendere in campo con la giusta concentrazione”.

Orsi: “Lazio paurosa in alcuni match. Che bravo Inzaghi!”

L’ex portiere biancoceleste Fernando Orsi, intervistato da Radiosei, è tornato a parlare della sconfitta della Lazio allo Juventus Stadium.

Orsi ha esordito elogiando il tecnico biancoceleste: “Inzaghi sta facendo benissimo ma alla Lazio servirebbe qualcosa in più per affrontare determinate partite. Serve carattere e quello deve venire dai senatori. Biglia a 30 anni è ancora nella Lazio e purtroppo il motivo sta lì. Altrimenti un giocatore con le sue qualità tecniche sarebbe in club che ambiscono a obiettivi più grandi. Molte sfide con le grandi la Lazio ce l’avrà in casa e questa è l’unica cosa che mi mette un po’ di ottimismo. Ci sono giocatori altalenanti che condizionano tanto l’andamento delle partite: è una squadra che deve crescere in determinate situazioni.

Ci sono compagini più scarse della Lazio che però non mollano in nessuna partita. Gli uomini di Inzaghi in certi match hanno mostrato un po’ di paura. Non mi sembrano appagati, credo vorranno fare qualcosa di più. Hanno ancora degli obiettivi e credo che questo sia già tanto arrivati a questo punto. Inzaghi sta facendo molto bene, deve continuare così. Anche lui forse deve mostrare un po’ più di personalità in determinate occasioni. Con grande rammarico dico che la Lazio dovrebbe sempre ambire a obiettivi più grandi. E’ un peccato parlare sempre di questi problemi”.

PIERPAOLO MARINO: “LA LAZIO NON PUO’ PIU’ CRESCERE. VI SPIEGO PERCHE'”>>>LEGGI QUI

Pierpaolo Marino: “La Lazio non può più crescere. Vi spiego perché”

Il dirigente italiano Pierpaolo Marino, ex ds di Napoli e Atalanta ha affrontato diverse tematiche riguardanti la Lazio.

INZAGHI E LOTITO

Queste le parole di Marino: “La Juve deve prendere almeno un centrocampista e se va via Evra dovrà prendere un terzino. La Roma deve fare qualcosa. La Lazio? Cosa volete?! Sta facendo bene. Eravate tutti disfattisti invece sta facendo un ottimo campionato. Ha perso a Torino ma con la Juve hanno perso in tanti. Siete sicuri che comprando giocatori Lotito dia un aiuto a Inzaghi?! Acquisti importanti responsabilizzano l’allenatore. Facciamo finta che la Lazio prenda 2-3 giocatori dal Real Madrid, se poi non dovesse arrivare in Champions l’allenatore verrebbe subito messo in discussione. Se invece senza rinforzi la Lazio dovesse arrivare in Europa, Inzaghi avrà fatto un mezzo miracolo, se dovesse arrivare in Champions League sarebbe un santo.

Ma poi pensate che Lotito ascolti allenatori e ds?! E’ un manager lucido. Può piacere o meno, ma ha portato la Lazio a livelli importanti tenendo il bilancio in regola. Dovrebbe fare follie per portare giocatori?! Che senso ha aggiungere per aggiungere?! Le cose possono anche peggiorare con nuovi acquisti. Anche la Juve fatica a trovare giocatori all’altezza. La Lazio ha una rosa importante che per migliorare dovrebbe prendere giocatori dalla Juve, dal Milan o dal Napoli, di certo non da squadre minori”.

LOTITO NON ASCOLTA NESSUNO

Marino glissa alla domanda se lavorerebbe con Lotito: “Non mi pongo il problema perché non c’è mai stato nulla. Sono amico di Lotito e mi diverto con lui”. Il dirigente avellinese difende l’operato del presidente capitolino: “La strategia di Lotito è quella di gestire la Lazio il più a lungo possibile. E’ sua l’azienda, che problema c’è?! Il tempo dei mecenati è finito. Lotito ha preso la Lazio fallita e che aveva conosciuto la serie B in passato. Solo con Cragnotti si è vissuto un momento di splendore. 

Se volete i cinesi chiamateli, ma chiamate quelli buoni però. Se non ci sono acquirenti che bisogna fare?! Voi fate bene a stimolarlo a migliorare ma tanto lui non vi ascolta. Lui segue soltanto il suo metodo. Oggi il calcio è cambiato, non ci sono più i Cragnotti e i Chinaglia che poveretto si è rovinato con la Lazio. Oggi vince chi ha il bilancio a posto”.

DE LAURENTIIS COME LOTITO

Quando gli viene chiesto come potrebbe fare la Lazio a raggiungere i livelli del Napoli, Marino risponde: “De Laurentiis è come Lotito. Solo che il Napoli conta 3 mln di tifosi e cavalca l’onda dell’entusiasmo di una città che ha una sola squadra. Immaginate – anche se è una bestemmia – se Lazio e Roma si fondessero che squadrone si creerebbe. Inoltre il fatturato del Napoli è 3 volte quello della Lazio. Se Lotito gestisse la squadra campana probabilmente farebbe anche meglio. Il proprietario dei capitolini è stato chiaro fin da subito: vuole tenere i conti a posto e gestire in maniera sana la Lazio. Non ha mai detto di voler vincere scudetti e Champions. Oggi chiedere alla Lazio di arrivare in Champions significa chiederle di arrivare sopra a squadre che investono molto di più” .

LA LAZIO NON SI PUO’ MIGLIORARE

Alla domanda sul come fare per far crescere il fatturato del club biancoceleste, Marino risponde in maniera cinica: “La Lazio è quella e non si può più fare nulla per crescere. Contano i diritti tv e squadre come Juve, Napoli e le milanesi toccano picchi di audience a cui le romane non arrivano. Si dovrebbe riformare la legge Melandri come in Inghilterra. Ad esempio i diritti tv della Roma equivalgono a quelli del Watford in Premier League”.

FASE DI RINNOVAMENTO

Dietro alla difficoltà dei rinnovi contrattuali di Keita, de Vrij e Biglia, Marino vede una strategia ben precisa della società: “Non conosco le dinamiche interne. Forse la Lazio vuole fare un rinnovamento. Per tenere sano il bilancio bisogna vendere i giocatori quando hanno un valore, non quando sono in scadenza o hanno intrapreso una parabola discendente. Evidentemente la Lazio ha già in mente dei ricambi. Io ammiro Tare per quello che sta facendo.

Il segreto della mia Udinese era ad esempio vendere Bierhoff quando avevamo Amoroso, vendere Jorgensen quando avevamo Pizarro. Tanto tutti i giocatori dopo i 30 anni sono destinati a finire. Se tu rinnovi dai forza solo al giocatore. La Lazio se vuole arrivare ai livelli della Juve deve trovare una proprietà che investe. Fino al terzo-quarto posto puoi arrivarci con l’inventiva, ma per vincere gli scudetti e rimanere stabilmente in Champions League c’è bisogno dei Dybala, degli Higuain etc. Il Fair Play finanziario è stata un’idea di Platini per catturare i voti dei presidenti che non avevano soldi. Ora con la dipartita di Platini, il fair play morirà”. Queste le parole di Marino a Radio Incontro Olympia.

Fabrizio Piepoli

 

TIM CUP – La Juve batte il Milan per 2 a 1 e va in semifinale

La Juve riesce a esorcizzare il tabù Milan e al terzo incrocio stagionale batte i rossoneri 2-1. La semifinale di Coppa Italia col Napoli (che ieri ha eliminato la Fiorentina) è servita.

Come contro la Lazio, dopo ventuno minuti i bianconeri mettono a segno un 1-2 micidiale. Dybala e Pjanic regalano il doppio vantaggio ai padroni di casa. Nella ripresa il Milan riapre subito il match grazie alla rete di Bacca. Tuttavia, non passano nemmeno 2 minuti e l’espulsione di Locatelli compromette le speranze di rimonta rossonera. Neto deve parare solo una punizione di Kucka e un tiro-cross di Deulofeu, mentre è la Juve, che chiude col 4-4-1-1 e Alex Sandro per Dybala, che manca due volte il 3-1 con Mandzukic, la prima per sfortuna la seconda per imprecisione di Supermario. Senza contare il consueto prodigio di Donnarumma sul destro di Pjanic. Ora la Vecchia Signora giocherà la semifinale d’andata allo stadio San Paolo contro il Napoli l’1 marzo e 4 giorni dopo ospiterà i campani allo Juventus Stadium. Le altre due semifinaliste usciranno da Inter Lazio (martedì 31 gennaio) e da Roma Cesena (mercoledì 1 febbraio).

JUVENTUS-MILAN 2-1
(primo tempo 2-0)

MARCATORI: Dybala (J) al 10′, Pjanic (J) al 21′ p.t.; Bacca (M) all’8′ s.t.
JUVENTUS (4-2-3-1): Neto; Barzagli, Bonucci, Rugani, Asamoah; Pjanic, Khedira; Cuadrado, Dybala (dal 22′ s.t. Alex Sandro), Mandzukic; Higuain. (Audero, Del Favero, Chiellini, Hernanes, Dani Alves, Lichtsteiner, Mattiello, Pjaca, Sturaro, Rincon, Muratore). All. Allegri.
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate (dal 19′ s.t. Pasalic), Zapata, Romagnoli, Antonelli; Kucka, Locatelli, Bertolacci (dal 46′ s.t. Honda); Suso, Bacca (dal 35′ s.t. Deulofeu), Bonaventura. (Storari, De Sciglio, Gomez, Paletta, Vangioni, Mati Fernandez, Poli, Sosa, Lapadula). All. Montella.
ARBITRO: Irrati di Pistoia.
NOTE: espulso Locatelli (M) per doppia ammonizione; ammoniti Kucka (M), Pjanic (J), Mandzukic (J), Bonucci (J), Alex Sandro (J), Antonelli (M), Zapata (M) per gioco scorretto.

Manfredini dà il pronostico di Lazio Chievo ed elogia Milinkovic-Savic

L’ex centrocampista biancoceleste Christian Manfredini, ha parlato ai microfoni di Radio Incontro Olympia, ha parlato di Lazio e della prossima sfida contro il Chievo.

MANFREDINI COMMENTA LULIC

Manfredini ha esordito commentando le parole di Lulic in conferenza: “Lulic è un giocatore importante e ha voluto dare una scossa alla squadra dopo una sconfitta. La Lazio ha perso quest’anno solo contro le grandi, non ha mai sbagliato due gare di fila. La sconfitta a Torino ci può stare perché la Juve è superiore”.

STADIO VUOTO

Manfredini evidenzia quello che per lui è il vero problema in casa Lazio: “La cosa più grave non è che la Lazio non gioca ogni anno in Europa ma che la squadra gioca ogni domenica con lo stadio vuoto. La cosa mi rammarica e mi chiedo perché succede questo nonostante la squadra va bene?! La causa principale è che non c’è rapporto tra tifosi e presidente. Per ambire a qualcosa di più bisogna trovare un’intesa. La Juve vince anche perché i tifosi sono con la società. La colpa è sia dei tifosi che di Lotito, però adesso troviamo una strada giusta per dare qualcosa in più”. 

LAZIO CHIEVO

Sulla gara di sabato: “Il Chievo ha sempre fatto bene a Roma, ma mi aspetto che la Lazio attaccherà subito l’avversario e cercherà di far sua la partita. Anche se mancherà Keita, la squadra potrà contare su Milinkovic. E’ un giocatore fantastico, mi piace tantissimo. Penso che alla fine la Lazio la spunterà. Campedelli e Lotito? Sono due personalità differenti. Campedelli è più riflessivo, mentre Lotito è più esuberante. Entrambi però hanno ottenuto i loro risultati: il Chievo è da anni sulla cresta dell’onda grazie alla pianificazione societaria. La Lazio ha vinto due coppe”. 

BRAVO INZAGHI

Manfredini applaude la stagione dei biancocelesti: “Nessuno avrebbe scommesso su questo campionato della Lazio. Questa è una grande vittoria e questo è merito della società, poi di Simone che ha dato gioco e vivacità alla squadra. Qualcosa manca, però bisogna capire quali sono gli obiettivi. Io cercherei di finire questo campionato com’è iniziato e poi dalla prossima stagione capire cosa manca e cosa fare di più. Scudetto? Lo vincerà la Juve, anche se è meno imbattibile. E’ fisiologico, le altre hanno preso le contromisure.  Napoli  e Fiorentina giocano molto bene al calcio. I campani hanno qualcosa in più della Lazio sono più amalgamati perché giocano da tanti anni insieme. Se Inzaghi rimarrà alla Lazio per 2-3 anni e gli saranno dati giocatori all’altezza potrà arrivare ai livelli del Napoli.

Felipe Anderson e quel messaggio enigmatico su Instagram…

Certamente le ultime due uscite della Lazio contro Genoa e Juve, hanno messo in ombra il talento di Felipe Anderson. Il giocatore è stato criticato di poco impegno, anche dallo stesso Inzaghi.

Su Instagam Felipe Anderson ha postato una scarpa di calcio impolverata sopra un campo di calcio in terra con su scritto “Deixa que digam. Que pensem. Que falem. Deixa isso pra lá“. Tradotto significa: “Lascia che dicano. Che pensino. Che parlino. Non importa”. Un messaggio enigmatico che pare rivolto ai suoi detrattori. D’altronde, nonostante le ultime uscite incolore, il brasiliano resta un giocatore determinante per i biancocelesti. Lo dimostra il fatto che è il secondo miglior assistman del campionato.

Deixa que digam. Que pensem. Que falem. Deixa isso pra lá. 👊🏽

Una foto pubblicata da Felipe Anderson (@f_andersoon) in data:

ROMA – Sciopero ATAC: buone notizie per chi utilizza i mezzi

Una buona notizia per tutti coloro che si spostano per la capitale con i mezzi pubblici. Lo sciopero Atac di 4 ore che si sarebbe dovuto tenere dalle 8.30 alle 12.30 di venerdì 27 gennaio non ci sarà.

SERVIZIO REGOLARE PER I MEZZI PUBBLICI DELL’ATAC

Nell’incontro tenutosi tra l’Assessore capitolino alla Mobilità, Linda Meleo, e i rappresentanti sindacali di Faisa Cisal, è stato firmato un verbale di intesa. Il servizio sarà quindi regolare per bus, tram e metropolitane. Tutto normale anche per ferrovie urbane Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo. Regolare anche il servizio sulle oltre cento linee bus periferiche gestite dal Consorzio Roma Tpl. Quest’ultimo non avrebbe comunque preso parte all’agitazione.

Tragedia per Oddo: tra le vittime del Rigopiano un suo amico. Commovente il suo post di cordoglio

Prima della gara contro il Sassuolo, il tecnico del Pescara Massimo Oddo era apparso scuro in volto. Aveva addirittura dichiarato che non aveva senso giocare quella partita. Il motivo è da ricondurre alla tragedia dell’hotel Rigopiano. Infatti tra le vittime c’è anche Roberto Del Rosso, proprietario della struttura e amico del tecnico abruzzese.

Oddo ha usato Instagram per esprimere il suo cordoglio. Queste le sue parole: “Solo qualche mese fa con grande entusiasmo e con la luce che si vede negli occhi dei bambini mi mostravi emozionato tutti i nuovi lavori per rendere fantastico il tuo meraviglioso paradiso….oggi non c’è piè nulla solo morte e distruzione,un incubo che la natura ci ha lasciato!riposate in pace Roberto,tu e tutte quelle persone che ci hanno lasciato..”.

Solo qualche mese fa con grande entusiasmo e con la luce che si vede negli occhi dei bambini mi mostravi emozionato tutti i nuovi lavori per rendere fantastico il tuo meraviglioso paradiso….oggi non c’e’ piu nulla solo morte e distruzione,un incubo che la natura ci ha lasciato!riposate in pace Roberto,tu e tutte quelle persone che ci hanno lasciato…❤ #rip #rigopiano

Una foto pubblicata da Massimo Oddo (@maxoddo76) in data:

LEGGI LE PAROLE DI ORSI CONTRO BIGLIA E LA SOCIETA’>>>CLICCA QUI

Birsa pensa a sabato: “E’ una sfortuna incontrare una Lazio così in forma”

Nella gara d’andata le sue punizioni misero in evidenza le lacune della retroguardia biancoceleste. Parliamo di Birsa e proprio dal suo piede partì l’assist per il gol di Gamberini a cui poi rispose de Vrij. Sabato il Chievo affronterà la Lazio all’Olimpico e vuole riscattarsi dopo la sconfitta contro la Fiorentina.

VOGLIAMO VINCERE

In conferenza stampa Birsa ha commentato: “L’infermeria piena non ci aiuta. Dobbiamo comunque ripartire dalla gara con i viola per riprendere il cammino. Lo 0-3 contro la Fiorentina non mi ha fatto dormire la notte perché hai giocato bene e non siamo riusciti a portare a casa nulla. Adesso però dobbiamo pensare solo alla Lazio, un’altra rivale di alto livello. La Lazio per nostra sfortuna è una squadra in forma e che sta facendo molto bene. Noi però a Roma andremo a fare la nostra gara, proprio come abbiamo fatto contro la Fiorentina. Vogliamo ripeterci in questo senso, magari con un ulteriore miglioramento. E un pizzico di fortuna”.

INZAGHI DISEGNA LA LAZIO ANTI CHIEVO>>>CLICCA QUI

Orsi attacca Biglia: “E’ come la Sora Camilla…”. Poi tocca alla società

L’ex portiere biancoceleste Fernando Orsi, intervistato da Radio Incontro Olympia, ha affrontato diverse tematiche. Ha difeso de Vrij ma ha attaccato duramente Biglia. Poi ha criticato la società per la dimensione che ha dato alla Lazio.

ORSI SU INZAGHI, DE VRIJ E FELIPE ANDERSON

Orsi ha elogiato Inzaghi: “Simone è bravo ma ha poca esperienza. Per questo motivo con le grandi non riesci a vincere. Deve crescere ma è un bravo allenatore. Tare su certi giocatori ci ha preso, su altri no. Ha grandi potenzialità ma ha le mani legate”. Dopo Juve Lazio, de Vrij è stato oggetto di critiche: “A Roma si va da un eccesso all’altro. De Vrij non si discute, è il miglior stopper in Italia. Felipe Anderson? La bellezza di questo giocatore è che è naif, sembra sempre che stia in allenamento. Se vi aspettate che giochi un campionato intero ad alti livelli è una battaglia persa”.

ORSI CRITICA BIGLIA

Dalla difesa a de Vrij all’attacco a Biglia: “Manca di personalità, si limita al compitino. Non è un leader, non è un capitano. E’ un buon giocatore ma per pretendere 3 mln di ingaggio devi avere gli attributi per guadagnarteli. Non a caso a 31 anni gioca ancora alla Lazio che reputo una squadra di seconda fascia. E’ come la Sora Camilla, tutti la vogliono e nessuno se la piglia. Ledesma parlava poco ma i compagni lo seguivano. Quando parlava alle tv non parlava mai del contratto, invece Biglia non fa altro che parlare di quello. Lui deve capire che è il capitano di una squadra di 117 anni, è entrato nella storia”. 

NESSUNA CRESCITA

Dopo Biglia tocca alla società: “La Lazio vuole rimanere così, la cosa mi dispiace perché potrebbe fare di più. Inutile parlare di una crescita, l’asticella è questa. C’è una programmazione ma si basa sulla speranza. Nei preliminari di Champions speravano di passare il turno per poi prendere i soldi e acquistare. Invece bisognava acquistare prima perché anche se poi esci nel preliminare, comunque ti ritrovi una squadra competitiva per il campionato. Lazio terza? E’ difficile. Bisogna cercare di arrivare in Europa e non sarà semplice. La speranza è quella di vincere uno scontro diretto e di battere tutte le squadre che stanno dietro. Calciomercato? Si aspetterà l’estate per cedere Keita. La storia insegna che la Lazio non ha mai comprato a gennaio eccetto l’anno che rischiavamo la retrocessione”.

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Rizzolo: “Ho il cuore biancoceleste. La Lazio può giocarsela con tutti”

Per parlare della squadra biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 l’ex biancoceleste Antonio Rizzolo.

QUESTE LE PAROLE DI RIZZOLO SULLA SQUADRA BIANCOCELESTE

“Sono cresciuto nella Lazio. Il cuore è rimasto biancoceleste, seguo sempre da vicino le vicende della Prima Squadra della Capitale.

In Italia bisogna iniziare a capire che ai giovani, se bravi, va data fiducia. Inzaghi vede la squadra quotidianamente, il tecnico a Torino ha sicuramente schierato la miglior formazione possibile. Non facciamoci scoraggiare da una sconfitta in casa di una corazzata come la Juve, che vince da anni lo Scudetto.

Giocare allo Juventus Stadium non è facile per nessuno. Rimane il rammarico di non aver potuto dire la nostra fino in fondo, bastava un pizzico di attenzione in più nella prima parte di gara. I due gol subiti hanno penalizzato molto il rendimento dei biancocelesti. I biancocelesti avevano sempre approcciato in maniera egregia.

Stiamo costruendo un patrimonio futuro, ma già l’immediato sta dando soddisfazione. Non va disperso l’entusiasmo che c’è nella gente. I giovani stanno crescendo, dobbiamo giocare con la spensieratezza mostrata in questa prima parte di stagione, che ci ha portato a raggiungere questi risultati positivi. Continuiamo ad aiutare questa squadra. Inzaghi è un condottiero, ha costruito un gruppo. Se tranquilla e concentrata, la Lazio può competere con tutti.

Troppe pressioni potrebbero pesare su una rosa abbastanza giovane come quella biancoceleste. In Serie A non esistono più partite semplici. È sempre meglio giocare in casa: è un piccolo vantaggio, nulla di più. I biancocelesti fino ad ora hanno fatto molto bene all’Olimpico ma bisogna sempre scendere in campo con la giusta concentrazione.

Milinkovic in questa stagione ha compiuto un enorme salto in avanti. Murgia può far bene, non occorre però dargli troppe pressioni: mister Inzaghi ha dimostrato di avere grande stima del giovane centrocampista”.

Farris: “Avevamo impostato la gara in una certa maniera ma quell’uno-due…”

Ancora uno scontro diretto con le prime della classe e ancora una sconfitta. C’è poco da fare. Ogni volta che la squadra biancoceleste è chiamata al salto di qualità l’ingranaggio si inceppa. Questa volta la sconfitta con la capolista Juventus a Torino si poteva mettere in preventivo. Ma non la mancanza di personalità mostrata dalla squadra di Inzaghi nella prima parte di gioco. Per commentare la gara è intervenuto ai microfoni il vice allenatore Farris.

LE PAROLE DI FARRIS A “ZONA CESARINI”

Eppure, come dichiarato da Massimiliano Farris ai microfoni di Lazio Style Channel la gara era stata preparata in maniera diversa:

“Avevamo un’impostazione di gioco. Abbiamo proposto le nostre idee ma subire l’iniziale uno-due è stato troppo pesante a livello mentale. I bianconeri hanno accettato l’uno contro uno sugli esterni. La vera sorpresa è stato il sacrificio di Mandzukic, un attaccante centrale che ha ripiegato anche in fase difensiva. La Juventus quando va in vantaggio si difende con undici giocatori”.

 

 

Canigiani: “Ancora pochi giorni per approfittare del mini abbonamento”

Nonostante il buon campionato della squadra biancoceleste i sostenitori laziali continuano a restare lontani dall’impianto capitolino. La società dal canto suo continua a proporre nuove iniziative per riempire gli spalti. Questa volta la promozione del club di Lotito è legata ai risultati delle prossime tre partite. In pratica una scommessa con i tifosi. Un mini abbonamento che scadrà solo nel momento in cui la squadra biancoceleste conquisterà 7 punti. La promozione come dichiarato da Marco Canigiani è ormai però agli sgoccioli.

LE PAROLE DI CANIGIANI SUL MINI ABBONAMENTO

Per parlare della scadenza dell’iniziativa è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel il Responsabile del Marketing Marco Canigiani:

“Fino a venerdì c’è la possibilità di sottoscrivere il mini abbonamento che garantisce almeno le prossime tre partite casalinghe che però è legato soprattutto alla conquista dei 7 punti. Chi acquisterà questo abbonamento, nell’eventualità che la squadra non dovesse riuscire a fare almeno sette punti in queste tre partite, potrà acquistare al prezzo simbolico di 1€  tutte le successive partite casalinghe fino al raggiungimento del settimo punto. Tutto inizierà a partire da Lazio-Chievo.

Festeggiare il Capodanno Cinese è un modo per avvicinare questa popolazione allo stadio ed anche per aprirsi verso determinati mercati che stanno dimostrando grande interesse verso il calcio italiano. Molto probabilmente un’altra squadra italiana oggi presenterà un’iniziativa analoga”.

Av. Zavaglia: “Felipe Anderson deve essere libero di svariare”

L’avvocato Franco Zavaglia è intervenuto ai microfoni di Cittàceleste per parlare di mercato in casa Lazio e Felipe Anderson

MERCATO LAZIO

Ai microfoni di Cittàceleste è intervenuto l’Avv. Franco Zavaglia che ha parlato prima del mercato della Lazio: “Nessuno  tra Keita, Biglia e de Vrij potrà partire a Gennaio, e non credo andranno via tutti e tre a Giugno. Sono troppo importanti per la Lazio. Keita, potrebbe andare via. La Lazio comprerà se uscirà qualcuno, altrimenti la vedo difficile. Tare sta facendo un ottimo lavoro, compra dei ragazzi che in 2-3 anni maturano e hanno la possibilià giocare in squadre di primo livello europeo. Difficilmente prende un giocatore di cui non è molto convinto. Naturalmente tutti posso sbagliare, anche lui, ma poi arrivano i vari Sergej, De Vrij, Immobile, e altri calciatori che stanno facendo un ottimo campionato”.

FELIPE SOTTOTONO

L’avvocato ha contribuito a portare in Italia Felipe Anderson, che ora sta passando un brutto periodo di forma: “Non ci dimentichiamo che è un giovane. Per cui non ha ancora la continuità giusta di un calciatore di una certa esperienza. Io dico che Felipe non ha mai giocato nella sua posizione migliore. Al centro da il suo meglio. Deve essere libero di svariare ed allargarsi poi. La maggior parte dei brasiliani non hanno la determinazione degli europei perché per loro il calcio è divertimento. Se la cattiveria non ce l’hai nell’animo non si compra al supermercato, basti guardare Gabigol. In Italia non è facile per i nostri ragazzi, figuriamoci per gli stranieri”.

INTANTO ARRIVANO LE NEWS DA FORMELLO

Tommaso Rocchi: “Il derby? Anche qui è una partita differente!”

L’allenatore dei Giovanissimi Provinciali ed ex attaccante della Lazio, ha vinto il derby con i suoi ragazzi ed ha commentato il tutto ai microfoni di Lazio Style Channel.

ROCCHI BOMBER ANCHE IN PANCHINA

Tommaso Rocchi  sta dimostrando di essere un allenatore niente male. L’ex attaccante ha vinto con i suoi ragazzi il derby : “E’ una partita differente dalle altre, anche se sono ragazzi è pur sempre un derby! Ho visto che sentivano la sfida nei primi minuti della partita siamo stati un po’ contratti nonostante il nostro vantaggio. La Roma ha pareggiato poco dopo. Poi siamo cresciuti facendo altri due gol prima di andare negli spogliatoi. Nella ripresa i ragazzi hanno saputo gestire la gara, non abbiamo mai sofferto. La cosa che mi è piaciuta di più è stato il loro spirito di squadra. Prima della partita, gli avevo detto che se avessimo giocato da squadra, questa partita l’avremmo vinta ed alla fine così è stato. Nonostante sono dei ragazzi di 12-13 anni, certe cose le percepiscono, erano consapevoli che la partita con il Leocone quella con la Roma erano due partite importanti . Le abbiamo vinte entrambe. Adesso dobbiamo essere bravi a continuare così .”

I SUOI RAGAZZI CRESCONO

Ha poi commentato i miglioramenti dei suoi ragazzi: “La cosa che mi piace di più, sono i miglioramenti che ci sono stati sia dal punto di vista dei singoli che da parte del gruppo, sicuramente l’aspetto più importante è quello tecnico. I ragazzi hanno le qualità, ma vanno migliorate , mentre l’aspetto tattico è fondamentale da farglielo capire. Si gioca in undici, ci si deve muovere in una certa maniera per creare spazi e giocate. Ho visto una crescita notevole ed apprezzo il fatto che loro si impegnino nell’apprendimento.  Sono felice di queste due vittorie, alle partite contro la Roma ci tenevo in modo particolare perché essendo laziale ed avendo indossato per molti anni questa maglia, anche per me è una partita diversa dalle altre. Posso anche dire alla vigilia di questa stracittadina ho dormito qualche ora in più. L’ho vissuta più in maniera serena. Continuiamo così!”.

ARRIVANO  NOTIZIE DAL MERCATO DEI GRANDI

CALCIOMERCATO – Ecco l’offerta della Lazio per Jonathan Cafù

Nonostante il calciomercato della Lazio sia vincolato dalle cessioni ecco l’offerta per l’attaccante del Ludogorets, Cafù

EPPUR SI MUOVE

Piccola svolta nel calciomercato biancoceleste, nonostante sia vincolato dalle cessioni, sembra la Lazio si stia muovendo. Dopo essere quasi del tutto sfumato El Ghazi, la Lazio sembra aver avanzato un offerta al Ludogorets per Jonathan Cafù. Il brasiliano è in grado di giocare su tutto il fronte di attacco, come prima punta o esterno di entrambe le fasce. In questa stagione ha totalizzato 11 reti e 7 assist in 28 presenze. In questo modo si troverebbe sia il vice Immobile che il sostituto di Keita. Secondo Il Messaggero l’offerta della società capitolina è di 6 milioni di euro, ma la società bulgara ne vuole almeno 8. Il mercato è agli sgoccioli, il tempo stringe ma la rosa è sempre la stessa. Tra tutte le piste questa sembra quella più concreta.

INTANTO ARRIVANO ALTRE NOTIZIE DAL MERCATO

Jerry Calà: “Chievo ambiente tranquillo e sportivo. Pellissier ragazzo straordinario”

I suoi film negli anni ottanta hanno segnato un’epoca della commedia italiana. Da veronese doc, Jerry Calà è anche molto vicino alle vicende di Verona e del Chievo. E proprio la sfida contro i gialloblu è stato l’argomento centrale dell’intervento dell’attore e regista sugli 88.100 di Elleradio, nella trasmissione “Laziali On Air”.

 

UN FIGLIO (JOHNNY) CHE TIFA CHIEVO…

Quello del Chievo è un bell’ambiente, una bella realtà con una tifoseria tranquilla e sportiva. Mio figlio mi ha fatto affezionare a questa squadra, che ultimamente però non ci sta regalando grandi soddisfazioni. Abbiamo perso una caterva di partite di fila e siamo un po’ preoccupati. Manca pochissimo alla chiusura del mercato di gennaio e il dottor Campedelli non sembra intenzionato a vendere qualche pandoro per rinforzare la squadra (ride, ndr)”.

IN USCITA LIBRO E FILM DI JERRY CALA’

Penso che sarà molto bello rivedere sul grande schermo tutti noi riuniti. Il film dovrebbe uscire tra fine febbraio e i primi di marzo. Si tratta di una pellicola che parla di un vecchio gruppo di cabarettisti in una casa di riposo per artisti. Per quanto riguarda il libro l’anno scorso mi è stato chiesto da una casa editrice di prestigio come la Sperling & Kupfer di dedicarmi a questo progetto. Io ho sempre preso in giro gli artisti che scrivevano biografie e invece alla fine ci sono caduto anch’io. Aprendo l’album dei ricordi mi sono reso conto che avevo moltissime cose da raccontare, credo sia venuto fuori un libro onesto e piacevole da leggere“.

L’AMICIZIA CON PELLISSIER E I GIOCATORI DEL CHIEVO

Pellissier è un ragazzo che non smette mai di stupire. Abbiamo organizzato una festa per i suoi cento gol in Serie A con la maglia del Chievo e lui già era arrivato a centodue!!! E’ una grande persona, un ragazzo straordinario. Del Chievo ammiro Meggiorini che da quando è arrivato in gialloblu ha fatto la differenza. Ha una storia strana perché nasce come tifoso dell’Hellas, ma si è calato perfettamente nella realtà del Chievo“.

FORMELLO – Per Simone Inzaghi dubbi in difesa. E l’attacco?

I biancocelesti si sono ritrovati stamane a Formello agli ordini di Simone Inzaghi per l’allenamento mattutino. Prime vere prove tattiche in vista della sfida di sabato contro il Chievo.

L’ALLENAMENTO

Allenamento iniziato sul campo Mirko Fersini di Formello alle ore 11:30. La squadra è stata inizialmente divisa in due gruppi: lavoro tattico per tutto il reparto arretrato con mister Farris; lavoro tecnico attraverso cross e conclusioni in porta, invece, per il pacchetto offensivo agli ordini di mister Inzaghi. Infine, in chiusura di seduta, la consueta partitella finale a campo ridotto con tocchi a scalare. Gol decisivo di Alessandro Murgia, che ha sancito la fine della seduta mattutina.

REBUS DIFESA

Simone Inzaghi ha provato i movimenti di una linea difensiva a 4, affiancando Wesley Hoedt a Stefan de Vrij. Dopo le buone prove contro Crotone e Genoa, il mancino spera di ritrovare una maglia da titolare al fianco del connazionale. Wallace comunque mantiene un leggero vantaggio sia sull’olandese che su Bastos. Sulla fascia appare scontato il rientro di Dusan Basta, che ha smaltito l’affaticamento muscolare ed è in pole davanti a Patric. Sulla corsia opposta sicuro di una maglia Stefan Radu.

ATTACCO AI MINIMI TERMINI

Poche soluzioni per quanto riguarda il reparto offensivo. Ciro Immobile, dopo l’ammonizione rimediata a Torino contro la Juventus, è stato fermato dal giudice sportivo, e Keita è ancora in Gabon con il Senegal per la Coppa d’Africa. Toccherà a Filip Djordjevic, in gol contro il Genoa in Coppa Italia, agire al centro dell’attacco biancoceleste. Buone notizie da Rossi: il centravanti della Primavera sembra aver recuperato dall’infortunio alla caviglia patito contro il Perugia. Oggi ha svolto differenziato insieme a Kishna con il preparatore Bianchini. Per l’olandese il recupero sembra difficile.

La ripresa è fissata per domani mattina alle ore 11:30.

INTANTO LULIC SGRIDA LA SQUADRA IN CONFERENZA STAMPA

 

CONFERENZA – Lulic sgrida la squadra: “Dov’è la voglia di vincere?”

Senad Lulic, jolly biancoceleste, è intervenuto da Formello per la consueta conferenza stampa infrasettimanale. Il bosniaco ha analizzato il momento della squadra di Inzaghi.

Cosa pensi dopo il match di Torino contro la Juventus?

E’ difficile parlare anche perchè non c’ero. Andare a vincere a Torino non è facile per nessuno, serve la gara perfetta. Non abbiamo giocato bene. Contro Crotone, Atalanta e Genoa non abbiamo fatto molto bene e quindi contro la Juve avremmo dovuto dare molto di più. Adesso dobbiamo ripartire e fare subito risultato contro il Chievo“.

Vedi una squadra in calo?

Vedo cose diverse rispetto a prima, non vedo la voglia di vincere i duelli e i contrasti. Anche contro Crotone e Atalanta non eravamo gli stessi dei mesi prima. Ognuno dentro di sè deve pensare a non mollare, lottare per i compagni, la maglia e i tifosi. Tutte cose che non abbiamo fatto nelle ultime partite. Adesso dobbiamo ripartire, come siamo ripartiti da Auronzo, dove nessuno si aspettava niente da noi“.

Cosa vi ha detto Inzaghi dopo la Juventus?

Abbiamo analizzato i nostri errori. L’atteggiamento e la voglia ognuno deve averla dentro di sè, non può dartele il mister“.

Che partita ti aspetti contro il Chievo?

E’ un avversario tosto, molto abile nelle palle ferme. Mi aspetto una partita di grande sacrificio. Si chiudono bene e sono bravi a ripartire. Dobbiamo avere molta pazienza senza perdere fiducia. Le partite si vincono anche al 90esimo“.

I rinnovi contrattuali pesano?

Non saprei. Forse parlate di Biglia e de Vrij. Due anni fa mi trovavo nella stessa situazione. Non dobbiamo pensare a questo, le critiche non vanno bene né per loro né per questa squadra“.

Ti dà fastidio il periodo di mercato?

Personalmente no. Il mercato esiste e c’è sempre stato. I giocatori devono anche essere forti mentalmente e lasciare queste cose da parte”.

La squalifica per le parole post derby? L’obiettivo della Lazio? E la tua posizione in campo?

Per quanto riguarda la squalifica non ci penso più. Ho saltato Crotone, Natale, Santo Stefano…Il nostro obbiettivo è l’Europa e dobbiamo lottare per arrivare là. La mia posizione? Qualsiasi ruolo va bene, io do sempre il massimo. Certo cambiare posizione ogni volta non è semplice, ma per un allenatore è una cosa positiva. E’ comunque piacevole sapere che ogni allenatore che è stato qua ha avuto fiducia in me in diverse posizioni“.

Giulio Piras

CALCIOMERCATO – Lazio, Castro ha deciso. E Lotito…

In ottica mercato, in casa Lazio si registrano in queste ore importanti novità sul fronte Lucas Castro: sembra infatti che l’argentino, che sabato pomeriggio arriverà all’Olimpico per sfidare con il suo Chievo proprio i biancocelesti, avrebbe espresso il suo gradimento circa l’ipotesi di approdare nella Capitale.

NO AL TORINO. E LOTITO…

A riferirlo il portale TorinoGranata.it, secondo cui il 27enne centrocampista ed esterno offensivo sembrerebbe allontanarsi dalla prospettiva di accasarsi al Torino, preferendo invece vestire la maglia biancoceleste. Adesso dunque tutto starà a convincere il club veronese, che, per privarsi del suo giocatore, chiede 8 milioni di euro, anche se potrebbe cedere anche intorno ai 6,5. In giornata dunque Lotito potrebbe approfittare dello stallo dei granata – la cui proposta al momento non va oltre i 5 milioni – e fare la prima offerta per accontentare Castro e portarlo alla Lazio.