In arrivo novità importanti per il mondo del calcio. A rivelarlo, nella sua edizione odierna, il quotidiano ‘La Stampa’, secondo cui nella giornata di domani l’IFAB (International Football Association Board) dovrebbe dare il suo ‘sì’ al cosiddetto ‘salva arbitri‘. L’organo internazionale, che è indipendente dalla FIFA e ha il potere di stabilire ogni modifica ed innovazione alle regole del gioco del calcio, voterà infatti per il video in campo e, salvo imprevisti, dovrebbe ratificare l’introduzione di una moviola sperimentale per un periodo di circa 2 anni. Si tratterà di un’assistenza video che sarà decisa sempre dall’arbitro, secondo un sistema già inventato e provato in Olanda. Un’innovazione dunque epocale, che favorirà il delicato compito dei direttori di gara, aiutandoli a sbagliare di meno e ad evitare lo scroscio di polemiche che caratterizza ogni settimana i dopo gara delle partite. Il ‘salva arbitri’ non sarà però l’unico oggetto di discussione: nel corso della riunione dovrà infatti essere varato il pacchetto ‘revisione del gioco‘, che comprende le espulsioni nel tunnel e la presenza di sponsor sulle bandierine del calcio d’angolo. Da discutere e valutare, infine, le sospensioni a tempo, il cosiddetto ‘cartellino arancio’, già in uso nella pallanuoto, e l’introduzione di una quarta sostituzione, utilizzabile in caso di tempi supplementari. Questi ultimi due provvedimenti saranno tuttavia votati solo successivamente.
Allegri: “Ecco per chi voterò per la Panchina d’Oro”
Avrà luogo lunedì prossimo l’edizione 2015 de ‘La Panchina d’Oro‘, il premio per il miglior allenatore della passata stagione. E Stefano Pioli, in virtù del suo percorso con la Lazio, culminato con la conquista del terzo posto, si candida per la vittoria finale. A tale scopo, il tecnico biancoceleste può vantare già un primo alleato: il ‘collega’ juventino Massimiliano Allegri. Campione d’Italia in carica e che ha già ottenuto il riconoscimento nell’edizione 2008-09, quando era alla guida del Cagliari, l’allenatore livornese ha espressamente dichiarato che il suo voto sarà per il parmense. Il motivo? È lo stesso Allegri a spiegarlo: “Alla guida della Lazio ha fatto una stagione eccezionale“. Un voto a favore non da poco, che potrebbe aiutare Pioli a diventare il primo allenatore biancoceleste a vincere la Panchina.
Fascetti: “Lazio, non devi mollare nulla” Poi su quella magica Lazio del -9…
Ci sono uomini destinati a lasciare un segno indelebile nella storia di un club, anche con un passaggio breve. Nelle due stagioni sulla panchina della Lazio, Eugenio Fascetti ha scritto la storia a caratteri di fuoco nel grande libro biancoceleste. Prima l’impresa del leggendario anno del “-9”, evitando agli spareggi, recuperando da una penalizzazione quasi impossibile, la retrocessione in C che avrebbe probabilmente segnato la fine della società. Quindi, l’anno successivo, il ritorno in Serie A, l’inizio di una nuova storia per la Lazio che diventerà principessa del calcio internazionale dopo anni di delusioni e sofferenze. Le radici dei successi futuri furono impiantate da quella squadra: il tecnico toscano è rimasto dunque legato a vita alle vicende biancocelesti, e nella trasmissione di riferimento per i tifosi dell’aquila, “I Laziali Sono Qua”, sugli 88.100 di Elle Radio, è intervenuto per parlare del delicato momento biancoceleste.
Il momento della Lazio è molto delicato, ma è impensabile pensare solo all’Europa trascurando il campionato: “I giocatori sono pagati per fare il loro lavoro e quindi devono dare tutto fino alla fine anche in campionato. Non si può mollare nulla, mancano tante partite“.
In questa stagione molti hanno deluso: “Nessuno ha reso al massimo, tutti sono stati al di sotto delle aspettative. La colpa è di tutti, nessuno può essere esente da colpe logicamente“.
In questa Lazio c’è una grande differenza di rendimento tra campionato ed Europa: “Sicuramente a livello europeo la Lazio non ha ancora incontrato grandi compagini, mentre in campionato ogni partita è difficile. Basti pensare alla gara contro il Sassuolo.“
Mister Pioli dopo la grande stagione dello scorso anno quest’anno sta incontrando delle difficoltà: “Considero Pioli un ottimo allenatore. Roma è una città difficile e particolare, per allenare qui ci vuole grande carattere. Fino alla fine della scorsa stagione ha fatto molto bene, ma quest’anno è un’annata difficile, ci sono annate che nascono in maniera negativa ed è difficile riaddrizzarle. Probabilmente non sa nemmeno lui il perchè di questa stagione storta. Sarà poi la società a decidere se proseguire con lui“.
I biancocelesti sono agli ottavi di Europa League, ora viene il difficile: “Le qualità per arrivare in finale ci sono, ma ci sono molte squadre forti ancora in corsa. Bisogna dare il massimo, giocandosi il tutto per tutto con la mente libera e senza paura, senza farsi condizionare dal contorno“.
La scorsa stagione la Lazio aveva il secondo miglior attacco della Serie A, ora si fatica molto in zona gol: “L’allenatore ha il polso della situazione durante la settimana. Sicuramente il rendimento degli attaccanti è molto al di sotto delle aspettative, a partire da Felipe Anderson e proseguendo con Klose, che comunque dà sempre il massimo“.
Quest’anno la Serie A è molto incerta, sia per la lotta scudetto che per la volata per l’Europa: “Questo campionato è ancora molto incerto, le squadre di un certo livello sono aumentate e sarà una bella lotta fino alla fine sia per lo scudetto che per i posti valevoli per l’Europa. Il Napoli mi è sembrata la squadra più brillante, ma la Juventus è quella che mi ha più impressionato, soprattutto come solidità. Era partita male ma ha recuperato punti e posizioni con facilità assurda. Mi piace molto il Sassuolo, unica vera squadra “italiana”, che gioca anche un bel calcio“.
Parlando di giovani, Cataldi sembra in rampa di lancio: “Già a Crotone Cataldi aveva fatto molto bene, anche lo scorso anno si è confermato. Quest’anno è una stagione di assestamento. Con questi giovani devi crederci, li devi far sempre giocare. Un giovane alterna prestazioni buone ad altre meno buone ma hanno bisogno di fiducia. Un giovane impara solamente giocando e non rimanendo in panchina. Se si vuole rilanciare il calcio italiano bisogna puntare forte sui giovani“.
In chiusura un ricordo di quella magica Lazio del -9: “Il primo pensiero va a quel gruppo fantastico di giocatori, si era creato un blocco fantastico, senza il quale non si sarebbe riuscito a fare nulla di quello che siamo riusciti a fare. Ho avuto un grande equipaggio. Ho sempre lavorato meglio sotto pressione, molte volte se non c’era bagarre la creavo io (ride ndr)”.
Mutui, M5S attacca: “La casa non si tocca”
MILANO – Le banche potranno entrare direttamente in possesso della casa ipotecata da un mutuatario dopo il mancato pagamento di 18 rate di mutuo, anche non consecutive; questa facoltà, da inserire nel contratto tra istituti e clienti, non potrà essere retroattiva. Sono questi i principali correttivi che la maggioranza proporrà in Commissione Finanze, alla Camera come al Senato, sulla discussa questione del recepimento della direttiva europea in tema di finanziamenti per l’acquisto della casa. Correttivi, si fa notare dalla stessa maggioranza, già vagliati dal governo, pronto ad accoglierli e quindi a renderli definitivi.
La polemica è montata negli ultimi giorni, quando è emerso che il testo in discussione al Parlamento (per un parere non vincolante delle Camere) avrebbe aperto alla possibilità di inserire nei contratti di mutuo una clausola in base alla quale – dopo il mancato pagamento di sette rate – l’istituto sarebbe entrato in possesso dell’abitazione per mettere fine a ogni pretesa di rimborso verso i consumatori, senza passare dal Tribunale per le normali procedure giudiziali. Così facendo, avrebbe di fatto espropriato l’immobile per venderlo in tempi rapidi e incassare il corrispettivo della vendita, fatto salvo l’obbligo di distribuire gli incassi extra (rispetto all’ammontare del debito) ai mutuatari stessi.
Una eventualità, per altro, che avrebbe potuto estendersi ai mutui già stipulati. Non a caso la protesta delle opposizioni e dei consumatori è stata veemente. Ne è stato protagonista il M5S, che ha pagato con una raffica di sanzioni dall’Ufficio di Presidenza della Camera: è scattata la censura con interdizione dal partecipare ai lavori in Aula per 3 giorni per i deputati Alberti, Cirielli, De Rosa, Della Valle, Sorial, Tripiedi, Di Stefano Manlio, Toninelli, Villarosa. La sanzione sale a 6 giorni di sospensione per Bianchi Nicola, Brugnarotto e Della Valle.
Maggioranza e governo correggono oggi il tiro e il Pd sottolinea che “era pronto a farlo già ieri, se solo i lavori non fossero stati interrotti dalle proteste”. Nella proposta di parere della Commissione, che deve esprimere un giudizio non vincolante ma – appunto – condiviso preventivamente dal governo, si legge che “la nuova normativa sull’inadempimento non si applica ai contratti già in essere, neanche in caso di surroga, e offre al momento della stipula maggiori vantaggi per il cittadino, obbligando la banca ad una maggiore trasparenza”. Si precisa che la clausola sulla possibilità di cedere la casa alla banca per estinguere il debito “è facoltativa e la banca non può obbligare il cittadino a sottoscriverla”, anche se sul punto ci sono dubbi sulla reale parità tra le due parti (banca e consumatore) al momento della richiesta di un finanziamento.
Sale come detto il numero dei mancati pagamenti necessari perché scatti l’esproprio: “E’ considerato inadempimento la morosità di almeno 18 rate”. Ancora, “in caso di inadempimento la casa può essere messa in vendita solo con uno specifico atto di disposizione dell’immobile da parte del consumatore”. La scelta delle 18 rate, spiega il relatore alla Camera Giovanni Sanga, “è stata fatta in base alla normativa già esistente, che prevede appunto la possibilità di sospendere per 18 mesi il pagamento delle rate sul mutuo prima casa”.
C’è poi l’impegno a confermare il divieto al “patto commissorio”, già vietato dal codice civile: è quel patto in base al quale la banca avrebbe potuto impossessarsi dell’immobile per venderlo e tenere per sé l’intero ricavato. Si disciplina, invece, la sua versione già ammessa, quella del “patto marciano”. Nel documento della maggioranza si precisa che “la banca può cioè trattenere dopo la vendita della casa solo quanto ancora dovuto ed è obbligata a restituire al consumatore l’eventuale eccedenza”. Infine, “il trasferimento del bene immobile alla banca, a seguito dell’inadempimento, comporta l’estinzione del debito anche se il valore dell’immobile è inferiore a quello del debito residuo”. E questo aspetto, per Sanga, “è garanzia di una maggiore tranquillità per il debitore, dal momento che se anche ho un debito di 100, ma la casa vale 80, con il suo passaggio alla banca considero estinto tutto il mio debito”.
Ancora, la proposta di parere sottolinea che si “evita così la procedura giudiziaria, con conseguenti risparmi di spesa per il cittadino, e il deprezzamento del bene immobile”. Resta il dubbio sulla possibilità di contenzioso in caso di dichiarazione di inadempienza non condivisa dalle parti. Da ultimo, si precisa che “la valutazione della casa, successivamente all’inadempimento, deve essere effettuata da un perito indipendente nominato dal tribunale” e non più dalle parti, mentre “il consumatore deve essere assistito da un esperto di sua fiducia”. A Bankitalia il compito di “vigilare su tutta la procedura”.
Le modifiche, presentate in primis alla Camera, saranno condivise anche al Senato. La stessa relatrice a Palazzo Madama, Lucrezia Ricchiuti (Pd), le anticipava in mattinata chiedendo maggiori garanzie verso i consumatori che continuano ad indebitarsi ponendo in garanzia il proprio immobile. Per il M5S continuano a rimanere “palliativi”. Intanto è salito l’allarme del Codacons, per il quale la norma avrebbe rischiato di scatenare una emergenza abitativa nei Comuni di tutta Italia, lasciando migliaia di cittadini senza alloggio: “Abbiamo chiesto al Presidente dell’associazione dei Comuni Italiani, Piero Fassino, un incontro urgente per affrontare il problema delle conseguenze per i comuni legate al recepimento della direttiva Ue – spiega il presidente, Carlo Rienzi -. Le modalità con cui il Governo intende introdurre la norma, infatti, rischiano di scatenare una nuova emergenza abitativa, specie in quelle aree dove il problema della casa è più sentito. Crediamo quindi che l’Anci debba prendere una posizione netta al riguardo, a tutela dei Comuni e dei cittadini”.
Fonte: Repubblica
Dustin Hoffman: “C’è sempre stato razzismo agli Oscar, sono…”
“C’è sempre stato razzismo agli Oscar, sono lo specchio del paese”. Parola di Dustin Hoffman, due volte premio Oscar e Leone d’Oro alla carriera.
Un altro pezzo da novanta di Hollywood, cosi, punta il dito contro Hollywood e il suo star system ‘troppo bianca’ a discapito delle minoranze. Il commento dell’attore de ‘Il Laureato’ e ‘Rain Man’ arriva dritto al punto e dà un affondo su una realtà con cui l’America deve continuamente fare i conti, ossia il razzismo.
Parafrasando poi Chris Rock, che ha condotto l’ultima cerimonia degli Oscar, ‘È stato sempre cosi, non c’è nulla di nuovo’, Hoffman ha detto, ‘Perché quest’anno?’. E riguardo ad un cambiamento futuro, ossia quando si vedrà più ‘diversità’ a Hollywood, per Hoffman le cose cambieranno solo quando le persone oppresse spingeranno verso il cambiamento.
L’attore è stato tra le celebrità che hanno boicottato la cerimonia a Los Angeles. Come lui stesso ha detto in un’intervista, ha preferito unirsi al regista Spike Lee per guardare una partita dei Knicks (squadra Basket) al Madison Square Garden di New York.
Veron al miele: “Nel cuore ho ancora la Lazio, il momento più bello? E’ stato dopo..”
E’ tornato a parlare il “fuoriclasse” Juan Sebastian Veron, diventato da Ottobre 2014 presidente dell’Estudiantes, e lo ha fatto spendendo parole al miele nei confronti dei colori biancocelesti. Presso la redazione “Latestanelpallone.com” ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Seguo ancora il campionato italiano, la Serie A ha sempre il suo fascino e per me resta quello più difficile. Oggi in Italia è diventato difficile trattenere i giocatori forti e questo si paga poi in Europa. Lo scudetto? La favorita rimane la Juventus, ma Napoli e Fiorentina le daranno filo da torcere fino all’ultimo”. Spazio poi ai ricordi: “Nel cuore ho tutte le squadre in cui ho militato, ma una in particolare è la Lazio. Il momento più bello in Italia è stato proprio lo scudetto con i biancocelesti e le vittorie di Coppa Italia e Uefa a Parma dove eravamo davvero un top club”. Infine, il punto sulle ambizioni dell’Estudiantes, oggi ai vertici del campionato argentino: “Come tutti i presidenti cerco di dare il massimo per il club. Qua al momento il nostro progetto è in linea con i risultati”.
Al Thani, padrone del Psg si confessa: “Io tifo Lazio”. Poi..
La redazione di “Cittàceleste” svela un retroscena che sicuramente farà tanto piacere a tutti i tifosi biancocelesti, e comprendere anche, a chi bistratta una realtà come questa, che la Lazio ha ancora “sex appeal” di tutto rispetto.
Un ammiratore “illustre” e tifosissimo laziale. Così si è definito Al Thani, emiro del Qatar e padrone del Paris Saint German. Alla fine di un meeting avvenuto a cena a Villa Casetta Madam la domanda è stata esplicita: “Ma lei, emiro, di che squadra è?”. Silenzio in aula aspettando una risposta, ad un certo punto i commensali, credendo vosse un’ovvietà hanno commentato: “Non può essere che della Juventus”. Un altro commensale invece: “Macché, sarà di sicuro del Milan o dell’Inter”. Poi il simpatico di turno: “E’ de sicuro della Roma”.
ALLA FINE LA RISPOSTA – Una pausa quasi infinita, prima della rivelazione che vi farà impazzire. “Mi dispiace, deludere tutti voi, ma io sono un tifoso della Lazio”. Ovazione da alcuni tavoli e titubanza da altri, lasciando tutti comunque, entusiasti e non, a bocca aperta. Qualcuno dei presenti ha fatto l’impossibile allora – pur sapendo che Al Thani sarebbe partito nelle prime ore del giorno dopo – per fargli recapitare nel suo albergo (Excelsior) all’una di notte una maglietta della Lazio con il suo numero preferito, il 5, con sopra scritto il suo nome.
NESSUNA TRATTATIVA – Chiariamo che non c’è nessuna trattativa per l’acquisizione del club da parte di Al Thani, né volontà alcuna d’acquistare la Lazio, al momento. Sta di fatto che è stato trovato un estimatore “d’eccellenza” (essendo uno de 10 uomini più potenti al mondo) come fan della Lazio. I tifosi biancocelesti dovranno tartassarlo per farlo diventare magari un potenziale compratore, tra l’altro già molto presente in Italia: il fondo sovrano Qia – con un portafoglio di oltre 150 miliardi di euro – ha investito nel piano di sviluppo Porta Nuova a Milano e possiede complessi alberghieri e turistici in Costa Smeralda, dell’ex San Raffaele di Olbia, mentre la finanziaria Mayhoola for Investment nel 2012 ha acquistato la Maison Valentino per 700 milioni di euro ed interessata a entrare ulteriormente nel nostro mercato (si parla della Meridiana).
CHI E’ – Sheikh Tamim bin Hamad bin Khalifa Al-Thani, 36 anni a giugno prossimo, è salito al trono nel giugno del 2013, dopo che il padre, lo sceicco Hamid bin Khalifa, abdicò a sorpresa in un paese dove tutte le successioni sono avvenute attraverso colpi di stato. Tamim, fra i più giovani regnanti al mondo, è il quarto figlio dell’emiro Sheikh Hamad bin Khalifa Al Thani e il secondogenito della sua seconda moglie, l’affascinante Mozah bint Nasser Al Missned. Venne nominato erede al trono il 5 agosto del 2003, dopo la rinuncia del fratello maggiore Jasim. Nato a Doha il 3 giugno del 1980, tre mogli e otto figli, è stato scelto dal padre per la successione proprio per «stimolare le nuove generazioni». Diplomato nel 1998 all’Accademia militare di Sandhurst, in Gran Bretagna, dopo aver studiato alla Sherborne School di Dorset, come Principe della Corona è stato vice capo di stato maggiore, ha guidato il comitato olimpico del paese e ha presieduto il consiglio direttivo della Qatar Investment Authority (Qia). E’ stato sotto la sua guida che il Qatar – poco meno di due milioni di abitanti, che contano su un reddito pro-capite di oltre 100mila dollari, grazie soprattutto alle entrate provenienti da gas e petrolio – si è aggiudicato l’organizzazione dei Mondiali di calcio del 2022. Appassionato di badminton e bowling, nel 2006 – anno in cui a Doha si erano svolti i XV Giochi d’Asia, con la partecipazione, per la prima volta nella storia, di tutti i paesi membri – era stato definito dal giornale egiziano al-Ahram “la migliore personalità dello sport nel mondo arabo”.
IL PSG – Quanto al suo ruolo nel Qia, con lui il fondo ha comprato quote di Barclays, Sainsbury’s, Harrods, Volkswagen, Walt Disney, The Shard, Heathrow Airport, Siemens e Royal Dutch Shell e anche una quota del più alto edificio d’Europa, lo Shard London Bridge. Il fondo sovrano è proprietario anche del Paris Saint-Germain ed è sponsor del Barcellona. Insomma c’è già più d’uno zampino di Al Thani nel primato del mondo del calcio. Eppure lui tifa Lazio…
RASSEGNA STAMPA – Lazio, recuperati Marchetti, Matri e Onazi
Tre buone notizie per Stefano Pioli a tre giorni dalla sfida diTorino contro i granata di Ventura. A Formello si sono rivisti siaMarchetti che Matri, che hanno smaltito i postumi influenzali e si sono allenati con il resto del gruppo. Si è rivisto anche Onazi: il nigeriano era rimasto a riposo per un fastidio al ginocchio. Allarme rientrato, il centrocampista è disponibile per la trasferta di domenica.
RASSEGNA STAMPA – Lazio, in estate sarà rivoluzione: anche il futuro di Pioli è in bilico
Il presente della Lazio dice di concludere con “dignità e orgoglio” e di provare ad arrivare più avanti possibile in Europa League. Dal raggiungimento o meno di questi obiettivi dipenderà il futuro di Stefano Pioli, ma la questione della panchina non è l’unica che sarà affrontata la prossima estate. Probabile anzi che, nella sessione di mercato che verrà, si vada incontro a una vera e propria rivoluzione.
Fonte : La Repubblica
RASSEGNA STAMPA – Lazio, Candreva spegne le polemiche: “Con compagni e tecnico possono esserci incomprensioni”
La Lazio continua il tour nelle scuole elementari e medie di Roma e provincia con la sua iniziativa “Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per vivere lo sport”. Candreva, Onazi, Braafheid e Patric hanno fatto visita alla scuola primaria G. Alessi in via Flaminia, pronti a rispondere alle domande dei bambini. “Tra compagni e allenatore può capitare che ci siano incomprensioni durante una partita o l’allenamento”, a parlare è il centrocampista romano che la scorsa settimana è stato al centro di polemiche per alcune discussioni che sarebbero avvenute nello spogliatoio biancoceleste, smentite dalla società e dal giocatore. Candreva comunque chiarisce la situazione e ammette: “L’importante è non andare oltre, quando c’è rispetto si chiarisce con una stretta di mano e si chiude la questione”.
Fonte : Il Tempo
Jimmy Ghione: “La Lazio mi diverte, ma il Toro deve vincere”. E propone uno scambio…
La Lazio attraversa un momento molto delicato, la banda Pioli di domenica sembra non esistere più mentre nel giovedì di coppa risorge e regala speranza per quel che riguarda l’Europa League. E’ molto rischioso, però, staccare la spina pensando che il campionato sia finito ormai già nel mese di febbraio. Per questo motivo i biancazzurri domenica alle ore 12:30, dovranno dar prova di credere ancora nella scalata alle zone più nobili della classifica. Per parlare della sfida contro il Torino è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olimpya il noto tifoso granata, Jimmy Ghione:“In questo momento Lazio e Torino si trovano in un momento di difficoltà. Il Toro è partito bene ma poi è iniziata la crisi, la società ha comprato giocatori giovani e mancando d’esperienza questo è il rischio a cui si può andare incontro. I 3 punti con la Lazio sarebbero importantissimi. Baselli è partito alla grande poi non ha più segnato, Maxi Lopez ha deluso le aspettative. Il Torino e il Sassuolo sono le società che più di tutte lavorano e danno fiducia ai giocatori italiani, si può vedere infatti con l’impiego di: Baselli, Benassi, Zappacosta, Belotti e Immobile. Speriamo che Conte li prenda in considerazione per il futuro”.
Poi su Glik, Maksimovic e Bruno Peres: “Probabilmente verranno messi sul mercato, certi giocatori è difficile trattenerli. Maksimovic ha una valutazione di 20 milioni di euro, anche Bruno Peres frutterà tanti soldi alla società e come successo con Darmian ed altri, si evince come il lavoro di Cairo sia basato sul valorizzare giocatori per poi fare cassa. A chi consegnerei il tapiro tra Lotito e Cairo? a tutti e due. E’ chiaro che noi tifosi vorremmo sempre il presidente vicino alla squadra, ma loro vivono un’altra realtà dove bisogna far quadrare i conti”. Poi su Ventura: “Con Ventura siamo amici, è un grande intenditore di calcio. Ha rifiutato grosse squadre perché vuole fare lui la formazione e non che gliela imponga qualcun’altro“. Sulla querelle tifosi-Ventura: “I tifosi non sono contenti dei risultati. Ma bisogna vedere quanto la società investe e cosa mette a disposizione. Il Torino ha investito su giovani di ottime speranze che hanno bisogno di imparare e ci vuole tempo per far girare la squadra. Se si rompe l’ingranaggio succede in certe situazioni che non si è contenti dei risultati, ma subito a contestare un ragazzo di 20 anni mi sembra esagerato”. Sulla Lazio dichiara: “La Lazio è una squadra innovativa, a me la Lazio ha sempre divertito. E’ chiaro che anche nella Lazio se qualche giocatore cala si rompe qualcosa. Ad esempio Mauricio doveva essere un grandissimo difensore ma ultimamente ha molto deluso. La Lazio ha però tanti giocatori molto interessanti, ma ci sono cose all’interno che magari noi non conosciamo. A volte è delicato andare a contestare l’allenatore visto che solo lui sa cosa accade veramente all’interno dello spogliatoio”. Infine propone un simpatico scambio: “A me starebbe anche bene la vittoria del Torino domenica, con conseguente vittoria della Lazio in Europa League(ride)”.
F1 TEST – La Ferrari vola con Raikkonen
Terza giornata di test della Formula 1 a Montmelò nel segno della Ferrari. La Rossa guidata da Kimi Raikkonen ha segnato il miglior tempo con gomme ultra soft in 1’22”785 precedendo la Williams di Felipe Massa (1’23”193 con gomme soft) e Nico Hulkenberg su Force India (1’23”251 con le Pirelli ultra soft). Quarto tempo per la Toro Rosso di Verstappen (1’23”382 con le ultra soft) davanti alla Mercedes di Nico Rosberg (1’24”126 con le medie) ed alla Sauber di NasrSauber (1’24”768 con le soft). Settima la McLaren di Alonso (1’24”870 con le super-soft) e solo undecimo il campione del mondo Lewis Hamilton che ha montato sulla sua Mercedes esclusivamente le gomme medie (1’26”488).
Più sicurezza per i piloti. Sulle Ferrari in pista per i test sul circuito catalano del Montmelò, d’accordo con la Fia è stato montato per la prima volta ‘halo’ il nuovo sistema di protezione dell’abitacolo delle monoposto, un vero e proprio strumento salva piloti. La Ferrari di Raikkonen ha fatto un giro di prova con questo strumento, per verificare la sua funzionalità, ed eventuali problemi o disturbi alla guida del pilota. E sembrerebbe che la prima prova sia andata bene dal punto di vista della visibilità, anche se si è trattato di un test molto rapido e breve. Quello di oggi è l’inizio di una sperimentazione per un una soluzione tecnica che dovrebbe entrare in vigore nella stagione prossima su tutte le monoposto della F1. Il nuovo strumento è una sorta di barra ricurva di carbonio, a semicerchio, che sovrasta l’abitacolo all’altezza della testa del pilota. Quanto ai test di oggi, dopo due ore il più veloce è stato Rosberg sulla Mercedes che nei suoi 42 giri di prova a segnato il tempo di 1’24″309; poi Alonso sulla McLaren che ha fatto 36 giri, ed ha segnato 1’25″154, quindi Hulkenberg sulla Force India 1’25″296 nei suoi 24 giri. Raikkonen è stato in pista solo per 8 giri, per un problema forse elettrico, e nonostante ciò ha fatto l’ottavo tempo della mattinata in 1’27″607.
FONTE: www.ansa.it
Donadel: “Vi spiego perché la Lazio non vincerà mai lo scudetto”
Intervistato dal sito italianfootballdaily.com, Marco Donadel, ex centrocampista della Fiorentina e attualmente in forza al Montreal Impact, ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato delle differenze tra Premier League e Serie A. Tra le tante, Donadel ha detto la sua sulla sperequazione del potere economico che c’è tra i club nostrani: “In Inghilterra i diritti televisivi vengono redistribuiti in maniera più equa, in Italia squadre come la Lazio non potranno mai vincere lo scudetto. Guardate la Fiorentina: bastano un po’ di infortuni e un paio di risultati negativi ed ecco che si ritrovano terzi da primi com’erano”.
Gregucci: “Ripudio l’idea che la Lazio sia ottava ma questa è la sua reale dimensione”. Poi promette…
Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Angelo Gregucci ha commentato il momento di forma della sua squadra della Lazio: “L’Europa League è la nostra proiezione interessante. Il campionato non ci ha offerto grandi spunti, perché la squadra ha fatto un passo indietro. I giovani non si sono ripetuti, non c’è grandissima qualità nel nostro pallone. Mi aspettavo di più da Felipe e da altri. Siamo stati orfani di de Vrij che ci ha fatto capire quanto è importante. E non abbiamo cavalcato l’onda che era iniziata dopo la trasferta di Napoli. Cosa è mancato? Dovevamo portare un giocatore di grido durante il mercato estivo, non dovevamo perdere contro la peggior Juve degli ultimi anni e il preliminare che potevamo giocarcelo meglio. Da lì si è subito azzerata quell’onda. Ci siamo appiattiti, le prestazioni non sono state all’altezza. Abbiamo rincorso utopie, anche il sorteggio con lo Sparta Praga è stato benevolo. Valuto il ranking e devo dire che di solito è veritiero. Finale? L’appetito vien mangiando, passiamo e poi ne parliamo. Magari quando si rimane in otto si ritrova l’entusiasmo giusto, si arriva in semifinale, torna la gente allo stadio. Ci sta che possiamo andare avanti e sarebbe l’unica consolazione oggettiva. Vedo tante situazioni che si stanno rimodellando: dal Milan alla Fiorentina, per non parlare di Napoli e Roma. La porta per le coppe è l’Europa League”.
Quando si parla di campionato, il tono della voce di Gregucci cambia: “Ripudio l’idea che la Lazio sia ottava, vorrei tanto credere di no. Però oggettivamente questo passo indietro ci ha ricollocato dove siamo. I nostri numeri ballano tra il sesto e l’ottavo posto in classifica. Siamo nella media a livello economico, di spettatori ecc. Io mi sono sempre ribellato alla mediocrità. Ho sempre sperato che il settore giovanile della Lazio facesse di più, e invece facciamo più o meno come gli altri. Non è più il pallone dei grandi fuoriclasse, la regola ormai è solo una: chi ha più soldi vince. Dateci un giocatore che veramente rappresenti la Lazio, che abbia un senso di appartenenza vero. Che combatta per la maglia. E non sono i procuratori il problema, ma bisognerebbe avere un sistema calcio in cui il giovane si fida del club che lo cresce. Noi stiamo facendo dei disastri a livelli di giovani. Non coltiviamo più i giovani, compriamo e basta. Dal settore giovanile della Lazio venivano fuori dei personaggi affamati di talento (Di Biagio e Di Canio, ad esempio), non c’è più quella generazione”. Sui giovani della prima squadra: “Non c’è da bocciare nessuno dei ragazzi di Pioli. Il giovane di oggi fa un passo in avanti e due indietro. Oggi essere ventenne è veramente difficile, sono sotto un bombardamento mediatico continuo. Il mio futuro? Non so sotto quale mansione, ma tornerò. Finirò la mia strada dando al calcio quello che il calcio ha dato a me. Magari allenando il settore giovanile della Lazio. Voglio prendere un ragazzino da Ponte Milvio, crescerlo e vederlo giocare dopo qualche anno all’Olimpico. Questo è il sogno che voglio realizzare per terminare la mia carriera.”
FOTO – Inter vs Juve ancora polemiche. Marchisio attacca i telecronisti della RAI
E’ stata una partita dalle mille emozioni quella di ieri sera tra Inter e Juventus. Un 3-0 che però ha premiato i bianconeri, che hanno avuto la meglio ai calci di rigore in virtù dell’errore di Palacio. Come spesso accade, il derby d’Italia è accompagnato da polemiche infinite, che iniziano prima della partita e si susseguono fino al day after. E anche questa volta è stato così. Addirittura Marchisio, assente ieri sera, ha scatenato un putiferio con un suo tweet. Il centrocampista della Juventus ha definito “non vedenti” i telecronisti della RAI che hanno commentato, secondo il numero 8 juventino, malamente un fallo di Zaza. Per lui nessuna squalifica, ma anzi arrivano le scuse solo… ai non vedenti: “Mi dispiace per il mio scivolone riguardante i non vedenti…” Niente scuse invece a Mamma RAI.
Ammonizione zaza…. Dicono che ha scalciato.
Telecronaca fatta da un non vedente!!!!😎😎😎— Claudio Marchisio (@ClaMarchisio8) 2 marzo 2016
TERRORISMO -Libia, uccisi due italiani
Fausto Piano e Salvatore Failla sono rimasti uccisi durante un blitz delle milizie libiche, legate al governo di Tripoli per liberarli dai loro rapitori dello Stato Islamico. A indicare il luogo dove si trovavano i due italiani è stato l’autista che era con loro quando vennero sequestrati lo scorso luglio insieme agli altri due colleghi , Filippo Calcagno e Gino Pollicardo. “Non c’è alcun motivo di pensare che gli altri due italiani rapiti in Libia non siano vivi” ha detto Giacomo Stucchi, presidente del Copasir al termine dell’audizione del sottosegretario con delega ai servizi Marco Minniti.
Nonostante l’accelerazione delle ultime ore impressa alla vicenda, è dallo scorso settembre che in ambienti libici sarebbe stato noto il fatto che Piano e Failla, dopo il rapimento erano stati divisi dagli altri due loro colleghi della Bonatti, Pollicardo e Calcagno, che secondo il sito del Libya Herald, “sarebbero stati tenuti altrove da Abdullah Dabbashi, comandante dell’Is nella città di Sabrata”. Secondo il sito l’uccisione dei due connazionali sarebbe avvenuta “mentre venivano usati come scudi umani da miliziani dell’Is”. “Una militante tunisina dell’Is ha confermato la nazionalità italiana di due delle persone morte” ha riferito una fonte del consiglio militare citata dal sito Libya al-Khabar. Secondo la fonte, il gruppo di militanti era formato da otto uomini, quattro donne e alcuni bambini, tutti tunisini.
Al Palazzo di Giustizia esisteva già un fascicolo d’indagine aperto dalla procura di Roma nel luglio 2015, quando ci fu il sequestro dei 4 italiani, dove si ipotizza il sequestro di persona con finalità di terrorismo.
Failla, 47enne, originario di Carlentini, in provincia di Siracusa, era un saldatore specializzato. Padre di due figlie di 22 e 12 anni, prima di spostarsi in Libia aveva lavorato in Tunisia.
Piano, invece, era un meccanico di 60 anni di Capoterra (Cagliari). Sposato, con tre figli, Giovanni, Stefano e Maura, prima di lavorare per la Bonatti di Parma, gestiva un’officina meccanica. In Libia era arrivato solo una settimana prima del rapimento.
Gli altri due ostaggi italiani sono Calcagno, 65enne di Piazza Armerina (Enna), già tecnico Eni, sposato e con due figlie, e Pollicardo, originario di Monterosso, nelle Cinque Terre, in provincia di La Spezia.
FONTE: www.adnkronos.com
Deferimento Lotito: avvocato Sandoletti: “Grossi rischi per la Lazio”
AGGIORNAMENTO ORE 20.25 – I rischi della Lazio sono la responsabilità del presidente Lotito e la responsabilità diretta della società. Il codice di Giustizia sportiva parla di violazione minime di ammenda, in certi casi si può arrivare a delle inibizioni e credo che questa sia un’ipotesi probabile. La sanzione minima è l’ammenda per il presidente, fino ad arrivare a un’inibizione. Per la Lazio si va dall’ammenda fino ai punti di penalizzazione. La giurisprudenza però non ha mai visto questo tipo di situazione, quindi questo rischio lo escluderei. Penso arriverà un’ammenda in capo al presidente e alla società”. Così si è espresso l’avvocato Sandoletti sulle frequenze di RadioSei.
AGGIORNAMENTO ORE 16 – A quanto pare il patron biancoceleste, Claudio Lotito, al momento non ha ricevuto alcun tipo di deferimento dalla Procura Federale. Per fare luce sulla questione ai microfoni di Laziofamily.it è intervenuto l’avvocato Gian Michele Gentile: “Non ci è stato comunicato nessun deferimento ma, circa venti giorni fa, ci è stato notificato un avviso di conclusione indagini (una sorta di avviso sulla volontà di deferire l’indagato). La presunta violazione sulla complessa indagine sul Parma Calcio, riguarderebbe il preliminare che la Lazio stilò con la società gialloblù per l’acquisto di Parolo. La società biancoceleste ha sottoscritto con la società emiliana un preliminare di contratto condizionato al verificarsi, entro il 15 luglio 2014, di due eventi: il primo riguardava il superamento delle visite mediche da parte del giocatore, il secondo l’accordo economico con lo stesso. Secondo la Procura Federale quel preliminare aveva la stessa valenza di un vero contratto e che, come tale, andasse depositato in lega entro il 30 giugno e non il 2 luglio come invece fatto dalla Lazio al momento della firma del giocatore”. La questione sembrerebbe essere di natura formale: il procuratore Palazzi deciderà se continuare nella volontà di deferire Lotito o, cosa meno probabile, cambiare idea in base alla nuova documentazione chiedendo l’archivazione del caso.
Si è concluso in questi giorni il filone di indagini, condotto dal Procuratore Federale Stefano Palazzi, in merito al biennio concluso con il fallimento del Parma. A finire tra gli imputati, accusati di reati quali la violazione sistematica dell’articolo 1 bis del Codice di giustizia sportiva, oltre a 23 soggetti, anche la Lazio, coinvolta, insieme al Genoa, per il trasferimento di Parolo e di Rosi, per quanto concerne il club rossoblu. Trasferimenti che sarebbero avvenuti in violazione delle norme federali e che avrebbero indotto la Procura a emanare un provvedimento di deferimento nei confronti del patron biancoceleste Lotito e dell’amministratore dei Grifoni Zarbano. Per entrambi si profila tuttavia una sanzione di poco conto, con tutta probabilità una semplice ammenda.
Cesar: “Alla Lazio non c’è programmazione e non esiste un leader”. Poi su Anderson…
L’ex brasiliano della Lazio, Cesar, è intervenuto a RadioSei per dire la sua sul momento negativo della Lazio e sul suo connazionale Felipe Anderson. Cesar si è detto contrariato per quanto riguarda la programmazione estiva della Lazio: “In estate sono state fatte scelte che si sono dimostrare errate. Non si può puntare sempre sui giovani e per questo sono stati falliti tutti gli obiettivi“. Ma il vero problema è anche un altro: “Se manca la programmazione manca tutto. Inoltre in campo non c’è un leader che sproni la squadra a fare meglio“. Poi su Felipe Anderson: “Purtroppo ha risentito molto delle voci di mercato. E’ troppo altalenante e non gli riesce nulla di quello fatto lo scorso anno. E’ un mio amico, ma quest’anno purtroppo è stato carente sotto il profilo della voglia e della determinazione“.
Facco al veleno: “Troppi infortuni? Fuori i responsabili dallo staff medico!”
E’ un Mario Facco molto polemico quello che è intervenuto a RadioSei quest’oggi. L’ex difensore della Lazio di Maestrelli ha parlato della sfida contro lo Sparta Praga che si giocherà tra una settimana. Ma soprattutto si è soffermato sul problema infortunati in casa Lazio: “Non è ammissibile che una squadra di calcio abbia tutti questi infortuni. Non vorrei puntare il dito contro i preparatori e lo staff medico, ma è impossibile che i calciatori abbiano questi lunghi stop. I responsabili devono essere indivivuati e capire dove hanno sbagliato. Ormai la preparazione è diventata una scienza e non si può sbagliare così tanto“. Poi sulle sfide contro Torino e Sparta Praga: “Torino? Per me sarà un allenamento. Ormai conta solo l’Europa League e mi auguro che la Lazio possa recuperare Radu e Basta“.
FANTACALCIO- ecco chi schierare in Torino-Lazio
Torna l’appuntamento con i consigli targati Fantaclub. I suggerimenti che diamo su chi puntare questa settimana riguardano ovviamente alcuni dei giocatori che scenderanno in campo per la partita Torino-Lazio. In casa granata, nonostante il momento non stupendo, c’è sempre una garanzia per gli amanti del fantacalcio e risponde al nome di: Ciro Immobile. L’ex Borussia Dortmund fa sempre il suo e ha tutte le caratteristiche per mettere in difficoltà la difesa biancazzurra. Anche Moretti è da tener d’occhio, è uno dei giocatori più in crescita nell’ultimo periodo tra i torinesi. Si sconsiglia l’utilizzo di Baselli, troppo a corrente alternata da qualche gara, rischioso.
In casa Lazio vi suggeriamo di schierare il capitano biancoceleste Lucas Biglia. Dal suo rientro ha ripreso le redini della Lazio, la solita garanzia della mediana capitolina. Un altro calciatore biancoceleste che sta vivendo un momento magico è Abdoulay Konko, il terzino ha appena toccato il suo record di presenze consecutive con la Lazio e da quando ha sostituito il titolare Basta è stato sempre tra i migliori se non il più positivo tra i laziali. Da evitare Dusan Basta che è rientrato dal lungo infortunio e proprio per questo non offre le garanzie opportune.