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UFFICIALE – Importante novità degli AC/DC in vista del loro tour europeo

Notizia importante per tutti gli amanti dell’hard rock: è’ ufficiale quella che fino a ora era parsa come una semplice voce: Axl Rose, cantante dei GUNS N’ ROSES sarà anche il cantante degli AC/DC per una serie di date live, a cui Brian Johnson non parteciperà a causa di grossi problemi di salute (rischia seriamente di perdere l’udito).

Quindi i colossi dell’hard rock australiano riprenderanno il tour “Rock Or Bust”, interrotto a causa dei guai di Johnson, con Axl al microfono il prossimo 7 maggio a Lisbona e terminerà il 12 giugno in Danimarca, senza passare dall’Italia. Lo hanno comunicato ufficialmente con un testo che recita così: “I membri degli AC/DC desiderano ringraziare Brian Johnson per il suo contributo e il suo impegno con la band negli anni. Gli auguriamo ogni bene per i suoi problemi di udito e per le sue future attività. Per quanto ci sarebbe piaciuto che questo tour finisse nel modo in cui era iniziato, capiamo, rispettiamo e supportiamo la decisione di Brian di smettere di esibirsi per salvare il proprio udito. Ma noi ci siamo impegnati a terminare il tour di fronte a chi ci ha supportato nel corso degli anni, e siamo fortunati che Axl Rose si sia gentilmente offerto di aiutarci a tenere fede a questo impegno“.

Poi però, alla fine delle date con gli AC/DC, Axl Rose inizierà con i GUNS N’ ROSES il tour “Not In This Lifetime”. Certo il comunicato suscita alcune domande che meriterebbero una risposta come: cosa sarà ora di Brian Johnson? E gli AC/DC continueranno a esistere dopo la fine del tour con Axl alla voce? Il tempo ci darà una risposta…

Ecco le date europee degli AC/DC con Axl Rose:

07 maggio – Lisbon, Portugal – Passeio Maritimo De Alges
10 maggio – Seville, Spain – Estadio De La Cartuja
13 maggio – Marseille, France – Stade Velodrome
16 maggio – Werchter, Belgium – Werchter Site
19 maggio – Vienna, Austria – Erns-Happel Stadium
22 maggio – Prague, Czech Republic – Letnany Airport
26 maggio – Hamburg, Germany – Volksparkstadion
29 maggio – Berne, Switzerland – Stade De Suisse
01 giugno – Leipzig, Germany – Red Bull Arena
04 giugno – London, UK – The Stadium, Queen Elizabeth Olympic Park
09 giugno – Manchester, UK – Etihad Stadium
12 giugno – Aarhus, Denmark – Ceres Park

L’uomo più ricco? Non è di questo secolo…

Ogni anno la rivista statunitense Forbes pubblica una lista degli uomini e donne in vita più ricchi del mondo. Dati alla mano i numeri si fanno vertiginosi, con patrimoni che possono raggiungere gli 80 miliardi di dollari. Eppure il “The Times” – come riporta il portale Focus.it – ha fatto una ricerca a dir poco spettacolare che è in grado di far apparire questi “Paperon de Paperoni” come persone comuni. L’intento del quotidiano britannico è semplicemente quello di rispondere alla seguente domanda: ma se gli uomini più potenti della storia fossero inseriti in questa speciale classifica, chi sarebbe sul podio?

Le tantissime ricerche hanno permesso ha elaborato una classifica dei 10 uomini più ricchi di tutti i tempi. Una top 10 basata sul concetto di influenza economica, che tenta di superare le differenze imposte da epoche, valute e standard di benessere tanto lontani:

10) Al decimo posto troviamo il leader dell’Impero Mongolo, GENGIS KHAN (1162-1227). Nel momento di massima espansione, le sue terre si estendevano dalla Cina all’Europa, si trovò a regnare sul più grande impero indiviso della Storia. Il segreto della sua influenza economica? Non l’accumulo, ma la suddivisione delle ricchezze: ai membri dell’esercito mongolo era proibito accumulare bottini personali. Le ricchezze conquistate erano inventariate e poi suddivise equamente. Una parte finiva anche all’imperatore, che non le usò mai, però, per costruire sfoggi di ricchezza personale come palazzi, tombe, templi. Quando morì fu avvolto in un panno di feltro come tutti, e così sepolto.

09) Il nono posto è occupato dal fondatore della Microsoft, lo statunitense BILL GATES (1955). La sua ricchezza arriva fino a 78,9 miliardi di dollari (72,5 miliardi di euro). È la più ricca persona in vita e il listino dei suoi averi è aggiornato di anno in anno dalle varie classifiche internazionali. L’impero partito da Microsoft è fruttato al milionario imprenditore una fortuna che supera di 8 miliardi di dollari quella di Amancio Ortega, co-fondatore di Zara e secondo uomo più ricco del mondo.

08) L’ottavo posto è occupato da ALAN RUFUS (1040-1093).  Nobile francese bretone, primo duca di Richmond, parente e compare di Guglielmo il Conquistatore, giocò un ruolo importante nella conquista normanna dell’Inghilterra. Quando morì aveva 11 mila sterline, l’equivalente del 7% del PIL dell’Inghilterra di allora. In pratica 194 miliardi dei dollari di oggi (178,3 miliardi di euro).

07) Al settimo posto troviamo lo statunitense JOHN D. ROCKEFELLER (1839-1937). L’imprenditore e industriale iniziò a investire nell’industria petrolifera nel 1863; nel 1880 la sua Standard Oil Company controllava il 90% della produzione petrolifera americana (un monopolio che nel 1911 sarebbe stato dichiarato illegale dalla Corte Suprema degli Stati Uniti). In base a un necrologio del New York Times, nel 1918 la sua ricchezza ammontava a 1,5 miliardi di dollari, quasi il 2% della produzione economica degli Stati Uniti per quell’anno. Tradotto in valuta 2014, una fortuna da 341 miliardi di dollari.

06) Il setro posto è occupato invece da un altro statunitense ANDREW CANERGIE (1835-1919).  Su Rockefeller si è sempre concentrata l’attenzione di storici e stampa, ma il vero primato di americano più ricco di sempre potrebbe spettare all’imprenditore britannico naturalizzato statunitense Andrew Canergie. Immigrato giovanissimo dalla Scozia, di umili origini, si arricchì grazie al talento per gli affari (alcuni vogliono in lui l’ispiratore del personaggio di Paperon de’ Paperoni). A 65 anni vendette la sua compagnia siderurgica, la U.S. Steel, al banchiere J.P. Morgan per 480 milioni di dollari, circa il 2,1% del prodotto interno lordo statunitense dell’epoca. Si dedicò poi alla scrittura e alla filantropia.

05) Per il quinto posto si torna in Europa, per la precisione nell’Unione Sovietica con JOSEPH STALIN (1878-1953). Controllava un’enorme ricchezza: non la propria, ma quella di un’intera nazione che si estendeva su circa un sesto di tutte le terre emerse del pianeta. I dati dell‘OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) dimostrano che nel 1950, tre anni prima della sua morte, l’Unione Sovietica produceva circa il 9,6% del prodotto interno lordo globale. In termini odierni, l’equivalente di 7,5 trilioni di dollari (un trilione equivale a mille miliardi). Sul fatto di poterla chiamare ricchezza si può discutere, ma non ci sono molti dubbi sulla sconfinata influenza economica che Stalin poté esercitare.

04) Dall’Europa all’Oriente: al quarto posto si colloca l’indiano AKBAR I (1542-1605).  Il più grande imperatore della dinastia Moghul controllò un impero responsabile di un quarto della produzione economica mondiale. La sua dinastia fu una delle più efficienti nel riscuotere le ricchezze dai propri sudditi. Mentre il reddito pro capite sotto il suo impero era comparabile a quello dell’Inghilterra elisabettiana, gli eccessi economici della sua famiglia furono molto più evidenti.

03) La medaglia di bronzo all’imperatore della Cina, SHENZONG (1048-1085). La dinastia Song cui apparteneva fu uno degli imperi economici più potenti di ogni epoca. Durante il suo periodo di massimo splendore, l’impero arrivò a contare per un quarto e oltre della produzione economica mondiale. La fortuna economica del suo governo derivava da fattori come un potere molto centralizzato – cioè nelle mani dell’imperatore – un capillare sistema di riscossione tasse e importanti innovazioni tecnologiche.

02) Per la medaglia d’argento va ad uno degli uomini più importanti della storia: GAIO GIULIO CESARE OTTAVIANO AUGUSTO (63 A.C. – 14 D.C.), primo imperatore romano. Ottaviano, o semplicemente Augusto, primo imperatore romano, non solo riuscì a governare un impero che rendeva, da solo, il 25-30% della produzione economica mondiale. Ma accumulò anche una ricchezza personale equivalente a un quinto dell’economia del suo impero, pari a 4,6 trilioni di dollari (4,2 trilioni di euro).

1) E infine…la medaglia d’oro va…a MANSA MUSA (1280-1337). Nono imperatore del Mali e re di Timbuktu, fu a capo del più grande regno produttore di oro in un periodo in cui l’oro era particolarmente richiesto. Si narra che durante un suo pellegrinaggio alla Mecca, passando per l’Egitto distribuì una tale quantità d’oro da causare una crisi di inflazione ne paese che durò 12 anni. Si dice potesse mantenere un esercito di 200 mila uomini (uno sforzo titanico anche per una moderna superpotenza). Alcune raffigurazioni lo ritraggono con una corona d’oro, uno scettro d’oro, una tazza d’oro su un trono dorato. Una sorta di Re Mida esistito realmente, più ricco di ogni possibile descrizione.

Trovati i discendenti del grande Leonardo Da Vinci: tra loro un personaggio illustre…

Chi non vorrebbe essere lontano discendente di un personaggio che ha fatto la storia italiana nel corso dei secoli? Essere un lontano parente di Manzoni, di Garibaldi, di Michelangelo Buonarroti, ecc…Tra coloro che hanno fatto la storia del popolo italiano e non solo (e che chiunque sognerebbe avere legami di parentela) c’è, sicuramente, il grande LEONARDO DA VINCI e a riguardo è stata fatta una piacevole scoperta: 
come riportato da “Il Messaggero.it“, infatti, sono ben 35 i discendenti viventi del grande Leonardo e tra loro c’è anche Franco Zeffirelli. È questo il risultato della ricerca iniziata nel 1973 che Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale Lenardo da Vinci, e Agnese Sabato, dello stesso museo, hanno presentato questa sera al Teatro di Vinci in occasione dell’evento «Leonardo Vive» a cui hanno partecipato anche alcuni dei discendenti stessi. Il lavoro dei due studiosi ha permesso non solo di rintracciare i discendenti ancora in vita del padre e della famiglia di Leonardo, ma anche di trovare un nome sorprendente nell’albero genealogico di Leonardo: quello di Gianfranco Corsi in arte Franco Zeffirelli.

Zeffirelli è infatti figlio di Ottorino Corsi (nato e vissuto a Vinci e successivamente trasferitosi a Firenze), nipote di Olinto Corsi, uno dei personaggi più noti della Vinci di fine Ottocento. Secondo la ricostruzione dell’albero genealogico da parte di Vezzosi e Sabato la famiglia Corsi si è imparentata con la famiglia Da Vinci nel 1794 grazie al matrimonio fra Michelangelo di Tommaso Corsi e Teresa Alessandra Giovanna di Ser Antonio Giuseppe Da Vinci, diretta discendente di Ser Piero, padre di Leonardo. «Dopo alcune dichiarazioni dello stesso Zeffirelli – spiega Vezzosi – in occasione del Premio Leonardo che nel 2007 gli venne consegnato dal Presidente Napolitano, ho fatto una serie di ulteriori ricerche per definire esattamente il rapporto tra la famiglia di Leonardo Da Vinci e quella dei Corsi, e quindi di Zeffirelli. E anche sulle due case appartenute in antico alla famiglia di Leonardo e poi agli antenati di Zeffirelli nel borgo e nella campagna di Vinci».

SERIE B – Altro terremoto in casa Livorno

Sono solo 33 i punti conquistati dal Livorno in 36 gare. Un misero bottino che hanno relegato la squadra toscana al penultimo posto in classifica, con lo spettro della Lega Pro sempre più vicino. Dopo l’esonero di Panucci circa un mese fa, Colomba fu chiamato per tentare di risollevare le sorti del club. Ma dopo l’ultimo sconfitta subita per 2-1 contro il Novare, anche Colomba è stato esonerato.

Al suo posto chiamato Gelain, che allenò il club amaranto già nel 2015. Ultimo cambio per una salvezza (quasi) impossibile.

Clamoroso a San Siro: il risultato di Inter-Napoli

Risultato difficilmente pronosticabile, quello scaturito stasera a San Siro nell’anticipo serale della 33esima giornata di Serie A tra Inter e Napoli. I nerazzurri hanno infatti sconfitto la seconda forza del campionato con un secco 2-0.

Succede tutto nel primo tempo: al 4 minuto l’Inter è già in vantaggio grazie alla rete messa a segno da Mauro Icardi, ben servito da Medel. L’attaccante argentino si trovava però in posizione di fuorigioco. Il raddoppio al 44esimo, siglato da Brozovic su assist dello stesso Icardi.
In virtù del risultato di stasera, il Napoli rimane fermo a quota 70 punti, a -6 dalla Juventus capolista; Inter che sale a 61, momentaneamente a soli 3 punti dalla Roma e da quel terzo posto che significa Champions League.

Altro record stabilito da Ibrahimovic

Che sia il più forte giocatore della Svezia è noto a tutti. Che sia tra gli attaccanti più forti in circolazione anche. Che sia un goleador lo sappiamo bene, ammirandolo in Serie A. Oggi Ibrahimovic ha stabilito un altro suo personalissimo record. Con il 6-0 del suo PSG sul malcapitato caen e con la doppietta rifilata, lo svedese ha toccato quota 32 goil siglati in stagione. Suo record personale che lo proietta anche nella storia del PSG e della Ligue 1, già vinta da tempo. Ora per lo svedese, che non è mai riuscito a vincere la Champions League, arriva l’ultima chiamata in nazionale con Euro 2016. Ibrahimovic, che giocatore!

FED CUP – Schiavone punta da una vespa va ko. Spagna in vantaggio 2-0

La prima giornata di Spagna – Italia, playoff di Fed Cup che serve a stabilire quale tra le due nazionali non retrocederà in Serie B, ha visto le ragazze del tennis uscire sconfitte malamente contro le rivali spagnole. A Lleda, sulla terra rossa e sotto un caldo pazzzesco, la Vinci e la Schiavone hanno perso i rispettivi singolari. La Vinci è stata asfaltata con un doppio 6-1 dalla Suarez Navarro. La Schiavone invece è stata fermata da una vespa. Durante il tie break del primo set, sul punteggio di 4-3 per l’italiana, l’insetto ha punto la tennista italiana.

Da lì è iniziiato il calo della Leonessa, perdendo poi il tie break e il secondo set per 6-0. Domani gli altri due singolari dove l’Itaia cercherà un’impresa molto difficile. In caso di parità, si giocherebbe il doppio. In caso di sconfitta, l’Italia retrocederebbe dopo 18 anni, ma soprattutto dopo le grandi imprese e i trionfi targati Pennetta e Schiavone.

SERIE A – Risultato a sorpresa in Carpi – Genoa

Nel secondo anticipo del 33esimo turno di Serie A, si sono affrontate Carpi e Genoa. Partita particolarmente delicata per la squadra di castori, in corsa per non retrocedere. Il Genoa, invece, naviga più tranquilla a centro classifica. Il match ha avuto un risvolto a sorpresa. Il Carpi si è imposto con un rotondo 4-1 grazie ad una rimonta avvenuta con i gol di  Di Gaudio, Lollo, Pasciutti e Sabelli, che hanno ribaltato il momentaneo vantaggio rossoblu firmato Pavoletti.

Episodio decisivo del match è stata l’espulsione di Izzo sulo 0-1 Genoa. Con questa vittoria il carpi, momentaneamente, esce dalla zona calda portandosi a quota 31 punti. Questa sera l’ultimo anticipo del sabato con Inter – Napoli.

LAZIO – EMPOLI: anche Morrison tra i convocati

Il mister Simone Inzaghi ha diramato la lista dei convocati per il match di domani contro l’Empoli. Gradito ritorno quello di Milinkovic Savic che si contenderà un maglia con Onzai. Anche l’inglese Morrison sarà della sfida. Arriva la convocazione anche per lui.

Portieri: Marchetti, Guerrieri, Matosevic;

Difensori: Basta, Bisevac, Gentiletti, Germoni, Hoedt, Mauricio, Mattia, Patric;

Centrocampisti: Biglia, Candreva, Cataldi, Felipe Anderson, Lulic, Milinkovic, Morrison, Onazi, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Keita, Klose, Matri.

OLTRECONFINE – Benitez sorride. Aguero, che fenomeno!

AGGIORNAMENTO ORE 20.22 – Terminato da pochi minuti il match Chelsea vs Man City. I Citizens hanno vinto con un netto 0-3 grazie alla tripletta di Aguero.

Tra le big solamente il Manchester United è sceso in campo, dando spazio invece alle squadre in lotta per la salvezza. Di seguito il dettaglio delle cinque partite disputate:

Man Utd vs Aston Villa 1-0 – I Red Devils ottengono una vittoria importante in ottica quarto posto, valevole per l’accesso ai preliminari di Champions League Van Gaal ottiene i tre punti grazie al gol del giovane Rashford al 32′. Aston Villa matematicamente retrocessa.

Norwich vs Sunderland 0-3 – Colpaccio dei Black Cats. Borini e Defoe trascinano il Sunderland nello scontro salvezza, rilanciandosi nella corsa alla permanenza in Premier League.

Newcastle vs Swansea 3-0 – Gioia Benitez . I Magpies travolgono i cigni di Guidolin e mantengono viva la speranza di salvarsi, portandosi a -3 dal quart’ultimo posto.

Everton vs Southampton 1-1 – Un pari che rallenta le ambizioni europee della squadra di Pellè, che ora vede aumentare a 5 punti il distacco dal Manchester United.

WBA vs Watford 0-1 – Watson al 27′ regala la vittoria agli ospiti, in un match giocato da due squadre che npn hanno più nulla da chiedere al campionato.

Zarate non dimentica gli anni trascorsi in biancoceleste e incolpa Lotito

Mauro Zarate ha rilasciato una lunga intervista a Olè nel corso della quale tra i tanti argomenti toccati è tornato ancora una volta a parlare della sua esperienza a Roma tra le fila biancocelesti.

L’attaccante argentino ha parlato della sua carriera dicendosi contento del suo presente ma è anche tornato a commentare la sua esperienza romana puntando ancora una volta il dito verso il presidente biancoceleste. Durante la lunga chiacchierata l’interlocutore ha chiesto a Zarate quale fosse stato il miglior club in cui avesse giocato e l’argentino ha così risposto: “Ovvio, se devo scegliere un club dico il Velez. Ma in Europa, sicuramente la Lazio. Ho giocato lì per tre anni, dopo di che ho avuto problemi con il presidente e me ne sono andato”.

SERIE B – Risultati e classifica

Si è disputata nel pomeriggio la 36esima giornata del Campionato di Serie B. Il Cagliari da’ spettacolo e si avvicina sempre più alla matematica promozione in Serie A.

Questi i risultati di oggi:

Bari-Como 3-0
60′ Puskas, 68′ Dezi; 79′ Rosina

Cagliari-Brescia 6-0
4′ Capuano, 24′ rig., 34′, 47′ Joao Pedro, 63′ Giannetti; 88′ Sau

Entella-Modena 1-0
20′ Caputo

Latina-Lanciano 2-2
44′ Dumitru (L), 51′ Vastola, 59′ Marilungo; 90′ Scaglia (L)

Novara-Livorno 2-1
11′, 93′ Faragò, 65′ Comi (L)

Perugia-Avellino 2-0
14′ Aguirre, 60′ Belmonte

Pro Vercelli-Salernitana 1-1
30′ Coda; 85′ Beretta (P)

Trapani-Ascoli 4-3
15′ Pagliarulo, 30′ rig. Citro, 37′ rig., 74′ rig. Cacia (ASC), 39′ Altobelli (ASC), 71′ Scognamiglio; 81′ Nizzetto

Vicenza-Ternana 2-0
15′ Ebagua, 50′ Vita

CLASSIFICA: Crotone 74 punti, Cagliari 71, Bari 60, Trapani 59, Spezia 58, Pescara 58, Novara 57, Entella 57, Cesena 55, Brescia 51, Perugia 51, Avellino 44, Ternana 44, Ascoli 42, Lanciano 42, Vicenza 41, Pro Vercelli 40,  Latina 39, Salernitana 36, Modena 36, Livorno 33, Como 28.

Totò Lopez: “La Lazio di Inzaghi crescerà”

Per parlare della squadra biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Totò Lopez.

Queste le parole dell’ex biancoceleste: “Sono sicuro che la squadra crescerà, i calciatori ora sono tutti alla pari e chi per un motivo chi per un altro tutti devono dare il massimo. Anche con l’Empoli vedremo una Lazio diversa perché i giocatori che fino a ora hanno reso meno delle aspettative a Palermo hanno dimostrato di esserci e poter dire la loro. La differenza con prima dell’arrivo di Inzaghi è che ora i giocatori biancocelesti hanno una grande voglia di mostrare il loro valore. Inoltre per il tecnico sarà la prima gara in casa, ci sono tutte le condizioni idonee per far  bene. Tutto l’ambiente cerca di facilitare il compito del nuovo allenatore perchè è un giovane desideroso di crescere e un ottimo professionista. Con l’Empoli non sarà facile, la squadra toscana non va sottovaluta. Sarà una bella gara, anche loro se la giocheranno… ma quando una squadra lascia giocare la Lazio può far male. Al termine del campionato mancano ancora sei partite e i biancocelesti sono solo a quattro punti dalla zona Europa. È uno stimolo in più e la distanza tra Lazio e Milan non è poi così ampia. Sarà una sfida stimolante fino alla fine. A Palermo la Lazio è scesa in campo coperta ma anche offensiva. A centrocampo Onazi ha giocato bene, difendendo la zona difensiva e permettendo a Biglia maggiore libertà di manovra. Milinkovic è un giocatore diverso dal nigeriano, ha qualità importanti e potrebbe tornare utile a Inzaghi nel corso dell’incontro in base a come si sta svolgendo la partita”.

MERCATO – Dalla Premier interesse concreto per il centrocampista biancoceleste

Voci di un forte interessamento dall’Inghilterra per il centrocampista argentino e capitano biancoceleste Lucas Biglia.

A riferirlo è il Mirror che rivela di un interesse concreto del Manchester United per il giocatore della Lazio. Biglia è uno dei giocatori più richiesti della rosa biancoceleste e a quanto pare il club inglese si è fatto sotto, dichiarandosi pronto a versare i 20 milioni di sterline necessari per strapparlo alla concorrenza di Inter e Milan, entrambe interessate al calciatore.

Per un giocatore che potrebbe approdare oltremanica un altro potrebbe fare la strada inversa e arrivare nella capitale. La Lazio ha individuato in Fabio Borini, attaccante del Sunderland, uno dei probabili obiettivi del prossimo campionato. Già avvenuti i primi approcci tra l’entourage del giocatore e la società biancoceleste, ma la trattativa non è stata ancora avviata per non turbare il club inglese impegnato nella lotta per non retrocedere. Ancora da valutare il costo del giocatore.

Roma, ancora uno sciopero dei mezzi

La prossima settimana trasporto pubblico a rischio per lo sciopero di 24 ore indetto dal sindacato Orsa Tpl e per le agitazioni di 4 ore, dalle 8:30 alle 12,30, indette da faisa, Orsa Tpl, sul, Usb e Utl.

Lo comunica, in una nota, l’Agenzia per la Mobilità spiegando che per quanto riguarda la protesta indetta per l’intera giornata di giovedì 21 aprile saranno in vigore le fasce di garanzia. Il servizio sarà regolare fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20. Lo sciopero riguarderà bus, tram, metropolitane e ferrovie locali gestite dall’Atac. Previsti molti disagi per i cittadini anche per la concomitanza delle numerose iniziative organizzate in città per il Natale di Roma. Per questo appare probabile che il Prefetto chieda un rinvio oppure proceda con la precettazione dei lavoratori.

 

L’ERBA DEL VICINO – La Roma dà il benservito a Totti e lui confida agli amici…

Se ancora qualche dubbio c’era è stato completamente spazzato dall’ultima riunione delle alte sfere giallorosse che nella stanza dei bottoni hanno scelto di non rinnovare il contratto a Totti che scadrà tra due mesi e mezzo. Da Pallotta a Baldissoni passando per Sabatini, tutti hanno preso all’unanime questa scelta. “Totti non può più giocare ad alti livelli”, questo il sunto del summit.

Non a caso, secondo quanto riportato dal Corriere dello sport, il numero 10 giallorosso avrebbe comunicato agli amici più stretti «Venite allo stadio nelle tre partite che restano. Perché saranno le mie ultime con la maglia della Roma». Un triste epilogo per il capitano della Roma dell’ultimo ventennio.

Fonte: “La Lazio deve pensare a una gara alla volta”

Per commentare il prossimo turno di campionato e il lavoro svolto dai biancocelesti con il nuovo tecnico ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Francesco Fonte.

L’ex centrocampista ha dichiarato: “Vogliamo tutti vedere questa nuova Lazio di Inzaghi, a Palermo qualcosa si è visto ma una settimana di lavoro è poco per notare qualche differenza. E’ stata una precisa scelta del tecnico. La Lazio in possesso palla è stata più costruttiva di quando c’era Pioli, si è gettata all’attacco nei momenti giusti. L’andamento della gara e il risultato finale gli hanno dato ragione, i biancocelesti hanno giocato bene e hanno avuto sempre in mano la partita. Gentiletti ancora non è in piena forma ma il suo rientro al centro della difesa ha dato più sicurezza al reparto arretrato. L’Empoli è una squadra che sa come gestire una partita e che sa come far male al momento giusto, voglio vedere come si comporteranno i biancocelesti. Le mosse di Inzaghi qualcosa in campo hanno cambiato. L’inserimento di Onazi, ad esempio, consente a Biglia di avere più libertà nell’impostazione del gioco. Felipe Anderson non è riuscito a  ripetersi però in fase realizzativa è stato sempre ottimo, ha fornito assist preziosi e ha segnato. Keita sa saltare i difensori avversari e la Lazio ha bisogno di giocatori come lui. Non è facile trovare gli stimoli giusti, avere un allenatore che sappia come caricare i suoi calciatori è importante, penso che da qui alla fine Inzaghi inserirà anche qualche giovane. Klose è perfetto per il gioco di Inzaghi. In squadra serve un giocatore che sappia far reparto al centro del reparto avanzato. La Lazio deve continuare a sperare e a provarci, affrontando una gara alla volta forse si possono aprire nuovi obiettivi”. 

Poli consiglia: “Lazio prendi Gabbiadini”

“Se la Lazio, come è giusto e normale che sia, dovesse comprare un attaccante italiano per rinforzare il reparto avanzato, il nome è uno solo: Gabbiadini”. Parola di Fabio Poli, che su Radio Incontro Olimpia suggerisce l’attaccante del Napoli. L’ex centravanti biancoceleste ha poi rincarato: “Manolo l’ho visto a Bologna, era già forte e con il tempo è cresciuto e migliorato ancora di più, sarebbe un grandissimo acquisto. Al Napoli è sacrificato come vice Higuain o come vice Insigne, mentre in biancoceleste potrebbe essere un titolare inamovibile, sfruttando le sue indiscutibili qualità tecniche oltre che doti balistiche. Gabbiadini è una seconda punta, un esterno del tridente di attacco, potendo giocare partendo indifferentemente da destra o da sinistra. Ogni calcio da fermo, palla inattiva, con il suo sinistro può rappresentare un’arma micidiale. Borini? Ho conosciuto bene anche lui, essendo nato calcisticamente proprio qui a Bologna. Fabio è più adatto ad una realtà come quella rossoblu. Fra Gabbiadini e Borini, ripeto, per la Lazio scelgo indubbiamente il primo”.

CONFERENZA – Inzaghi: “Siamo la Lazio e dobbiamo vincere. Onazi e Gentiletti mi hanno dato una buona impressione”

Conferenza stampa di Simone Inzaghi alla vigilia di Lazio Empoli. Ecco le sue parole:

Dopo la vittoria di Palermo la squadra ha acquisito consapevolezza della propria forza?

“Miglior esordio non poteva esserci. Abbiamo vinto meritatamente, disputando un’ottima gara. Ho visto la squadra in buona forma, abbiamo lavorato e preparato bene la partita di domani. Oggi vedremo come stanno gli acciaccati. Domani cercheremo di fare il massimo. L’Empoli è molto organizzato ma noi siamo la Lazio e abbiamo l’obbligo di vincere”.

Farà turn over dato che dopo l’Empoli c’è la Juventus?

“Per quanto riguarda gli acciaccati valuteremo dopo l’allenamento di oggi. Ho già detto ai ragazzi che abbiamo l’obbligo di pensare solo all’Empoli. Poi da domenica sera penseremo alla Juve”.

Quanto è fondamentale vincere domani?

E’ importantissimo. Già dissi ai ragazzi che con Palermo ed Empoli avevamo la possibilità di migliorare la nostra classifica. A Palermo è andata bene ma domani dobbiamo confermarci altrimenti la vittoria contro i rosanero resterà isolata“.

Domenica scorsa si è rivisto Gentiletti in campo…

“La settimana di Norcia bene aveva lavorato bene e mi aveva convinto a schierarlo titolare. A Palermo ha disputato una buona gara”.

La vittoria di Palermo è frutto dei demeriti dei rosanero? Cos’è cambiato rispetto a prima?

“Non è vero perché so che Novellino è un bravissimo allenatore che prepara bene le sue gare. La Lazio di domenica è una squadra difficile da affrontare per chiunque. Cos’è cambiato non lo so, io prima non c’ero. In questi 10 giorni ho visto una squadra motivata”.

Cosa ne pensa della moviola in campo?

“E’ una buona cosa, l’importante è che la partita non resti ferma per 5′. Abbiamo visto mercoledì in Atletico Madrid Barcellona che c’era rigore e in quel caso la tecnologia avrebbe aiutato”.

Cosa ne pensa del cambio allenatore del Milan? Dove può arrivare la Lazio?

“Sinisa e Christian sono due amici. Dal 2012 è il quinto o sesto cambio in panchina, qualcosa non quadra. Domani dobbiamo pensare a vincere sapendo che affrontiamo una buona squadra ma noi siamo la Lazio e dobbiamo giocare da Lazio”.

Come gioca l’Empoli? Ci crede all’Europa?

“L’Empoli una squadra molto organizzata e ha giocatori veloci che sanno far male in contropiede. L’Europa è una missione difficilissima ma io ho vinto uno scudetto partendo da -9 punti. Il calendario è difficile ma nel calcio nulla è scontato”.

Sarà emozionante sedere all’Olimpico?

“Sarà la mia prima. Ho giocato tanti anni con questa maglia. Adesso è diverso perché sono un allenatore, però è da tanti anni che faccio questo mestiere e quindi non mi farò prendere dall’emozione”.

Onazi e Milinkovic-Savic?

“Per Onazi è lo steso discorso di Gentiletti: ha fatto benissimo in allenamento durante la settimana prima di Palermo. Ho visto che aveva tanta voglia e mi ha convinto a farlo giocare. Milinkovic sta meglio, può fare la mezzala e sa fare bene entrambe le fasi. E’ un giocatore che dà sostanza al centrocampo. Valuterò nella rifinitura se farlo giocare domani ma è sicuramente recuperato e disponibile”.

Fabrizio Piepoli

Giampaolo: “Sfida dall’elevata difficoltà. Lazio temibile sugli esterni”

Alla vigilia di Lazio Empoli, il tecnico dei toscani Marco Giampaolo ha preso parola in conferenza stampa. Ecco le sue parole.

Che grado di difficoltà ha questa gara?

“Per la qualità dell’avversario la difficoltà è elevata, sarà una gara difficile. La Lazio è una di quelle squadre che ha grande qualità e proprietà di palleggio. Rispetto alla Fiorentina non ha possesso palla prolungato, ma cerca molto la profondità ed è temibile sugli esterni”.

La squadra come sta?

“I ragazzi si sono allenati meglio del solito, con rinnovato entusiasmo. Non credo che l’euforia del derby ci danneggi, anzi”.

Le motivazioni..

“Dobbiamo fare queste ultime sei partite nel miglior modo possibile, non vogliamo etichettare il girone di ritorno come disastroso. Vogliamo migliorare la classifica e i giocatori devono avere l’ambizione di far meglio, se non hai motivazioni assumi una mentalità da perdente. E’ un’esigenza che ogni giocatore deve avere per se stesso”.

Turn over?

“Qualcosa devo gestire perché abbiamo tre partite in una settimana, poi farò la formazione a seconda delle esigenza per quella singola gara. Dobbiamo gestire le energie di tutti, può darsi che giochino sempre gli stessi o cambi tutto. Ho molti dubbi per la Lazio. L’assenza di Zielinski? Buchel gioca, non ho dubbi”

Cosa ne pensa di Inzaghi?

“Non so quali obiettivi abbia concretamente. Io so solo che la Lazio è forte tecnicamente, per lui è un’opportunità e se la giocherà. Non ho niente contro i giovani allenatori”.

Molti club hanno cambiato allenatore. Cosa ne pensa?

“Si vede che gira qualche soldo in più… Quando c’è un cambio, scherzi a parte, c’è un’attenzione diversa”. 

Pelagotti come sta?

“L’ho visto sereno come è sempre stato, anche per lui è un aspetto positivo il fatto di giocare. Siamo dispiaciuti per Skorupski, ma il calcio è così e per Pelagotti è un’occasione. Le società scelgono in base al livello di affidabilità, penso che possa far bene e confermare la stima”.