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LA NOSTRA STORIA Fernando Saraceni

LA NOSTRA STORIA Fernando Saraceni (I) nasce a Roma il 20 gennaio 1891. Attaccante e poi dal 1921 difensore.

Fernando Saraceni, detto Cecè, è stato uno dei più significativi giocatori della Lazio. Iniziò a giocare nel 1907 ad appena sedici anni. L’anno successivo prese parte alle tre partite disputate e vinte in un giorno nelle finali del Campionato interregionale. Era il cucciolo della squadra ma aveva anche un tiro micidiale e una grande velocità. Ottimo atleta anche nel salto in lungo in cui aveva un record di mt. 5 senza l’uso della pedana.

Tra l’anno d’esordio e la prima guerra mondiale vinse tutto quello che si poteva vincere a Roma e nell’Italia centro meridionale. Due volte finalista nazionale nel 1913 e 1914, vincitore più volte dei trofei Tosti e Baccelli, vincitore del trofeo Branca e di tantissimi trofei minori. Rimase affezionatissimo alla Lazio dando sempre l’esempio in ambito comportamentale e tecnico. Nei cuori dei sostenitori prese il posto del grande Ancherani.

Nel 1915 partì per il fronte come soldato semplice del 13° artiglieria di campagna. A guerra finita torna a guidare la squadra biancoceleste. Progressivamente arretrò il suo raggio di azione e intorno al 1921 si schierò a terzino. Lasciò lo sport attivo nel 1924. Lasciò il campo ma non la Lazio. Il 18 settembre 1940 fu eletto componente del Collegio dei Sindaci. Già nel 1914 era stato vicepresidente della sezione Nuoto.

Prima di ritirarsi convinse prima il fratello minore Luigi a vestire biancoceleste e poi la società a ingaggiare il grande portiere Ezio Sclavi. Nell’agosto 1956 gli viene diagnosticato un male incurabile. Ricoverato presso la Clinica Morgagni il pomeriggio del 23 agosto si lancia dalla finestra della sua stanza uccidendosi. Si cimentava anche nel podismo e nel nuoto. In quest’ultima disciplina è tra gli iscritti all’eliminatoria romana della Coppa Scarioni dell’agosto 1925. Muore il 23 agosto 1956.

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LA NOSTRA STORIA L’ex difensore Giuliano Andreuzza

LA NOSTRA STORIA Giuliano Andreuzza nasce a Noventa di Piave (VE) il 20 gennaio 1950. Cresce nelle giovanili del Genoa. Dopo un anno in prestito al Rapallo Ruentes torna in serie B con i rossoblu.

Nell’estate del 1970 Giuliano Andreuzza si trasferisce alla Lazio. Gioca solo nelle amichevoli ma riesce a vincere il Campionato De Martino 1970/71 e la Coppa delle Alpi nel 1971. A fine stagione torna al Genoa che lo gira al Potenza. Gioca in seguito con Turris, Parma, Pescara, Ternana e Padova. A Pescara ha la soddisfazione di esordire in Serie A nella stagione 1977/78.

Finita la carriera da calciatore inizia ad allenare. Guida squadre di Terza Categoria ed Eccellenza conquistando 6 promozioni. Dal 2010 allena il settore giovanile del Noventa di Piave ed è il coordinatore degli allenatori della società. Durante la stagione 2013/2014 subentra alla guida della prima squadra conducendola dopo soli 5 allenamenti e 2 partite alla vittoria del campionato. Il decimo campionato vinto da allenatore. Il 29 maggio 2016 da mister in seconda aiuta la squadra pulcini del suo paese a conquistare per la prima volta nella storia il prestigioso memorial ‘Claudio Geromel’. È l’allenatore più vincente di Noventa dì Piave.

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Scarpa d’oro 2019/20: Immobile in testa. Lewandowski insegue

Con i suoi 23 gol in campionato, Ciro Immobile si conferma sempre più capocannoniere della Serie A. L’obiettivo personale è sicuramente quello di chiudere la stagione in testa alla suddetta classifica, ma allo stato attuale il centravanti campano ha licenza di sognare in grande. L’ex Siviglia, infatti, guida la classifica dei bomber europei con 46 punti e punta alla Scarpa d’oro 2019/20. Ogni gol viene moltiplicato per il coefficiente assegnato al rispettivo campionato. L’Italia, risultando tra le prime cinque del ranking Uefa (insieme a Francia, Germania, Inghilterra e Spagna), vede ogni marcatura moltiplicata per 2. Con 40 punti seguono a pari merito Lewandowski e Werner, autori di 23 gol in Bundesliga. Di seguito la top ten dei bomber europei:

1- Immobile (Lazio) – 46 punti
2- Lewandowski (Bayern Monaco) – 40 punti
2- Werner (Lipsia) – 40 punti
4- Vardy (Leicester) – 34 punti
5- Sorga (Flora Tallinn) – 31 punti
6- Aguero (Manchester City) – 30 punti
7- Shkurin (Energetik-BGU Minsk) – 28.5 punti
8- Cristiano Ronaldo (Juventus) – 28 punti
8- Lukaku (Inter) –  28 punti
8- Rashford (Manchester United) –  28 punti
8- Ings (Southampton) –  28 punti
8- Aubameyang (Arsenal) – 28 punti
8- Ben Yedder (Siviglia) – 28 punti

Gascoigne si confessa: “Così ho sconfitto la dipendenza dall’alcol”

Nella giornata odierna, l’ex Lazio Paul Gascoigne è tornato a parlare della sua dipendenza dall’alcol spiegando come è riuscito a uscirne

“Ti introducono una serie di granuli o di pillole nello stomaco che ti fanno stare male se bevi troppo. Puoi bere una birra o un bicchiere di vino, non di più. Ora posso camminare lungo il corridoio di bevande alcoliche in un supermercato senza essere tentato di prenderle. Adesso riesco a controllarmi”. Così Paul Gascoigne ha spiegato, nel corso di un’intervista al Daily Mirror, i dettagli dell’intervento dal costo di 20.000 sterline grazie al quale ha sconfitto la dipendenza dall’alcol.

NAPOLI LAZIO — San Paolo gremito: in esaurimento Curva B e tribuna Posillipo

Martedì alle 20.45 è in programma Napoli Lazio, match valido per i quarti di finale di Coppa Italia. Teatro della sfida lo stadio San Paolo, che per l’occasione risulterà gremito: quasi sold out, infatti, la Curva B e la tribuna Posillipo, con i distinti già pieni. Inoltre, a partire da domani sarà possibile acquistare ulteriori biglietti dopo la scadenza della prelazione destinata agli abbonati, fissata per questa sera alle 23.59.

Lazio Sampdoria Ranieri mantiene la promessa: “Sale, olio e li mangio vivi”

Una debacle senza appello. Lazio Sampdoria Ranieri mantiene la promessa della conferenza di vigilia e striglia la squadra dopo il 5-1 dell’Olimpico.

“Se scenderanno in campo molli li mangerò vivi”. Dopo il 5-1 di Lazio Sampdoria Ranieri dovrà mantenere la parola: “Ci metto un po’ di sale e olio e li mangio vivi”, ha ribadito il tecnico blucerchiato a Sky Sport dopo la sconfitta. Da domani, alla Samp aspetterà una settimana di lavoro a Bogliasco in un clima infuocato.

Lazio parla Graziani: “Scudetto? Se la giocherà fino alla fine”

Gli addetti ai lavori credono nella squadra di Inzaghi. Lazio parla Graziani della lotta scudetto: secondo l’ex calciatore di Torino e Roma i biancocelesti hanno le loro chances.

Lazio parla Graziani. Ecco le parole dell’ex Torino e Roma a Radio Sportiva: “La Lazio se la giocherà fino alla fine per lo Scudetto. È una squadra straordinaria e Ciro Immobile sta facendo una stagione strepitosa. È un giocatore straordinario. Sono convinto che le esperienze all’estero lo abbiano fortificato e reso più forte. Napoli? Si vede che è una squadra malata. Gattuso si sta dannando l’anima ma non trova la medicina giusta”.

FOTO – La mamma di Zaniolo punge ancora i laziali

Continua la polemica a distanza della mamma di Zaniolo Francesca Costa con i laziali. Dopo i cori della Curva Nord arriva la risposta via Instagram.

“Il karma restituisce tutto a tutti… #concarma”. Questa la risposta della mamma di Zaniolo alias Francesca Costa tramite una storia su Instagram ai tifosi della Lazio. Motivo? I cori dei tifosi laziali di ieri allo stadio durante Lazio Samp.

FORMELLO LAZIO Lukaku is back. Le ultime tra Napoli e derby

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FORMELLO LAZIO Lukaku is back. Le ultime tra Napoli e derby.

FORMELLO LAZIO Lukaku is back. Sorride Inzaghi alla ripresa dei lavori con vista Coppa Italia. Dopo il riscaldamento comune, il tecnico, come di consueto, divide il gruppo in due: da una parte, i calciatori rimasti a riposo ieri o entrati nel secondo tempo, alle prese con un lavoro tecnico. Dall’altra, i titolari anti-Samp, che svolgono scarico in scarpe da ginnastica e poi corsetta defaticante. Di questo secondo gruppo non fanno parte soltanto Milinkovic e Luis Alberto. Domani (ore 11) sarà già tempo di rifinitura, per cui Inzaghi ha pochissimo tempo per decidere chi mandare in campo al San Paolo. Di certo, il tecnico potrà contare su Lulic, oggi regolarmente in gruppo. Il capitano, complice anche il turno di squalifica in campionato, ha avuto tutta la settimana per mettersi alle spalle i problemi fisici e ricaricare le pile. Sarà dunque di nuovo lui il padrone della fascia sinistra, sia a Napoli che nel derby di domenica prossima.

Quella del bosniaco non è però l’unica uscita dall’infermeria. Anche Lukaku si è finalmente riaggregato ai compagni. Operato al ginocchio destro lo scorso dicembre in Belgio, l’esterno ha saltato il possesso palla finale. Ovviamente non è ancora al 100%, ma non appena lo sarà (si spera, presto) rappresenterà un’arma in più sulla corsia mancina. Restano invece ai box Cataldi (stiramento al polpaccio, circa 20 giorni di stop) e Marusic (problema muscolare). Bene invece Correa: l’argentino ha superato l’affaticamento al polpaccio, tanto che già ieri in panchina dopo un solo allenamento in gruppo (venerdì pomeriggio). Inzaghi però non dovrebbe rischiarlo in Coppa: il suo rientro da titolare è previsto nel derby, in programma tra una settimana. A Napoli invece sarà invece confermata la coppia ImmobileCaicedo.

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Immobile Fiato sul collo di…Messi: record italo europeo per il bomber laziale

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Immobile Fiato sul collo di…Messi: record italo-europeo per il bomber laziale.

Immobile Fiato sul collo di…Messi. Un dato attesta infatti il bomber biancoceleste secondo in Europa, dietro solo all’asso del Barcellona. Stiamo parlando di quello relativo alle marcature multiple nelle ultime tre stagioni. Dal 2017/18, Ciro ne ha collezionate ben 18, tra doppiette, triplette e un poker. Sfortunatamente, Messi ha fatto un pelino meglio di lui: l’argentino è infatti distante tre lunghezze, a quota 21.

Il bomber campano occupa la stessa posizione anche nella classifica all time della Serie A. 27 infatti le sue marcature multiple in carriera nel massimo campionato italiano. Subito davanti il Pipita Higuain, fermo a quota 30. Immobile condivide il gradino ai piedi della vetta con Icardi, mentre seguono Quagliarella (22), Cavani (20) e Belotti (17).

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VERSO NAPOLI LAZIO – Partenopei in ritiro dopo il ko con la Fiorentina

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VERSO NAPOLI LAZIO – Partenopei in ritiro dopo il ko con la Fiorentina.

VERSO NAPOLI LAZIO – E’ decisamente un momento no in casa azzurra. Dove l’arrivo in panchina di Gattuso non ha prodotto la scossa sperata dopo l’addio di Ancelotti. 4 sconfitte in 5 gare per l’ex tecnico del Milan: troppe per non cercare un immediato cambio di rotta. Per questo, il Napoli ha deciso di andare in ritiro. Una situazione molto diversa da quella che, alla vigilia del match con il Salisburgo, diede inizio al braccio di ferro tra i giocatori e la dirigenza. In questa occasione, infatti, sono stati gli stessi calciatori a spingere per il ritiro fino al match di Coppa Italia contro la Lazio.

A mettere in allarme in particolare è stata la pessima prestazione offerta dagli azzurri contro la Fiorentina. La squadra ha dunque scelto di fare qualcosa di concreto per ritrovare l’amalgama. Occorre infatti quanto prima compattarsi e ritrovare la serenità perduta: la settimana alle porte è infatti molto delicata e vedrà gli uomini di Gattuso affrontare prima la Lazio in Coppa Italia e poi la Juventus in campionato. Per ora il ritiro è programmato fino a martedì, giorno della sfida contro la compagine capitolina. Poi, a seconda dell’esito della gara, si deciderà se proseguire o meno

Così, ai microfoni di Sky Sport, Gattuso ha spiegato la situazione: “Decisione che ha preso la squadra, non possiamo sottovalutare nulla. Bisogna guardarci in faccia e stare insieme, dirci quello che dobbiamo dire, sfogarsi. In questo momento non basta tutto quello che stiamo facendo. Non basta solo allenarsi, è la partita che ci giudica, questa è una squadra che deve cominciare a dirsi le cose in faccia. Ho giocato per anni con gente che mi stava antipatica, ma in campo davo tutto. È una squadra che ascolta, tante volte mi ha dimostrato che ha voglia di seguire. Non posso pensare, non credo, di poter entrare nella testa dei giocatori e dare il carattere che avevo io“.

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Cucchi elogia Inzaghi: “Ha grandi meriti ed è ora di riconoscerli

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Cucchi elogia Inzaghi. Le parole dell’ex radiocronista, tifoso della Lazio, dopo la straripante vittoria dei biancocelesti sulla Sampdoria.

Cucchi elogia Inzaghi. E lo fa parlando di calcio, cosa più unica che rara in questo periodo di deliri e polemiche social. L’ex telecronista, da buon amante di questo sport (prima che della Lazio), non può lesinare complimenti al tecnico biancoceleste per il gioco sin qui espresso. Di cui quello visto contro i blucerchiati è forse uno degli esempi più lampanti. Queste le parole di Cucchi: “La Lazio è tra le poche a verticalizzare e far girare la palla dando concretezza alla sua manovra. Corsa, aggressività e un centrocampo, insieme fisico e tecnico, spiegano gioco e risultati. È ora di riconoscere i grandi meriti di Inzaghi“.

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LA NOSTRA STORIA – Tanti Auguri a Mamadou Tounkara

Il 19 gennaio 1996 a Blanes, in Spagna, nasce Mamadou Tounkara. Venne acquistato dalla Lazio alla fine di agosto 2012 dopo che il Barcellona, in cui il calciatore giocava, non gli propose il rinnovo di contratto.

La stagione precedente giocava in prestito al Farners. Ha fatto parte della Under 17 spagnola nella Copa Independencia in Messico. Di origine senegalese, ma in possesso di passaporto spagnolo, Tounkara è vissuto sin da fanciullo a Blanes con la sua famiglia. Il Barca lo aveva blindato con una clausola recissoria di 3 milioni di euro, ma l’interesse è pian piano scemato a causa di due importanti lesioni e degli episodi di indisciplina. Alto m 1,84, è un attaccante  molto veloce. È arrivato alla Lazio dopo aver firmato un contratto di tre stagioni che lo ha schierato nella squadra Primavera. Messosi in luce nel campionato di categoria, esordisce in prima squadra nell’ultima giornata di campionato il 18 maggio 2014 in Lazio-Bologna 1-0, la sua unica presenza in campionato.

Nella stagione 2014/15 viene confermato e si ritaglia un’altra presenza in una competizione ufficiale di prima squadra prendendo parte all’incontro di Coppa Italia Torino-Lazio 1-3. Dalla stagione 2015/16 passa il prestito per un anno al Crotone in Serie B. Qui però trova poco spazio e a gennaio, dopo solo 7 presenze e 1 gol, rientra alla Lazio che lo rigira in prestito alla Salernitana. Rientrato per fine prestito nell’estate  2016  viene inizialmente messo fuori rosa. Dopo il fallimento delle trattative per la cessione nel febbraio 2017 viene reintegrato nell’organico di prima squadra. Non trovando collocazione nel mercato estivo resta alla Lazio ma fuori dall’organico di Prima Squadra in attesa di sistemazione. Il 31 gennaio 2018 viene ceduto a titolo temporaneo sino al 30 giugno alla società SK Flamurtari di Valona. Rientrato dal prestito viene girato con la stessa formula allo Schaffhausen.

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LA NOSTRA STORIA Il difensore biancoceleste Zeffiro Furiassi

LA NOSTRA STORIA Zeffiro Furiassi nasce a Pesaro il 19 gennaio 1923. Inizia la carriera in serie C nella squadra della sua città, la Vis Pesaro. Prima aveva praticato atletica leggera.

L’anno dopo Furiassi si trasferisce alla Fiorentina con il suo compagno di squadra Avanzolini per 15.000 lire. A causa dell’occupazione tedesca dovette fuggire e si stabilì a Carpi. Dopo un anno viene ingaggiato dalla Biellese in serie B. Tornò alla Fiorentina nella stagione 1946/47 dove rimase per tre stagioni. Nella stagione 1949/50 fu acquistato dalla Lazio. Insieme ai suoi compagni di squadra Sentimenti e Remondini fu convocato dal commissario tecnico Ferruccio Novo per i mondiali del 1950 in Brasile. Inoltre, unico giocatore della Lazio, fu invitato dopo la tragedia di Superga a giocare una partita di beneficenza in ricordo del Grande Torino. Rimase in biancoceleste fino alla stagione 1954/55. Nel 1955/56 gioca con il Foligno. Nella natia Pesaro c’è una via intitolata a suo nome. È deceduto a Firenze il 4 novembre 1974.

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LEADER LEIVA : COSi’ NASCE UNA SQUADRA VINCENTE”

“Abbiamo iniziato bene questa partita segnando praticamente subito. Successivamente abbiamo gestito l’incontro: siamo stati sempre concentrati, ma ci dispiace aver incassato una rete. Tra due giorni ci aspetta una gara difficile contro l’avversario più ostico in assoluto. Andremo a Napoli, però con la fiducia di poterci qualificare per le semifinali di Coppa Italia”. Queste le parole di Leiva a Lazio Style Channel dopo il netto 5-1 rifilato alla Sampdoria. “La squadra non è composta da solo 11 giocatori: oggi ad esempio Bastos è entrato trovando il gol per la seconda partita consecutiva, anche Vavro sa quello che deve fare e lo ha dimostrato oggi dopo un periodo di stop, mentre Adekanye deve migliorare ma ha dato il suo contributo – ha proseguito il centrocampista brasiliano -. Quando la squadra capisce quello che deve fare, ogni calciatore che entra si approccia al meglio. Una formazione vincente si costruisce così, con giocatori pronti che sanno sempre cosa fare nel momento del bisogno”

LAZIO SAMPDORIA Ranieri: “La Lazio è stata bellissima”

Lazio Sampdoria Ranieri in conferenza stampa

Lazio Sampdoria Ranieri in conferenza stampa: “La Lazio è stata bellissima, magnifica e gli faccio i complimenti perchè hanno giocato veramente bene e si sono divertiti. I miei ragazzi hanno messo l’impegno, però se non fai una partita perfetta contro le grandi squadre, rischi di subire tanti gol. Noi puntiamo ai 40 punti che significa salvezza, troppa differenza tra noi e i biancocelesti. Lazio come il Leicester? Ci sono similitudini, se ad Aprile si ritroverà con questa classifica, ci dovrà provare in tutti i modi“.

Dall’inviato allo Stadio Olimpico, Marco Corsini

LEGGI LE PAGELLE DI LAZIO SAMPDORIA 5-1

LAZIO SAMPDORIA LEIVA: “Sono tutti utili, è così che si crea una squadra vincente”

LAZIO SAMPDORIA LEIVA è stato autore di un’ottima partita a centrocampo, aiutando la difesa nella ripartenza veloce

LAZIO SAMPDORIA LEIVA A Lazio Style Radio:

Abbiamo cominciato bene segnando presto, dopo abbiamo gestito la partita, nei primi 20 minuti abbiamo creato tante occasioni rimanendo concentrati. Mi dispiace aver preso il gol, ma ci sta, ora dobbiamo recuperare perché tra 3 giorni giocheremo già una partita difficile, che per me è molto difficile come squadra da affrontare. Io penso che la squadra non è solo 10-11 giocatori, abbiamo visto Bastos con 2-3 gol, anche Denis è entrato dopo lo stop e sapeva già quello che fare, lo stesso Bobby che è entrato e sta migliorando, qualsiasi giocatore che entra sa far bene, perché una squadra vincente si crea così, con tutti i giocatori pronti quando vengono chiamati in causa”.

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LE PAROLE DI ACERBI

LAZIO SAMPDORIA ACERBI: “Il Napoli è forte, ci impegneremo per passare”

LAZIO SAMPDORIA ACERBI Ha fornito l’assist del 3-0 a Immobile. Anche oggi ottima prestazione da parte del leone

LAZIO SAMPDORIA ACERBI – Le sue parole a Lazio Style Radio:

“Avevano perso in modo immeritato anche con la Juve dopo 2-0, venivano da ottimi risultati positivi fermando anche il Milan. Siamo stati bravi ad andare avanti a fare gol, complimenti a tutti. Si vedeva subito che Ciro e tutti noi avevamo la voglia, fame e cattiveria che fa fare la differenza nelle partite. Bisogna continuare così sapendo che ci potranno essere delle difficoltà, che il campionato è lungo, dovrai essere bravo lì quando e se capiterà un passo falso essere pronto a recuperare. Questa squadra sta stupendo anche me, è con i piedi per terra, umile, sa che sta facendo bene e che la strada è lunga e faticosa. Ripetiamo tutti gli stessi punti dell’andata (ride)”.

La mia sostituzione era concordata già alla fine del primo tempo, anche sul 3-0 volevo ancora rimanere, però poi sul 5-0 ho detto che potevamo cambiarmi, per me poteva andare bene così, nel calcio non si sa mai, ma su questo risultato potevo anche uscire tranquillamente. Se avessi preso un’ammonizione sul 5-0 saltando il derby avrei poi rosicato sicuramente. Il derby è derby, ma c’è poco da fare, una partita che sentiamo tutti mentre il Napoli è una squadra forte in casa, non sarà la stessa partita di qualche giorno fa, ci vorrà molta applicazione, anzi anche qualcosa in più, mancano due giorni e ci prepareremo al meglio. Ormai la squadra è amalgamata chi entra, chi fa gol è uguale, è la squadra ad andare bene e a far vincere tutti, non più il singolo, poi ovvio che anche loro aiutano. Quando le cose vanno bene e c’è applicazione da parte di tutti le cose poi vanno lisce e dovrà rimanere sempre così”.

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LAZIO SAMPDORIA IMMOBILE: “Obiettivo Champions, poi si vedrà”

LAZIO SAMPDORIA IMMOBILE Ha realizzato una tripletta portandosi così a quota 23 gol in campionato, sempre più capocannoniere della Serie A

LAZIO SAMPDORIA IMMOBILE al termine della partita a Sky Sport:

La Samp veniva da un buon momento siamo stati bravi noi a metterla sul buon binario e la partita poi è andata bene. Ringrazio i miei compagni L’importante è continuare su questa scia, non che l’entusiasmo diventi volare alto, bisogna tenere i piedi per terra, ce lo ripetiamo sempre, siamo contenti che i tifosi siano felici e si divertano, giochiamo anche per questo. Se guardo in alto o in basso? Beh, io lo fisso sui + 10 su Roma e Atalanta, il nostro obbiettivo questo. Se poi arriveremo a 8-9 partite e saremo ancora lì, allora a quel punto guarderemo pure a qualcosa di più. Sicuramente è un record molto bello, c’è riuscito solo Higuain, ma è difficile, anche se con questi compagni, questo tifo sicuramente potremo fare ancora bene. Io tengo i piedi per terra e sto già pensando alla partita di martedì che è molto importante”.

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LE PAGELLE DI LAZIO SAMP

LAZIO SAMPDORIA INZAGHI: “Concentrati per il Napoli. Ciro è fantastico”

LAZIO SAMPDORIA INZAGHI Raggiunge Maestrelli, entrambi si sono seduti sulla panchina laziale lo stesso numero di volte

LAZIO SAMPDORIA INZAGHI Le parole del tecnico a Sky Sport:

“Io penso che abbia risposto bene Ciro, lui è sempre molto intelligente. Ovviamente dopo 11 vittorie e la Supercoppa ci ritroviamo in un ottimo momento e lo stiamo meritando, indipendentemente da chi gioca e non gioca riusciamo a far bene. In queste partite, specialmente nelle ultime 4-5 abbiamo avuto alcuni infortuni o squalificati, oggi avevamo un avversario in forma, contro il Milan meritava di più. Abbiamo fatto diventare una partita semplice che non lo era per nulla. Questo è un segnale forte, che i ragazzi credono molto nel lavoro che facciamo e nel modulo. I giocatori non sono cambiati e questa è una vera fortuna, anche il gruppo lavora bene durante la settimana, s’impegnano molto, anche cambiando giocatori come Patric che oggi ha fatto il terzo mentre martedì ha giocato come quinto. Martedì ci sarà un’altra partita molto importante, domenica poi avremo il derby e bisognerà già pensare alla prossima”.

“Io penso che posso parlare per me, ho un gruppo molto serio, sa che tutte le partite vanno affrontate nel migliore dei modi e possono creare sempre dei problemi, oggi non è successo perché abbiamo approcciato subito bene togliendo certezze a loro ed è stato tutto più semplice. Ciro, è un ottimo attaccante per l’Italia, per raccontare i suoi record ci vuole tanto tempo, è un grande uomo squadra, questo l’ho capito subito. Dopo Lulic e Parolo lui è il nostro terzo capitano, al di là dei gol è un grandissimo uomo squadra e spogliatoio, quando c’è un’occasione per far battere un rigore a un compagno è pronto, oltre che un grande giocatore è un’ottima persona”.

Mai come quest’anno avevamo lavorato bene in ritiro, partendo le prime partite dell’anno, poi abbiamo pareggiato un derby dove avremmo meritato di più, così come a qualche sconfitta. La squadra però è sempre rimasta concentrata e ha creduto in noi, in quello che facevamo e ora lo stiamo esprimendo sul campo. La dodicesima sarebbe il nostro obbiettivo, sappiamo che il derby rappresenta molto per noi e per i tifosi, ma in questo momento non mi posso permettere di pensare a quella partita, abbiamo prima quella di martedì contro il Napoli in Coppa Italia. Quest’anno sappiamo che le nostre avversarie sono fortissime e attrezzatissime, all’ora era più difficile perché ci trovavamo a 6 giornate a -9 dalla Juve, la squadra di mio fratello Pippo e dovevamo fare un vero e proprio miracolo”.

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