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Canigiani: “Presto il rinnovo con la Macron. E anche la maglia dei -9…”

Il Responsabile del Marketing biancoceleste Marco Canigiani è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radiosei. Queste le sue parole: “Siamo felici di annunciare che domani presso il centro commerciale Roma Est verrà aperto il nuovo Lazio Style Official Store. Con l’apertura del nuovo locale puntiamo ad allargare la nostra presenza in luoghi strategici. Continuiamo a valutare anche l’ipotesi dell’apertura di un negozio in centro, ma dobbiamo tener  presente l’equilibrio economico prima di poter fare un passo del genere”.

Sui risultati ottenuti dalle promozioni offerte ai tifosi: “L’obiettivo che ci poniamo è quello di riportare il maggior numero di tifosi allo stadio, ma non è facile riempirlo di nuovo”.

Sull’accordo con lo sponsor tecnico: “Oramai siamo ai dettagli, a breve raggiungeremo l’accordo con la Macron per un rinnovo di cinque anni, per cui ci legheremo all’azienda bolognese fino al 2022. Sarà un accordo in cui la nostra collaborazione aumenterà. La Macron ci sosterrà anche a livello di infrastrutture”.

Sulla maglia dei meno 9: “E’ stata un successo, ha volato molto in alto e prima o poi tornerà a volare”.

Signori: “Avete visto come Neymar batte i rigori? Beh…”

“E segna sempre lui…” era questo il coro che si alzava dalla Curva Nord, quando calcava il verde prato dell’Olimpico Giuseppe “Beppe” Signori, un mancino formidabile, che aveva come suo marchio di fabbrica i calci di rigore senza rincorsa, nonostante ciò difficilmente sbagliava il tiro dagli 11 metri. L’attaccante ha rilasciato un’intervista a Libero dove svela un piccolo “trucchetto” che usava: “In pratica io obbligavo il portiere a decidere prima di me. Lui teneva un ginocchio più in basso dell’altro, un movimento inconscio ma una sfumatura determinante per me perché mi indicava che avrebbe spinto con quella gamba, e quindi sarebbe andato dalla parte opposta. Recentemente Neymar ha calciato qualche rigore così, da fermo, ma ha fatto qualche errore. È più difficile coordinarsi sul breve“.

Collaborazione, quella col Barcelona, nata qualche tempo fa, come svela lo stesso bomber: “Qualche mese fa mi ha chiamato lo staff tecnico del Barcellona: mi hanno chiesto dei consigli da dare a Neymar sui calci di rigore“.

Eva Henger: “Mio marito e mia figlia grandi laziali!” Poi su Keita…

Eva Henger è intervenuta a “Quelli della notte”  trasmissione di TMW Radio, soffermandosi sulla fede baincoceleste della sua famiglia, partendo da Mercedesz: “Da piccola andava fuori con le cugine e pensavamo che andassero al mare per un po’ di svago. E invece sua cugina, malata di Lazio, la portava allo stadio a vedere la Lazio. Da quel momento è diventata una grande appassionata della squadra biancoceleste. Io invece sono simpatizzante della Lazio e tifosa del Toro. Non sono scatenata. Mi fa piacere comunque guardare le partite”.

Continua poi parlando  del marito: “Lui è ancor più malato della Lazio e in fondo mi conviene tifare per i biancocelesti perchè quando vincono lui è felice, quando invece vengono sconfitti, è arrabbiato nero”.

L’attrice conclude parlando dei giocatori (ex e non) che ha conosciuto: “Non sono una grande esperta di calcio però con mio marito conosciamo vari calciatori attuali e del recente passato della Lazio: Keita è un bravissimo ragazzo ed è un nostro amico così come Rocchi che è venuto a giocare anche in Ungheria, poi Pasquale Foggia e tanti altri

FORMELLO – Biglia c’è, preoccupa Marchetti. E si apre il toto difesa…

Dopo una serata di divertimento e spensieratezza, ecco che la Lazio torna a sudare sotto gli ordini di Inzaghi al “Mirko Fersini”, rendez-vous alle 11:00. La prima cosa che salta all’occhio è la presenza di Lucas Biglia che si allena a pieno regime col gruppo, un sospiro di sollievo per Inzaghi, che dovrà rinunciare già a Parolo squalificato. Il modulo sarà il 4-3-3 che sta facendo sognare il popolo biancoceleste, al centro del quale ci sarà proprio il regista argentino, pronto a inventare parabole invitanti per le punte e a distruggere le trame di gioco della squadra di Sousa. Dietro a lui è stata provata la stessa difesa a 4 vista al Marassi, con la coppia di centrali Wallace e de Vrij, e sulle fasce Radu a sinistra e Basta a destra, con Patric non ancora al top. Il tridente offensivo riaccoglierà Keita, pronto a far girare la testa agli esterni della Fiorentina.

Uno dei dubbi di Inzaghi è: chi dovranno proteggere i 4 difensori? Marchetti sembra in forte dubbio, il portiere ha dato forfait alla fine del primo tempo della sfida contro la Sampdoria, gli esami hanno evidenziato una semplice contrattura alla coscia sinistra, ma il numero 22 verrà valutato giorno per giorno, per ora ha svolto esclusivamente un lavoro differenziato (per questo è stato promosso in prima squadra il Primavera Adamonis, classe ’97). Le sue condizioni dovranno essere migliorate tra domani e venerdì, altrimenti si andrà avanti con Strakosha, positivo anche nel secondo tempo con la Samp.

Moggi: “Per il secondo posto il Napoli ha solo un’avversaria…”

Quest’anno la Serie A sembra essere molto più equilibrata del passato, con la Juventus che ha sempre una marcia in più, ma che non è la corazzata dell’anno scorso, seguita da 4 squadre racchiuse in soli 4 punti. Sulla lotta al secondo posto ha parlato Luciano Moggi, soffermandosi in particolar modo sul Napoli: “Credo che il Napoli adesso creda più in se stesso dopo la vittoria di Cagliari, soprattutto gli attaccanti. Il Napoli è una squadra compatta con reparti vicinissimi proprio perché manca la punta centrale. Penso che l’unico avversario per il secondo posto per il Napoli possa essere la Lazio, che ha un ottimo organico

Questo è quanto riferito ai microfoni di Radio Marte, concludendo poi con l’acquisto di Pavoletti da parte del club partenopeo: “È un attaccante valido, ora bisogna vedere se le caratteristiche si adattano al Napoli con Milik in campo

Macheda: “Laziale da sempre! Ora riparto da Novara, in futuro chissà…”

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Da enfant prodige del calcio italiano ed inglese a meteora il passo è stato breve, ed ora Federico Macheda è pronto a rimettersi in gioco ripartendo da Novara, piazza importante che ambisce ad un posto per i playoff.

L’ex attaccante del Manchester United non ha mai nascosto il suo amore per i colori biancocelesti, e lo ha ribadito ai microfoni di TuttomercatoWeb Radio: “Sono cresciuto nella Lazio e ancora oggi faccio il tifo. È una squadra che mi è rimasta nel cuore e che seguo costantemente. Da quando sono andato via non ci sono mai stati contatti concreti per poter rientrare in rosa. In futuro chissà! Per ora penso a fare bene a Novara. Ho decisione di ripartire dalla Serie B e darò il massimo. Da gennaio sarò in campo, la squadra è competitiva. Puntiamo ai play off”.

Anellucci ci va giù pesante con Keita!

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Durante il discorso di chiusura del presidente Lotito durante la cena di Natale biancoceleste di ieri sera, ha destato scalpore il gesto di Keita, il quale si sarebbe alzato dal tavolo e avrebbe abbandonato la compagnia proprio nel bel mezzo del monologo del patron della Lazio.

Ufficialmente si è trattato di “problemi personali”, come il senegalese avrebbe comunicato a Marchetti e Parolo, seduti con lui al tavolo, ma il gesto ha comunque scatenato le polemiche degli addetti ai lavori. Tra questi l’agente FIFA Claudio Anellucci, che ai microfoni di Radio Incontro Olympia ha così commentato: “Sono atteggiamenti intollerabili per quanto concerne il rispetto per gli altri. Simpatico o antipatico che sia quel signore che sta parlando è quello che ti manda il bonifico in banca. Per quale motivo non riconosci nulla a chi ti paga? È un dipendente. C’è sicuramente una linea oltre la quale non si può andare e il signor Keita questa linea l’ha oltrepassata spesso e volentieri. Un atteggiamento del genere non è soltanto infantile. Qualcuno della società doveva andarlo a prenderlo nel parcheggio. C’è un regolamento interno. Keita e il suo entourage hanno deciso di andare via dalla Lazio. Nessuno si strappa i capelli, esistono altri 1000 Keita nel mondo, ma ce lo dicessero chiaramente. Rimpiangere Keita? Non lo farà nessuno. Neanche tecnicamente. Preferisco avere calciatori che sono anche uomini“.

Joao Mario punta la Lazio…

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La prossima giornata di campionato vedrà l’Inter impegnata sul campo del Sassuolo e la Lazio affrontare la Fiorentina nel posticipo serale dello Stadio Olimpico.

Poi, prima della sosta natalizia, nerazzurri e biancocelesti si affronteranno in una sfida dal sapore d’Europa, attualmente in realtà più per la squadra di Inzaghi che per quella di Pioli. Il centrocampista portoghese dell’Inter, Joao Mario, in grande spolvero nell’ultima vittoria dei nerazzurri in casa contro il Genoa, è tuttavia pronto a dare battaglia, per cercare di riprendere il treno per l’Europa: “Dobbiamo vincere 4-5 gare consecutive – ha dichiarato a Tuttosport – Contro Lazio e Sassuolo servono 6 punti. Dobbiamo affrontare queste gare come se fossero le ultime della nostra vita”.

Pistocchi: “Keita, tanta qualità ma poca professionalità. Al suo posto consiglio…”

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Il noto opinionista sportivo di Sport Mediaset, Maurizio Pistocchi, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per fare il punto sul momento biancoceleste, con un occhio particolare sul mercato.

L’argomento principale è Keita, ancora lontano dal rinnovo: “Il calcio nasce dalla testa più che dai piedi. Il ragazzo non è così dentro la mentalità di un professionista. Le qualità le ha tutte. Ha forza, tecnica e corsa. Oggi è difficile per questi ragazzi milionari che girano in Lamborghini a 20 anni gestire la notorietà”. Balotelli viene spesso preso come esempio negativo per i tanti giovani calciatori: “Normale avere riferimenti nella società e nell’ambiente in cui lavorano. Balotelli non è stato un riferimento positivo. Hanno visto uno che ha qualità e che si è buttato via facendosi pagare milioni e milioni di euro. Pensano evidentemente che sia un modello da seguire. Difficile però con famiglie lontane o obnubilate dalla ricchezza spropositata trovare dei limiti”. Sulla Lazio di oggi: “Mi piace questa squadra. Si vede che c’è del lavoro. Inzaghi sta facendo molto bene e il derby l’ha perso Wallace, non lui. La gara difficilmente si sarebbe sbloccata. I biancocelesti hanno i punti del Napoli e meglio di così era difficile pensarla”. Infine un consiglio di mercato a Tare: “La differenza in questo mondo in cui girano meno soldi la fa la capacità di saper interpretare e vedere calciatori e allenatori prima degli altri. Nel ruolo di Keita ci sono prospetti fenomenali. A Tare mi permetto di segnalare Sebastián Driussi. Fenomenale, con la tecnica di Dybala“.

CALCIOMERCATO – L’agente di Torreira apre alla Lazio ma solo…

Il nome del momento è quello di Lucas Torreira che si sta mettendo in luce con la maglia blucerchiata. Su di lui molti club italiani tra cui la Lazio. Il presidente Ferrero aveva negato contatti con la Lazio, ma al contempo aveva dichiarato il giocatore cedibile. D’altronde le due parti stanno discutendo del rinnovo contrattuale con tanto di clausola rescissoria. Per capirne di più lalaziosiamonoi.it ha contattato il procuratore del centrocampista, tale Pablo Bentancur, che al contrario di Ferrero, ha confermato l’interesse della Lazio e ha ammesso che il giocatore gradirebbe la destinazione capitolina. Un discorso, tuttavia, da affrontare in futuro perché Bentacur ha precisato che Torreira è intenzionato comunque a firmare il rinnovo con la Samp. Tramonta, dunque, l’ipotesi per gennaio.

CASO CHIARA – Maurizio Insidioso: “Il 16 dicembre atto finale de processo. Vorrei vedere tanta gente!”

E’ partita ufficialmente nel pomeriggio di martedì l’edizione 2016 della Running For Chiara presso lo Sporting Palace Sigonio. Una corsa per la solidarietà per aiutare Chiara Insidioso, ancora alle prese con una durissima riabilitazione dopo l’aggressione subita da parte di Maurizio Falcioni. Sulla vicenda la Corte di Cassazione si esprimerà venerdì prossimo. Per parlare del successo della Running For Chiara e dei tanti laziali accorsi per far sentire la loro vicinanza, è intervenuto il papà di Chiara, Maurizio Insidioso, sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali On Air”, organizzatrice dell’evento allo Sporting Palace.

“Innanzitutto voglio ringraziare Fabio Cappelletti, la famiglia e lo staff per il disturbo che gli abbiamo recato, è stata una bellissima iniziativa che poteva nascere solo grazie a lui. Sono stato felicissimo perché mi sono sentito a casa grazie a tutta la gente che è venuta a trovarmi, ho passato dei momenti molto belli e quando sono tornato da Chiara le ho raccontato tutto, consegnandole anche la medaglia che ci ha consegnato la S.S. Lazio Atletica Leggera. La cosa più importante era accendere a livello mediatico la luce su quanto accadrà in Tribunale venerdì e anche ieri sono venuti parecchi giornalisti, a dimostrazione che la cosa è andata in porto nel migliore dei modi con Rai e Mediaset che hanno dedicato dei servizi sulla vicenda.

Da testimone diretto di quello che posso dire, mi fa sempre piacere citare i piccoli miglioramenti di Chiara, dovuti in buona parte agli aiuti della gente comune, in particolare dei tifosi dell’Athletic Bilbao che ci hanno mandato soldi per farla curare, mentre invece le istituzioni finora non ci hanno dato una mano come invece speravo. Lei è un esempio di vita che nonostante le evidenti difficoltà non viene aiutata dallo Stato. Il problema grave è che questo fondo per sostenere le vittime di violenze è stato istituito dalla Comunità Europea e l’unico Paese che non lo sta rispettando è proprio l’Italia, in qualunque altra nazione saresti stato risarcito direttamente dallo Stato. Paradossalmente, se Chiara fosse stata inglese, tedesca o francese, avrebbe ricevuto una mano, invece essendo cittadina italiana non può accedere a questo fondo. Il Parlamento non lo vuole istituire lamentando mancanza di soldi. Per come la vedo io sono felicissimo di eventi come la Running For Chiara, ma poi penso che non ci sarebbe bisogno di organizzarli se le istituzioni facessero il loro dovere.

Venerdì 16, davanti alla Corte di Cassazione di Roma sarà presente anche una delegazione della Curva Nord per manifestare contro lo sconto di pena richiesto dai legali di Maurizio Falcioni: “È l’atto finale, il terzo grado di giudizio, dove non si capisce bene cosa chieda, ma visto come è andato l’appello con lo sconto di pena non vorrei che gli abbassassero ancora la pena. Mi farebbe piacere vedere fuori tanta gente fuori dalla Corte, l’attenzione mediatica è importante perché senza di essa le cose potrebbero andare in maniera diversa. La vicinanza delle persone in momenti come questi è davvero fondamentale. A partire dalle 10 ci raduneremo a Piazza Cavour, davanti al Palazzaccio, dopodiché con gli avvocati entreremo in aula per attendere l’esito della giornata, sperando che vada tutto per il meglio.

Falcioni ha chiesto il rito abbreviato che prevede uno sconto di un terzo della pena, Maurizio Insidioso racconta di averne parlato con le cariche dello Stato che gli hanno dato risposte shockanti: “Ho parlato con ministri e sottosegretari, alcuni dei quali mi hanno detto “Ah, sei della Lazio? Io invece so’ daa Roma!” e queste risposte mi hanno davvero lasciato senza parole, per non parlare di quelli che parlavano in terza persona lavandosene le mani. Ti senti davvero preso in giro e non sai più a chi rivolgerti.

Infine Maurizio: “Voglio ringraziare tutte le persone che mi sono sempre state vicine al mio fianco. Non dico “Speriamo bene” perché dovrebbe essere sottintesa la cosa, attendiamo l’arrivo di questa giornata campale, quando arrivano i processi ho sempre paura che la giustizia non faccia esattamente il suo corso, ma so con certezza che avrò il vostro sostegno e per questo ve ne sarò sempre grato”.

CALCIOMERCATO – Paloschi vuole la Lazio. Ecco le cifre dell’operazione

La Lazio vuole un attaccante nel mercato invernale che possa far rifiatare il titolarissimo Immobile. Ecco allora che Alberto Paloschi si candida a vestire la maglia biancoceleste. L’Atalanta ha già dato l’ok alla sua partenza a gennaio: il giocatore è fuori dagli schemi di Gasperini ma potrebbe rientrare in quelli di Inzaghi. L’Atalanta vuole recuperare gli 8 mln spesi in estate, ma la Lazio potrebbe giocarsi la carta Berisha valutato da Lotito 5 mln. Quindi secondo il Corriere dello Sport, la Lazio ha intenzione di chiedere Paloschi in prestito con diritto di riscatto che potrebbe essere saldato in estate dando in cambio Berisha. Un’affare molto intelligente che donerebbe a Inzaghi un’alternativa offensiva valida per affrontare al meglio la seconda parte di stagione.

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Murgia: “Il mio 2016 è stato importante ma…”

Il centrocampista biancoceleste Alessandro Murgia ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Lazio Style Channel: “Noi giovani eravamo tutti insieme ma con noi c’erano anche i mister Cecchi, Cerasaro e Billi. Aspettavamo questa serata, unisce tutti, siamo contenti. Andiamo a casa felici. C’è tanta serenità, la volevamo, serve in questi momenti.Il mio 2016 è molto importante, bello, non me lo aspettavo. Io però guardo avanti, resto concentrato e lavoro giorno dopo giorno per un 2017 ancora migliore. Partita dopo partita vogliamo salire di livello, ce la metteremo tutta. Tanti auguri di buone feste e buon anno nuovo. Sempre forza Lazio”.

Cataldi avvisa: “Occhio alla Fiorentina. Ecco i nostro obiettivi stagionali…”

Durante la cena di Natale della Società Sportiva Lazio, il centrocampista biancoceleste Danilo Cataldi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky.

“Abbiamo fatto il tavolo giovanile. È una bellissima serata, che fa bene al di là degli auguri natalizi e tutto il resto. Abbiamo visto un bel video e ascoltato le parole del Presidente. Stiamo vivendo un buon momento, abbiamo superato lo scivolone nel derby in modo positivo, la squadra ha disputato una grande partita in casa della Sampdoria e non era facile. Ora dobbiamo concludere l’anno nel migliore dei modi contro avversarie complicate. Se affrontare queste ultime sfide nel modo giusto, possiamo fare bene.

La Fiorentina è un’ottima squadra, ieri ha conquistato un buon risultato in una partita complicata, verrà carica all’Olimpico. In trasferta gioca meglio che al Franchi, per noi sarà difficile ma cercheremo di farci trovare pronti. È stato un anno positivo perché prima di tutto la squadra sta andando bene, siamo in una buona posizione di classifica nonostante tutto quello che era successo in estate; non era facile ripartire bene sia per Inzaghi, sia per lo staff sia, infine, per noi giocatori. La convocazione in Nazionale è stata una grande soddisfazione, spero di tornarci.

Mi auguro che il 2017 possa portare con se una grande seconda parte di stagione, magari vincendo qualche trofeo, ma non sarà facile. L’obiettivo è quello di conquistare l’Europa, possibilmente quella importante. Un grande abbraccio ai tifosi, domenica spero di rivedere quanto di bello visto all’Olimpico nel derby, Tutti insieme possiamo fare qualcosa di straordinario. Forza Lazio”.

Chapecoense come Final Destination. Macabra profezia del calciatore sopravvissuto

Il dramma che ha colpito la Chapecoense è ancora negli occhi e nella mente di tutti. Il terribile schianto dell’aereo ha tolto la vita alla maggior parte dei calciatori della squadra brasiliana. Ma un nuovo episodio va ad arricchire questo incredibile dramma. Neto, uno dei calciatori sopravvissuti all’incidente aereo, avrebbe sognato, la sera prima, che l’aereo dove doveva viaggiava, avrebbe avuto un incidente. In stile Final Destination. A rivelare ciò è stato il medico della squadra,  Carlos Mendonca, in conferenza stampa:

In queste ultime ore si stava rendendo conto di avere troppe escoriazioni sul corpo, sulle mani e le gambe e cominciava a sospettare qualcosa, perché. Suo padre mi ha detto che la situazione era arrivata davvero al limite, e allora d’accordo con la psicologa abbiamo deciso di dire la verità al ragazzo. Ho parlato con lui per due ore. Probabilmente, quando potrà, ve lo dirà lo stesso Neto. Lui ha fatto un sogno il giorno prima della partenza. Ha sognato che l’aereo su cui si trovava stava cadendo, una cosa drammatica, al punto che poi ha detto alla moglie che non voleva più viaggiare. E adesso non fa che ripensarci, perché l’incubo è diventato realtà

Cena di Natale, Parolo: “Possiamo giocarcela con tutti. Merito di Inzaghi…”

Una serata davvero emozionante quello che squadra e staff biancocleeste hanno vissuto ieri sera. A margine dell’evento ai microfoni dei cronisti presenti è intervenuto anche Marco Parolo , visibilmente emozionato

Se mi avessero detto che avremmo festeggiato il Natale con questi sorrisi e questo spirito, avrei detto che sarebbe stato un sogno. Personalmente ho capito subito che questo gruppo avrebbe fatto bene, ma siamo più avanti di quando pensavo. Le basi importanti sono la voglia di fare, prendiamo le cose positive e ce le portiamo avanti. Questa squadra ha dimostrato di poter giocare alla pari con tutti, siamo fiduciosi. Inzaghi? Ci ha creduto per primo, ha trasmesso l’entusiasmo e la voglia di vincere. Negli allenamenti si lavora tanto e questo permette di essere sempre in partita. La Lazio deve pensare di continuare a fare le prestazioni che sta facendo. Sono contento di aver segnato, e che siamo stati bravi a reagire dopo il derby. Ci è servito come rabbia, a Genova ce la siamo giocata bene, abbiamo una nostra identità. Sentire i complimenti del loro mister è stato importante, significa che siamo una squadra. Dopo queste che partite potremmo stabilire il nostro vero obiettivo, se la Champions o l’Europa League. Sul campo non ho visto nessuna squadra più forte della Lazio, ma a livello di mentalità e di esperienza alcune sono superiori a noi. Ci saranno dei momenti difficili, ma dovremmo essere bravi a ripartire come abbiamo fatto dopo il derby”.

Cena di Natale – Parla Manzini: cuore biancoceleste

Durante la cena di Natale anche il Team Manager Maurizio Manzini. Ecco le parole riportate sul sito ufficiale biancoceleste:

“Sono passati tanti anni, l’emozione e la commozione di essere davanti a voi è sempre quella del primo giorno. Quest’anno in maniera particolare, sento moltissimo l’emozione. Vorrei ringraziare tutti voi, c’è questa cosa che mi viene da dentro, questa grandissima passione.  Tutto questo mi riporta doverosamente a rivolgere un ultimo grazie e lo dico da laziale. Speriamo, sicuramente c’è l’impegno, di raggiungere quei traguardi che il laziale merita, che il laziale ha guadagnato, e che il laziale, sono convinto, otterrà.  Con queste certezze e con questa particolare emozione che, permettendomi di parlare al gruppo e in rappresentanza della prima squadra, rivolgo i migliori auguri per uno splendido Natale e per un 2017 che sia foriero di raggiungere quei risultati ai quali ambite e che indubbiamente meritate”.

Umberto Lenzini, il ricordo del nipote e la promessa di Lotito

Lo storico Presidente del primo scudetto della Lazio, Umberto Lenzini, è rimasto nel cuore dei tifosi biancocelesti. Spesso viene omaggiato e ricordato dai rifosi e dai suoi ex calciatori. Ora arriva una bella notizia direttamente dal nipote Andrea. Di seguito il post pubblicato dal ragazzo tramite il suo profilo Facebook:

Umberto Lenzini presidente dello scudetto 73/74. Oggi ho ricevuto buone notizie, dopo una conversazione telefonica col presidente Claudio Lotito, abbiamo deciso che il prossimo anno (22/02/2017) dato che sono ben 30 anni che e’ scomparso mio nonno Umberto, sarebbe stato giusto ricordarlo con un titolo importante. Lenzini e’ stato un presidente oltre che vittorioso, molto amato, la sua bontà la sua lazialità e il suo coraggio lo hanno portato al successo tra alti e bassi come capita spesso, ciò nonostante, un presidente senza macchia che ha speso tutto se stesso per la Lazio…io ho espresso che sarebbe stato giusto intitolargli il centro sportivo di Formello. Vediamo… sono al vaglio idee. Se pensate che sia giusto condividere il mio post mettendo da parte qualsiasi divergenza, pensando solo da laziali e al presidente Lenzini, fatelo…intanto ringrazio la SSLAZIO“.

Cena di Natale, Inzaghi: “E’ un momento magico, sono orgoglioso dei miei ragazzi”

Durante la cena di Natale non potevano mancare le parole di colui che sta restituendo entusiasmo e voglia di Lazio all’intero popolo biancoceleste. Ecco le parole di mister Inzaghi riportate dal sito ufficiale biancoceleste:

Il tecnico biancoceleste ha preso la parola al termine di un video emozionale riguardo la storia della Lazio:  “Abbiamo visto delle bellissime immagini che hanno ripercorso la storia della Lazio. Ho avuto la fortuna di crescere qui, prima come giocatore e ora come allenatore della squadra. E’ un momento magico per me, e voglio condividerlo con le persone che sono qui. Stiamo facendo buone cose, ma il merito è di tutti, del mio staff, della società che non ci fa mancare nulla, dei magazzinieri, dei fisioterapisti, dei dottori e dei ragazzi.  Sapevo sarebbe stata una sfida difficile. L’ho accettata con estrema fiducia ed orgoglio. Sapevo di trovare ragazzi che avevo già allenato, mi stanno aiutando molto. Il difficile arriva ora, i miei uomini lo sanno. All’inizio nessuno si aspettava questo rendimento da parte nostra. Ho uno splendido gruppo che segue me e il mio staff; ogni domenica si fa valere in campo, ho tantissima fiducia in tutti, dal primo all’ultimo. C’è sempre qualcuno che rimane fuori, ma siamo in molti e per me è molto difficile fare delle scelte ogni settimana. Purtroppo nel calcio i conti si fanno alla fine, mancano ancora due partite al termine dell’anno e poi faremo i conti.  Sono qui da 17 anni e conosco l’ambiente, conosco ogni punto della nostra città. Abbiamo vissuto una settimana difficile nel post derby. Ho perso tante stracittadine da giocatore, ma in tutti quei vari gruppi avevamo più fatica a rialzarci. I ragazzi sono stati bravissimi a reagire sabato e hanno dato prova di grandissimo carattere a Genova. Il regalo per questo Natale mi auguro possa essere la miglior conclusione possibile dell’anno; inoltre, auguro tanta felicità e tanta salute ai presenti”.  

Parla Lotito e Keita se ne va. Ecco la versione “ufficiale” dell’accaduto

Come di consueto, quando la serata si avvia verso la conclusione, il presidente Lotito tiene il discorso di fine anno. Ciò che colpisce però è il fatto che, mentre il Presidente sul palco stava ultimando il consueto discorso, Keita ha abbandonato la sala. Il senegalese mette la giacca, esce dal locale, sale in macchina e se ne va. Ancora da capire le ragioni del forfait. L’ennesimo atteggiamento del ragazzo ribelle visto il rinnovo in bilico? Peccato perché la serata si stava svolgendo in modo sublime. Dopo qualche minuto però arriva la versione “ufficiale” della società che predica tranquillità: a quanto pare Keita è stato costretto ad abbandonare il locale per problemi personali, lo ha comunicato a Marchetti e Parolo, che erano al tavolo con lui. Il giocatore si è scusato con il resto dei compagni e con la società per il contrattempo. La società perciò avrebbe dato l’autorizzazione al tesserato di abbandonare prima l’evento. Nessun caso quindi, almeno per ora…