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Ma vogliamo parlare dello speaker della roma ?

Ieri dopo il momentaneo pareggio di Daniele De Rossi abbiamo assistito, o meglio ascoltato uno spettacolo patetico

“Daniele de Rossi, Daniele de Rossi, Daniele de Rossi, Daniele de Rossi, Daniele de Rossi, Daniele de Rossi, Daniele de Rossi, Daniele de Rossi”, Daniele de Rossi.” Qualcuno fermi lo speaker della società giallorossa. Se qualcuno lo dovesse vedere per le strade di roma (ipotesi rara), magari strillando ancora, invano, il nome del giocatore della squadra uscita con le ossa rotte dal derby. Capiamo la gioia, capiamo il fomento, capiamo lo stile aggressivo, la rivincita, gli scarpini di totti, la scritta abusiva sulla vostra maglia, ma ieri al gol dell’illusione, per giunta arrivato grazie a una simulazione completamente antisportiva, ascoltare lo speaker strillare istericamente per circa  sette otto volte il nome del giocatore, ci è sembrato un “tantino esagerato” e poco poco professionale.

Inoltre è doveroso dire che l’audio delle casse presenti allo stadio è troppo alto e dà fastidio. In qualità di consumatori è giusto sottolinearlo. Senza dimenticare che anche la formazione, i marcatori e le sostituzioni della Lazio sono state annunciate “troppo” a mezza bocca. Ciò detto oggi, ripensando a certe sfumature, tutto assume un tono più magico alla vittoria di ieri. Per alcuni un sogno, per altri un incubo.

 

ROMA LAZIO – Ecco i numeri del derby di ieri pomeriggio

Ieri alle 12:30 è andato di scena il primo derby della Capitale all’ora di pranzo. Aggiungendo anche la coppa Italia questa è la quarta stracittadina di quest’anno.

Ieri pomeriggio la Lazio si è imposta sulla Roma di Luciano Spalletti, dimostrando una prova di forza da parte di tutto il gruppo di mister Simone Inzaghi. Una vittoria meritata come si evince dai numeri del match

ECCO I NUMERI

Esaminando le occasioni da gol prodotte dalle due formazioni, è evidente che sia stata la compagine allenata da Simone Inzaghi quella più pericolosa in fase offensiva. I biancocelesti, in particolare, hanno effettuato 10 tiri creando, attraverso quest’ultimi, ben 9 occasioni da rete a fronte delle 3 totalizzate dalla Roma. Tra i calciatori che hanno preso parte alla sfida, nessuno si è reso pericoloso quanto Keita Balde Diao: il senegalese è stato protagonista di 3 occasioni da gol per la Lazio.

Le trame offensive della compagine di Simone Inzaghi si sono particolarmente focalizzate sull’out di sinistra. Dalla corsia occupata prevalentemente, nell’arco della sfida, da Lukaku, Felipe Anderson e Lulic sono state sviluppate 10, delle 23 totali, azioni d’attacco.

INZAGHI, IL PRESTIGIATORE

Il forfait di Ciro Immobile ha costretto mister Inzaghi a trovare una soluzione tattica. E Lulic a preparare un nuovo ruolo ed un nuovo compito tattico. Soffermandosi sulle posizioni medie registrate dai biancocelesti nella prima frazione, in fase di possesso, i due esterni di centrocampo hanno allargato le maglie della retroguardia giallorossa. La difesa di Spalletti ha dovuto far fronte in diverse circostanze ad un’inferiorità numerica, soprattutto sugli esterni.

Anche sotto il punto di vista atletico, la formazione biancoceleste ha reso decisamente di più. Mentre la Lazio ha percorso 105,778 chilometri, la Roma ne ha totalizzati appena 99,644. Da sottolineare è il sacrificio e l’abnegazione messa in campo dagli uomini di Inzaghi. Delle caratteristiche che hanno permesso alla Prima Squadra della Capitale di macinare così tanti chilometri.

MVP

Al termine del match, Keita Balde Diao è stato eletto come il Most Valuable Player del match. Oltre ad aver messo a segno una doppietta, il numero 14 biancoceleste ha preso parte ad 8 azioni d’attacco. Creando in queste 3 occasioni da gol. Il senegalese è riuscito ad andare alla conclusione in tre circostanze, recuperando in fase di non possesso anche due palloni.

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D’Amico: “Inzaghi sta facendo qualcosa di incredibile”. Poi bacchetta i tifosi

Vincenzo D’Amico aveva inizialmente criticato la scelta di Inzaghi di accettare la panchina della Lazio dopo la tiritera Bielsa. Ma adesso è il suo fan numero 1 e non perde occasione per elogiarlo.

Queste le parole di D’Amico a Radiosei: “Quello che sta facendo Inzaghi è incredibile, sia come gestione del gruppo che di gioco. Quando da bambino ho iniziato a giocare a pallone ed il mister mi stava simpatico correvo di più, questo è quello che succede nella Lazio di ora. Grazie ad Inzaghi e ai giocatori che si sono calati al massimo nel suo lavoro. Oltretutto mi ha fatto rivalutare giocatori che prima criticavo. L’esempio lampante è Strakosha che ieri ha fatto un’ottima prova. P0chi laziali allo stadio? Anche a me Lotito non sta simpatico ma questa squadra merita di essere supportata”.

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ITALIA UNDER 17 – Manolo Portanova convocato per gli Europei

Dopo l’ultimo test che l’Italia Under 17 ha sostenuto ieri con i pari età del Forlì (1-1), il tecnico Azzurro Emiliano Bigica ha scelto i 18 giocatori che dal 3 maggio affronteranno gli Europei di categoria in Croazia.

L’Italia  farà il suo esordio nell’Europeo mercoledì 3 (ore 17.45 – diretta su Eurosport 1) contro i padroni di casa della Croazia allo Stadio ‘Rujevica’ di Rijeca (Fiume), che ospiterà anche le altre due sfide della prima fase il 6 maggio con la Spagna (ore 17.45, diretta su Eurosport 1) e il 9 maggio con la Turchia (ore 12). Passano ai quarti di finale le prime due squadre dei quattro gironi. ​Infine, in questa edizione, il Torneo Continentale riserva alle prime cinque classificate, l’accesso ai Mondiali di categoria che si svolgeranno in India il prossimo ottobre.

L’elenco dei convocati
Portieri: Marco Carnesecchi (Cesena),  Simone Ghidotti (Fiorentina);
Difensori: Matteo Anzolin (Vicenza), Raoul Bellanova (Milan), Gabriele Bellodi (Milan), Davide Bettella (Inter), Axel Campeol (Milan), Antonio Candela (Spezia);
Centrocampisti: Roberto Biancu (Cagliari), Fabrizio Caligara (Juventus), Hans Nicolussi Caviglia (Juventus), Manolo Portanova (Lazio), Andrea Rizzo Pinna (Atalanta), Emanuel Vignato (Chievo), Elia Visconti (Inter);
Attaccanti: Davide Merola (Inter), Pietro Pellegri (Genoa), Bioty Moise Kean (Juventus).

PROBLEMA ATTACCO PER GIAMPAOLO IN VISTA DI LAZIO SAMPDORIA>>>LEGGI QUI

Problemi in attacco per Giampaolo in vista della sfida contro la Lazio

La Lazio vince e convince nel derby contro la Roma. Inzaghi ha concesso due giorni di riposo ai ragazzi per smaltire l’euforia post derby. Domenica c’è la Sampdoria e i biancocelesti devono vincere per consolidare il quarto posto. Se a Roma sponda biancoceleste si sorride, lo stesso non si può dire a Genova sponda blucerchiata. Giampaolo rischia di dover rinunciare al suo uomo migliore.

La sorpresa Schick, che anche ieri si è messo in mostra con un gran gol, ha subito una lussazione alla spalla sinistra. Stesso problema per Budimir. La società ligure fa sapere che i due hanno iniziato il protocollo riabilitativo, ma ad oggi è difficile fare una previsione di recupero per la gara di domenica. Giampaolo rischia davvero di giocare senza attaccanti visto che sono da valutare anche le condizioni di Muriel, che ancora non ha recuperato dalla lesione al bicipite femorale. In dubbio anche il terzino Bereszynski che ha un fastidio al ginocchio.

PAROLO CONSIGLIA KEITA>>>CLICCA QUI

Parolo su Keita: “Da un mese il suo atteggiamento è cambiato. Ecco cosa gli abbiamo detto”

Ieri, finalmente, si è visto un Keita decisivo in una partita importante. Una doppietta pesante che sommata alla tripletta col Palermo fanno 5 reti in una settimana. Un bottino niente male per chi è da sempre biasimato di essere poco incisivo.

Qualcosa è cambiato nella sua testa, come rivelano le dichiarazioni di Parolo in zona mista: “E’ forte e quando si sacrifica per la squadra diventa un campione totale. Noi glielo diciamo da tempo e da un mese a questa parte ha cambiato la testa. Lo sta facendo e le prestazioni lo dimostrano. Ha trovato il suo ruolo, perché come seconda punta accanto a Ciro è più pericoloso. Toccherà a lui e alla società discutere sul su futuro. Dovrà decidere se vuole essere un trascinatore anche la prossima stagione. E’ un punto di riferimento per noi ma tutto dipende da lui: se ha voglia di combattere per la squadra è un Keita forte altrimenti non va da nessuna parte”. Un consiglio fraterno che speriamo il numero 14 biancoceleste ascolterà.

MARIA SENSI CRITICA PESANTEMENTE LA ROMA>>>LEGGI COSA HA DETTO

Maria Sensi critica pesantemente la Roma ed elogia la Lazio

La moglie dell’ex presidente della Roma, Maria Sensi intervistata da Radio Radio, ha criticato l’atteggiamento dei giocatori giallorossi nel derby.

Queste le parole della Sensi: “La Lazio ieri non avrebbe mai potuto perdere perché la Roma è stata una nullità. La Lazio è una bellissima squadra e le ho fatto i complimenti perché ha giocato benissimo. Non sarebbe stato giusto pareggiare la partita per un errore arbitrale, perché i biancocelesti hanno meritato di vincere. All’intervallo della partita ho parlato con molti romanisti che la pensavano come me, perché il romanista è così: non voglio vincere per forza, voglio vincere con le mie forze”.

MONTEPAONE ELOGIA BIGLIA SU TWITTER>>>LEGGI QUI

Ag. Biglia, Montepaone elogia il Principito su twitter

Protagonista in campo con una prestazione superlativa, Lucas Biglia è da considerarsi l’uomo partita del derby.

I complimenti arrivano anche dal suo agente, Enzo Montepaone che su twitter ha scritto: “Storia di un leader silenzioso”. Biglia ha dimostrato a tutti il suo valore. Ora sotto con il rinnovo contrattuale, la Lazio non può perderlo.

LEGGI GLI ELOGI DI VOCALELLI

Il direttore Vocalelli: “Spalletti a lezione da Simone Inzaghi”

La Lazio si è aggiudicata per 3-1 il derby capitolino. Una gara senza storia se non fosse stato per degli sbagli pacchiani dell’arbitro Orsato. Errori che hanno rischiato di rovinare una festa biancoceleste meritata dal primo all’ultimo minuto. Per parlare della stracittadina è intervenuto sulle colonne del Corriere dello Sport il direttore Alessandro Vocalelli.

SULLA GARA

“La Roma è stata surclassata dalla Lazio. I biancocelesti hanno vinto due derby in uno. Un rigore negato sull’1-0 e uno inesistente contro sul finire del tempo. Dal possibile 2-0 all’1-1. La pazzesca serie di errori arbitrali non ha impedito a Inzaghi di andare a riprendersi ancora una partita che aveva perfettamente in testa, con l’impiego di un fenomenale Keita – incubo per Fazio – e la mossa a sorpresa di Lukaku al momento dell’indisposizione di Immobile. Uno svolgimento perfetto, un capolavoro, senza mai una esitazione”.

SULLA ROMA

“Esattamente il contrario di una Roma confusa. Specchio del continuo ondeggiare del suo allenatore. Partito con una difesa a quattro, contraddetta a inizio ripresa per inserire un evanescente Bruno Peres per poi ripensarci nuovamente. Fino a sbilanciare definitivamente una squadra privata di qualsiasi punto di riferimento. Un’autentica débacle tecnica e tattica. In linea con gli altri due derby che hanno portato all’esclusione dalla Coppa Italia. E senza neppure gli alibi dei troppi impegni. Grottesco che, anche stavolta, Spalletti abbia cercato di arrivare con le parole dove non gli è riuscito con i fatti. Così – dopo essere passato a ottobre dai giocatori senza personalità all’sms destabilizzante (!) di marzo in un crescendo di giustificazioni – stavolta ha spiegato che in fondo la Roma ha pagato episodi sfortunati, dimenticandosi le clamorose sviste di Orsato. Si tratta adesso di difendere il secondo posto, che comunque non basterebbe in quella che solo lui considera una stagione positiva”.

SU SPALLETTI

“Tra mille cose in libertà, Spalletti ci ha fatto sapere di amare tanto la Roma (non abbastanza però per rinnovare il contratto quando le cose andavano discretamente e cantavano le sirene) e di essere tornato anche per suo figlio, grandissimo tifoso giallorosso. Ecco: dall’eliminazione in Champions, a quella in Europa League, dai cocenti derby di Coppa Italia fino a questa amarezza di campionato che Garcia in due anni e mezzo non aveva mai conosciuto, chieda a lui, a suo figlio – non ai cattivi cronisti di Trigoria – se reputa soddisfacente il bilancio della Roma e l’operato del suo allenatore. E si fidi, almeno in famiglia: non c’è nessun complotto”.

Panucci ammette: “Lazio superiore, senza se e senza ma!”

La Lazio vince meritatamente il quarto e ultimo derby della stagione. I complimenti arrivano anche da un grande ex rivale come Christian Panucci.

Panucci a Premium Sport: “La Lazio è stata più forte, la Roma ha sbagliato completamente la partita. Può capitare una partita no. Per grinta e voglia di vincere i biancocelesti sono stati superiori bisogna ammetterlo. Non si sono mai fermati, hanno lottato su ogni pallone”.

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Per la Lazio, maggio, sarà un tour de force senza precedenti. Ecco il programma

Maggio deciderà il destino della Lazio. La compagine di Inzaghi è attesa da un ciclo di match delicatissimi e contro le big del campionato. E forse anche la finale di Tim Cup

LAZIO, ORA O MAI PIU’

Centrare l’Europa League con il quarto posto e vincere la Coppa Italia. Sono questi gli obiettivi della banda Inzaghi. Ma di mezzo c’è un calendario difficilissimo. Si partirà il 7 maggio con la sfida alla Sampdoria. Si giocherà allo Stadio Olimpico con la promozione dei biglietti scontati. Il 13 maggio, di sabato, si volerà a Firenze, per sfidare i Viola. Una partita sentita tra le tifoserie e tra i club che non si amano più di tanto. Il mercoledì 17 maggio, al 9o%, potrebbe disputarsi la finale di Coppa Italia. Stadio Olimpico, ore 21.00, contro la Juventus. La domenica si riceverà tra le mura amiche, l’Inter dell’ex Candreva. Quindi si conluderà la domenica 28 maggio a Crotone contro i calabresi. Una sere di sfide non per deboli di cuore, dove verrà delineato il futuro della Lazio.

SERIE B – Il programma del 1 maggio. Con Hellas Verona e Salernitana

La Serie B in stile inglese. Non ci si ferma mai e si scende in campo anche nei giorni di festa. Oggi si completerà il 39esimo turno di campionato. Tre le partite in programma

HELLAS, SALERNITANA E FROSINONE

Saranno puntati su di loro i riflettori di giornata. partendo dal Verona, la squadra di bomber Pazzini dpvrà vedersela contro il Vicenza. Gli scaligeri vogliono la Serie A senza passare dagli ostici playoff. Serve la vittoria per tenere il secondo posto. Ma sui veronesi c’è il fiato del Frosinone. I ciociari sono terzi ad un punto dall’Hellas. Il Frosinone sfiderà la Salernitana all’Arechi. la seconda squadra di Lotito sta cercando di raggiungere la zona playoff. Si annuncia un match entusiasmante. Chiuderà Avellino – Benevento. Uno dei derby campani con il Benevento in lotta per i playoff.

Serie A – Al Napoli basta un gol di Callejon per “rivedere” la Roma

Nel posticipo della 34^giornata di Serie A, il Napoli vince di misura a San Siro con l’Inter. Adesso la Roma e il secondo posto sono distanti solo un punto e i partenopei tornano a sperare al posto diretto in Champions League.

Perde ancora l’Inter: dopo il k.o. con la Fiorentina, arriva lo 0-1 di San Siro contro il Napoli. I partenopei salgono così a 74 punti e si avvicinano a una lunghezza dalla Roma seconda. Azzurri più pericolosi e sempre in controllo della gara, decisa dal gol di Callejon al 43′ del primo tempo: determinante l’errore di Nagatomo, che pasticcia sul lancio di Insigne e “serve” il pallone sul destro dello spagnolo, all’undicesimo centro in campionato. L’Inter, alla quarta sconfitta nelle ultime sei gare (non vince dal 7-1 all’Atalanta del 12 marzo) resta settima a 56 punti, a -3 dal Milan sesto.

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Ma quale Principito. LUCAS BIGLIA, RE DEL DERBY

Mamma mia che partita! Un Lucas Biglia maestoso delizia il pubblico presente allo Stadio Olimpico con una prova sontuosa, magistrale e superba. La vittoria della Lazio passa anche e soprattutto attraverso le sue giocate che hanno fatto da spartiacque fra gioco offensivo e manovra senza palla.

Il giocatore più elegante della linea mediana, annienta il “mago” Nainggolan e l’antisportivo Strootman (vergognosa la sua simulazione in occasione del rigore concesso a un minuto dalla fine della prima frazione). Il Biondo centrocampista argentino è stata la meraviglia davanti alla difesa biancoceleste, il guerriero più fedele e responsabile. Autore di una gara completa sotto ogni punto di vista: dal senso tattico, al gioco d’interdizione, all’appoggio mai sbagliato, a una gestione della palla senza eguali. Un giocatore che dà cadenza al gioco di questa Lazio che quest’anno brilla di luce propria. Oggi più che mai è ingiusto parlare di “Principito”. Più idoneo invece parlare di Re Biglia, il leone che non molla mai e che grazie anche all’enorme supporto di Milinkovic e Parolo – anche loro autori di una prova sublime –  ha messo in ombra i giocatori della tanto decantata roma. Il metronomo di mister Inzaghi ha preso per mano le redini dell’incontro, spesso vestendo i panni del condottiero. Non è un caso che anche oggi la fascia di capitano avvolgeva il suo braccio destro. Geniale e allo stesso tempo completo, Lucas Biglia è sia un maestro d’orchestra quando dà respiro al gioco dei pionieri, ma anche un elegante fabbro quando c’è da strapparti la palla dai piedi, senza che tu te ne accorga, Eccellente nella lettura dell’azione, Biglia riesce a capire in anticipo dove andrà l’avversario e in questo modo riesce a rubare una valanga infinita di palloni proprio dai piedi dei quei giocatori così tanto (sopra) valutati. Nainggolan e Rottman, s’inginocchiano dinanzi a RE Lucas, un mediano che, seppur lottando nella zona nevralgica del campo, non rischia mai un giallo, se non per le sacrosante proteste in virtù del rigore concesso erroneamente dall’arbitro Orsato. A fine partita quella corsa sotto la Curva Nord è stata apprezzata tutti. Anche per questo sei un grande uomo oltre che un gran bel giocatore. Grazie Re Lucas.

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LAZIOSOCIAL – La gioia dei giocatori biancocelesti per la vittoria nel derby

La Lazio ha vinto un derby da squadra per 3-1 senza mai rischiare troppo durante la gara. I giocatori, a fine match, possono esultare sui social per questo importante traguardo.

Da Patric che esulta per il compagno Keita, autore di due perle decisive per la vittoria della Lazio, a Marchetti infortunato. Dal veterano De Vrij fino al giovane Murgia: oggi è tutto un Lazio social.

https://twitter.com/Stefandevrij/status/858680129056382977

 

https://twitter.com/patric_6/status/858688364232495105

https://twitter.com/fmarchetti22/status/858706407193026560

https://twitter.com/Murgia/status/858697357466226688

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FOTO – Il web non perdona Strootman: “E’ come la Cagnotto”

Tante polemiche per il rigore concesso alla Roma nel derby. Protagonisti (in negativo) Kevin Strootman e Daniele Orsato.

Il primo simula su un intervento di Wallace; il secondo ci casca e concede alla squadra di Spalletti il rigore che vale il provvisorio pareggio di De Rossi. Un pari inutile ai fini del risultato, visto che le reti di Basta e Keita nella ripresa regalano alla squadra di Simone Inzaghi una vittoria fondamentale. Ma nemmeno i tre punti hanno placato gli animi dei sostenitori biancocelesti. Il web si scatena contro Strootman che si è comportato in maniera molto scorretta. Non gli bastava infatti la simulazione nel derby d’andata con Cataldi.
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L’ex arbitro De Marco (Premium): “Due rigori netti non dati alla Lazio. Rigore inesistente su Strootman che ora rischia…”

La Lazio vince il derby meritatamente sul campo ma le polemiche per il rigore fischiato a Strootman non accennano a finire. Sull’argomento è intervenuto anche l’ex arbitro De Marco, oggi commentatore per Premium Sport.

Queste le parole di De Marco: “Al 18′ rigore non dato alla Lazio per fallo di Fazio su Lukaku. Il rigore era nettissimo. Evidentemente Orsato avrà pensato che ci fosse stato un rimpallo. Con la Var sarebbe stato dato il rigore. Inoltre era chiara occasione da gol quindi poteva essere espulso Fazio. Al 25′ la Roma ha recriminato per un rigore non dato su contatto tra Bastos e Dzeko ma dalla moviola si vede che non c’è nulla. Il rigore della Roma non c’era, possibile prova tv per Strootman che potrebbe essere squalificato per 3 giornate. Al 65′ contatto Fazio Keita, ci poteva essere il rigore”.

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Un altro tweet polemico da parte dell’agente di Keita

Dopo le tre perle con il Palermo di domenica scorza, Keita firma una doppietta che vale tantissimo. Derby da titolare e partita spettacolare con gol decisivi per la vittoria della Lazio.

Keita Balde Diao: è lui l’uomo derby. Partito da titolare, Inzaghi gli ha chiesto di prendere il posto di Immobile al centro dell’attacco. E lui ha risposto alla grande, segnando due perle alla Roma. Al termine del match l’agente del senegalese, Roberto Calenda, ha sottolineato la prestazione del suo assistito con un tweet tra il polemico e il celebrativo: “Chiuso per inventario. Finiti gli aggettivi per un giocatore spaziale. Ah dimenticavo: non è decisivo quando parte titolare”.

https://twitter.com/RobertoCalenda/status/858669545975951360

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Lotito ringrazia la Curva Nord: “Immenso il nostro dodicesimo uomo in campo”

La Lazio vince con merito il derby di ritorno in campionato per la soddisfazione di tutti: staff, giocatori e tecnico. Non poteva mancare anche la gioia del presidente Lotito che gongola per la vittoria della sua squadra.

Il patron biancoceleste Claudio Lotito mostra tutta la sua gioia in un comunicato: “Intendo esprimere un ringraziamento alla squadra, all’allenatore, allo staff tecnico e ai tifosi che sono venuti allo stadio e che in modo sobrio e composto hanno sostenuto la squadra costituendo il dodicesimo uomo in campo, contribuendo così con il loro entusiasmo a spingere la squadra a ottenere il risultato straordinario raggiunto”. Una nota di merito, dunque, alla Curva Nord e a tutti quei tifosi che hanno accompagnato la squadra di Inzaghi verso la vittoria per 3-1 nel derby contro la Roma.

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Clamoroso: il pluricampione juventino Gigi Buffon pensa al ritiro

Una notizia inaspettata e che ha del clamoroso. Nel corso di un’intervista rilasciata a Sky Sport Gigi Buffon ha svelato che, dopo l’eliminazione del Barcellona in Champions League, ha pensato al ritiro:

“Avevo detto che se nelle due sfide con il Barcellona non avessi preso gol sarebbe stato giusto smettere a giugno. E l’ho detto al presidente Agnelli. Lui però mi ha risposto: ‘A volte nella vita capita di dire cavolate, per cui non ti preoccupare e vai avanti’. Ci ho pensato sopra. Ho iniziato con giocatori nati nei primi anni sessanta, finirò con quelli nati nel duemila. Praticamente ho attraversato quattro decenni, cercando di esserci sempre e non soccombere mai. E il mio orgoglio più grande è quello di esserci riuscito. A quel punto ho dovuto ritrattare. Il presidente è più esperto di me e mi ha consigliato bene”.