Home Blog Pagina 2755

Termini, rintracciato l’uomo con il fucile giocattolo: “Era solo un regalo per mio figlio…”

AGGIORNAMENTO 26/1 ORE 19:02 – E’ stato finalmente rintracciato dai Carabinieri l’uomo che ieri sera portando con se’ un fucile giocattolo ha suscitato allarme alla stazione Termini di Roma. Si tratta di un pizzaiolo di 44 anni, residente a Roma, separato, che ogni settimana si reca ad Anagni per incontrare il figlio al quale aveva comprato il fucile giocattolo. L’uomo è stato rintracciato a casa dei genitori dove si era recato per portare il fucile giocattolo al figlio. L’abitazione dei genitori del 44enne si trova nei pressi dello stabilimento della Marangoni, vicino ad Anagni, dove alcuni testimoni avevano visto scendere dal treno l’uomo con la finta arma.

“Tanto clamore solo per aver portato un’arma-giocattolo da regalare a mio figlio”. Poche le parole pronunciate dal quarantenne che, secondo quanto si apprende, non pensava che quel fucile-giocattolo da portare in regalo a suo figlio (che vive ad Anagni con i nonni) avrebbe creato una situazione di forte allarme.

Fonte: Ansa.it

AGGIORNAMENTO DELLE 23:00 – Si cerca ancora l’uomo che ha fatto scattare l’allarme alla Stazione Termini di Roma con un’arma giocattolo. Secondo quanto si apprende, i carabinieri sono impegnati in alcune ricerche nella zona attorno alla stazione di Anagni, dove l’uomo, con un’arma giocattolo è stato avvistato. L’ uomo era stato bloccato in un primo momento da un carabiniere sul treno perchè aveva l’arma giocattolo ma poi era stato lasciato andare dal momento che la circostanza non era stata collegata con l’allarme e la evacuazione della stazione Termini. L’uomo sarebbe stato anche redarguito dal militare perché in possesso del fucile giocattolo. Poi il carabiniere l’ha lasciato andare.

Nel caso l’uomo sia rintracciato verrà denunciato per procurato allarme. Intanto, proseguono serrate le ricerche delle forze dell’ordine nell’area adiacente alla stazione di Anagni.

AGGIORNAMENTO DELLE 21:52 – L’uomo che ha fatto scattare l’allarme alla Stazione Termini di Roma è stato fermato ad Anagni con un’arma giocattolo.
La sua presenza, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, è stata segnalata alla stazione Termini attorno alle 19. Le telecamere della stazione avrebbero ripreso un soggetto con un cappellino e delle scarpe a punta che, alle 19.42, ha preso il treno per Anagni, dove è stato bloccato.
Sono in corso le verifiche sull’arma in possesso dell’uomo fermato alla stazione di Anagni e rispondente alla descrizione della persona armata segnalata alla stazione. L’uomo, sulla quarantina, è stato fermato quando è sceso dal treno.

La stazione Termini a Roma era stata evacuata. Polizia e carabinieri avevano fatto controlli e proceduto alla bonifica dell’area che aveva dato esito negativo. I controlli si erano poi estesi all’esterno dello scalo mentre i passeggeri erano stati riammessi in stazione. Durante l’evacuazione i negozi erano stati chiusi.
Ora la metropolitana di Roma funziona regolarmente. Nonostante parte della stazione Termini sia stata evacuata in seguito alla segnalazione della presenza di un uomo armato di fucile, le due linee metro A e B, che si ‘incrociano‘ nello scalo ferroviario, non hanno subito ripercussioni.

Fonte: Ansa

La stazione Termini a Roma è stata evacuata in seguito alla presenza di un uomo armato di fucile arrivata alla polizia ferroviaria. Sul posto le forze dell’ordine che sono alla ricerca dell’uomo.

Trenitalia ha disposto l’allontanamento di tutti i passeggeri anche dalla zona binari.

La segnalazione dell’uomo con il fucile e’ arrivata da alcuni passeggeri della metro agli agenti della polizia ferroviaria.

Fonte: Ansa

Lazio – Napoli: info e prezzi dei tagliandi

La S.S. Lazio ha diramato date, prezzi e modalità per l’acquisto dei tagliandi per il match Lazio – Napoli del 3 febbraio. La partita, valevole per il campionato Serie A Tim, si giocherà di mercoledì alle ore 20.45. I tagliandi saranno messi in vendita dalle ore 16:00 di mercoledì 27 gennaio. I prezzi dei settori sono i seguenti:

Curve e distinti 20 euro

Tribuna d’onore centrale 200 euro

Tribuna Monte Mario 90 euro

Tribuna Tevere Top 70 euro

Tribuna Tevere 45 euro

Tribuna Tevere non deambulante 20 euro

Operazione Fuorigioco, il comunicato della Lazio

Lotito coinvolto nella cosiddetta “Operazione Fuorigioco”. È questa La notizia del giorno in casa Lazio. Ed ecco che arriva La risposta della società, tramite comunicato.

“La S.S. Lazio spa, in riferimento alle notizie di stampa odierne, relative all’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli, per completezza ed esattezza di informazione al pubblico, precisa quanto segue.

1) L’indagine riguarda 64 persone legate al mondo del calcio (dirigenti, calciatori e procuratori) e 26 club calcistici.
2) I fatti addebitati alla Lazio, e per essa al suo Presidente ed al consigliere delegato Moschini, riguardano i rapporti con il procuratore Alessandro Moggi, che ha assistito la società nel 2011, in occasione del trasferimento del calciatore Foggia alla Sampdoria e nel 2012 in occasione del trasferimento del calciatore Sculli al Genoa.
3) L’accusa sostiene che i compensi erogati dalla Lazio al sig. Alessandro Moggi per i due trasferimenti per i quali aveva ricevuto formale incarico, sarebbero stati illegittimamente detratti dalla società come costi sostenuti, perché, ritiene che, pur essendo stati fatturati e pagati tramite bonifici bancari, le prestazioni oggetto di fattura sarebbero state rese dal Moggi a favore del calciatore e non della società.
4) L’ammontare delle imposte che sarebbero state evase attraverso la detrazione di tali costi è di euro 28.000,00, ripartiti nelle due annualità 2011 (euro 16.000,00) e 2012 (euro 12.000,00).
5) La S.S. Lazio spa è certa di poter dimostrare agli inquirenti, nei quali ripone la massima fiducia, la piena regolarità del suo operato, per avere il procuratore Alessandro Moggi agito su incarico della Società, formalmente conferito, ed essere stato retribuito attraverso bonifici bancari”.

Fantaclub, i top e flop della 21esima giornata

È il momento dei top e flop della Serie A. Ecco, secondo Fantaclub, chi sono stati i migliori e i peggiori della 21esima giornata.

Partiamo dai migliori. Berisha in porta; Gonzalo Rodriguez, Lazaar e Antonelli in difesa; Candreva, Hiljemark, Correa e Giaccherini a centrocampo; Dybala, Floccari e Lasagna in attacco.

Passiamo ora ai peggiori. Anche qua modulo 3-4-3. Bizzarri in porta; in difesa Cassani, De Maio e Felipe; a centrocampo Laribi, Barreto, De Rossi e Pasciuti; tridente offensivo composto da Paloschi, Icardi e Balotelli. Tanti nomi importanti che cercheranno il riscatto già da domenica prossima.

Formello – Si ricomincia con molte defaillance e due rientri in gruppo

Alle 15 gli uomini di Stefano Pioli sono tornati al lavoro in vista della prossima sfida con l’Udinese. Molti gli assenti a causa dei vari infortuni. Il tecnico biancoceleste si ritrova a guidare un gruppo falcidiato, già orfano di Biglia e De Vrij, dove mancano anche l’ultimo arrivato Bisevac (riposo precauzionale), Hoedt e Mauricio. Domenica prossima a Udine mancheranno anche Radu e Lulic, fermati per un turno dal Giudice Sportivo. In compenso Pioli si consola con il ritorno di Gentiletti. L’argentino ha svolto tutta la seduta prendendo parte anche alla sfida in famiglia, in cui realizza di testa la rete che apre le marcature. A Udine potrebbe essere lui a giocare al centro della difesa al fianco di Bisevac. Buone notizie anche da Basta e Kishna, tornati a disposizione dopo essere rimasti fermi nell’ultimo mese e mezzo (pubalgia per il primo e un intervento di pulizia al ginocchio per il secondo). Ancora assente Marchetti, agli ordini di Grigioni soltanto Berisha e Guerrieri.

Zarate: “La nascita dei miei figli mi ha fatto maturare. L’esperienza alla Lazio mi ha toccato particolarmente”

Dopo l’esordio con la maglia viola di domenica scorsa, oggi, per Mauro Zarate è arrivato il momento della presentazione alla stampa. Nel corso dell’intervista l’ex biancoceleste ha parlato sia della sua nuova esperienza a Firenze che di quelle precedenti.

Dopo quella inglese una nuova esperienza in Italia: “Sono felicissimo di essere di nuovo qui. Sono arrivato in una grande squadra, dove ho l’occasione di dimostrare le mie qualità. E’ una grande opportunità per me, ho la possibilità di rimettermi in gioco e voglio tornare a fare bene. Quella in Inghilterra è stata un’esperienza bellissima, il calcio inglese è bello e si sta bene in Premier. Però non ricoprivo il mio ruolo abitudinario e ho deciso di venire qui per giocare da vero attaccante”.

Come ti trovi a Firenze: “Già nel 2008-2009 ero stato vicino ai viola. Qui è tutto bellissimo, grande piazza, tifosi grandiosi e un Centro Sportivo da grande squadra. A Firenze gli argentini hanno sempre fatto bene; il più importante sicuramente è stato Batistuta e lui è un mito per tutti noi argentini. Ho fatto tanti errori nella mia carriera. Andare in Qatar a 20 anni è stato il primo. Però poi sono stato in Inghilterra e alla Lazio. Ora ho parlato con Sousa, il tecnico mi dirà come potrò aiutare al meglio la squadra. Il mio ruolo preferito è fare l’attaccante ‘libero’, senza avere un riferimento preciso. Questo è stato il problema per cui ho lasciato l’Inghilterra. Sono venuto qui per lottare per i primi tre posti e, con un po’ di fortuna, anche per lo scudetto. Dobbiamo continuare a fare bene e avere fortuna contro Juve e Napoli che stanno facendo benissimo”.

Altri argentini stanno facendo benissimo in campionato: “Da argentino sono felice che Dybala e Higuain stiano facendo bene. Higuain è la più forte punta centrale del mondo”.

Cos’è cambiato in confronto alla tua prima esperienza in Italia? “Sono cresciuto da allora. Devo dire grazie alla nascita dei miei figli non solo all’esperienza in Inghilterra se sono maturato. Quel periodo alla Lazio mi ha toccato tantissimo. Andare al Velez mi ha fatto bene, ho riconquistato fiducia nei miei mezzi e ho fatto tanti gol. Poi in Inghilterra ho fatto una bella esperienza. Adesso sono felice in Italia e ho tanta voglia di fare bene”.

Sono in molti a nutrire dubbi nei tuoi confronti: “Ora è inutile parlare, meglio darsi da fare in silenzio. Anche quando sono arrivato alla Lazio nessuno mi conosceva, però hanno imparato a conoscermi”.

Siamo alla follia, coperte le…

La difforme cultura che ci differenzia con l’Iran a volte porta a decisioni quanto mai folli. La delegazione iraniana si era lamentata che il presidente Rohani dovesse prender la parola nella conferenza stampa dei Musei capitolini accanto alla statua di Marco Aurelio. Tutto questo perché lo spettacolo delle statue in mostra risultava poco gradito ed erano state sollevate perplessità anche sulle forme procaci e di fatto nude, delle Veneri capitoline. Alla fine sembra ci sia stato l’immediato spostamento di arredi, mobilia e palco destinato. Il presidente Hollande aveva rifiutato di togliere il vino dalla tavola imbandita, quando a novembre era in programma l’arrivo in Europa della delegazione Iraniana. Simile visita in passato era accaduta in un cerimoniale italiano (all’epoca era premier Prodi) che decise di andar incontro alle richieste degli ospiti abolendo l’alcol.

L’ERBA DEL VICINO – De Rossi e il finto perbenismo (degli altri)

Siamo onesti. E non nascondiamoci dietro un dito: in campo se ne dicono di tutti i colori. La realtà è che Daniele De Rossi si è fatto beccare nel posto sbagliato (“sotto l’occhio vigile delle telecamere tv”) al momento sbagliato (“la settimana della querelle tra mancini e Sarri”). Il coro di sdegno nei confronti della frase rivolta dal romanista nei confronti di Mario Mandzukic (“Muto, zingaro di m****”) è stato unanime. Travalicando i confini nazionali. La stampa croata lo ha definito uno “Uno scandalo senza precedenti” interrogandosi, però, anche su quante volte “ai propri connazionali vengono rivolte frasi simili”. In Italia, a margine del premio “Gianni Brera 2015”, è intervenuto sull’argomento Gigi Buffon. Per l’estremo difensore bianconero e capitano della Nazionale “sicuramente ogni tanto in campo i giocatori commettono degli errori. Penso che alcune cose escano quasi sempre, ogni domenica, dalla bocca di qualcuno e quando hai la telecamera che ti coglie in flagrante è chiaro che si debba chiedere scusa”. Intanto la procura federale della FIGC non ha inviato al giudice sportivo la segnalazione delle immagini relative al labiale di Daniele De Rossi. La decisione di Stefano Palazzi è motivata dal fatto che l’episodio non rientra nella casistica di competenza della procura (“atti violenti che contribuiscano a modificare risultato campo o bestemmie”) ma dell’arbitro. In difesa del giocatore, il tecnico della Roma Luciano Spalletti si è affidato al sarcasmo: “Le parole di De Rossi? Anche Mandzukic ha preso per il c*** gli avversari per tutta la partita, ma l’ha fatto con la mano davanti alla bocca. Dirò a Daniele di fare lo stesso”. Anche l’ex campione di Roma e Juventus, “ZibìBoniek assolve il centrocampista giallorosso. “Quando sei arrabbiatissimo in campo si dicono tante cose, una frase ti può scappare, ma non è razzismo. Ai miei tempi qualche volta mi dicevano lavavetri“, dice l’ex calciatore oggi alla guida della Federcalcio polacca intervenendo al programma radiofonico “Radio anch’io lo sport”. “Una volta – aggiunge Boniek – c’erano meno telecamere ma soprattutto la gente in campo era diversa. Se c’era qualcosa da chiarire lo si faceva nel tunnel degli spogliatoi a fine partita, e tutto si chiudeva lì. Oggi è diverso, ci sono i giornalisti. Quando vuoi offendere qualcuno cerchi il suo punto debole, ma sbollita la rabbia della partita è tutto finito. Ora andare là a cercare e a verificare un labiale di De Rossi, non è razzismo. E Mandzukic in campo è stato un rompiscatole, ha alzato il gomito e secondo me l’ha fatto apposta”. A gettar acqua sul fuoco ci ha pensato anche Marcello Lippi, ospite di Rai Radio2. “Non è un paese per giovani” ha spiegato l’ex CT della Nazionale. “Le parole di De Rossi a Mandzukic? Quando sei in tensione e nervoso ti scappano certe frasi, che a mente lucida non diresti mai. Io stesso, quando ero sui campi, chissà quanto volte ho mandato a quel paese qualcuno, magari con parole volgari”. Chi mastica di calcio ha la consapevolezza che una frase del genere in campo può anche “scappare”. Non dovrebbe accadere. In caso contrario è giusto stigmatizzare. Ma il rettangolo di gioco bisogna viverlo. Daniele De Rossi chieda scusa per quanto detto. Mario Mandzukic alzi di meno il gomito e si prenda meno gioco degli avversari. Punto.

Simone Roselli

Lazio, vicinissima la chiusura dell’affare per il terzino…

Dopo che nei giorni precedenti sembrava affievolirsi pian piano le voci su un suo approdo alla Lazio, sembra che la Lotito nelle ultime ore abbia accelerato la trattativa per portare a casa il difensore. Sembrerebbe che nella giornata odierna la negoziazione tra la Lazio e Boukary Dramé abbia subito un’impennata decisiva nelle ultime ore. Quanti riportato da LaLazioSiamoNoi.it a breve Pioli potrà avere il suo nuovo terzino. Sempre secondo indiscrezioni raccolte da LaLazioSiamoNoi.it il calciatore si trasferirà dall’Atalanta alla Lazio sulla base di un prestito con diritto di riscatto: un’operazione complessiva intorno ai 3 milioni di euro.

GIUDICE SPORTIVO- Due squalificati per Udine e un centrocampista entra in diffida…

Per la Lazio quella contro il Chievo è stata un’ottima vittoria, servivano i 3 punti e la reazione al gol subito è stata quella che tutti avrebbero voluto vedere. Nei giorni che hanno seguito il largo trionfo contro gli scaligeri, si può notare che le squalifiche che vanno ad aggiungersi agli infortunati danno l’idea della classica “vittoria di pirro”.  Infatti appena arrivò il triplice fischio di Calvarese, il pensiero di tutti era rivolto alla prossima trasferta contro l’Udinese. In terra friulana sarà emergenza. Da poco il Giudice Sportivo Tosel ha reso noti i provvedimenti per la giornata appena passata. Squalificati Radu e Lulic: il primo ha rimediato il cartellino rosso nell’episodio del fallo da rigore su Paloschi (fortunatamente parato da Berisha), mentre il bosniaco è stato ammonito ed essendo entrato in campo da diffidato contro i gialloblu, non potrà far parte del gruppo biancoceleste che affronterà l’unidici di ColantuonoEntra in diffida Danilo Cataldi, e con l’assenza di Biglia è un’altra notizia che sicuramente mister Pioli non avrebbe voluto ricevere.

Ecco i 5 candidati alla presidenza FIFA…

L’annuncio dell’elenco è apparso sul sito Internet della FIFA, il cui comitato elettorale ha scelto i profili ritenuti papabili a concorrere per la poltrona lasciata vacante da Joseph Blatter. E’ stata quindi ufficializzata la lista dei cinque nomi di cui fanno parte: Ali di Giordiania, lo sceicco del Bahrein Salman, il francese Jerome Champagne, il sudafricano Tokyo Sexwale e l’italosvizzero Gianni Infantino. L’elezione del nuovo presidente è prevista il 26 febbraio.

D’Ippolito (ag. Fifa): “Proposi Dybala alla Lazio, ma mi dissero che…”

Il mercato di gennaio è ormai più vicino alla chiusura piuttosto che al giorno in cui ha aperto i battenti e i nomi in questo periodo escono fuori come non mai. Tra calciatori proposti, trattati e in partenza c’è anche la possibilità di venire a conoscenza, dalla viva voce di un importante ag. Fifa come Vincenzo D’Ippolito, che la Lazio rifiutò in passato di tesserare un calciatore che oggi è uno dei migliori attaccanti del panorama calcistico, Paulo Dybala.  L’agente che scoprì per primo le doti del bianconero ha infatti rivelato, al Corriere dello Sport, di averlo proposto ai biancocelesti: “Costava circa due milioni e mezzo di dollari. Lo proposi per prima alla Lazio, ma risposero di no, costava troppo”.

Lazio 1915, i giocatori festeggiarono lo scudetto? E intanto la commissione…

La battaglia per l’assegnazione dello scudetto 1915 alla Lazio sta arrivando alle sue fasi cruciali. Dopo la consegna in FIGC di una copia del libro “Dal Tevere al Piave” da parte del promotore dell’iniziativa, l’avv. Gian Luca Mignogna, sembra che la svolta sia sempre più vicina. In Federazione potrebbe essere istituita entro poche settimane una Commissione di Saggi che sarà chiamata a studiare le carte e pronunciarsi sull’eventuale ex aequo con il Genoa, che consegnerebbe di fatto alla Lazio il terzo scudetto della sua storia.

Si tratterebbe di una svolta importantissima: il passo ufficiale della FIGC verso un riconoscimento per gli eroismi di cento anni fa degli atleti biancocelesti nella Grande Guerra. L’evento bellico impedì lo svolgimento della finalissima contro il Genoa, e giuridicamente tutto sembra portare all’assegnazione dell’ex aequo. Nel frattempo l’avv. Mignogna ha anticipato la possibile emersione di nuove carte che dimostrerebbero come al momento della sospensione i calciatori laziali si sentissero formalmente Campioni d’Italia. Testimonianze giornalistiche dell’epoca che, se confermate, rappresenterebbero l’ennesimo tassello verso il compimento dell’impresa.

Nel frattempo, la petizione va avanti: firmando qui si potranno colmare le poco più di certo firme di distanza che separano dal traguardo delle 31.000 sottoscrizioni.

Fabio Belli

MERCATO – È corsa a due anglo-tedesca per Eddy Onazi

Quello di Eddy Onazi è certamente il nome che più di tutti scuote il mercato in uscita della Lazio. Il nigeriano piace in Germania, da dove ieri sono giunte le parole, ai microfoni di ‘Fussballtransfers.com’, di Thomas Heichin, ds del Werder Brema, uno dei club, insieme a Stoccarda e Schalke 04, interessati al 23enne mediano: “Abbiamo perso Philipp Bargfrede per due mesi. – ha detto – Spero si riprenda in fretta, perché è un giocatore importante e prezioso per la squadra. Conosco Onazi, è un elemento importante. Certamente il mercato invernale non offre molte alternative“. Che sia un’apertura per una trattativa? Vedremo. Intanto, secondo indiscrezioni rivelate da ‘Cittaceleste’, i biancocelesti avrebbero già rifiutato una prima offerta da parte del club biancoverde di 700mila euro con obbligo di riscatto a giugno fissato a 4,5 milioni: il presidente Lotito infatti non intende concedere sconti sugli 8 milioni richiesti per privarsi di Onazi. Il quale, dal canto suo, starebbe premendo per trasferirsi in Bundesliga, come ha rivelato il giocatore del Werder e suo compagno in Nazionale Anthony Ujah: “Mi ha detto Onazi che vuole giocare in Bundesliga e che il Werder sarebbe un’opzione per lui. È un mio buon amico, il vice capitano della Nazionale e un combattente nato. Spero che possa arrivare, perché sarebbe davvero bello per me giocarci insieme“. Insomma, la pista tedesca è molto forte, ma non è la sola: dal Galles filtra infatti che anche lo Swansea ci starebbe facendo un pensierino: il club allenato da Guidolin pare davvero molto interessato, ma, prima di procedere all’acquisto, deve vendere per fare cassa. Secondo infatti quanto riporta ‘walesonline.co.uk’, la punta Ayew potrebbe finire al Sunderland, a versare nelle casse inglesi 10 milioni in aggiunta al cartellino di Borini. Soldi che lo Swansea girerebbe in parte alla Lazio per battere la concorrenza e assicurarsi Onazi. Per il quale dunque si profila in questi ultimi giorni di mercato una corsa a due anglo-tedesca: staremo a vedere chi la spunterà…

CHI L’HA (RI)VISTO – Tira Catalin, il bomber che non molla mai

Ci sono giocatori che non mollano mai. Sono quelli che piacciono di più ai tifosi, perché anche senza essere fenomeni riescono sempre a ritagliarsi la loro nicchia. E soprattutto, diventano calciatori veri, sorpassando sorprendentemente tutti quelli che “vorrei, ma non posso”. Nelle ultime stagioni, risultati alla mano, la Lazio Primavera è stata una vera e propria fucina di talenti. In molti sembravano destinati a una brillante carriera, ma non sono riusciti a sfondare. Altri hanno invece scalato, come diceva Al Pacino in “Ogni Maledetta Domenica“, le pareti dell’inferno un centimetro alla volta. Ed hanno coronato il loro sogno di diventare calciatori.

Sulle tribune del “Fersini” probabilmente non in molti avrebbero scommesso su Stefan Tira Catalin. Attaccante romeno classe ’94, fu prelevato dalla Lazio dopo un accordo con l’Udinese. Potente e mobile, era chiuso da una serie di attaccanti eccezionali, in una squadra in cui spiccavano Tommaso Ceccarelli, Antonio Rozzi, Gonzalo Barreto e Sani Emmanuel. Tira aveva però una grinta, una determinazione su ogni pallone, quando veniva chiamato in causa, che lo rendevano sicuramente più concentrato sull’obiettivo di tanti funamboli nelle sue vicinanze.

Nell’anno dello scudetto, stagione 2012/13, c’è anche il nome e la firma di Tira nella rosa. Realizza in realtà anche un gol nel derby d’andata, pareggiato due a due a Formello. La sua rete è in realtà un autogol, ma l’esultanza dimostra il suo amore per la maglia della Lazio, rimasto immutato nel tempo. La determinazione, come dicevamo, è tutto, e dopo il tricolore arriva il salto in Olanda, al Den Haag. A L’Aja Tira cresce ancora prima del rientro in patria dove, finalmente, arrivano le prime partite nella massima serie e i primi gol conditi anche da quattro presenze nell’Under 21 romena.

Esatto, la Nazionale. Lavoro e convinzione, con la consapevolezza di aver lasciato un ottimo ricordo anche a Roma, nonostante la maglia della Lazio dei grandi sia rimasta solo un sogno. A diventare realtà è stata la carriera di Tira, ora fresco di passaggio al Club Sportiv Concordia Chiajna, sempre nella Serie A della Romania. Ennesima dimostrazione che nel calcio giovanile i talenti vanno e vengono, ma solo chi ci crede veramente resta.

Fabio Belli

 

“Operazione fuorigioco”, indagato Lotito: La risposta del legale

AGGIORNAMENTO ore 12.30 – Cade dalle nuvole l’ avv. Gian Michele Gentile, in merito al coinvolgimento del presidente della Lazio Lotito nell’indagine della Procura di Napoli denominata ‘Operazione Fuorigioco’: “Ho parlato con Lotito – ha dichiarato all’Ansa – e non ha ricevuto alcun atto dal quale risulta che è indagato. Ha saputo tutto dalle notizie di oggi. Se è indagato? Di certo la Procura non se lo sarà inventato, ma ad oggi Lotito non ha ricevuto nessuna notifica di nessun atto. Perquisizioni nei suoi uffici? Non abbiamo nessun segnale di alcun tipo, se ci fossero state Lotito me l’avrebbe detto“. 

Nuovo terremoto nel mondo del calcio, con la Guardia di Finanza che in queste ore sta eseguendo un decreto di perquisizione e sequestro nei confronti di 64 tra i massimi dirigenti della Serie A e B.

Spiccano nomi “illustristrissimi” tra gli indagati, l’ad del Milan Adriano Galliani, il numero uno del Napoli Aurelio De Laurentiis, l’ex presidente e amministratore delegato della Juventus Jean Claude Blanc,

Tra questi dirigenti è presente anche il presidente della Lazio Claudio Lotito, che in queste ore dovrà rispondere alle autorità.

Per i calciatori figurano Ezequiel Lavezzi e l’ex giocatore Hernan Crespo. Coinvolti, anche, diversi procuratori, tra cui Alessandro Moggi.
L’ipotesi di reato è evasione fiscale e false fatturazioni. Il sequestro dei beni è stato quantificato in circa 12 milioni di euro.
L’operazione in questione, denominata “Fuorigioco “è stata eseguita dal procuratore aggiunto di Napoli Vincenzo Piscitelli, che suppone l’esistenza di un sistema di evasione delle imposte che coinvolge 35 società calcistiche e più di un centinaio di persone fisiche, tra calciatori e procuratori.

Il meccanismo pare essere stato adottato nel contesto delle operazioni commerciali sulla compravendita di calciatori.
A partire dalle 8:30 di stamattina si stanno acquisendo documenti da parte della Guardia di finanza anche negli uffici della sede del Milan.
L’inchiesta era partita nel 2012 ipotizzando delle presunte violazioni fiscali commesse sia dalle società sia dai procuratori.

MERCATO: Pavoletti un attaccante di peso per la Lazio

Con il mercato di riparazione di Gennaio in fase di stallo, Tare e Lotito starebbero già pensando al futuro. Il reparto che maggiormente avrà dei cambiamenti sarà l’attacco con il sicuro partente Miroslav Klose e il quasi Alessandro Matri.

Il club biancoleste in queste ultime ore pare aver apertamente manifestato l’interesse per Leonardo Pavoletti, 27 anni, attaccante del Genoa.

Il promettente giocatore, rivelazione del campionato potrebbe diventare oggetto del mercato di Giugno, ecco perché Lotito vorrebbe intavolare il prima possibile una trattativa per assicurarlo a Pioli a partire dall’estate.

Di fronte il vulcanico Enrico Preziosi, presidente del club genoano, con il quale la Lazio dovrà direttamente parlare per poter avere un vantaggio sulle dirette concorrenti.

Pavoletti in questo campionato ha già collezionato 10 goal in 14 partite, è alto 188 cm e sarebbe un acquisto di peso e sostanza per il reparto offensivo. Il tempo e la prontezza di Tare in questo caso saranno fondamentali.

Cataldi, da Boston Chinaglia Jr. replica così alla dedica al padre

Danilo Cataldi e la Lazio, un amore che durerà a lungo. Il giocatore al suo primo goal in Serie A e nel giorno del compleanno di Giorgio Chinaglia dedica la marcatura al bomber numero 9: “Lo dedico al 69° compleanno di Chinaglia” aveva detto, disegnando un grande sorriso nel cuore dei tifosi, ed uno in particolare, un po’ più speciale di tutti da Boston, dove si trovava non ha esitato a replicare amorevolmente.

Stiamo parlando, ovviamente di Giorgio Chinaglia Jr. che alle parole di stima ed affetto nei confronti del padre ha replicato: “La dedica di Danilo mi ha emozionato, avrà un grande futuro. Sono sicuro che papà stesse guardando la Lazio dal cielo”. Queste le dichiarazioni riportate dalle rassegna stampa di Radiosei.

RASSEGNA STAMPA – Lazio, si avvicina Cabral

Un segnale dalla Spagna: Gustavo Cabral è più vicino alla Lazio. E’ in scadenza di contratto, vicino all’addio. Il Celta Vigo ha preso atto della volontà dell’argentino di non rinnovare. Sabato sera, durante la partita con il Rayo Vallecano, era in panchina. Un’indicazione chiara, anche perché in precedenza, nelle partite di Coppa del Re, Cabral era sceso in campo con la fascia di capitano. Il suo nome è stato accostato alla Lazio. Ha 30 anni, è un difensore centrale mancino, può essere impiegato anche da terzino sinistro, lo aveva lanciato Simeone ai tempi del River Plate. Il suo contratto scade a giugno, da qui al primo febbraio potrebbe lasciare Vigo. Da Formello non trapelano indicazioni se non che la Lazio prenderà un secondo difensore centrale, dopo l’acquisto di Bisevac, solo nel caso in cui ne uscisse un altro. Il Verona e il Bologna si erano informati per Gentiletti. L’argentino preferisce restare alla Lazio e sino a giugno non ha intenzione di prendere in considerazione l’idea di un trasferimento: l’Estudiantes e il San Lorenzo de Almagro (sua ex squadra) sarebbero pronti a prenderlo. Per Mauricio potrebbero arrivare offerte da Amburgo, Schalke 04 e Stoccarda. Una buona proposta farebbe vacillare la Lazio. Si vedrà. Il messicano Reyes, 23 anni, in prestito alla Real Sociedad, sembra l’alternativa principale a Gustavo Cabral.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Lazio ‘pazza’, tra imprese e beffe: ma l’Europa non è più lontana

La vittoria in rimonta sul Chievo l’ha confermato: quella di Pioli è sempre più una “Pazza Lazio”. Visto il gemellaggio storico tra le tifoserie che va avanti ormai da anni, la squadra biancoceleste potrebbe tranquillamente prendere in prestito l’inno dagli amici interisti.

STRISCIA POSITIVA TRA IMPRESE E BEFFE – Già, perché nonostante la continuità di rendimento in campionato che va avanti ormai da sei giornate consecutive (3 vittorie e 3 pareggi, per un totale di 12 punti), l’andamento della Lazio non a niente a che vedere con la razionalità. La squadra di Pioli è folle: riesce in imprese stile Fiorentina al Franchi o Inter al Meazza, ma allo stesso tempo chiude senza un tiro in porta la gara casalinga con il Carpi, o magari (sempre all’Olimpico) si fa riprendere al 93’ dalla Sampdoria, che prima di quel pareggio era reduce da 4 sconfitte consecutive. Non c’è una logica, insomma. E si è notato anche nelle ultime due partite di campionato, prima a Bologna e poi in casa con il Chievo. Il copione è il medesimo: la Lazio subisce gol nei primi 5 minuti (Giaccherini al 2’ al Dall’Ara, Cesar al 5’ ieri), chiude il primo tempo in svantaggio (addirittura doppio contro i rossoblù) e poi si risveglia nella ripresa, grazie anche all’espulsione di un giocatore avversario. In Emilia la rimonta si è fermata al pareggio, contro il Chievo invece è arrivata la vittoria rotonda per 4-1.

Fonte : La Repubblica