L’infortunio l’ha tenuto fuori dalla gara di ritorno contro lo Sparta Praga e contro il Milan, ma al derby Milinkovic-Savic proprio non vuole rinunciare. Il serbo sta bruciando le tappe e nella stracittadina potrebbe perlomeno sedersi in panchina. Sul suo profilo instagram Milinkovic-Savic ha scritto: “Non vedo l’ora di tornare”.
Mihajlovic-Lazio, interviene anche Galliani
Quello di Sinisa Mihajlovic è certamente il nome più caldo in casa Lazio per la sostituzione di Stefano Pioli, che a fine stagione, salvo sorprese, dirà addio alla panchina biancoceleste. Finora sulle prospettive del tecnico serbo nessuno si era ancora espresso ufficialmente. Almeno fino a questa mattina, quando il patron rossonero Silvio Berlusconi ha assicurato la continuazione del rapporto con l’ex allenatore della Sampdoria in caso di vittoria nella prossima finale di Coppa Italia contro la Juventus. A rincarare la dose ci ha poi pensato l’ad Adriano Galliani, che, intervenuto ai microfoni de ‘lalaziosiamonoi’, ha smentito le voci circolate in merito ad un incontro con il numero uno biancoceleste Claudio Lotito riguardo al futuro dell’allenatore serbo Sinisa Mihajlovic. Poche parole, per ribadire che il futuro del tecnico di Vukovar dipenderà da quale sarà l’epilogo della stagione dei rossoneri.
Di Canio Story: in un’intervista al Nuovo Corriere Laziale, Volfango Patarca apre l’album dei ricordi
In un’intervista rilasciata al Nuovo Corriere Laziale in edicola questa settimana, Volfango Patarca è tornato a raccontare la storia di Paolo Di Canio. Ricordi da quando proprio dalle colonne dello storico giornale dedicato al calcio giovanile partì la segnalazione alla Lazio, fino al periodo vissuto fianco a fianco in cui Patarca si trovò a gestire genio e sregolatezza del giovane campione nel calcio degli anni ottanta.
Signor Patarca, durante la sua lunga carriera, soprattutto come Responsabile della scuola calcio della Lazio, ha visto crescere e maturare numerosi talenti, tra i quali Paolo Di Canio. Ci può raccontare come iniziò la sua carriera?
“Paolo, all’epoca quattordicenne, nel 1982, giocava per la Pro Tevere e venne a fare un provino per la Lazio, dove io ricoprivo il ruolo di Responsabile della scuola calcio. Le sue qualità sopra la media furono subito visibili, era un già un calciatore eccezionale e ne fui colpito in positivo.”
Secondo alcune ricerche, Paolo Di Canio le fu segnalato proprio da un giornalista del Corriere Laziale, è vero?
“Sì assolutamente, è vero, Aldo Angelucci, all’epoca giornalista per il Corriere Laziale, segnalò a me e alla Lazio un giovanissimo Di Canio e andai subito a osservarlo e visionarlo in un torneo quando giocava con la maglia della Pro Tevere, notando immediatamente le sue importanti qualità e portandolo alla Lazio.”
Avendo visto nascere e crescere calcisticamentePaolo Di Canio, cosa ne pensa della carriera che ebbe come calciatore?
“Non posso che esserne soddisfatto. Per me Di Canio per certi versi è stato una scommessa, perché in molti non ci credevano, ma poi si è visto che avevo ragione io, anzi, sono sicuro che poteva anche avere una carriera ancora migliore di quella che ha avuto.”
Con l’approdo di Di Canio alla Lazio, tra lei e il ragazzo che tipo di rapporto si creò?
“Il nostro rapporto fu sicuramente ottimo fin da subito, io l’ho se guito fino al suo debutto in Serie A con Giuseppe Materazzi, il 9 ottobre 1988 in Cesena‐Lazio e poi è diventato quello straordinario calciatore che meritava di essere.”
Può raccontarci qualche aneddoto che a distanza di anni le è rimasto impresso del giovane Di Canio?
“Ci sono tantissimi ricordi tra me e Paolo, uno in particolare quando lui non condivideva il passaggio alla categoria superiore nella quale io non mi occupavo più e iniziarono i primi screzi e malumori con gli altri allenatori. Una volta incontrai Di Canio dopo una finale gi vanissimi persa contro la Lodigiani nella quale l’allenatore non lo fece giocare. Lui gettò la borsa ma io gli corsi dietro facendogliela recuperare, rimproverandolo. Penso che da quel giorno è nato Paolo Di Canio calciatore. Un altro episodio è quando l’Italia vinse il campionato del Mondo nell’82 e lo vidi sopra il tetto di una macchina a festeggiare, lo presi per le gambe e lo feci scendere perché se avesse continuato si sarebbe fatto male e non sarebbe stato positivo per la sua carriera.“
MERCATO – Offerta americana per Klose. E per Biglia Lotito alza la posta
Che cosa ne sarà precisamente del suo futuro si saprà soltanto tra qualche settimana. Intanto però una cosa è certa: a fine stagione le strade della Lazio e di Miroslav Klose si separeranno. Il tedesco vuole continuare a giocare, come ha dichiarato nei giorni scorsi, e le squadre pronte ad accontentarlo non mancano. Tra esse, secondo quanto riporta ‘Leggo.it’, ci sarebbero i New York Cosmos: il sodalizio presieduto da Pelé sta infatti chiamando insistentemente il numero 11 biancoceleste per convincerlo a trasferirsi tra le proprie fila e, a tale scopo, gli avrebbe già fatto recapitare un’offerta di contratto biennale a 3 milioni di dollari netti annui, cui si aggiungeranno le cifre pattuite da Klose nei contratti con gli sponsor cui fa da testimonial. Non resta ora dunque che attendere la risposta dell’attaccante, il cui futuro sembra però sempre più orientato verso le stelle e le strisce.
E i prossimi saranno giorni cruciali anche sul fronte relativo a Lucas Biglia, la cui permanenza, visto l’interesse di numerosi top club, è appesa praticamente a un filo. La Lazio tuttavia non si rassegnerà facilmente a perdere il suo gioiello e a breve incontrerà il suo agente Enzo Montepaone per provare un ultimo disperato tentativo di prolungare il legame. Al momento, il contratto dell’ex Anderlecht scade nel 2018, ma Lotito e Tare sono pronti a condurlo verso il rinnovo con una proposta da 2,5 milioni annui (quasi il doppio rispetto agli 1,4 milioni che l’argentino percepisce attualmente). Un’offerta da top player insomma, con cui i due dirigenti sperano di contrastare le lusinghe giunte a Biglia in particolare da Madrid, sponda Real. In caso però di non raggiungimento dell’obiettivo, sono già pronti i sostituti, due per la precisione: uno è il giovane talento Youri Tielemans, che all’Anderlecht ha sostituito (senza rimpianti) proprio il regista di Mercedes, mentre l’altro è Jordi Clasie, che la scorsa estate aveva rifiutato il corteggiamento biancoceleste per trasferirsi a quel Southampton dove ora sta faticando a imporsi.
Viareggio Cup, agli ottavi Juventus a valanga. Nei quarti big match Inter-Fiorentina
QUARTI DI FINALE
VENERDÌ 25 MARZO
GRUPPO A
SPEZIA-TORINO
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)
JUVENTUS-BOLOGNA
La Spezia / Stadio “B. Ferdeghini” (ore 14) (Sintetico)
GRUPPO B
PALERMO-VIRTUS ENTELLA
Pistoia / Stadio “Melani” (ore 15)
FIORENTINA-INTER
Paganico (GR) / Stadio “Uzielli” (ore 15) (Sintetico)
Mihajlovic – Berlusconi ci ripensa, a patto e condizioni. Ecco quali
Silvio Berlusconi parlando ai microfoni di Tele Radio Stereo aggiusta il tiro riguardo al possibile allontanamento a fine stagione del tecnico serbo Sinisa Mihajlovic: “Non ho mai dato giudizi negativi su Mihajlovic. Sono i giornali che hanno fatto copia e incolla. Penso che in caso di vittoria del Milan sulla Juve in Coppa Italia, meriterebbe di restare allenatore”.
LAMENTELE – “Mi sono solo lamentato di vedere un Milan che non mi è piaciuto e non so quanto questo sia da attribuire all’allenatore o alla società che non ha saputo prendere i giocatori giusti. Non è solo colpa di Mihajlovic“.
VIDEO – Bruxelles: Salah Abdeslam, prima udienza. L’arrivo in tribunale
Siamo alla prima udienza, a partire dalle 9 di questa mattina, per Salah Abdeslam, l’uomo delle stragi di Parigi e Bruxelles (tramite i suoi sicari) arrestato la scorsa settimana.
Il tribunale di belga deve decidere se convalidare il fermo e valutare la validità del mandato di arresto europeo, che potrebbe facilitare l’estradizione del terrorista verso la Francia.
Berisha: “Il ruolo del portiere? Il più complicato. Sto cercando..”
La nazionale si prende il suo spazio e allontana molti giocatori dai rispettivi club. Sono soltanto nove i giocatori rimasti a Formello, tutti gli altri sono, invece sparsi per il mondo con le rispettive nazionali. Uno di questi Etrit Berisha, portiere albanese e secondo di Federico Marchetti, nella consueta conferenza stampa prepartita ha parlato della sua nazionale e del momento dei biancocelesti.
ALBANIA – “Ci stiamo allenando molto bene e ci stiamo preparando intensamente per questa doppia amichevole. Sono due partite che ci serviranno a capire a che punto siamo, se abbiamo raggiunto un buon livello. Non abbiamo molto tempo a disposizione e molte partite da qui agli Europei per collaudare la squadra, quindi dovremo sfruttare al meglio queste due sfide. Personalmente penso che siano molto importanti, ci aiuteranno a migliorare ancora”.
EUROPEI – Sulla preparazione in vista degli Europei Etrit ha detto: “Siate certi che stiamo lavorando ancora più duramente, perché non vogliamo fermarci qui. Attualmente l’intero gruppo è carico al massimo, vogliamo fare del nostro meglio a Euro 2016. Siamo molto uniti, siamo come fratelli. Ci fidiamo l’uno dell’altro e siamo sicuri che giocheremo alla grande in Francia. Non sarà facile perché ci troveremo ad affrontare squadre molto forti e competitive, ma faremo del nostro meglio per raggiungere il nostro obiettivo: quello di passare il turno”.
LAZIO – Capitolo biancocelesti per l’estremo difensore albanese: “Il ruolo del portiere è uno dei più difficili, perché noi non abbiamo la possibilità di fare cambi in continuazione. Questo complica la situazione. Non penso che ho giocato poco alla Lazio, sono sceso in campo in circa 20 partite. Più 10 con la Nazionale. Deve essere l’allenatore a capire se ho giocato abbastanza e se sono pronto. Sto cercando di fare del mio meglio in allenamento, così come continuerò a farlo anche in futuro. Credo di avere la giusta esperienza e mi farò trovare al 100% per il bene dell’Albania”.
Addio a Klose e Matri. Arriva un ‘regalo’ da Simeone?
Facciamo il punto degli attaccanti che a fine stagione lasceranno la Lazio, costringendo Tare ad un intervento ‘massiccio’ nella sessione del mercato estivo.
L’esperienza di Miroslav Klose in maglia biancoceleste è giunta al termine. Il ‘panzer’ tedesco a fine campionato lascerà Roma, portando con se la consapevolezza di rimpiazzare la casella vuota con un attaccante all’altezza del suo nome.
Anche Alessandro Matri pare non avere convinto la dirigenza e si appresta a ritornare a Milano, lasciando così un’altro vuoto da colmare. Soltanto Filip Djordjevic pare essere l’unico ‘fedele’ e inamovibile attaccante non cedibile.
TORRES – L’edizione odierna de ‘Il Corriere della Sera‘ parla di una suggestiva idea che ‘proverrebbe’ direttamente da Madrid: Fernando Torres, operazione simile a quella che Lotito fece con l’acquisto di Klose qualche anno fa. L’ingaggio del giocatore potrebbe essere un problema non da poco, lo spagnolo percepisce 4 milioni di euro l’anno. Cifra ben diversa da quella che andrebbe a prendere qualora decidesse di approdare in biancoceleste.
Conte: “Basta polemiche, volevo solo essere trasparente”
Da quando ha annunciato il suo addio ala guida della Nazionale Italiana per tornare ad allenare in una panchina di un club importante, le polemiche su Antonio Conte si susseguono senza tregua. Proprio l’attuale Ct dell’Italia ha provato a stemperare le discussioni nella conferenza stampa che precede l’amichevole tra Italia e Spagna. Queste le sue parole riportate dal portale Ansa.it: “Penso di aver fatto una cosa corretta, volevo essere trasparente. Qui ho fatto un’esperienza fantastica, non mi sono mai pentito della mia scelta e quando ho detto di sentirmi poco utilizzato ho usato una metafora rispetto a quello che mi era stato promesso, di lavorare molto più di quanto è successo, ma non volevo mancare di rispetto a nessuno, tantomeno alla Nazionale. Proprio dai media mi era stato chiesto di fare chiarezza, perché si potesse programmare il dopo. Penso di avere fatto una cosa corretta ma mi dispiace che comunque si cerca qualcosa per creare una polemica – ha aggiunto il Ct, tornando sulla metafora che aveva usato del sentirsi come in ‘garage’ – e mi dispiace ancora di più perché questa è stata un’esperienza fantastica che auguro a chiunque. Allenare una nazionale ti dà orgoglio smisurato“.
RASSEGNA STAMPA – Sousa in bilico: Pioli in pole position, ma piace molto Juric
Il gran ballo delle panchine può coinvolgere anche laFiorentina. I rapporti fra Paulo Sousa e la dirigenza viola si sono bruscamente raffreddati dopo le critiche del tecnico alla campagna invernale di mercato. Poi sono venuti la sconfitta con la Roma e i deludenti pareggi con Verona e Frosinone.
Amichevole Italia-Spagna, un minuto di raccoglimento a Udine
In occasione dell’amichevole calcistica di questa sera tra Italia e Spagna, a Udine, la Figc e la Federcalcio spagnola (cioè la Real Federaciòn Espanola de Football) “hanno concordato di osservare un minuto di raccoglimento in memoria delle studentesse universitarie decedute nell’incidente stradale occorso in Spagna nei giorni scorsi, delle vittime degli attentati di Bruxelles e di tutti gli atti di violenza e terrorismo che hanno stroncato vite innocenti“. Lo rende noto la federcalcio con un comunicato ufficiale.
RASSEGNA STAMPA – Pioli ‘inventa’ per il derby: Mauricio e Gentiletti terzini
Sembra quasi una partita a calcetto tra amici la seduta di allenamento della Lazio. Tra infortuni e impegni con le rispettive nazionali, in campo con Pioli solo 9 giocatori: Patric, Bisevac, Gentiletti, Mauricio, Braafheid, Mauri, Matri, Djordjevic e Klose. Lo aveva messo in preventivo, il tecnico biancoceleste, che la prima settimana di sosta sarebbe stata molto complicata dal punto di vista dell’organico a disposizione.
A FORMELLO SI ALLENANO SOLO IN 9 – Impossibile mettere in pratica prove tattiche per il derby, così la squadra si è limitata a qualche esercizio atletico e ai classici tiri in porta. In una di queste esercitazioni, c’erano i tre centravanti più Mauri in mezzo all’area ad aspettare i cross dei difensori: dalla destra, oltre a Patric, partivano anche quelli di Mauricio, mentre dalla sinistra, insieme a Braafheid, c’era pure Gentiletti. Chissà che, in vista della sfida alla Roma, i due sudamericani non siano presi in considerazione anche da terzini. L’emergenza in difesa per l’occasione sarà in ogni caso altissima, perché mancheranno sicuramente lo squalificato Lulic, gli infortuni Konko e Radu, più Basta, difficilmente recuperabile.
Fonte : La Repubblica
RASSEGNA STAMPA – Ventura si candida: «Se sono rose, fioriranno». Mihajlovic resiste
È salito in pole Ventura, è tra i favoriti per la panchina della Lazio, potrebbe sostituire Pioli. L’attuale tecnico del Torino saluterà Cairo a fine stagione, sposerebbe volentieri il progetto Lotito, ha superato la candidatura di Mihajlovic: «Sono discorsi prematuri – ha spiegato l’ex tecnico del Bari ai microfoni de lalaziosiamonoi.it – non c’è niente di concreto. Se son rose fioriranno».
Dal mercato estivo invece arriveranno diversi calciatori, la rivoluzione è in atto. Per l’attacco piace sempre Ciro Immobile: il bomber napoletano è di proprietà del Siviglia, difficilmente verrà riscattato dal Toro per 11 milioni, la Lazio è alla finestra. Per la difesa attenzione a Tonelli dell’Empoli, mentre a centrocampo è spuntato Giaccherini.
Fonte : Il Tempo
RASSEGNA STAMPA – Lazio, allenamento a ranghi ridotti. Pomeriggio “alla moda” per Mauri, Matri e Marchetti
Tra infortuni e impegni con le rispettive nazionali, sono appena nove i giocatori che oggi pomeriggio si sono allenati nel centro sportivo di Formello. Eccezion fatta per Morrison, ancora assente, sono scesi in campo Mauricio, Gentiletti, Braafheid, Mauri, Matri, Klose e Djordjevic. Le prove tattiche in vista del derby, in programma il 3 aprile contro la Roma, scatteranno solo la prossima settimana. Pioli, intanto, spera di ricevere buone notizie dall’infermeria. Basta, Konko, Radu e Kishna, alle prese con problemi muscolari, non saranno disponibili per il match contro i giallorossi, mentre Milinkovic-Savic è l’unico ad avere chance di giocare. Il serbo sta recuperando da un fastidio al polpaccio (sospetta lesione di primo grado), accusato nella gara di andata degli ottavi di Europa League contro lo Sparta Praga.
Fonte : Il Messaggero
Un bracciale per il “Fair Play”. Mauri: “Incarna i valori dello sport, mi ricorda la Lazio”
Il campionato è fermo per gli impegni delle Nazionali e soltanto i pochi giocatori biancocelesti rimasti a Formello hanno ripreso ad allenarsi con intensità. Ma c’è tempo anche per pensare allo svago. Questa sera infatti, quattro giocatori biancocelesti sono stati invitati presso lo Showroom Cruciani a Roma per la presentazione di un bracialetto per celebrare il “Fair Play” con le iniziali SSL ricamate in rilievo. A rappresentare i colori biancocelesti erano: Stefano Mauri, Alessandro Matri, Federico Marchetti e Guido Guerrieri: stile ed eleganza che, in queste occasioni, non guastano mai. A margine dell’evento, sono arrivate le parole dell’ex capitano biancoceleste, Stefano Mauri. Ecco cosa ha dichiarato a Lazio Style Radio 89.3: “Sono molto felice di essere qui con i miei compagni, è sicuramente un modo per staccare la spina. Il braccialetto? Mi è piaciuto molto, sia perché ricorda i colori di una società storica e gloriosa come la Lazio sia perché incarna i valori dello sport. Il Fair Play deve esserci nello sport, come l’unione di gruppo in una squadra di calcio”.
OLTRE CONFINE – Troppo amore per il Leicester. Ranieri dice No alla Nazionale Italiana
Da quando Conte ha dichiarato che lascerà la Nazionale Italiana dopo Euro 2016, è scattata la ricerca incessante ad un suo valido successore. Tra i tanti nomi papabili c’è anche quello di un italiano che in Inghilterra sta regalando un sogno con il suo Leicester ad un’intera città e a tutti gli amanti delle favole calcistiche. Stiamo parlando di Claudio Ranieri: l’ex tecnico del Monaco però – come riporta Tuttomercatoweb – ha respinto definitivamente l’ipotesi di un futuro alla guida della Nazionale. Intercettato dal programma Le Iene, infatti, l’attuale tecnico del Leicester City ha così declinato la richiesta: “No, qui sto bene. Ho altri tre anni di contratto“.
Obama sicuro: “Possiamo sconfiggere l’Isis”
Gli eventi che hanno colpito il Belgio nelle ultime 48 ore ha confermato quello che è a tutti gli effetti un “Obiettivo Mondiale”: l’Isis va fermato! Lo ha detto anche il presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama nella conferenza stampa congiunta con il presidente argentino a Buenos Aires. Gli Usa – riporta Ansa.it – possono e vogliono sconfiggere l’Isis, per gli Stati Uniti questa è una ‘top priority“: “Il mondo deve essere unito nel combattere il terrorismo” ha aggiunto Obama, precisando che bisogna assolutamente bloccare i finanziamenti ai terroristi. Sugli attentati di Bruxelles Obama ha poi riferito che gli Usa offriranno qualsiasi assistenza necessaria nelle indagini. Poco prima della conferenza stampa Obama era stato accolto dal presidente argentino, Mauricio Macri, nella Casa Rosada – sede della presidenza, davanti alla Plaza de Mayo, nel cuore di Buenos Aires – per il primo appuntamento ufficiale della sua visita ufficiale in Argentina. Arrivato ieri notte nella capitale argentina, Obama e la sua famiglia hanno passato la notte nella residenza dell’ambasciatore Usa. Il presidente ha attraversato la città, paralizzata dalle misure di sicurezza, accompagnato da una impressionante carovana di veicoli e poliziotti.
Mosley è sicuro: “L’incidente di Alonso 20 anni fa avrebbe avuto un esito diverso…”
Domenica 20 Marzo Fernando Alonso, durante il Gran Premio di Melbourne, ha rischiato seriamente di morire in un terribile incidente. Solo un miracolo ha impedito il peggio. Fortunato? Non secondo l’ex presidente della Fia Max Mosley che, in un’intervista rilasciata al “Daily Telegraph“, sottolinea come le misure di sicurezza introdotte in Formula 1 dopo la morte di Ayrton Senna abbiano salvato la vita al pilota spagnolo. Mosley è infatti sempre più convinto che Alonso non sarebbe sopravvissuto all’incidente nel Gp d’Australia se gli fosse capitato 15 o 20 anni fa. Queste le sue parole riportate da Ansa.it: “Non credo ce l’avrebbe fatta. Non lo si può sapere con certezza senza una dettagliata analisi, ma generalmente questo tipo di incidenti provocava gravi infortuni o la morte. Felicemente, non sembra che sia più così. Ci sono ancora incidenti anomali come quello capitato a Jules (Bianchi), ma in scontri automobilistici anche seri, ti aspetti che i piloti escano dall’abitacolo con le loro gambe. Vent’anni fa non sarebbe successo“.
Meteo, Pasqua all’insegna del freddo: nuovo ciclone e temperature in picchiata
Benvenuta Primavera? Assolutamente no, non ancora almeno. Se le giornate soleggiate e freddo più attenuato di questi primi 3 giorni di primavera avevano fatto esultare chi era pronto a dire addio all’inverno, ecco che purtroppo si dovrà pazientare ancora un po’: l’arrivo in Italia del ciclone Nettuno metterà fine a questo clima primaverile e proprio nella settimana di Pasqua. Già da questa mattina si è potuto avere un assaggio di mal tempo, con raffiche di vento e pioggia che si sono alternati. I venti che ruoteranno in senso antiorario attorno all’occhio del ciclone risulteranno decisamente più freschi e tali da far abbassare le temperature anche di 10° rispetto alla giornata di ieri. Se a Roma ieri si sono registrati 22°, oggi sono arrivati a 14°, Napoli dai 21° passerà ai 16°, Firenze dai 16° di ieri passerà a 11°. Secondo Adnkronos, questo è il quadro tracciato dagli esperti del sito ilmeteo.it. Si registrerà quindi un crollo termico importante su gran parte delle regioni centro-meridionali, anche di 7/10° in alcune zone. Si prospetta quindi una Pasqua e Pasquetta all’insegna del maltempo: ad oggi la giornata di Pasqua appare più stabile e mite in base agli ultimi aggiornamenti. Mentre Pasquetta sarà maggiormente perturbata con piogge e temporali.