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CALCIOMERCATO – Lazio su Giaccherini? L’agente smentisce: “Su di lui Fiorentina e Torino”

Era stato accostato l’anno scorso alla Lazio e quest’anno il suo nome è tornato a circolare. Parliamo di Emanuele Giaccherini, che dopo l’esperienza in Inghilterra, quest’anno è tornato a brillare nel nostro campionato. 28 presenze e 7 reti  con la maglia del Bologna che hanno convinto il ct Conte a portarlo in Francia per gli europei.

Tuttavia, il suo agente Valcareggi ai microfoni di Radio Bologna Uno ha smentito l’interesse del club biancoceleste: “Abbiamo ripetuto anche troppo che a noi piacerebbe restare a Bologna, adesso noi ci fermiamo e chi ci vuole ci cerca. Io non voglio dare ultimatum o mettere fretta a nessuno, dico solo che qualcosa si sta già muovendo ma non da parte del Bologna. Chi cerca Giaccherini? Torino e Fiorentina sono sicuramente sulle sue tracce. Chi è interessato al ragazzo sa che deve cercarci per poi intavolare una trattativa col Sunderland, noi siamo sereni perché grazie alle buone prestazioni di Emanuele abbiamo due o tre alternative valide: sicuramente non caschiamo male“.

EURO 2016: ecco la “squadra degli esclusi” dai vari ct

Ci siamo, l’Europeo in Francia sta per cominciare.  Ieri sono tutte e 24  partecipanti le nazionali hanno deciso la lista dei 23 che rappresenteranno i loro paesi ad Euro2016. Ora, a liste chiuse, si può stilare una lista di quei giocatori rimasti, per molti “ingiustamente”, fuori dai convocati. In realtà con i tanti nomi in circolazione si potrebbero fare due squadre distinte: la prima quella degli infortunati, la seconda quella degli epurati.

Nella prima troverebbero posto giocatori come Verratti, Marchisio (Italia), Carvajal (Spagna) Gundogan, Reus (Germania), Welbeck, Chamberlain (Inghilterra) Diarra, Tremoulinas, Varane (Francia), Kompany (Belgio), Danny, Fabio Coentrao (Portogallo) e Dzagoev (Russia). Nomi impressionanti che tolgono una buona dose di appeal al torneo.

La seconda, quella dei “tagliati” non è da meno, anche se molti di loro pagano i pessimi campionati disputati con le loro squadre di club. In porta potremmo inserire il “napoletano” Reina per la Spagna e Bonaventura del Milan, che fino all’ultimo ha sperato in una chiamata del ct Antonio Conte. In difesa il napoletano della Spagna Albiol e il bavarese, sempre della Spagna, Javi Martinez. In mezzo al campo niente Europei per il nostro Pirlo, che paga l’esilio negli States, l’interista della Francia Kondogbia, l’inglese del Leicester Drinkwater, escluso all’ultimo da Hodgson per scelta tecnica, (preferendogli Ross Barkley dell’Everton) e il fresco campione d’Europa Isco della Spagna, obiettivo di mercato della Juventus. In attacco potremmo inserire Callejon e Diego Costa, esclusi insieme a Fernando Torres dalla SpagnaFrank Ribery  e Benzema, quest’ultimo escluso dalla nazionale francese per il caso Valbuena.

A farla da padrona, nelle scelte, dei ct sono state le motivazioni di carattere fisico (oltre a Reus, anche Montolivo, ad esempio) più decisive come sempre al termine di una stagione massacrante. Molte nazionali sono ancora in fase di rinnovamento e così si spiegano certe scelte, come quella di privilegiare forza e corsa rispetto all’esperienza.

Anche se nel caso della Germania, Loew ha deciso di continuare a dare fiducia alla vecchia guardia: si spiegano così le scelte ufficializzate oggi, di Schweinsteiger (32 anni e reduce da una non felicissima stagione allo United) e Mario Gomez (31), rinato nel Besiktas così come Podolski nel Galatasaray. Confermati gli ‘italiani’ Rüdiger e Khedira, mentre tra i fantasisti Loew scommette sul classe ’96 Leroy Sané dello Schalke, obiettivo di mercato del Barcellona.

Social – Belen querela la Moric

Continua la guerra tra Belen Rodriguez e Nina Moric. La bella soubrette argentina ha deciso di querelare la showgirl croata. A darne notizia tramite Facebook la stessa Moric, ex moglie di Fabrizio Corona. Motivo della querela un post in cui la stessa Moric aveva detto che Belen assomigliava a un “trans brutto”.

Informata della causa la showgirl croata ha ribattuto con un post:Maria Belen Rodriguez mi ha querelato perché le ho detto che assomiglia a una trans. Beh, io la denuncia me l’aspettavo dalle trans”. Le due donne sono state entrambe compagne di Corona e tra loro non c’è mai stata tanta simpatia. L’inizio dello scontro, a colpi di social, tra le due risale allo scorso settembre.

La Moric aveva pubblicato un messaggio in cui paragonava Belen a un trans e a un viados, alludendo al fatto di essersi rifatta da capo a piedi. Ben presto sul profilo personale della Rodriguez è arrivata la risposta della soubrette argentina: “Colpa del suo drastico squilibrio mentale. Spero con tutto il cuore che qualcuno possa davvero aiutarla”. A Belen evidentemente però la storia non è andata giù e a mesi di distanza arriva la querela alla croata. La Moric continua a tenere tutti aggiornati tramite il social gli sviluppi della querelle che, nata dalle pagine di Facebook, arriverà presto davanti a un giudice. 

Omicidio Sara, ecco l’esito dell’autopsia. Parla uno dei testimoni: “Non sembrava in pericolo…”

Continuano ad emergere dettagli importanti sulla morte della giovane 22enne Sara Di Pietrantonio nella notte tra sabato e domenica in via della Magliana, a Roma. L’autopsia ha evidenziato che la ragazza sarebbe stata aggredita, tramortita e strangolata prima di essere data alle fiamme. Era quasi certamente morta Sara quando l’ex fidanzato Vincenzo Paduano le ha dato fuoco. Ulteriori accertamenti, in particolare gli esami del sangue e dei polmoni della studentessa, per verificare tale circostanza saranno eseguiti la settimana prossima.

Vincenzo Paduano, il 27enne reo confesso dell’omicidio, resta in carcere. Il giudice Paola Della Monica, al termine dell’interrogatorio di garanzia, ha contestato all’ex fidanzato della ragazza i reati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e stalking disponendo poi con ordinanza la detenzione in carcere per l’indagato. In ricordo di Sara – riporta Adnkronos – questa sera partirà la fiaccolata di amici e parenti che si ritroveranno sotto la sua abitazione. Una marcia silenziosa diretta alla parrocchia di via Nulvi alle 21.

Intanto Edoardo Paraninfi, il meccanico di 18 anni che ha incrociato gli ultimi attimi di vita della giovane, ha raccontato a ‘Il Tempo‘ quello che ricordano lui e la sua fidanzata: “Eravamo sconvolti, siamo passati troppo presto per capire cosa stesse succedendo e io sono tornato troppo tardi per evitare che quell’essere mettesse a segno il suo macabro piano. So però che due macchine hanno visto tutto, una di queste la stanno rintracciando dalla targa. Io provo rimorso, sapendo che forse avrei potuto salvare la vita di quella ragazza – aggiunge – Sara poteva essere mia sorella, ma ciò che ho visto non era che una discussione tra un ragazzo e una ragazza, come mille altre se ne vedono ogni giorno. Poi via della Magliana non è una strada dove fermarsi a chiacchierare se non si è della zona. È buia, deserta. Spero solo che le due persone che erano al volante delle automobili passate nel momento cruciale siano donne – sottolinea – a quel punto potrei giustificarle, perché potevano avere paura. Comunque si sarebbero potute fermare un po’ più avanti, chiuse all’interno, e chiamare le forze dell’ordine. Ma se sono due maschi no, non meritano attenuanti. Non sei un uomo se non intervieni in questi casi. Non si sono fermati perché sembrava una litigata tra fidanzati, una scenata di gelosia dopo una serata passata insieme. Sicuramente non ci è parsa una situazione pesante. A Testaccio ho assistito a scene decisamente peggiori, risse e inseguimenti con coltelli in pugno. Ma questa no. Né io né la mia ragazza l’abbiamo vista come una situazione di pericolo. Credevo la cosa fosse risolta lì – aggiunge – invece quando mi sono svegliato, l’indomani mattina, mia madre mi ha detto che aveva sentito al telegiornale di una ragazza ammazzata in via della Magliana, della macchina a fuoco. E ho ricollegato tutto. Alle 12:40 sono andato di corsa alla stazione di Ponte Galeria, dicendo che avevo assistito alla discussione in strada – conclude – da lì sono venuti i poliziotti a portarmi in Questura, sono stato ascoltato dal magistrato e dagli investigatori“.

Copa America: lo staff medico Selección parla dell’infortunio di Biglia. Speranza per…

Ha deciso di  rimanere con i suoi compagni di nazionale anche se l’infortunio lo ha messo K.O., ma si sa Lucas Biglia non molla mai per questo è tanto amato dai suoi fan. Il centrocampista biancoceleste infatti, vuole realizzare un vero e proprio colpo di scena e farà di tutto per esserci almeno nella fase finale (dovrebbe essere pronto per le eventuali semifinali) della Coppa America.

L’infortunio però è tutt’altro che semplice da smaltire sopratutto in una competizione come questa dove non c’è un secondo per rifiatare. Intanto lo staff medico della Selecciòn, attraverso il profilo ufficiale Twitter, fa un breve aggiornamento sulle condizioni fisiche del regista argentino: “Lucas Biglia soffre di una mialgia (dolore muscolare che può interessare uno o più muscoli, ndr) sul retro della coscia sinistra. Il giocatore verrà monitorato periodicamente e svolgerà un lavoro a parte”.

 

Schumacher: si torna a sperare

Si torna a sperare per Michael Schumacher. La portavoce del campione tedesco Sabrine Kehm ha rilasciato parole di speranza per il futuro dell’ex campione di Formula 1.

La portavoce, dopo aver ritirato un premio per il pilota, ha dichiarato: “Saremmo stati tutti meglio se per ringraziarvi, qui al posto mio, ci fosse stato Michael. Ma purtroppo non è possibile. Dobbiamo accettare la situazione e imparare ad affrontare il problema. Nonostante tutto possiamo sperare perché forse la situazione potrebbe migliorare. Non possiamo valutare e neanche influenzare ma possiamo fare di tutto perché ciò possa accadere“.

Processo Magherini: ridicole le richieste del Pubblico Ministero

Veramente ridicole le richieste del pubblico ministero Luigi Bocciolini per la morte dell’ex calciatore fiorentino Riccardo Magherini, avvenuta il 3 marzo 2014 mentre veniva arrestato dopo aver dato in escandescenze nel centro cittadino del capoluogo toscano.

Richiesti nove mesi per omicidio colposo per i carabinieri Stefano Castellano, Davide Ascenzi e Agostino Della Porta, dieci per il collega Vincenzo Corni, reo anche di percosse, e nove mesi per Claudia Matta, una delle volontarie della Croce Rossa. Per l’altra volontaria imputata, Janeta Mitrea, il pm ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto. Un altro soccorritore, anche lui imputato, è deceduto in corso di procedimento.

Le percosse, contestate dal pm Bocciolini a solo uno dei carabinieri, si riferiscono a dei calci tirati a Magherini mentre gli altri militari lo tenevano bloccato in terra. La condanna per Claudia Matta è stata richiesta perché la volontaria non avrebbe praticato nessuna manovra di rianimazione al giovane a terra che forse si sarebbe potuto salvare. L’assoluzione per l’altra volontaria è stata chiesta perché distante dall’accaduto, impegnata nel frattempo a medicare un altro carabiniere. Il pubblico ministero ha concluso dichiarando che se le persone intervenute avessero consentito a Magherini di respirare mettendolo seduto l’ex calciatore non sarebbe deceduto. Dopo il pm hanno preso la parola le parti civili. Molte le persone che hanno seguito l’udienza. Come nelle precedenti presenti alla requisitoria i familiari di Magherini e decine di amici e conoscenti. Molti anche i volontari della Croce Rossa.


Berisha infuriato con il CT albanese De Biasi

In occasione dell’amichevole contro il Qatar, vinta per 3-1, l’allenatore dell’Albania Gianni De Biasi – orfano di Cana – ha deciso di affidare la fascia di capitano ad Elseid Hysaj, giocatore del Napoli. La notizia dell’allenatore ha ovviamente suscitato qualche polemica nel gruppo della Nazionale impegnata a preparare il prossimo Europeo.

Come riportato dal portale albanese Panorama, Etrit Berisha, non avrebbe preso bene la decisione del tecnico di affidare la fascia di capitano al terzino azzurro. Dopo quattro anni in Nazionale il portiere biancoceleste si aspettava un riconoscimento diverso, una maggior considerazione e l’onore e l’onere di portare al braccio la fascia di capitano del proprio paese. Berisha non è rimasto soddisfatto della situazione e di certo non nasconde il suo malumore. In Albania la scelta di De Biasi è la notizia del giorno, nel paese non si parla d’altro. A pochi giorni della storica presenza della nazionale albanese agli Europei l’ennesimo problema per il tecnico italiano che dovrà essere bravo a ricompattare l’ambiente e lo spogliatoio della sua creatura.

Milik: “Non so se resterò all’Ajax, tutto può succedere”

La Lazio è sempre alla ricerca di un degno sostituto dell’attaccante tedesco Miroslav Klose e l’oggetto del desiderio della società romana continua ad essere la punta dell’Ajax Arkadiusz Milik.

Quella biancoceleste però non è l’unica società interessata all’attaccante polacco. Infatti, le sue buone prestazioni lo hanno anche fatto finire nelle mire di Roma e Leicester. Raggiunto dai microfoni del De Telegraaf il calciatore ha ribadito di non aver ancora preso nessuna decisione sul suo futuro, procrastinando la scelta a dopo i prossimi europei. Come già dichiarato nei giorni scorsi Milik ha ribadito ancora una volta: Prima gli Europei, poi il futuro. E’ ancora presto per decidere se il prossimo anno resterò ancora qui ad Amsterdam. Sono un giocatore dell’Ajax ma il club sta ricevendo diverse offerte. Per ora non ho nessuna fretta, solo dopo il campionato europeo prenderò una decisione in perfetta armonia con la società. In ogni caso voglio prima parlare con il nuovo tecnico”.

CALCIOMERCATO – Domani incontro decisivo tra Adriano e il Barcellona. Poi tocca a Lotito

Dalla Spagna sono sicuri dell’accordo tra la Lazio e Adriano, ma resta ancora un intoppo da superare. I biancocelesti sono disposti a garantire un quadriennale da 2 mln all’anno al brasiliano, ma si aspettano di prenderlo a parametro 0, mentre a marzo il terzino ha sfruttato una clausola di rinnovo automatico del contratto fino al 2017. E’ stato un escamotage per assicurarsi lo stipendio per un altro anno.

Tuttavia, il Barcellona spera di trovare una rescissione consensuale per risparmiare i 6 mln lordi d’ingaggio. Come riporta il Corriere dello Sport, è previsto domani l’incontro tra i manager di Adriano e il club blaugrana. C’è solo da trovare un accordo sulla buona uscita, ma la voglia di salutarsi c’è da ambedue le parti. Dopodiché ci sarà l’incontro tra i procuratori del brasiliano e Lotito per limare gli ultimi dettagli economici.

Basta che il 10 a Motta non sia presagio funesto

Tutti gli italiani che masticano calcio, anche quelli che lo masticano davvero poco, avranno saputo la triste notizia. Non bastavano le esclusioni eccellenti e poco giustificabili di Pavoletti (primo marcatore italiano con 14 reti all’attivo), di Jack Bonaventura, (6 reti e 10 assist) che, insieme a Carlos Bacca ha dato quella forza d’inerzia a un Milan che mai come la stagione appena conclusa, è stato così povero e inconsistente. Un giocatore intelligente e duttile, utilissimo anche e sopratutto nella fase di rifinitura per le punte della nostra nazionale che troppo spesso sono a corto di rifornimenti, nonché di chiare occasioni da rete. Senza poi dimenticare Rugani (declassato a riserva) al posto di Ogbonna che comunque ci può stare, anche perché il giocatore in forza al West Ham ha giocato con continuità e su livelli interessanti.

Ma tornando alla notizia del giorno, come non soffermarsi sul fatto che la maglia numero 10 della nostra Nazionale sia stata consegnata a Thiago Motta?! Un giocatore famoso più per avere un cognome che ricorda la famosa azienda di dolci natalizi che altro. Per carità, ottimo interditore nell’Inter di Mourinho, e carriera degna di un grande professionista. Ma non ce ne voglia il giocatore – a cui facciamo gli auguri per un fantastico europeo – ma come se non bastasse essere brasiliano (ci sarebbe da vergognarsi che facciamo giocatore atleti che non sappiano nemmeno l’inno di Mameli e che per giunta sono nati e cresciuti lontano dalla nostra penisola e inseriti soltanto per racimolare e tappare qualche ipotetico buco per conquistare qualche risultato positivo), la cosa grave è che la forzatura di assegnare la maglia che per eccellenza spetta al fantasista della squadra sia palese ed evidente. Quella maglia che fu indossata da Francesco Totti, Alex Del Piero e Roberto Baggio, la si poteva consegnare a Insigne o a Eder, giocatori più vicini al concetto di fantasista e di abilità tecnica. Ora però, bando alle ciance, la maglia numero 10 adesso è sulle spalle di un giocatore naturalizzato, non troppo forte, nemmeno trequartista o come dir si voglia fantasista, e per giunta nemmeno militante nella nostra “povera” Serie A.

CALCIOMERCATO – Stramaccioni fa spesa in casa Lazio

L’allenatore del Panathinaikos e vecchia conoscenza del nostro calcio Andrea Stramaccioni vuole fare spesa in casa Lazio. Stando a quando riportato da tuttomercatoweb, l’ex allenatore dell’Inter ha infatti messo gli occhi su Ogenyi Onazi, centrocampista della Lazio messo ai margini da Pioli, ma rivalutato nell’ultimo periodo da Simone Inzaghi. L’alternative è Panagiotis Kone, centrocampista che nell’ultima stagione ha vestito la maglio della Fiorentina ma di proprietà dell’Udinese, con cui il club greco ha già iniziato i contatti.

Pioli-Anderlecht: rottura tra le parti. Ecco il motivo

AGGIORNAMENTO ORE 14:30 – Pareva fatta per Pioli all’Anderlecht ma la trattativa di colpo ha subito una brusca frenata. Secondo il portale anderlecht-online.be a causare la rottura sarebbe stata la durata del contratto (la società belga ha proposto un anno di contratto mentre Pioli voleva un biennale) ma soprattutto alcune richieste di mercato fatte dall’ex tecnico biancoceleste che l’Anderlecht non intende soddisfare. L’allenatore è corteggiato anche da Palermo e Atalanta. Questa notizia potrebbe posticipare ulteriormente l’arrivo di Prandelli sulla panchina biancoceleste.

Ci siamo, potrebbe avere finalmente una svolta il futuro di Stefano Pioli. Dopo tante trattative saltate (vedi Udinese, Atalanta e Chievo), infatti, l’ex mister biancoceleste (ancora sotto contratto fino al 2017) potrebbe aver trovato finalmente una nuova squadra da allenare, ed è anche di un certo spessore. Secondo quanto riportato da tuttomercatoweb.com infatti, il suo futuro non sarà in Serie A, ma nella Jupiler Pro League, in Belgio. E’ praticamente fatta con i belgi dell’Anderlecht, l’ex squadra del capitano Biglia. Giorni fa si parlava di un suo primo rifiuto di sedersi sulla panchina dei belgi per cercare di restare in Serie A, ma il richiamo di una delle squadre più importanti del Belgio sembra aver prevalso sull’ex tecnico biancoceleste. Con il suo addio la Lazio non avrebbe più ostacoli all’ufficializzazione del suo il prossimo allenatore, Cesare Prandelli, visto che Lotito si libererà dell’ingaggio dell’ex allenatore biancoceleste.

L’ag Petricca: “Nel 2010 proposi Manolas alla Lazio, ma lo rifiutarono perché…”

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Della serie ‘affari (mai) fatti’. Ai microfoni di ‘LazioFamily’ ha parlato l’agente Oberto Petricca, che ha svelato un retroscena di mercato riguardante l’attuale difensore della Roma Kostas Manolas:

Era l’estate del 2010, Manolas era molto giovane ma già si vedevano le sue qualità. Giocava nell’Aek Atene e ricordo che andai a parlare con chi allora lo gestiva, ma l’affare poi non si concretizzò perché la Lazio cercava giocatori più maturi. Non credo si arrivò mai a parlare di cifre. All’epoca il centrale giallorosso aveva come procuratore suo zio Stelios, che aveva giocato nella Nazionale greca e collezionato quasi 500 presenze con l’AEK tra la fine degli anni Settanta e il 1999. Alla trattativa partecipò anche Guglielmo Acri, che il ds Igli Tare conosceva bene perché in quella stagione, e nel 2008-2009, aveva collaborato con lui soprattutto alle cessioni. Sfortunatamente, la coppia dei sogni con De Vrij non si è formata. Ora ai tifosi biancocelesti non resta che sperare nel pieno recupero dell’olandese attualmente in Belgio per farsi trovare pronto per il ritiro di Auronzo.

Lapadula, Sebastiani avverte Lotito: “Se lo vuole, si sbrighi a tirare fuori i soldi”. E su Oddo…

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Daniele Sebastiani è intervenuto telefonicamente ai microfoni di Radiosei. Il presidente del Pescara ha parlato in primis della sua squadra, impegnata stasera nel ritorno delle semifinali playoff contro il Novara: “Viviamo normalmente questa che è una gara delicata, nonostante l’ottimo risultato che abbiamo ottenuto con lo 0-2 all’andata in Piemonte. Come abbiamo fatto due gol noi possono farli anche loro, quindi dobbiamo prestare la massima attenzione”. In caso di promozione in serie A, i tifosi abruzzesi ritroveranno quelli della Lazio, con i quali non hanno proprio rapporti idilliaci: “Conosco la storia, ma sono discorsi svaniti perché negli ultimi anni siamo stati poco in Serie A . Credo che il buon senso sia fondamentale in questi casi e che, con le nuove norme, la gente sia più attenta a non compromettere la propria libertà per andare allo stadio.”

Poi su Lapadula, obiettivo di mercato anche dei biancocelesti: “Come ho già detto in precedenza, per educazione ho ascoltato tutte le proposte che mi sono arrivate, ma in questo momento siamo occupati con i playoff quindi di mercato ne riparleremo a giugno. Con Lotito e Tare abbiamo fatto un pranzo a Roma per parlare di Lapadula. Ho avuto colloqui anche con De Laurentiis, con la Juve e il Genoa, ma, come ripeto, ho rifiutato tutte le offerte. Se serve la doppia cifra per acquistarlo? Direi proprio di sì, perché, se avesse tirato anche i rigori, avrebbe fatto più gol di Higuain. Al momento il ragazzo è un mio giocatore, quindi chi lo vuole acquistare deve tirar fuori i soldi. Al presidente Lotito ho consigliato di sbrigarsi… (ride, ndr)”. Su Oddo, anche lui nei giorni scorsi accostato ai capitolini: “Con lui non ho mai avuto problemi, come ho detto dopo la partita contro la Ternana. Rimarrà con noi fino a che ci saranno i presupposti, vale a dire fino a che non arriverà una proposta da una squadra di Serie A di prima fascia come ad esempio il Milan. Lotito? Non me lo ha mai chiesto e mi ha sorpreso sinceramente”.

 

Beruatto: “L’anno prossimo la Lazio tornerà a lottare per l’Europa”

Paolo Beruatto, ex terzino biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.

I cambiamenti ci devono essere, per quanto riguarda l’allenatore, in un primo momento sembrava ci fosse la riconferma di Inzaghi poi è uscito il nome forte di Prandelli. Sarebbe un bel profilo quello di Cesare. Siamo in attesa di scoprire chi allenerà la Lazio la prossima stagione, speriamo che questa situazione si possa chiudere con mister Prandelli.

Lui è sempre stato un tecnico innovativo, le sue squadre giocano un buon calcio, sarei curioso di rivederlo in Italia dopo l’esperienza all’estero che lo avrà sicuramente arricchito. Anche come personaggio, sarebbe giusto in questo momento, c’è bisogno di ricompattare l’ambiente, Prandelli è un allenatore che ispira fiducia e credo che possa mettere tutti d’accordo, è un uomo di grande esperienza, a Firenze ha fatto delle ottime cose, le sue squadre attuano un calcio propositivo.

L’idea del trequartista è una peculiarità tattica solo Italiana. Abbiamo visto le finaliste di Champions ed Europa League e nessuna ha adottato questo sistema di gioco. Il 4-3-1-2 è una moda tutta Italiana e non mi piacerebbe vederlo nella Lazio perché proietto la squadra biancoceleste in campo internazionale. Anche per questo motivo mi piacerebbe vedere Prandelli, dopo le esperienze fatte, se proporrebbe il trequartista oppure no.

La prossima stagione i biancocelesti non parteciperanno alle Coppe ma lotteranno per un posto in Europa”.

Nazionale Under 15, Damiano Franco convocato in azzurro

Continuano le soddisfazioni in casa Lazio, in particolar modo per Damiano Franco. Il difensore centrale classe 2002 e capitano dei Giovanissimi Fascia B Elite di Mauro Girini si tinge d’azzurro per la prima volta. Dopo aver esordito nel campionato Under 15 di mister Ruggeri, dopo esser riuscito a conquistare la finale per il titolo regionale con la propria squadra classe 2002 e vantare di essere l’unica squadra della Lazio ad aver battutto la Roma in questa stagione, per Franco arriva la prima chiamata nella Nazionale Under 15.
Per gli azzurrini del CT Antonio Rocca, è giunto l’ultimo appuntamento stagionale, dal 7 al 9 giugno i 28  giocatori (22 classe 2002 e 6 giocatori classe 2001) saranno impegnati nello stage al Centro Tecnico Federale di Coverciano.
Il capitano biancoceleste Damiano Franco risponde alla sua prima chiamata azzurra, continuano le soddisfazioni in casa Lazio.

CALCIOMERCATO – Non solo Pavoletti e Lapadula: per il dopo Klose si pensa anche a un ex Juve

In ottica calciomercato, in casa Lazio in queste ore, oltre a quella relativa all’allenatore, tiene molto banco anche la questione del centravanti che dovrà sostituire Miroslav Klose. A questo proposito, restano sempre in piedi le piste che portano a Pavoletti Lapadula: per il genoano, che Preziosi valuta circa 13 milioni di euro, Lotito aveva provato ad inserire, come contropartite, i cartellini di Mauricio, Djordjevic e Gentiletti, ma la proposta non sembra aver trovato il gradimento del club ligure. Per il pescarese, invece la Lazio sembra in vantaggio sul Napoli, dove il peruviano avrebbe certamente meno spazio. Per privarsene, il club abruzzese chiede quasi 10 milioni e, quando, dopo i playoff, le due società si incontreranno, non si esclude che al tavolo possa sedersi anche lo stesso Genoa, per accaparrarsi quello che sarebbe il sostituto perfetto di Pavoletti. Uno scenario difficile al momento, ma non impossibile, visti i buoni rapporti tra i club.

Nelle ultime ore, però, alle due ipotesi se ne è aggiunta una terza e porta il nome di Fernando Llorente del Siviglia. Secondo quanto riporta Tuttosport, ci sarebbe già stata da parte della Lazio una proposta contratto per il 31enne ex attaccante della Juventus, che vuole ritornare in Italia e, per farlo, sarebbe disposto a ridursi l’ingaggio e a liberarsi a parametro zero dal club andaluso. La Lazio però non sarebbe la sua prima scelta: in cima alle sue preferenze, come da lui stesso ammesso più volte negli ultimi mesi, ci sono infatti sempre i bianconeri.

Biglia resta in Argentina: dopo la Coppa America le trattative per il rinnovo

Un infortunio ha messo a repentaglio la partecipazione di Lucas Biglia alla Coppa America. Nonostante i dubbi il biondo centrocampista è rimasto nel ritiro dell’albiceleste, sperando di recuperare almeno per le gare conclusive. Fino alla fine della Coppa America non si penserà al rinnovo con la Lazio, come confermato dal suo agente Enzo Montepaone ai microfoni di Sportitalia: “Lucas resta in Argentina. Al suo ritorno in Italia dopo la competizione si incontrerà con la Lazio per decidere il futuro “.

Dunque c’è ancora tempo, poi si capirà se Biglia potrà ancora far parte del futuro della Lazio. L’allenatore non è stato ancora deciso, ma sia Prandelli sia Inzaghi hanno parlato con Lotito di quanto la presenza del regista argentino sia fondamentale. Per lui sarebbe pronta una proposta di rinnovo a tre milioni di euro l’anno.

Che disavventura per Armero! Ecco cosa è accaduto all’esterno dell’Udinese…

Guai seri per per Pablo Armero. Il calciatore colombiano dell’Udinese è stato arrestato negli Stati Uniti in un hotel a Miami, con l’accusa di violenza domestica. L’esterno bianconero avrebbe aggredito la sua compagna tagliandole anche i capelli. Come riporta la Cbs «La polizia è accorsa in hotel dopo aver ricevuto alcune chiamate per una coppia che stava gridando in un hotel. Quando gli agenti sono entrati nell’abitazione hanno trovato una donna con i capelli tagliati. La donna in lacrime ha raccontato alla polizia che era uscita in compagnia Armero. Quando sono tornati in albergo, Armero voleva fare sesso con lei, e dopo il rifiuto avrebbe perso la testa. Il calciatore avrebbe preso una macchinetta per capelli che era in hotel, avrebbe afferrato la donna per i capelli, cominciando a tagliarli. La polizia avrebbe portato Armero in carcere, ora in attesa di udienza».