Verso Italia-Germania, Kroos spavaldo: “Ma quale incubo? Vinciamo noi”
FOTO – Ibrahimovic svela la sua nuova squadra
E’ finalmente arrivato il giorno atteso per i fans di Ibrahimovic. Oggi 30 giugno, lo svedese ha svelato il nome del club con cui giocherà il prosimo anno. Tramite i suoi profili ufficiali, Twitter, Facebook e Instagram, Ibra ha fatto sapere che indosserà la maglia del Manchester United. Nessun sorpresa quindi. Ci sarà di nuovo il binomio Mourinho – Ibra, che tanto ha vinto ai tempi dell’Inter.
Time to let the world know. My next destination is @ManUtd pic.twitter.com/DAK7iYlrCq
— Zlatan Ibrahimović (@Ibra_official) 30 giugno 2016
Beruatto: “Non mi aspettavo un’Italia così forte”. E su Bielsa…
La vittoria dell’Italia agli Europei con la Spagna ha lasciato a bocca aperta molti addetti ai lavori che non si aspettavano un successo così limpido degli azzurri. La squadra di Conte nell’ottavo contro gli iberici ha dimostrato tutto il proprio valore smentendo così tutti coloro che alla vigilia davano gli azzurri per spacciati.
Ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Paolo Beruatto che si è detto piacevolmente stupito: “Il successo degli azzurri sulla squadra di Del Bosque non me lo aspettavo. E’ stata una vittoria importante, che va al di là del risultato, alla vigilia erano in pochi ad aspettarsi una prestazione simile, è stata una grande partita da qualsiasi punto di vista la si voglia guardare. È stata la vittoria di Conte, ha preparato la partita in maniera eccezionale, gli azzurri hanno pressato la Spagna molto alti. Quello che mi ha sorpreso è che al termine del primo tempo il possesso palla era in parità, non credevo che l’Italia avrebbe potuto tenere testa agli spagnoli nel palleggio, la Spagna non è riuscita a giocare. Gli azzurri sono stati perfetti. L’assenza di Candreva pesa perchè ha perso una pedina importante e un punto di forza perché abbina corsa, quantità e qualità, è al confronto di Florenzi è più offensivo, riesce a trovare più facilmente la rete. Parolo sta dando tutto non gli si può chiedere altro, sta interpretando bene sia la fase difensiva che offensiva. Per Conte rappresenta un’arma in più perchè quando si fionda in area è un pericolo costante per gli avversari, e lo avrebbe potuto già dimostrare. Come stiamo vedendo agli Europei l’allenatore è una figura che ti può garantire quel qualcosa in più”.
Sull’arrivo di Bielsa: “Il tecnico argentino ovunque è andato ha lasciato il segno, quindi lo farà anche alla Lazio. Sarà curioso vederlo confrontarsi con il campionato. Il nostro è un torneo difficile, oltre ai valori dei singoli giocatori siamo all’avanguardia ed è tutto più complicato. Sono curioso di vedere il maestro in Serie A. Avrà bisogno di tempo per lavorare, certamente avrà carta bianca sul suo operato, il problema è che qui da noi se non arrivano i risultati ci spazientiamo subito ma con Bielsa occorrerà avere pazienza. Il suo è un gioco offensivo e i sostenitori biancocelesti si devono aspettare una squadra che vorrà fare la partita, che attacca in poco spazio ma che lascia anche tanto spazio alla squadra avversaria”.
ACCADDE OGGI – Carl Lewis, il figlio del vento
L’1 luglio 1961 a Birmingham, in Alabama, nel profondo sud degli USA, nasceva Carlton Frederick Lewis. I suoi genitori, William ed Evelyn, erano entrambi atleti tanto che facevano parte della squadra universitaria della locale Tuskegee. La mamma addirittura gareggiò alle Olimpiadi del 1952 di Helsinki negli 80 metri ad ostacoli.
Nel 1963 la famiglia si trasferì a Wellingbro, nel New Jersey, e William ed Evelyn fondarono un Club di atletica leggera. Non avendo una baby-sitter a cui affidare il piccolo Carl, i genitori lo portavano al Club e mentre si allenavano lo lasciavano giocare nella fossa di sabbia della pedana del salto in lungo. Gli inizi della carriera sportiva furono difficili ma la stoffa c’era doveva solo crescere fisicamente. A 14 anni divenne il miglior saltatore in lungo dello stato del New Jersey e grazie ai successi raggiunti il ragazzo iniziava a fare gola a molte università; Lewis scelse la Houston University, spinto dalla presenza di un famoso allenatore di atletica, Tom Tellez. Come dichiarato dallo stesso Carl gran parte dei grandi risultati conseguiti sono stati merito della loro collaborazione.
Nel 1980 si svolsero le Olimpiadi di Mosca: a 18 anni Lewis era riuscito a qualificarsi come componente della 4×100 statunitensi ma dovette rimandare il suo sogno vista la decisione del presidente Jimmy Carter di boicottare i giochi. Ma la ribalta mondiale era vicina e Carl si fece trovare pronto conquistando ai Campionati del Mondo di Helsinki nel 1983 tre medaglie d’oro e diventando per tutti l’erede di Jesse Owens. A 48 anni dalle Olimpiadi di Berlino del 1936 e dal record dello stesso Owens alle Olimpiadi di Los Angeles disputate l’anno dopo eguaglia il primato di vincere quattro medaglie d’oro nelle discipline simbolo dell’atletica: 100 metri, 200 metri, salto in lungo e staffetta 4 per 100. Da quel momento in poi Carl Lewis, come Owens, divenne per tutti il “figlio del vento”. Lewis divenne un personaggio popolarissimo, un classico “self made man” ma lo show business non lo distrasse più di tanto visto che continuava a raccogliere successi e record. Nessuno sembrava essere alla sua altezza, nessuno tranne Ben Johnson.
I due si sfidarono nella finale dei 100 metri alle Olimpiadi di Seul 1988, gara che passò alla storia per lo scandalo doping. Lewis corse in 9’92 ma il canadese Johnson trionfò con il tempo di 9’78. Sembrava dovesse essere l’inizio del declino per Lewis, nonostante la conquista della medaglia d’oro nel lungo e l’argento nei 200 metri. Alcuni giorni dopo Ben Johnson venne però squalificato per uso di droghe e a Lewis venne assegnata anche la medaglia d’oro dei 100 metri.
A 30 anni compiuti, nel 1991, ai Mondiali di Tokyo Lewis partecipò a due gare destinate a restare nella storia dello sport. Nella finale dei 100 metri il figlio del vento mise tutti alle spalle giungendo al traguardo con il nuovo record del mondo in 9’86 (i record di Ben Johnson vennero cancellati dalla IAAF). Nel salto in lungo sia Carl che il connazionale Mike Powell furono protagonisti di una gara incredibile in cui il record più longevo dell’atletica leggera, quello del 1968 del mitico Bob Beamon di 8 metri e 90 centimetri venne superato dopo una serie di salti superiori agli 8,80 m. Al termine della gara ad avere la meglio fu Powell che portò il nuovo record a 8,95.
Nel 1992 Lewis difese per la terza volta il suo titolo nel salto in lungo ai Giochi Olimpici di Barcellona, dove riesce a conquistare un altro oro con la vittoria nella 4×100 USA. Quattro anni dopo, nel 1996 ad Atlanta, a 35 anni suonati Lewis è ancora una volta in pedana nella finale del salto in lungo. A dodici anni dal suo primo successo olimpico nessuno crede in una sua nuova impresa. Prima del sesto e ultimo salto non si trovava nemmeno in zona podio ma, all’ultimo salto della sua carriera, fra lo stupore e il giubilo generale King Carl balzò al primo posto conquistando la quarta medaglia d’oro olimpica consecutiva nel salto in lungo. Da quel giorno si dedicò alle sue fondazioni benefiche (ben quattro), alla sua linea di moda e alla sua innata passione: la recitazione. Il suo palmares finale alle Olimpiadi recita: 9 medaglie d’oro e 1 medaglia d’argento conquistate in 4 diverse edizioni.
CINEMA – Il 1 luglio del 2000 ci lasciava il re della commedia americana
Il 1 luglio del 2000 all’età di 79 anni ci lasciava il grande attore americano Walter Matthau. L’attore si è sentito male nelle prime ore della mattina, un infarto gli è stato fatale.
Era da tempo che Matthau soffriva di problemi di salute ma neanche la malattia e la vecchiaia erano riuscite a togliergli quel sorriso scanzonato che lo rese famoso. Nel 1966 il primo violento infarto. Nel 1976 gli fu praticato un bypass cardiaco. Nel 1993 fu colpito da una grave forma di polmonite e finì all’ospedale. Nel dicembre 1995 gli fu rimosso un tumore al colon, che si rivelò benigno. Nel maggio 1999 fu nuovamente ricoverato per polmonite.
Durante la sua carriera cinematografica girò una settantina di film ed inoltre era apparso in moltissime trasmissioni televisive ma la celebrità, quella vera, l’aveva raggiunta con il film “La strana coppia”, girato con Jack Lemmon. Nel 1966 poi arrivò anche l’Oscar come attore non protagonista per la sua interpretazione in “Non per soldi… ma per denaro“. Ebreo-russo dal cognome impronunciabile (si chiamava in realtà Matuschanskaynsky), diventò un eroe della commedia brillante hollywoodiana. Ha interpretato “La strana coppia” nel 1967, “E’ ricca, la sposo e l’ammazzo” e “Appartamento al Plaza” nel 1970, “Prima pagina” nel 1974 e, negli anni ’80, “Due sul divano” e “Come ti ammazzo un killer”.
CRONACA – Roma, aveva rimosso il posto disabili: ristoratore condannato al carcere
I fatti risalgono all’inizio del mese di luglio del 2010 quando nel cuore della notte, Silvestro Romano, ristoratore romano di via Veneto, decise coattivamente di far sparire il palo per disabili che gli toglieva spazio per sviluppare i suoi interessi. E, una volta rimosso il cartello stradale, si è impossessato di 55 metri quadrati di suolo pubblico.
Secondo il Pubblico Ministero l’imputato creò un dehors abusivo adornandolo con cinque ombrelloni e fioriera e, per tentare di cancellare le prove, stese un tappeto di finto prato verde nel posto dove prima parcheggiavano le macchine dei disabili. Ai vigili urbani però arrivò subito la segnalazione della rimozione del palo e, inevitabilmente, i cinque tavolini finirono sotto sequestro. Ora però il proprietario del ristorante è stato condannato a dieci mesi di reclusione con l’accusa di danneggiamento, invasione di terreni pubblici e violazione di sigilli. Quest’ultimo reato perché l’imputato continuò a utilizzare i posti a sedere nonostante tavolini e sedie fossero stati messi sotto sequestro.
La pena è anche più severa di quella richiesta dal pm che aveva chiesto per il ristoratore il pagamento di una pena pecuniaria di duemila euro. Il giudice ha anche disposto che il commerciante liquidi al Comune, costituitosi parte civile, un risarcimento danni da quantificarsi in separata sede. La decisione è figlia della linea dura adottata dalla Procura per il rispetto del decoro urbano che ha spinto il pm Nadia Plastina a chiudere le indagini per dieci imprenditori accusati di aver piazzato tavolini sul marciapiede.
Klose non si fida dell’Italia: “Sono ancora più forti del 2012”
Italia – Germania è sulla bocca di tutti. La sfida ha un valore altissimo per le due Nazionali e per i loro tifosi. E’ una rivalità storica, ma sempre basata sul rispetto reciproco. E’ la volta di Klose ad analizzare il super quarto di finale di sabato. Klose che era in campo in quel 2012, quando trionfò l’Italia di Prandelli.
Alla Bild l’ex laziale si è così espresso: “E’ un Europeo bello perchè combattuto e pieno di sorprese. Per sabato sono pronto a gustarmi Italia – Germania. I tedeschi non devono sottovalutare gli italiani, perchè per me sono ancora più forti del 2012. L’Italia ha una difesa super e uno spirito di sacrificio ineguagliabile. La Germania deve essere prudente e dovrà avere pazienza“. Questo il pensiero di Re Miro.
Guerrieri e Crecco al Trapani? La risposta del DS dei siciliani
Daniele Faggiano, ds del Trapani ha fatto chiarezza sull’interessamento del club siciliano nei confrotni di Guerrieri e Crecco. I due giovani sono in uscita dalla Lazio, per essere girati in prestito e crescere ancora. Molte le squadre sui due talenti e il Trapani sembra essere in pole.
In conferenza stampa Faggiano si è così espresso: “La trattativa è in piedi, ma per un motivo o un altro non abbiamo ancora concluso. Ci troviamo in una situazione di stand by. Sicuramente il Trapani li vuole per farli giocare, valorizzare, ma dobbiamo avere sicuramente qualcosa in cambio. Vedremo nella prossima settimana”.
Hoedt dispiaciuto: “Braafheid mi mancherà. Mi ha aiutato tantissimo”
Non farà più parte della rosa della Lazio, l’olandese Braafheid. Scaduto il contratto, l’esterno si è svincolato dal club capitolino. Ma c’è chi lo rimpiange. E’ il connazionale Hoedt che a Voetbal International ha confessato: “Mi mancherà. Mi ha aiutato tantissimo quando sono arrivato alla Lazio. Lo reputo un buon calciatore“.
Poi continua: “Quest’anno è stato sfortunato e per via di molti infortuni non ha potuto giocare. ha molte qualità. Gli auguro di raggiungere altri buoni risultati altrove“.
EUROWAGS FOTO – Natalia Siwiec, la polacca che ci stregò ad Euro 2012
In principio fu Larissa Riquelme, che lanciò la moda della tifosa dalle curve abbondanti e messe in mostra durante i match della proprio Nazioale. Lì ci trovavamo in SudAfrica per i Mondiali del 2010. la moda di “mettersi in mostra” sugli spalti poi arrivò in Polonia, durante gli Europei del 2012.
E lì conoscemmo NATALIA SIWIEC. La generosa e splendida modella polacca ci deliziò con il suo LATO A in bella mostra. Anche questa volta ha preso parte alla manifestazione, facendo il tifo per la sua Polonia. E noi ci gustiamo, allora, le sue FOTO:
Mandanda sfumato, firma con il Crystal Palace
AGGIORNAMENTO 30/06 ore 20:00 – Mandanda ha ufficialmente firmato per il Crystal Palace. la conferma è arrivata anche da Ousmane Dabo, durante un’intervista a Radio Olympia.
AGGIORNAMENTO 30/06 ORE 17:06 – Arriva dalla Francia una notizia che sconvolge i piani di chi aspirava a vedere Mandanda giocare in Italia, magari a difesa della porta dei biancocelesti dato che il portiere è uno dei pupilli di Bielsa e Marchetti è sempre in bilico. A quanto riportato da L’Equipe si sarebbe fatto sotto il Crystal Palace e che ieri i medici del club londinese lo avrebbero sottoposto alle visite mediche all’interno della sede del ritiro francese.
AGGIORNAMENTO 30/06 10:50– Mandanda in Italia è più di un’ipotesi. Intervistato da “lalaziosiamonoi“, infatti, l’agente del portiere francese ha confermato i contatti con una squadra del campionato italiano: “È vero, siamo in contatto con una squadra italiana, ma non posso dire niente di più”. Certo, da qui a dire che è un obiettivo della Lazio ce ne vuole, ma, viste le continue voci di un possibile addio di Marchetti, visto che Mandanda è un pupillo di Bielsa…diciamo che se 2 indizi non fanno una prova poco ci manca. Non ci resta che aspettare che sia svelato il mistero
Secondo Sky Sport la Lazio avrebbe messo gli occhi su Steve Mandanda, appena svincolatosi dall‘Olympique Marsiglia con cui non ha voluto firmare il rinnovo di contratto. Il portiere è conosciuto da Bielsa e potrebbe sostituire Marchetti che, come vi avevamo anticipato qualche settimana fa, potrebbe lasciare la Lazio. Mandanda è un buon portiere che vanta 441 presenze con la maglia del Marsiglia ed ha giocato diverse volte nella nazionale francese. A parametro 0 potrebbe essere un buon colpo.
EURO 2016 – Le formazioni ufficiali di Polonia – Portogallo
Iniziano i quarti di finale questa sera con il match Polonia – Portogallo. A Marsiglia si deciderà la prima squadra che volerà in semifinale. Opportunità clamorosa per entrambe le Nazionali, complice l’agevole calendario. sarà anche la sfida tra Lewandoski e Cristiano Ronaldo. Di seguito le formazioni ufficiali:
POLONIA (4-4-2) Fabianski, Piszczek, Glik, Pazdan, Jedrzejczyk, Blaszczykowski, Krichowiak, Maczynski, Grosicki, Milik, Lewandowski.
PANCHINA: Szczesny, Boruc, Cionek, Jodlowiec, Linetty, Stepinski, Wawrzniak, Peszko, Salamon, Zielinski, Kapustka, Starzynski
ALL: Nawalka
PORTOGALLO (4-1-3-2) Patrício – Cédric, Pepe, Fonte, Eliseu – William – João Mário, Adrien, Renato Sanches – Nani, Cristiano Ronaldo
PANCHINA: Antony, Eduardo, Bruno Alves, Carvalho, Moutinho, Eder, Vierinha, Danilo, Rafa Silva, Quaresma
ALL: Santos
ARBITRO: Brych (GER)
Ecco l’arbitro di Italia – Germania
E’ stato designato il fischietto che dirigerà il delicatissimo Italia – Germania. Sabato alle ore 21 le due nazionali saranno dirette dall’ungherese Kassai. Buon il precedente per l’Italia: con la sua direzione gli azzurri hanno sconfitto la Svezia nella fase a gironi. Gli assistenti saranno: Gyorgy Ring, Vencel Toth, gli addizionali Tamas Bognar e dam Farkas. Il quarto uomo sarà Szymon Marciniak.
Il difensore invita la Lazio a farsi sotto
Federico Barba, centrale dello Stoccarda e obiettivo di mercato della Lazio, trasferitosi a gennaio scorso nella Bundesliga ha manifestato l’intenzione di tornare a giocare nel nostro campionato.
Il ventitreenne difensore, intervenuto ai microfoni di Radio Crc, ha aperto a un suo eventuale ritorno in Italia. L’ex empolese infatti ha dichiarato: “In Germania non sono riuscito a godermi appieno questa esperienza. Ho una grande voglia di tornare in Serie A“.
EURO 2016 – Toni: “I tedeschi partono sempre favoriti ma poi…”
Per presentare la sfida del prossimo turno degli Europei tra gli azzuri di Conte e la Germania è intervenuto ai microfoni di Mediaset Luca Toni. Queste le parole dell’ex Campione del Mondo:
“Quella tedesca è una squadra forte, ogni volta che incontrano l’Italia lo fanno da favoriti ma le hanno sempre prese. Lo sanno e se dovesse capitare ancora una volta per loro sarebbe un trauma. La squadra di Conte è molto simile alla nostra del 2006. Anche allora ci davano tutti per sconfitti ma Lippi ha sempre creduto alla vittoria finale e la stessa cosa sta succedendo ora con Conte che, dopo essere partito in sordina, è riuscito a far capire ai suoi uomini che se tutti corrono si può anche raggiungere il successo finale ed entrare a far parte della storia della Nazionale. Assisterò alla partita con i miei familiari senza tedeschi intorno ma se dovessimo vincere non vedo l’ora di uscire a festeggiare per prenderli in giro”.
L’Inter alza la posta per Candreva
L’Inter continua a puntare l’esterno biancoceleste Antonio Candreva ed è pronta a far fronte alle richieste del presidente Lotito per il calciatore.
A quanto riportato da Sky Sport la società milanese si vuole assicurare il giocatore ed è ormai convinta a offrire i 25 milioni richiesti dalla società capitolina. L’offerta di 22 milioni fatta dal Napoli, e subito rispedita al mittente da Lotito, ha messo in allerta la società nerazzurra convinta di poter mettere la parola fine a tutta la storia. Lotito nel frattempo resta in attesa di un’altra proposta ufficiale ma solo a patto che vengano accettate le sue condizioni.
Ferrero e il ds della Samp a Roma per Pioli
Montella al Milan, apre le porte della Sampdoria a Stefano Pioli. L’allenatore della Lazio, ormai da mesi vive una situazione di separato in casa, stasera incontrerà a Roma il presidente dei blucerchiati Massimo Ferrero, il ds Osti e l’avvocato Romei, come riporta il sito di Gianluca Di Marzio. Se l’incontro dovesse andare a buon fine, Pioli libererebbe la Lazio dal suo stipendio e probabilmente questo darebbe il via libera definitivo ad annunciare Marcelo Bielsa. Sulla panchina della Doria concorre anche Marco Giampaolo, fino a qualche settimana fa in lizza per la panchina della Lazio.
Sergio: “La Lazio ha bisogno solo di pochi ritocchi”
Per parlare della squadra biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex Raffaele Sergio:
“Questo è il periodo in cui tutti i tifosi sognano, con l’apertura della prossima campagna acquisti tutti si aspettano i grandi colpi ma c’è ancora molto tempo per lavorare sul mercato. La Lazio è una squadra con una buona base, attrezzata per fare bene, ha solo bisogno di qualche ritocco in alcuni reparti per fare il definitivo salto di qualità. Marchetti e Berisha sono due ottimi portieri, ambedue potrebbero giocare titolari. Nel reparto difensivo sugli esterni con Lulic e Radu a sinistra e Basta e Patric sulla destra è ben coperta, le alternative sono più che valide. L’arrivo di Adriano sarebbe una mossa intelligente perché oltre ad essere giovane può giocare su entrambe le fasce. I biancocelesti devono rinforzarsi al centro della difesa dato che de Vrij torna dopo un lungo infortunio, e inoltre, manca qualcuno che possa sostituire Biglia. Cataldi è una mezz’ala, è più portato all’inserimento ma la Lazio ha bisogno di un altro tipo di giocatore. L’argentino sa giocare la palla, ha personalità nel comandare gli altri due centrocampisti, ha quantità e qualità, in giro calciatori come lui non ce ne sono tanti e, per il campionato che vorranno disputare i biancocelesti, un’alternativa manca. Nel reparto avanzato serve un tipo di giocatore mirato perché la Lazio ha già un buon parco attaccanti. Djordjevic è una garanzia, Immobile sarebbe buono e importante, sa attaccare gli spazi e difendere la palla e, inoltre, sotto porta ha una certa cattiveria o almeno nel campionato italiano ha dimostrato questo”.
EURO 2016 – De Sciglio: “Germania più forte della Spagna ma siamo determinati”
Conferenza stampa di Mattia De Sciglio, a due giorni dai quarti di Euro 2016. Queste le sue parole: “Posso dire che stiamo preparando Germania Italia al meglio, la forza del nostro gruppo potrà metterli in difficoltà. Loro attaccano con molti uomini, dovremo impedire loro fraseggio al limite dell’area e ripartire con velocità. Stiamo vedendo molti video per capire come pressarli e quando aspettarli. Troveremo il modo per metterli in difficoltà. Conte mi ha aiutato molto, ho sentito sempre la sua fiducia. Mi ha convocato anche quando non rendevo al meglio. La cicatrice sulla guancia mi ricorda il periodo che ho passato e come l’ho superato. Grinta e determinazione le chiavi.
Sono l’unico giocatore del Milan solo perché Montolivo si è fatto male. E’ comunque un motivo di orgoglio per me. Spagna sulla carta più forte, abbiamo dimostrato che è il campo che parla. Dovremo fare lo stesso contro la Germania che è più forte fisicamente della Spagna e sono Campioni del Mondo ma con determinazione possiamo fare bene. Mi sto godendo il momento e mi sento bene ma lo faccio con equilibrio perché le opinioni della gente cambiano in fretta. Sono totalmente focalizzato su Germania Italia. Sappiamo che facendo il nostro meglio potremmo continuare il percorso europeo. Siamo consapevoli del nostro valore, altrimenti non saremmo nei 23. Abbiamo assenze importanti ma saranno rimpiazzate.
Difesa forte? Anche la Germania ha la difesa molto forte. Noi abbiamo il trio della Juve che ci guida nei movimenti, vincono da 5 anni non a caso. Nel 2006 guardavo la partita con gli amici, partita tiratissima. Abbiamo quasi distrutto casa esultando!Nel 2012 la Germania aveva già cambiato pelle. Sono giovani ma hanno tutti grande esperienza. Sarà la partita più dura. Giocare Germania Italia sarà un’emozione grandissima. Cercherò di aiutare la squadra al meglio delle mie possibilità. Finale? Pensiamo partita per partita. Conte ci trasmette grinta, lottare su ogni pallone è la nostra forza non avendo fuoriclasse”.
Eriksson elogia Mancini: “Già alla Lazio si vedeva che sarebbe diventato un grande allenatore”
Sulle colonne del Corriere dello Sport, il tecnico svedese Sven Goran Eriksson ha parlato dei suoi allievi Mancini e Montella, dalla prossima stagione avversari sulle panchine di Inter e Milan: “Nella mia carriera ho avuto la fortuna di allenare tante coppie forti e questa è stata una delle migliori perché i due si completavano a vicenda. Roberto era tatticamente intelligente e aveva una visione di gioco fuori dalla norma, Vincenzo era un finalizzatore incredibile che si faceva trovare sempre al posto giusto. Roberto è stato anche mio assistente e in precedenza lo avevo allenato sia alla Samp che alla Lazio per un totale di 9 anni. Ogni tanto lo sento anche adesso. Sul futuro in panchina di Mancini non ho mai avuto dubbi perché anche quando era in campo un po’ allenava già. Montella l’ho avuto quando era giovane, ma si vedeva che era calcisticamente intelligente. Roberto lo conosco di più, mentre Vincenzo non l’ho mai visto lavorare anche se tutti mi dicono che è bravissimo. Prima di tutto direi che sono due brave persone, che sono innamorati del calcio e che vivono per questo sport. A loro piace il bel gioco e sono esigenti con i calciatori”.
Adesso si affronteranno nel derby di Milano: “Mi riempie di orgoglio e sono felice per loro. Sono bravi e adesso lavorano entrambi in una città che ha voglia di tornare a vincere dopo qualche stagione un po’ complicata. Voglio bene a entrambi e per questo spero in un pareggio tra Milan e Inter. Cinesi? Sono persone molto sincere e professionali. Ti lasciano lavorare in pace e nelle due formazioni in cui sono stato non posso lamentarmi assolutamente di niente”.