A pochi giorni dall’esordio (assoluto) nella competizione contro la Svizzera, il portiere della Nazionale albanese e della Lazio Etrit Berisha ha raccontato ai media del suo paese come sta vivendo la vigilia di Euro 2016.
“È un viaggio straordinario per me, dal primo giorno in cui ho giocato con la Nazionale albanese, difendere la cui porta è un onore. L’arrivo all’Europeo poi è un sogno che si realizza e non vedo l’ora di godermi la competizione insieme ai nostri tifosi, che ci hanno sempre sostenuto. Abbiamo tre partite da disputare nella fase a gironi, quindi le probabilità di qualificarci sono le stesse. Con il gruppo che abbiamo, con lo spirito di squadra e con la nostra qualità, possiamo farcela e superare la fase a gironi. E’ questo il nostro obiettivo“. Sui suoi inizi nel calcio: “Ho iniziato a 8 anni, giocando come centrocampista. Il ruolo del portiere però mi è sempre piaciuto. Quando ero più giovane, si pensava che fosse un ruolo per giocatori più deboli, ma mi piaceva e ho scelto di seguire la passione. In realtà, sapevo già che il mio futuro sarebbe stato nel calcio e che avrei fatto parte della Nazionale. Questo mi ha dato la spinta per andare avanti. Un consiglio ai giovani calciatori albanesi? Essere un calciatore è un onore. Io lo vivo con enorme piacere, ma anche con tanto lavoro e impiegando tanto tempo per affrontare ogni giorno me stesso. La strada per diventare un professionista è piena di difficoltà, ma arrivare al successo è la cosa più bella che può accadere nella vita, ti rende soddisfatto e felice“. Tornando infine al discorso Europeo: “Spero di superare la fase a gironi. Se non ci riusciamo sarò molto deluso, perché penso che abbiamo molta qualità e sappiamo bene come dare tutto. La squadra che preferisco? Non penso agli altri, guardo solo l’Albania“.

Bjorn Rune Borg nasce a Stoccolma, in Svezia, il 6 giugno 1956. Grande campione di tennis, nella sua carriera ha vinto cinque volte il trofeo di Wimbledon (dal 1976 al 1980), sei volte il Roland Garros (1974-75, 1978-81) e i Masters gp nel biennio 1979-80.
Nella sua carriera uno dei peggiori momenti è stato quando nel 1981 perse contro John McEnroe la finale degli US Open, torneo mai vinto nonostante avesse disputato quattro finali. Nel 1983 si ritirò a soli ventisei anni perchè nauseato dai massacranti allenamenti quotidani. Nel 1989 sposò Loredana Bertè ma il matrimonio non durò a lungo. Nel 1991, dopo molti anni di inattività, tentò il rientro nel circuito tennistico mondiale al torneo di Montecarlo. Scese in campo contro Jordi Arrese ma alla fine si rivelò un match deludente… si trattò solo di un romantico lampo strappato al passato.
Mann nasce il 6 giugno 1875 a Lubecca, frequenta il ginnasio ma i risultati non sono brillanti. Nel 1894 si trasferisce a Monaco dove si iscrive all’Università. Nel 1905 sposa Katia Pringsheim, figlia di uno degli uomini più ricchi della capitale del regno della Baviera. Dalla loro unione nascono Erika, Klaus, Golo, Monika, Elisabeth e per ultimo Michael.
Nel 1912 viene pubblicato “La morte a Venezia”, un romanzo destinato a suscitare scalpore a causa dell’adombrata pedofilia del protagonista. Nel 1914 è la volta del saggio “Pensieri di guerra”, dove Mann sostiene la causa tedesca. Al termine della guerra escono le “Considerazioni di un apolitico”. Nel ’19 esce la novella “Cane e padrone” e nel ’24 esce il capolavoro “La montagna incantata”. Nel 1926 inizia la tetralogia biblica “Giuseppe e i suoi fratelli” a cui lavorerà per 15 anni, la storia biblica diventa una suggestiva narrazione che unisce mito e psicologia, ricerca ed epica. Nel 1929 riceve il Premio Nobel per il romanzo “I Buddenbrook”.
Gli anni successivi vengono sconvolti da diverse disgrazie: nel 1949 si suicida il figlio Klaus; l’anno dopo muore il fratello minore Viktor; nel 1950 muore anche l’altro fratello Heinrich. Nel 1951 pubblica il romanzo “L’eletto” e si stabilisce a Kilchberg, sul lago di Zurigo, dove continua a lavorare fino alla morte. Nel 1953 esce il racconto “L’inganno” e, infine, nel 1954 “Le confessioni del cavaliere d’industria Felix Krull”, l’ultimo suo grande successo. Il 12 agosto 1955 Thomas Mann muore per collasso.
Il 6 giugno 1906 nasceva a Roma il grande attore cinematografico e teatrale Paolo Stoppa. Nel 1927 fa il suo esordio in teatro come attore comprimario nella compagnia Capodaglio-Racca-Olivieri. In pochi anni passa dal ruolo di generico a quello di attore brillante recitando accanto a Dina Galli, Antonio Gandusio, Lamberto Picasso e
Paolo Stoppa si rivela come 