AGGIORNAMENTO ORE 20:00 – Puntualissima, la Lazio è arrivata Norcia. Il primo a uscire dal pullman è il nuovo allenatore Simone Inzaghi. Ha ufficialmente inizio il quarto ritiro stagionale. Domani pomeriggio la prima di Inzaghi da allenatore della prima squadra. L’ex tecnico della Primavera ha portato con sé anche i giovani Matosevic, Manoni, Germoni, Murgia e capitan Mattia. Stasera a letto presto, domani pomeriggio si comincerà a fare sul serio.
AGGIORNAMENTO ORE 17:40 – E’ ufficialmente iniziato il ritiro biancoceleste e con esso l’avventura di mister Inzaghi con la Lazio. La squadra è partita pochi minuti fa da Formello alla volta di Norcia arriveranno per le 20. Alla prima squadra sono stati aggregati anche alcuni elementi della primavera.
AGGIORNAMENTO ORE 16:46 – Ecco che finalmente stanno arrivando tutti gli altri giocatori. Applausi a scena aperta per Lulic, arrivato insieme al serbo Bisevac che invece non ha ricevuto attestati di stima (per usare un eufemismo). Contestato Felipe Anderson. Un tifoso gli urla frasi piuttosto colorite. Oltre a loro sono entrati anche Keita, Kishna, Guerrieri, Djordjevic, Cataldi, Gentiletti, Klose e Braafheid. Ecco anche Klose, che non si ferma a parlare con i tifosi. Tra pochi minuti la squadra partirà alla volta di Norcia e iniziare così a preparare con il nuovo mister la sfida con il Palermo. Non prendono parte al ritiro Stefano Mauri e Sergej Milinkovic-Savic. L’ex capitano della Lazio si è infortunato alla mano sinistra, problema rimediato circa una settimana fa in allenamento. Ancora da capire invece le ragioni dell’assenza del serbo, che sta recuperando da una lesione di primo grado al polpaccio.
AGGIORNAMENTO ORE 16:20 – Direttamente dalla clinica Paideia ecco arrivare anche Abdoulay Konko. Il terzino francese, a differenza degli altri compagni di squadra, è stato ben disposto a fare un piccolo confronto con i sostenitori biancocelesti: “Il ritiro? La società ha deciso così, credo servirà anche a mister Inzaghi per andare avanti e trovare una soluzione”. I tifosi temono una spaccatura totale dello spogliatoio, a riguardo Konko ha replicato così: “Non c’è mai stato nulla. La società ha deciso di puntare su Inzaghi, per lui è sarà un’opportunità per conoscere il gruppo e lavorare in serenità, visto quello che è successo ieri”. In conclusioen ha rilasciato due parole sull’esonero di Pioli: “Lo ha deciso la società, io sono un calciatore e non posso entrare nel merito di certe decisioni. Dispiace per per Pioli, le cose non sono andate bene. Adesso c’è Inzaghi, andiamo avanti, cerchiamo di cogliere il lato positivo“.
AGGIORNAMENTO ORE 15:30 – E’ entrato pochi minuti fa il capitano Lucas Biglia. I tifosi al cancello cercano di scambiarci due parole chiedendogli spiegazioni. L’argentino promette: “Ci impegneremo, mancano sette punti per l’Europa. Io ci credo, faremo il massimo”.
AGGIORNAMENTO ore 14:55 – All’uscita del centro sportivo di Formello il ds Tare, intercettato da un tifoso che gli ha chiesto di partecipare a un confronto con i tifosi, ha risposto: “Dopo, devo andare a prendere mio figlio all’asilo. Ho anch’io una vita“.
AGGIORNAMENTO ore 13:00 – Pochi i tifosi davanti ai cancelli, ma quelli presenti hanno richiesto un confronto con la società. Molto probabilmente all’incontro, per la controparte, a intervenire sarà il Responsabile della Comunicazione, Stefano De Martino.
AGGIORNAMENTO ore 12:55 – Cominciano ad arrivare i giocatori biancocelesti: tra i primi giocatori ad arrivare a Formello il difensore olandese Wesley Hoedt, che rispondendo ad un tifoso ha dichiarato “Sto male“. Il riferimento è ovviamente all’espulsione rimediata nel derby, che lo costringerà a saltare per squalifica la trasferta di domenica prossima a Palermo.
Si è aperta ufficialmente questa mattina a Formello la nuova ‘era Inzaghi‘. Il neo tecnico biancoceleste è stato tra i primi ad arrivare al centro sportivo, accompagnato dal vice Massimiliano Farris e dal ds Igli Tare. Nei prossimi minuti sono attesi anche i giocatori, che si daranno appuntamento al quartier generale dell’aquila prima della partenza per Norcia, prevista intorno alle 17. A proposito del ritiro, quarto in questa stagione, nella cittadina umbra, Tare, come riporta l’edizione online de ‘Il Messaggero’, ha dichiarato che “non è un ritiro punitivo“, sarebbe quindi semplicemente un modo per poter lavorare più serenamente.

Sempre ammesso che qualcosa cambi, che tipo di Lazio dovremmo aspettarci? Partendo dal modulo, come sostiene il Corriere dello Sport, sembra acclarato che la tattica base da cui ripartirà questo mini ciclo biancoceleste dovrebbe essere il 4-3-3: Inzaghi, nella sua pluriennale esperienza con la squadra Primavera, ha sempre adottato questo modulo, e la soluzione del 4-3-1-2 con un trequartista puro alle spalle di due punte non sembra percorribile. In porta confermato Marchetti, nonostante anche la sua stagione non sia stata delle più positive; Berisha rimarrà comodamente in panchina, in attesa di una sua cessione a giugno in un club che gli permetterà di giocare con più regolarità per mettere in mostra le sue doti, sempre ammesso che di doti ce ne siano. Sulla difesa c’è poco da dire: gli interpreti sono quelli e Inzaghi avrà poco da inventarsi, anzi dovrà continuare a fronteggiare il problema infortuni e non è da escludere, anzi è quasi certo, che alla ripresa contro il Palermo la linea difensiva biancoceleste sarà la stessa che è stata violentata più volte ieri pomeriggio dall’attacco giallorosso, fatta eccezione per l’ingresso di Mauricio al posto dello squalificato Hoedt. Dalla padella alla brace insomma. A centrocampo ovviamente il faro continuerà ad essere il capitano Lucas Biglia, protagonista anche lui di una stagione sotto le righe, ma elemento imprescindibile per la mediana biancoceleste; Parolo dovrebbe mantenere il suo posto, mentre per la terza maglia salgono le quotazioni dell’ex capitano Mauri, a scapito del giovane Cataldi. Non è da escludere l’inserimento nel gruppo dei possibili titolari di Ravel Morrison, oggetto misterioso di questa tragicomica annata biancoceleste. In attacco Klose parte con i gradi di titolare, mentre per gli esterni dovrebbero essere in pole position Felipe Anderson e Lulic, per una formazione più bilanciata. Esclusi Candreva e Keita quindi, Matri e Djordjevic seconde scelte, Kishna chissà invece in quale clinica specializzata si sta facendo visitare.
Ci si augura inoltre, in un finale di stagione in cui la Lazio non ha più nulla da chiedere alla classifica, al di là di dichiarazioni più o meno convincenti su poco plausibili ambizioni d’Europa (vedi Biglia), che Simone Inzaghi provi ad inserire in pianta stabile in prima squadra qualche promettente giovane della Primavera. All’attaccante Palombi, al centrale di difesa Mattia e al centrocampista Murgia potrebbe essere concessa qualche chance, così come al giovane portiere Guerrieri, per non si sa quale motivo costretto a una stagione da terzo alle spalle di Marchetti e Berisha, quando ad un giovane promettente come lui doveva essere concessa l’opportunità di andare a giocare e farsi le ossa. La Lazio di Inzaghi prende quindi forma, una forma non troppo lontana da quella che aveva con Pioli, ma del resto il materiale umano e tecnico rimane invariato.
e al presidente per il fatto che lo stesso aveva da poco tempo salvato la Lazio dal fallimento, o come ama tanto dire lui, di aver preso questa squadra al funerale e averla portata in condizione di coma irreversibile, al fine di migliorare tale condizione, ebbene questa fetta di tifoseria tanto paziente non esiste più. Dopo 12 anni di gestione, oggi 4 aprile 2016, questo club grazie al suo presidente, sta attraversando il suo momento più basso. Dal 2004 ad oggi ha portato il tifoso laziale a sperare di non perdere il derby con troppi gol di scarto, ha portato la Lazio a terminare la sua stagione tra fine marzo ed inizio aprile, ha portato la Lazio a stazionare in classifica sotto il Sassuolo, ha fatto diventare questo club una fase transitoria per i giocatori d’alto livello. Come in ogni famiglia che si rispetti, dove ogni figlio apprende dal genitore come affrontare la vita di tutti i giorni, ogni squadra rispecchia quello che è l’operato del suo presidente e di cosa trasmette quest’ultimo, grazie a ciò la Lazio è divenuta in pochi anni una squadra MEDIOCRE e il motivo per cui si definisce mediocre questa squadra e chi l’ha costruita si può capire attraverso il significato della parola stessa= chi dimostra o ha capacità limitate; chi non eccelle e non possiede i requisiti necessari per realizzare certi compiti.
E’ riferito anche a chi dovrebbe costruire una grande squadra in sede di calciomercato, cioè il direttore sportivo Igli Tare, che lavorando 365 giorni l’anno come dichiarato dalla stes

