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16 marzo 1941, Roma-Lazio 0-2: il mito di Silvio Piola

Una leggenda della storia biancoceleste: con i suoi 149 gol in 237 presenze resta il miglior marcatore di sempre nella storia biancoceleste. Silvio Piola è un mito del calcio italiano, il miglior cannoniere della storia di Serie A.

16 marzo 1941: Piola, il mito, riuscì a battere i rivali cittadini praticamente da solo e gravemente ferito. Per quella sfida l’allenatore Canestri si trova ad affrontare una delicatissima situazione di classifica. Per giunta, al 10′, la ruota sembra girare a favore dei giallorossi quando si scontra molto violentemente con il difensore avversario Acerbi. Ferita profondissima alla testa, perde molto sangue e, in un’epoca senza sostituzioni, se lasciasse il campo farebbe restare i suoi in dieci. Piola resta a bordo campo più di un quarto d’ora, mentre gli assalti della Roma vengono respinti dal portiere Uber Gradella.

Dopo quattro punti di sutura e con la testa fasciata da un turbante il capitano biancoceleste rientra in campo. E segna prima di testa (!), per poi raddoppiare nella ripresa, con i punti che non hanno retto e il turbante inzuppato di sangue, al termine di una strepitosa azione personale eludendo la guardia di due difensori. Roma-Lazio 0-2, Piola – Piola, e l’incubo retrocessione per i biancocelesti è scacciato. Il più grande centravanti dell’anteguerra esce in barella, sfinito ed applaudito anche dai tifosi della Roma presenti allo stadio Nazionale che rendono omaggio al suo straordinario valore.

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CORONAVIRUS Parolo: “Andiamo tutti a donare il sangue!”

Anche il vice-capitano Marco Parolo ha scelto di dare il buon esempio esortando i tifosi biancocelesti ad andare a donare il sangue. “In questo momento difficile la Regione Lazio ha bisogno di sangue”, ha spiegato Parolo nel suo appello lanciato sui social per sensibilizzare i cittadini, rassicurando inoltre che la donazione non comporta nessun pericolo di contagio: “Andiamo tutti quanti negli ospedali a donarlo, dove ci sono dei punti di raccolta e di accoglienza dove non c’è nessun pericolo di contagio”. Il centrocampista biancoceleste ha concluso il suo intervento invitando tutti nuovamente ad andare a donare il sangue, “Ragazzi, accorriamo e andiamo a donare il sangue!”.

Il conduttore juventino Chirico shock: “Il Coronavirus l’alleato della Lazio”

Campionato fermo per l’emergenza Covid-19. Di ieri la notizia di una presunta lite tra Lotito e Agnelli su quando ricominciare gli allenamenti delle squadre. Il conduttore juventino Chirico attacca la Lazio e Lotito: ecco perché.

“La quarantena obbligatoria per le squadre con casi, come la Juventus con Rugani, può portare svantaggi a queste squadre. C’è chi se ne frega di decreti e consigli. Juve ferma, Lazio operativa. Lotito non voleva lo stop ed è proprio la sua squadra la principale concorrente dei bianconeri. D’altronde il suo portavoce Diaconale è stato chiaro nei giorni scorsi, Lotito non si farà fregare sopratutto quest’anno che potrebbe vincere lo scudetto. Lotito considera l’emergenza Coronavirus un’esagerazione. Quindi niente stop agli allenamenti, bisogna essere pronti a tornare. Il Covid 19 potrebbe essere l’alleato per lo scudetto della Lazio”. Così il conduttore juventino Chirico intervistato da ilbianconero.

Ipotesi abbastanza fantasiosa soprattutto se si considera che la Lazio non riprenderà gli allenamenti prima del 21 marzo e ha invitato i suoi giocatori a restare in casa e ad allenarsi presso le proprie abitazioni. Quindi chi è che continua ad allenarsi? Siamo sicuri che la Lazio e la società rispedirà al mittente queste accuse prive di fondamento.

LAZIO Lulic torna a casa: il capitano in marcia verso il rientro

LAZIO Lulic torna a casa: il capitano in marcia verso il rientro.

LAZIO Lulic torna a casa. Buone notizie per il capitano biancoceleste, che dopo due settimane ha lasciato la clinica svizzera dove era ricoverato dopo la nuova operazione alla caviglia. Senad era andato una prima volta sotto i ferri a Roma, senza però riuscire a risolvere il problema. Questo secondo intervento, effettuato in terra elvetica, sembra invece aver debellato definitivamente l’infezione che il bosniaco si portava dietro da tempo. Per Senad però non è ancora il momento di far rientro nella Capitale: l’emergenza coronavirus lo costringerà infatti a restare ancora per un pò nella sua dimora sulle Alpi. Sarà qui che inizierà la riabilitazione, che lo terrà impegnato per i prossimi due mesi. In tempo – almeno così spera Inzaghi – per il finale di stagione, comunque esso si svolga.

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LA NOSTRA STORIA Il portiere biancoceleste Ivan Vargic

Il 15 marzo 1987 nasce a Osijek, in Croazia, il portiere della Lazio Ivan Vargic. Inizia a giocare nelle giovanili del Dakovo Croatia dove resta fino al 2005, anno in cui passa all’Osijek. L’anno dopo passa in prestito al Vukovar ’91, militante nella Druga HNL ossia la seconda divisione croata.

Nella stagione successiva Ivan Vargic torna all’Osijek come terzo portiere ma non riesce a imporsi. Nella stagione 2008-2009 passa, sempre in prestito, al club finlandese dell’Honka. Torna in patria quattro mesi dopo e riesce a esordire nel massimo campionato. Nelle due stagioni successive ottiene solo due presenze. Torna a giocare con continuità solo nel 2011-2012. La stagione dopo diventa titolare dell’Osijek ed esordisce anche in Europa League. Nel febbraio del 2013 si trasferisce al Rijeka. La stagione successiva è titolare, vince la Coppa di Croazia e si piazza al secondo posto in campionato. Nella terza stagione vince la Supercoppa di Croazia.

A febbraio 2016 passa alla Lazio che lo lascia in prestito fino alla fine della stagione al Rijeka. Nel luglio successivo arriva a Formello venendo scelto come secondo portiere alle spalle di Federico Marchetti. Ma in seguito, con l’infortunio di quest’ultimo, viene superato dal giovane albanese Thomas Strakosha che diventa il portiere titolare. Il 13 agosto 2017 vince il suo primo titolo in maglia biancoceleste, la Supercoppa italiana. Il 30 agosto passa, a titolo temporaneo, ai ciprioti dell’Anorthosis. Dopo aver giocato in tutte le varie nazionali giovanili della propria Nazione il 12 novembre 2014 esordisce con la maglia della Nazionale maggiore. Nel 2016 viene convocato per gli Europei in Francia.

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CORONAVIRUS Anche Bereszynski è positivo

Anche il terzino della Sampdoria Bartosz Bereszynski è risultato positivo ai test per il Coronavirus: l’annuncio è stato dato dallo stesso giocatore sui suoi profili social, precisando però di sentirsi bene e consigliando a tutti di rimanere a casa. “Sfortunatamente, sono risultato positivo ai test per COVID-19.Sto bene”.”Nonostante le appropriate precauzioni prese recentemente, non sono riuscito a evitare l’infezione dal virus.Ecco perché vi sto chiedendo di essere responsabili e di rimanere a casa ogni volta che è possibile”.

CORONAVIRUS L’appello di Leiva: “Pensiamo al Paese, ai nostri nonni”

CORONAVIRUS A pochi giorni dall’uscita del decreto che invita gli italiani a restare a casa, anche il centrocampista biancoceleste Lucas Leiva ha lanciato il suo appello per sensibilizzare i tifosi e metterli in guardia sull’emergenza Coronavirus. “Vedo che molte persone sostengono che il coronavirus non sia così letale, che sia soltanto un’influenza”, ha scritto sui social Leiva, “vorrei lanciare il mio appello affinché in questo momento tutti non pensino solo a se stessi. Se ognuno di noi tenterà evitare al massimo il contatto con altre persone, starà così automaticamente lottando contro la proliferazione del virus”. Lucas Leiva ha poi incoraggiato i tifosi a riflettere sulle conseguenze che il Coronavirus potrebbe avere sui soggetti più deboli ed esposti al contagio: “Pensiamo al nostro paese, ai nostri nonni e tutti i soggetti che il virus potrebbe attingere gravemente. Dobbiamo unirci mondialmente di modo che il contagio diminuisca giorno dopo giorno”. Un messaggio molto chiaro ed importante quello diffuso da Lucas Leiva.

Immobile duro con Jessen: “Coronavirus scusa? Dillo ai parenti delle vittime”

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Immobile duro con Jessen dopo le parole del conduttore inglese a proposito del Coronavirus in Italia.

Immobile duro con Jessen. Non ci sta l’attaccante biancoceleste e replica con una ‘storia’ pubblicata sul suo profilo Instagram. Ieri, durante la puntata del suo programma ‘Malattie Imbarazzanti’, Jessen si era soffermato sul modo in cui in Italia sta affrontando l’emergenza Coronavirus. E le parole non sono state affatto benevole, anzi: il conduttore ha accusato i nostri concittadini di ‘servirsi’ dell’infezione come scusa per non lavorare e prendersi una lunga pausa. L’opinione non è stata accettata da Immobile, che ha dunque deciso di rispondere per le rime.

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VIDEO – Coronavirus, Inzaghi e Lorenzo cantano l’inno di Mameli

Inzaghi e Lorenzo ripresi sul balcone di casa a cantare l’inno di Mameli. L’allenatore della Lazio e il figlio hanno partecipato da casa al flash mob per combattere il difficile momento della quarantena per il Coronavirus.

Da Milano a Roma fino a Palermo: le citta d’Italia si sono mobilitate dai balconi di casa per sentirsi uniti in questo momento di grande tristezza e lotta al Coronavirus. Inzaghi e Lorenzo hanno voluto partecipare cantando a squarciagola l’inno d’Italia di Mameli. Sullo sfondo del video c’è Gaia Lucariello che riprende la scena inquadrando su un balcone vicino anche l’ex di mister Inzaghi Alessia Marcuzzi. Distanti ma uniti in questo momento che si spera terminerà molto presto.

GUARDA IL VIDEO DI MISTER SIMONE E FIGLIO 

LAZIO ALLENAMENTI SOSPESI FINO AL 21 MARZO

Lazio Allenamenti sospesi fino al 21 marzo.

Lazio allenamenti sospesi fino al 21 marzo. La notizia, già anticipata ieri durante un’intervista dal ds Tare, quest’oggi è stata confermata ufficialmente dalla società. Avrebbero dovuto riprendere lunedì i lavori nel quartier generale biancoceleste, che invece resterà chiuso almeno per un’altra settimana. Nessun problema però per i calciatori: anche da casa potranno infatti continuare ad allenarsi secondo il programma personalizzato deciso dallo staff. Il tutto in attesa di nuove disposizioni.

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CORONAVIRUS La fidanzata di Rugani: “Non ce l’aspettavamo”

CORONAVIRUS Michela Persico, fidanzata del difensore bianconero Daniele Rugani, ha raccontato: “Quattro giorni fa ha accusato tre linee blande di febbre: aveva 37,5. Ha chiesto di farsi controllare e, il giorno dopo, il test è risultato positivo. Ma lui già non aveva più la febbre, né ha o ha avuto tosse o altro. Non ce lo aspettavamo. Non abbiamo la più pallida idea di come possa essere avvenuto il contagio”.

La fidanzata di Rugani ha rivelato che i due sono divisi: “Io sono qui a casa nostra a Torino, da sola, e Daniele alla Continassa, nel ritiro della Juve. Quando ha visto la febbre, con grande senso di responsabilità, ha deciso di restare in isolamento per tutelare me, la squadra e le persone con cui avrebbe potuto entrare in contatto. Ci sentiamo e videochiamiamo spesso, è abbastanza tranquillo. Sta bene e non ha sintomi. Anche altri suoi colleghi, senza sintomi e che non hanno fatto il tampone, hanno scelto di stare alla Continassa per evitare contatti con le famiglie”. Infine ha spiegato che da tempo lei e Rugani erano in isolamento volontario: “Pur stando benissimo eravamo in isolamento volontario da una settimana. Uscendo solo per sue necessità lavorative o per commissioni necessarie. Lui ha giocato le sue partite, anche domenica, come stabilito. Ha seguito tutte le precauzioni prescritte”.

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CORONAVIRUS Vlahovic: “Sto bene, non sarà certo un virus a fermarmi”

Dusan Vlahovic, il ventenne attaccante della Fiorentina trovato positivo al coronavirus, ha postato una sua foto con la mascherina e le mani, in un paio di guanti, che fanno il gesto dell’ok.

Sotto la foto postata da Vlahovic sui social, riguardo il contagio da coronavirus, ha scritto: “Vorrei tranquillizzare tutti, sto bene, non c’è di che preoccuparsi. Sappiate che non sarà certo questo virus a fermarmi, tanto farò gol anche a lui”. Il giovane calciatore viola ha accusato qualche sintomo. Quindi, subito sottoposto al tampone, è risultato positivo. Il giocatore ieri non accusava più sintomi come specificato dal comunicato della società gigliata. L’ultima gara in cui Vlahovic è sceso in campo è la trasferta contro l’Udinese.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Fernando Viola

LA NOSTRA STORIA Fernando Viola nasce a Torrazza Piemonte (TO) il 14 marzo 1951. Cresce nelle giovanili della Juventus.

Nel campionato 1971/72 esordisce in Serie A all’età di 20 anni e diventa Campione d’Italia. A fine stagione passa al Mantova in Serie B. Nel 1973 torna alla Juventus ma, dopo due campionati, nella stagione 1975/76 passa al Cagliari. Notato da alcuni osservatori biancocelesti nella stagione 1976/77 Fernando Viola arriva alla Lazio. Nel 1977/78 passa in prestito al Bologna. L’anno dopo, con Roberto Lovati, torna alla Lazio. La squadra capitolina nel 1979/80 retrocede per motivi legati al calcioscommesse. Dopo due stagioni nella serie cadetta si trasferisce al Genoa in Serie A. Nel 1984 gioca a Barletta in C1 e a fine stagione abbandona il calcio. Gioca, per passione, a livello amatoriale, ancora un anno nel Subiaco. Nel frattempo si laurea in Lingue e per un periodo diventa intermediario dei trasferimenti dei calciatori da e per l’estero. Ha lasciato un vuoto tra gli sportivi, soprattutto laziali, quando scomparve ad appena cinquanta anni per un incidente stradale accaduto il 5 febbraio del 2001 mentre viaggiava in motorino su Viale Parioli a Roma dove aveva messo su famiglia e risiedeva.

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LA NOSTRA STORIA Ugo Longo, il presidente di tutta la gente laziale

Ugo Longo è stato il presidente che ha traghettato la Lazio verso acque più tranquille. Ma soprattutto verrà ricordato per la sua bontà d’animo e la vicinanza a tutti i tifosi dell’aquila. In questa giornata di commemorazione  della sua scomparsa vogliamo ringraziarlo. Anche lui è entrato di diritto a far parte della gloriosa storia della nostra squadra.

Ugo Longo nasce a Caltanissetta il 1 gennaio 1941. Avvocato penalista dal 1967. Nel corso della sua carriera si è occupato di numerosi casi di rilevante importanza. Nel 1980 difese Franco Cordova e Stefano Pellegrini durante il processo per il Calcioscommesse. Fu a capo della Procura antidoping del C.O.N.I dal 1997. Durante il periodo delle indagini si dimette denunciando l’impossibilità di portare avanti la propria attività. La causa fu la carenza di mezzi a disposizione dell’organismo. Nella sua funzione di avvocato di fiducia della famiglia Cragnotti ha l’opportunità di difendere la società biancoceleste. Nel caso ad esempio del passaporto di Juan Sebastian Veron. Con il crac Cirio Cragnotti è costretto a cedere la Lazio e Longo cura gli aspetti legali dell’operazione. È proprio lui che il 3 gennaio 2003 assume la carica pro tempore di Presidente. Avvalendosi della consulenza di Luca Baraldi, riesce a non far fallire la Società. Sotto la sua presidenza, la Lazio conquista la quarta Coppa Italia nel 2004.

Nel luglio 2004 trova l’accordo con il nuovo azionista di maggioranza Claudio Lotito, a cui cederà il pacchetto azionario e la presidenza della Società. Nel 2006 difende brillantemente la Lazio nel processo che vede la società romana accusata dalla giustizia sportiva. Uomo affabile, preparatissimo professionalmente, simpatico e affidabile ha contribuito a salvare la Lazio in un momento molto difficile della sua storia. Muore a Roma, nella mattinata del 14 marzo 2009 all’Aurelia Hospital, dopo una lunga malattia, a soli 68 anni. Verrà ricordato soprattutto perché la Lazio durante la sua presidenza ottenne il record di abbonati allo Stadio Olimpico. A dimostrazione del fatto che i tifosi della Lazio sono pronti a sostenere la squadra soprattutto nel momento del bisogno. Poi se c’è un presidente che parla al cuore dei tifosi siamo già a metà dell’opera.

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ULTIM’ORA – Coronavirus, la Serie A trema: altri contagi in casa Samp e Fiorentina

Il contagio da Coronavirus continua a colpire anche la Serie A: dopo Rugani e Gabbiadini ci sono altri 6 casi odierni tra Sampdoria e Fiorentina.

I contagiati da Coronavirus di oggi nel nostro calcio sono 6. 4 calciatori della Sampdoria (Omar Colley, Albin Ekdal, Antonino La Gumina, Morten Thorsby) e il dottore doriano Amedeo Baldari. Stasera poi si è aggiunto alla lista l’attaccante della Fiorentina Vlahovic: la società viola ha comunicato l’accaduto in un comunicato sul sito ufficiale. Entrambe le società di Serie A hanno dichiarato inoltre di aver messo in atto tutte le procedure di isolamento previste dal decreto del Presidente del Consiglio.

UFFICIALE – CORONAVIRUS: CHAMPIONS LEAGUE ED EUROPA LEAGUE SOSPESE

Adesso è ufficiale: Champions  League ed Europa League sospese. Nella giornata odierna è arrivata la decisione definitiva della Uefa, che rinvia dunque a data da destinarsi tutte le gare in programma la settima prossima. Il massimo organo calcistico europeo ha invitato i rappresentanti delle 55 federazioni affiliate, i consigli della European Club Association e delle leghe europee e un rappresentante di FifPro a un meeting in video-conferenza per martedì 17 marzo. Si discuterà delle modalità di risposta del calcio europeo alla pandemia da Covid-19: nell’occasione si deciderà anche se far slittare gli imminenti Europei.

Lazio Luis Alberto Accordo per il rinnovo: c’è anche un bonus assist

Lazio Luis Alberto Accordo per il rinnovo: c’è anche un bonus assist.

Lazio Luis Alberto Accordo per il rinnovo. Costretta in casa dall’emergenza coronavirus, la società biancoceleste ne approfitta per mettere a punto le mosse in ottica futuro. Tra esse, prioritaria, il rinnovo del centrocampista spagnolo, ormai ad un passo. Via telefono, il ds Tare e gli agenti del giocatore hanno infatti rinnovato un’intesa già raggiunta. Merito della volontà comune di proseguire il percorso insieme, che sta consentendo alla trattativa di scorrere velocemente e senza intoppi. Il lieto fine coinciderà con un prolungamento del contratto dell’ex Liverpool fino al 2025. Con un ingaggio, da top player, che passerà dagli attuali 1,8 a ben 3,5 milioni a stagione. Ma non solo: nell’intesa dovrebbero essere inseriti anche dei bonus legati agli assist, piatto forte del Mago. Al momento, visto il periodo complicato, non si sa ancora quando arriverà la firma e l’annuncio. Quel che è certo è che l’accordo c’è ed è forte. Come prima, più di prima.

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Lazio Andrè Dias: “Scudetto sogno concreto”

Lazio Andrè Dias è stato uno dei difensori più forti degli ultimi anni in casa Lazio. Il brasiliano torna a parlare e consiglia alcuni giocatori

Lazio Andrè Dias – Il brasiliano è stato per anni il perno della difesa insieme a Biava, i due formavano una coppia centrale davvero fortissima. L’ex difensore laziale, ora vive in Brasile dove ha aperto un istituto di scuola calcio Life Academy e ha voluto parlare della Lazio:

“Qual’è il gol più bello della mia carriera? Sicuramente quello contro il Palermo nel 2010. Fu un gol bellissimo. Invece l’esperienza che più mi ha emozionato è senz’altro quella del 26 maggio 2013, non potrò mai dimenticare quel giorno, rimarrà per sempre nei miei ricordi e nel mio cuore”.

Lazio attuale e mercato: “In questo momento vincere lo scudetto non è poi tanto un sogno ma una cosa concreta e potrà ripetersi anche il prossimo anno. Inzaghi un lavoro strepitoso, tifo per lui. Consiglio alla Lazio 2 giocatori: uno è Michael del Flamengo, gioca in attacco ed è stato la vera rivelazione dello scorso campionato, mentre l’altro è Rodrigo Caio, anche lui gioca nel Flamengo. Lo reputo un ottimo difensore centrale, assomiglia moltissimo a me”.

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Nuno Espirito Santo non ci sta: “Noi giochiamo e intanto la gente muore”

Nuno Espirito Santo non ci sta e si sfoga duramente – La Premier ancora non è si fermata e le partite continuano a svolgersi regolarmente

Nuno Espirito Santo non ci sta – Ieri sera si è giocato il turno di andata degli ottavi di Europa League. Se Roma e Inter non ne hanno preso parte per via del Coronavirus e le indicazioni ricevute dalla Uefa, le altre partite si sono regolarmente giocate. Non per tutti però, questa cosa ha portato felicità, anzi, in questi tempi in cui il Coronavirus è padrone dei Paesi, l’allenatore del Wolverhampton che ieri è sceso in campo per dirigere la sua squadra non ci sta e s’infuria con il sistema:

“In questo momento giochi una partita di calcio e poi ti rendi conto di cosa stia accadendo, con gente malata e che muore in tutte le parti del Mondo, è totalmente assurdo. Continuiamo a giocare a calcio, totalmente assurdo. Poi disputare partite senza tifosi è inutile, perché il calcio è spettacolo, intrattenimento e noi giochiamo soprattutto per loro. La trasferta di oggi è stata totalmente rischiosa per tutti noi che abbiamo viaggiato, considerando i tempi che ci sono oggi complicati. Siamo preoccupati anche per i nostri avversari. Al ritorno giocheremo senza tifosi e questa non è una bella cosa, ci sono delle cose che vanno al di là del calcio ovvero la salute che è molto più importante del calcio”.

“Siamo tutti preoccupati, questa situazione va ben oltre al nostro sport. Giocare a porte chiuse? Questa non è una soluzione logica, questa cosa non è normale. Ci dobbiamo fermare, è pericoloso continuare in questo modo”.

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LA NOSTRA STORIA Il centrocampista Pietro ‘Pierino’ Cappa

LA NOSTRA STORIA Pietro ‘Pierino’ Cappa nacque a Novara il 13 marzo 1903 (alcune fonti riportano 1904).

Nel 1923 comincia ad apparire nella formazione titolare del Novara. Nella stagione 1924/25 gioca nel Piacenza dove svolge il servizio militare. Nella stagione 1927/28 viene acquistato dalla Lazio dove rimane una sola stagione. Pietro Cappa è stato un buon mediano laterale che ha dato il meglio di sé nelle squadre del nord. È deceduto a Novara il 24 dicembre 1963.

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