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LA NOSTRA STORIA Tanti auguri a Davide Di Gennaro

Il 16 giugno 1988 nasce a Milano il centrocampista della Lazio Davide Di Gennaro. Inizia a giocare nella squadra del suo paese, Peschiera Borromeo, a cinque anni.

Nel 1995 Di Gennaro passa nelle giovanili del Milan dove è stato anche capitano della squadra Primavera. Esordisce tra i professionisti a diciotto anni. A luglio 2007 passa in prestito al Bologna in Serie B, dove riconquista la massima categoria. Nel mese di maggio 2008 passa al Genoa in comproprietà inserito nell’affare che riporta a Milano Marco Borriello.

A settembre dello stesso anno viene ceduto, a titolo temporaneo, alla Reggina in Serie A. A giugno 2009 viene riscattato dal Milan ma salta i primi mesi della stagione a causa di una frattura al piede destro. Il 29 gennaio passa in prestito al Livorno. Nel 2010 è al Padova in Serie B con la formula del prestito con diritto di riscatto della compartecipazione. A marzo 2011 subisce la rottura del tendine della gamba sinistra e chiude anticipatamente la stagione.

IL RITORNO AL MILAN

Al termine del campionato, dopo il mancato riscatto da parte del Padova, torna al Milan. A luglio 2011 passa, sempre a titolo temporaneo, al Modena in Serie B. Nel 2012 dopo essere rientrato al Milan per fine prestito viene acquistato a titolo definitivo dallo Spezia per una cifra vicina ai 500.000 euro.

A luglio 2013 passa al Palermo firmando un contratto triennale. A settembre 2014 viene ceduto in prestito al Vicenza. L’anno successivo si trasferisce a titolo definitivo al Cagliari. A causa di problemi contrattuali sorti durante la stagione la seconda parte di questa la passa da spettatore non pagante. A luglio 2017, dopo essersi svincolato dal club sardo, passa alla Lazio firmando un contratto triennale e dove vince la Supercoppa italiana.

NAZIONALE

Di Gennaro esordisce nella Nazionale Under 16 nel 2004. Nello stesso anno scende anche due volte in campo con la Under 17. Nel 2005 colleziona due presenze nella Under 18 e nel 2006 una gara nell’Under 19. Nel 2007 esordisce con la Under 20. A novembre 2008, sotto la guida del CT Casiraghi, esordisce nell’Under 21.

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LA NOSTRA STORIA L’ex portiere Rosario Di Vincenzo

LA NOSTRA STORIA Rosario Di Vincenzo nasce a Genova il 16 giugno 1941. Era soprannominato ‘Zarin’. Nel 1955 entra nelle giovanili del Genoa dove resta fino al 1961 quando passa all’Entella.

La stagione successiva Rosario Di Vincenzo passa all’Inter. La società nerazzurra l’anno dopo lo presta alla Triestina per poi tornare a Milano. Dopo cinque gare giocate nel Varese nel 1965 torna al Genoa. L’anno dopo è a Potenza da dove nella stagione 1967/68 lo preleva la Lazio. In biancoceleste vince subito il Campionato De Martino e nel 1971 la Coppa delle Alpi. Si mette in luce soprattutto nel campionato 1968/69 dove contribuisce al ritorno in Serie A dei biancocelesti.

Con l’arrivo di Maestrelli finisce a fare la riserva a Claudio Bandoni. Poi durante una partita di allenamento a Palestrina litiga violentemente con l’allenatore che lo spedisce sotto la doccia. Messo subito fuori rosa per un periodo e multato alla fine della stagione è ceduto al Brindisi in Serie B. Dal 1975 al 1978 torna in Serie A con la Sampdoria. Terminata la carriera diventa preparatore dei portieri nel Napoli dal 1994/95 al 1996/97, allenatore in seconda e preparatore dei portieri nel Siena dal 2001/02 al 2003/04 e nella Lazio 2004/05 con Papadopulo.

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Milinkovic fomenta i laziali con un VIDEO da brividi

Le avversarie sono avvertite, sono arrivati nuovi ordini dall’alto. Milinkovic fomenta i tifosi con video da pelle d’oca

Il Sergente non è nuovo a stupire i tifosi sui social. Tra foto, meme e frasi ad effetto, sta diventando protagonista assoluto anche su Instagram. Ed oggi Milinkovic si è superato, con la pubblicazione di un video che ha fatto venire i brividi ai laziali. Una serie di immagini, con la voce narrante che riprende le frasi del film Avengers. “Provarci a qualunque costo“, parola di Sergente. Di seguito lo spettacolare video

LAZIO Fascetti goliardico: “Dopo quel Roma-Lecce dicono il Ponte d’Ariccia fosse pieno…”

LAZIO Il grande Mister dei -9 Eugenio Fascetti è intervenuto all’interno del programma C’mon Lazio in onda su Nonèlaradio. In studio Alessandro “Mozzarella” e Davide Sperati.

LAZIO Il grande Mister Fascetti è intervenuto alla trasmissione C’mon Lazio. Tra poco la ripresa della Serie A: “È tutto da vedere, è la prima volta che i giocatori stanno fuori per quattro mesi, è tutto un punto interrogativo“.

LA CORSA SCUDETTO

Il centrocampo della Lazio rispetto a quello di Juventus e Inter è superiore, sia fisicamente che tecnicamente. Io credo che Ronaldo giocando in quel ruolo lì sia un po’ sacrificato. Ha bisogno di spazio, se lo comprimi nell’area di rigore perde un po’. Sarri cerca di impostare la Juve sul possesso palla e i fraseggi stretti, ma non so se Ronaldo è un giocatore adatto a questo tipo di gioco. La Lazio comunque non ha niente da perdere, l’obiettivo era la Champions. La partita chiave si giocherà a Torino. Nessuno avrebbe pensato che la Lazio a questo punto sarebbe stata così vicina ai bianconeri”.

QUEL BARI-INTER…

Cassano mi aveva già dimostrato di poter giocare. In quella sfida fui quasi obbligato a far giocare lui ed Enyinnaya. Quest’ultimo era difficile da gestire, poi ha iniziato ad avere grossi infortuni che lo hanno penalizzato. Io tenevo sott’occhio il settore giovanile. Il giovedì parecchi giocatori della Primavera venivano a giocare con noi per delle sfide 11vs11. Quando vidi Cassano fece delle cose incredibili. Poteva giocare in prima squadra anche l’anno prima ma fu fermato dai dottori. Cassano avrebbe potuto segnare un’epoca, era un campione vero”.

I PRESIDENTI BIANCOCELESTI

“I tempi sono cambiati…Calleri e Bocchi salvarono la società dopo degli anni un po’ difficili. Da lì ripartì la storia della Lazio. Lotito è stato tanto criticato ma credo sia un ottimo presidente. Ha portato la Lazio ad alti livelli e soprattutto è una società sana”.

TIFOSI, OLIMPICO E QUEL LAZIO-VICENZA…

“Purtroppo la componente tifo in questo finale non ci sarà. I tifosi della Lazio sono calorosi, trascinanti. Io mi ricordo in particolare la sfida contro il Vicenza, un Olimpico così pieno mi impressionò. Non c’era un posto libero. Uno stadio così pieno lo avevo visto solo in Roma-Lecce dell’86. Dopo quella partita si dice che il Ponte d’Ariccia fosse pieno… Il goal di Fiorini? Io sono sempre stato freddo e lucido, non ebbi una reazione esagerata”.

MILINKOVIC-SAVIC

Milinkovic è un giocatore unico. Può essere decisivo in avanti, indietro, in mezzo al campo. Secondo me non ha ancora espresso tutto il suo potenziale. Un giocatore così costa tanto, come lui non ce ne sono tanti in giro. Se la Lazio dovesse vincere lo Scudetto io non lo venderei per nessuna cifra“.

LAZIO Diaconale: “Lotito virologo ad honorem”

LAZIO Diaconale – Nella giornata di oggi, il portavoce biancoceleste è tornato a parlare della ripresa del campionato

LAZIO Diaconale: “Il calcio italiano riprende la propria corsa. Questa è una grande vittoria per tutti coloro che si sono battuti affinché questo accadesse. L’obiettivo, adesso, deve essere quello di trovare soluzioni per fare in modo di riportare i tifosi allo stadio. Ammetto che la mia polemica dei giorni scorsi con Andrea Agnelli è stata una forzatura compiuta solo in difesa della Lazio e del suo diritto di terminare il campionato. Dopotutto i fatti hanno dimostrato che Agnelli aveva ragione. Tra i tanti virologi professionisti, l’unico ad avere previsto la ripresa è stato Claudio Lotito che, pertanto, meriterebbe un riconoscimento ad honorem”. Così il portavoce della Lazio con un editoriale su L’Opinione delle Libertà.

LAZIO Formello – Leiva ok, ma si fermano due difensori

LAZIO Formello – Oggi la squadra si è ritrovata agli ordini di Inzaghi per sostenere il primo allenamento settimanale, a 9 giorni dalla sfida contro l’Atalanta

LAZIO Formello – Dopo il consueto giro di tamponi, via all’allenamento: riscaldamento iniziale, esercitazioni sul possesso palla e sfida conclusiva a campo ridotto. Alla seduta non hanno preso parte Luiz Felipe, Marusic e André Anderson, usciti malconci dalla partitella in famiglia di sabato. Il brasiliano, che ha accusato un indurimento del polpaccio, oggi ha lavorato al chiuso assistendo dalla panchina alla sgambata finale del gruppo. Circola fiducia sulle condizioni di Marusic, previsto a sinistra in occasione del match di Bergamo, in programma mercoledì 24 giugno.

Allenamento completo, invece, per Ciro Immobile, anche lui alle prese con qualche acciacco nei giorni scorsi e ora pienamente recuperato. Se la difesa deve fare i conti con qualche problema, il centrocampo può invece sorridere: Leiva e Cataldi sono infatti recuperati e hanno lavorato in gruppo sostenendo l’intera seduta dopo una settimana di attività differenziata. Tra qualche giorno potrebbe essere disponibile anche Jordan Lukaku, che però ha bisogno di ritrovare la condizione atletica. Prosegue anche il percorso di ripresa di Lulic: per lui fisioterapia, palestra e piscina.

Infortunio shock per Muslera: stagione finita – FOTO

Infortunio shock per Muslera – L’ex portiere della Lazio è rimasto ferito durante uno scontro di gioco

Infortunio shock per Muslera – Durante la partita Rizespor – Galatasaray, l’ex portiere biancoceleste è stato vittima di uno scontro di gioco al 15′ minuto con il calciatore avversario fratturandosi tibia e perone. Per le cure mediche, ci sono voluti 8 minuti, per il portiere uruguaiano l’infortunio è stato brutto, tornerà a disposizione a partire dal 2021. Nel corso della partita poi, è capitato lo stesso infortunio all’attaccante Andone, anche lui scontro di gioco con il portiere avversario, si parla dello stesso infortunio, tibia e perone.

https://twitter.com/zynnp_tr/status/1272237348978413571?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1272237348978413571&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.calciomercato.com%2Fnews%2Fgalatasaray-infortunio-choc-per-l-ex-lazio-muslera-80533

Modric sulla Serie A: “Bello se vincesse l’Inter o la Lazio”

Modric sulla Serie A e la squadra vincitrice che secondo lui dovrebbe essere diversa dalla Juventus

Modric sulla Serie A – In questo campionato, la Lazio è cresciuta molto a livello europeo. Molti sono i club o i giocatori che credono in lei o che ne sono rimasti sorpresi per la forza e la continuità che ha dimostrato fino a prima dello stop del campionato. Tra questi, c’è anche il centrocampista del Real Madrid, Modric. Il croato, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, dove ha parlato della volata finale della Serie A, dicendo quale squadra spera riesca a trionfare alla fine della stagione.

MODRIC

“La favorita per la Serie A rimane sempre la Juventus, ma per la competizione in sé, sarebbe bello se vincesse l’Inter o la Lazio“.

LE PAROLE DI LEONARDO SU MILINKOVIC

PRIMA PARTITELLA 11 VS 11

Milinkovic Leonardo allontana il serbo: “100 milioni? Non li abbiamo”

Milinkovic Leonardo allontana il serbo dal proprio radar a causa della perdita finanziaria della società per via dello stop al campionato francese

Milinkovic Leonardo allontana il serbo – Le voci insistenti che vedrebbero il Psg puntare forte su Serjei, potrebbero essere svanite. Il centrocampista serbo, è da sempre un pallino del Ds Leonardo che, ha sempre sperato di poterlo portare nella squadra parigina. Però, sembrerebbe che la società, non possa acquistare il laziale, ecco le parole al Journal du Dimanche

SU MILINKOVIC

“Non penso proprio che ci saranno trasferimenti da 100 milioni di euro. Nessuno può permettersi di spendere cifre folli, neanche noi. A causa dello stop, le nostre finanze sono diminuite, abbiamo avuto tantissime perdite più o meno di 200 milioni. Questo sarà un anno di transazione, è una transazione naturale. L’unico scenario possibile che ci permetterebbe di cambiare qualcosa, sarebbe la vittoria della Champions League ad agosto. Ma in questo momento, è difficile guardare già al futuro. Dovremmo essere bravi e cercare alternative meno costose sul mercato utilizzando la creatività. Ci saranno delle partenze, ma la forza della squadra rimarrà intatta”.

PRIMA PARTITA 11 VS 11

PARTITE IN CHIARO SU MEDIASET?

LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Oscar Damiani

LA NOSTRA STORIA L’attaccante Oscar Damiani nasce a Brescia il 15 giugno 1950. Cresce nelle giovanili dell’Inter, squadra con la quale esordisce nel campionato 1968/69. Era soprannominato Flipper, nomignolo che gli diede il giornalista Gianni Brera.

Nell’estate del 1969 l’attaccante Oscar Damiani passa al L.R. Vicenza dove resta per tre anni. Nella stagione 1972/73 gioca nel Napoli per poi fare ritorno al L.R. Vicenza. Dal 1974 al 1976 passa alla Juventus dove vince uno scudetto. Nel 1976 si trasferisce al Genoa in Serie B e vi resta fino al 1989. Quindi torna di nuovo a giocare nel Napoli. In Campania resta fino al 1982 quando passa al Milan ancora nella serie cadetta. Due anni dopo si trasferisce negli Stati Uniti per giocare nei Cosmos di New York. Durante la carriera ha collezionato due presenze con la Nazionale maggiore, due con l’Under-23 e altre due con l’Under-21. Terminato di giocare diventa procuratore sportivo.

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SERIE A Partite in chiaro su Mediaset?

Il ministro Spadafora continua a pressare Sky e DAZN, di cedere i diritti in chiaro della serie A ad alcune emittenti televisive. La situazione

Il calcio è ripartito con le semifinali di Coppa Italia, che hanno premiato Juventus e Napoli che si sfideranno mercoledì allo Stadio Olimpico di Roma. Nel frattempo il ministro Spadafora, in occasione della ripresa della Serie A fissata per sabato 20 giugno, continua il suo pressing a Sky e DAZN. L’obiettivo è sempre lo stesso: trasmettere alcune gare in chiaro per accontantare le richieste dei tifosi. Infatti con gli stadi chiusi c’è il rischio assembramenti in pub e ristoranti da parte di coloro che non sono abbonati alla pay tv. Per evitare tutto ciò, Spadafora ha allacciato contatti con Mediaset, principalmente, poi anche con altre emittenti televisive. La situazione è ancora in stallo poichè le due tv a pagamento si riservano di far valere i loro diritto di esclusiva a fronte del pagamento effettuato in estate. La situazione non sembra essere così facile.

LA NOSTRA STORIA Il centravanti Dionisio Arce

LA NOSTRA STORIA Dionisio Arce nasce a San Juan Bautista de las Misiones, in Paraguay, il 14 giugno 1927. Nel dicembre del 1949 la Lazio lo acquista dallo Sporting Luqueno. I tifosi arrivano al punto di bloccare le strade pur di impedirgli di partire per l’Italia.

Arce gioca in maglia biancoceleste nelle stagioni 1949/50 e 1950/51. Carattere indisciplinato, il suo comportamento ne limita la carriera. Ad esempio il 22 ottobre 1950 nella gara contro la Sampdoria viene squalificato per cinque giornate per aver scagliato una pallonata in faccia all’arbitro Massai. Geloso del dualismo con Norbert Hofling nel campionato 1951/52 viene ceduto al Napoli. Nel 1952/53 passa alla Sampdoria. Le stagioni migliori le passa a Novara dove gioca per tre campionati. Nel 1956/57 passa al Torino dove resta tre stagioni. Nel 1959/60 gioca a Palermo. L’ultimo anno di carriera lo passa a Ferrara nella Spal.

Terminata l’attività calcistica apre un esercizio commerciale a Bracciano, in prov. di Roma. Collabora con il Presidente della squadra locale per organizzare il ‘Torneo dei Rioni’ in cui funge anche da allenatore-giocatore. Tra il 1977/78 e gli inizi degli anni ’80 allena Tuscania, Cerveteri e Montespaccato. Prima della sua scomparsa, avvenuta il 5 novembre del 2000, ha allenato squadre giovanili in provincia di Roma, portando nella stagione 1990/91 la squadra Giovanissimi della Polisportiva G. Castello alla vittoria del proprio girone nel campionato provinciale. La domenica era spesso presente all’Olimpico per vedere le partite della Lazio. Il figlio Alessandro (classe 1965) ha militato nelle giovanili della Lazio tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. È deceduto a Bracciano il 5 novembre 2000.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Bruno Mazzia

LA NOSTRA STORIA Bruno Mazzia nasce a Vigliano (Bi) il 14 marzo 1941. Cresce nella Biellese, dove è convocato nella Nazionale Juniores.

Acquistato dalla Juventus Mazzia gioca in bianconero dal 1959 al 1962 vincendo lo Scudetto nella stagione 1960/61. In estate passa in prestito al Venezia. La stagione dopo arriva, sempre in prestito, alla Lazio. Al termine dell’esperienza biancoceleste torna alla Juventus dove resta due campionati. Quindi gioca con il Brescia per due stagioni, nel Perugia per quattro stagioni, nella Reggina per una stagione, nell’Alessandria per due stagioni. Infine, dopo una brevissima parentesi nella Biellese, passa alla Pro Vercelli dove chiude la carriera nel 1976/77.

Divenuto allenatore guida Nocerina, Lecce, Forlì, L.R. Vicenza, Mantova, Campobasso, Cremonese, Udinese, Brescia e Padova. In seguito entra a far parte del settore tecnico della FIGC dove resta fino al 2002 quando viene nominato responsabile del settore giovanile dell’Hellas Verona. Ricopre l’incarico fino al 2006 e, dopo una parentesi alla Juventus come osservatore, nel 2009 torna alla Cremonese, come collaboratore tecnico. Il rapporto con i grigiorossi dura fino al 2011.

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Lazio Immobile – Tutto pronto per il rinnovo. Biancoceleste a vita?

Lazio Immobile – Negli ultimi mesi sono fatte insistenti le avances di club italiani (Napoli su tutti) e non per il bomber campano

Lazio Immobile – Nonostante le voci relative all’interesse di diversi club nei sui confronti, l’ex Borussia ha deciso di legarsi a vita ai colori biancocelesti. Al termine della stagione verrà annunciato il prolungamento del contratto fino al 2025, quando Immobile avrà 35 anni e sarà, presumibilmente, al tramonto della carriera. Stando a quanto riportato da Il Tempo, sarebbe pronto un contratto da 4 milioni di euro a stagione bonus compresi. Lazio Immobile: un binomio inscindibile.

LIVE FORMELLO – Prima partitella 11 contro 11: la Lazio vede l’Atalanta

Live Formello: la Lazio alza i ritmi con mister Inzaghi che ha proposto una partitella 11 contro 11 per testare la squadra. La sfida all’Atalanta è infatti sempre più vicina.

LIVE FORMELLO – Il lavoro è iniziato con il consueto riscaldamento atletico sul campetto adiacente con successivi scatti e torelli. Successivamente si è passati alla partitella. Un’ora di gioco intenso 11 contro 11. La ripresa invece è andata avanti per 25 minuti: quando Inzaghi ha visto la stanchezza della squadra ha deciso di chiudere in anticipo. Il triplice fischio è arrivato da Massimiliano Farris, arbitro d’eccezione, che ha decretato anche lo sciogliete le righe.

ACCADDE OGGI 13 giugno 1956: la finale della prima edizione della Coppa dei Campioni

Il 13 giugno 1956 al Parco dei Principi, a Parigi, si disputò la finale della prima edizione della Coppa dei Campioni. In campo davanti  a 38.000 spettatori di fronte gli spagnoli del Real Madrid e i francesi dello Stade de Reims.

Alla competizione presero parte sedici squadre e venne articolato con un’unica fase ad eliminazione diretta con gare di andata e di ritorno. Il Real Madrid arrivò alla finale battendo cronologicamente gli svizzeri del Servette (tra andata e ritorno 7-0 per gli spagnoli), il Partizan Belgrado (4-0 in casa e clamorosa sconfitta per 3-0 in trasferta), in semifinale toccò al Milan sconfitto in una doppia sfida combattutissima conclusasi con un punteggio complessivo di 5-4 per i madrileni. Lo Stade de Reims, invece, si sbarazzò agli ottavi di finale dei danesi dell’AGF Aarhus; ai quarti i magiari del Budapesti Vörös Lobogó (4-2 all’andata e 4-4 al ritorno) e in semifinale l’Hibernian, con un punteggio complessivo di 3-0.

LA GARA

La finale era attesa soprattutto per il duello tra Di Stéfano e Kopa, due tra i migliori calciatori dell’epoca. La partita fu spettacolare e molto equilibrata: i francesi partirono bene e già al 6′ si portarono in vantaggio con un gol di Michel Leblond e solo dopo quattro minuti raddoppiano con Templin. Ma subito dopo la risposta del Real: prima è Di Stéfano ad accorciare le distanze e alla mezz’ora arriva il gol del pareggio di Rial. Le due squadre vanno così al riposo sul punteggio di 2-2. Inizia la ripresa e i francesi si riportano di nuovo in vantaggio grazie alla rete di Hidalgo. Passano pochi minuti e arriva il pareggio del Real, che trova il gol con il difensore Marquitos. Al 79′ il gol che fissa il risultato finale: è ancora Rial a battere il portiere avversario portando in vantaggio gli spagnoli sul 4-3.

IL TABELLINO

Real Madrid: Adelarpe, Atienza, Marquitos, Lesmes, Muñoz (c), Zarraga, Fernandez, Marsal, Di Stefano, Rial, Gento; All.: José Villalonga Llorente

Stade de Reims: Jacquet, Zimny, Jonquet (c), Giraudo, Leplomb, Siatka, Hidalgo, Glowacki, Kopa, Bliard, Templin; All.: Albert Batteux

Arbitro: Arthur Edward Ellis

Marcatori: 6′ Leblond, 10′ Templin, 14′ Di Stefano, 30′ Rial, 62′ Hidalgo, 67′ Marquitos, 79′ Rial

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La profezia del… Pastore contro la Lazio: “Juve Roma? Loro più motivati”

Ancora non è ripreso il campionato, ma nella Capitale iniziano gli sfott0. E Pastore avvisa la la Lazio in vista di Juve Roma

L’ultima giornata di campionato vedrà lo scontro tra Juventus e Roma. Come nel 1973, quando una sconfitta dei giallorossi fece perdere lo scudetto alla Lazio di Maestrelli, che poi si rifece l’anno seguente. Tra ricorsi storici e scaramanzie, nel frattempo Javier Pastore ha rilasciato dichiarazioni di cui poteva farne a meno. Intervistato da Tyc Sports, il centrocampista ha così parlato, tra sfottò e possibile reale scenario: “Juve Roma? Non si può vincere sempre e loro potrebbero giocare meglio di noi“. Chiaro il riferimento alla corsa scudetto tra bianconeri e la Lazio. poi corregge il tiro: Dipenderà molto da come ci arriveremo e se ci serviranno punti per accedere in Champions League“. Va bene lo sfottò, ma almeno non davanti ai microfoni della stampa…

UFFICIALE SERIE A Cambia la regola sulla quarantena

UFFICIALE SERIE A Nessuna quarantena di squadra in caso di positività di un giocatore o di un membro dello staff. Il Comitato Tecnico Scientifico ha accolto la richiesta della Federcalcio.

UFFICIALE SERIE A Non scatterà la quarantena obbligatoria per l’intera squadra nel caso uno dei giocatori o membri dello staff risulterà positivo. Il Comitato Tecnico Scientifico ha accolto la modifica dalla Federcalcio stravolgendo le iniziali indicazioni. In caso di positività, solo il giocatore positivo sarà costretto ad andare in isolamento mentre il resto della squadra sarà sottoposto a tampone per verificare se ci sono altri contagi. Una modifica che consentirà dunque alla squadra di non fermarsi e che garantisce la continuità del campionato.

LAZIO Formello – Lucas Leiva verso il rientro

LAZIO Formello – Prosegue la preparazione dei biancocelesti in vista della ripresa. Oggi lavoro di forza e fase tattica

LAZIO Formello – Questa mattina, intorno alle 10, la squadra si è ritrovata agli ordini di mister Inzaghi. I giocatori sono stati impegnati in una serie di scatti, elastici trx e corsa tra ostacoli, quindi è stata la volta delle esercitazioni tattiche sul pressing. A questa fase non hanno preso parte Lucas Leiva, Cataldi e Jony, nei giorni scorsi alle prese con un leggero affaticamento. I 3 hanno lavorato con il preparatore atletico Fonte: sgambata differenziata, corsa e pallone. Si tratta esclusivamente di gestione delle condizioni, a breve verranno reintegrati in gruppo a pieno regime. In vista della trasferta di Bergamo, Marusic si candida sempre più per un posto sulla corsia sinistra, con Lazzari dalla parte opposta. Immobile, dopo un giorno di riposo, è tornato ieri ad allenarsi regolarmente. Ristabiliti Vavro e Milinkovic, alle prese rispettivamente con uno stiramento all’adduttore e con un fastidio al ginocchio dovuto a un duro colpo subito in allenamento. Unici assenti: Lukaku, Lulic e Adekanye, fermato da un problema muscolare. L’ex Liverpool ha lavorato a parte con il preparatore Bianchini e tornerà a breve a disposizione di Inzaghi.

Lazio Luis Alberto rinnova fino al 2025

LAZIO Luis Alberto rinnova fino al 2025. Lo spagnolo e il club biancoceleste si sono detti sì ancora una volta

LAZIO Luis Alberto – L’annuncio arriverà nei prossimi giorni, ma il rinnovo è ormai cosa fatta. Lo spagnolo ha firmato il nuovo contratto che lo legherà ai colori biancocelesti fino al 30 giugno 2025. L’ex Siviglia passerà dagli 1,8 milioni percepiti fino a ora a 2,8 milioni più 100mila euro per ogni assist e 80mila euro per ogni gol.