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Djordjevic da ‘record’ nell’era Lotito. E c’è chi ha fatto peggio…

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Può sembrare paradossale, ma nella lista dei ‘record’ dell’era Lotito è entrato anche Filip Djordjevic.

LA STATISTICA

Contro il Cagliari, il centravanti serbo è sceso in campo al 67′, a distanza di un mese dall’ultima apparizione, da quei 12 minuti finali in cui aveva calcato il manto erboso nella sfida con l’Empoli. Tra i maggiori indiziati infatti a lasciare la Capitale nella finestra invernale di mercato, alla fine è rimasto a Roma, ma, avendo davanti un ‘collega’ del calibro di Ciro Immobile, si è dovuto accontentare di guardare le partite dalla panchina. I minuti in campo, così come le occasioni, sono andati sempre più scarseggiando, portando l’ex Nantes a siglare una sola rete in 1.476 minuti in serie A. Un dato che costituisce un record, ovviamente in negativo, tra gli attaccanti biancocelesti nell’era Lotito: con una sola rete segnata in 37 presenze, il serbo si piazza infatti al penultimo posto tra i centravanti passati a Formello dopo il 2004, davanti all’attuale ds Igli Tare (autore anch’egli di un solo gol, ma in 45 apparizioni).

Roma, Pallotta carica: “La stagione non è ancora terminata, con la Lazio…”

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Prendersi la rivincita contro la Lazio e accedere alla finale di Coppa Italia: una doppia missione a cui la Roma crede moltissimo.

LA CARICA DI PALLOTTA

A testimoniarlo le parole del presidente giallorosso James Pallotta, che ha cercato di caricare l’ambiente in vista della semifinale di ritorno contro i ‘cugini’: “Per me la stagione non è ancora terminata, proseguiremo con questa linea e saremo ancora più competitivi. La Juve deve ancora incontrare noi e il Napoli e noi possiamo farcela con la Lazio in Coppa Italia. L’obiettivo è raggiungere la Champions, per cui adesso dobbiamo continuare a vincere le partite“.

Pancaro immerso nei ricordi della Lazio dello scudetto

Il 14 maggio del 2000 una data che ogni tifoso laziale porta nel cuore. A tale proposito, Pancaro, terzino destro della Lazio campione d’Italia, ha ricordato quella stagione

Queste le parole di Pancaro a Sportitalia:“Sono stato fortunato perché ho giocato in una delle Lazio migliori della storia in una società forte. Oggi vivo ancora a Roma, quindi la Lazio ha un posto nel mio cuore. Abbiamo vinto poco per quello che realmente potevamo vincere, forse non eravamo abituati a farlo e i problemi societari successivi hanno smantellato la squadra. La vittoria dello scudetto, un sogno da quando ero bambino e riuscire a vincerlo a Roma è stato il punto più alto nella mia carriera”.

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Fabrizio Ravanelli: “Lazio credici alla Champions League!”

Col pareggio a reti bianche di Cagliari, la Lazio ha detto addio ai sogni Champions. Recuperare 6 punti al Napoli terzo pare velleità, anche se la matematica dà ancora speranze ai biancocelesti. Ne è convinto Fabrizio Ravanelli, che ha vestito la maglia della Lazio proprio nell’anno  dello scudetto.

Queste le parole di Ravanelli alla Gazzetta dello Sport: “La Lazio può ancora andare in Champions League. Anche nell’anno dello scudetto riuscimmo a recuperare 9 punti alla Juventus”. Certo, provarci non costa nulla. Anche perché dopo il Sassuolo, ma soprattutto dopo il derby di Coppa italia, la Lazio sfiderà il Napoli. In caso di vittoria all’Olimpico, si potrebbe davvero riaprire il discorso. D’altronde proprio grazie alla vittoria sui campani i biancocelesti arrivarono terzi due stagioni fa sotto la guida di Pioli.

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Gomez: “Europa League? Una battaglia con grandi squadre”

La corsa verso l’Europa League è ancora aperta. Gomez lascia una dichiarazione a Premium Sport.

Gomez: “Ci crediamo anche se sarà una lotta con grandi squadre. Giocheremo tante partite in casa e dobbiamo sfruttare il fattore campo.”

L’attaccante dell’Atalanta in un’intervista fa capire che questo finale di stagione sarà infuocata. Al termine della ventinovesima partita di campionato, si è delineato in modo chiaro chi lotterà per l’Europa Leaugue. Mancano nove partite da giocare e sarà una finale intensa. Vedremo impegnate in questo “duello” l’Inter con l’Atalanta, che in questo periodo hanno dato buoni risultati, la Lazio e da domenica è tornato anche il Milan in corsa per l’Europa. La squadra di Simone Inzaghi dovrà custodire con cura la posizione in classifica ad oggi conquistata. Dalla partita con il Sassuolo non potrà più commettere errori. Un altro importante trofeo che potrebbe aiutarli in questa corsa, sarebbe vincere la Coppa Italia, il quale darebbe automaticamente accesso in Europa Leaugue.

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Tare: “Peccato che Italia Albania non si giochi a Roma”. Poi su Strakosha

Venerdì si giocherà Italia Albania, sfida valevole per la qualificazione ai Mondiali del 2018. Il Corriere dello sport ha intervistato il ds Tare, che ha parlato del match.

Queste le parole di Igli Tare: “Affronteremo un’Italia in buona salute, con attaccanti molto in forma. Mi auguro che l’Albania possa fare la sua partita. Mi dispiace non si possa giocare a Milano oppure Roma, sarebbe stata una festa per tutti gli albanesi che vivono in Italia. Hanno vissuto questa partita sempre come un sogno, l’abbiamo dimostrato a Genova, a Marassi c’erano 27 mila albanesi. La scelta dello stadio da parte della federazione italiana è stata fatta credo per questo motivo. Verranno in tanti lo stesso a Palermo, però non sarà come poteva essere a San Siro oppure all’Olimpico, dove ci sarebbe stata un’invasione”.

Poi su Strakosha, che venerdì dovrebbe giocare titolare: ““Nei suoi primi due anni alla Lazio Thomas era visto solo il figlio di un mio amico. Può crescere ancora, è un portiere completo e bravo con i piedi. Suo padre Fotaq è stato una vera leggenda da noi e un protagonista anche in Grecia. Il mio sogno? Un giorno allenare l’Albania”.

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RICAVI DEI CLUB NEL 2016 – Lazio lontano anni luce dalle Big e… sotto al Genoa!

Il 2016 della Serie A ha prodotto tanti ricavi in più rispetto all’anno precedente. Un’attenta analisi ha dimostrato come ci sia un abisso tra le big e la Lazio

LAZIO, PEGGIO ANCHE DEL GENOA

In casa Lazio il ricavo del 2016 è stato di 93,8 milioni. Un buon dato che, sull’aggregato generale della Serie A, rappresenta il 3,91% del ricavo totale della massima serie. Ma l’analisi condotta da Calcio&Finanza, rispecchia come ci sia un gap incolmabile tra i biancocelesti e le prime della classe. La squadra capitolina si trova sotto anche al Genoa. La squadra di Preziosi ha avuto maggiori ricavi, 100,4 milioni. Impressionante il distacco dalla Juventus. Il club bianconero ha avuto un ricavo di 387,9 milioni. Purtroppo anche la Roma è lontana anni luce per la lazio. Il club di Pallotta ha avuto un ricavo di 311 milioni. Di seguito la classifica dei ricavi di tutti i club:

21 MARZO 2004 – Paura all’Olimpico. Quando i tifosi fecero sospendere il derby

Il derby Roma – Lazio disputato il 21 marzo 2004, rimarrà, in negativo, nella storia della Serie A. Le due tifoserie, unite, fecero sospendere la partita ad inizio secondo tempo

DERBY SOSPESO. I FATTI

Fu una serata che iniziò male e finì peggio. Prima della partita le due tifoserie vennero a contatto e ci furono tafferugli anche con la polizia. Se fuori dallìOlimpico erano divise, all’interno, la Nord e la Sud si unirono contro la polizia. Sul finire del primo tempo si sparse una terribile voce. Secondo i tifosi di Roma e Lazio, all’esterno dello stadio una volante della polizia avrebbe investito un bambino. Si alzarono cori contro la polizia. Fu urlato “Assassini” e ci furono minacce per far sospendere il match. Ma allo stesso tempo gli altoparlanti dello stadio negarono questo scenario: “Notizia priva di fondamento“.

CALCIATORI INCREDULI

I capitani Mihajlovic e Totti, così come i loro compagni, increduli non se la sentirono di continuare a giocare. Parlarono con gli esponenti delle loro curve. Tifosi continuarono nella minaccia di “faremo qualcosa” in caso di mancata sospensione del match. Sospensione che arrivò al minuto 12 della ripresa, dopo una telefonata tra l’arbitro Rosetti e Galliani,allora presidente della Lega.

LA QUESTURA PUNTO’ IL DITO CONTRO I TIFOSI

“È tutta colpa delle tifoserie più violente che hanno voluto far sospendere questa partita. Hanno fatto girare una voce pretestuosa che ci fosse stato un bambino morto. È una notizia destituita di ogni fondamento e che le tifoserie più violente hanno usato per far sospendere questa partita. I giocatori non si sentivano sereni per continuare a giocare e l’arbitro ha deciso di fermare la partita. Alcune centinaia e migliaia di tifosi hanno attaccato le forze dell’ordine in ogni settore dello stadio

CLAMOROSO IN AFRICA – La FIFA radia a vita un arbitro

L’arbitro del Ghana, Joseph Odartei Lamptey, è stato squalificato a vita dalla FIFA per aver influenzato l’esito ed il risultato di una partita

PUGNO DURO DELLA FIFA

Durante il match tra Sudafrica e Senegal del 12 novembre scorso, l’arbitro Lamptey è stato riconosciuto colpevole di aver intenzionalmente alterato il risultato della partita, che ora potrebbe essere rigiocata. la partita era valida per le qualificazioni mondiali. L’arbitro ha concesso un calcio di rigore ai sudafricani per un fallo che, successivamanete, è stato dichiarato inesistente. Infatti il napoletano Koulibaly colpì il pallone con il ginocchio e non con la mano

IL COMUNICATO

“Sarà bandito a vita da qualsiasi attività legata al calcio, a livello nazionale ed internazionale. Inoltre ha avuto un’influenza illecita sul risultato della partita. E’ stata adottata una politica di tolleranza zero contro chi altera i risultati, e la FIFA deve essere sempre impegnata a proteggere l’integrità del calcio”

FOCUS – Serie B: la carica degli ex calciatori biancocelesti

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Tanti gli ex laziali che hanno brillato durante l’ultimo turno della serie cadetta. Da Mauri a Macheda, da Floccari a Bianchi gli ex biancocelesti hanno fatto le fortune dei rispettivi club di B.

I tabellini della Serie B hanno visto l’exploit di tanti calciatori che hanno militato nelle file della prima squadra della capitale. Ecco nel dettaglio tutte le marcature:

AVELLINO – NOVARA 1-1 con Macheda che aveva portato in vantaggio i piemontesi a inizio del match

BRESCIA – LA SPEZIA 1-1 con gol dell’ex capitano biancoceleste Stefano Mauri

CARPI – SPAL 1-4 con una doppietta del boia di Vibo Valentia Sergio Floccari

PRO VERCELLI – VERONA 1-1 con gol del vantaggio firmato da Rolando Bianchi

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Sesso in cambio di un posto da titolare: scandalo nel calcio giovanile Torinese

Assurdo quanto emerso dalle indagini della Polizia Postale. Un allenatore 20enne chiedeva sesso ai propri giocatori (sedicenni). In cambio? Un posto da titolare in squadra.

Ruota intorno al mondo del calcio giovanile l’ennesimo scandalo venuto a galla grazie ad un’operazione della Polizia Postale di Torino. E’ scattato l’arresto per un allenatore 20enne, ora ai domiciliari. Le indagini della Polizia Postale sono scattati in seguito alla denuncia per violenza sessuale dei genitori di un sedicenne con la passione del pallone. Il suo allenatore, un ventenne torinese, lo aveva invitato a dormire a casa sua dopo l’allenamento e in quell’occasione aveva tentato un approccio sessuale.

COINVOLTO ANCHE UN 50ENNE

I successivi accertamenti hanno accertato che l’allenatore interagiva in chat con i giovani calciatori per sedurli con la promessa di un ruolo da titolare in squadra. Una quindicina le vittime coinvolte. Tutti hanno confermato i sospetti della polizia facendo scattare i domiciliari per il ventenne. L’inchiesta, durata oltre un anno e tuttora in corso, si è poi estesa. Un altro allenatore, un 50enne ora in carcere, sfruttava il collega più giovane per collezionare materiale pedopornografico. Obbligo di firma inoltre per un arbitro che con la scusa di massaggi tonificanti tentava approcci sessuali.

Morabito: “La Lazio deve rinforzare la panchina. Luis Alberto e Djordjevic? Beh…”

L’agente Fifa Morabito, tifoso laziale, commenta il momento in casa Lazio. Dalla partita con il Cagliari alle possibili mosse di mercato, con qualche critica a Luis Alberto e Djordjevic.

Queste le dichiarazioni rilasciate ai microfoni di Radio Incontro Olympia: “Inzaghi deve essere il nostro punto fermo. Credo che tra gli allenatori delle big italiane lui sia l’unico che veramente è sicuro del posto. La Lazio deve lavorare sulla panchina. L’anno prossimo faremo le coppe e dobbiamo prepararci. Anche ieri con il Cagliari ci siamo resi conto che i rincalzi sono improponibili.

Uno non ha proprio voglia perché Luis Alberto non è uno scarso. A parte che sta fuori posizione ma mi sembra proprio che sia un pesce fuor d’acqua. Si è reso conto che questa sua esperienza romana è stata negativa. Djordjevic in questo momento non posso definirlo nemmeno un calciatore. Non riesco proprio a capire cosa gli sia successo. Già all’inizio si era visto che non fosse un grosso attaccante ma ora fa proprio degli errori elementari, non stoppa nemmeno la palla. La scelta di Inzaghi di farli entrare è un po’ strana.

A gennaio Inzaghi aveva chiesto a Tare di mandare via gli esuberi per puntare sui giovani. Sulla partita con il Cagliari mi aspettavo qualcosa in più da Felipe Anderson. Questo ragazzo ha tutto però a volte sembra come se si nascondesse. Secondo me bisognerebbe lavorarci sulla testa. Keita invece che sbadiglia in campo non si può proprio sopportare”. Sulle possibili mosse della squadra biancoceleste queste le dichiarazioni di Morabito: “Penso che la Lazio sia vicina a Perin. A me farebbe piacere averlo perchè è un buon portiere”.

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I tifosi del Lione raccontano del trattamento indegno subito all’Olimpico

Dopo le accuse lanciate dopo la gara contro la Roma, il tifo organizzato del Lione torna alla carica. Stavolta i tifosi prendono voce attraverso un comunicato ufficiale.

IL COMUNICATO DELLA KOP VIRAGE NORD

Questo il comunicato dell’associazione dei tifosi del Lione: “Vogliamo tornare sul trattamento indegno riservatoci dalle autorità italiane in occasione della nostra trasferta a Roma. Non contenti di averci impedito di approfittare della possibilità di visitare la città, i poliziotti romani ci hanno volutamente trattenuti per molti minuti chiusi all’interno del bus prima di poter accedere allo stadio. La maggior parte dei tifosi ha dovuto letteralmente denudarsi per poter entrare allo stadio. Abbiamo, quindi, preso la decisione di rifiutarci di entrare nel caso ci fosse stata imposta questo tipo di proceduraSolo decine di minuti dopo, grazie all’aiuto del Lione e dei poliziotti che abitualmente ci accompagnano, abbiamo ottenuto di non essere sottoposti a questa procedura degradanteIl tempo perso ci ha però impedito di assistere al fischio d’inizio e, ovviamente, al gol della nostra squadra. Vogliamo rivolgere un saluto ai membri della nostra associazione per aver mantenuto il sangue freddo. Un saluto anche a tutti i tifosi del Lione per il comportamento tenuto durante tutta la giornata, nonostante un clima decisamente poco collaborativo instaurato dalle autorità locali. Questa giornata – conclude il comunicato – ci ha fatto tornare alla memoria il brutto ricordo della trasferta di Siviglia. Sarebbe il caso che l’Uefa si preoccupasse non solo di reprimere il tifo, ma di armonizzare e agevolare le condizioni delle trasferte perché, malgrado tutto, queste restano una fonte di guadagno per i club coinvolti”.

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Caressa cerca pure di essere imparziale con la Roma ma non ce la può fare

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Dopo la gara della Roma ieri sera è andato in scena un simpatico siparietto tra Caressa e Leonardo. La prima voce di Sky sembra aver subito il colpo dell’ondata di critiche piovutagli in queste settimane. Ricordiamo che Sky ha deciso di appoggiare la rimonta della Roma contro il Lione.

In occasione della lunga intervista concessa a Sky dal presidente della Roma, James Pallotta, Leonardo ha scherzato sulle presunte simpatie dell’ex direttore della TV di Murdoch. Caressa in particolare era proprio voglioso di porgere l’ultima domanda al Presidente della Roma. Ironizzando su questo, Leonardo ha detto questa frase a Pallotta: “Mister Pallotta you must know that Caressa is a great supporter of Roma”. Caressa, con toni educati ma decisi, rivolgendosi al tecnico di Niterói ha affermato: “Occhio Leo, che se i tifosi ci credono (al fatto che siamo tifosi, ndr), noi siamo finiti”. Il primo telecronista di Sky ha così inteso prendere le distanze ma ormai il danno è fatto.

LEGGI ANCHE IL COMMENTO DI MARINO SUL POSSIBILE INCARICO ALLA LAZIO>>>CLICCA QUI

Marino, ipotesi dg: ecco la risposta del diretto interessato

L’indiscrezione lanciata da Gabriele de Bari de Il Messaggero vorrebbe Marino come nuovo dg della Lazio per la prossima stagione. Non si conosce invece il futuro di Tare. Alcuni lo vedrebbero lontano da Roma ma bisogna dire che, tra alterne fortune, rimane uno dei fedelissimi del presidente Lotito.

A proposito di questo suo possibile nuovo incarico, Marino ha commentato così a Laziopress“Ho sentito anche io le voci che mi vorrebbero alla Lazio, preferisco però non commentare”. Se il tempo è galantuomo darà presto le sue risposte.

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Giulini, presidente Cagliari: “Sono soddisfatto della prestazione dei miei”

La Lazio non riesce ad approfittare del passo falso dell’Inter per allungare in classifica. Con il Cagliari la gara si è conclusa con uno scialbo 0-0 che però non deve intaccare le ambizioni della squadra biancoceleste. Il presidente del Cagliari Giulini commenta positivamente la prestazione dei suoi contro i ragazzi di Inzaghi.

Il patron cagliaritano, Tommaso Giulini a La Nuova Sardegna commenta piuttosto sereno il pareggio interno contro la Lazio: “Sono soddisfatto, abbiamo fatto una buona partita, in crescendo. Sono piacevolmente stupito. La tenuta atletica della squadra mi conforta in vista del finale di campionato. E poi pareggiare con una grande come la Lazio è sempre un ottimo risultato…”.

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Nicchi (Pres. AIA) fa un passo indietro: “Troppe discussioni”

Troppe le polemiche ancora nel mondo del calcio. Questo non fa altro che allontanare la possibilità che al termine delle gare anche gli arbitri intervengano ai microfoni per commentare il loro operato.

A dirlo è Marcello Nicchi, il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, che ai microfoni di Radio anch’io sport ha dichiarato: “Quello di permettere gli arbitri di parlare dopo le partite è un nostro obiettivo. Però, dopo i recenti fatti abbiamo fatto un passo indietro. Più volte abbiamo detto lasciate gli arbitri sereni. Ma questo non è accaduto. Ognuno ha pensato ai propri interessi facendo ore di discussioni. Gare bellissime ridotte a un rigore fischiato o negato o a un fallo laterale. Queste cose continueranno a esserci anche con la Var. Ma la nuova tecnologia avrebbe aiutato in Juve-Milan? “Non so dirlo, può darsi di no. Sono cose da verificare. Sono curioso anche io. Mi auguro arrivi presto questo aiuto agli arbitri”.

 

Ventura: “Noi tecnici siamo come i fruttivendoli”. Poi su Immobile…

Dopo le gare di ieri il campionato si riferma. La nuova sosta arriva per via delle gare per le prossime Qualificazioni Mondiali. I convocati delle varie Nazionali hanno lasciato i propri ritiri per aggregarsi alle proprie squadre di appartenenza. Tra questi anche Ciro Immobile, che con il compagno di squadra Marco Parolo, è stato chiamato dal CT Ventura. L’Italia sarà impegnata al Barbera di Palermo contro l’Albania.

Ai microfoni di Repubblica.Tv è intervenuto il tecnico azzurro che ha parlato anche dell’attaccante biancoceleste:

Immobile attacca gli spazi come pochi. Il Torino lo ha fatto rinascere, come ha fatto con Cerci e Darmian. Noi allenatori siamo come i fruttivendoli: lucidiamo la frutta. Ma quel che conta è che dentro ci sia la polpa”.

TIM CUP – Se passa è la Juventus a decidere la data della finale

La data della finale di Coppa Italia potrebbe venire spostata. Tra le squadre interessate a una tale possibilità c’è anche la Lazio.

I biancocelesti, vittoriosi 2-0 all’andata, il 4 aprile dovranno affrontare di nuovo la Roma. Se vogliono raggiungere la finale, in programma il 2 giugno, gli uomini di Inzaghi dovranno bissare l’ottima prestazione fornita all’andata. C’è però un forse. Se la Juventus raggiunge sia la finale di Champions League che quella di TIM CUP la data della seconda verrebbe anticipata. In questo caso la finale della manifestazione nazionale si terrebbe il 17 maggio.

 

Il punto sul campionato di Xavier Jacobelli. E su Lotito e Spalletti…

Mancano ormai solo nove giornate al termine del campionato di Serie A. Le squadre sono chiamate a sostenere un ultimo sforzo per raggiungere i propri obiettivi stagionali. A parte la zona retrocessione nulla è ancora definitivamente deciso. La Juventus continua a mantenere il vantaggio accumulato sulle rivali e con molte buone probabilità si aggiudicherà di nuovo lo scudetto. I posti per la Champions a meno di sorprese sembrano assegnati, anche se c’è chi spera. Per l’Europa League invece la lotta è aperta a più squadre e andrà avanti sino al termine della corsa. Per commentare l’andamento del campionato è intervenuto ai microfoni di TMW Radio Xavier Jacobelli.

“La Juve dopo le vicissitudini della società ha dato una grande dimostrazione di forza. Questo le sarà da stimolo in vista del doppio confronto con il Napoli. La squadra di Allegri è superiore tecnicamente alle altre. E il calo fisico dei partenopei, assieme ai tanti punti persi con le piccole, spiega il divario. Peccato per la Fiorentina che si è svegliata troppo tardi. L’Atalanta invece, grazie a Gomez, ha infranto qualsiasi record. Come fatto anche dallo stesso argentino a livello personale. E hanno ancora 27 punti a disposizione. La Roma ha fallito i vari traguardi. Non mi risulta che il Lione sia allo stesso livello di Real Madrid o Barcellona. Fossi Spalletti mi preoccuperei di questo, non delle recite di teatro. Credo che i giallorossi possano pensare al dopo Spalletti. Devono trovare uno che riesca a vincere qualcosa. Allegri invece ha un rendimento fantastico e si avvicina a un record storico. Può entrare definitivamente nella storia della Juventus. Nessuno è riuscito mai a vincere sei Scudetti consecutivi. Un tipo alla Mazzone manca a un calcio come questo nel quale Lotito cerca di rientrare dalla finestra della Federazione diventando presidente della Lega B”.