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RASSEGNA STAMPA – L’attesa infinita di Prandelli

È un’attesa snervante, rischia di far perdere la pazienza anche a Prandelli, l’appuntamento per la firma è diventato un intrigo senza fine. Eppure con la Lazio c’è l’accordo totale, un biennale da 1,8 milioni di euro a stagione, intesa raggiunta lunedì scorso a Roma.

Da quel momento solo contatti telefonici e rassicurazioni di ogni tipo, la settimana s’è chiusa con una stretta di mano: «Non posso dire nulla per rispetto nei confronti del presidente e della società – ha spiegato l’ex viola due giorni fa – le valutazioni nei miei confronti continuano».

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio, si attende l’ufficialità per Prandelli

Ormai sembra fatta. Dopo giorni di attesa sta per arrivare la fumata bianca dalle parti di Formello. Sciolti gli ultimi dubbi ed esaurite tutte le riflessioni, Claudio Lotito avrebbe finalmente scelto il nuovo allenatore della Lazio:Cesare Prandelli. L’ex tecnico del Galatasaray, raggiunto già l’accordo con il presidente biancoceleste la scorsa settimana per un contratto biennale da 1,5 milioni di euro a stagione più bonus, sarebbe pronto a trasferirsi nella Capitale. Un’intesa di massima c’è, quindi, ma mancano ancora gli ultimi dettagli, da definire proprio in queste ore. Salvo colpi di scena, il mister di Orzinuovi, vincendo la concorrenza di molti colleghi, tra cui Ventura, Maran,Gasperini, Sampaoli e Simone Inzaghi, sarà annunciato dalla società capitolina nei prossimi giorni. Intanto, dalla Spagna danno per fatto il passaggio di Adriano, terzino del Barcellona, alla Lazio, a patto che il club catalano lasci andare il giocatore a parametro zero. Secondo i media iberici, il difensore 31enne brasiliano avrebbe accettato un contratto quadriennale da 2 milioni di euro a stagione.

Fonte : Il Messaggero

EURO 2016 – Un big del Dortmund fuori dai 23 della Germania

Dopo tante riflessioni sono arrivate le convocazioni da parte di mister Loew. Il CT tedesco ha alsciato tutti a bocca a perta per l’esclusione di Reus. Il centrocampista offensivo del Borussia Dortmund, anche a causa di una condizione fisica non eccelsa, si è visto negare il pass per Euro 2016. Seconda delusione dopo l’esclusione al Mondiale vinto in Brasile. Di seguito la lista dei 23 della Germania:

Portieri: Manuel Neuer (Bayern Monaco), Marc- André ter Stegen (Barcellona), Bernd Leno (Bayer Leverkusen).

Difensori: Jérôme Boateng (Bayern Monaco), Emre Can (Liverpool), Jonas Hector (Colonia), Benedikt Höwedes (Schalke 04), Mats Hummels (Borussia Dortmund), Shkodran Mustafi (Valencia), Antonio Rüdiger (Roma).

Centrocampisti: Julian Draxler (Wolfsburg), Sami Khedira (Juventus), Joshua Kimmich (Bayern Monaco), Toni Kroos (Real Madrid), Thomas Müller (Bayern Monaco), Mesut Özil (Arsenal), Lukas Podolski (Galatasaray), Leroy Sané (Schalke 04), André Schürrle (Wolfsburg), Bastian Schweinsteiger (Manchester United), Julian Weigl (Borussia Dortmund).

Attaccanti: Mario Gomez (Besiktas), Mario Götze (Bayern Monaco)

CINEMA – “Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, quello con la pistola è un uomo morto”

Sergio Leone diceva di lui: “Ha soltanto due espressioni, con il sigaro e senza”. Eppure è stato proprio il grande regista a togliere Clint Eastwood dal giro delle comparsate e dei serial tv e a farne un vero divo.

Eastwood nasce a San Francisco, in California, il 31 maggio 1930, ma è in Italia, grazie agli spaghetti western di Leone, che conquista la popolarità. Grazie a film come Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto e il cattivo, diventa un simbolo, una icona indelebile nell’immaginario collettivo. Una volta tornato negli Stati Uniti continua a cimentarsi con il genere western e a raccogliere successi. Nel 1971 esordisce anche dietro la macchina da presa. Per diversi anni alterna semplici interpretazioni, spesso con registi esordienti, al lavoro di regista e autore dei suoi film. Nel 1986 vince le elezioni a sindaco della cittadina di Carmel, in California, e mantiene la carica fino al 1992. Nello stesso anno con il film Gli spietati vince quattro premi Oscar, tra cui miglior film e miglior regia, e si consacra definitivamente non solo come uno dei più grandi attori americani ma anche come uno tra i più importanti registi. Nel 2000 riceve il Leone d’Oro alla carriera e la Mostra del Cinema di Venezia gli dedica un’ampia retrospettiva. Nel 2003 Mystic River gli vale 6 nomination e 2 Oscar, uno a Sean Penn come migliore attore, l’altro a Tim Robbins miglior attore non protagonista. Nel 2004 è la volta di Million Dollar Baby“, che riceve nel complesso 7 nomination e 4 premi Oscar, e nel 2006 il dittico su Iwo Jima: prima Flags of Our Fathers“, poi Lettere da Iwo Jima che comporta a Eastwood la decima nomination personale agli Oscar.

CRONACA – Nubifragio a Milano: strade allagate, evacuata una scuola

Cantine e strade allagate, circolazione rallentata. Come previsto da giorni il nubifragio si è abbattuto su Milano. Guasti alle linee metro, stop tra le fermate della linea lilla e forti ritardi anche per la linea verde. Disagi anche sulle linee ferroviarie: dalle 10,45 alle 11,20 i treni non sono potuti né partire né arrivare dalla Stazione di Milano Cadorna. Stessa cosa anche per i Malpensa Express in arrivo e in partenza da Milano Centrale.

In città diversi semafori sono andati in tilt e molti alberi sono caduti. In via Ippolito Nievo un tronco ha tranciato di netto un cavo dell’Enel provocando l’interruzione di energia elettrica. Chiusi i sottopassi. Stop al traffico in diverse vie. Attivato il monitoraggio del fiume Seveso; i livelli del fiume sono tenuti sotto controllo e la situazione è monitorata dalla Protezione civile. Il Lambro “non è tecnicamente fuoriuscito, ma si sono verificati fenomeni di rigurgito idrico dai tombini”.  Numerosi gli interventi dei pompieri che sono dovuti intervenire anche nella sede del comando dei vigili urbani in via Piazza Beccaria: in due ore più di duecento le richieste di intervento. Viste le infiltrazioni d’acqua dai soffitti i responsabili dell’Istituto Comprensivo Giovanni Pascoli hanno chiamato i vigili del fuoco che hanno disposto l’evacuazione dei 500 studenti.

Il maltempo sulla Lombardia non darà tregua fino al 2 giugno. La Protezione civile ha emesso un’allerta meteo che prevede l’arrivo su Piemonte e Lombardia di grandinate, fulmini, piogge, temporali molto intensi e vento forte. Allerta arancione fino a martedì per rischio idraulico e idrogeologico sul Milanese e parte della regione. Secondo i meteorologi del centro Epson in tre ore a Milano è caduta la stessa quantità di pioggia dell’intero mese di maggio.

CALCIOMERCATO – Il Mundo Deportivo rilancia: “A giorni il comunicato del Barcellona su Adriano”

AGGIORNAMENTO ORE 21:30 – E’ di oggi pomeriggio la notizia data dal Mundo Deportivo di un accordo tra la Lazio e Adriano. Per far luce sull’operazione, Radio Incontro Olympia ha contattato una giornalista del quotidiano catalano Cristina Cubero che ha spiegato: La Lazio ha raggiunto l’accordo con Adriano, manca soltanto il comunicato del Barcellona che libera Adriano a parametro zero.  Il Barcellona adesso deve dare il cartellino gratuito. Questa cosa è molto contestata dai tifosi, perché rimproverano il Barcellona di non saper fare mercato, non valorizzando le sue cessioni. Però alla fine arriverà il comunicato, è giusto così. La Lazio, non pagandone il cartellino, può garantire ad Adriano un contratto di quattro anni. Durata che non avrebbe a Barcellona”

AGGIORNAMENTO ORE 20:12 – Ormai ci siamo, la Lazio è vicinissima a completare il primo acquisto per la prossima stagione: Adriano Correia Claro. Secondo quanto riportato infatti da gianlucadimarzio.com, il terzino brasiliano si prepara a lasciare la Spagna dopo 12 anni. Nei prossimi giorni Lotito dovrà inviare le documentazioni in grado di convincere i blaugrana e portare il difensore a Roma. Manca quindi soltanto l’ok dei dei blaugrana per chiudere l’operazione. Ma la volontà del club spagnolo potrebbe non servire. Adriano, il cui contratto andrà in scadenza nel 2017, può arrivare alla Lazio gratuitamente grazie ad una clausola inserita nel suo contratto che gli garantirebbe di lasciare Barcellona a costo zero. L’unico ostacolo potrebbero essere le concorrenti dell’ultimo minuto, ma quest’ultime sembra che pian piano si stiano ritirando dalla corsa per il giocatore brasiliano: gli ultimi a ritirarsi sono stati i turchi del Fenerbahce.

In attesa di conoscere il futuro allenatore della Lazio (leggi le ultime su Prandelli), la Lazio mette a segno il primo colpo del mercato. Almeno stando a quanto riportato dall’autorevole quotidiano spagnolo Mundo Deportivo, i biancocelesti avrebbero strappato il sì da Adriano, terzino in scadenza di contratto col Barcellona. Si parla di un quadriennale da 2 mln + bonus a stagione. Il terzino brasiliano era stato vicinissimo alla Roma lo scorso gennaio ma poi il Barcellona aveva fatto saltare l’affare per l’infortunio di Douglas

Terremoto tra Umbria e Lazio. Paura tra la gente

Una scossa di terremoto di magnitudo 4.1 è stata registrata in provincia di Terni, nella zona dell’orvietano al confine con il Lazio, dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Il movimento tellurico è stato chiaramente avvertito dalla popolazione in una vasta area, inclusa la Toscana. Al momento i vigili del fuoco non segnalano danni particolari. Secondo i dati dell’Ingv, le località più vicine all’epicentro del terremoto sono Castel Giorgio, San Lorenzo Nuovo, Castel Viscardo e nel Lazio Bolsena, Grotte di Castro e Acquapendente. Numerose le telefonate giunte ai vigili del fuoco del comando provinciale di Terni per chiedere informazioni su quanto successo. La scossa è stata avvertita anche in provincia di Perugia, in particolare nell’area del lago Trasimeno dalla quale diverse persone hanno telefonato ai vigili del fuoco. Anche in questo caso per avere informazioni. Ansa

SERIE B, Abodi sul calcio-scommesse: “Non dobbiamo mai abbassare la guardia”

Questa mattina è intervenuto sulle frequenze di ‘Rai Radio 1‘,  il presidente della Lega B Andrea Abodi e tra i vari temi toccati non poteva mancare un accenno sulla piaga del calcio-scommesse. Ecco le sue parole:

Calcioscommesse? Ho sempre detto che su questo tema non si deve mai abbassare la guardia. Parliamo del campionato 2013-14, mi auguro sia quindi un processo da istruire soltanto sul passato. Non possiamo credere che il problema sia totalmente debellato oggi, che non ci saranno nuovi tentativi o tentazioni di mettere in piedi certe situazioni; vedo però una crescente attenzione verso queste tematiche da parte di tutte le componenti del calcio. Questo è di conforto, ma non è che ci tranquillizzi definitivamente. Dobbiamo continuare a lavorare con pazienza e tenacia per combattere questa piaga nel segno della credibilità. Non capisco – ha poi aggiunto – perché il calcio non dovrebbe cadere in tentazione, penso sia un’affermazione ipocrita dire che il calcio è malato. La società, a livello internazionale, è soggetta alle umane miserie, la differenza la fa la voglia, la capacità, la tenacia con la quale si continua a lavorare per cercare di limitare il rischio. E penso che sotto questo punto di vista il nostro sistema ha dimostrato grande volontà e dedizione rispetto ad un tema che è decisivo: quello della credibilità

Pres.Pescara avverte la Lazio: “Col Napoli contatti ben avviati per Lapadula”

Daniele Sebastiani, patron del Pescara è il presidente di serie B più intervistato del momento. Ha tra le sue mani il destino dell’attaccante più ricercato della serie A, Gianluca Lapadula, che anche ieri è andato a segno nella gara d’andata dei playoff contro il Novara. Queste le sue parole a Radio Kiss Kiss Napoli: “Non c’è stata nessuna frizione. La frenata è figlia del fatto che ci stiamo giocando il passaggio in serie A, e in questo momento bisogna solo pensare al campo, lasciando da parte il calciomercato. De Laurentiis? I rapporti sono ottimi e i contatti con il club sono già ben avviati, ma la scelta finale spetta sempre al giocatore”.

Oddi duro su Balotelli: “Un giocatore finito a 25 anni non lo prenderei mai. Basta scommesse”

Ai microfoni di Radiosei, durante la trasmissione “9 gennaio 1900“, è intervenuto l’ex giocatore biancoceleste Giancarlo Oddi in diretta dal  dal Lazio-club di Milano. Queste le sue parole:

Sull’eventuale acquisto di “Super” Mario Balotelli: “Io non lo prenderei mai un giocatore come lui. Ha avuto tante occasioni per tornare a fare il calciatore e non le ha volute sfruttare. Io sono convinto che è un giocatore finito nonostante i 25 anni. Se sembrava che doveva fare sfracelli e alla fine a 25 anni non sei più un giocatore, è una cosa assurda. Io non non lo prenderei lo ripeto. Poi se viene alla Lazio spero che faccia bene ma ho i miei dubbi. Ogni anno è l’anno giusto e invece, oltre a non fare il calciatore, ha creato problemi in ogni spogliatoio, quindi perché dobbiamo prendere un giocatore a rischio? Le scommesse non vanno più bene qui servono le certezze, perché devo resuscitare un giocatore come Balotelli, a che scopo? “. Oddi preferisce altre tipologie di attaccanti: “Mi piace il prospetto di Pavoletti, Immobile, insomma ci sono giocatori che potrebbero approdare alla Lazio, perché non dobbiamo sperare in un Immobile, un Pavoletti o un Lapadula? Ci sono i giocatori, basta andare a prenderli e invece noi pensiamo a Balotelli, se lo prendi parti con il piede sbagliato”. Il suo preferito è il bomber del Genoa: “A me Pavoletti piace perché ha fisico, è forte di testa ha una buona tecnica buona corsa, se dovessi scegliere sarei indeciso tra lui ed Immobile. Pavoletti l’ho visto giocare, ha temperamento senza paura, gran fisico. E‘ giusto pensare all’allenatore ma devi pensare in primis ai giocatori, sono i giocatori che fanno l’allenatore“.

La Lazio si ostina a fare mercato senza le indicazioni di un allenatore, a riguardo l’ex difensore biancoceleste ha replicato: “Noi parliamo della Lazio ma se vediamo tutte le 20 squadre quanti sono gli allenatori che si fanno prendere i giocatori che vogliono loro dalla società? Si possono contare sulle dita di una mano. Sono 4-5, poi gli altri prendono la squadra che gli fa la società. A parte Macini, Allegri e forse Sarri, ma per gli altri è dura. La diatriba dell’allenatore della Fiorentina e la società era perché Sousa voleva qualche giocatore in più a gennaio e la società non li ha presi. Non è solo la Lazio“. E infine sul terzino del barca Adriano, ormai ad un passo dal vestire la maglia biancoceleste: “Mi piace e mi auguro che la Lazio lo prenda. E’ un giocatore internazionale e che da qualcosa nello spogliatoio. Se tu nello spogliatoio hai giocatori importanti anche quello meno bravo acquista fiducia. I giovani, se una squadra è forte, anche loro vanno forte, se no difficilmente si salva il giovane. Ci vuole esperienza e se hai giocatori di esperienza crescono anche i giovani”.

LAZIONALI – Il Felipe fortunato, nuova chance con la nazionale brasiliana?

Nonostante l’annata sottotono di Felipe Anderson con la maglia della Lazio, per lui le occasioni di gioia sono sempre dietro l’angolo.  Si riaccende, infatti, la speranza per il talento brasiliano di partecipare alla Copa América Centenario con il suo Brasile. Già mesi fa, FA10 era finito nei 40 pre-convocati di Dunga, salvo poi uscire dalla lista definitiva.

L’infortunio di Rafinha però (un guaio muscolare rimediato nell’ultima gara con l’Ecuador), impone al Ct brasiliano di trovare subito delle alternative: tra queste ci sono Wallace del Gremio o Fernandinho del Manchester City. Ma i media brasiliani sono pronti a scommettere su una possibile convocazione di Felipe Anderson. C’è tempo fino a 24 ore prima dell’inizio della competizione per sostituire il giocatore, chissà se la nazionale maggiore permetterà a Felipe di rinascere prima di tornare a indossare la maglia della Lazio.

La commovente lettera di Juanfran ai tifosi dell’Atletico Madrid

Juanfran, il giocatore dell’Atletico Madrid che ha sbagliato il rigore che ha permesso al Real di aggiudicarsi la Coppa dei Campioni, si è rivolto ai suoi tifosi con una lettera davvero commovente. Questo il testo del twitter del giocatore:

Non dimenticherò mai l’affetto che mi avete mostrato dopo aver sbagliato il rigore.

Vedere le mie lacrime riflesse nelle vostre mi ha aiutato a superare la tremenda tristezza che ho in questo duro momento. Così come grazie all’appoggio dei miei compagni, i tecnici e tutta la gente che forma questa grande famiglia.

Vi ringrazio anche per aver creduto in noi e per aver dimostrato che l’Atletico Madrid è qualcosa di speciale e che il nostro cuore è più forte di quello di chiunque altro.

Due anni fa ho detto che saremmo tornati in finale, oggi dico che il nostro capitano Gabi prima o poi alzerà la coppa e festeggeremo tutti insieme alla fontana di Nettuno.

Vi voglio bene, forza Atleti!”.

CRONACA – Bari, maxi sequestro di beni

Ingente patrimonio sequestrato a un 59enne di Corato, in prov. di Bari. L’uomo era già accusato di associazione per delinquere, falso ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria, furto e ricettazione,  inoltre era già un sorvegliato speciale dei carabinieri del capoluogo pugliese.

Il valore dei beni sequestrati – 198 appartamenti (107 dei quali in via di costruzione), la gestione di un bed and breakfast, 124 box auto, 2 capannoni industriali, 38 conti correnti bancario, 8 imprese operanti nel settore del commercio di auto e nell’edilizia, 31 locali commerciali, 50 veicoli e 5 ville – ammonta a circa 120 milioni di euro. I beni si trovavano dislocati tra Bari e la sua area metropolitana, nei territori di Barletta e Trani, e a Ferrara.

CALCIOSCOMMESSE – Terminato processo a Bari: 5 le condanne

Al termine del processo di primo grado sulle due partite dei campionati di serie B 2007-2008 e 2008-2009, Salernitana-Bari e Bari-Treviso il giudice monocratico di Bari Domenico Mascolo ha condannato cinque imputati a pene comprese fra i 18 e i 6 mesi di reclusione (pena sospesa) e ne ha assolti tredici. Secondo l’accusa le due partite sarebbero state vendute per un totale di 220mila euro.

Gli imputati accusati di frode sportiva erano ex giocatori e dirigenti di Bari, Salernitana e Treviso e il faccendiere del Bari Angelo Iacovelli. Quest’ultimo unico condannato a 1 anno e 6 mesi di reclusione e al pagamento di 400 euro di multa, imputato per favoreggiamento personale. Condanne a 8 mesi di reclusione e 8mila euro di multa per gli ex calciatori Daniele De Vezze, Vincenzo Santoruvo, Ivan Rajcic, a 6 mesi di reclusione e 6mila euro di multa Stefano Guberti. Tra gli assolti ci sono gli ex Jean Francois Gillet (portiere della nazionale belga), Francesco Caputo, Raffaele Bianchi (ora capitano del Carpi) e Davide Lanzafame (attaccante del Novara).

L’ERBA DEL VICINO – Di Bartolomei, l’eroe dimenticato

La mattina del 30 maggio 1994 un colpo di pistola mette fine all’esistenza di uno dei calciatori più amato e venerato dai sostenitori giallorossi e, al tempo stesso, più rispettato dagli avversari sportivi che vedevano in lui sì un “nemico” ma anche un grande uomo, un calciatore che con la sua signorilità, in campo e fuori, in tanti anni di ribalta ha saputo farsi apprezzare anche da coloro che avrebbero dovuto “odiarlo”: Agostino Di Bartolomei.

Dibba, questo il suo soprannome, nacque a Roma l’8 aprile del 1955 e crebbe come calciatore nelle giovanili della società giallorossa. Carattere schivo e riservato, morì suicida a San Marco, la frazione di Castellabate dove viveva, sparandosi al petto con la sua pistola Smith & Wesson calibro 38.

Giorno nefasto, a dieci anni esatti dalla finale di Coppa dei Campioni persa dalla sua Roma (di cui era capitano) contro il Liverpool. Un capitano buono, un ragazzo di borgata che era riuscito alla guida dei suoi compagni a riportare lo scudetto a Roma, che aveva sfiorato la coppa dei Campioni ma che poi la società giallorossa ha scaricato mandandolo via, gettandolo nel dimenticatoio come una vecchia bandiera ormai logora e sdrucita dagli anni. Il calcio lo ha dimenticato ma non la gente, quella no, quella non potrà mai dimenticarlo, perchè Di Bartolomei nonostante il successo era rimasto uno di loro, una persona semplice e alla mano che ancora credeva ai reali valori della vita.

Una carriera alla ribalta, lo scudetto del 1983, la finale di Coppa Campioni persa l’anno seguente all’Olimpico nella terribile notte di fine maggio con il Liverpool, ma anche un lento declino in una società che crede sempre meno in lui, fino alla cessione dopo tanti anni nella Roma al Milan, sotto la guida di Nils Liedholm, suo profondo estimatore.

Poi la fine della carriera. Ago avrebbe voluto allenare i bambini ma non ricevette nessuna chiamata dalla Roma e allora, oltre ad uno studio assicurativo a Salerno, aprì una scuola calcio a San Marco. Deluso dagli altri ma felice. Fino a quella terribile mattina di maggio in cui un secco colpo di pistola mise fine alla sua vita lasciando nell’aria oltre l’acre odore della polvere da sparo anche il ricordo di un personaggio d’altri tempi che non è riuscito a superare l’indifferenza di quell’ambiente sportivo che tanto lo aveva idolatrato nel momento del successo. Ma una cosa è certa, il suo ricordo resterà ben impresso nel cuore e nella mente di tutti i tifosi giallorossi e di quegli amanti del calcio di una volta dove contavano più i sentimenti che gli aspetti finanziari.

 

CRONACA – Roma, l’ex ragazzo della studentessa confessa: “Sono stato io !”

Il 27enne Vincenzo Paduano, vigilantes ed ex fidanzato di Sara Di Pietrantonio, la ragazza uccisa a Roma nei pressi di un’area di parcheggio di un ristorante alla Magliana ha confessato di aver seguito, speronato e ucciso la studentessa.

La confessione è arrivata al termine di un interrogatorio durato più di otto ore. Messo sotto torchio Paduano ha confessato. Il movente dell’omicidio il non accettare di essere stato lasciato qualche settimana prima e il fatto di vedere la giovane 22enne frequentare da qualche giorno un suo ex compagno di scuola. La giovane e il suo ex, prima del delitto, avevano litigato più volte. La guardia giurata l’accusava di non rispondere ai suoi messaggi. Qualche giorno prima dell’omicidio Paduano l’aveva stretta in modo violento per i polsi ma Sara non si era resa conto di cosa fosse celato già in quel terribile gesto.

Prima del brutale assassinio di Sara i due si erano incontrati in casa della ragazza, un incontro davanti alla madre della giovane per mettere in chiaro le cose ma che non aveva minimamente fatto sospettare ciò che sarebbe accaduto poco dopo. Al termine della discussione Paduano è andato a lavoro mentre Sara è uscita con un’amica per poi incontrarsi con l’altro ragazzo. Passata la serata il giovane ha riaccompagnato Sara alla propria auto, lasciata nel frattempo sotto casa del ragazzo.

L’assassino, già a conoscenza della relazione tra i due, vista la Toyota dell’ex parcheggiata sotto casa dell’altro ragazzo ha messo in atto il proprio piano diabolico e infame. Ha anticipato le mosse della ragazza e si è appostato sulla strada che l’ex avrebbe percorso con l’auto per tornare a casa. Quindi con una bottiglia di liquido infiammabile nella sua auto ha teso una vera e propria imboscata alla sua ex tagliandogli la strada e sperondanola. Una volta bloccata è entrato nella vettura e ha riversato l’alcol sia nell’abitacolo che addosso alla ex. Riuscita a uscire dall’abitacolo Sara si è allontanata. Paduano ha dato fuoco all’auto, dopodiché ha rincorso e bloccato la 22enne e, con lo stesso accendino, ha dato fuoco anche a lei uccidendola. L’omicida allora si è dato alla fuga ed è tornato sul posto di lavoro mentre la vittima era ancora avvolta dalle fiamme.

Gli investigatori della Squadra Mobile intervenuti sul posto dopo il ritrovamento del corpo della povera ragazza hanno ascoltato amici e parenti di lei concentrando sin da subito le attenzioni su Vincenzo Paduano. Tesi supportata dalle immagini di una telecamera di sorveglianza di un esercizio commerciale nei pressi del luogo dell’omicidio nelle quali si vede una Hyundai I20, l’auto dell’assassino, fuggire subito dopo il divampare degli incendi. Interrogato per tutta la notte Paduano ha negato le accuse sino a quando, dopo circa otto ore, ha ceduto confessando le proprie resposanbilità. Oltretutto l’auto del ragazzo aveva lo specchietto destro rotto, la fiancata ammaccata e tracce di nero sul parafango destro.

Particolari inquietanti sono emersi durante la conferenza stampa di questa mattina. Le immagini riprese dalla telecamera mostrano senza possibilità di smentita che Sara poteva essere salvata. Nelle riprese si vedono infatti “almeno due automobilisti” che hanno incrociato la ragazza che fuggiva a piedi nella notte per via della Magliana con gli abiti imbrattati di alcol, ma nessuno si è fermato, né ha chiamato la polizia nonostante le urla di aiuto della giovane. Una volta rintracciati dalla polizia i testimoni hanno dichiarato di non essersi resi conto del pericolo che stava correndo la giovane e manifestato anche paura per la propria incolumità.

L’assassino, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, è ora accusato di omicidio volontario premeditato e si trova nel carcere di Regina Coeli. I magistrati chiederanno al Gip la convalida del provvedimento e l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare.

 

 

 

 

 

 

 

 

Lippi: “Troppi stranieri in serie A? Servirebbe un gentleman’s agreement tra i presidenti”

La Nazionale si appresta ad affrontare i prossimi europei senza fuoriclasse, a eccezion fatta del 38enne Gigi Buffon, appartenente ormai a un’altra generazione del calcio italiano, quella che ha sfornato campioni del calibro di Nesta, Cannavaro e Del Piero per citarne alcuni. Il problema è sotto gli occhi di tutti: ci sono troppi stranieri in serie A. A poco sono valse le riforme del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio.

Intervistato da Radio Anch’io Lo Sport, l’ex ct della Nazionale Marcello Lippi ha detto la sua per risolvere il problema: E’ possibile invertire questa tendenza solo se c’è la volontà dei presidenti. Legalmente non si può fare, c’è la libera circolazione dei lavoratori, e i calciatori sono lavoratori dipendenti, quindi possono giocare ovunque. Ma se si mettessero d’accordo i presidenti, prendendo massimo 5 stranieri per squadra e schierando altri sei italiani, sarebbe sufficiente ad arginare il problema. Lo so che è pura fantasia, ma è l’unica cosa possibile. Tutti dicono che ci sono troppi stranieri. Serve un patto d’onore”. 

L’ERBA DEL VICINO – Il Campidoglio: “Ricevuto il progetto definitivo Stadio della Roma”

Oggi la Regione Lazio ha ricevuto copia cartacea del progetto definitivo dello “Stadio della Roma”. Nello stesso momento, una copia identica è stata consegnata al Campidoglio. Come da comunicazione del 5 agosto 2015, nella quale si richiedevano al soggetto proponente opportuni chiarimenti e integrazioni da far pervenire agli uffici comunali, la Regione Lazio resta ora in attesa della conferma del “pubblico interesse” da parte di Roma Capitale per avviare, come prevedono le disposizioni normative, la Conferenza dei servizi, dando piena e trasparente pubblicità a tutte le fasi dell’iter amministrativo. Inoltre è già insediato, come già comunicato negli scorsi mesi, l’Ufficio di scopo predisposto presso la Direzione regionale Urbanistica a cui è stata attribuita la responsabilità del procedimento”.

Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

Kademi racconta Tare: “E’ il più scatenato. Dopo la gara contro l’Armenia si è messo a cantare”

Fatos Kademi, responsabile del materiale della nazionale albanese dal 1996 ha raccontato simpatici aneddoti riguardanti il ds della Lazio ed ex attaccante dell’Albania Tare: “Sono passate molte generazioni di giocatori, e la metà di loro sono già diventati allenatori. Non l’ho mai detto, ma il più esuberante era Igli Tare. Quando la squadra vince, è il primo a creare il clima da festa, a cantare e ballare”, le parole riportate dai media albanesi. Tanto più dopo un successo storico come la qualificazione agli Europei: Quando l’Albania è riuscita a ottenere il biglietto per il torneo che si disputerà in Francia, al termine del match contro l’Armenia, Igli ha celebrato la vittoria insieme a De Biasi cantando una canzone!”.  

 

Domani incontro tra Campedelli e Maran. Anche la Lazio interessata, ecco perché

Mentre vanno avanti le trattative tra Prandelli e la Lazio (leggi qui le ultime). Ma un altro incontro interessa indirettamente la società biancoceleste: quello di domani tra il presidente del Chievo Campedelli e Rolando Maran. Questo perché la società clivense è interessata a confermare Maran ma l’allenatore è fortemente corteggiato dall’Atalanta. In caso di rifiuto, l’alternativa si chiama Stefano Pioli, come riportato da gianlucadimarzio.com. La Lazio resta alla finestra perché l’eventuale ingaggio del tecnico parmense da parte del Chievo probabilmente darebbe il via libera alla firma di Prandelli sulla panchina biancoceleste.

Fabrizio Piepoli