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Piccinini: “Per Biglia, Keita e de Vrij conterà la loro volontà. Ecco qual è il limite della Lazio…”

Sandro Piccinini è intervenuto ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’.

Queste le parole del noto giornalista di Mediaset Premium, che si è soffermato in primis sul particolare lessico che infarcisce le proprie telecronache: “Sciabolata non è studiata a tavolino. Certe parole vengono spontaneamente studiando il vocabolario. Quando ti accorgi che funzionano perché descrivono bene in una parola quel momento di una partita di calcio sei portato a usarle di nuovo. Una volta si dicevano dieci parole, oggi ne basta una perché la gente vede. Il principio è rendere essenziale la telecronaca. Altre di successo, come ‘mucchio selvaggio’, sono reminiscenze di quando era bambino“.

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Poi è passato alle cose di casa Lazio, a partire naturalmente dai ‘casi’ Biglia, Keita e de Vrij: “Lotito ha un modo tutto suo di gestire la Lazio. Scelte e atteggiamento volti a tenere i conti ok. I fatti dimostrano che la squadra è stata competitiva sotto la sua gestione, vincendo anche qualcosa. Con Inzaghi si è visto anche un bel calcio. Lui ha un limite di fondo, mentale. Non vuole mai azzardare. L’azzardo non è previsto. I suoi investimenti non sono mai eclatanti tranne in rari casi, vedi Milinkovic. Dei nomi in sospeso, per Biglia non mi strapperei i capelli, è sostituibile. Keita è il talento forte che deve ancora far vedere il suo potenziale. Però, in questi casi, bisogna anche considerare la loro volontà. Se un calciatore vuole andar via è inutile lanciare pietre ai presidente. Sono sempre i calciatori a decidere e certe volte i presidenti non sono neanche dispiaciuti di monetizzare. Il limite della Lazio è che dà l’idea di non avere grandi obiettivi e il calciatore può sentirsi un po’ stretto. Un po’ come Higuain che a Napoli ha avuto la sensazione che il salto finale non ci sarebbe stato. La Juventus vuole Keita? Allegri temporeggia tanto quando si tratta di lanciare i giovani. La Juventus fa bene a cercare Keita ma a Keita consiglierei di cercare un’altra piazza, anche in virtù dell’aspetto caratteriale. Un talento come Keita rischierebbe di non trovare la continuità che gli serve“.

Uno sguardo infine alle prossime competizioni europee: “Per l‘Europa League è importante capire le aspettative delle società coinvolte. Società molto interessate come il Siviglia alternate ad altre molto disinteressate, vedi la Roma dell’anno scorso. Sarà importante la voglia di misurarsi con una competizione che ti penalizza molto in campionato. Penso che il Milan, avendo bisogno di un rilancio, dovrebbe puntarci forte. Per la Champions vedo la Juventus un po’ in confusione. Con un po’ di perplessità. Seguiamo tutti le trattative“.

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di Villani

Articolo offerto da Lazio Fan Shop Scipioni

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