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Maccarone suona la carica: “A Roma contro la Lazio non abbiamo mai vinto ma c’è sempre una prima volta”

Massimo Maccarone domenica sarà la bandiera di quell’Empoli, che dopo la vittoria del derby toscano contro la Fiorentina, ha acquisito padronanza e piena sicurezza nei propri mezzi. Ai microfoni di PianetaEmpoli.it ha parlato dell’imminente sfida contro i biancocelesti: “Questa settimana è tornato l’entusiasmo di sempre, questo è sicuramente buono perché ti consente di giocare meglio. A Roma contro la Lazio non abbiamo mai vinto ma c’è sempre una prima volta. Dobbiamo riscattare la batosta dello scorso anno”.

Sul momento dell’Empoli ha detto: “La squadra risponderà al meglio, io l’ho vista davvero bene questa settimana. Mi aspetto una gara difficile, la Lazio ha una rosa ampia con grandi giocatori. L’ultima partita l’hanno vinta ma in quella prima era arrivata la sconfitta nel derby.Noi dobbiamo andare lì a fare la nostra partita. Vogliamo concludere al meglio la stagione, magari arrivare nelle parte sinistra della classifica”. 

RASSEGNA STAMPA – Biglia, Konko e Berisha sul razzismo: «E’ ignoranza»

uovo appuntamento con “La Lazio nelle scuole”, il tour con i calciatori biancocelesti negli istituti elmentari e medie inferiori di Roma. Oggi è toccato all’Istituto Maria Ausiliatrice, presenti Biglia, Konko e Berisha. I tre si sono intrattenuti con i giovani alunni e hanno dialogato con loro sull’importanza dello sport nella formazione di ogni individuo. «Per diventare campioni serve tanto sacrificio, anche a livello umano. Bisogna lasciare tante cose e mettere la testa al 100% su quello che si fa. Il modo migliore per vincere la partita? Fare bene quello che dice il mister e avere l’approccio giusto». Esordisce così Lucas Biglia, che si sofferma anche sul rapporto tra calciatori e arbitri: «Anche loro possono sbagliare. Bisogna rimanere concentrati, nel calcio può capitare. Commettono errori come noi calciatori. A 5 anni giocavo a calcetto, ero portiere, ma stavo sempre in panchina. Un giorno chiesi di entrare a tutti i costi, ma il mister mi fece giocare fuori dalla porta e da lì ho cominciato a fare il centrocampista Il razzismo? E’ semplicemente ignoranza».

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Lulic fuori per l’Empoli. Ma Inzaghi recupera Bisevac

Ancora out Senad Lulic, che rischia sempre di più di dover saltare la prossima partita all’Olimpico con l’Empoli. L’esterno sinistro non si è allenato nemmeno nell’ultima seduta e costringe Simone Inzaghi a valutare tra i giovani le possibile alternative.

LULIC ANCORA OUT: SI SCALDA IL BABY GERMONI – A disposizione del tecnico, infatti, al momento c’è il solo Germoni (oltre all’aggregato alla prima squadra Seck) per sostituire il bosniaco nel ruolo di terzino sinistro, a meno che il nuovo tecnico non decida di optare per il “piano b” descritto alla sua prima conferenza stampa, quindi l’adattamento di Patric o Mauricio sulla fascia sinistra. Per valutare la possibilità di spostare lo spagnolo sull’altro lato, però, molto dipenderà dal possibile recupero di Basta, che ha partecipato solo alla fase del riscaldamento, saltando tutto il resto della sessione di allenamento.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – La Lazio ha scelto De Roon

Tutto fermo, il procuratore di Biglia non si vede e allora la conferma del regista argentino torna in bilico. L’ottimismo delle scorse settimane sta lasciando spazio all’incertezza triste presagio della cronaca di un divorzio annunciato. Chiede tre milioni alla Lazio, Lotito può arrivare fino a due più bonus, in pratica il contratto di Klose che giocherà ancora un paio d’anni ma negli Usa o nella sua Germania.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Marchetti riapre la porta ai sogni: un mese per riprendersi l’azzurro

Ultima chiamata per Marchetti. Un tentativo quasi disperato di riagguantare in extremis la maglia azzurra. Davanti a sé, Federico ha un mese di tempo per convincere Conte e strappare l’ultimo posticino utile per l’Europeo. Il brutto infortunio di Perin, da sempre dietro a Buffon e Sirigu come terzo portiere, può riaprire qualche possibilità per il numero uno laziale. La strada è parecchio complicata, sembra una montagna da scalare. Per dirla tutta, allo stato attuale, per l’estremo difensore laziale arrampicarsi sull’Hymalaya sarebbe molto più agevole che ritornare a vestire la maglia dell’Italia. Tra i candidati principali a sostituire il portiere genoano ci sono Padelli (il quarto in lista), Sportiello dell’Atalanta e il giovanissimo Donnarumma che ora, considerata l’età e l’ottima stagione con il Milan, appare il favorito a partire per la Francia.

Fonte : Il Messaggero

Almeyda e il suo grande amore per la Lazio: “Ho lasciato il cuore qui, voglio tornare da allenatore”

Di Lazio ci si ammala INGUARIBILMENTE diceva Long John Chinaglia. Quando si indossa la maglia della Lazio diventa poi impossibile non amarla per sempre. A confermarlo questa volta è uno degli eroi dello scudetto del 2000: Matias Jesus Almeyda. L’ex centrocampista biancoceleste in questi anni non ha mai nascosto il suo amore immenso per la Lazio e per i suoi tifosi, anzi ha cercato di manifestarlo ogni volta che ne ha avuto occasione e spera un giorno di poter tornare per poter da allenatore portare la Lazio dove l’aveva portata da giocatore…alla GLORIA. Il guerriero argentino è intervenuto su Radio Incontro Olympia, per tornare a parlare di Lazio tra passato e futuro: “Sono contento di allenare il mio club, ma il mio pensiero è sempre alla Lazio, perché lì ho lasciato il mio cuore. Il mio sogno è sempre quello di tornare e poter allenare la Lazio. Seguo sempre la Lazio, la cosa più brutta e triste in questo momento è vedere lo stadio vuoto, soprattutto per me che ho vissuto anni diversi. Io credo che quegli anni siano stati i migliori nella storia del club, tutto il mondo guardava la Lazio. Poi c’è stato un calo e credo che c’è voglia e bisogno di tornare a sognare, tornare a livelli importanti con l’amore dei suoi tifosi di nuovo al suo fianco. Veron ha detto che sogna di tornare alla Lazio da presidente, Mihajlovic non ha mai nascosto il suo desiderio, io penso sempre a quello. La Lazio è rimasta nel cuore a me come a tanti altri compagni di squadra, perché abbiamo vissuto anni straordinari non solo per i risultati ma anche perché abbiamo respirato un aria di purezza. Sono contento per Simone (Inzaghi, ndr), ma mi dispiace per Pioli, non può pagare sempre l’allenatore nel calcio

Botte da orbi a Parma, un sabato di ordinaria follia

In occasione della gara tra Atletico Parma e Ozzano United, due squadre di amatori di provincia, disputata il 2 aprile, un sabato di calcio come tanti altri si è trasformato in un giorno di ordinaria follia.

Tutto si è verificato ancora prima di scendere sul terreno di gioco quando gli allenatori delle due squadre, di 22 e 30 anni, per una parola di troppo rivolto dal tecnico dell’Atletico Parma al collega dell’Ozzano United hanno acceso gli animi dei giocatori presenti. L’allenatore della squadra ospite all’insulto ricevuto ha perso le staffe e ha sferrato un pugno sul naso del collega rivale. Il gesto però non è andato giù ai calciatori dell’Atletico Parma. Decisi a vendicare il proprio allenatore ferito sei suoi giocatori si sono gettati all’inseguimento del tecnico dell’Ozzano, che in fretta e furia è prontamente fuggito raggiungendo l’uscita del campo sportivo portandosi in strada tra il traffico della via Emilia. Vista un’auto ferma con a bordo un pensionato si è lanciato sul mezzo, pregando l’uomo di allontanarsi dal posto.

L’uomo, un 73enne, stupito dalla richiesta, ha ritardato la manovra e in un attimo l’automobile è stata raggiunta dai giocatori che hanno iniziato a colpirla con dei calci, fino a quando l’anziano non è riuscito a mettere in moto fuggendo dai sei scalmanati. La macchina, uscita dal concessionario solo una settimana fa, ha subito gravi danni e solo l’arrivo delle forze dell’ordine, avvisate dal povero conducente, ha calmato gli animi.

La gara poi è stata comunque disputata ma il risultato finale non ha ovviamente valore perché l’Aics, a qualche settimana di distanza dall’episodio, ha usato il pugno di ferro contro i protagonisti della rissa comminando loro complessivamente 21 anni di squalifica. Tre anni per uno ai sei calciatori che hanno inseguito il tecnico, due all’allenatore dell’Ozzano che ha preso a pugni il collega e uno all’altro tecnico colpevole della provocazione iniziale. La società Atletico Parma dovrà scontare inoltre una penalità di 40 punti in classifica perché i dirigenti non hanno fermato l’aggressione, mentre l’Ozzano United dovrà pagare un’ammenda di 500 euro per responsabilità oggettiva. Come spiegano da Aics una punizione esemplare che possa essere anche un monito affinché fatti del genere non vengano più ripetuti. Il Comune di Parma insieme all’assessorato allo Sport ha convocato un tavolo in seduta permanente con l’associazione e gli altri enti sportivi per scrivere un decalogo con regole e sanzioni per evitare che in futuro simili gesti di violenza restino impuniti.

Keita: “Inzaghi è un grande. Vorrei giocare sempre titolare”

Il numero 14 della Lazio, Keita Balde, è intervenuto a Lazio Style Radio per parlare del nuovo tecnico Inzaghi e della vittoria sul Palermo. L’attaccante si è detto soddisfatto della sua prestazione e del fatto di essere partito titolare: “Dobbiamo continuare così. Personalmente sono felice di essere partito titolare e vorrei giocare il più possibile“.

Poi su Inzaghi: Il mister ha cambiato il nostro modo di allenarci, con molta intensità. Lo conosco bene avendolo avuto in Primavera. Per me farà molto bene alla Lazio“. Infine sull’imminente sfida all’Empoli: “Sarà una partita dura perchè hanno un ottimo possesso palla. Ma noi vogliamo la vittoria anche giocando bene come abbiamo fatto contro il Palermo“.

 

EUROPA LEAGUE – All’Anfield si rischia l’infarto. Siviglia di rigore!

AGGIORNAMENTO ORE 23.50 – Il Siviglia supera ai calci di rigore il Bilbao per 5-4. Decisivo l’errore di Benat. Siviglia in semifinale

Tre match dei quarti di finale si sono conclusi e hanno delineato le tre semifinaliste. Queste sono Liverpool, Shaktar e Villareal. Ai supplementari invece il match tra Siviglia e Atl. Bilbao (seguiranno aggiornamenti). Sotto i risultati finali:

Liverpool vs Dortmund 4-3

Shaktar vs Braga 4-0

Sparta Praga vs Villareal 2-4

Siviglia vs Atl. Bilbao 1-2 (5-4 d.c.r.)

RIO 2016 – Calcio, l’esito dei sorteggi

Sono stati affettuati quest’oggi i sorteggi per delineare i 4 gruppi con le suadre che si sfideranno per conquistare la medaglia d’oro nel calcio. Sorride il Brasile di Felipe Anderson. Come sappiamo mancherà la nostra Italia. Di seguito il dettaglio dei gironi:

Gruppo A: Brasile, Sudafrica, Iraq, Danimarca

Gruppo B: Svezia, Colombia, Nigeria, Giappone

Gruppo C: Isole Fiji, Corea del Sud, Messico, Germania

Gruppo D: Honduras, Algeria, Portogallo, Argentina

Mattia: “Contro l’Empoli partita dura, ma daremo il massimo”

Il giovane Mattia, convocato da Inzaghi in prima squadra, ha rilasciato le seguenti affermazioni a Lazio Style Radio:

“A Norcia mi sono trovato benissimo, i giocatori ci hanno accolto in maniera speciale. Stiamo lavorando al meglio, ci stiamo impegnando dando il massimo. Con l’Empoli sarà una partita difficile, molto tosta. Incontreremo un avversario che può metterci in difficoltà ma noi siamo la Lazio, ci stiamo allenando bene e sappiamo quello che dobbiamo fare. Dobbiamo approcciare al meglio la partita, mettendoli sotto”.

“La Primavera si sta allenando al meglio, mancherà Inzaghi sulla panchina. Dovremmo cercare di trovare tra di noi e nello spogliatoio le nostre motivazioni e convinzioni con il nuovo mister che arriverà a breve. Il derby è una partita particolare,  lo sappiamo tutti, dobbiamo mettercela tutta e conquistarla“.

CASO ZARATE – Rinviata udienza nei confronti di Tare

Il Gup Patrone ha rinviato a data da destinarsi l’udienza causa motivi personali che vede protagonisti Tare e Calveri. Entrambi sono accusati di falsa testimonianza nel caso Zarate. Pertanto l’udienza del 15 aprile è saltata. Si attende il comunicato inerente alla nuova data dell’udienza.

EUROPA LEAGUE – Formazioni ufficiali di tutti i match

Questa sera si conosceranno le quattro semifinaliste di Europa League. Di seguito le formazioni ufficiali delle 8 squadre che scenderanno in campo:

Liverpool: Mignolet, Clyne, Lovren, Sakho, Moreno, Can, Milner, Lallana, Coutinho, Firmino, Origi

Borussia Dortmund: Weidenfeller, Piszczek, Sokratis, Hummels, Schmelzer, Weigl, Castro, Mkhitaryan, Kagawa, Reus, Aubameyang

Siviglia: Soria, Mariano Ferreira, Rami, Kolodziejczak, Escudero, Krychowiak, N’Zonzi, Vitolo, Banega, Krohn-Dehli, Gameiro

Athletic Bilbao: Herrerìn, De Marcos, Balenziaga, Bòveda, Etxeita, San Josè, Benat, Susaeta, Raùl Garcia, Aduriz, Lekue

Shakhtar: Pyatov, Srna, Kucher, Ordets, Ismaily, Malyshev, Stepanenko, Marlos, Kovalenko, Taison, Ferreyra

Sporting Braga:  Matheus, Boly,  Wilson, Luiz Carlos, Djavan, Rafa, Hassan, Ricardo Ferreira, Josuè, Vukcevic, Goiano

Sparta Praga: Bicik, Kovac, Marecek, Frydec, Konate, Mateijovski, Dockal, Fatai, Krejci, Julis, Lafata

Villarreal: Areola, Mario Gaspar, Victor Ruiz, Bailly, Rukavina, Samu, Trigueros, Bruno Soriano, Denis Suarez, Bakambu, Soldado

VIDEO – Tifosi di Liverpool e Dortmund cantano insieme “You’ll never walk alone”

Questa sera alle 21.05 andrà in scena il ritorno di Liverpool – Borussia Dortmund. All’Anfield Road si prevede grande spettacolo. Spettacolo che hanno già offerto i tifosi dei due club. Infatti nelle vie di Liverpool, le due tifoserie si sono incontrate dando vita ad episodio da brividi (positivi): uniti hanno cantano il mitico inno “You’ll never walk alone”. Di seguito il video via Radio City News/Sport

CALCIOMERCATO – Un centrocampista olandese nel mirino della Lazio

Che la prossima stagione sarà una Lazio nuova è ormai cosa certa. Nuovo allenatore, nuovo staff tecnico e probabilmente (si spera) nuovi calciatori. La Lazio, secondo molte testate giornalistiche, sta monitorando vari calciatori, nonostante le smentite di rito della dirigenza. Ultima voce di mercato è quella che vorrebbe il club biancoceleste sulle tracce di De Roon.

Secondo Sportmediaset, il centrocampista olandese che milita nell’Atalanta, potrebbe essere uno dei nuovi tasselli della Lazio che verrà. La trattativa potrebbe essere agevolata in quanto il fondo che cura gli interessi del calciatore è lo stesso che cura quelli di De Vrij e Hoedt. Per ora sono solo voci, in estate si vedrà…

FORMELLO – Lulic sempre in dubbio. Due Primavera si candidano titolari

Giornata di allenamento per la banda Inzaghi. Agli ordini del nuovo mister, la Lazio continua a preparare la sfida all’Empoli, per domenica ore 18.00. I maggiori dubbi riguardano la difesa. Bisevac ancora differenziato per una botta al ginocchio, ma dovrebbe recuperare. Basta è sulla via del recupero. Lulic ancora assente.

A questo punto, se il bosniaco e Basta non recuperassero, Inzaghi ha già pronto il piano B: Germoni o Seck titolari sull’out di sinistra. I due giovani primavera sono stati provati in questa posizione nell’allenamento odierno. Trio offensivo confermato, mentre a centrocampo si apre il ballottaggio tra Onazi e Milinkovic Savic.

CRONACA – Giuseppe Russo: “Doina Matei è un’assassina, ci vuole la pena di morte”

Giuseppe Russo, il padre di Vanessa, la ragazza deceduta a 23 anni nella metropolitana di Roma dopo essere stata colpita con un ombrello all’occhio da Doina Matei, intervistato da La Zanzara su Radio 24, ha commentato così il ritorno in carcere della donna rumena condannata a 16 anni per omicidio preterintenzionale, dei quali però ne ha scontati solo sei.

Queste le sue dure parole: “Ci vuole la pena di morte. Io sono favorevole alla pena di morte, lo direi anche se non ci fosse mia figlia di mezzo. L’ha colpita con la punta dell’ombrello, con forza, violenza e prendendo la mira. E’ entrata tutta la punta. Gli avvocati possono dire quello che vogliono, ma la punta dell’ombrello è entrata di dieci centimetri. La Matei ha ammazzato mia figlia con cattiveria e crudeltà, è un’assassina. E a noi quelle foto che ha postato hanno fatto molto male, sono state una pugnalata. Inoltre nella posa ha pure messo il dito in senso di vittoria come dire: sono fuori, ce l’ho fatta, ho vinto io. Ed effettivamente è così”.

Novità in campo sin dalla prossima stagione

L’Italia sarà una delle federazioni nazionali che sperimenteranno il Var (Video assistance referee), ovvero la tecnologia in campo. La VAR prevede la presenza di un “video assistant referee”, ossia di un arbitro che segue la gara su un monitor, durante l’incontro, pronto a valutare in maniera “proattiva” i casi più complicati. Verrà utilizzata sia in caso di gol/no gol, sia in merito alle assegnazioni dei rigori, sia sui falli da espulsioni che su eventuali scambi di persona da parte dell’arbitro. Il VAR verrà interrogato dal giudice di gara ma potrà anche richiamare la sua attenzione comunicando tramite auricolare, richiamandolo a visionare in prima persona l’episodio dubbio.

Il progetto dell’Ifab, International Football Association Board, presentato alle federazioni prevede due fasi, la prima “offline” nella stagione 2016/2017 e la seconda “live” probabilmente durante la stagione successiva. Il via dei test è previsto per settembre e resta da capire dove verranno provati, se solo in Coppa Italia o anche in campionato.

Il prossimo 21 aprile, alla presenza del presidente Carlo Tavecchio, verrà svolta una riunione informativa con la Lega Serie A e quella di Serie B, in modo di poter trasferire tutte le richieste tecnico-operative necessarie all’avvio della sperimentazione sin dalla prossima stagione.

Questa la nota della Federazione Italiana Giuoco Calcio:

“La FIGC è stata selezionata insieme ad altre federazioni per testare il sistema VAR (Video Assistant Referees), così come deciso in occasione dell’assemblea annuale dell’IFAB lo scorso 5 marzo.

Nella riunione di venerdì 8 aprile, convocata a Londra dall’organismo internazionale competente per la modifica delle regole del gioco con l’obiettivo di illustrare il progetto e per avere le conferme alla sperimentazione dalle associazioni nazionali, la Federcalcio ha ribadito ancora una volta il proprio interesse. A tal proposito, il presidente Carlo Tavecchio ha indetto una riunione informativa con la Lega di Serie A, la Lega B e l’AIA per il prossimo 21 aprile, così da trasferire tutte le richieste tecnico-operative necessarie all’avvio della sperimentazione già dalla prossima stagione sportiva. Lo scopo è giungere alla prossima riunione, in programma nel mese di maggio, con la formalizzazione dell’impegno a sperimentare secondo l’unico protocollo redatto dall’IFAB di concerto con la FIFA. Il progetto presentato alle federazioni prevede due fasi, la prima ‘offline’ nella stagione 2016/2017 e la seconda ‘live’ probabilmente durante la stagione 2017/2018″.

Queste invece le parole di Tavecchio a commento della nuova iniziativa: “Siamo stati tra i primi sostenitori dell’utilizzo della tecnologia in campo e riteniamo di avere tutti i requisiti per offrire il nostro contributo a questa importante sperimentazione. Nel rispetto della fluidità del gioco e della centralità dell’arbitro, anche nel calcio l’innovazione migliorerà tutto il sistema, come ha già dimostrato la positiva adozione della Goal line technology”.

Giachetti (PD): “Sono contrario alle barriere, non è questa la soluzione giusta. Nel caso venissi…”

Roberto Giachetti, candidato sindaco al comune di Roma per il Partito Democratico, è stato ospite della trasmissione Tiki Taka.

L’aspirante sindaco, grande tifoso di calcio, ha espresso la sua opinione sul tema delle barriere divisorie nelle curve dello Stadio Olimpico: Il derby senza tifosi è inguardabile, l’assenza del dodicesimo in campo si sente sempre. L’ordine pubblico non è mia competenza, rispetto le decisioni del Prefetto, ma sono per natura e per cultura contro le barriere. Vero che la suddivisione delle curve ha risolto il problema della violenza, ma è anche vero che non c’è più neanche il pubblico. E’ su questo che dovremmo porci delle domande. Oramai la maggior parte degli incidenti avviene fuori lo stadio. Nel caso dovessi diventare sindaco farò di tutto per trovare un’altra soluzione. Secondo me ora stiamo risolvendo i problemi di ordine pubblico, ma una partita di calcio è anche tante altre cose. Se ci sono delle minoranze violente bisogna arginarle. Io sono abbonato in tribuna Tevere e anche quando mi riconoscono vengo perquisito dalla testa ai piedi, vorrei sapere come possa entrare una bomba carta all’interno dello stadio“.

Il calcio secondo il “Cholo”

Dopo il grande risultato ottenuto ieri sera a spese del Barcellona, l’allenatore dell’Atletico Madrid, Diego Pablo Simeone si è concesso ai microfoni di As dove ha illustrato la sua idea del calcio.

L’ex biancoceleste, ancora oggi uno dei sogni per ora irrealizzabili dei sostenitori laziali, ha ancora una volta confermato la sua interpretazione del calcio. E, le sue parole, per l’ennesima volta rispecchiano in tutto per tutto quello che era il Cholo da giocatore, un calciatore che faceva della grinta e dell’abnegazione alla causa il suo marchio di fabbrica: “Ho chiesto ai miei calciatori di mettere in campo tutto ciò che avevano: cuore, testa e gambe. Il risultato finale non avrebbe avuto importanza ma ciò che contava davvero era essere preparati e pronti a fare la guerra per 95′ minuti. A fine partita ho festeggiato sia con la squadra che con tutto il popolo del Vicente Calderon, perché squadra e tifosi, hanno fatto ciò che gli avevo detto di fare. Avete visto Godin? Suarez gli ha sferrato un pugno in un occhio ma lui non si è dato per vinto, ha continuato a stare in campo e a lottare con un occhio gonfio e nero. Al termine dell’incontro non ci vedeva più ma ha creato un muro fino all’ultimo secondo. Felipe Luis a fine partita era morto ma si è fatto la fascia non so quante volte. Saul ha continuato a lottare anche quando la palla sembrava persa, in più è stato anche l’autore dell’assist per il gol di testa di Griezmann, che a sua volta si è andato a prendere un fallo laterale inimmaginabile nel momento più insperato. In questo sport ci vuole passione. Io pretendo questo dai miei ragazzi e questo è ciò che devono dimostrarmi. Il resto non conta. I nostri tifosi sanno e possono star sicuri che fino a quando sarò io l’allenatore di questa squadra non dovranno mai preoccuparsi perché i miei calciatori daranno sempre il 100% di quello che hanno nella testa, nel cuore e nell’anima“.