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LAZIO Lotito contro il tifo violento: “Io ancora minacciato”

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LAZIO Lotito contro il tifo violento. Il patron biancoceleste si sfoga in un’intervista a ‘Libero’.

LAZIO Lotito contro il tifo violentoPer combatterli, vivo sotto scorta. Sono criminali che fanno soldi con il calcio. Io ho sempre operato con una netta separazione tra il ruolo del Presidente e quello dei tifosi: loro sono appassionati che devono sostenere la squadra con il cuore nel rispetto delle regole. Il Presidente invece è custode del patrimonio storico e sportivo della società senza scendere a patti e compromessi e senza farsi condizionare nelle scelte gestionali e strategiche».

MINACCE 

“Inoltre sono stato il primo ad arginare i delinquenti azzerando i benefits: niente abbonamenti e biglietti gratis, basta con le trasferte pagate dalla Lazio. Da una parte questo mio comportamento ha consentito alla società di interrompere un connubio censurabile sotto tutti i punti di vista, dall’altra parte ha acuito minacce e intimidazioni nei miei confronti, ed ancora oggi sono costretto a vivere sotto scorta. Ho dovuto sopportare negli anni e continuo a sopportare tutt’oggi una forte azione di dissenso, con strumenti leciti ed illeciti, che ha limitato la libertà personale mia e della mia famiglia”.

D’ANGELO 

“Ho fortemente voluto una figura professionale di altissimo livello quale quella del Prefetto D’Angelo. Proprio in considerazione della mia ferma decisione di stare sempre dalla parte delle istituzioni e della legalità. Grazie ad una proficua collaborazione quotidiana siamo in grado di poter dar risposte immediate ad ogni iniziativa volta a destabilizzare la credibilità e la serenità dei giocatori e del club e tesa a minare l’immagine della società anche all’estero”.

EMERGENZA VIOLENTI 

“Per lungo tempo in passato è stato sottovalutato il fenomeno dei violenti che, comunque, oggi rappresentano una minoranza rispetto a chi sostiene la propria squadra del cuore con passione autentica e nel rispetto dei valori dello sport e della legalità”.

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Canigiani annuncia: “A breve inaugurati due nuovi Lazio Style”

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Il responsabile marketing biancoceleste Canigiani annuncia novità su due Lazio Style di prossima apertura.

Canigiani annuncia ai microfoni di ‘LSR’: “Per la partita contro il Cluj ancora una volta abbiamo deciso di puntare sui prezzi bassi per avere uno stadio pieno che possa aiutare la squadra a tenere viva la qualificazione in Europa League. Anche con i prezzi bassi però manteniamo i vantaggi economici per l’abbonato, un vantaggio che rimane sempre notevole. Stesso discorso per i più piccoli che hanno l’abbonamento Aquilotto, gli Under 14 entrano gratis solo in determinate partite, che non sono i big match.

Per l’iniziativa intorno al Bus Insieme non ci sono ancora novità, stiamo risolvendo alcuni problemi burocratici che non dipendono da noi. Vedremo se il Bus Insieme potrà esserci anche contro il Cluj. Per la Supercoppa siamo pronti, sarà una bellissima esperienza per tutti. Abbiamo già fatto un sopralluogo allo stadio, che è di circa 25 mila posti. Siamo in attesa di conoscere le modalità, abbiamo richiesto un’area dedicata ai tifosi biancocelesti in viaggio dall’Italia.

Rispetto all’anno scorso ricordo che ci sarà il visto turistico, che permetterà a tutti di ottenerlo facilmente per venire a vedere la partita. Per l’inaugurazione in centro ci siamo, stiamo solo decidendo la data di inaugurazione, che potrebbe avvenire già in questo mese, sicuramente entro Natale. Domani invece ci sarà la riapertura del Lazio Style di Valmontone, dove saranno presenti alcuni giocatori”.

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LAZIO Strakosha: “Io pararigori? Non ancora, mi piacerebbe

LAZIO Strakosha parla della Champions e dei rigori parati nella sua carriera, l’ultimo annullato a Babacar nella partita di domenica scorso contro il Lecce

LAZIO Strakosha – Il portiere, è stato convocato con la propria nazionale albanese e dovrà affrontare a breve la Francia, nel frattempo, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport.

Nazionale: “Dovremo affrontare i campioni francesi, sicuramente bisognerà fare una grande prestazione e riuscire a portare punti a casa. Poi oggi inaugureremo lo stadio nuovo, qui giocò mio padre, per me è una motivazione in più, lui per me c’è sempre stato, è stata una guida, un maestro e mi ha insegnato tanto, anche nella vita. Però le speranze per approdare a Euro 2020 sono veramente ridotte, anche perché giocheremo contro la Francia, ma ce la metteremo tutta, magari iniziando a vincere la partita contro l’Andorra per affrontare al meglio i campioni francesi”.

La Champions non la reputo un sogno, abbiamo tutte le opportunità di raggiungerla visto la qualità che abbiamo, arrivare tra le prime quattro non è impossibile, bisogna solo crederci e pensare partita dopo partita.

Rigori: “Prima di tutto penso che il rigore concesso al Lecce, non ci fosse, quindi inutile lamentarsi poi del gol annullato a Lapadula. Per fortuna abbiamo portato a casa i 3 punti, erano importantissimi. Non mi considero un pararigori, ma spero di diventarlo in futuro. Io e Grigioni studiamo sempre i rigoristi della partita, anche se poi, decido sul momento da che parte tuffarmi. In ogni caso dispiace aver preso due gol domenica, per arrivare in Champions c’è bisogno di una difesa solida”.

Gioie e dolori: “La parata più bella è stata sicuramente quella all’Allienz Stadium a Dybala quando ho parato il suo rigore. Era un momento importante della partita, visto che era praticamente terminata e aveva un grande significato, non vincevamo a Torino da ben 15 anni. Mentre ho avuto 3 delusioni ovvero la sconfitta nella prima finale di Coppa Italia contro la Juve per 2-0, poi la sconfitta contro il Salisburgo ma soprattutto la partita peggiore, quando non riuscimmo a vincere contro l’Inter il 15 maggio all’Olimpico e perdemmo così la qualificazione in Champions”.

Le critiche preferisco non sentirle, su di me si è sempre parlato male, senza neanche conoscermi, per tutti sono arrivato grazie a Tare, già ai primi tempi della primavera. Inzaghi usa sempre la parola: “Non ricordo parate di Strakosha” e per questo a casa mi prendono sempre tutti in giro, però l’importante è che la Lazio vinca al di là se si ricordi o meno delle mie parate”.

LA NOSTRA STORIA L’ex allenatore biancoceleste Pietro Piselli

LA NOSTRA STORIA L’allenatore Pietro Piselli nacque a Livorno il 14 novembre 1891. Era soprannominato ‘il maestro’ per la sua competenza calcistica. Da giovane fu un valido ginnasta.

Nonostante la perdita di una gamba seguitò a coltivare la sua passione sportiva diventando allenatore. Le prime notizie certe risalgono alla stagione 1925/26 quando guida l’Alba di Roma del presidente Farneti. Quando nel 1929 Farneti divenne consigliere di Remo Zenobi caldeggiò al presidente biancoceleste l’ingaggio di Piselli che prese il posto di Sedlaceck.

Guida la Lazio solo per il campionato 1929/30 dove in 34 partite ottiene 10 vittorie, 8 pareggi e 16 sconfitte. Nel 1930/31 passa a guidare il Lecce, poi Messina, Savoia, Pescara, Livorno, Udinese durante la guerra, L’Aquila, Catanzaro, Taranto, Salernitana, Bari e infine, nel 1959/60, di nuovo la Salernitana.

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LA NOSTRA STORIA Il centrocampista Sergio Del Pinto

LA NOSTRA STORIA Sergio Del Pinto nasce a Roma il 14 novembre del 1923. Cresce nelle formazioni giovanili della Lazio.

Nella stagione 1940/41 Del Pinto si laurea Campione Federale Regionale, vince il Torneo Interno e inoltre è finalista Nazionale. Dal 1945/46, quando fece ritorno in Italia dalla prigionia in Germania, gioca per tre stagioni con la Lazio. Dopo aver riscattato il cartellino dalla società biancoceleste si trasferisce in Portogallo all’Oporto e poi in Spagna al Lleida. Dopo il ritiro intraprende la carriera di allenatore. Guida anche la nazionale della Somalia. È deceduto il 10 gennaio 2017.

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FORMELLO Ripresa senza i Nazionali, Inzaghi aggrega gli “esuberi”

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FORMELLO Ripresa senza i Nazionali per i ragazzi di Inzaghi dopo i due giorni di riposo concessi dal tecnico piacentino all’indomani della vittoria casalinga sul Lecce.

FORMELLO Ripresa a ranghi ridotti senza i giocatori impegnati con le rispettive nazionali. I biancocelesti si sono ritrovati al Fersini alle ore 14:30 per il primo allenamento settimanale. Al termine di un iniziale riscaldamento, i ragazzi di Inzaghi hanno svolto un’ampia fase tecnica incentrata sul possesso palla. Successivamente, la squadra è passata ad alcune esercitazioni atletiche agli ordini del Prof. Ripert. La seduta si è conclusa con una partitella a campo ridotto.

OUT RADU E MARUSIC

Sono otto i giocatori biancocelesti impegnati con le rispettive nazionali: Strakosha, Acerbi, Immobile, Berisha, Vavro, Bastos, Milinkovic e Andrè Anderson. Il tecnico piacentino ha così aggregato al gruppo gli esuberi Casasola, Djavan Anderson e Durmisi, con l’aggiunta del difensore della Primavera Gustavo Cipriano. Non si allena Lulic, a riposo, mentre sono assenti per infortunio Marusic e Radu: l’esterno destro dovrebbe rientrare per la sfida contro il Sassuolo, così come Radu, che stamane ha eseguito dei controlli presso la Clinica Paideia. Nella giornata di domani è previsto un allenamento pomeridiano. 

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Francesco Acerbi in Nazionale: “Immobile da pallone d’oro”

Impegnato a Coverciano con la Nazionale Italiana Francesco Acerbi intervenuto in conferenza stampa ha parlato anche del momento della Lazio e del compagno di squadra Ciro Immobile.

Parlando della Lazio e di Immobile Acerbi ha dichiarato: “In campionato stiamo facendo davvero bene, peccato per l’Europa League, anche se non è ancora detta l’ultima parola. Potevamo e dovevamo fare qualcosa in più, ci è rimasto l’amaro in bocca. Speriamo di andare avanti così, puntiamo alla Champions League. Le quattro vittorie di fila devono diventare un punto di partenza. Ora abbiamo dimostrato continuità, peccato per la pausa. Meritiamo il terzo posto. Immobile è un grande attaccante e un amico. Bisogna preservarlo. Spero faccia un sacco di gol. Dovesse continuare così sarebbe da Pallone d’Oro. Persona seria che merita tante gioie”.

Sull’Italia: “Il posto fisso non l’ho mai avuto, soprattutto in Nazionale dove cerco di dare il meglio per me e per la squadra. Ora manca Chiellini, che è una colonna internazionale del calcio. Ogni opportunità che mi darà Mancini per me sarà una finale e darò sempre tutto per convincere il mister”. Infine sulla gara di venerdì contro la Bosnia di Edin Dzeko: “È un derby per noi. Per me è uno degli attaccanti più forti dal punto di vista della qualità. Da solo mette in apprensione gli avversari ma non bisognerà pensare solo a lui perché la Bosnia ha altri giocatori importanti come Pjanic. Loro giocheranno sicuramente per la vittoria, ma lo faremo anche noi”.

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STEFAN RADU IN PAIDEIA

LAZIO Radu in Paideia: le condizioni in vista del Sassuolo

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LAZIO Radu in Paideia: le condizioni del terzino romeno in vista del Sassuolo.

LAZIO Radu in Paideia. Il terzino romeno si è recato questa mattina presso la clinica di riferimento dei biancocelesti. Il motivo alcuni controlli alla lesione muscolare di primo grado che lo sta tenendo ai box in questi giorni. A San Siro era sceso in campo per la terza volta consecutiva in una settimana dal 1′, ma un problema al flessore sinistro lo aveva messo ko. Le sue condizioni sono migliorate e probabilmente gli permetteranno di esserci, domenica 24 novembre, in casa del Sassuolo.

E ad esami potrebbe sottoporsi anche Adam Marusic, reduce dallo stiramento procurato nella seduta di scarico post Milan (nonostante non fosse sceso in campo). Anche lui, come Radu, dagli accertamenti di oggi capirà a che punto è il suo processo di recupero.

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Arrestati 13 tifosi per gli scontri durante la Coppa Italia

Arrestati 13 tifosi per gli scontri avvenuti prima dell’inizio della finale della Coppa Italia giocata il 15 maggio scorso a Roma

Arrestati 13 tifosi – Il 15 maggio scorso si è giocata la finale di Coppa italia tra Lazio e Atalanta. La Digos di Roma sta effettuando in queste ore 13 ordinanze di misure cautelari nei confronti di appartenenti al gruppo di tifosi laziali per gli scontri successi prima dell’inizio della finale. Sono stati identificati anche i responsabili dell’incendio dell’auto della polizia di Roma Capitale. Prima dell’inizio della partita, ricordiamo che vicino l’Olimpico, ci furono diversi scontro fra le forze dell’ordine e i tifosi a lungotevere e piazzale di Ponte Milvio e fu qui che la vettura andò a fuoco.

Lo scorso 15 maggio, infatti, nei pressi dello stadio Olimpico si erano vissuti momenti di guerriglia con scontri fra forze dell’ordine e un centinaio di tifosi della Lazio a lungotevere e piazzale di Ponte Milvio. Proprio qui una vettura della Polizia Locale era stata data alle fiamme ed un agente era rimasto ferito.

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DIABOLIK LA FAMIGLIA CONTRO REPORT

LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Giampaolo Saurini

LA NOSTRA STORIA Giampaolo Saurini nasce a Colleferro (RM) il 13 novembre 1968. Inizia a giocare nel Colleferro. A 13 anni passa alla Lazio. Diventa Campione d’Italia Primavera nel 1986/87. La stagione dopo passa al Cagliari in serie C1.

Nel 1988/89 Giampaolo Saurini torna alla Lazio. L’anno dopo passa alla Virescit ed a ottobre alla Lodigiani. Nel 1990/91 torna alla Lazio. Ceduto al Brescia vi resta per due campionati. Ritorna alla Lazio nel 1993/94. A novembre passa all’Atalanta. In seguito gioca di nuovo nel Brescia poi con Palermo, Padova, Gualdo e USO Calcio. Terminato di giocare nella stagione 2008/09 allena la Primavera del Brescia per passare poi a quella del Napoli nella stagione 2012/13 per cinque anni. A ottobre 2017 è esonerato. A partire dal 2019-20 commenta le partite del campionato primavera su Sportitalia.

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Al via la seconda edizione del Social Football Summit

Allo Stadio Olimpico di Roma andrà in scena il Social Football Summit per creare sinergia tra il digitale e il mondo del calcio

Il Social Football Summit andrà in secna il 20 e il 21 novembre allo Stadio Olimpico di Roma. Sarà l’occasione per coniugare il digitale con il calcio. L’evento nasce dall’esperienza di Go Project e Social Media Soccer: obiettivo è creare consapevolezza sulle opportunità che il digital e i social offrono alle aziende e ai team che investono nel calcio. In questi due giorni saranno presenti esperti di Digital Strategy e Top International Brand. La mission è quella di condividere l’importanza dei social media nel calcio e promuovere l’innovazione come motore di sviluppo. Spazio anche al mondo del calcio virtuale, con la giornata del 21 novembre dedicata ad approfondimenti al mondo degli Esports. Inoltre ci sarà la presentazione del nuovo libro di Marino Bartoletti. Per chi fosse interessato, potrà trovare ulteriori informazioni sul sito ufficiale, CLICCANDO QUI

SARA ZANOTELLI ARRIVA ALLA CORTE DI LOTITO. ECCO COSA FARA’

Diabolik, famiglia attacca trasmissione Report

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Diabolik, la famiglia attacca la trasmissione Rai Report dopo il servizio andato in onda ieri sera in prima serata.

I genitori di Fabrizio Diabolik Piscitelli attaccano la trasmissione tv Report, raccontando all’agenzia Agi il loro pensiero dopo il servizio di ieri sera: “Il servizio di Report, risultato ai nostri occhi ormai ridondante ed approssimativo su nostro figlio, ha mostrato (probabilmente per vivacizzare l’attenzione) una nota della Questura risalente al 2007 in cui una fonte confidenziale indicava nostro figlio quale mandante dell’illecito subito da Fabrizio Toffolo. A distanza di 12 anni e certi che nostro figlio non ha avuto alcuna condanna per tale fatto criminoso, è d’obbligo chiedersi in ogni caso, quanto sia stata attendibile l’eventuale fonte e quanto sia realistico parlare di sicurezza in questo Paese. Poichè se fosse stato nostro figlio il mandante come recita la nota della Questura ci si deve domandare perchè la stessa e la magistratura, non abbiano al tempo proceduto”.

“ASSASSINI E MANDANTI ANCORA LIBERI”

“Ci si chiede altresì se non fosse più opportuno ed onesto invece, un servizio giornalistico finalizzato ad evidenziare le criticità di un sistema ove la sicurezza altro non è che un’onda da cavalcare in determinati periodi. Noi come genitori attendiamo dalla Questura di conoscere invece, gli esiti di una indagine certamente complessa ma che vede ancora liberi gli assassini e i mandanti di un efferato omicidio avvenuto in pieno giorno estivo ed in un parco pubblico assai frequentato da ogni fascia di età”.

INTANTO ARRIVANO LE DECISIONI DEL GIUDICE SPORTIVO>>>LEGGI QUI

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GIUDICE SPORTIVO Lazio, due biancocelesti sanzionati

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GIUDICE SPORTIVO Lazio, sono due i calciatori biancocelesti sanzionati dopo l’ultima giornata di Serie A. I capitolini si sono imposti sul Lecce per 4-2.

GIUDICE SPORTIVO Lazio, a seguito dei verdetti sportivi maturati nell’ultima giornata, il Giudice Sportivo ha diramato le proprie decisioni. In casa biancoceleste sono state registrate due sanzioni. Il Giudice ha confermato i provvedimenti recapitati a Lucas Leiva e Ciro Immobile. Per entrambi si tratta della terza ammonizione stagionale in Serie A TIM. 

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INTANTO IL LECCE NON FARA’ RICORSO>>>LEGGI QUI

LAZIO LECCE I pugliesi non faranno ricorso per il gol annullato

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LAZIO LECCE I pugliesi non faranno ricorso per il gol annullato a Lapadula.

LAZIO LECCE I pugliesi non faranno ricorso per il gol annullato. Ciò nonostante il club confermi di sentirsi danneggiato dalla decisione dell’arbitro, presa di concerto con il Var. Di seguito, la nota ufficiale confermatrice: “L’Unione Sportiva Lecce ribadisce con fermezza di aver subito un grave torto arbitrale” e sottolinea che “in occasione del gol del possibile 2 a 2 realizzato dal calciatore Gianluca Lapadula, dapprima convalidato dal direttore di gara e poi annullato a seguito dell’intervento del Var, si è verificata una evidente violazione della regola 14“. Regola secondo cui, prosegue il comunicato “il calcio di rigore deve essere ripetuto qualora uno o più giocatori di ciascuna squadra invadano contemporaneamente l’area di rigore prima che il pallone sia in gioco“.

L’Unione Sportiva Lecce “ritiene tuttavia più utile, in luogo di iniziative giudiziarie che oltretutto rischierebbero di arenarsi per cavilli formali, di sottoporre ufficialmente agli organi competenti, in occasione dell’incontro programmato per il 19 novembre prossimo tra Aia-Can A e le Società di Serie A, le palesi e gravi incongruenze emerse in occasione dell’episodio in oggetto“. “L’US Lecce – conclude la nota – non intende infatti promuovere azioni strumentali nel proprio esclusivo interesse, bensì collaborare con gli organi preposti allo scopo di eliminare per il futuro prossimo ogni incertezza nell’applicazione di una regola fondamentale del gioco del calcio e nell’interesse collettivo di tutti i club partecipanti alle competizioni“.

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LAZIO In Supercoppa con la maglia per i 120 anni

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LAZIO In Supercoppa con la maglia per i 120 anni: i dettagli.

LAZIO In Supercoppa con la maglia per i 120 anni. In questi giorni di sosta dal campionato, in casa biancoceleste il lavoro non si ferma. In particolare, la società sta mettendo a punto i dettagli per la Supercoppa, in programma il prossimo 22 dicembre a Riyad, Arabia Saudita, contro la Juventus. Sfida che la Prima Squadra della Capitale affronterà con una nuova maglia: quella che celebrerà i 120 anni della nascita del club. Quest’ultima, oltre ad un logo rinnovato, presenterà anche due sponsor. L’idea della società è infatti inserire il “main”, quello principale, stampato davanti e dietro le maglie, e uno “secondario”, sulla manica. Ancora ignoti al momento i dettagli dell’accordo, che verranno ufficializzati nei prossimi giorni.

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LAZIO Nuovo acquisto in arrivo per la dirigenza

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LAZIO Nuovo acquisto in arrivo per la dirigenza: ecco di chi si tratta.

LAZIO Nuovo acquisto in arrivo per la dirigenza. Il colpo, messo a segno dal presidente Lotito, si inserisce nell’opera di rafforzamento della società biancoceleste. Ad entrare a breve nell’organigramma sarà Sara Zanotelli, 30 anni di Trento, in passato membro dello staff dell’ex Ministro per la famiglia e la disabilità Lorenzo Fontana. Giovane e preparata, è laureata in Giurisprudenza all’Università di Trento e ha conseguito un master di 2° livello in “Relazioni istituzionali, lobby e comunicazione d’impresa” alla Businnes School della Luiss di Roma. Tra le sue esperienze, anche una collaborazione con L’Opinione, il giornale online diretto da Arturo Diaconale, e la fascia, conquistata nel giugno 2012, di Miss Trento. Alla Lazio avrà funzioni organizzative e gestionali, con la stretta collaborazione dell’ufficio del presidente. Sara Zanotelli si unisce così ad Angelo Peruzzi, club manager, a Mauro Bianchessi, direttore del settore giovanile, e ad Anna Maria Nastri, event manager.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Arrigo Dolso

LA NOSTRA STORIA Arrigo Dolso nasce a San Daniele del Friuli (UD) il 12 novembre 1946. Inizia a giocare nel 1960 nelle giovanili dell’Udinese. In bianconero vince il Campionato Primavera e il premio del Guerin Sportivo come miglior calciatore della serie C.

Nel 1966 Arrigo Dolso passa alla Lazio su segnalazione di Nello Governato che batte, offrendo ben 95 milioni di lire, la concorrenza del Bologna. Gioca inizialmente tre stagioni in biancoceleste. Quindi passa per una stagione in prestito al Monza dopodiché torna a Roma dove resta fino al novembre 1971, prima di passare in prestito al Varese. Con la Lazio vince il Torneo di Riccione nel 1967, due Campionati De Martino nel 1967-68 e 1970/71 e la Coppa delle Alpi nel 1971.

Con i lombardi resta una stagione per poi passare all’Alessandria dove gioca fino al 1976. Poi milita nel Benevento, nel Trapani, nel Grosseto per chiudere infine la carriera nel Ravenna nel 1984. Si stabilisce a Portoferraio (LI), capoluogo dell’Isola d’Elba, dove apre un bar e svolge anche l’allenatore in squadre minori toscane e nei settori giovanili. Per un periodo ha svolto anche l’incarico di Direttore Sportivo nel Civitavecchia. È deceduto a Milano il 15 ottobre 2015.

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GABRIELE SANDRI Parla il papà: “Piove come 12 anni fa, è Gabbo che ci parla”

Sono trascorsi 12 anni dalla morte di Gabriele Sandri. Nel giorno della ricorrenza, il papà Giorgio ha voluto ringraziare i tifosi di tutti Italia

Gabriele Sandri ci ha lasciato 12 anni fa, in quell’autogrill in cui Spaccarotella fece partire un colpo dalla sua pistola che lo uccise. Il ricordo di Gabbo è ancora vivo nei cuori dei tifosi, non solo della Lazio, ma di tutta Italia. Così papà Giorgio ha voluto ringraziare il mondo delle curve, intervenendo a Elle Radio. Queste le sue parole: “Tutti i ragazzi delle curve è come se fossero miei figli, mi hano aiutato ad andare avanti. Li ringrazierò sempre. Mi sembra che Gabriele sia morto ieri, il dolore è ancora vivo e troppo grande. Poi oggi piove come dodici anni fa, forse è mio figlio che vuole dirci qualche cosa. Grazie a chi mi è stato accanto in tutto questo tempo“.

STATISTICHE: LULIC NELLA STORIA DELLA LAZIO, ECCO PERCHE’

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LAZIO Lulic nella storia: due primati nel mirino del capitano

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LAZIO Lulic nella storia, biancoceleste e non solo: i due primati nel mirino del capitano.

LAZIO Lulic nella storia. Ieri, contro il Lecce, il capitano ha infatti collezionato la presenza numero 339 con l’aquila sul petto. Un dato che lo ha posto in sesta posizione tra i big biancocelesti, in coabitazione con Luca Marchegiani e Vincenzo D’Amico. Ma il bosniaco non ha intenzione di fermarsi e ora punta Aldo Puccinelli, distante solo tre lunghezze (342). Non solo: nel mirino dell’eroe del 26 maggio c’è anche la top ten biancoceleste per presenze in campionato. Al momento sono 257 i cartellini timbrati in Serie A, appena due in meno di quelli (259) detenuti da Cristian Ledesma, che occupa la decima posizione.

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LAZIO LECCE Il presidente dei salentini: “L’arbitro ci ha mancato di rispetto”

Lazio Lecce Sticchi Damiani, presidente del Lecce rammaricato per la sconfitta subita dalla sua squadra

Lazio Lecce Sticchi Damiani, presidente del club salentino: “Il regolamento parla chiaro, se i calciatori delle due squadre entrano in area durante il calcio di rigore, il penalty va ripetuto. Inoltre il rigore per la Lazio è dubbio perchè non si capisce se il nostro calciatore tocca la palla con la mano dentro o fuori dal campo. Il nostro mister e i calciatori sono rammaricati. Sono episodi che hanno indirizzato la partita e non c’è stato rispetto neanche per i nostri 4mila tifosi che ci hanno seguito all’Olimpico. La Lazio mi ha fatto un’ottima impressione“.