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EUROWAGS FOTO – Riuscirà Rosanna (IRL) a fermare Ibra e… Victoria (SWE)?

Il Gruppo E, quello dell’Italia, aprirà le danze con la sfida tra Svezia e Irlanda. Chi perderà avrà, forse, un piede fuori dall’Europeo, vista la difficoltà del girone. Da una parte c’è la Svezia del Re Ibrahimovic e della Regina… Victoria Silvstedt. Lei, la “mamma” di tutte le starlette che ha dato il via alla rivoluzione dei calendari, partirà favorita grazie alle sue “doti“.

Di contro gli Irish si affideranno alla bionda Rosanna Davison. Showgirl in patria, presenta un fisico da far invia a qualsiasi donna. La sfida è aperta e, in attesa dell’Italia, gustiamocela insieme ad una “bionda”…

VICTORIA SILVSTEDT

Working on that tan👙 #lazysaturday

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Happy Friday💋💋💋 #repost @parizhanka.sochi #veryvictoriasilvstedt #lingerie

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Happy Monday!! #veryvictoriasilvstedt lingerie by #mariemeili

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ROSANNA DAVISON

Euro 2016 – Bonucci: “L’Italia ha un grande vantaggio: la mentalità juventina”

Inizia questa sera per gli azzurri l’avventura di Euro 2016. Gli uomini di Antonio Conte sono chiamati a una dura prova contro il Belgio di Wilmots, una delle Nazionali candidate al successo finale. Per presentare questa nuova avventura lo juventino Leonardo Bonucci ha rilasciato una lunga intervista all’Equipe.

Il difensore con i suoi compagni di reparto (tutti di estrazione bianconera) formano lo zoccolo duro dell’Italia e Bonucci sa che questo è senza dubbio un vantaggio: “La mentalità juventina è un qualcosa che ti resta dentro tutti giorni, è in tutto quel che fai ed è molto contagiosa. La nostra mentalità è quella di vincere sempre. E’ una fortuna per la Nazionale avere questo blocco juventino in difesa, siamo abituati a giocare assieme, è da tanto tempo che lo facciamo. Siamo noi a dover aiutare gli altri e a trasmettere questa mentalità. Nel 2006 l’Italia ha dimostrato quanto sia importante avere una difesa forte. Quando si subiscono pochi gol si hanno più possibilità di vittoria”.

Su Euro 2016: “Siamo l’Italia, dobbiamo farci rispettare e fare di tutto per portare in alto questi colori. In squadra non abbiamo talenti puri ma dobbiamo essere bravi a colmare questa lacuna con l’organizzazione e la fame. In campo sappiamo sempre cosa fare e possiamo giocarcela con chiunque. Tutti si aspettano tanto da noi, quando sei l’Italia devi arrivare almeno ai quarti di finale”.

Su Conte: “Il fatto che sia andato al Chelsea non ci riguarda. L’importante è che in questo momento faccia bene il suo lavoro come sta facendo, ora è concentrato solo sull’Europeo e non vuole sbagliare. E’ un tipo molto meticoloso, crede nelle sue idee e cura tutti i dettagli. Sta provando a trasmettere la sua mentalità vincente anche alla squadra. La Juve seguendo le sue idee ha vinto tanto. E’ uno che non molla mai, e già ha dato tanto alla Nazionale“.

Su Buffon: Gigi è il miglior portiere della storia, non riesco a capire come mai non abbia mai vinto il Pallone d’Oro. E’ alla Juve da quindici anni, per tutti è un modello e una leggenda, un grande calciatore e un grande uomo. Tutto quello che fa, lo fa solo per il bene di tutti”.

Euro 2016 – Cosa si nasconde dietro gli incidenti tra tifosi a Marsiglia? (VIDEO)

Per capire a fondo cosa si nasconde dietro gli scontri di Marsiglia di cui si sono resi protagonisti hooligans russi, inglesi, ma anche di altre nazioni, bisogna fare un passo indietro.

Più precisamente al 15 giugno 1998 quando, allo Stade Vélodrome di Marsiglia, durante i Mondiali si gioca Inghilterra-Tunisia. L’incontro terminerà 2-0, con gol di Shearer e Scholes ma, il match più interessante si gioca fuori dallo stadio. Nella zona del vecchio porto 800 tifosi inglesi si trovano a fronteggiare 300 tunisini, presto aiutati da tifosi locali. A Marsiglia la presenza maghrebina è fortissima e molti di questi sono proprio hooligans locali. Le cronache del tempo parlano di “saluti nazisti” e di slogan come “siamo bianchi e fieri di esserlo” da parte degli inglesi. I marsigliesi-tunisini replicano: “Siamo a casa nostra, fate le me..e ovunque ma non a Marsiglia”. Giorni di scontri violentissimi in tutta la città, al termine dei quali si conteranno 48 feriti, di cui 40 ricoverati.

Incredibile è come gli organizzatori degli Europei del 2016 non abbiano tenuto a mente questo precedente quando hanno deciso di far giocare l’Inghilterra nuovamente a Marsiglia e per di più contro la Russia, la cui tifoseria non è certo una delle più semplici da gestire. Bisogna partire da questo per tener conto di cosa stia davvero succedendo a Marsiglia. Inglesi contro russi certo, ma negli scontri in città era nutrita anche la presenza sia di francesi veri (si è parlato della presenza di ultras del Paris Saint-Germain) sia di francesi per via del passaporto. Quando sui giornali leggiamo tifosi locali è proprio a questi ultimi che i media si riferiscono. I filmati che girano in rete a proposito degli scontri di Marsiglia mostrano in effetti una vera e propria guerriglia animata da giovani magrebini.

Il Daily Mail ha parlato di scontri provocati da “giovani locali venuti da quartieri difficili” che avrebbero attaccato gli inglesi fuori da un pub. Una vendetta per i fatti del ’98? Può essere, anche se molti dei protagonisti degli scontri di questi giorni quando si svolsero quei fatti erano molto giovani. Ma negli ambienti sottoculturali spesso la memoria di fatti successi si tramanda di generazione in generazione. L’unica cosa certa è che gli scontri di Marsiglia hanno anche una connotazione etnica e non sono generati, come si vuol far credere, dal solito tifo malato.

https://www.youtube.com/watch?v=ZEDAherFVP8

Galeazzi senza freni: “Bielsa? Meglio Mihajlovic. Lotito è un bugiardo. Candreva lo darei via”

Intervistato nella trasmissione I Laziali Sono Qua su Elleradio, il giornalista Rai e noto tifoso laziale Giampiero Galeazzi ha parlato della Nazionale italiana e della Lazio. Queste le sue parole:  “L’Italia probabilmente affronta questo appuntamento con la squadra tecnicamente più scarsa dell’ultimo mezzo secolo. Non sono d’accordo nel valutare Conte come valore aggiunto in grado di risolvere tutti i problemi. Il giornalismo italiano si piange troppo addosso, il Belgio ha un paio di giocatori di talento ed è diventato uno spauracchio, come se potesse vantare la nostra tradizione. Conterà soprattutto chi riuscirà ad avere l’impatto atletico giusto. In Brasile ai Mondiali eravamo fisicamente troppo indietro rispetto agli altri. Difficile indicare una favorita, anche se Lineker una volta disse ‘ll calcio è uno sport in cui si gioca undici contro undici e bisogna fare un gol più degli avversari. E alla fine vince la Germania’. Mi trova decisamente d’accordo: ieri si è criticato il gioco dei tedeschi nella vittoria contro l’Ucraina, magari fossimo noi al loro livello”

Poi Galeazzi parla della situazione Lazio, partendo dalla scelta dell’allenatore: “A me piaceva Mihajlovic, Bielsa può rappresentare un’incognita, non conosce bene come il serbo l’ambiente Lazio. Prandelli ha parlato di una stretta di mano con Lotito, ma secondo me il presidente biancoceleste è un bugiardo e la sua stretta di mano non ha valore. Se la Lazio è un brand che ha ancora importanza è grazie alla sua storia e all’amore dei tifosi, vedremo a quale nome si potrà arrivare”. Galeazzi non ha dubbi su chi sacrificare per rimpinguare le casse societarie: “Io punterei su Biglia, che a centrocampo ha grande importanza tattica. Candreva mi inizia a dare l’impressione che stia sentendo stretta la Lazio, a volte si limita a fare il compitino e un anno fa non mi ha convinto il modo in cui ha sofferto l’esplosione di Felipe Anderson. In Nazionale ha un altro tipo di atteggiamento, un modo di giocare più concreto”.

Infine, sulla prossima stagione: “La Juventus domina indisturbata, senza le milanesi nel calcio italiano non esiste competizione. I bianconeri sono gli unici che hanno programmazione e capacità di muoversi sul mercato. Tra le squadre in possibile crescita vedo bene il Napoli che quest’anno ha difettato di mentalità soprattutto in Europa, dove sarebbe potuto arrivare sino in fondo. I partenopei hanno qualcosa che nessuno ha: Higuain. All’Inter sono arrivati investitori cinesi, ma ci sarà la necessità di rinforzarsi sul piano della struttura societaria per tornare ai livelli del passato”.

CRONACA – Ostia, violenta rissa tra ucraini dopo la gara Germania Ucraina

Si erano riuniti per seguire la partita dei campionati Europei Germania- Ucraina, al termine della quale però sono stati arrestati. Era da poco trascorsa la mezzanotte, quando una pattuglia della Polizia di Stato del commissariato “Lido di Roma” veniva informata, da un passante che, in Viale dei Promontori era scoppiata una rissa. Gli agenti, intervenuti nell’immediato, hanno chiesto ausilio anche alla volante di zona; alla vista dei poliziotti, le persone coinvolte, hanno tentato fuggire, ma sono state immediatamente bloccate.

Identificati per 6 cittadini di nazionalità ucraina – di età compresa tra 38 e 26 anni – tutti sono stati ascoltati in merito all’accaduto. Avevano trascorso la serata consumando notevoli quantitativi di alcool, assistendo all’incontro di calcio Germania – Ucraina; dopo qualche battuta e qualche scherzo non gradito, alcuni di loro, avrebbero scatenato il litigio. Durante l’intervento per sedare la “zuffa”, gli agenti sono riusciti, con non poca difficoltà, a bloccare i sei uomini, ancora sotto l’effetto dell’alcool e con diverse ferite.  Per tutti e sei è scattato l’arresto per rissa e per resistenza a Pubblico Ufficiale.

Ds Torino: “Non riscatteremo Immobile perché non vuole restare”. C’è la Lazio dietro?

Vi avevamo parlato la settimana scorsa di un interesse della Lazio per Ciro Immobile che aveva già avviato i contatti col Siviglia. Non è ci è dato sapere se l’attaccante napoletano vestirà la casacca biancoceleste nella prossima stagione ma difficilmente vestirà quella del Torino. A confermarlo è stato il ds Petrachi durante la conferenza di presentazione di Sinisa Mihajlovic. “Immobile voleva rimanere con noi, ora non c’è più quella voglia – ha precisato il dirigente granata, che poi ha continuato -, spendere undici milioni per un giocatore non convinto non ci interessa. Ciro ha altri obiettivi al momento”.

Fabrizio Piepoli

EUROWAGS FOTO – La “chica” Edurne (SPA) e la prorompente Denise Milani (CZE)

Ore 15, si chiude la prima giornata del gruppo C. Ad affrontarsi ci saranno la Spagna, detentrice del titolo conquistato 4 anni fa, e la Repubblica Ceca. Gli spagnoli voglioo riscattare l’opaco Mondiale di due anni fa ed hanno rivoluzionato la rosa. Anche se non partirà titolare il portiere De Gea, le Furie Rosse potranno contare sul supporto della fidanzata Edurne Garcia Almagro.

Di contro troviamo una nazione che sforna talenti femminili di grandissimo livello. Terra di bellezze in tutti i sensi, la Repubblica Ceca si presenta con la bombastica Denise Mlani. Tutti la conoscono, inutile fare presentazioni. Ammiriamola!

EDURNE GARCIA ALMAGRO

DENISE MILANI

Wishing you and your families a very happy holiday season!🎄❤️🎄

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#gottaloveLA

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✨😎✨good morning! #sun #bikini #LA

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CALCIOMERCATO – Guerrieri va via: ecco dove

Vuole ripartire e continuare a crescere Guido Guerrieri. Il portiere classe ’96, al quale, nonostante quest’anno si sia allenato all’ombra di due ‘colossi’ come Marchetti e Berisha, agli ordini del preparatore Grigioni, non sono mancati i riconoscimenti: dai premi, come quello di miglior giovane tra i pali ritirato pochi giorni fa, agli interessamenti di altri club, che si sono fatti sempre più accesi con l’avvicinarsi della finestra estiva di mercato.

E in particolare una chiamata a Tare sarebbe arrivata, fissando l’appuntamento per questa settimana, per una destinazione sicuramente di primo piano. Secondo infatti quanto rivela Calciomercato.com, Guerrieri piace tantissimo al Frosinone, da poco retrocesso in Serie B, al termine di una stagione che, seppur tra tanti bassi, lo ha visto battersi in maniera più che dignitosa con la serie A.

Lazio-Bielsa: ora o mai più. Novità attese per metà settimana…

AGGIORNAMENTO DELLE 12:40 – Secondo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport“: la Lazio sembra aver raggiunto l’accordo con Bielsa, un’intesa sulla base di un ingaggio da 3 milioni netti all’anno, compreso lo staff ( Pablo Quiroga e Diego Reyes). Uno sforzo economico mai prodotto dalla Lazio per un allenatore (da capire se con o senza l’aiuto economico di uno sponsor), ma è anche vero che non si canta vittoria sino a quando i contratti sono firmati e non è ancora stato messo nero su bianco. La fumata bianca è attesa per metà settimana, quando Bielsa tornerà a Roma, accompagnato dal suo avvocato e dal segretario particolare, per legarsi alla Lazio con un biennale. Tutto lascia prevedere un esito positivo, anche se non c’è mai da fidarsi.

La fumata bianca per Bielsa era in programma per ieri sera ma ancora non è arrivata. L’attesa, però, non può durare a lungo. La Lazio deve avere il prima possibile il suo nuovo allenatore, soprattutto per poter pianficare la nuova stagione (visto che ogni cosa è ancora avvolta nell’incertezza) e un ritardo del genere non è ammissibile. L’ambiente necessità di un segnale forte da parte della società biancoceleste: l’ingaggio di Marcelo Bielsa.

In attesa che “El Loco” dia una risposta definitiva, spunta un’idea della società biancoceleste per arginare il problema ingaggio del tecnico argentino (che chiede quasi 4 milioni complessivi per lui e il suo staff). Secondo quanto riportato da “Il Messaggero” infatti, Lotito avrebbe in mente un’operazione assai simile a quella che Tavecchio ha realizzato con Conte. Ossia che la società biancoceleste paghi all’argentino 1,5 milioni di euro l’anno, e al resto ci penserebbe… lo sponsor. Ebbene sì, con un colpo solo la Lazio potrebbe risolvere contemporaneamente il problema allenatore e l’eterno problema sponsor da apporre sulle maglie. Ma la domanda sorge spontanea… Qual è questo sponsor? Possibile che in pochi giorni la società sia in grado di risolvere un problema che persiste da anni? Un mese fa il Lotito si è affrettato a smentire la voce sulla Dusmann Service, una società tedesca che si occupa anche di pulizie nel settore sanitario e scolastico. I contatti per trovarsi uno sponsor ‘amico’ proseguono oramai da tempo. Qualche giorno fa “lalaziosiamonoi” parlava invece della possibilità di avere  come sponsor il grande marchio automobilistico Renault, ma non ci sono stati più sviluppi in tal merito. In ogni caso, Bielsa ha una voglia matta di allenare in Italia e ha fatto sapere che sarebbe disposto a diminuirsi lo stipendio. Questo fa presupporre che l’argentino abbia già sposato il progetto biancoceleste. Resta solo la fumata bianca. Quando arriverà?

TEMPI BELLI – Ho incontrato Bielsa da Bricofer (El Piso de Prandelli)

In questi giorni sono stati prodotti quelli che possono essere chiamati con disinvoltura “eccessi di confidenza” rispetto ad arrivi e partenze nella formazione biancoceleste. Al momento non si conosce il nome dell’allenatore, degli acquisti, delle cessioni, non si sa con quali maglie si giocherà né la data del ritiro, ma è sicuramente tutto sotto controllo. Lo so perché me l’ha detto Marcelo Bielsa.

La domenica pomeriggio, come molti sapranno, quando non c’è il campionato serve soprattutto a sistemare quelle piccole cose che in casa non funzionano. Tipo un lavandino che perde, avete presente nel sottolavello? Mio nonno avrebbe usato quello che chiamava “er pappagallo“, che a Roma è un oggetto che ne rappresenta circa un milione, chiedere ad esempio a chi lavora negli ospedali. In questo caso ho capito che per risolvere il mio problema mi serviva quella che viene volgarmente chiamata “chiave a brugola“.

Mi sono recato al sambodromo di tutti i fanatici del compensato, delle chiavi inglesi e del legno massello: Bricofer, pieno di marmocchi in lacrime perché non trovano il negozio di giocatoli né le polpette dell’Ikea. E lì l’ho incontrato: c’era Marcelo Bielsa, imponente, carismatico, che stava scegliendo degli stucchi.

Un grande entrenador deve avere degli stucchi, amigo!” mi ha rivolto così inaspettatamente la parola.

Mister, vieni alla Lazio?” gli ho chiesto in parte speranzoso, in parte timoroso della possibile risposta.

Yo quiero de trabajar con Mauricio!” Mi ha risposto inaspettatamente in uno spagnolo maccheronico.

Mister ma è sicuro? Magari sono altri i giocatori che potrebbero essere funzionali al suo progetto…

Projecto?? Yo no soy mica Luis Enrique, estupido cabron!

Vabbè ma andiamoci piano con le parole…

Volevate el caracter? El corazon? I cojones???? Cominciate ad abituarvi!!!

Ok ok…  Ma ha già chiesto dei giocatori? Adriano poi arriva?

El maldido gordo cicciòn??’ Tu estay fissado con los primos estupidos!!

Ma no Adriano… quell’altro che… vabbè lasciamo perdere. Ma che ci fa da Bricofer?

Tu donde acquista rondelle y mensole por tu casa?

Boh… No tienes ferramenta vicino casa?

No, vicino casa de Prandelli no estàn ferramienta!

Che c’entra Prandelli…

El presidiente me fa allogiàr en el piso de Prandelli.

El piso ?

El piso, como lo chiamas… appartamiento!

Ma perché?

El mister Prandelli ha grande disponibilidad! Yo, Gabriele Pin y Julio Galasso, el famoso periodistas, dormimos da ello! Se appogiàmos in attesa de svilluppi. Ora però yo te devo preguntar una cortesia.. si tu ha terminado de… como se dice… romper las pelotas?

Ok ok mister, posso riportare il virgolettato?

%”/£)”é***!!!!

“Gracias!”

Sinceramente non ho capito se Bielsa verrà o no. In tutto questo ho dimenticato di comprare la chiave a brugola e mi si è allagata la casa. C’è però un lato positivo: Prandelli mi ospiterà finché non viene l’idraulico. Il tempo di aspettare che torna e semmai vi dico se poi viene lui. Hasta la vista!

Fabio Belli

PRIMAVERA – La Roma le ‘scippa’ Seck: ecco come risponde la Lazio

Dalla Lazio alla Roma e viceversa. Forse mai come in questi primi scampoli di mercato estivo si sono visti, in ambito giovanile, così tanti cambi di sponda del Tevere. Nei giorni scorsi abbiamo assistito a quello di Mousta Seck, clamorosamente passato tra le fila giallorosse dopo una breve apparizione sui campi di Formello. Una scelta di vita quella del terzino senegalese, che ambiva ad un maggiore minutaggio per mostrare tutto il proprio valore. Farlo però proprio con la maglia degli ‘odiati’ rivali è stato un colpo che nel quartier generale biancoceleste non sono proprio riuscito a mandare giù. E per questo si starebbe prontamente preparando la contromossa: nelle ultime ore, infatti, i vertici capitolini si sarebbero mossi per Nicolò Cesaroni, difensore classe 2002, che in un primo momento sembrava destinato alla Juventus e che, dopo una chiamata da Trigoria che aveva spinto la società bianconera a fare un passo indietro, ora, stando a quanto rivela La Gazzetta dello Sport, sarebbe intenzionato a legarsi alla Lazio. La quale potrebbe dunque bissare, a dodici mesi di distanza, l’acquisto di Aimone Calì, attaccante prelevato proprio dai giallorossi per fare la fortuna della Primavera biancoceleste. Ora potrebbe essere dunque il turno di Cesaroni, la risposta più bella allo scippo Seck.

CALCIOMERCATO – Si guarda in Repubblica Ceca per rinforzare l’attacco

Prosegue in casa Lazio il monitoraggio di profili da inserire sul taccuino come possibili obiettivi  per rinforzare il reparto offensivo, orfano di Matri e soprattutto di Miro Klose. Secondo indiscrezioni, nelle ultime ore i biancocelesti avrebbero effettuato un sondaggio per Patrik Schick, classe ’96 che quest’anno, con la maglia dello Sparta Praga, ha collezionato sette reti e un assist in un totale di 27 presenze. Sulle sue tracce ci sono però anche da altre squadre, come Napoli, Roma e Sampdoria. Il club ligure in particolare, secondo quanto riporta gianlucadimarzio.com, sarebbe quello più vicino ad affondare il colpo: il patron Ferrero, con i proventi che ricaverà dalla possibile cessione di Fernando allo Spartak Mosca, avrebbe infatti presentato un’offerta ed attende una risposta dal sodalizio ceco, che, per privarsi di Schick, chiede 4 milioni di euro.

Anche un laziale nel trionfo del Pisa: per Crescenzi la stagione del riscatto

Luca Crescenzi è stato per anni una colonna della Primavera laziale. Poi il passaggio in Lega Pro e tanti infortuni a frenarne la carriera che pareva molto promettente. Per il difensore classe ’92 è arrivata però la stagione del riscatto. Ventidue presenze e due gol con la maglia del Pisa, in un’annata culminata con la festa finale di domenica pomeriggio. I pisani pareggiando sull’infuocatissimo campo del Foggia hanno ritrovato la Serie B. Allo “Zaccheria” grande festa e finalmente un salto in avanti nella carriera di uno dei più promettenti talenti della sua generazione biancazzurra.

Sulfaro: “De Vrij l’acquisto più importante per la Lazio del prossimo anno”

Michelangelo Sulfaro, ex portiere biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.

Le qualità di Bielsa sono indiscutibili, il suo arrivo potrebbe essere la ciliegina sulla torta. È un tecnico di carattere, ha polso, pretende dai giocatori il massimo. Quando si scende in campo si deve lottare e lui è un allenatore alla Simeone, e alla Lazio servirebbe uno così. La prima cosa che dovrà fare è unire lo spogliatoio.

Simone Inzaghi, nel breve periodo ha fatto molto bene. Ha preso un gruppo ridotto all’osso e lo ha rimesso in sesto. Il campionato italiano è molto difficile, tattico, e personalmente punterei su un tecnico italiano.

L’aspetto fondamentale è ritrovare de Vrij al massimo, è lui la guida della Lazio. La scelta dell’allenatore è marginale, mi auguro che riprenda ad alti livelli.

Parolo e Candreva stanno facendo bene in Nazionale e spero che continuino così. Marchetti meritava di prendere parte al gruppo per EURO 2016, ha sempre fatto bene e la convocazione è stata un giusto premio”.

Lopez: “Bielsa nome suggestivo, ma reperire un centrale difensivo resta la priorità”

Totò Lopez, ex centrocampista biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.

Bielsa è un nome allettante, è conosciuto e ha sempre fatto bene ovunque abbia allenato. Il nuovo tecnico andrebbe ufficializzato subito per iniziare così a programmare il prossimo campionato.

Per quanto riguarda la fase offensiva, i nomi che vengono accostati alla Lazio sono Pavoletti, Zaza, Immobile e Lapadula. Sono tutti nomi che mi piacciono e per caratteristiche farebbero al caso dei biancocelesti. Ognuno di loro in campo può dare tanto.

L’idea gioco del tecnico argentino è propositiva, se immaginiamo di vedere un attacco composto da Keita, Felipe e uno dei quattro attaccanti di cui parlavamo prima, Bielsa si divertirebbe molto! Se dovesse essere lui il nuovo mister sicuramente avrà visto all’opera i giocatori della Lazio, avrà a disposizione tutto il materiale che vuole, come tutti gli allenatori avrà qualche preferenza, ma con la rosa che la Lazio mette a disposizione dovrà solo fare le sue scelte.

Nel reparto difensivo serve un centrale di livello, la Lazio ha dei bravi giocatori e se deve arrivare uno nuovo deve essere più forte di quello che già c’è in squadra. De Vrij sarà l’acquisto in più, nonostante la sua giovane età, ha esperienza da vendere, lo ha dimostrato. Se dovesse arrivare un difensore centrale con la sua stessa forza i biancocelesti affronterebbe il campionato alla grande.

La Lazio non ha giocatori scarsi ma ci sono stati problemi all’interno dello spogliatoio che hanno condizionato la stagione, poteva stare più in alto in classifica se non si creavamo certi tipi di problemi.

Keita ha trovato la sua dimensione, è un giocatore di rapidità e ha fiuto del gol”.

15 giugno – Auditorium, omaggio ad Albertone

Mercoledì 15 giugno, nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, a 96 anni esatti dalla nascita di Alberto Sordi, dalle 19 si terrà una grande festa in omaggio del grande “Albertone Nazionale”, che verrà ricordato sia come uomo che come artista.

A condurre la serata sarà Fabrizio Frizzi, sul palco personaggi del mondo dello spettacolo, dell’arte e della cultura, impegnati in iniziative di solidarietà che riceveranno il Premio Alberto Sordi 2016. I vincitori di questa edizione sono Serena Autieri, per il sostegno a favore del “FAI Fondo Ambiente Italiano”; Pippo Baudo, testimonial e sostegno alla Comunità di San Patrignano; Giorgio Panariello, per il suo sostegno alla campagna per la sicurezza stradale; Catherine Spaak, per il suo sostegno a campagne di prevenzione della violenza sulle donne. Nel corso della serata verrà assegnato anche il Premio Alberto Sordi per la solidarietà, un riconoscimento dedicato a gesti di solidarietà compiuti da persone comuni. Quest’anno verrà premiata Maria Assunta Civitella per aver costituito “Casa famiglia Altro sentiero”.

Nella serata verrà tracciato il ritratto di Alberto Sordi “uomo” dalla Fondazione omonima che racconterà la straordinaria generosità e il grande altruismo dell’attore lontano dai riflettori. In scena anche rari contributi video dedicati ad Albertone, l’uomo che più ha incarnato cialtronerie, coraggio, generosità, tic e vigliaccherie del popolo italiano. La profonda umanità di Sordi rivive nei progetti della Fondazione, da lui fortemente voluta con la missione di sostenere le persone anziane. A questo scopo, già nel 1992, l’attore romano donò un intero lotto di terreno a Trigoria, alle porte di Roma, dove ora sorgono un centro per l’assistenza qualificata agli anziani e un Polo di ricerca scientifica avanzata sulle malattie dell’invecchiamento condotte dalla Università Campus Bio-Medico di Roma, di cui la Fondazione è diretto sostenitore.

L’evento, ideato e organizzato dal Segretario Generale della Fondazione Alberto Sordi, Stefania Binetti, vuole promuovere le iniziative con una serata interamente dedicata al grande e unico attore che ha lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca sulle malattie dell’anziano. Quest’anno il ricavato verrà destinato a due Progetti di RicercaAlzheimer – diagnosi precoce per una cura più efficace, e Keep walking stimolazione cerebrale per il recupero motorio post-ictus, condotti dai Dipartimenti di Neurologia e Ortopedia della Università Campus Bio-Medico di Roma.

Per info e per partecipare all’evento: 06.22541621

Paul Gascoigne in forma dopo i problemi degli ultimi tempi

Sono passati ormai venti anni da quando Paul “Gazza” Gascoigne ha giocato il suo ultimo incontro con la Nazionale Inglese ma la fiamma della sua passione nei confronti dei Tre Leoni è sempre accesa.

In occasione della prima partita di Euro 2016 dell’Inghilterra, disputata contro la Russia, l‘ex giocatore biancoceleste è stato fotografato all’uscita di un locale di scommesse. Giacca di panna, jeans blu scuro e scarpe bianche, con una busta della spesa in mano è apparso in buona forma dopo i problemi degli ultimi tempi legati all’alcol. All’uscita del locale, Gazza, avendo visto un uomo senza fissa dimora con un sacco a pelo seduto sul marciapiede gli si è avvicinato per offrirgli un paio di sigarette.

 

SCI – I Mondiali 2021 a Cortina d’Ampezzo

Dopo la Ryder Cup 2022 di golf e con le Olimpiadi 2024 a Roma nel mirino, l’Italia ospiterà un altro grande evento sportivo. Infatti, i Mondiali di sci alpino del 2021 sono stati assegnati a Cortina d’Ampezzo.

Il consiglio della Fis, riunitosi in Messico a Cancun, ha votato positivamente affidando alla località italiana (che era l’unica candidata) la manifestazione iridata che si svolgerà a febbraio tra cinque anni. Questo era il quinto tentativo di candidatura per “La Perla delle Dolomiti” e finalmente è riuscita nell’intento di aggiudicarsela. La rassegna iridata sulle nevi italiane seguirà quella di St. Moritz del 2017 e quella di Are, in Svezia, del 2019, e arriverà un anno prima dei Giochi Olimpici Invernali di Pechino. Per Cortina è il secondo grande evento dopo le Olimpiadi invernali del 1956. In Italia invece la rassegna iridata torna dopo quelle di Val Gardena nel 1970, di Bormio e Santa Caterina Valfurva nel 1985 e nel 2005 e di Sestriere nel 1997.

CONFERENZA – Buffon: “Comunque vada non vogliamo rimpianti. Courtois? Portiere eccezionale”

Di seguito la conferenza stampa di Gianluigi Buffon alla viglia di Italia Belgio:

Lei è tra i pochi giocatori rappresentativi della Nazionale italiana, che significa?

“Significa che qualche giocatore rappresentativo che gioca in un altro ruolo ha rinunciato per infortunio e poi significa che ho una certa esperienza, per questo sono più conosciuto”.

L’Italia è incudine o martello?

“Ci sono momenti in cui devi essere martello e altri incudine, noi dobbiamo essere incudine in questo momento. Non ci sentiamo vittime sacrificali. Oltre alla carta, il vero giudizio lo darà il campo. Dobbiamo mostrare in campo che anche se non partiamo coi favori del pronostico possiamo essere competitivi”.

Courtois è più forte o no del Buffon di 24 anni?

“I paragoni non sono belli da fare soprattutto perché io avevo 24 anni tanti anni fa e neanche ricordo come stavo (ride, ndr). Sono sicuro di aver fatto e di fare una carriera importante. Adesso ne ho 38 e sono felice come quando ne avevo 24 ma ho più consapevolezze. Mentalmente sono molto più forte. Courtois è sicuramente un punto di riferimento per chi vuole fare il portiere perché è un giocatore eccezionale”.

Cosa hai da dire sugli incidenti di Marsiglia?

“E’ qualcosa di deprecabile che macchia una competizione e un sentimento che dovrebbe essere solo di gioia e di festa. Anche perché la vigilia di questi Europei non è stata semplice a livello di sicurezza. Che le persone non sentano questo senso civico e di godersi a pieno la libertà di tifare la propria squadra e di condividere il bello dello sport con altri tifosi è molto grave”.

Hazard ha detto che gli piacerebbe giocare con Buffon. Tu cosa pensi di lui?

“Mi fanno piacere queste parole ma sarà difficile giocare insieme. E’ un attestato di stima che mi riempie d’orgoglio. Hazard è uno dei pochi giocatori in Europa che può spaccare la partita, ha un talento innato e straripante. Nel Belgio e nel Chelsea è il pericolo numero 1 perché è colui che con una giocata può far vincere la gara alla sua squadra”.

Tu e altri giocatori siete alla vostra ultima competizione con la Nazionale, potreste dare qualcosa in più?

“Non ho sensazioni inibitorie, ho solo molto entusiasmo. A questa età ho più consapevolezza di ciò che vuol dire fare un Europeo e portare addosso la maglia della nostra nazione. L’unica cosa che vorrei è che, qualunque sia il nostro percorso, non ci siano rimpianti. E’ capitato in qualche spedizione che siamo usciti senza sapere il motivo o col cruccio di aver dato il massimo. Stiamo dando anima e cuore alla nostra nazione e disponibilità al nostro mister. Il risultato finale poi dipenderà da tanti fattori”.

Quattro anni fa prima di Spagna Italia dicesti che non sempre vincevano i più forti, ma spesso i più bravi. Lo pensi ancora?

“Sì, soprattutto quando si tratta di competizioni brevi. Lo testimonia che in passato nazionali come Grecia e Danimarca hanno vinto l’Europeo. Di certo devi avere una base di un certo livello e noi cercheremo di essere bravi abbastanza”.

LEGGI LE PAROLE DI CONTE IN CONFERENZA STAMPA

Fabrizio Piepoli

EURO 2016 – Mustafi e Schweinsteiger regalano la vittoria alla Germania contro una grande Ucraina

LILLA – Anche la Germania, come la Francia, vince ma non convince. I teutonici soffrono contro una grande Ucraina, ben organizzata e abile nelle ripartenze, sorretta da un grande centrocampo che vede Sydorchuk sugli scudi. Neuer salva la Germania in almeno tre nitide occasioni da rete, mentre Mustafi e Schweinsteiger realizzano le reti vittoria.

PAROLA ALLA DIFESA – L’Ucraina non vuole giocare il ruolo della vittima sacrificale e parte subito forte con Konoplyankache si inserisce bene in area ma la sua conclusione trova la grande risposta di Neuer. Tuttavia è la Germania a trovare la rete al 19′ con Mustafi che di testa anticipa Sydorchuk e insacca la palla per l’1 a 0 tedesco. La squadra dell’est non demorde e va vicinissima al pareggio con Khacheridi che di testa mette in risalto le qualità aerobiche di Neuer che salava in corner. La partita è divertente e questa volta è il turno di Khedira che però si fa respingere da Pyatov un tiro da posizione ravvicinata. Al 37′ Konoplyanka è bravissimo a inserirsi in area dalla sinistra, il suo tiro supera Neuer ma non Boateng che supera sulla linea.

LA CHIUDE SCHWEINSTEIGER – Nella ripresa Kroos prova subito la bordata da fuori area che sorvola di poco la traversa. Tenta di sorprende Pyatov anche Khedita, ma il numero ucraino è ineccepibile. Al 75′ Muller ci prova dalla distanza ma il numero 1 ucraino devia in corner. All’87’ Ozil si trova a tu per tu con Pyatov, ma il portiere ucraino lo ipnotizza e blocca il suo tiro. Neanche il tempo di rimuginare sul gol divorato, che la Germania rischia grosso su un disimpegno errato di Mustafi che non si accorge che Neuer è fuori dai pali e il suo retropassaggio si trasforma un pallonetto che per sua fortuna termina a lato. Al 91′ rapida ripartenza teutonica che approfitta del riversamento offensivo dell’Ucraina per affondare il colpo decisivo: Ozil si invola sulla destra e serve al centro Schweinsteiger che indisturbato deposita in rete. Il gol di fatto chiude la partita e determina i 3 punti ai tedeschi. Il pareggio però sarebbe stato il risultato più giusto.

Fabrizio Piepoli