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CRONACA – Incredibile: si presenta al suo funerale e fa arrestare il marito

Aveva volato dall’Australia fino in Burundi per salutare un’ultima volta sua madre morente, ma Noela non si aspettava certo di venire rapita da una banda di uomini incappucciati. E non è tutto. Come riporta la Bbc è stata la voce al telefono a rendere realtà il peggiore dei suoi incubi. “Uccidetela” aveva sentito dire con un tono che le era familiare in quella chiamata da Melbourne. “Ma quello è mio marito: è Balenga” ha urlato la donna, commuovendo probabilmente anche il cuore di pietra dei sicari, che erano stati pagati dall’uomo per renderlo vedovo. Non solo l’hanno lasciata andare e, pur senza restituire il denaro, le hanno anche fornito le prove per incastrarlo, rendendo memorabile la partecipazione al suo funerale. “Sorpresa! Sono viva” ha detto Noela, sorridendo al marito sconvolto alla vista dei poliziotti che accompagnavano la signora. Ora è in carcere, dovrà scontare nove anni per essere stato il mandante dell’omicidio di sua moglie.

Fonte: AdnKronos

RASSEGNA STAMPA – La moviola di Genoa Lazio

PRIMO TEMPO
18’ pt Parolo sbilancia Ansaldi e Orsato lo ammonisce. Il laziale, diffidato, salterà la sfida con il Verona. Il giallo può starci.

26’ Felipe Anderson viene steso da Burdisso al limite
dell’area, Orsato lascia correre ma il contatto è netto. Pioli si infuria e ha ragione.

33’ Parolo stende Izzo con un intervento molto duro, non da giallo netto, ma ha rischiato la seconda ammonizione e, dunque, il rosso.

SECONDO TEMPO
13’ Hoedt viene fermato fallosamente da Munoz sul limite dell’area. Anche in questo caso Orsato lascia
correre, ma era punizione – e da buona posizione – per i biancocelesti.

16’ Munoz e Djordjevic: contatto duro. L’arbitro ammonisce il genoano. Decisione che appare severa.

19’ Pavoletti viene fermato per fuorigioco: quando l’attaccante riceve il pallone, a pochi metri da Marchetti, è in evidente off side.

23’ Keita entra in area e, al primo leggero contatto di Munoz, cade a terra. L’attaccante guarda il quarto uomo come per chiedere il rigore: era da giallo, per simulazione. Ma Orsato non lo sanziona.

27’
Cataldi ostacola Dzemaili e si prende il giallo. Giusto

37’ Munoz fermato in posizione di fuorigioco. Giusta la chiamata di Fiorito.

41’ Nel giro di due minuti vengono ammoniti sia Rincon, del Genoa (diffidato, salterà Milan-Genoa) e Lulic. Anche in questo caso, le decisioni appaiono corrette.

Fonte: Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Genoa Lazio a raggi X

CHIAVE TATTICA DEL GENOA – Gasperini schiera il nuovo arrivato Suso dietro le punte, ma l’ex Milan sarebbe dovuto arretrare più spesso a imbastire la manovra. Per gran parte del match i rossoblu hanno avuto il baricentro troppo basso. Più pericolosi nella ripresa in cui hanno sfruttato le ripartenze.

CHIAVE TATTICA DELLA LAZIO – Proprio come contro Inter e Fiorentina, Pioli ha basato il suo gioco sul pressing alto di Milinkovic-Savic e Parolo sui mediani del Genoa. La squadra è stata compatta e ha giocato con la linea difensiva, ma come al solito non è riuscita a concretizzare.

Entrambi gli allenatori hanno provato a vincere la partita: Gasperini rinforzando il centrocampo nella ripresa inserendo Rigoni e Tachtisidis (che ha pure rischiato di segnare), mentre Pioli inserendo Keita e Lulic. La svolta non c’è stata anche a causa dei problemi della Lazio negli ultimi 30 metri. C’è troppa frenesia e gli attaccanti sentono il peso del problema del gol.

Fonte: Corriere dello sport

EURORIVALI – Il Galatasaray non va oltre il pari, Champions sempre più lontana

Il Galatasaray, reduce da 10 punti in 5 incontri, non va oltre il pari nella partita disputata in casa contro il Konyaspor. Uno scontro diretto per l’Europa contro un’ottima formazione caricata dall’aver centrato, tra campionato e coppa, sei vittorie consecutive. Il match, però, non premia le attese e ne esce un incontro avaro di emozioni. Nonostante il tecnico Denizli abbia schierato in campo un grande potenziale offensivo – Bulut, Sneijder, Otzekin e Gumus contemporaneamente sul terreno di gioco – la partita non si sblocca dal risultato di partenza. Con il punto preso i giallorossi si portano a 34 punti in classifica, -12 dal Fenerbahce capolista e a -7 dal Besiktas, che però ha tre gare da recuperare. La classifica è deficitaria e la Champions è sempre più distante dato che tramite la Super Liga Turca solamente due squadre accedono alla più importante competizione internazionale. Il Konyaspor, invece, resta a un punto dalla coppia GalatasarayBasaksehir, terza e quarta forza in campionato, in corsa per l’accesso all’Europa League. Visto l’andamento delle cose per il Gala si prospetta una lotta a cinque con le altre pretendenti Kasimpasa e Akhisar Belediye fino al termine della stagione.

CRONACA – Link di un sito di escort sulla pagina fb della polizia inglese ma si tratta di uno scherzo…

La polizia inglese ha tremato per il tweet che li invitava a “controllare la loro pagina Facebook” perché c’era “qualcosa di, diciamo così,abbastanza inconsueto” ossia il link a un sito di escort. Più che un errore, riporta il Manchester Evening News, sarebbe statouno scherzo ben orchestrato. “Non c’è alcun collegamento del genere sulla nostra pagina ufficiale, è solo una burla” hanno postato gli agenti di Manchester che, dopo aver rimosso anche il cinguettio del burlone, si saranno anche fatti una bella risata.

Fonte: AdnKronos

CRONACA – Usa attacca Corea del Nord: “Azione provocatoria”

La Corea del Nord continua la sua sfida all’autorità dell’Onu e alla comunità internazionale lanciando nel primo giorno utile il suo razzo a lunga gittata con la messa in orbita di “Kwangmyongsong-4”, il satellite per le osservazioni terresti: la riuscita dell’operazione, tutta da verificare, è affidata alla tv di Stato Kctv.

Dopo il quarto test nucleare del 6 gennaio, oggi è maturata un’altra operazione ad alto rischio, che ha scatenato le durissime reazioni di Usa, Giappone e Corea del Sud (che hanno sollecitato e ottenuto la convocazione d’urgenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu, sempre oggi alle 11 di New York), completata in circa 10 minuti da quando il razzo ha lasciato alle 9:01 locali (1:31 in Italia) la base di Dongchang-ri, su esplicito ordine del “comandante supremo Kim Jong-un”.

Sul successo, tuttavia, il governo di Seul ha espresso da subito forti dubbi: il razzo, in particolare, avrebbe percorso una traiettoria di alcune centinaia di chilometri esplodendo a sudovest dell’isola sudcoreana di Jeju. Insomma, si sarebbe trattato di un “fallimento”. “Un’azione provocatoria in palese violazione delle risoluzioni dell’Onu”, ha commentato la Casa Bianca, condannando “nei termini più forti” la mossa di Pyongyang. Giudizi duri sono stati espressi dal Segretario di Stato John Kerry “violate le risoluzioni Onu”), mentre per il premier nipponico Shinzo Abe si è trattato di un fatto “inaccettabile”. La presidente sudcoreana Park Geun-hye ha parlato di “provocazione inaccettabile che merita pesanti sanzioni”.

Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha sollecitato la Corea del Nord a porre fine “alle azioni provocatorie immediatamente” osservando attraverso un portavoce che la mossa del Nord è maturata “nonostante la richiesta della comunità internazionale per evitare un atto del genere”. Quanto alla Cina, il tradizionale e storico alleato di Pyongyang, il primo commento, a poche ore dei festeggiamenti del Capodanno lunare, fa capo all’agenzia ufficiale Xinhua: “in merito alla sua reale natura, il lancio rimarca uno sviluppo negativo della situazione nella penisola coreana dato che ha suscitato ansia e preoccupazione su vasta scala nel mondo”.

Fonte: Ansa

LA CRONACA – Tanta intensità, ma poche emozioni. Tra Genoa e Lazio vince la noia

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Dopo la debacle interna contro il Napoli, la Lazio di Pioli è salita a Genova per sfidare i rossoblu con mille problemi. Alla pesante assenza di Candreva, si è andata ad aggiungere quella di Onazi. Ma nell’ultima ora, Pioli ha anche deciso di rivoluzionare la squadra. Fuori Lulic e Keita e dentro Mauri e Djordjevic. Nonostante tutto la vittoria non arriva e il sesto posto resta un miraggio.

Primo tempo: partenza sprint per la Lazio che nel giro di tre minuti conquista tre calci d’angolo. Pressing alto e intensità mettono il Genoa alle corde. I biancocelesti sono pericolosi già al 5’ minuto. Il giovane Cataldi dal limite dell’area di rigore, fa partire un destro di controbalzo che però trova preparato Perin, che devia in angolo.

Traversa: siamo al 17’ quando i biancocelesti vanno vicino al gol del vantaggio. Angolo di Cataldi, bellissima torsione di capitan Mauri che con un colpo di testa va a colpire la traversa a Perin battuto. Nella seconda metà del primo tempo l’intensità laziale diminuisce, permettendo al grifone di respirare. Al 34 prima fiammata di Pavoletti che di testa spara alto. Poi al 37’ Cerci semina il panico sulla sinistra ma il suo cross non trova il tap in di Pavoletti e Konko può liberare in angolo. Dopo due minuti si va negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.

Secondo tempo: la ripresa inizia con Patric che subentra a Basta. I ritmi sono nettamente più bassi. Il Genoa prende le misure alla Lazio che non riesce più ad avere il pallino del gioco. Al 64’ pioli tenta la carta Keita per Mauri. Nessuna delle due squadre, nonostante i cambi effettuati, riesce a creare occasioni da gol o quantomeno pericolose. Keita spreca un buona occasione in contropiede appoggiando a Perin. Al minuto 77 ultimo cambio per Pioli: dentro Lulic per l’ammonito Cataldi. Si lotta molto a centrocampo, ma di occasioni nemmeno l’ombra. Termina 0-0 tra Genoa e Lazio. Un punto che fa morale ma inutile ai fini della classifica.

Marco Corsini

CONFERENZA – Gasperini: “Soddisfatto del pari. Abbiamo giocato da squadra”

Il mister Gasperini è soddisfatto del pari rimediato contro la Lazio. Il Genoa ha resistito senza problemi agli attacchi biancocelesti: “Giocare contro squadre come la Lazio non è facile per nessuno. Nonostante tutto abbiamo dimostrato grande compattezza e abbiamo giocato da squadra. Abbiamo avuto le nostre occasioni e magari potevamo sfruttarle meglio, ma il pari è giusto“. Poi sul manto erboso del Ferraris: “Non era in buone condizioni e ciò ha penalizzato entrambe le squadre“.

CONFERENZA – Pioli: “Se giochiamo sempre così risaliremo in fretta. Djordjevic? Gli manca solo il gol”

Pioli in conferenza stampa ha commentato il deludente pari della sua Lazio contro il Genoa. Un’occasione sprecata per risalire in classifica, figlia della solita inesistenza concretezza sotto porta. Il mister ha risposto così alle domande dei giornalisti:

Come sta Basta?

“Ha avuto un risentimento muscolare e ho messo Patric”

Niente gol e pochi tiri in porta.

“Non troviamo il gol ma la squadra ha giocato bene se si gioca sempre così ci risolleveremo. La squadra è migliorata per approccio, per impatto. Per quel che abbiam prodotto meritavamo la vittoria, ma molte situazioni ci stanno penalizzando”

Come mai questa nuova formazione?

“Ho messo la formazione migliore in virtù di quello cho visto in settimana in allenamento”

Djordjevic continua a non segnare…

Filip per me ha fatto una buonissima prestazione. Gli è mancato solamente il gol. Sicuramente dobbiamo migliorare nella fase offensiva e trovare quell’ultimo passaggio che ci sta mancando”.

 

Patric: “Felice per la chance, ma peccato non aver raccolto i 3 punti”

In zona mista, al termine della sfida di Genova tra Genoa e Lazio, è intervenuto il terzino spagnolo Patric, subentrato a Basta nell’intervallo. Nonostante il pareggio, lo spagnolo è apparso soddisfatto della prestazione della squadra: “Volevamo vincere, sapevamo che stasera era una partita molto importante. Abbiamo lottato fino alla fine ed è un vero peccato non siano arrivati i 3 punti. Dobbiamo continuare a lavorare sodo, solo con il lavoro possono arrivare i risultati. La squadra oggi ha dato tutto“. Finalmente il classe ’93 ha avuto una chance: “Ho lavorato tanto in allenamento, il mister mi ha detto che sto lavorando bene. Il calcio italiano è molto diverso da quello spagnolo e sicuramente devo ancora crescere, ma quando il mister vuole schierarmi io mi faccio trovare pronto“. Riguardo il suo modo di giocare:Mi piace spingere, sono un terzino a cui piace attaccare. Forse devo migliorare ancora nella fase difensiva ed adattarmi meglio al calcio italiano, soprattutto a livello tattico. Ho bisogno di lavorare, sono felice di essere nella Lazio e continuare ad imparare“. La squadra non tira in porta, non riesce a finalizzare: “Manca anche un po’ di fortuna, ci sono partite in cui il risultato si sblocca subito mentre in altre il gol non vuole mai arrivare. I nostri giocatori offensivi lavorano duramente tutti i giorni: Djordjevic, Mauri, Felipe e Keita hanno lavorato molto bene. Forse ci è mancata un po’ di fortuna sotto porta ma sono sicuro che i gol arriveranno”.

 

 

Pioli:”Ottima prestazione ma dovevamo essere più cattivi”. Poi su Anderson…

Al termine della gara pareggiata 0-0 è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium il mister Stefano Pioli: “La sostituzione dBasta è dovuta ad un risentimento muscolare, veniva da un lungo stop”. Poi sulle condizioni del campo ammette: “Il campo non ha aiutato, giocare in un campo così non è possibile. Negli altri campionati non vedo campi del genere”. Sulla prova della squadra: “Ci è mancata la zampata, abbiamo giocato bene ma ci è mancata la cattiveria. Malgrado tutto abbiamo avuto le nostre occasioni, ma dovevamo portare a casa un risultato migliore”. Sull’undici titolare dichiara: “Ho messo Mauri al posto di Keita per quello che ho visto in settimana, Stefano sa sempre trovare lo spazio e negli inserimenti è bravissimo, ora sta bene e ho preferito lui che sa darci profondità e palleggio. Credo che abbiamo fatto bene al primo tempo con chi ha giocato dal primo minuto. Col Napoli era mancata l’aggressività ed oggi l’abbiamo messa in campo, il lavoro della squadra è stato buono e il Genoa ha avuto difficoltà a girar palla. Anderson superficiale? io credo sia un giocatore di qualità, oggi ha fatto un gran lavoro per la squadra, poi ci si aspetta sempre il guizzo vincente e obbiettivamente poteva essere più cattivo all’ultimo minuto dando una palla migliore a Lulic. La prestazione della squadra c’è stata e se avessimo giocato sempre così anche in passato, a questo punto parlavamo di un’altra classifica“. Sulla prova di Milinkovic: “E’ un giocatore di grande qualità e può diventare un giocatore di alto livello”.

Mister Pioli è poi intervenuto ai microfoni di LazioStyleChannel: “Stasera è mancata la cosa più importante, il gol. La squadra ha lavorato bene, ha avuto un ottimo atteggiamento. Abbiamo giocato un buonissimo primo tempo in cui abbiamo prodotto tanto, ci è mancato il gol“.  Partita di grinta ed agonismo, con alcuni cambi inaspettati di formazione: “Era quello che volevo, tanta grinta, cosa che in alcune partite ci è mancata. Se avessimo giocato sempre con questo atteggiamento sicuramente avremmo una classifica migliore. La formazione? La scelgo in base a quello che vedo in settimana durante l’allenamento, anche pensando ai cambi a partita in corso.” Oggi ottima prova della coppia difensiva Mauricio-Hoedt: “Credo che la prestazione difensiva dipenda molto dal lavoro di tutta la squadra, tutti hanno corso e portato pressione e questo ha sicuramente agevolato i difensori, che comunque si sono comportati molto bene“. Un commento sulle prestazioni di Felipe Anderson e Mauri: “Vedo un Felipe in crescita. Chiaramente da uno come lui ci si aspetta sempre qualcosa in più, la giocata decisiva. Ha bisogno di fiducia e sono convinto che tornerà il giocatore che conosciamo. Mauri ci dà molte soluzioni, bravo negli spazi e negli inserimenti, ci consente di variare molto il nostro gioco“.

Burdisso: “Dobbiamo lottare sempre come stasera, ma…”

Finisce 0-0 la partita tra Genoa e Lazio, che torna da Genova con qualche rimpianto per le occasioni sprecate. Al termine della gara è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium il difensore del Genoa Nicolas Burdisso: “Stiamo facendo delle ottime partite, ma dobbiamo fare qualche punto in più, dobbiamo giocarcela come oggi e portare qualche punto a casa”.

LE PAGELLE DI GENOA-LAZIO

ECCO LE PAGELLE DI GENOA-LAZIO

Genoa

Perin 6,5 – In apertura è ottimo il tuffo che nega la gioia del gol a Cataldi. Nella ripresa invece non compie parate di chissà quali entità.

Munoz 6 – Preferito a De Maio prende in consegna Mauri. Bravo nella posizione e nel murare qualche cross basso proveniente dal fondo, soffre un po’ l’imprevidibilità del capitano biancoceleste. Nella ripresa va vicino al gol di testa ma il suo tiro è centrale.

Burdisso 6,5 – Il migliore. Dopo aver saltato il turno infrasettimanale per un fastidio al polpaccio, il suo rientro dà sostanza al reparto arretrato. Bravo nella marcatura su Djordjevic a cui non concede molto spazio.

Izzo 6 – Ottima la marcatura a uomo su Felipe Anderson che non riesce a combinare un granché. Nella ripresa accusa un po’ di stanchezza ma tutto sommato il suo cliente non è mai pericoloso più del dovuto.

Ansaldi 6,5 – Buona la gamba, un po’ meno la tecnica individuale. Quando può spinge sulla corsia di destra, non dimenticandosi mai della fase difensiva. Sfortunato, è costretto a lasciare il campo per infortunio. Dal 56′ Rigoni 6 – Entra subito in partita, lottando sulla mediana senza mai togliere la gamba, recuperando diversi palloni importanti.

Rincon 5,5 – Sulla mediana non riesce a trovare i tempi giusti per far ripartire la manovra dei padroni di casa. Soffre la pressione dei centrocampisti di Pioli. Anche nella ripresa non appare in splendida forma. Ammonito, salterà la prossima gara contro il Mlan.

Dzemaili 6 – Al posto di Rigoni, l’ex Napoli dimostra di avere una buona capacità d’interdizione. Nel primo tempo è anche autore di due buone ripartenze che però non vengono finalizzate in rete dai compagni.

Laxalt 6 – Dopo un primo tempo in ombra, dove tocca pochi palloni non rendendosi mai pericoloso. Nella ripresa gioca con più libertà di azione, dando sfogo alla sua velocità.

Suso 6 – Le sue giocate potrebbero dar profondità alla manovra, facilitando il lavoro della punta centrale. Dopo un primo tempo un po’ sotto tono, nella ripresa ha più spazio per dar via alle sue iniziative. Dal 78′ Lazovic s.v.

Pavoletti 5 – Davanti ai collaboratori del CT Antonio Conte, il bomber rossoblu viene stretto nella morsa dei centrali avversari. Senza i rifornimenti necessari la sua pericolosità viene meno. Nel finale s’infortuna ai flessori della coscia destra.

Cerci 4,5 – Il peggiore. Pochissimi i palloni giocati durante la prima frazione di gioco, non riesce mai a rendersi pericoloso nemmeno durante la seconda frazione. Da rivedere in un secondo momento. Dal 68′ Tachtsidis 6 – Entra per rinforzare la mediana di Gasperini. Al 75′ ha la palla gol per portare in vantaggio i suoi ma non la sfrutta a dovere.

All. Gasperini 6 – La formazione schierata è buona ma l’avversario pare avere più benzina in corpo. Infatti sopratutto nella prima parte del match, il centrocampo soffre e non arrivano i rifornimenti per i terminali offensivi. Anche nella ripresa il sostanziale equilibrio fra le forze in campo, limita le giocate del Grifo e il punto conquistato può considerarsi come un buon bottino.

Lazio

Marchetti 6 – Nel primo tempo non compie una parata degna di nota, mentre nella ripresa deve soltanto respingere un colpo di testa di Munoz.

Basta 6 – Dopo le amnesie commesse nel match contro il Napoli disputa un buon primo tempo. È costretto a lasciare il campo per infortunio. Dal 46′ Patric 6 – Dopo la trasferta di Milano contro l’Inter e la presenza a inizio stagione contro il Chievo, riecco uno dei giocatori più discussi dell’ultima campagna acquisti. Gara ordianta senza sbavature anzi, lo spagnolo dimostra di saper trattare bene il pallone, dando vita a qualche buona iniziativa personale.

Mauricio 7 – Un primo tempo praticamente senza sbavature, lontano ricordo del Mauricio a cui siamo abituati. Anche nei secondi quarantacinque minuti non commetti errori offrendo una prestazione da incorniciare.

Hoedt 7 – Il migliore. Praticamente inoperoso durante i primi quarantacinque minuti, se non alla fine di tempo, quando in scivolata è bravo a intercettare la pericolosa conclusione di Pavoletti. Anche nella ripresa intervento analogo sempre sul bomber genoano che, lanciato a rete viene fermato grazie a un tackle puntule e preciso

Konko 6,5 – Dopo la parentesi negativa contro il Napoli, stasera il francese è di nuovo attento nel marcare Cerci, al quale non concede molte palle giocabili.

Milinkovic-Savic 6,5 – Torna dopo aver scontato il turno di sqaulifica, si riprende subito il posto da titolare al fianco a Parolo. Giocatore di sostanza, per come si muove in campo, sembra molto più maturo della sua carta d’identità.

Cataldi 6,5 – Angolatissima la sua conclusione che poteva dare il vantaggio ai suoi. Inizia a prendere confidenza con il ruolo di playmaker. Esce dopo aver perso qualche pallone di troppo. Dal 75′ Lulic 6 – Un quarto d’ora per dare energie al centrocampo.

Parolo 6,5 – Inizia subito bene, pressando alto su Dzemaili e Rincon. Su e giù a iosa per tutti i novanta minuti, è un rispettabile combattente del centrocampo capitolino. Ammonito salterà la gara contro il Verona.

Felipe Anderson 5 – Il peggiore. Fra i giocatori laziali è quello che di sicuro si rende meno pericoloso per tutto il primo tempo. Anche nel secondo tempo continua a sbagliare diversi palloni facili, non entrando mai in partita.

Djordjevic 5 – L’attaccante inizia bene dandosi molto da fare, ma il gol continua a mancare. Dopo un primo tempo vivace, la ripresa lascia a desiderare.

Mauri 6,5 – Torna titolare dopo più di quattro mesi dalla gara di andata disputata contro il Napoli, presentandosi con la fascia di capitano sul braccio. Il suo rientro è un toccasana per la manovra del mister Pioli. A parte la traversa colpita al 20′ con un abile colpo di testa, la prestazione del giocatore brianzolo è più che positiva. Dal 65′ Keita 6 – Una mezz’ora scarsa per cercare il guizzo dai tre punti. Solito dinamismo ma sotto porta ancora latita.

All. Pioli 6 – Novità nello schieramento iniziale con Lulic e Keita che partono dalla panchina, al posto di Mauri e Djordjevic schierati dal primo minuto. Ottima la prima frazione con il pressing alto e un Mauri in più. Cià nonostante le azioni create sono poche, i gol degli attaccanti continuano a non arrivare e i punti raccolti sono soltanto 33. Ora l’Europa League appare lontanissima.

Arbitro: Orsato 6,5 – L’arbitro internazionale commette solo l’errore di non fischiare una punizione dal limite a Felipe Anderson sul finire del primo tempo. Nella ripresa poteva ammonire Keita per simulazione.

TABELLINO

GENOA-LAZIO 0-0

Genoa (3-4-3): Perin; Munoz, Burdisso, Izzo; Ansaldi (dal 56′ Rigoni), Rincon, Dzemaili, Laxalt; Suso (dal 78′ Lazovic), Pavoletti, Cerci (dal 70′ Tachtsidis). A disp: Lamanna, Marchese, De Maio, Gabriel Silva, Fiamozzi, Donnarumma, Ntcham, Capel, Pandev, Matavz. All: Gian Piero Gasperini

Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta (dal 46′ Patric) Mauricio, Hoedt, Konko; Milinkovic-Savic, Cataldi (dal 75′ Lulic), Parolo; Felipe Anderson, Djordjevic, Mauri (dal 65′ Keita). A disp: Berisha, Guerrieri, Braafheid, Gentiletti, Klose. All: Stefano Pioli

Arbitro: Daniele Orsato della sezione di Schio

Marcatori: —

Ammoniti: 18′ Parolo (L), 52′ Suso (G), 60′ Munoz (G), 71′ Cataldi (L), 85′ Rincon (G), 86′ Lulic (L)

Espulsi: —

 

Cataldi all’intervallo: “Fino ad ora abbiamo fatto noi la partita, ma adesso…”

Al termine dei primi 45 minuti tra Genoa e Lazio, è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium Danilo Cataldi: Abbiamo fatto noi la partita nella prima frazione di gioco, ma ci è mancata la cattiveria giusta, speriamo nel secondo tempo di riuscire a sbloccare la partita.

Cerci: “Fare punti sarebbe molto importante”

Per presentare l’incontro tra Genoa e Lazio è intervenuto ai microfoni di Sky Sport il genoano Alessio Cerci. Queste le sue parole: “Quella di oggi è una di quelle gare da cui bisogna ricavare punti e muovere la classifica. La classifica non ci fa paura, abbiamo un’ottima squadra con buoni giocatori. In passato ho sempre segnato ma ora il gol inizia a mancarmi. Non devo pensarci più del dovuto perchè quando ci pensi tanto le cose non arrivano. Lavoro ogni giorno con serenità per tornare a esultare”.

Tare: “Finchè la matematica non ci condanna dobbiamo crederci”. E sulla squalifica…

A pochi minuti dall’inizio di Genoa-Lazio ai microfoni di Mediaset Premium è intervenuto Igli Tare. Il dirigente biancoceleste ha parlato dell’incontro di questa sera a Genova e, inoltre, è tornato sui buu dell’Olimpico nella gara con il Napoli.

Punti importanti sia per rialzare la testa che per la corsa all’Europa: “E’ un po’ che siamo entrati nell’ordine d’idee che possiamo ancora raggiungerla ma il tempo passa e abbiamo davanti squadre di rango. Siamo consapevoli che sarà difficile, ma finché la matematica non ci condanna abbiamo il dovere di esserci”.

Gli ululati razzisti sono un atto contro la società? “Non credo che i “buu” siano stati rivolti contro la società, noi siamo abituati a ben altri cori. Scherzi a parte, situazioni come quella di mercoledì scorso non devono succedere. Prendiamo le distanze, la tifoseria laziale non è così come viene descritta. I “buu” sono rivolti contro un giocatore forte, anche noi in squadra abbiamo giocatori di colore e tutti hanno un bel rapporto con i tifosi. Ma quello tenuto è stato un atteggiamento sbagliato e che va evitato, non abbiamo nulla da dire, la squalifica è giusta”.

Cosa è cambiato dalla scorsa stagione? “Mercoledì il Napoli mi è sembrata la Lazio dell’anno scorso. Noi abbiamo perso continuità e certezze. Ogni settimana dobbiamo crederci e giocare ogni incontro come fosse una finale. Inoltre abbiamo avuto assenze importanti, mercoledì mancavano sei titolari. Abbiamo perso la consapevolezza di essere una grande squadra in grado di lottare per gli obiettivi fino al termine”.

Cataldi: “Siamo un gruppo compatto e stasera cercheremo di dimostrarlo”

Nel prepartita di Genoa-Lazio è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel Danilo Cataldi. Il centrocampista biancoceleste ha dichiarato: “Siamo consapevoli che quella di questa sera è una gara difficile. Il Genoa gioca sull’intensità ma dobbiamo fare bene per conquistare la vittoria dopo una partita difficile come quella con il Napoli. Sono contento, l’aver rinnovato il contratto mi rende felice, però credo che i risultati della squadra siano la cosa che più soddisfi un calciatore. Stasera tenteremo di dare il massimo e io cercherò di dare ancora di più. Siamo un gruppo compatto, a volte riusciamo a dimostrarlo a volte no, speriamo stasera sia la volta buona”.

FORMAZIONI UFFICIALI di Genoa-Lazio

Queste le formazioni ufficiali di GenoaLazio, 24esima giornata del campionato di Serie A Tim, in scena allo Stadio Marassi di Genova.

Genoa (3-4-3): Perin; Munoz, Burdisso, Izzo; Ansaldi, Rincon, Dzemaili, Laxalt; Suso, Pavoletti, Cerci
A disp.: Lamanna, Marchese, De Maio, Gabriel Silva, Fiamozzi, Tachtsidis, Donnarumma, , Ntcham, Capel, Lazovic, Rigoni, Pandev, Matavz
All.: Gian Piero Gasperini

Squalificati: –
Indisponibili: –
Diffidati: 
Dzemaili, Izzo, Rincon

Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, Mauricio, Hoedt, Konko; Milinkovic-Savic, Cataldi, Parolo; Felipe Anderson, Djordjevic, Mauri
A disp.: Berisha, Guerrieri, Braafheid, Gentiletti, Patric, Lulic, Keita, Klose
All.: Stefano Pioli

Squalificati: Matri
Indisponibili: De Vrij, Kishna, Biglia, Radu, Bisevac, Morrison, Candreva, Onazi
Diffidati: Parolo

Arbitro: Orsato (Sez. di Schio)
Assistenti: Di Liberatore – Fiorito
IV uomo: Alassio
Addizionali:  Mazzoleni – Chiffi

SEI NAZIONI – L’Italia sfiora l’impresa in Francia

Italrugby vicina allo storico successo in terra di Francia. In uno Stade de France blindato, alla riapertura dopo gli attacchi terroristici del 13 novembre 2015, il XV del ct Jacques Brunel offre una prova gagliarda nella prima giornata del Sei Nazioni, venendo sconfitto 23-21 (10-8). Gli azzurri, quasi sempre avanti nel punteggio, mettono a segno due mete, con Parisse e Canna, che realizza anche un drop, una trasformazione e un calcio piazzato. Nel finale anche Haimona centra i pali con un calcio di punizione riportando avanti l’Italia sul 21-20 ma nell’azione successiva l’arbitro inglese Doyle vede un’irregolarità di Parisse e concede un calcio di punizione ai francesi per il definitivo 23-21 di Plisson. Prossimo appuntamento il 14 febbraio all’Olimpico di Roma contro l’Inghilterra.

Fonte: Ansa

OLTRECONFINE – Leicester: yes, you can. Demolito anche il City, ora è fuga…

Dagli abissi della classifica ad un attico con vista sul paradiso: il Leicester di Claudio Ranieri passa anche sul campo del Manchester City e va in fuga, diventando ufficialmente la squadra da battere della Premier League. Lo suggeriscono le quote dei bookmakers, che dopo il successo all’Etihad stadium indicano le strepitose Foxes favorite nella corsa al titolo nazionale; lo certificano i sei punti di vantaggio sul secondo posto quando mancano 13 partite alla fine. Meno di un terzo della stagione, e la favola continua. Sempre più magica e coinvolgente, tanto che il Leicester dei miracoli è ormai stata adottata dalla stragrande maggioranza dei tifosi inglesi. “E’ una Premier League pazzesca. Abbiamo giocato bene perché i giocatori non hanno mai avuto paura – le parole a fine gara di un raggiante Ranieri -. Volevamo vincere e ci siamo riusciti perché abbiamo mantenuto sempre la giusta concentrazione. Ora però dobbiamo riposare perché abbiamo speso tantissimo. Certe volte corriamo più della palla. Affrontiamo sempre ogni partita come fosse l’ultima, e in questo momento la fiducia è massima. Il titolo? Ci sono tante super-squadre ma ci proveremo, perché no?“. D’altronde le Volpi, squadra outsider per definizione, non solo vincono ma non smettono di stupire per coraggio, determinazione, sacrificio. Anche a Manchester si sono imposte con pieno merito, soffrendo quando c’era da soffrire senza mai rinunciare a giocare, ribattendo colpo su colpo ad una squadra che – a livello economico – vale cinque volte di più. Uno spirito famelico che ha consentito di scalare le gerarchie della classifica: 12 mesi fa, dopo 24 giornate, il Leicester era ultimo con soli 17 punti (e a -7 dalla salvezza), oggi di punti ne ha 53, lanciassimo verso il suo primo storico trionfo in campionato. Anche perché all’Etihad stadium la capolista non si limita a speculare sul (fortunoso) vantaggio trovato nei primissimi minuti (Robert Huth con la complicità di Martin Demichelis). Ma sotto una pioggia battente sfiora il raddoppio, prima di subire il ritorno del City. Né Aleksander KolarovSergio Aguero però sono precisi, mentre un netto fallo su Pablo Zabaleta viene considerato (erroneamente) fuori area. Un colpo di fortuna meritato ad inizio ripresa dalla splendida perla di Riyad Mahrez che danza sulla palla prima di sorprendere dal limite Joe Hart. Tramortito, e forse anche distratto dalle voci sul prossimi arrivo di Pep Guardiola in panchina, il City appare inerme: ci prova Fernando ma Kasper Schmeichel è più reattivo. Così, inevitabile, arriva il tris, sugli sviluppi di un angolo, ancora con Robert Huth, centrale difensivo che sullo 0-2 si trovava nell’area avversaria. A dimostrazione della mentalità spregiudicata che Ranieri ha saputo trasmettere ai suoi. Allo scadere Sergio Aguero trova la rete della bandiera, troppo tardi per riaprire la contesa. Che lancia in orbita il Leicester, “la seconda squadra” di tutti quelli che sperano nel lieto fine della favola.