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Ululati razzisti: slitta la decisione dell’UEFA

Era in programma per domani 22 marzo la decisione dell’Uefa in merito ai presunti ululati razzisti dei sostenitori biancocelesti all’indirizzo di Costa Nhamoinesu durante la gara di andata degli ottavi di finale di Europa League in casa dello Sparta Praga, ululati che avevano causato la momentanea sospensione della partita. La sentenza è stata invece rimandata a data da destinarsi. Secondo quanto riportato da LaRepubblica, non c’è più nessuna urgenza di prendere una decisione in tempi celeri, data l’eliminazione della Lazio dalla competizione europea e il verdetto, nel caso, peserà soltanto a partire dalla prossima partecipazione alle coppe.

PAIDEIA – La situazione di Konko dopo gli accertamenti

Non sono buone notizie quelle che trapelano dalla clinica Paideia, dove oggi pomeriggio alle ore 15 erano in programma gli accertamenti strumentali per capire l’entità del problema muscolare patito da Abdoulay Konko prima e durante la gara contro lo Sparta Praga. Il francese avrebbe riportato una lesione di primo grado all’adduttore con conseguenti 20 giorni di stop. Praticamente nulle quindi le possibilità di vedere in campo il terzino per il Derby in programma il 3 Aprile.

LAZIALI FUORI PORTA – Strakosha torna tra i pali, Crecco ancora titolare

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Nuovo appuntamento con la consueta rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Gonzalez (Atlas), Vinicius ( Zurigo), Lombardi (Ancona), Rozzi (Robur Siena), Filippini (Pro Vercelli), Crecco (Modena), Elez (Aarhus), Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha (Salernitana), Perea (Troyes), Minala (Bari).

SERIE B

Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha: buon punticino in chiave salvezza raccolto dalla Salernitana sul campo del Perugia, 1-1 il risultato finale in virtù delle reti messe a segno da Aguirre e Coda su rigore. Torna a sorpresa dal primo minuto tra i pali Strakosha, causa l’infortunio di Terracciano nel riscaldamento. Nel giorno del suo 21esimo compleanno il portiere albanese fa rimpiangere il titolare, facendosi trafiggere sul proprio palo in occasione del vantaggio degli umbri. Panchina per Tounkara e per il rientrante Ronaldo, fuori dalla lista dei convocati Pollace per scelta tecnica e Prce ed Oikonomidis per infortunio.

Filippini: la sfida salvezza del Silvio Piola tra Pro Vercelli ed Ascoli termina con il punteggio di 1-1. Un pareggio “di rigore”: vantaggio ospite su penalty di Cacia, pareggio dei padroni di casa grazie alla massima punizione trasformata da Marchi. Ennesima panchina per Filippini, che dopo un ottimo girone di andata non vede ormai il campo da più di due mesi.

Crecco: brutta battuta d’arresto interna per il Modena, che soccombe per 1-2 contro il fanalino di coda Como aggravando notevolmente la situazione di classifica. Ancora titolare come mezzala mancina Luca Crecco nel 4-3-3 di Hernan Crespo: per il classe ’95 una prova anonima, come quella di tutta la squadra, fino alla sostituzione avvenuta al minuto 52. Un passo indietro rispetto alle ultime prove.

Minala: esce nuovamente dalla lista dei convocati Joseph Minala; il camerunense non partecipa alla vittoriosa trasferta sul campo del Novara, 1-2 il risultato finale in favore dei galletti. Stagione più che travagliata per il classe ’96, che dovrà faticare molto per trovare minuti nella squadra di Camplone.

LEGA PRO

Lombardi: bella vittoria esterna dell’Ancona che passa con un secco 0-2 sul campo del Santarcangelo, rilanciando le proprie ambizioni di un posto per i playoff. Ancora out Lombardi, alle prese con la rottura della quarta falange del piede destro. L’attaccante dovrebbe essere pronto tra circa due settimane.

Rozzi: pessima sconfitta per il Siena, travolto sul campo della Lupa Roma con il risultato di 3-0 per i padroni di casa. Entra ad inizio secondo tempo Rozzi, con il parziale già sul 2-0 non riuscendo ad incidere minimamente sulle sorti del match.

LIGUE 1

Perea: torna nella lista dei convocati El Coco Perea nella sconfitta, l’ennesima, del Troyes sul campo del Caen. 2-1 il risultato finale per i padroni di casa. Molto probabilmente nel prossimo turno ci sarà la certezza anche matematica della retrocessione in Ligue2.

PRIMERA DIVISION Messico

Alvaro Gonzalez: quarta sconfitta consecutiva per l’Atlas di Guadalajara, battuto stavolta 0-2 in casa dal Cruz Azul. I messicani vedono ormai l’ultimo posto in classifica distante solamente un punto. 90 minuti in panchina per El Tata Gonzalez.

ALKA SUPERLIGAEN Danimarca

Elez: pareggio per 2-2 sul difficile campo dell’Aalborg per l’Aarhus di Elez, che parte come consuetudine da titolare al centro della difesa dei danesi. Solita prova solida per il croato, titolare inamovibile dal suo arrivo in Danimarca.

SUPER LEAGUE Svizzera

Vinicius: seconda esclusione consecutiva per Vinicius, che siede in panchina nella vittoriosa trasferta dello Zurigo sul campo del fanalino di coda Vaduz. Sami Hyypia sulla fascia sinistra gli preferisce nuovamente Koch.

Giulio Piras

De Nadai: “Il pari di ieri è un risultato positivo, la Lazio ha dimostrato di essere una squadra”

Per parlare della squadra biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex biancoceleste Michele De Nadai: “L’eliminazione dall’Europa League, dovuta alla sconfitta con lo Sparta Praga, è stata una grande delusione. La squadra biancoceleste non è riuscita a reagire durante la gara con i cechi e la mancanza di tifo non l’ha di certo aiutata. Invece, ieri a San Siro i biancocelesti hanno avuto una buona reazione, hanno giocato da squadra dimostrando che non hanno nessuna intenzione di mollare, il pareggio è stato un risultato positivo. Ora c’è la sosta, è una pausa che arriva al momento giusto perché dà tempo di recuperare e pensare a tutto quello che quest’anno non sta funzionando. Per rendere al massimo i giocatori devono lavorare tranquilli e con entusiasmo. Ora bisogna cercare di raggiungere l’Europa attraverso il campionato e tentare di finire la stagione nella maniera migliore. Le responsabilità maggiori di quest’annata dipendono dal fatto che i giocatori più quotati non hanno mantenuto le aspettative, rendendo al di sotto delle loro possibilità. Felipe Anderson l’anno scorso è stato formidabile, in questa stagione invece non è riuscito a trovare continuità. Inoltre, giocare in uno stadio con poco pubblico non dà stimoli e la squadra ne risente. La Lazio l’anno scorso era imprevedibile, una buonissima squadra dalla quale in questa stagione ci si aspettava molto di più. E’ molto strano che quest’anno non abbia avuto lo stesso rendimento”.

Vi siete mai chiesti da dove arriva l’acqua “buona” che consumiamo? Ecco la risposta!

Sapete cosa sono fondamentali per soddisfare la richiesta d’acqua del nostro Pianeta? Le foreste. I bacini idrografici e le zone umide boscose nel mondo forniscono il 75% dell’acqua utilizzata per usi agricoli, domestici, ecologici e industriali. Oggi, 21 marzo, è la Giornata Internazionale delle Foreste indetta dalle Nazioni Unite. Quest’anno la giornata è dedicata al tema Foreste e acqua. Le Nazioni Unite hanno deciso di celebrare il 21 marzo le Foreste e il 22 la Giornata mondiale dell’acqua.

Come spiega la Fao avere acqua di buona qualità contribuisce “in modo significativo alla ricchezza e al benessere delle società umane”, dato che le foreste se vengono gestite in modo sostenibile, oltre a ridurre la minaccia del dissesto idrogeologico, “funzionano” anche come dei filtri naturali per l’acqua. Nonostante i servizi forniti dagli ecosistemi di tutto il mondo, in particolare dalle zone umide, sono in ribasso: una perdita stimata tra il 1997 e il 2011 tra i 4,3 mila e i 20,2 mila miliardi di dollari l’anno dei servizi eco-sistemici.

Senza tra l’altro tener conto che un terzo delle più grandi città della Terra ricavano una buona parte dell’acqua potabile direttamente dalle aree protette boschive. Metropoli come Bogotà, Mumbai, New York, contano sulle foreste per i loro rifornimenti idrici: fenomeno destinato ad aumentare con l’espansione dei centri urbani e l’aumento della popolazione. Secondo la Fao “quasi l’80% della popolazione mondiale è esposto ad un alto livello di rischio per la sicurezza dell’acqua. Entro il 2050 2,3 miliardi di persone vivranno in aree sottoposte a un grave stress idrico: soprattutto in nord e sud Africa, in Asia meridionale e centrale”.

Le foreste coprono un terzo della terra e 1,6 miliardi di persone, tra cui più di 2.000 culture indigene, per il loro sostentamento dipendono dalle foreste, che inoltre contengono oltre l’80% delle specie terrestri di animali, insetti e piante. Ovviamente, le foreste subiscono gli effetti dei cambiamenti climatici e, di conseguenza, influenzano la disponibilità e la regolazione dell’acqua. Ma le foreste sono comunque delle grandi spugne assorbenti di CO2 e grandi serbatoi di ossigeno. Anche il numero sempre più elevato di eventi estremi e dell’intensità delle precipitazioni può dipendere dalla deforestazione che viaggia ogni anno al ritmo di 13 milioni di ettari di foresta distrutta. Negli ultimi 50 anni un quinto delle foreste del Pianeta sono scomparse. La deforestazione è inoltre responsabile tra il 12 e il 20% delle emissioni di gas serra. Secondo la Fao una gestione migliore delle risorse idriche può portare anche alcuni vantaggi economici: ogni dollaro investito nella protezione potrebbe evitare una spesa da 7,5 a 200 dollari in costi per il trattamento delle acque.

E questa volta Zamparini si esonera da solo…

Maurizio Zamparini, da sempre mangia-allenatori, questa volta si esonera da solo. Infatti, come dichiarato da lui stesso a margine dell’assemblea di Lega, il presidente rosanero ha ribadito ancora una volta che a fine stagione darà l’addio al Palermo: “Mi aspettano ancora due mesi di calcio italiano, dopodichè lascio. Sarei contento se la società finisse in mano ai palermitani, gli investitori stranieri scappano perchè qui non esistono tempi e certezze. Non è tutta Palermo a contestarmi ma solo una cinquantina di tifosi. Anche se dovessimo retrocedere la vera Palermo mi abbraccerebbe. Ormai ho deciso, di sicuro l’anno prossimo non farò il presidente. Ho 75 anni, ho anche altre cose da fare. La Lega è espressione del sistema Italia. Questa di oggi è una delle mie ultime riunioni. Ritiro il ricorso che ho presentato ma non sono d’accordo con questo sistema economico, ho fatto il Don Chisciotte per una vita”. Dopo la  stagione deludente dei rosanero il presidente non ha più nessuna voglia di andare avanti: “Con tutti i problemi che abbiamo incontrato in questa stagione è stata proprio un’annata no. Una volta ero io ad esonerare gli allenatori, adesso se ne vanno da soli. Ne usciremo con Novellino. Ma di questo passo, raccogliendo solo pareggi non ci salviamo, a parte allo Juventus Stadium dobbiamo scendere su tutti i campi per vincere“.

Agostinelli: “Squadre al di sotto dei loro standard, il pari è giusto”. E sul derby…

Per parlare della gara di ieri a San Siro è intervenuto a Radio Sei Andrea Agostinelli.

Questa Lazio se non subisce gol nei primi 15 minuti di gara non sembra essere contenta: “Sicuramente si tratta di un problema di qualità ma anche di attenzione, parecchi errori si potrebbero evitare, qualcosa di meglio si può sempre fare comunque il risultato di ieri sera è giusto. Tutte e due le squadre hanno giocato al di sotto delle proprie possibilità, però bisogna dire che la Lazio, dato il periodo che sta attraversando, ha ottenuto un buon risultato. Sicuramente ha deluso di più la squadra rossonera”.

Ora nel prossimo turno il derby, cosa ti preoccupa di più? “Innanzitutto è importante recuperare il morale, quello di ieri dopo tutto quello che è successo è un buon risultato in quest’ottica. E’ un piccolo passo che ridà un po’ di morale alla squadra. La Lazio ha bisogno di arrivare a questa partita ormai decisiva per il campionato con più serenità e con un’autostima diversa. Ciò che mi preoccupa di più è senza dubbio la difesa perchè soprattutto per le caratteristiche dei giocatori giallorossi sarà una partita molto preoccupante però il derby è sempre il derby e tutto può succedere”.

Giordano: “Risultato giusto, ma la Lazio ci ha provato”. E su Pioli…

Per parlare della gara di ieri sera a Milano ai microfoni di Radio Sei è intervenuto Bruno Giordano: “La Lazio ci ha provato, soprattutto all’inizio, ma poi sono venute meno le forze per insistere nel pressing alto. Meno male che abbiamo trovato un Milan sotto tono, soprattutto in alcuni giocatori come Bertolacci, Bonaventura e Montolivo. Abbiamo subito il solito gol da polli ma credo che il risultato finale sia quello più giusto”. Poi su Pioli: “Mi sembra che la squadra sia con il tecnico. Se ci fosse stato qualche problema all’interno dello spogliatoio si sarebbe visto, invece la gara di ieri ha dimostrato che l’allenatore è ancora parte integrante del gruppo”.

Piscedda: “Pareggio meritato, ora sotto con il derby per riacquistare credibilità”

Per commentare il pareggio di ieri sera a Milano contro i rossoneri ai microfoni di Radio Sei è intervenuto l’ex biancoceleste Massimo Piscedda: “Ieri sera è stata una Lazio che non ti aspetti, dopo la disfatta con lo Sparta qualcosa evidentemente è scattato nella testa dei ragazzi. Nel primo tempo i biancocelesti hanno saputo tener botta al Milan, mentre nel secondo la squadra è apparsa più impaurita, si è disunita ed è stata messa alle corde dagli uomini di Mihajlovic, ma nonostante ciò è stato un pareggio meritato”.

Ieri sera l’arbitro Tagliavento ancora una volta ci ha messo del suo in occasione del fallo di mano di Zapata in area rossonera: “Non è un problema di arbitro, secondo me è la regola che è sbagliata. Per come la vedo io il fallo di mano in area è sempre da punire con il rigore, invece lasciando la discrezionalità al direttore di gara ci saranno sempre critiche e discussioni sull’operato dell’arbitro”.

Anche nel Milan i rapporti fra presidente e allenatore stanno scadendo nel ridicolo:Mihajlovic sta vivendo una situazione paradossale, non è facile lavorare con una simile pressione addosso. Le dichiarazioni di ieri del presidente Berlusconi sono umilianti per un allenatore. Posso capire che il padrone di una società possa dire quello che vuole ma ci sono momenti e momenti per farlo”.

Tornando alla partita di Europa League: “Come ha detto anche Pioli è stata una gara che ha rasentato la vergogna, è capitata in un momento sbagliato della stagione ma in questo sport è così, il calcio ti può regalare grandi gioie ma anche darti grandi delusioni”.

Se con lo Sparta avessero giocato come ieri sera forse sarebbe andata diversamente: “Ogni partita fa storia a se, ma c’è da dire che anche il Milan non è più quella grande squadra degli anni scorsi e quindi si può anche andare a Milano per fare risultato”.

Per la Lazio è un periodo particolare, già a marzo fuori da tutto, come si fa ad andare avanti? “Adesso c’è rimasto il derby, non servirà a salvare la stagione ma è una grande occasione per tentare di riacquistare quella credibilità che la squadra si era conquistata l’anno scorso”.

Credi che i giocatori biancocelesti abbiano ancora questa volontà? “Il derby è una partita a se, io ero abituato a giocarlo in un certo modo e spero che anche i giocatori sappiano interpretarlo con lo stesso spirito. La stracittadina è un tributo che devi fare alla tua tifoseria ed essendo tale devi dare il meglio di te stesso. E’ una gara che si può vincere giocando malissimo e perdere giocando benissimo, ma è anche una grande occasione per quei giocatori che non hanno reso al massimo di dimostrare almeno in questo incontro di dare tutto”.

Conte: “Ho deciso di andare via, ma…”. Poi sul suo futuro…

Attraverso la conferenza stampa Il ct dell’Italia, Antonio Conte, ha parlato in vista delle amichevoli contro Germania e Spagna“Mi è stato chiesto di essere chiaro prima di Euro 2016 visto che sono in scadenza di contratto. Ho comunicato di andare via al presidente Tavecchio, anche se dopo aver raggiunto la qualificazione pensai di rinnovare, ma passati quattro mesi senza lavorare non ho accettato di prolungare. E’ stata per me una grandissima esperienza, in questo momento non penso alla Premier ma solo alla Nazionale Italiana. Ho grandi responsabilità ed ho tanta voglia di lavorare, sono carico al massimo. Con il lavoro possiamo certamente colmare il gap che c’è tra noi e le Nazionali più forti di noi. In futuro non so cosa potrà accadere, ma non si tratta assolutamente di un addio al calcio italiano. La Nazionale è un bene di tutti e in questi anni si è parlato troppo di decisioni contro di me e non contro l’Italia. Sento di aver ridato la voglia di indossare la maglia azzurra“. Infine sul Chelsea: “Vedremo cosa mi riserverà il futuro in un club che sia all’estero o in Italia”.

FOTO – Scudetto 1914/15: Ecco i documenti dell’epoca che svelano…

La battaglia per l’assegnazione dello scudetto 1914/15 va avanti a passi spediti, dopo il raggiungimento delle 30 mila sottoscrizioni, adesso ogni passo può essere quello decisivo per far si che alla Lazio venga consegnato di diritto quel tricolore che la squadra biancazzurra vede mancare ingiustamente da un secolo. L’Avv. Gian Luca Mignogna che ha portato avanti, sin dall’inizio, questa importante e storica iniziativa ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui vengono svelati grazie a documenti ufficiali dell’epoca, la formazione e il modulo tattico utilizzato da quella Lazio che chiede ancora oggi a gran voce, tramite i 30 mila e più sostenitori, di vedersi assegnato lo scudetto in ex aequo con il Genoa. Di seguito il comunicato ufficiale.

COMUNICATO UFFICIALE

I recenti rinvenimenti emerotecari in primis hanno consentito di imprimere un’accelerazione decisiva nell’iter procedurale volto al riesame dell’assegnazione dello Scudetto 1914/15, ma correlativamente  hanno puranche svelato aspetti tecnici finora semisconosciuti di quella Lazio cui fu ingiustamente scippato il suo primo titolo nazionale.

Scartabellando le pubblicazioni del 1915 de “L’Italia Sportiva”, infatti, è emerso come tale testata giornalistica fosse solita riportare sin da allora tabellini, formazione e modulo tattico delle partite più importanti dei club calcistici coinvolti nelle fasi finali del campionato.

Ciò ha consentito di riportare alla luce sia l’undici base di quella Lazio epica che meriterebbe perlomeno l’ex aequo tricolore, che il pionieristico modulo tattico a quel tempo mirabilmente utilizzato da Mr. Guido Baccani (primo allenatore della storia laziale).

La “squadra biancazzurra” o più semplicemente la compagine degli “azzurri”, come all’epoca veniva cromaticamente definita la prima squadra della capitale, era solita scendere in campo con un singolare 2-3- 5, in cui gli esterni facevano il c.d. “elastico” per la fase difensiva, schierato quasi sempre secondo la seguente:

Formazione Tipo

Serventi; Bona, Levi; Zucchi, Faccani, Grasselli; Donati, Saraceni, Consiglio, Fioranti, Maranghi.

Come a titolo esemplificativo è dato evincersi dal riquadro de “L’Italia Sportiva” del 03.05.1915 concernente l’incontro Lazio-Pisa, valido per il girone finale dell’Italia Centrale e vinto dalla Lazio per 4 a 2, peraltro, sorprende notare come l’anzidetto 2-3-5 fosse adottato da molte delle squadre dell’epoca così determinando l’insorgenza dei primi c.d. schieramenti “a specchio”.

Nella speranza e nella convinzione che l’undici biancazzurro sopra declinato possa al più presto esser accomunato a quello straordinario del 1973/1974 ed quello stellare del 1999/2000, infine, appare doveroso riportare seguitamente tutti i componenti di quella rosa fenomenale di giocatori e polisportivi che prima combatté sui campi di calcio per la bandiera laziale e poi si sacrificò sui campi di guerra per il vessillo italico.

Rosa Lazio 1914-1915: Rossi, Serventi (portieri); Amici, Bona, Furia, Levi, Maranghi, Saraceni II, Terrile (difensori); Caporali, De Gubertinis, Di Napoli I, Di Napoli II, Donati, Faccani, Grasselli, Zucchi (centrocampisti); Bocca, Consiglio, Coraggio, Corelli, Cella, Fioranti, Furia, Raffo, Saraceni I, Zoppi (attaccanti). 

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Avv. Gian Luca Mignogna

Abete: “Lotito uomo di potere? La sensazione c’è”

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Ai microfoni di ‘Radio Onda Libera’, l’ex presidente della FIGC Giancarlo Abete è tornato a parlare del battibecco avuto nel maggio 2011 con il presidente della Lazio Lotito sul tema dei conti e degli aspetti finanziari: “La lite? È stato uno scambio di opinioni diverse, nel rispetto dei ruoli, su questioni previsionali economico-finanziarie legate alla gestione e alle spese arbitrali. La sensazione di Lotito come uomo di potere però c’è. Il progetto della Superlega europea è comprensibile soprattutto in questo momento storico, dove alcuni club aspettano di valorizzare il bacino d’utenza e il fatturato, ma non è un progetto facile“.

Danilo Cataldi al lavoro con l’Under 21 di Di Biagio: ecco il programma degli azzurrini

E’ iniziata ieri a Roma la preparazione della Nazionale Under 21 in vista del doppio appuntamento consecutivo con le qualificazioni europee. Prima e imbattuta nel Gruppo 2 con 13 punti, la squadra di Di Biagio riprende il cammino con due trasferte, il 24 e il 29 marzo in casa rispettivamente della Repubblica d’Irlanda e di Andorra. Passato Bernardeschi alla Nazionale maggiore, al gruppo si è unito il centrocampista del Napoli Alberto Grassi. Anche il laziale Danilo Cataldi, dopo la trasferta di Milano, ha raggiunto il gruppo: il centrocampista biancoceleste è una delle colonne della formazione giovanile azzurra.
Gli Azzurrini si alleneranno nuovamente oggi pomeriggio e mercoledì partiranno alla volta di Dublino per poi raggiungere Waterford, dove giovedì 24 marzo (ore 18 locali, le 19 italiane) affronterà la Repubblica d’Irlanda. Il giorno seguente gli Azzurrini si trasferiranno in Spagna e, fino alla serata di domenica 27 marzo, si alleneranno a Sant Cugat. Lunedì 28 è fissata la partenza per il Principato di Andorra e martedì 29 marzo (ore 18.30) l’Italia affronterà i padroni di casa allo Stadio Comunale della capitale Andorra la Vella.

L’elenco dei convocati

Portieri: Alessio Cragno (Virtus Lanciano), Gianluigi Donnarumma (Milan), Simone Scuffet (Como);
Difensori: Antonio Barreca (Cagliari), Davide Calabria (Milan), Mattia Caldara (Cesena), Andrea Conti (Atalanta), Alex Ferrari (Bologna), Adam Masina (Bologna), Alessio Romagnoli (Milan), Daniele Rugani (Juventus);
Centrocampisti: Marco Benassi (Torino), Danilo Cataldi (Lazio), Federico Di Francesco (Virtus Lanciano), Alberto Grassi (Napoli), Rolando Mandragora (Pescara), Luca Mazzitelli (Brescia), Lorenzo Pellegrini (Sassuolo), Stefano Sensi (Cesena);
Attaccanti: Domenico Berardi (Sassuolo), Alberto Cerri (Cagliari), Luca Garritano (Cesena), Gaetano Monachello (Atalanta), Federico Ricci (Crotone), Valerio Lorenzo Rosseti (Cesena).
Staff: Capo Delegazione: Giancarlo Antognoni; Dirigente accompagnatore: Vincenzo Marinelli; Allenatore: Luigi Di Biagio; Vice allenatore: Carmine Nunziata; Segretario: Emiliano Cozzi; Preparatore dei portieri: Antonio Chimenti; Preparatore atletico: Vito Azzone; Medici: Angelo De Carli e Carmine Costabile; Fisioterapisti: Enzo Paolini e Fabrizio Scalzi; Magazzinieri: Claudio Gagliardi e Andrea Russo.

Candreva ha già deciso il suo futuro?

Arrivano novità importanti per quanto concerne il futuro di Antonio Candreva. Secondo infatti quanto rivela ‘FcInterNews’, il 29enne esterno, punto di forza dello scacchiere di Stefano Pioli, avrebbe deciso di lasciare la Lazio, dove milita dal 2012, al termine di questa stagione. Il numero 87 ha infatti capito di essere ormai giunto al termine di un ciclo, dopo aver dato tutto per la maglia biancoceleste, e per questo quella del prossimo 15 maggio all’Olimpico contro la Fiorentina sarà la sua ultima partita con l’aquila sul petto. Sulle sue tracce, come noto, c’è da mesi l’Inter, che durante il mercato di giugno potrebbe bussare nuovamente agli uffici di Formello per strappare il sì del presidente Lotito. Il quale, per lasciar partire il centrocampista di Tor de’ Cenci, chiede non meno di 30 milioni: una cifra non da poco per le casse nerazzurre, ma che potrebbe essere ritoccata al ribasso se il club del presidente Thohir accettasse di inserire nella trattativa una contropartita tecnica adeguata (ad esempio, quell’Andrea Ranocchia che a fine stagione rientrerà alla base dal prestito alla Sampdoria)

TEMPI BELLI – E non abbiam bisogno di Parolo

E non abbiam bisogno di Parolo,per spiegare quello che è nascosto in fondo al nostro cuore.

Siamo incazzati. Ma tanto, eh. Una roba che non si può dire. L’ira è uno dei sette peccati capitali e quando è fine a sé stessa, senza che si trasformi in energia costruttiva, è una brutta cosa. Ma stamattina ci siamo svegliati così, tanto che William Holden-Max Schumacher in “Quinto Potere” al confronto è il più grande collezionista di Hello Kitty del mondo.

Sono incazzato nero, e tutto questo non lo accetterò più.” Un grido che forse rende bene uno stato d’animo solo parzialmente giustificabile, agli occhi degli esterni. E’ solo una partita di pallone, pensa alle cose serie. Poi pensi, davvero: Supercoppa persa, preliminare di Champions perso, derby d’andata perso, novembre in campionato praticamente perso con ipoteca sull’ottavo posto. E poi fuori dalla Coppa Italia e fuori dall’Europa League. In tutte le altre stagioni recenti, anche quelle considerate fallimentari, c’era sempre stata una pietra miliare, un momento condiviso di gioia. 2010, squadra risucchiata nella lotta per non retrocedere, ma capace di strappare all’Inter di Mourinho l’unico trofeo nell’anno del triplete, la Supercoppa Italiana. 2009, Coppa Italia alzata al cielo nonostante il decimo posto in campionato e ben diciotto sconfitte. 2008, dodicesimo posto finale, una mediocrità scossa dal gol di Behrami al 93′ nel derby, decisivo nell’intralciare il cammino scudetto-giallorosso.

In tutte le stagioni, almeno un vero momento di Lazio. Quest’anno no, c’è solo la rabbia a covare: anche e soprattutto per quanto visto a Milano. Ok, solito gol incassato nel primo quarto d’ora, ok qualche errore, le assenze, l’ingenuità di Lulic, ma la Lazio di domenica sera nell’atteggiamento e nella concentrazione non era neanche lontana parente di quella vista contro lo Sparta Praga. E questo fa rabbia, perché quello era l’appuntamento che doveva e poteva cambiare la stagione, non questa passerella da settimana della moda milanese. E ha fatto rabbia vedere un Patric ordinato e preciso fare una figura migliore di tanti “senatoriboriosi, incapaci di prendersi anche i fischi a fine partita.

E poi c’è lui, Tagliavento. Che dopo Calciopoli deve aver avuto qualche strana indicazione: con lui dal 2006 il bilancio dice 3 vittorie, 4 pareggi e 12 sconfitte. Troppo per non dire: “Sono incazzato nero, e tutto questo non lo accetterò più.” E’ stato lui il “Quinto Potere” a San Siro: gli altri quattro, società, tecnico, giocatori e avversari, hanno fermato a turno la Lazio nei momenti chiave, facendo aumentare sempre più la rabbia. Per cui no, “non abbiam bisogno di Parolo“, né di ieri sera, per capire che stagione è stata. E’ un lunedì da passare alla finestra, a gridare un po’ di rabbia: ci sarà Pasqua per tornare a rilassarsi, e poi ancora il derby: ormai l’unica, l’ultima occasione possibile in cui si possa immaginare di tornare a sorridere. E al momento ce ne vuole di fantasia…

Fabio Belli

MERCATO – Dal Napoli il primo rinforzo della nuova era Mihajlovic?

Il prossimo mercato estivo potrebbe essere molto importante per i giocatori che non hanno trovato molto spazio in questa stagione e che nel corso della sessione potrebbero approdare su altri lidi in cerca di rilancio. È il caso ad esempio di Manolo Gabbiadini, il cui futuro, stando a quanto rivela calciomercatoweb.it, potrebbe essere lontano dal NapoliSulle sue tracce, riferisce il portale, ci sarebbe la Lazio, che, come noto, il prossimo anno opererà una grossa rivoluzione a partire dalla panchina, dove potrebbe sedersi l’attuale tecnico del Milan Sinisa Mihajlovic. Il serbo ha già allenato il numero 23 partenopeo ai tempi della Sampdoria e sarebbe felicissimo di riaverlo tra le proprie fila nella Capitale. A Formello si starebbero dunque già muovendo per prelevare il giocatore con la formula del prestito con diritto di riscatto, ma il trasferimento potrebbe avvenire anche a titolo definitivo, qualora il Napoli decidesse di ritornare alla carica per il suo vecchio pupillo Antonio Candreva.

Viareggio Cup, ecco il quadro degli ottavi di finale (in campo mercoledì)

E’ stato sorteggiato il quadro degli ottavi di finale della sessantottesima Viareggio Cup. Dopo la fase a gironi terminata domenica, le squadre torneranno in campo mercoledì prossimo nel primo turno ad eliminazione diretta della competizione.

OTTAVI DI FINALE

MERCOLEDÌ  23  MARZO

GRUPPO A
SPEZIA-LIVORNO
La Spezia / Stadio “B. Ferdeghini” (ore 14.30) (Sintetico) * 

TORINO-EMPOLI
Monterotondo (GR) / Stadio “Pian di Giunta” (ore 15)

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JUVENTUS-MILAN
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

SASSUOLO-BOLOGNA
Quarrata (PT) / Stadio “Raciti” (ore 15)

GRUPPO B

GENOA-PALERMO
Levanto (SP) / Stadio “Scaramuccia-Raso” (ore 15) (Sintetico)

VIRTUS ENTELLA-DEPORTIVO CAMIONEROS
Chiavari (GE) / Stadio “Gastaldi” (ore 15) (Sintetico)

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ATALANTA-FIORENTINA
La Spezia / Stadio “B. Ferdeghini” (ore 17) (Sintetico)

UJANA-INTER
Altopascio (LU) / Stadio Comunale (ore 15) (Sintetico)

Mihajlovic strizza l’occhio alla Lazio: “E’ stata una delle tappe più belle. Continueremo..”

Silvio Berlusconi ha sempre abituato gli allenatori del Milan (qualora non fossero scelti in prima persona da lui stesso), ad un limbo di critiche mediatiche senza fine.

Ne sa qualcosa Sinisa Mihajlovic che informato, al termine della sfida contro la Lazio, delle nuove esternazioni del patron milanista, non ha nascosto tutta la sua amarezza: “Volete un commento? Fate “copia e incolla” con quello che ho detto la scorsa settimana e quella ancora prima. Sono sempre le stesse cose. Berlusconi non è molto diverso dagli altri presidenti: parla, giudica e poi decide”.


LAZIO
– Alla domanda dell’interessamento dei biancocelesti, il serbo ha risposto così: “Se mi fanno piacere le voci sulla Lazio? La Lazio è stata una delle tappe più belle della mia carriera. Aspettiamo la fine del campionato, poi faremo i conti. Continueremo insieme se lo vorremo entrambi. Se anche una non lo vorrà ci separeremo. Se il Milan troverà un altro allenatore, anche Mihajlovic troverà un’altra squadra…”.

Fonte: Corriere dello Sport

Milinkovic, recupero “lampo” per la Roma?

Ha saltato le sfide contro l’Atalanta, il ritorno con lo Sparta Praga e il Milan ieri sera. Milinkovic Savic ha deciso di proseguire le cure riabilitative in vista del derby, non partendo con l’Under 21 della Serbia, e ricevendo il permesso della nazionale.

La speranza è quella di poterlo vedere tra gli undici titolari nelle super sfida  contro la Roma domenica 3 Aprile. Ricordiamo che il giocatore aveva lamentato un problema muscolare, durante la gara d’andata di Europa League contro la squadra ceca. Fortunatamente gli esami effettuati hanno allontanato l’eventualità di una lesione.

Questi giorni saranno determinanti ai fini di una previsione di impiego, sta di fatto che la sua assenza ha pesato nell’economia delle ultime gare, soprattutto in Europa League, e in vista del derby il suo peso specifico potrebbe fare la differenza.

Zamparini vuole vincere contro la Lazio: “Dobbiamo tornare a conquistare i tre punti”

Ieri sera la Lazio ha giocato una discreta partita contro il Milan e avuto in più di un’occasione la possibilità di passare in vantaggio, se non fosse stato per qualche imprecisione in attacco. Occhi tutti rivolti verso il derby che si giocherà domenica. Una partita cruciale, sotto tutti i punti di vista, e per tante motivazioni (ovvie e scontate). Se c’è invece chi pensa di poter fare bottino pieno contro la Lazio è Maurizio Zamparini, vulcanico presidente del Palermo, che giocherà al Barbera contro i biancocelesti, tra due partite.

Ecco le sue parole ai microfoni di Mediagol.it: “Chiaro che dobbiamo tornare a conquistare i tre punti. Ma non credo sia una corsa a tre fra noi, Carpi e Frosinone. Samp e Udinese non stanno messe meglio. Ho fiducia nel Palermo. Se il Carpi ha ottenuto sei punti con Frosinone e Verona anche noi possiamo farne altrettanti con Chievo e Lazio”.

Chiaro dunque il messaggio alla squadra di Stefano Pioli, che intanto a testa bassa si concentrerà a fare una buona partita questa domenica contro la Roma.