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LA NOSTRA STORIA – “Nonno” Marco Ballotta compie gli anni

Il 3 aprile 1964 nasce a Casalecchio di Reno, in prov. di Bologna, il portiere più longevo che abbia mai giocato in Serie A: Marco Ballotta.

Inizia la carriera nell’interregionale con il Boca San Lazzaro. Nella stagione 1981-82 passa al Bologna dove però non scende mai in campo. La stagione successiva va in prestito al Casalecchio per poi tornare di nuovo nella squadra emiliana. Nel 1984 passa in prestito al Modena che lo acquista a titolo definitivo l’anno successivo. Resta in gialloblu per sette stagioni. Successivamente Marco Ballotta passa per pochi mesi al Cesena dove esordisce nella massima serie. Quindi passa per tre anni al Parma. Con i ducali vince una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA. Nella stagione 1994-1995 passa al Brescia. Poi alla Reggiana dove, sotto la guida di Carlo Ancelotti, conquista la promozione in A.

L’ARRIVO ALLA LAZIO

Nel 1997 arriva alla Lazio dove conquista due Coppe Italia – la prima nel 1997-1998 e la seconda nel 1999-2000 -, la Coppa delle Coppe 1998-1999, la Supercoppa italiana del 1998, la Supercoppa UEFA nel 1999 e lo Scudetto nel 2000. A 41 anni, torna alla Lazio. Parte come terzo portiere alle spalle di Peruzzi e Sereni. A causa dei tanti infortuni riportati dai due compagni stabilisce il primato di anzianità per un giocatore di Serie A. E’ il giocatore più anziano ad aver mai giocato in Serie A e in Champions League. In tutto in maglia biancoceleste disputa sei stagioni.

IL RITIRO

Al termine del torneo decide di ritirarsi dal calcio professionistico. Appesi gli scarpini al chiodo diventa dg del Modena, dimettendosi però dopo poche giornate dall’inizio della stagione. Ancora non soddisfatto della sua lunga carriera calcistica non si ferma. A novembre 2008 torna a giocare reinventandosi attaccante in Prima Categoria con il Calcara Samoggia. Realizza ben 24 reti in 37 presenze. A luglio 2014 passa al Castelvetro, neopromossa in Eccellenza. All’inizio viene presentato come responsabile tecnico e preparatore dei portieri del settore giovanile, ma nel corso del campionato si ritrova prima temporaneamente come allenatore della squadra e poi, all’età di 50 anni, torna tra i pali ancora una volta titolare.

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Lazio-Spezia: orari, dove vederla e probabili formazioni

Lazio-Spezia, tutte le info sul match di domani all’Olimpico

Serie A Tim. In programma domani la 29° giornata di campionato; i biancocelesti affronteranno in casa la squadra dello Spezia. Il match si giocherà alle 15:00 allo stadio Olimpico. La gara si disputerà a porte chiuse come da misure contenitive anti-Covid decise dal Governo. Sarà possibile seguire la partita in diretta e in esclusiva su Dazn e su Dazn1 (canale 209 del satellite) per i clienti che hanno aderito all’offerta Sky-Dazn. In streaming sarà possibile vedere la partita sull’app Dazn.

Lazio-Spezia: probabili formazioni

Lazio (3-5-2): Reina; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic Savic, Leiva, Akpa-Akpro, Marusic; Correa, Immobile. All. Inzaghi

Spezia (4-3-3): Zoet; Vignali, Ismajili, Erlic, Bastoni; Pobega, Ricci, Maggiore; Verde, Nzola, Gyasi. All. Italiano

“Il matrimonio con la Lazio può continuare” Parola di Simone Inzaghi

Notizie Lazio – Domani si gioca Lazio Spezia e nella consueta conferenza stampa pregara ha parlato il tecnico dei capitolini Simone Inzaghi.

Naturalmente si parla del rinnovo contrattuale che ancora non arriva ma il tecnico piacentino manda segnali che fanno ben sperare. “Il presidente Lotito lo sa, la Lazio è la mia prima scelta. Per me questo matrimonuio può continuare nel migliore dei modi. Sono contento di quanto abbiamo fatto in questi anni e spero tanto di andare avanti per ancora tanti anni. Come tutte le famiglie, adesso bisogna sedersi a un tavolino e parlare”. Poi un pensiero sulla Champions “Abbiamo fatto meglio di quello che credevamo all’inizio ma l’Atalanta è messa meglio di noi. La corsa per il quarto posto è ancora lunga ma noi vogliamo rimanere nell’Europa che conta”.
Poi sulla gara di domani Inzaghi non si sbilancia “Luis Alberto è out e ancora devo decidere se far partire dal primo minuto Ciro, deciderò soltanto dopo averci parlato”. Infine un pensiero per Daniel Guerini “Ieri e’ stata una giornata triste e dolorosa per tutto il mondo Lazio, mi ha fatto tornare indietro nel tempo con la tragedia di Mirko Fersini”.

Lazio Luis Alberto in Paideia: salterà lo Spezia

Lazio Luis Alberto in Paideia per svolgere gli esami strumentali dopo aver subito un infortunio alla caviglia

Lazio Luis Alberto in Paideia – Il centrocampista spagnolo si è recato in clinica intorno le ore 19.00 per sottoporsi a degli esami più dettagliati. L’esito degli accertamenti ha evidenziato una distorsione alla caviglia, perciò sarà costretto a saltare la sfida contro lo Spezia di sabato ma nessuna preoccupazione per la prossima sfida contro il Verona, il mago dovrebbe tornare disponibile per quella data. Verranno svolti nuovi accertamenti ma nel frattempo, Inzaghi, dovrà cercare il suo sostituto per la prossima partita.

Papa Francesco, lettera per Daniel Guerini

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Papa Francesco, lettera per Daniel Guerini. Il testo della missiva del Pontefice, letto in chiesa durante i funerali del giovane calciatore biancoceleste.

Papa Francesco, lettera per Daniel Guerini. Il Pontefice, si legge, “desidera esprimere ai genitori Danilo e Michela e al fratello Alessio e a tutti i familiari, alla società Lazio, giovanili, ai dirigenti e agli amici sentite condoglianze, assicurando un particolare ricordo del giovane Daniel. Il Santo Padre, memore della consolante certezza che ai fedeli defunti la vita non è tolta, ma trasformata, e per essi è preparata una dimora eterna nel regno dei cieli, mentre invoca l’intercessione della Beata Vergine Maria, affinchè accompagni nella divina pace l’anima del giovane Daniel, e ottenga il conforto a quanti ne piangono la tragica e inaspettata perdita, invia di cuore la confortatrice benedizione apostolica, estendendola a tutti i presenti alla celebrazione eucaristica“.

LAZIO TORINO Cairo sull’apertura dell’inchiesta: “Comportati in maniera inappuntabile”

LAZIO TORINO Cairo sull’apertura dell’inchiesta che questa volta vede la Procura Federale indagare contro il Torino

LAZIO TORINO Cairo sull’apertura dell’inchiesta della Procura Federale dopo il caos scoppiato per il rinvio della partita del marzo. Alla Lazio è stato respinto il ricorso per ottenere il 3-0 al tavolino e così la partita verrà giocata presumibilmente nel mese di maggio. Ma ora la Procura ha deciso di ascoltare comunque le informazioni della Lazio aprendo un fascicolo su Cairo e il Torino, ma il patron dei granata non è preoccupato. Ecco le sue parole alla Gazzetta dello Sporto: “Sono contento sia stata aperta un’inchiesta, anche se è un atto dovuto. Sarà così possibile dimostrare come il Torino si sia comportato in modo inappuntabile”. Sull’avvocato Gentile che aveva accusato di truffa ha detto: “Valuteremo anche se querelare l’avvocato Gentile per le sue dichiarazioni”.

CALCIOMERCATO LAZIO Victor Hugo il nome nuovo per la difesa

CALCIOMERCATO LAZIO – Victor Hugo potrebbe essere il nome per la difesa da affiancare ai titolari

CALCIOMERCATO LAZIO. Victor Hugo potrebbe ritornare in Italia. Il brasiliano classo ’89 è stato accostato alla Lazio. Come sappiamo i biancocelesti sono in attesa di sapere a quale competizione parteciperanno la prossima stagione, alcuni degli obbiettivi potrebbero andare in porto in base all’Europa League o alla Champions. Sicuramente Tare dovrà operare sul difensore, vero punto debole della squadra, che spesso si è trovata in difficoltà nonostante gli arrivi di due giocatori. Gli unici a dare garanzie sono: Acerbi, Luiz Felipe e Radu ma gli ultimi due spesso lasciano Inzaghi nei guai a causa dei loro infortuni. Oltre a loro ci sono Patric e Hoedt che a fine stagione potrebbe essere riscattato per 5 milioni dal Southampton, entrambi però, non danno moltissime garanzie. Per questo bisognerà optare per un difensore che dia quella fiducia in caso di assenza di uno dei 3 titolari o che possa addirittura diventarlo.

VICTOR HUGO

Secondo il Corriere dello Sport, dalla Turchia si parlerebbe di un interessamento da parte della Lazio per Victor Hugo, difensore ex Fiorentina passato in questa stagiona al Trabzonspor. Addirittura sembrerebbe che Lotito abbia già offerto 5 milioni per il suo cartellino. Ma la squadra turca sembrerebbe aver rifiutato questa offerta perché il brasiliano sta giocando un ottimo campionato collezionando 24 presenze e 4 gol con voti sempre alti. Per accaparrarsi il giocatore la Lazio dovrebbe fare un’offerta più alta.

Lazio Luis Alberto difende Armini dalle accuse: “In allenamento può capitare”

Luis Alberto difende Armini, insultato sui social a causa dell’incidente avvenuto in allenamento

Lazio Luis Alberto difende Armini – Durante la seduta pomeridiana di allenamento, Luis Alberto è stato costretto a lasciare il campo a causa di un’entrata da parte del giovane Armini che gli ha causato dolore alla gamba. Probabilmente lo spagnolo dovrà rinunciare alla partita contro lo Spezia di sabato e i tifosi non l’hanno presa affatto bene. Molti sono andati sul social del ragazzo per accusarlo di aver messo ko uno dei migliori della rosa ma il “mago” è intervenuto subito per difendere il ragazzo, ecco le sue parole attraverso un post su Instagram:

“In allenamento tutti diamo il massimo e ciò che è successo oggi con Armini è qualcosa che può capitare in questi casi. In nessun caso ha avuto l’intenzione di farmi male e per questo vi chiedo rispetto per lui e che non pubblichiate più messaggi negativi nei suoi confronti. Siamo entrambi giocatori della Lazio e vi chiedo per favore di avere per lui la stessa considerazione che avete per me”.

Lazio-Torino, Avv. Gentile: “C’è un vuoto nell’ordinamento”

Il legale della Lazio è tornato a commentare la vicenda dopo il rifiuto ricevuto ieri

Lazio-Torino. Dopo il respingimento di ieri della richiesta di ricorso presentata dalla Lazio l’Avv. Gentile si è espresso nuovamente sul tema. “La questione è delicata. Non abbiamo scelto se ricorrere Collegio di Garanzia. A volte capita che l’impedimento a dare ragione o dare del merito nasca da un errore processuale, un ritardo, un termine scaduto. Qui il problema è più serio. Il Giudice sportivo dice che non ha il potere per valutare un comportamento che vìola l’ordinamento sportivo. Il problema di fondo è questo. Come se il giudice ordinario dicesse: ha ragione, ma non posso fare nulla. C’è un vuoto nell’ordinamento”, ha dichiarato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. “Quello che ci interessa è chiudere il campionato e centrare gli obiettivi. I tempi per l’ordinamento statale sono lunghi e non scadono. Il termine per impugnare il provvedimento della Asl scade dopo 60 giorni, fino al 2 maggio. Penso che dal punto di sportivo qualcosa accadrà in questo lasso di tempo, la strada naturale e più semplice è questa davanti a noi. Se partiamo o meno lo valuteremo in questi giorni”. ha concluso l’Avv. Gentile.

Daniel Guerini, domani a Roma l’ultimo saluto

Saranno celebrati domani i funerali di Daniel Guerini, il calciatore della Primavera deceduto la scorsa settimana

Roma. Si terranno domani i funerali di Daniel Guerini, il giovane calciatore di 19 anni deceduto la settimana scorsa in seguito a un terribile incidente automobilistico sulla Palmiro Togliatti. Un funerale che vedrà sicuramente la presenza di tantissime persone, venute a porgere l’estremo saluto alla giovane promessa calcistica che purtroppo si è spenta troppo presto. Attesi i dirigenti e i membri della prima squadra e della Primavera, nonché i tifosi biancocelesti e naturalmente tutti gli amici del ragazzo. Daniel era nato e cresciuto nella zona di Cinecittà, e proprio lì si svolgerà la cerimonia funebre, nella chiesa di San Giovanni Bosco. Le esequie si terranno alle ore 12.00.

LAZIO Luis Alberto colpito duro in allenamento: in dubbio per lo Spezia

LAZIO Luis Alberto colpito duro in allenamento: in dubbio per lo Spezia.

LAZIO Luis Alberto colpito duro in allenamento. Una notizia che mette in ansia Simone Inzaghi, a pochi giorni dalla sfida con lo Spezia. L’infortunio arriva sul finire della partitella, dopo un contrasto con Armini. L’impatto è piuttosto duro e costringe il numero 10, dolorante a terra, a chiedere l’intervento dei medici. ‘Vittima’ del colpo la parte interna del ginocchio destro: il piede, rimasto impuntato sul terreno, ha infatti fatto girare la caviglia. Non certo la miglior fine per l’ultima seduta senza i nazionali. C’è dunque apprensione alla vigilia dell’avvio delle prove tattiche. L’auspicio è che lo spagnolo si sia procurato solo una contusione. Il tempo però stringe: appena due allenamenti (rifinitura compresa) e poi si tornerà a fare sul serio. Inzaghi e le ambizioni Champions attendono. E sperano.

CALCIOMERCATO LAZIO Borré vuole solo i biancocelesti

CALCIOMERCATO LAZIO Borré è il nome caldo per l’attacco biancoceleste, il colombiano potrebbe arrivare a parametro 0

CALCIOMERCATO LAZIO Borré potrebbe vestire la maglia con l’aquila sul petto nella prossima stagione. Nei giorni scorsi, si era parlato di questo attaccante attualmente in forze al River Plate che a giugno si potrà liberare a parametro 0. Su di lui è forte l’interesse del Gremio, ha offerto circa 2 milioni di dollari a stagione pur di convincerlo ma ora la concorrenza è tanta. Come riporta il Corriere dello Sport, il ragazzo starebbe aspettando l’offerta ufficiale della Lazio, avrebbe preso in seria considerazione la possibilità di trasferirsi a Roma, per lui sarebbe una grande occasione e non ci penserebbe due volte ad accettare questa offerta. Dall’altro canto invece il Gremio inizia a spazientirsi, alla squadra brasiliana non piace questo tentennamento del ragazzo e ha dato un ultimatum: entro oggi dovrà dare una risposta, in caso contrario, per lui le porte del club brasiliano si chiuderanno. Su Borré però la concorrenza è tanta, si sono fatte sotto anche Celta Vigo, Birghotn e Feyenord, tutte squadre europee dove il ragazzo punta a giocare nella prossima stagione. Al momento Tare non ha inviato offerte, la Lazio dovrà capire a quale competizione europea parteciperà e poi sarà in grado di progettare la prossima stagione.

Lazio-Torino si gioca: ipotesi 19 maggio, i dettagli

Lazio-Torino verrà giocata, ieri è stato respinto il ricorso della Lazio perciò la partita dovrà essere disputata

La sentenza arrivata ieri è stata negativa per la Lazio: ricorso respinto. Questo è stato l’esito della Corte d’Appello Sportiva, la loro decisione non potrà essere controbattuta e alla fine la squadra di Inzaghi si troverà costretta a giocare contro il Torino nel periodo clou del campionato. Ormai svanita la prima ipotesi di un inserimento al 7 aprile, bisognerà trovare una collocazione per la partita che si giocherà all’Olimpico; si hanno già due ipotetiche date. Le uniche giornate disponibili sono: 29 aprile o 19 maggio. Nel caso in cui venisse deciso il recupero per il 19 maggio, la partita si andrebbe a collocare tre giorni dopo il derby e prima dell’ultima gara di campionato contro il Sassuolo, non una buona data se consideriamo che a quel punto sia la Lazio (lotta Champions) e Torino (lotta salvezza) potrebbero essere impegnate con degli obbiettivi importanti.

David Silva sicuro: “Felice di aver scelto il Real Sociedad”

David Silva sicuro della scelta fatta a inizio stagione, quando all’ultimo secondo annullò il contratto con la Lazio per firmare con la squadra spagnola

David Silva è sicuro di aver accettato l’offerta del Real Sociedad. Sembrava tutto fatto, la Lazio aveva piazzato un colpo di estrema precisione: David Silva, un altro incantatore sarebbe approdato nella Capitale a 0, ma così non è stato. Già, nonostante Tare continuasse a dire che lo spagnolo sarebbe stato biancoceleste, qualcosa iniziava a non quadrare e alla fine c’è stato il colpo di grazia. Il classe ‘86 è stato convinto dalla moglie a non accettare l’offerta della Lazio, decidendo di ritornare in patria dopo i 10 anni passati a Manchester, e così è stato. David però non si è pentito della scelta fatta, anzi vorrebbe rimanere con il Sociedad.

ECCO LE SUE PAROLE

“Sono molto felice della decisione presa, è stata quella giusta. Mi identifico molto con le persone di questa città, sono molto serie. Speriamo di poter vincere questa coppa e continuare a lottare per entrare in Europa. Ho ancora un altro anno di contratto e voglio continuare a lottare per i titoli di questo club”.

ULTIM’ORA Lazio-Torino, la FIGC respinge il ricorso

Respinto il ricorso della Lazio che chiedeva la vittoria a tavolino sul Torino

Lazio-Torino, ricorso respinto. Termina qui la vicenda andata avanti nell’ultimo mese relativa alla mancata presenza in campo della squadra granata lo scorso 2 marzo all’Olimpico. La Corte d’appello sportiva della Figc ha respinto il ricorso, confermando quindi che la partita va giocata. Al processo di ieri l’avvocato della Lazio Gentile aveva chiesto l’omologazione del 3-0 a tavolino, tesi a cui si era opposto il legale dei granata Eduardo Chiacchio, sostenendo che l’impossibilita’ del Torino di presentarsi all’Olimpico fu dovuta allo stop imposto dalla Asl a seguito dei casi di positività al Covid riscontrati in squadra.

Stefan Radu, il romeno (romano) che ha scalato la storia della Lazio

Stefan Radu, il romeno (romano) che ha scalato la storia della Lazio. Il traguardo è a un passo, ma la corsa potrebbe non finire qui…

Stefan Radu, il romeno che ha scalato la storia della Lazio. Romeno ormai solo di nascita, perchè di fatto il terzino è romano. E soprattutto laziale purosangue. Merito di una vita con il biancoceleste sul petto: 401 gare, condite da ben 6 trofei. Una vetta conquistata settimana scorsa a Udine, ma che Stefan deve condividere con un mostro sacro del calibro di Beppe Favalli. Ancora per poco però: manca infatti solo un passo per celebrare l’appuntamento con la storia. Segnatevi questa data: sabato 3 aprile, ore 15. La cornice quella dello Stadio Olimpico e lo Spezia l’avversario di turno. Ancora pochi giorni quindi e lo scettro lascerà Orzinuovi per approdare a Bucarest. Anzi, a Formello, in quella che è ormai ‘casa Radu’. Dove il romeno entrò per la prima volta 13 anni fa, il 30 gennaio 2008. Fu mister Delio Rossi a concedergli la prima, in Coppa Italia a Firenze, come centrale della difesa a quattro. Ruolo che poi lasciò definitivamente sotto Simone Inzaghi, per passare sull’out sinistro della linea a tre. Tra i due cambi, tante soddisfazioni: una su tutte, il derby del 26 maggio 2013 (considerato “la partita più bella mai giocata”). Ma anche, più di recente, l’esordio da titolare in Champions, a Monaco contro il Bayern. Tra l’altro, dopo aver recuperato (in tempi anche qui record, tanto per non farsi mancare nulla) da un’operazione all’ernia inguinale. Un guaio che, paradossalmente, è stata la sua fortuna, perchè ne ha dimostrato l’imprescindibilità per lo scacchiere biancoceleste: con lui ai box, infatti, la Lazio è stata sconfitta in 3 apparizioni su 4. Sarà per questo che, nonostante i 34 anni (35 il prossimo 22 ottobre), la Lazio non vuole assolutamente perderlo: le trattative per il rinnovo del contratto, in scadenza a fine stagione, sono infatti in corso. In ballo, ancora un anno di matrimonio, con opzione addirittura per il successivo. E se la salute continuerà ad assisterlo, ci sarà l’opportunità di scrivere insieme ancora tante e tante pagine di storia.

Lazio Inzaghi chiede concentrazione alla squadra: obbiettivo Champions

Lazio Inzaghi chiede concentrazione a tutta la squadra per le partite che dovranno disputare ad Aprile

Lazio Inzaghi chiede concentrazione a tutto il gruppo. La Champions si è avvicinata dopo le sconfitte di Roma e Juventus e alla vittoria dei biancocelesti contro l’Udinese. Ma ancora non è stato deciso nulla, i posti per andare nella massima competizione europea sono in ballo e la Lazio punta a uno di questi. In questi giorni a tenere banco in orbita biancoceleste è sicuramente il verdetto riguardante i tamponi: niente penalizzazione e questo potrebbe dare un’ulteriore carica ai ragazzi. Nei prossimi giorni invece, verrà deciso l’esito riguardate al rinvio di Lazio-Torino se la gara verrà disputata oppure vinta a tavolino dalla squadra di Lotito. Quel che è certo però è che i ragazzi non devono farsi distrarre da questi discorsi fuori campo ma pensare a lavorare duro per poter superare questo momento con aprile che li vedrà impegnati parecchie volte.

DISCORSO ALLA SQUADRA

In questi giorni Inzaghi ha ripetuto più volte alla squadra che non ammette distrazione extra calcistiche, l’obbiettivo numero uno è un posto in Champions per non fallire. Tutti insieme verso questo obbiettivo che non è difficile da raggiungere per questo ha chiesto massima concentrazioni e 0 alibi. Già, perché oltre alla questione tamponi-rinvio a tener banco sono stati anche gli innumerevoli infortuni con Inzaghi costretto a dover rinunciare per gran parte del campionato a Luiz Felipe (ancora fuori) e Radu due perni della difesa. Ora però è il momento di ripartire dalla vittoria di Udine con le 5 partite da affrontare ad Aprile sfidando le dirette avversarie: Milan e Napoli.

LA NOSTRA STORIA – Bernardo Corradi: il panzer di Siena

Attaccante dal fisico possente. Carattere di ferro. È stato paragonato a Casiraghi e a Chinaglia, bomber che hanno scritto la storia della Lazio. Bernardo Corradi nasce a Siena il 30 marzo 1976.

Debutta in Serie C2 a Poggibonsi nella stagione 1994-95. Poi dal 1996 Bernardo Corradi inizia il suo giro d’Italia. Comincia nel Mobilieri Ponsacco, ancora in C2 (31 partite e 6 gol). Passa al Cagliari in Serie B. Dopo solo due mesi, chiuso da giocatori come Muzzi, Dario Silva e Banchelli, passa al Montevarchi. L’anno successivo passa in Serie B alla Fidelis Andria.

L’ARRIVO IN SERIE A

Dopo la felice esperienza pugliese il panzer senese torna a Cagliari, ma in Serie A. Debutta il 30 agosto 1999 contro una squadra del suo futuro, la Lazio. Conclude il campionato senza segnare reti. Nel 2000 in una operazione di mercato legata al trasferimento di Macellari passa all’Inter. Nell’estate del 2000 passa al Chievo in Serie B. Con i clivensi Bernardo si afferma a grandi livelli e torna in A. Il Chievo  riesce a guadagnarsi un posto in Coppa Uefa. Corradi si dimostra il terminale perfetto della squadra. La stagione è talmente sorprendente che l’Inter, comproprietaria del cartellino, decide di riportarlo a Milano. Poi però Ronaldo va al Real Madrid e l’Inter per poter arrivare a Crespo gira Corradi alla Lazio.

GLI ANNI ALLA LAZIO

In biancoceleste si conferma una delle migliori punte centrali italiane. Nelle stagioni 2002-2003 e 2003-2004 segna 10 gol. Segna il primo gol in Champions League nella vittoria per 3-1 all’Olimpico contro il Benfica. Il 21 marzo 2003 realizza il suo unico gol nel derby (1-1 finale). Le sue reti sono spesso fondamentali ma la rete più importante è senza dubbio il primo dei due gol laziali nella finale di ritorno di Coppa Italia che la Lazio disputò a Torino contro la Juventus. Gara conclusa col risultato di 2-2 che in virtù del 2-0 casalingo permise alla compagine capitolina di conquistare la sua quarta Coppa Italia.

L’ESPERIENZA ALL’ESTERO E IL RIENTRO IN ITALIA

Nel 2004 viene ceduto definitivamente al Valencia per circa 9 milioni di euro. Al termine della stagione nella Liga spagnola si trasferisce in prestito al Parma. Nell’estate 2006 torna al Valencia che lo cede al Manchester City per circa 2 milioni di euro. Nella stagione 2007-2008 passa in prestito oneroso senza diritto di riscatto al Parma. A luglio 2008 rescinde il contratto con i Citizens e ad agosto firma un annuale con la Reggina. A fine maggio 2009 rescinde il contratto con il club calabrese restando svincolato. Nell’estate del 2009 viene ufficializzato il suo ingaggio da parte dell’Udinese. Il 30 giugno 2011 la società friulana e il giocatore non riescono a trovare un accordo per il rinnovo del contratto per la stagione successiva e Corradi si libera a parametro zero. A dicembre inizia ad allenarsi con il Monza, squadra di Lega Pro Prima Divisione.

L’ESPERIENZA IN CANADA

A febbraio 2012 parte per il Canada per un periodo di prova con i Montréal Impact. Squadra militante nella Major League Soccer statunitense. Il 14 marzo viene ufficializzato il suo ingaggio da parte dei canadesi. Qui ritrova il connazionale Matteo Ferrari con il quale si era già allenato pochi mesi prima con il Monza e aveva sostenuto il provino. Terminata la stagione, poche settimane dopo aver firmato un nuovo contratto annuale, subisce un grave infortunio al legamento crociato del ginocchio sinistro. In seguito all’infortunio si è dovuto fermare e non ha giocato più nessuna partita. Il 7 dicembre il Montreal Impact decide di non rinnovargli il contratto.

LA NAZIONALE

Nel febbraio 2003 viene convocato tra gli azzurri di Trapattoni. All’esordio realizza la rete decisiva contro il Portogallo. Prende parte anche all’Europeo 2004. «Senza la Lazio non sarei mai arrivato in Nazionale», ha sempre dichiarato riconoscente nei confronti della società biancoceleste.

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LA NOSTRA STORIA – L’uomo che fece piangere l’Inter: Karel Poborsky

Il 30 marzo 1972 nasce a Jindichuv-Hadec, nella Rep. Ceca, l’ex centrocampista della Lazio Karel Poborsky. Inizia la sua carriera nella Dynamo Ceske Budejovice per passare poi alla Viktoria Zizkov. Esterno d’attacco, grazie a un tiro forte e preciso tenta spesso la via della rete. Nella stagione 1995/96 Karel Poborsky passa allo Slavia Praga e la stagione successiva viene acquistato dal Manchester Utd. Rimane in Inghilterra per un campionato e nell’estate 1998 si trasferisce al Benfica dove resta per tre stagioni. E proprio dalla squadra portoghese viene acquistato nel gennaio del 2001 dalla Lazio. È lui a realizzare due dei quattro gol che la Lazio segna all’Inter il 5 maggio 2002  consegnando lo scudetto alla Juventus. Dopodiché torna in patria allo Sparta Praga e poi alla Dynamo Ceske Budejovice. Quest’ultima squadra è quella dove Karel aveva esordito e della quale attualmente è il presidente. Ha disputato 118 partite nella Nazionale Ceka.

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LA NOSTRA STORIA – In memoria di Bob Lovati

Roberto BobLovati, uno dei più importanti personaggi della storia della Lazio, ci ha lasciato il 30 marzo 2011.

Portiere di grande livello negli anni ’50-’60. Le maggiori presenze (135) Bob Lovati le ha collezionate in maglia biancoceleste. Il giorno della sua scomparsa aveva 84 anni. Dopo aver smesso di giocare era rimasto nel club capitolino come allenatore delle giovanili, preparatore dei portieri, tecnico della prima squadra e dirigente. Grande intenditore di calcio. Chi lo conosceva bene diceva amasse molto il buon vino e le belle donne. Neanche sulla sponda opposta del Tevere riuscivano ad odiarlo. Simpatico, sorridente e misurato cancellava anche l’odio stracittadino.

DA MILANO A ROMA

Da Cusano Milanino, in prov. di Milano, arrivò a Roma nel 1956. Difese la porta biancoceleste per sei stagioni. Con la Lazio vinse la Coppa Italia del 1958. Dal giorno dell’addio al calcio giocato divenne un punto di riferimento fuori dal campo per la società capitolina. Allenatore della prima squadra, dirigente, istruttore dei giovani, osservatore, vice-allenatore.

Lovati prese in mano la Lazio nei momenti più difficili. Una sorta di tappabuchi che riusciva sempre a risolvere qualsiasi situazione. Ebbe un rapporto speciale con Tommaso Maestrelli. Lo aiutò in campo e fuori come mediatore di quella Lazio piena di campioni che nel ’74 vinse lo scudetto. Quando Maestrelli si ammalò Bob  prese le redini della squadra gestendo un periodo terribile.

UN CARATTERE ECCEZIONALE

Persona straordinaria e di grande umanità, è stato un monumento per la Lazio. Inoltre è stata una delle persone che più si è prodigato nella crescita di tanti giovani del vivaio laziale. Emblema biancoceleste per oltre cinquanta anni. Da sempre punto di riferimento indiscusso per tifosi e sportivi. Il suo grande attaccamento alla Capitale ed ai colori laziali hanno contraddistinto tutta la sua vita rendendolo un simbolo e un patrimonio del calcio romano. Lovati ha vissuto il meglio e il peggio della Lazio.

Durante una sua intervista dichiarò: “I più forti giocatori che ho mai visto erano Frustalupi e Re Cecconi. Poi i vari Selmosson, Muccinelli, Tozzi e Signori. I portieri più forti: Pulici, Marchegiani e Peruzzi. Fra gli allenatori Zoff ha fatto un grande lavoro, forse sottovalutato. Zeman è stato il tecnico più moderno. Ricordo Lenzini come un presidente splendido, un vero papà. Gli anni di Calleri furono parecchio difficili, poi Cragnotti modernizzò la Lazio trasformandola in un club ad ampio raggio”. Con il passare degli anni gli incarichi del ‘Cigno’, così era soprannominato quando difendeva la porta biancoceleste, andarono sempre più scemando.

L’ADDIO ALLA LAZIO

Lotito ha tagliato i ponti col passato ma Lovati non ha mai avuto una parola fuori posto. Anzi durante un’intervista lanciò un appello al pubblico laziale: È un momento difficile, non ci sono risorse e resta complicato essere competitivi. Ho notato una forma di allontanamento dalla squadra, per motivi che non sta a me analizzare, ma è sbagliato. Bisogna sempre rimanere vicini a questa maglia, restare compatti per il bene della Lazio”. A maggio 2014 l’attuale Presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha presentato il progetto dell’Academy biancoceleste intitolata a lui.

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