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CALCIOMERCATO – L’ag. di Gabbiadini: “Manolo? Ecco dove giocherà…”

La Lazio è sempre più alla ricerca di un vice Immobile, o meglio di un attaccante che possa far rifiatare (visto quanto corre ogni partita) la punta di Torre Annunziata ma allo stesso tempo anche non far rimpiangere una sua assenza. Sono stati fatti tantissimi nomi, uno di questi è uno dei pupilli di Tare, ovvero Manolo Gabbiadini, che, con l’arrivo di Pavoletti, è sempre più in uscita dal Napoli. Ma quale sarà la sua meta? A far chiarezza ci pensa il suo agente, Silvio Pagliari, che a Radio Onda Libera ha dichiarato: “Per Gabbiadini sistemiamo tutto al massimo la prossima settimana. Ormai la decisione è stata presa d’accordo con il Napoli. Se lo vedo meglio in Bundesliga o in Premier League? Andrà in uno dei due campionati. Ha forza, potenza, tecnica: può stare benissimo in entrambi i contesti“. Quindi ecco che un altro nome, dopo Simeone, Zaza e Ntep viene depennato dalla lista di Tare, chissà se dovremo accontentarci di Rossi…

COMPLEANNO LAZIO – Arrivano gli auguri anche dalla Serie A

Dopo gli auguri di calciatori, nuovi e vecchi, arrivano gli auguri alla Prima Squadra della Capitale, anche dalla Serie A, che , tramite il suo profilo Twitter, ha scritto :”La SS Lazio, fondata il 9 gennaio del 1900, festeggia oggi il suo 117° anniversario! Tanti auguri!”

https://twitter.com/SerieA_TIM/status/818374047482478593

FORMELLO – Seduta di scarico: fioccano le buone notizie per Inzaghi

Si è svolta questa mattina nel gelo di Formello la seduta di scarico dei biancocelesti. La settimana inizia subito con 2 buone notizie per mister Inzaghi: sono finalmente rientrati in gruppo Djordjevic ma sopratutto Lukaku che ha finalmente risolto il problema alla caviglia che lo stava tormentando da metà dicembre per una ricaduta all’infortunio rimediato a ottobre in nazionale. A partire da Mercoledì il tecnico piacentino potrà contare su di loro oltre che su Felipe Anderson e Lulic per preparare la sfida contro dell’Olimpico (domenica ore 15) contro la rivelazione Atalanta. Ancora assente invece il giovane Murgia, alle prese con un fastidio muscolare.

Come di consueto il mister ha diviso la rosa in 2 gruppi:

  • i titolari del giorno prima che sudano esclusivamente in palestra.
  • In campo, invece, c’è anche il giovane Rossi, ancora aggregato alla prima squadra dopo l’esordio in Serie A di ieri.

L’allenamento si è svolto serenamente  esercitazioni di possesso palla, gli allunghi sui 50 metri e una breve sfida in famiglia in cui ha brillato il giovane Rossi (ancora euforico per il debutto in Serie A). Domani la rosa biancoceleste si godrà il giorno di riposo, da mercoledì si torna a fare sul serio.

Corino: “Manca poco per il salto, ma servono acquisti”. Poi su Biglia e Hoedt…

Gigi Corino, ex giocatore biancoceleste, è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia per esprimere la propria opinione riguardo la partita disputata e vinta in extremis ieri dalla Lazio contro il Crotone.

Una gara chiusa: “Il Crotone si era messo lì e, non avendo calciatori in grado di saltare l’uomo, la gara è diventata difficile. La frenesia ti mette in crisi e per fortuna è arrivato l’assist da loro. Mi chiedo comunque come mai i portieri di riserva contro di noi diventano tutti fenomeni. Statistica simpatica. Per caratteristiche, in queste partite, Keita e Felipe Anderson restano fondamentali. Lombardi e Luis Alberto comunque non hanno fatto male. Per Lombardi poi ho un debole. Mi auguro di vederlo in pianta stabile”. Biglia sottotono: “Biglia era chiuso. Non c’erano linee di passaggio e faceva fatica a ricevere la palla. Il Crotone è squadra con poca qualità ma morde le caviglie. Biglia non è Pirlo, non ha grandi capacità di saltare l’uomo. Ha altre qualità. Bisogna trovare delle contromisure. Fermo restando che io lo vedo al 60/70% mentre lui può dare il massimo solo al 100%. Per me resta un ottimo calciatore che ieri, in fase di non possesso, ha fatto comunque una buona gara”. Sul mercato:Una società che vuole crescere non può arrivare a questo punto per i rinnovi. E in tutto questo servono anche acquisti. Siamo semplicemente nella normalità di una situazione già vista. Mancherebbe davvero poco per fare il saltino. Mi auguro che le parole di Tare di ieri siano per sviare piste e aspettative. A questo punto rimaniamo zitti coltivando speranza”. Hoedt, troppi lanci…: “La scelta di ieri può aver ovviato al problema Biglia. Gli avversari poi erano attaccanti grossi e lenti. Serviva uno fisico e dai piedi buoni per impostare”.

FIGC – Tavecchio chiude le porte alla Serie A a 18 squadre

Il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, ha concesso un’intervista a Radio Anch’io, intervista in cui ha parlato di alcuni dei casi più spinosi del campionato di Serie A.

A partire da un ipotetico massimo campionato a 18 squadra, a cui il presidente sembra chiudere definitivamente le porte: “E’ pura utopia dire di ridurre da 20 a 18 squadre la Serie A, si può operare solo sui sui campionati minori con forme di ristori“. Si parla poi insistentemente di giocare durante le feste di Natale, stile Premier League, o di anticipare l’inizio della Serie A a Ferragosto. Su questi due aspetti Tavecchio è possibilista: “Il mio pensiero è semplice in questi giorni, le feste comandate, non si può giocare, ma il 26 o il 27 dicembre sì. Il tabù è il giorno di Natale. Iniziare il campionato a Ferragosto? Difficile, è un giorno sacro per gli italiani, ma in prossimità credo di sì“. Infine una chiosa sull’ex Ct azzurro Antonio Conte, in testa al campionato inglese con il suo Chelsea: “C’è grande soddisfazione da parte mia per quanto sta facendo al Chelsea, io sapevo che ci avrebbe lasciato dopo due anni già al momento dell’accordo con la Nazionale. Ci sono delle occasioni che capitano una volta sola nella vita, la vedo non come una rivincita ma come un grande apprezzamento da parte del calcio internazionale per un allenatore unico“.

Liverani: “Bene Lombardi, meno Luis Alberto. Biglia? Non è Pirlo…”

L’ex centrocampista biancoceleste Fabio Liverani, è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia per analizzare la sofferta vittoria di ieri della Lazio contro il Crotone.

Liverani era certo che non sarebbe stata una gara semplice: “Ne avevamo parlato che era una partita pericolosa e se non la sblocchi col rigore sbagliato diventa tutto difficile. Se analizziamo i 90 minuti, come occasioni, penso che la Lazio non abbia rubato nulla nonostante la prestazione non ottimale”. Le assenze in casa Lazio si sono fatte sentire:Keita e Felipe Anderson ti danno qualità e sicuramente loro possono rivelarsi fondamentali in gare come questa”. Sui sostituti: Lombardi è andato bene, Luis Alberto non mi è piaciuto molto e da Milinkovic mi aspettavo qualcosa in più”. Hoedt ha svolto il ruolo di vero e proprio regista difensivo: “Evidentemente in mezzo al campo c’era poca gente a venirsi prendere la sfera. Bisognava studiare movimenti alternativi per liberare in seconda battuta Biglia. In nazionale lo vedo diverso. Noi lo giudichiamo da regista di qualità mentre quelle più belle sono quelle in cui dà equilibrio e fa giocare gli altri. Non penso sia un Pirlo. Dobbiamo cambiare il nostro pensiero su di lui”. Il rinnovo complicato: “Sugli ingaggi assistiamo a un mercato impazzito. Diventa difficile assimilare la qualità di un giocatore all’ingaggio. Stanno offrendo 8 milioni l’anno a Cassano che non gioca da 4 anni

COMPLEANNO LAZIO – Ecco gli auguri dei giocatori biancocelesti

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“Nel cielo biancazzurro brilla una stella, che in tutto il firmamento è sempre la più bella”. Una stella chiamata Lazio, generata in un gelido inverno dall’arguzia di nove romani e che da 117 anni brilla in milioni di cuori. Italiani e non, che di essa si sono innamorati grazie alle gesta degli eroi che ne hanno indossato negli anni la maglia. Vivendo gioie, Trofei, vittorie, successi, ma anche dolori, difficoltà, ostacoli e giorni bui. Da quel 9 gennaio 1900, i colori biancocelesti non si sono fatti mancare nulla in fatto di emozione. Sono arrivati fin sopra il tetto d’Europa e poi di colpo scesi ad un passo dal baratro. Ma per fortuna non ci sono finiti dentro, grazie all’amore di quello stesso popolo che, di giorno in giorno, è cresciuto e si è moltiplicato. Tramandando quell’amore di padre in figlio, come la più preziosa delle eredità. Non un semplice possesso, ma una vera e propria passione, che scorre come sangue nelle vene e che ha fatto sì che la storia, pur antica, non restasse ingabbiata nel passato, ma continuasse a vivere. Scrivendo nuove pagine in ogni istante, in ogni domenica. Sugli spalti e sul campo. E proprio dal campo, in occasione del 117esimo compleanno, arrivano alla Lazio gli auguri più belli, quelli dei suoi giocatori. I quali recano tutti un frammento di quell’essenza di cui è impossibile non innamorarsi.

BIGLIA:La Lazio è la mia prima grande squadra europea, quella che mi ha dato un nome importante nel calcio. Sono 117 anni di storia e tradizione. Vogliamo portare in alto questi colori”.

CATALDI:La Lazio è la mia passione, la più profonda. Per me è sinonimo di famiglia, è un’idea comune, uno stile di vita che mi rende orgoglioso di essere laziale”.

LOMBARDI:La Lazio è quel senso d’appartenenza che vivo ogni giorno sulla mia pelle. E’ parte della mia vita, c’è sempre stata. Sento l’importanza di questi colori e ne vado fiero”.

LULIC:L’alba di un nuovo anno, che ha al suo interno cifre care a tutti noi. La Lazio sta per festeggiare il suo compleanno, per me è un momento sempre emozionante, perché mi fa percepire ancora di più il calore della gente biancoceleste”.

MURGIA:La Lazio è unione: un intero popolo legato nel profondo dall’amore incondizionato nei confronti del bianco e del celeste, i colori de La Prima Squadra della Capitale”.

RADU:Quasi dieci anni in questo club non si possono commentare, si devono vivere. Di stagione in stagione ho apprezzato il valore di questa maglia storica, sono sempre più innamorato”.

INZAGHI:Un’emozione enorme che viaggia di anno in anno. E’ stato un orgoglio indossare questa maglia da giocatore, oggi è un onore guidare dalla panchina la Prima Squadra della Capitale“.

Onazi: “Mi dispiace non giocare la Coppa d’Africa, ma quella vittoria nel 2013…”

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Tra coloro che non prenderanno parte alla prossima edizione della Coppa d’Africa ci sarà anche Eddy Onazi, nella cui mente è tuttavia ancora vivo il ricordo del trofeo alzato nel 2013 con la sua Nigeria. Purtroppo le Aquile non hanno raggiunto la qualificazione al torneo che avrà inizio tra qualche giorno in Gabon e l’ex centrocampista biancoceleste – ai microfoni di Fox Sports – non ha nascosto la propria delusione: “Non giocare la Coppa d’Africa è un gran dispiacere per me. Non essere riusciti a sfruttare l’ultima possibilità di qualificarci è stata una grande perdita. Siamo però comunque grati a Dio e adesso la cosa più importante è non perdere la concentrazione per conquistare la qualificazione alla Coppa del Mondo. Dobbiamo tenere duro e continuare come stiamo facendo“.

Poi, sulla vittoria nella competizione, il giocatore ora al Trabzonspor, racconta: “Essere riusciti a vincerla per noi è stato come vincere il Mondiale. Fu molto emozionante, perché tutti erano felici ed è lì che ho realizzato quanto fosse importante per noi. Anche perché tutti i contrasti si sono appianati e non importavano più. Vogliamo vincerla ancora, perché è molto importante per noi africani“.

UFFICIALE – La Lazio dice addio ad uno dei suoi obiettivi

La notizia era già nell’aria da qualche giorno, ma adesso ha assunto anche i crismi dell’ufficialitá: Paul-Georges Ntep lascia il Rennes e approda al Wolfsburg. L’esterno classe ’92 era da qualche mese nel mirino della Lazio, inserito nella lista dei candidati alla successione di Antonio Candreva. Purtroppo il mancato accordo tra le due società lo aveva costretto alla fine a restare in Francia, che saluta oggi, dopo un inizio di stagione non certo indimenticabile, per accasarsi al club della Bundesliga. Il quale ha comunicato l’avvenuto trasferimento con una nota ufficiale:

Il Wolfsburg rende noto di aver acquisito con effetto immediato Paul-Georges Ntep dal Rennes. Il giocatore 24enne ha firmato un contratto fino al 2021”. Nella fisionomia della squadra teutonica – e nel cuore dei suoi tifosi – Ntep avrà il compito non facile di sostituire un talento come Draxler, fresco di approdo in quel del Psg.

Cragnotti: “Contento per Inzaghi. Questa Lazio può fare il salto di qualità..”

Il 9 gennaio, è per tutti i laziali la data più importante e speciale. Lo sa bene Sergio Cragnotti, l’uomo che più di ogni altro ha concretizzato i sogni biancocelesti, facendoli diventare una realtà sognata per un secolo intero, che compie gli anni non a caso, proprio nella giornata odierna. Di Seguito, ecco le sue dichiarazioni ai microfoni di “Laziali On Air”:

Tanti auguri di buon compleanno Presidente, a lei e a tutti i tifosi laziali!
“Grazie, ne approfitto per fare a voi gli auguri di un buon 2017!”
Lei continua a seguire da tifoso la Lazio. Le piace come sta lavorando Simone Inzaghi in panchina?
“Credo stia facendo un ottimo campionato, valorizzando al massimo i giocatori che ha a disposizione. Mi fa particolarmente piacere per lui dato che faceva parte anche della mia gestione. Immobile ha portato una nuova ventata di aria fresca con le sue capacità realizzative. Senz’altro la Lazio può entrare in Europa League se continua di questo passo”.
Da amante del calcio, lei che ne ha fatto parte a grandissimi livelli, che sensazione ha di questo movimento calcistico italiano che dopo un periodo di profonda crisi sta iniziando a cambiare radicalmente impostazione puntando finalmente sui giovani?
“Senza dubbio è uno stato di necessità, bisogna competere a grandi livelli per tenere testa a una globalizzazione sempre più radicata. Guardate gli investimenti che sta facendo la Cina per diventare una potenza nel mondo del calcio, per cui dobbiamo per forza investire sui giovani, sperando che crescano rapidamente, altrimenti il gap con i campionati esteri diventerà ancora più grande. Oggi le grandi battaglie si combattono nelle coppe europee, in attesa che prenda piede questa superlega con le big di Europa di cui si parla da tempo.”
Lei ci ha fatto scoprire la Cina portando la Lazio in tournée a fine anni novanta. Oggi anche una famiglia importante come quella dei Berlusconi si è rivolta agli investitori cinesi. Lei avrebbe aperto le porte a questa nuova imprenditoria?
“Credo che aprire le proprie porte sia fondamentale per far crescere il calcio italiano e renderlo competitivo a livello internazionale. Occorrono risorse finanziare molto importanti per tenere testa a un campionato come la Premier League inglese che dispone di mezzi e risorse praticamente illimitate. Ai miei tempi si parlava di ingressi in borsa per dar modo agli azionisti di accedere al capitale delle singole squadre, oggi si punta alle sinergie con gli imprenditori stranieri, possibilmente americani o dell’Estremo Oriente.”
Chi sono i giocatori della Lazio di oggi che stima di più e terrebbe a ogni costo?
“Sicuramente è una squadra molto amalgamata che Inzaghi sta valorizzando. Tra questi Immobile sta dando un gran contributo ai successi dei biancocelesti, ma la vera forza del gruppo è la coesione e lo spirito di sacrificio, nell’insieme può competere degnamente in un campionato difficile come quello italiano. Manca solamente il salto di qualità per poter dire la nostra anche in Europa e penso che la Lazio di oggi abbia tutti gli strumenti per compierlo. Basta volerlo ardentemente.”

MERCATO – Tutte le piste del ds Tare

Ad ogni cessione corrisponde un acquisto. Tare è deciso, nel caso in cui il mercato dovesse chiamare, lui sarà pronto a rispondere. Il ds biancoceleste, si è appunto ben preparato per essere pronto in caso di necessità. C’è stato un incontro a Capodanno in cui ha incontrato l’agente Jorge Mendes, che non a caso entra negli attuali scenari. Come riporta il “Corriere Dello Sport”, il procuratore di Mourinho ha proposto El Ghazi dell’Ajax. Ma non solo, Mendes può combinare lo scambio KeitaDepay con lo United, e inoltre, suggerire a Mou di acquistare direttamente offrendo 30 mln per il senegalese. Nascoste dunque, sono le piste di Tare. Nel caso in cui Keita dovesse salutare i colori biancocelesti arriverà un’ala, se dovesse invece partire Djordjevic arriverà un centravanti. Per quanto riguarda invece l’attacco, tra i bomber ci sono Paloschi (Atalanta), Locadia (Psv Eindhoven) e i giovani della B: Lasagna (Carpi), Avenatti (Ternana). Non resta che aspettare, pronti ad assistere alle eventuali, risposte di Tare.

 

 

LAZIO SOCIAL – Rossi, finalmente! La prima non si scorda mai

Una maglia importante.C’è questo, in parte, nei sogni di tutti bambini che fin da piccoli guardano un pallone con occhi speranzosi. Lo sa bene anche Alessandro Rossi, che dopo un paio di convocazioni nel “calcio dei grandi”, ha finalmente avuto il primo assaggio di Serie A. Una giornata che sicuramente il classe 97′ non scorderderà mai, soprattutto quando si è così giovani. Nel match casalingo della Lazio contro il Crotone, l’attaccante ha provato per la prima volta la gioia dell’esordio nel massimo campionato italiano. Entrando negli ultimi minuti ha influito nella vittoria finale, contribuendo sporcando un pallone filtrante di Cataldi, rimpallando sui difensori ed andando a servire Immobile per il gol dell’1-0. Il nostro Rossi, ha deciso di manifestare la sua gioia attraverso i social. Ha pubblicato su Instagram, un foto che immortala uno dei momenti più belli della sua vita, quello con la maglia che ama fin da bambino.

Auguri Lazio. Le parole di Buccioni sulla nostra favola biancoceleste

Come tutte le belle inizierei con un “C’era una volta”. Basta però menzionare i 117 anni di storia che ci differenziano, infinita passione ed emozioni. In questo giorno così speciale, nel compleanno della società più antica della Capitale, Antonio Buccioni, presidente della Polisportiva Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radiosei per regalarci le sue parole:”Auguri a tutti fratelli biancocelesti. Avete un presidente da rottamare (influenzato, ndr). Per me la Lazio è la più bella favola scritta a Roma dal 1900. Domani i nostri atleti riprenderanno il loro cammino. Hanno scritto pagine che fanno parte del mito più che della storia. Il calcio è la disciplina nella quale la stragrandissima maggioranza dei nostri sostenitore si riconosce vivendo tutte quelle emozioni. Il calcio è l’elemento che più caratterizza questo sodalizio. Il giorno più bello della nostra storia? Senza tentennamenti dico il 12 maggio 1974, Lazio-Foggia e quel rigore di Chinaglia. Una giornata che avrà sempre una dimensione enorme nei nostri ricordi e nella nostra storia”. Non c’è altro da aggiungere, non resta che fare gli auguri a questa realtà anche da parte di tutta la redazione, questa bellissima favola bianco celeste, comunemente chiamata, Lazio. 

COMPLEANNO LAZIO – Gli auguri pieni di amore di Ledesma (Foto)

Oggi la prima squadra della capitale compie 117 anni. Tutto il mondo biancoceleste corre gioiosa a festeggiare e a are gli auguri alla nostra amata Lazio. Al coro di auguri si è unito anche il grande ex biancoceleste Cristian Daniel Ledesma, che con un bellissimo post sul suo account di Instagram ha fatto gli auguri di compleanno al secondo amore della sua vita, la Lazio appunto:

TEMPI BELLI – Un lunedì di Festa

Buon compleanno laziali! Embè, che è tutto st’entusiasmo? Era il Crotone eh… a sentire Sky, ieri è stato il giorno del quadrifoglio, botte di chiappa in omaggio per la grande (o presunta grande, direbbero i maligni) che si incaglia contro una piccola volenterosa e catenacciara.

Se Marocchi guarda le partite sull’aggiornatissimo canale livescore.com, dove i numerini vanno sempre tutti al punto giusto ma di immagini neanche a parlarne, non è un nostro problema. La fortuna non è di casa, quando il bacio alla parte bassa della traversa di Biglia finisce inesorabilmente dall’altra parte dell’agognata linea, e un portiere che di cognome fa Festa la festa la rovina sistematicamente: prima a Immobile, poi due volte a Parolo, nel finale in maniera clamorosa a Ciruzzo che comincia a pensare che il feeling con il gol sia passato da crisi a divorzio imminente.

Ma la Festa dei laziali non è sotto una traversa, ma sotto il cielo di una città che ogni nove gennaio si ammanta di biancazzurro. C’è da fare un regalo a quei coraggiosi che sfideranno dopo poche ore il gelo polare per ritrovarsi a Piazza della Libertà, da 117 anni figli di uno stesso sentimento. Ma un regalo non è un regalo se lo si fa da soli: serve un generoso di turno e quello che è stato forse il miglior esterno della scorsa Serie B, sforna un assist che neanche Babbo Natale in persona, in fondo fuori tempo massimo, sarebbe riuscito ad inventarsi.

Bruno Martella meglio di Santa Claus, e stavolta Ciruzzo nostro ha potuto fare davvero Festa. E poco male se le Feste sono appena finite: qui le danze sono appena cominciate, e la Festa vera, per tutti i laziali, è sempre quella che porta una data sola, 9 gennaio. Dal 1900, sempre i primi della Capitale.

Fabio Belli

FORMELLO – Oggi la ripresa. Lulic e Felipe Anderson pronti per la Dea

Come di consueto, dopo ogni partita di campionato, la Lazio si ritroverà questa mattina sul campo di allenamento di Formello per svolgere la seduta di scarico e l’allenamento completo per chi non è sceso in campo (o ha giocato solo una porzione di gara) contro il Crotone. Il riposo è previsto per martedì. Poi la Lazio inizierà a preparare la delicata sfida dell’Olimpico contro l’Atalanta per quello che ad oggi è un vero e proprio scontro diretto per l’europa.

Simone Inzaghi riavrà a disposizione Lulic e Felipe Anderson, squalificati con il Crotone ma dovrà, ovviamente, fare ancora a meno di Keita (impegnato con il Senegal in coppa d’Africa). In infermeria c’è Lukaku, fermo a causa di una ricaduta alla caviglia. Tornerà insieme al gruppo Djordjevic, ancora da valutare Murgia, rimasto fuori dai convocati a causa di un problema muscolare.

 

 

117 anni – Il presidente Antonio Buccioni racconta la Polisportiva Lazio

Dieci medaglie d’oro olimpiche, sedici titoli mondiali, ventisei successi europei, cinquecento titoli italiani e oltre mille in campo giovanile. La bacheca della Polisportiva Lazio è carica di gloria: dietro a ogni medaglia c’è un’impresa, un atleta, una storia. Quella della Lazio parte da Ponte Margherita all’alba di un nuovo secolo oggi già vecchio, e compie un percorso che abbraccia e unisce due secoli, certificando l’amore per lo sport di questo sodalizio che ha alla base i valori olimpici dell’Antica Grecia.

La Lazio, come sottolinea sulle colonne de Il Tempo il Presidente Antonio Buccioni, è la più grande Polisportiva d’Europa, un’immensa famiglia di oltre diecimila atleti: “Siamo una catena di affetti. Rappresentiamo una meravigliosa favola, la più bella scritta nella Capitale dal 9 gennaio 1900 a oggi. Nove ragazzi della piccola borghesia e del proletariato romano gettarono il seme che generò un rinnovamento epocale. La nascita della Lazio innescò una rivoluzione in campo sportivo, si passò dalle discipline classiche come la scherma, la ginnastica e la boxe, a discipline moderne come il podismo, il nuoto, il canottaggio che si svilupparono tra Piazza d’Armi e il flume Tevere”.

Il presidente parla con passione di oltre mezzo secolo di vita speso sugli spalti a incitare i colori del cielo: “Lo sport si divide in due categorie. Quello in cui c’è la Lazio, e quello in cui la Lazio non è protagonista: ma devo dire che queste discipline sono poche. La mia vita è cambiata il 19 settembre 1965, era la terza giornata di campionato, la Lazio allenata da Umberto Mannocci affrontava il Varese in casa. Vincemmo due a uno, il primo gol non si scorda mai, e fu quello di Vito D’Amato che sbloccò quella partita che vincemmo per due a uno. Quello fu il mio battesimo da laziale, se devo pensare ad altri gol, i primi mi vengono in mente sono il rigore di Chinaglia contro il Foggia, quello di Lulic il 26 maggio 2013, i gol di Fiorini e Poli in quell’estate tormentata del 1987. Ho esultato tante volte per la Lazio, ma se devo ricordare un momento non posso che andare a Montecarlo. Nel post partita, dopo aver vinto la Supercoppa Europea contro il Manchester United, andai a cena con degli amici al Cafè de Paris: in quel momento come laziale mi sono sentito padrone del mondo, in quel locale si parlava esclusivamente romanesco, sembrava di essere alla Festa de Noantri”.

Onore e gloria, ma anche impegni molteplici e oneri da rispettare in una città che vive anche dal punto di vista sportivo uno dei momenti più bassi della storia: “Viviamo una stagione drammatica. Le risorse pubbliche sono sempre state modeste, e non sono mai riuscite a cogliere l’importanza del momento agonistico. Dopo il Giubileo del 2000 sostanzialmente è stata una catastrofe: abbiamo perso una squadra di pallavolo, la squadra di rugby, c’è stato un ridimensionamento tangibile della squadra di basket. Non è mia intenzione compiere invasioni in campo politico, rivendico il merito di aver sempre tenuto la Lazio lontana dal mondo politico”.

Poche risorse, soltanto lo spirito di sacrificio e il grande senso di appartenenza tiene in vita una realtà sportiva che non ha eguali nel Paese: “Il momento non è dei più semplici, ma arrivano segnali importanti da quella quindicina di realtà che operano fuori dall’essere contenuti dentro una città dello sport perché siamo diventati troppo grossi. Abbiamo trovato vincente la formula organizzativa che si potrebbe chiamare l’iperfederalismo. Abbiamo società legate al centro dal patrimonio immateriale e storico che rappresentiamo, la catena di affetti. Ma giuridicamente, patrimonialmente e gestionalmente operano come meglio credono”.

Nonostante tutti i problemi, i successi non mancano. Lo scorso anno è arrivato lo scudetto Under 20 nella pallanuoto, ma anche l’ennesimo successo olimpico: “Abbiamo accolto con soddisfazione la decima medaglia d’oro olimpica di un tesserato Lazio che è arrivata grazie a Felipe Anderson e alla squadra di calcio brasiliana. Possiamo vantare dieci ori olimpici individuali, cinque nella pallanuoto, tre nel calcio, uno nella scherma, uno nella pallavolo. Nella nostra famiglia oltre ai valori olimpici, abbiamo le medaglie olimpiche”.

Questa mattina la sezione di Atletica Leggera ha organizzato una mini maratona con partenza e arrivo a Piazza della Libertà dove stanotte i tifosi – come da tradizione – attenderanno la mezzanotte per festeggiare il centodiciassettesimo compleanno. Domani la città di Bruxelles onorerà la Lazio facendo indossare una tenuta sportiva biancoceleste al Mannekenpis, statua simbolo della capitale belga: “Qualcosa di buono esce sempre. L’auspicio è quello di mantenere la massima categoria con la squadra di rugby, pallanuoto e calcio a cinque: per noi varrebbe come uno scudetto”.

 

Girone di ritorno: la Campagna Abbonamenti 2016-17

La nuova campagna abbonamenti per il girone di ritorno stagione 2016/2017, inizierà il 9 gennaio alle ore 16:00 e terminerà il 14 gennaio alle ore 18:30.

L’abbonamento sarà valido dalla gara Lazio – Atalanta del 15 gennaio.

MODALITA’ DI EMISSIONE DELL’ABBONAMENTO

 

TesseraWeb Sarà possibile acquistare la tessera Millenovecento in modalità online attraverso la pagina dedicata del sito www.ticketone.it, seguendo le istruzioni oppure direttamente presso uno dei Lazio Style abilitati (via Calderini, via Prenestina, Parco Leonardo) presentandosi di persona con:

  • un valido documento d’identità (passaporto, carta d’identità, carta vidimata oppure tessera sanitaria per gli under 14*)
  • una fotocopia del codice fiscale

I possessori della Fidelity Card Millenovecento potranno sottoscrivere l’abbonamento “digitale” presso i Lazio Style 1900 abilitati (via Calderini, via Prenestina, Parco Leonardo), le rivendite Listicket/Ticketone Plus (vedi elenco) e Listicket/Ticketone (vedi elenco), in modalità online (www.listicket.it), e attraverso il Call Center Ticketone 892.101. L’abbonamento “digitale” sarà caricato direttamente sulla Millenovecento, che rimarrà l’unico titolo di accesso allo stadio, ed al momento della sottoscrizione sarà consegnato un “segnaposto” che servirà per identificare la seduta allo stadio.

I non possessori della Millenovecento potranno acquistare un “Voucher Elettronico” attraverso l’emissione della tessera S.S. Lazio Home Card (completa di foto, cognome e nome del titolare e posto assegnato allo stadio) che diventerà il titolo di accesso allo stadio.
La S.S. Lazio Home Card potrà essere sottoscritta esclusivamente presso i Lazio Style 1900 abilitati (via Calderini, via Prenestina, Parco Leonardo) e i punti speciali Listicket/Ticketone Plus (vedi elenco).
Per richiedere la S.S. Lazio Home Card (Voucher Elettronico) è necessario che il titolare presenti obbligatoriamente:

  • il modulo di adesione debitamente compilato e firmato (per scaricarlo clicca qui)
  • un valido documento d’identità (passaporto, carta d’identità, carta vidimata oppure tessera sanitaria per gli under 14*)
  • una fotocopia leggibile del documento d’identità
  • n. 1 foto-tessera
  • una fotocopia del codice fiscale

 

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*Per i minorenni deve essere un genitore (o chi ne esercita la patria potestà) a sottoscrivere il modulo e fornire la documentazione sopra indicata.
**Nel caso aderissi ad una promozione verifica sempre che la modalità di acquisto prevista sia compatibile con quella da te scelta.

La lettera d’amore della Tevere parterre – Auguri Lazio

TRIBUTO AL 117° COMPLEANNO DELLA SSLAZIO 1900 TRIBUTO AL POPOLO LAZIALE
Sono certo che ognuno di voi conosca a menadito la storia della nascita della SSLAZIO 1900, con sfumature e sottolineature più o meno evidenti. Dal canto mio potrei raccontare di nuovo la memorabile impresa dei 9 di Piazza Della Libertà, i 9 della fondazione, dall’impavido coraggio, dalla lucida lungimiranza, dalla profonda abnegazione per la realizzazione di un valoroso ideale. Ringrazierò sempre Luigi Bigiarelli e Olindo Bitetti per aver suggerito come colori sociali i colori dell’antica Grecia, madre dei primi giochi olimpici, il bianco simbolo di purezza il celeste di religiosità. E’ dalle parole di Olindo Bitetti che capiamo la motivazione della scelta del nome LAZIO “IO DICO LAZIO PERCHÉ LATIUM è IL TERRITORIO ABITATO DALLE CIVILTA’ LATINE, CHE FONDARONO ROMA IN CUI ESSA AVRA’ SEMPRE DIMORA”.

Grazie per la scelta dell’imponete e importante simbolo, l’aquila della legione romana, insegna tipica dell’impero romano. CONCORDIA PARVAE RES CRESCUNT, nell’ armonia anche le piccole cose crescono questa la filosofia alla base della SSLAZIO 1900. Grazie al Generale Vaccaro per essersi opposto alla fusione con le società minori romane. Dallo scampato pericolo della fusione la storia della Lazio veleggia su rotte definite e nette, tra alti e bassi, rotte in cui storia e leggenda sembrano spalleggiarsi, in cui ciò che sembrava impossibile diventa possibilissimo, dove uomini normali sembrano posseduti e guidati da un valore supremo. Basta pensare ai ragazzi dello scudetto del 74, la banda di scalmanati guidata dal “Maestro” Tommaso Maestrelli che solamente due anni prima militava nella serie cadetta, i ragazzi dei -9 di Eugenio Fascetti ,l’immensa squadra che il 26 maggio 2013 ha vinto il derby dei derby, l’unico derby della storia che ha assegnato un trofeo. Ma la storia e la leggenda sembrano sovrapporsi anche quando la Lazio vive momenti bui e si avverte la necessità di trovare una forza senza uguali, le retrocessioni…i lutti, ero appena nato quando un infame sparò quel maledetto razzo ma provo ancora rabbia per l’uccisione del nostro fratello Gabriele, un omicidio di stato che ancora grida vendetta nonostante la ridicola sentenza data.

RICORDARE IL PASSATO PER CAPIRE IL PRESENTE perché ora che ogni punto di riferimento sembra smarrito e che ogni punto di forza sembra non riconoscersi più tale, ora che il Popolo Laziale non viaggia più unito e compatto, dobbiamo ricordare di essere i destinatari prescelti di un messaggio di coraggio e forza da tramandare. Un messaggio d’amore per una maglia che va oltre il nome di un giocatore, che deve seguire dettami e regole, che non può prescindere da un comportamento esemplare di rispetto verso quella maglia, un messaggio d’amore incondizionato per quei colori e quel simbolo. Dobbiamo essere di nuovo i guardiani del più romantico dei credi calcistici che ci è stato dato in eredità come uno dei beni più preziosi e come tale va difeso. Auguri Società Sportiva Lazio, auguri a tutti coloro che in 117 anni hanno portato in alto il nome della Lazio, auguri al Popolo Laziale con l’augurio che riesca a ritrovare l’unità e la compattezza che l’ha sempre contraddistinto…poi uniti tutti nella stessa direzione…IL BENE DELLA SSLAZIO 1900… Ci vediamo in Piazza della Libertà

LAZIO-CROTONE 1-0 – Immobile guastaFesta!

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è proprio il caso di dirlo, Ciro Immobile guasta la sublime prestazione di Festa, portiere del Crotone. Grazie alla rete siglata un minuto prima del novantesimo, l’attaccante non solo si sblocca dopo sette turni di campionato, ma tiene la Lazio in scia di Roma e Napoli, mantenendo a debita distanza l’Inter di Stefano Pioli. Un gol da attaccante vero. Un guizzo che ha scaldato i cuori dei tifosi presenti allo stadio. Una rete che stasera ci farà esultare ancor di più in una Piazza della Libertà gremita perché allo scoccare della mezzanotte, inizierà il “secondo capodanno romano”. Saranno tanti infatti i tifosi che stanotte sfideranno il freddo per celebrare il centodiciasettesimo compleanno della nostra gloriosa società sportiva. Tornando al gol di Immobile, possiamo dire che quella botta calciata col destro, ha anche rovinato la splendida prestazione di Marco Festa, portiere oggi in campo per sostituire Cordaz fermo per squalifica. Sembrava una gara destinata a rimanere bloccata sullo zero a zero, grazie anche a degli interventi di pregio da parte del portiere originario di Montichiari. Come riportato anche dal nostro redattore (leggi qui pagelle di lazio-crotone), le parate del primo tempo, proprio su Immobile e sul tiro di Parolo sono da applausi. Per non parlare poi della botta calciata sempre dal bomber biancoceleste durante i minuti conclusivi. La palla sembrava veramente non voler entrare e gran parte del merito è stato del portiere del Crotone. Per questo e per tanti altri motivi, ecco perché Immobile è stato un… guastaFesta.