Higuain alla Lazio potrebbe essere un aiuto per la prossima stagione biancoceleste?
Idea Higuain alla Lazio. Può avere senso questa ipotesi di cui si sta parlando oggi nella capitale? Difficile ma non è da escludere completamente. L’argentino ha 33 anni e attualmente milita nell’Inter Miami, dove non è che stia brillando. Con Sarri le sue parentesi migliori: prima con l’esperienza di Napoli, poi quella con la Juventus.
Felipe Caicedo ha mercato, ma anche l’ecuadoregno non è più giovanissimo con le sue 32 primavere. Ecco perché l’idea di Gonzalo Higuain alla Lazio, seppur abbastanza rischiosa, potrebbe avere senso.
D’altronde la Lazio, tolto Immobile, non ha nessun punto di riferimento lì davanti, e tenere come alternativa in panchina Higuain, non sarebbe poi così male. Uno che i gol li ha sempre fatti e che vanta un curriculum molto importante.
Perché l’idea è rischiosa? Perché a differenza dei colpi azzeccati da Tare, Klose e Leiva, Higuain (qui la carriera completa) è un giocatore che tende ad andare fuori peso.
Tutti ce lo ricordiamo nell’ultimo anno della Juventus, quando con i suoi kg di troppo si notava una certa protuberanza dall’addome in relazione alla maglia.
Se l’argentino venisse chiamato dal nuovo tecnico e ci fosse la volontà da ambo le parti di creare qualcosa di buono beh, Higuain alla Lazio potrebbe tranquillamente farsi almeno una stagione.
Agli europei l’Italia ha trovato “Immobile gol”. L’attaccante si è sbloccato e potrebbe diventare protagonista della classifica marcatori.
Agli europei è “Immobile gol“. Anche i quotisti danno fiducia alle giocate dell’attaccante della Lazio. Il primo biettivo è andare avanti nel cammino europeo, il secondo è quello di lasciare il segno nella competizione e quindi tenere il passo di Lukaku e Schick.
La rete all’esordio ha messo al sicuro contro la Turchia. il 2 a 0 che ha chiuso il match (video), e poi l’assist del 3 a 0 per Insigne (suo prossimo compagno di squadra?). Ciro Immobile è stato il grande protagonista della vittoria dell’Italia e anche i betting analyst di Sisal Matchpoint credono che “Immobile gol” possa ripetersi.
Immobile gol le quote
Un suo gol nella prossima partita dell’Italia è dato a 2,50. Il primo della gara a 4,80 la posta. Quotata anche la doppietta a 10,50 e addirittua la tripletta 50.
Insomma la fiducia intorno al nostro attaccante è risalita e un po’ tutti si stanno accorgendo di quanto sia importante Ciro per la nostra nazionale.
Murale di Mourinho a Testaccio di nuovo sotto i colpi degli imbrattatori. Ma stavolta non si tratta di una modifica.
Il noto murale di Mourinho a Testaccio sembra proprio essere stato colpito da una sorte avversa. Non si fa a tempo a restaurarlo che torna a subire le altrui attenzioni. La prima volta aveva avuto qualche giorno fa, all’indomani dell’arrivo alla Lazio di Maurizio Sarri. Ignoti, probabilmente tifosi biancocelesti, avevano pensato di festeggiare l’avvenimento apponendo la figura dell’allenatore toscano accanto a quella del collega portoghese. Il cui volto veniva immerso in una coltre di fumo fuoriuscita proprio dalla bocca dell’ex tecnico della Juventus. Una ‘modifica’ all’opera (anche se qualche tifoso giallorosso non è stato dello stesso avviso).
E così, sull’onda delle proteste, tempo qualche giorno e l’autore, lo street artist Harry Greb, era tornato per riportare il lavoro allo stato originario. Anche quest’ultimo ha avuto però vita breve, tuttavia con esito diverso. A sostituirlo è intervenuto infatti un vero e proprio atto vandalico. Il viso dello Special One è stato di nuovo coperto, ma stavolta con del semplice spray (per la foto clicca qui). Si attende ora la reazione di Greb: cosa farà, restaurerà ancora o lascerà perdere per evitare un ulteriore rischio di imbrattamento? Un pò di pazienza e sapremo chi tra lui e i vandali si sarà stancato per primo.
Ossessione Lazio per l’ex allenatore, ora Inzaghi chiama Luis Alberto all’Inter. Per sostituirlo si pensa a Jovetic a parametro 0
Inzaghi chiama Luis Alberto all’Inter dopo il caso Eriksen. Se il giocatore danese non riuscisse a recuperare dopo il tragico incidente all’Europeo, l’Inter vorrebbe tutelarsi e spunta il nome del mago. Inzaghi che conosce bene il suo ex giocatore saprebbe sfruttare le sue caratteristiche e questo pare aver convinto Marotta ad intervenire. Inzaghi chiama Luis Alberto, ma lui risponde ?Le parti sembrano ancora lontane, ma la Lazio sta iniziando a sondare nuove piste, tra cui la più accreditata sembra quella di Jovetic. Il montenegrino che ha già militato in Serie A nella Fiorentina e nell’Inter potrebbe ricoprire il ruolo di trequartista ricoperto ora da Luis Alberto, oppure un ruolo più offensivo viste le sue abilità mostrate al Manchester City. L’operazione è molto semplice essendo lui un parametro 0, ma a non convincere è la sua tenuta fisica.
All’indomani della strage di Ardea, nella quale hanno perso la vita due fratelli di 5 e 10 anni e un anziano di 84, Claudio Lotito si è unito al dolore delle famiglie. Un episodio che ha sconvolto un’intera nazione, alla luce del quale il patron biancoceleste è intervenuto dedicando un pensiero ai cari delle vittime: “Tanto sgomento per quanto accaduto. Non ci sono parole per descrivere la tragedia consumatasi ad Ardea“.
Un pensiero particolare Lotito lo ha speso per i genitori dei piccoli David e Daniel sottolineando quanto sia importante ricordare il loro sorriso e i loro sogni. Per il fratello maggiore, Daniel, in estate si sarebbero aperte le porte (tra gli esordienti) della Lazio. “Sognavano di giocare per i nostri colori, ricordiamoli così, per il loro desiderio di vivere”. Giocare e sognare un pallone che gonfia la rete: questa l’ambizione di due bambini stroncata dalla follia di un uomo che aveva bisogno di cure e che, probabilmente, non sarebbe dovuto essere lasciato libero in balia dei problemi psichici di cui soffriva.
Parole al miele, quelle di Francesco Acerbi su Sarri, nuovo allenatore della Lazio. Il centrale biancoceleste, dal ritiro della nazionale, è intervenuto a proposito del tecnico toscano ponendo l’accento sull’entusiasmo dell’ambiente in vista della prossima stagione. “Sarri è un grande allenatore e siamo felici della scelta della società. C’è tanto entusiasmo e tanta voglia di cominciare, sono convinto che potremo toglierci grandi soddisfazioni e raggiungere obiettivi importanti.”
Acerbi è poi intervenuto a proposito della difesa a 4, marchio di fabbrica del nuovo tecnico e assetto differente rispetto al 352 di Inzaghi che in tempi non sospetti ha fatto discutere: “Sono pronto a mettermi in gioco, il resto non importa. Oltretutto in Nazionale e in altri club ho sempre giocato a 4 e mi trovo bene, non vedo l’ora di iniziare“. Così il centrale biancoceleste in conferenza stampa a 2 giorni da Italia Svizzera.
La Lazio nel destino delle due giovani vittime di Ardea: il racconto del loro ex allenatore.
Ardea, due giovani vittime con un sogno: la Lazio. Un sogno infranto per mano di un 34enne psicolabile, che ha tolto loro la vita ad appena 5 e 10 anni. A perdere la vita nella sparatoria, che ha avuto luogo ieri mattina nel Consorzio Colle Romito, anche il nonno dei due piccoli, intervenuto per salvarli. E la triste fine non ha risparmiato nemmeno l’assalitore, suicidatosi nella sua abitazione, dove si era barricato per sfuggire alla cattura.
Una vicenda sconvolgente, sia per la comunità alle porte di Roma ma anche per chi ha avuto modo di seguirla attraverso giornali e tv. Sconvolgente soprattutto perchè ha determinato l’uscita da questo mondo di due vite appena sbocciate. Due vite che amavano il calcio e che sognavano un giorno di sfondarvi. A rivelare questo particolare Marco Proietti, che li ha allenati nei pulcini dell’Ostiamare.
Il tecnico ha raccontato che il più grande giocava come portiere e che i compagni gli avevano assegnato la fascia di capitano. Sulle sue tracce già da tempo si erano mossi gli osservatori della Lazio. Che addirittura aveva raggiunto un’intesa con l’Ostiamare per farlo approdare a Formello, tra gli esordienti. Del bambino Proietti rievoca la solarità, l’allegria e lo spirito di gruppo. Ma soprattutto il rapporto con il fratellino: quest’ultimo, ricorda, era sempre presente al campo quando c’era il fratello e voleva imitarlo nella carriera. O perlomeno, avrebbe voluto.
Un esterno per la Lazio non è una telenovela estiva, ma è comunque un tormentone che dall’arrivo di Sarri si sente spesso, sono tanti i nomi, ma alla fine chi arriverà ?
“Voglio un esterno per la Lazio” queste sono state le prime parole di Sarri a Lotito ed Igli Tare. Il tecnico toscano è alla ricerca di pedine per comporre il suo 4-3-3. Sono tanti i nomi proposti alla società biancoceleste, ma per ora di offerte concrete neanche l’ombra.
I CANDIDATI
L’esterno per la Lazio apre i casting e fino ad ora sono queste le piste più calde. Lorenzo Insigne è più fantamercato che mercato in realtà, ma la distanza per il rinnovo del contratto e la stima con Sarri non escludono un suo arrivo. Piste più concrete prendono i nomi di Politano, anche lui in forza al Napoli e Shaqiri. L’esterno svizzero ex Inter è impegnato agli Europei, ma viene sponsorizzato da un altro ex Lazio, il ct della Svizzera Petkovic. Un altro impegnato ad Euro2020 è Bernardeschi che nella giornata di ieri, il suo agente ha avuto un incontro con la dirigenza laziale. L’ultimo nome finito sul taccuino di Tare è quello di Riccardo Orsolini, l’esterno in forza al Bologna, vorrebbe crescere aumentando le sue ambizioni di vittoria, su di lui è molto interessato il Napoli però.
Altra sconfitta senza appello per la Lazio Primavera che prende 5 gol sul campo del Genoa. Il cambio tecnico per ora non porta i suoi frutti.
Il tecnico Calori (subentrato in settimana a Menichini) ha visto la sua squadra soccombere sul campo. Il destino dei ragazzi biancocelesti non si è però deciso oggi: infatti la squadra è già ai playout indipendentemente dal risultato odierno. Ora i baby laziali aspettano di sapere il nome dell’avversaria da affrontare per evitare la retrocessione. Lì ci sarà bisogno davvero di una prova d’orgoglio per portare in alto ancora una volta i colori biancocelesti.
Hysaj alla Lazio è un’operazione che potrebbe concludersi già nelle prossime ore: i dettagli.
Hysaj alla Lazio, ci siamo. L’intesa – rivela stamane ‘La Gazzetta dello Sport‘ – sta vedendo il traguardo. Il terzino albanese potrebbe dunque già nelle prossime ore diventare un nuovo giocatore biancoceleste. Lo farebbe a costo zero: il contratto che lo lega al Napoli scadrà infatti il prossimo 30 giugno e dal club partenopeo non è giunta alcuna proposta di rinnovo. Hysaj potrà dunque firmare con la Lazio senza che questa sborsi nemmeno un centesimo per indennizzare il club di De Laurentiis. Un aspetto questo non da poco per un presidente come Lotito, sempre attento al rapporto qualità-prezzo dei giocatori. A Roma l’albanese ritroverebbe Maurizio Sarri, con cui ha già lavorato sia al Napoli che all’Empoli. Se l’operazione si concretizzasse diventerebbe il secondo colpo dell’era del tecnico toscano: nei giorni scorsi infatti è già sbarcato nella Capitale un altro difensore, il serbo classe 2000 Kamenovic. Ambidestro, Hysaj firmerà con i capitolini un contratto di cinque anni. Per la fumata bianca, mancherebbe solo l’accordo sull’ingaggio, che dovrebbe aggirarsi sui 2 milioni di euro.
Secondo indiscrezioni di TeleRadioStereo Mourinho avrebbe contattato il capitano del Real per convincerlo a venire a Roma, ma Ramos alla Lazio non è una ipotesi da escludere, è derby
Sergio Ramos alla Lazio è un tormentone estivo andato in scena già un paio di anni fa, ma finito con il rinnovo al Real del difensore. Nuova finestra di mercato e nuovi voci. Secondo indiscrezioni di TeleRadioStereo il tecnico portoghese della Roma avrebbe contattato telefonicamente Ramos per convincerlo a venire nella sua squadra. Della telefonata del tecnico però arrivano smentite da parte di Alessandro Austini de Il Tempo. Austini con un tweet chiude le porte sia alla Roma che al Siviglia che secondo fonti spagnole avrebbe offerto un contratto plurimilionario a Ramos.
Austini
Unica nota sicura è quella che Ramos con il contratto in scadenza non rinnoverà con il Real. Se le indiscrezioni si rivelassero veramente false, allora anche laLazio potrebbe inserirsi nella trattativa, offrendo un discreto contratto all’ormai ex Real che ha molte amicizie nel club biancoceleste, tra cui il portiere Reina a cui Ramos ha fatto gli auguri per il suo compleanno o al mago Luis Alberto che come lui è stato escluso dall’Europeo.
Questo pomeriggio, alle 15.00, a Baku si è disputata la seconda gara di Euro 2020, valevole per il gruppo A. La sfida tra Galles e Svizzera è finita 1-1, un pareggio che allo stato attuale consegna all’Italia il primo posto nel girone. Gli elvetici, guidati da Vladimir Petkovic, ex tecnico biancoceleste che con la Lazio ha vinto la Coppa Italia del 2013 contro la Roma, passano in vantaggio a inizio ripresa dopo un primo tempo a reti bianche.
Il gol dell’1-0 porta la firma di Embolo che di testa trafigge Ward su cross di Shaqiri. Al minuto 74 arriva il pareggio del Galles con Moore che capitalizza alla perfezione l’assist di Morrell. Nel finale la Svizzera accarezza la vittoria, ma la rete di Gavranovic viene annullata al Var per fuorigioco. La situazione, nel gruppo A, vede dunque gli azzurri di Roberto Mancini (vittoriosi all’esordio) in testa con 3 punti, seguono Galles e Svizzera a 1, chiude la Turchia a 0.
La notizia è ufficiale da qualche giorno: Maurizio Sarri è il nuovo allenatore della Lazio. Quella del tecnico toscano è la classica storia da usare come esempio per descrivere il cammino di chi ce l’ha fatta.
Un mantra per giovani e non solo, una storia di coraggio, sprezzo del pericolo, rischi, sacrifici e, naturalmente, un’ambizione fuori dal comune. Sarri e il calcio, il calcio e Sarri, un rapporto che non decolla nell’immediato in adolescenza.
La passione c’è e il suo passato da calciatore tra i dilettanti lo testimonia, ma ben presto Maurizio capisce che quella porta che in troppi vogliono varcare è troppo stretta, in linea con il più classico degli “Uno su mille ce la fa”. A 30 anni inizia a dedicarsi alla panchina ma, il pane, lo porta a casa in virtù del suo impiego, quello di dipendente della Banca Toscana.
ALL-IN
Il calcio, però, la fa da padrone nella testa di Sarri, pertanto 10 anni dopo (nel 1999) lascia il lavoro per immergersi esclusivamente nella sua vocazione. La strada è dura e gli schiaffi in faccia si fanno sentire ma il carattere è più forte di ogni cosa. Così partendo dal Valterna (club toscano di Eccellenza) inizia la sua scalata. Corre l’anno 2000 quando, sulla panchina della Sansovino (club di Eccellenza), ottiene la promozione in C2 in appena 3 stagioni.
Con gli aretini conquista inoltre la Coppa Italia D e la stagione successiva approda in C2, ma lo fa sulla panchina della Sangiovannese. Pronti via ed è subito promozione in C1 che, per lui, si traduce in un doppio salto che l’anno successivo gli apre le porte della Serie B, al Pescara. Da qui una serie di alti e bassi che lo portano a galleggiare tra Serie B e Serie C sulle panchine di Arezzo, Avellino, Verona, Perugia, Grosseto, Alessandria e Sorrento.
IL SOGNO CHE SI AVVERA
La svolta arriva quando Sarri viene chiamato ad allenare l’Empoli in vista della stagione 2012-2013, conclusa con il quarto posto e la sfortunata eliminazione ai playoff contro il Livorno. L’anno dopo è quello buono e la sensazione è che qualcosa, nella sua carriera, stia davvero iniziando a muoversi. L’Empoli chiude al secondo posto centrando di diritto la promozione in Serie A. Per Maurizio è un sogno che si avvera. Un sogno, certo, come fanno tutti i bambini e i ragazzi innamorati di questo sport.
Quello di Sarri, però, è un sogno di spessore superiore, perché lecito e semplice è sognare (al netto dei sacrifici per emergere in tenera età) da bambini, ma decisamente più difficile è farlo a 40 anni suonati. Una scelta, quella del classe ’59, presa in barba alla paura, all’incertezza del futuro, con la consapevolezza di non poter sbagliare e di non avere un salvagente. Una sorta di all-in sulla sua vita, una scommessa sul fatto che il calcio sarebbe diventata la fonte della sua quotidianità. Umiltà, dedizione, pochi peli sulla lingua e tanta, tanta gavetta. Il resto è storia nota.
Radu in orbita Inter: Inzaghi lo vorrebbe come sostituto di Bastoni. La Lazio lo lascerà andare o proporrà il rinnovo?
Radu in orbita Inter. Il difensore romeno è alla fine del suo contratto con la Lazio e dalla società, dopo l’arrivo di Maurizio Sarri, non sono giunte proposte di rinnovo. Per il suo futuro si è fatta dunque strada la possibilità di raggiungere il suo vecchio allenatore (e mentore) Simone Inzaghi a Milano. A rivelarlo Gianluca di Marzio, nel corso dell’ultima puntata di ‘Sky Calciomercato’.
Il noto esperto di mercato ha rivelato la presenza del ds interista Ausilio all’Olimpico quando Radu ha tagliato il record di presenze biancocelesti. I nerazzurri, spiega, vedrebbero bene il romeno come alternativa a Bastoni. Per il momento non sono però arrivate proposte ufficiali dall’Inter e Radu attende anche le mosse della Lazio. Rinnovo in arrivo o partenza direzione Milano? Staremo a vedere.
Una prova molto più che convincente condita da un gol, un assist e un autogol procurato. Immobile re di Roma: l’Equipé non ha dubbi e celebra il laziale Ciro.
L’Italia batte 3-0 la Turchia nel match di apertura di Euro2020. Gi azzurri, emozionati per l’esordio all’Olimpico, hanno ampiamente meritato la vittoria che sarebbe potuta essere ancora più larga se l’arbitro (e il Var) avessero concesso almeno 1 rigore a dir poco solare. Protagonista della serata senza dubbio l’attaccante della Nazionale e della Lazio Ciro Immobile. Ciruzzo è apparso su tutti i giornali d’Europa e non solo meritandosi le prime pagine. Tra questi il più entusiasta è stato l’Equipé che l’ha ribattezzato re di Roma.
Les tops-flops de Turquie-Italie : Immobile roi de Rome
Calciomercato Lazio, Lotito vuole far salire di livello la rosa, ma senza stravolgere i conti. Si studiano 2 prestiti dal Chelsea
Calciomercato Lazio, Lotito è pronto ad alzare l’asticella del suo club dopo l’arrivo di Sarri. Si studiano delle soluzioni low-cost dal Chelsea. La ex squadra di Sarri e campione d’Europa ha diversi esuberi in rosa e la Lazio ne vorrebbe approfittare. Gli interessati sono il portiere Kepa. Sarri vuole un portiere giovane e non trova sicurezze in Reina e Strakosha.
Kepa
L’altro interessato è il talentuoso centrocampista inglese Loftus-Cheek. Lotito punta sui prestiti secchi con opzioni come il diritto di riscatto.
Un inizio straripante per gli azzurri di Mancini dove ha brillato anche la stella biancoceleste Immobile. Lo stesso Immobile cita Lino Banfi dopo il gol, scopriamo il perché
L’Italiase la canta e se la suona, 3-0 senza storia alla Turchia. A segno vanno un autogol di Demiral su tiro-cross di Berardi, Insigne su assist di Ciro e lo stesso Immobile con un tap-in sottoporta.
Immobile
Dopo il gol Immobile cita Lino Banfi e ai microfoni della Rai a fine partita spiega il perché. “Ci è arrivato un messaggio da Lino Banfi che ci chiedeva di gridare porca puttena”. Gol e promessa mantenuta da Immobile che inoltre si è dichiarato entusiasta della prestazione azzurra e ha voluto dichiarare il gol al pubblico presente allo stadio.
Breve focus alla scoperta dello staff di Sarri. I più stretti collaboratori che guideranno la Lazio nella prossima stagione.
Giovanni Martusciello allenatore in seconda
Nato a Ischia il 19 agosto 1971. Dal primo luglio sarà l’allenatore in seconda della Lazio. La sua carriera calcistica nasce come centrocampista, per poi diventare esterno d’attacco. L’apice lo raggiunge a fine anni novanta militando nell’Empoli di Luciano Spalletti.
Martusciello alla Juventus
Noi laziali Martusciello ce lo ricordiamo bene. Fu proprio lui a segnare il gol vittoria nella gara del Castellani, nel settembre del novantasette. Uno a zero per i toscani, con signori che falliva un calcio il rigore. (Video della gara.)
Dopo qualche anno fra Serie B e C, nel 2006 inizia ad allenare le giovanili dell’Empoli, fino ad arrivare alla guida della prima squadra nel 2016-’17. Purtroppo però, quella fu una stagione amara, perché quell’Empoli scese in B, dopo aver sprecato 11 punti di vantaggio sul Crotone.
Non confermato da Corsi, nell’estate seguente va all’Inter come collaboratore di Luciano Spalletti. Poi, una volta esonerato anche l’ex tecnico della Roma, segue Sarri alla Juventus come secondo in carica.
Davide Ranzato (in basso a sinistra) insieme ai colleghi del Chelsea.
Davide Ranzato preparatoro atletico
Davide Ranzato dopo essersi laureato in scienze motorie, inizia a collaborare con il Vicenza. Dopo una lunga gavetta, approda al Napoli come Fitness coach. Nel Chelsea diventa preparatore atletico ed è considerato un fedelissimo del tecnico. Ranzato è un ottimo professionista, e dove è andato ha sempre vinto.
Oltre alla parte atletica, massima attenzione sarà riservata anche al recupero degli infortunati che, con L’Europa League da giocare, inevitabilmente ci saranno dei giocatori fuori uso.
Davide Losi preparatore atletico
Davide Losi al Chelsea
Ha appena 34 anni ma già tanta esperienza. Inizia giovanissimo a fare il preparatore atletico: dagli inizi col Casale – nel 2010 – poi Monza nel 2013 e Campobasso nel 2015. Grazie alle sue tecniche di lavoro, venne notato da Sarri che lo volle al Napoli.
Da quell’esperienza, Losi è un prezioso collaboratore del mister e, anche alla Lazio, si occuperà della parte atletica e di guidare i ragazzi durante il riscaldamento prima delle gare.
Gianni Picchioni collaboratore tecnico
Gianni Picchioni alla Juventus
Professionista di lungo corso. Nasce a San Giovanni Valdarno, a due passi da Sarri, nel 1964. Nel 2008 fu allenatore del Gubbio, ma poi la sua carriera ha preso un altro percorso. Ha iniziato a collaborare in pianta stabile con Sarri nel Chelsea come osservatore.
“Vecchio conoscitore di calcio”, dall’esperienza juventina, ha iniziato a collaborare come collaboratore tecnico con delega allo scouting, un ruolo molto importante per il mercato che verrà.
Marco Ianni durante un confronto tattico
Marco Ianni, collaboratore tecnico
Aquilano di nascita, Ianni inizia la carriera da allenatore come secondo di Cappellacci nel Teramo in Serie C. Il 39enne ha sottoscritto un contratto biennale, e sarà il secondo assistente dello staff di Sarri.
Insieme a Martusciello, saranno loro tre gli strateghi della Lazio che verrà. Quelli che, attraverso la tattica dovranno cercare di sbrogliare le partite più dure, valorizzando i calciatori a disposizione.
Massimo Nenci, preparatore dei portieri
Massimo Nenci lo “sparapalloni”
Lo staff di Sarri si chiude con Massimo Nenci, dalla San Giovannese in Serie D, al Chelsea di mister Sarri. Un grande passo per il 56enne toscano che da sempre, nella sua lunga carriera , si dedica alla preparazione tecnica dei portieri.
Prima del Napoli, l’Arezzo e il Buggiano. Una lunga conoscenza con Sarri che lo allenò nella Faellese. I due si incontrarono di nuovo a Napoli, pur non avendo mai lavorato insieme, Nenci venne ingaggiato nello staff di Sarri per sostituire l’infortunato Nista.
Insieme allo storico Adalberto Grigioni, sarà lui a far migliorare Reina fra i pali e, perché no, a tirare fuori il meglio da Stakosha. Nell’esperienza partenopea, il Napoli gli dedico anche un simpatico servizio durante una sessione di allenamento.
Fanno discutere le frasi del candidato Sindaco Calenda. In passato sbeffeggiava il popolo laziale, ora a caccia di voti sembra aver cambiato idea
Carlo Calenda candidato Sindaco per Roma con la lista Azione, in questi giorni è tornato a far parlare di se. Non su questione politiche, ma bensì sulla sua fede calcistica. Calenda noto tifoso della Roma, in passato si è lasciato andare a dichiarazioni poco piacevoli verso il popolo biancoceleste.
Calenda
LE DICHIARAZIONI
Le “offese” di Calenda svariano dal “Sei un cazzaro, sei laziale, mi ricordi Lotito” al più pesante “I laziali non votano, non capiscono la scheda elettorale“. Lo sfottò tra le 2 tifoserie è una cosa sana, ma quando toccano tasti delicati il problema sorge. Soprattutto quando lo stesso Calenda per acciuffare qualche voto in più magicamente cambia sponda ed elogia la Lazio ed il suo nuovo tecnico Sarri. L’incoerenza nella politica la fa da padrona.
Il baby talento del Manchester City si è ispirato ad una vecchia conoscenza della Lazio. Foden come Gazza, almeno sul look, in campo ricorderà Gascoigne?
Giovane, talentuoso, esuberante, Foden come Gazza. Il baby talento del Manchester City allenato da Pep Guardiola si è ispirato per il suo nuovo taglio di capelli ad una vecchia conoscenza della Lazio, Gascoigne. Foden come Gazza agli Europei del 1996. Quando la stella inglese si è presentata in campo con un look biondo platino.
Gascoigne 1996
Foden ha quindi scatenato paragoni inevitabili. I tifosi inglesi si augurano che oltre che con il look Foden possa replicare le giocate di Gascoigne che in quell’anno portò L’Inghilterra fino alle semifinali realizzando nella competizione 1 gol su azione e decidendo ai rigori i quarti contro la Spagna. Foden si è detto onorato del paragone e non gli dispiacerebbe essere chiamato “Stockport Gazza”, dal nome della sua città natale.