C’è una squadra in vendita. No, Lotito non lascia la Lazio, ma è pronto a scatenare un’asta per i suoi big e a racimolare, anche con altre cessioni minori, un tesoretto per il prossimo mercato. Tare gli ha già fatto i conti in tasca, è convinto che avrà addirittura 70-80 milioni a disposizione. Senza considerare l’eventuale addio a Biglia: in quel caso il budget sfiorerebbe i cento, senza considerare gli ingaggi risparmiati con gli svincolati Klose a Braafheid (discorso a parte per Mauri e Konko). Ma partiamo dalla porta, Berisha ha le valigie in mano da gennaio: ha già chiesto la cessione, stavolta verrà accontentato per una cifra intorno ai 5-6 milioni per lasciar posto a Vargic. In difesa sicuri della permanenza sono Hoedt e de Vrij, dovrebbero rimanere anche Patric e Bisevac. In uscita Mauricio e Gentiletti, con richieste da Germania e Spagna, ma anche in Italia: la Lazio conta di racimolare 4 milioni.
LE PLUSVALENZE
A centrocampo c’è Onazi in odore d’addio, ma Lotito parte da una valutazione di 7-8 milioni, ritenuta folle dalle pretendenti già a gennaio. Per Morrison basterebbero invece quattro spicci. A sorpresa, nemmeno Cataldi appare certo della conferma. E di certo non verrebbero rifiutati 20-25 milioni per Parolo, quest’anno, nonostante sia un pupillo della società. Che chiederà 35 milioni per Candreva, sperando in un ottimo Europeo. In bilico anche il destino di Keita per una cifra di poco inferiore, da rivalutare Felipe salvo offerte monstre. Matri tornerà al Milan, ma verranno ascoltate anche le proposte per Djordjevic dalla Germania: acquistato a parametro zero (con 1,8 milioni di commissioni), Filip sarebbe comunque con Antonio e Balde Diao un’altra plusvalenza.
Fonte : Il Messaggero

Il prossimo 17 aprile gli italiani saranno chiamati alle urne per votare il referendum popolare abrogativo sulle trivellazioni in mare. Con il termine “trivelle“ si intende un ampio e complesso insieme di attività che vanno dalla perforazione dei pozzi di ricerca a quella dei pozzi di produzione, dalla realizzazione di gasdotti e oleodotti all’installazione di piattaforme petrolifere. Gli impianti variano a seconda delle caratteristiche del giacimento, dei fondali e del tipo di combustibile che viene estratto. Il referendum è stato voluto da nove regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto) che si affacciano sull’Adriatico e che temono gravi conseguenze sull’ambiente e, di conseguenza, sul turismo. Praticamente si chiede di scegliere se abrogare la norma – introdotta attraverso l’ultima legge di Stabilità – che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro 12 miglia marine dalla costa, senza limiti di tempo alla durata delle concessioni, cioè sino all’esarimento del giacimento. Anche se le società petrolifere non possono più ottenere nuove concessioni per estrarre in mare entro le 12 miglia, le ricerche e le attività petrolifere già in corso – per via di una norma approvata nello scorso mese di dicembre – non hanno una scadenza certa.
A favore del referendum è il comitato “Vota SI, per fermare le trivelle” a cui hanno aderito numerose
Dal 14 al 17 aprile appuntamento a Porte di Roma con l’Aeronautica Militare che sarà impegnata in una serie di iniziative per raccontare dal vivo le operazioni che svolgono gli uomini e le donne in servizio al corpo militare.
lattico per averle poi più fresche, poi c’è l’analisi del video con un programma per vedere i dettagli e le differenze sia di linee che di tecnica e ci mettiamo un’ora e mezza ad analizzare tutto, poi ci sono le riunioni e poi prepariamo le cose per il giorno dopo e si va a letto. D’estate è un po’ diverso, ci alleniamo la mattina, sei o sette volte la settimana, e tre o quattro volte il pomeriggio. Ogni discesa ha una sua caratteristica, ci sono quelle veloci o meno veloci, più difficili o meno. A me piacciono quelle difficili, la mia forza è la tecnica. Per esempio, la parte alta di Kitzbuhel, è difficile i primi trenta secondi e gli ultimi venti. Beaver Creek è più ripida e tecnica da cima a fondo, c’è sempre da sciare con tanto movimento e azione. Forse le persone che non ci seguono pensano che, scendendo, non fatichiamo ma alla fine di una discesa arriviamo anche a 188 pulsazioni. Dobbiamo tenere tanta forza. Da piccolo, guardando le gare, il mio idolo era Alberto Tomba, ha vinto tutto e ha fatto venire voglia a tutti di andare a sciare e iniziare a seguire questo sport. Poi i miei idoli sono diventati i norvegesi, quello che mi impressionava era che erano sempre pronti per gli appuntamenti speciali. Per gli hobby noi sciatori abbiamo poco tempo, da agosto ad aprile giriamo continuamente dall’Argentina ai ghiacciai, d’inverno giriamo Austria, Svizzera, Germania. D’estate facciamo la preparazione atletica ed è poco tempo, ci alleniamo sia con la resistenza che con la forza-resistenza che con la forza, e non facciamo in tempo a finire che subito dobbiamo rimetterci in forma, ad agosto dobbiamo essere pronti. Non abbiamo tempo per la vacanza, però va bene così, o hai la passione e fai tutto al 100% o no. Per seguire tutti gli altri sport che mi piacciono c’è tempo, lo farò quando smetterò di sciare.
Sinisa Mihajlovic (tipico per gli allenatori esonerati). L’ex allenatore del Milan ha commentato il suo esonero e ha risposto alle parole di Melissa Satta, show girl fidanzata del calciatore rossonero Boateng, che nel corso della trasmissione Tiki taka ha giustificato l’esonero del tecnico serbo deciso da Berlusconi con una presunta tensione che si respirava nello spogliatoio. Queste le sue parole:
percorso simile a quello della Lazio, non c’è alcun tipo di caos. Ci auguriamo che sia l’allenatore del Milan anche l’anno prossimo, se così non dovesse essere tornerà a fare il tecnico dei baby“. L’ex centrocampista laziale, e’ fiducioso e pensa che: “Anche l’esperienza che ho avuto da calciatore mi può dare una mano“. E quando gli fanno notare la similitudine con Simone Inzaghi, Brocchi dice: “Speriamo che sia la rivincita dei settori giovanili, ne parliamo da anni. Bisogna valorizzare i campionati giovanili, bisognerebbe fare delle seconde squadre. Questo servirebbe alla nazionale”.