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CALCIOMERCATO LAZIO Yazici per il post Milinkovic, parla l’agente del turco

CALCIOMERCATO LAZIO Yazici per il post Milinkovic, parla l’agente del centrocampista turco.

CALCIOMERCATO LAZIO Yazici per il post Milinkovic. Il centrocampista turco è la prima alternativa in caso di addio del serbo. Che la società, nonostante le smentite di Tare, ha deciso di far concretizzare, ma per non meno di almeno 90 milioni. Un’offerta monstre, di cui però al momento non c’è traccia a Formello. Nemmeno da parte del PSG, che pure si è messo in contatto con l’agente del Sergente Kezman. Il Fair Play Finanziario oltretutto incombe in quel di Parigi, quindi c’è bisogno della formula e della portata giusta. Senza dimenticare il fattore Pogba: in caso di addio del francese, lo United potrebbe inserirsi nella corsa a SMS. Corsa che vede invece la Juve, con Rabiot sempre più vicino, più defilata.

La Lazio al momento attende, fa il suo mercato come se Milinkovic fosse in rosa. L’attenzione va dunque alle fasce (Lazzari e Jony) e in difesa (Vavro), ma senza dimenticare la caccia a possibili alternative al serbo. Tra esse, in pole c’è Yazici, classe 1997 del Trabzonspor, un misto di tecnica e fisico. Il club turco lo valuta tra i 15 e i 20 milioni: una cifra che ha destato l’interesse dei biancocelesti. A confermarlo, l’agente del centrocampista; Sì è vero, la Lazio lo segue. – le parole a llsn – sappiamo che c’è gradimento da parte loro. Al ragazzo piacerebbe venire in Italia e giocare in biancoceleste, ma non c’è ancora una trattativa tra i club; per questo dobbiamo aspettare”. Insomma, solo una volta uscito Milinkovic, il mercato biancoceleste inizierà a prendere forma.

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FOTO – Week end lungo per la Lazio Motociclismo

Lungo fine settimana per la nostra Sezione coinvolta a diverso titolo in tre eventi: Dainese Friends, Bikers Sabini e MC Moto Ducali.

Tutto ha avuto inizio sabato quando con New Sport Generation ed i Dainese Friends ci siamo dedicati ad una giornata “Curve & Tornanti” che ci ha portato ad Anguillara, sul Lago di Bracciano, e poi a Calcata; un’occasione per affinare la nostra guida grazie ai sapienti consigli di Raffaella Ghirarduzzi tecnico sportivo della FMI che organizza queste giornate in collaborazione con la Dainese. 140 km… pochi ma buoni, ora siamo tutti un po’ più bravi, grazie Raffa!

Domenica 23 la Sezione Turismo con Giovanni Lando Fioroni ha partecipato a Poggio Mirteto al 4° Motoraduno dei Bikers Sabini – Sezione Nord Lazio del CCMotorday motoclub dell’Arma dei Carabinieri – una bellissima giornata che ha avuto base nella Tenuta di Sant’Antonio da dove è partito il motogiro e dove si è tornati per consumare il pranzo. Un occasione per rinsaldare i rapporti di amicizia con il loro Capo Sezione Giuseppe Settimi – da quest’anno anche nostro socio – gli amici Sabini e con gli altri motoclubs presenti all’evento; tra i tanti il Gruppo Born Free, il Moto Touring Lazio, i Rising Bikers Lucretili ed i Sabinacci, oltre ovviamente le altre Sezioni di CCMotorday giunte per l’occasione da più parti d’Italia.

Lunedi 24 a Magione abbiamo collaborato a “Giornata in Pista” un’evento dedicato esclusivamente alla guida sportiva nel circuito perugino organizzata dagli amici Fabrizio e Lorenzo del MC Moto Ducali Reparto Pista con il patrocinio di ASI Umbria del Presidente Tiziano Nardò; una bella collaborazione che avrà il suo seguito ad Urbino il 6 e 7 Luglio per il 5° Memorial Edgardo Cecchi.

Un fine settimana è andato ed un altro già si avvicina, questa volta sarà protagonista la Sezione Agonistica con il Team manager Luca Lommi impegnata ad Imola nel Circuito Dino ed Enzo Ferrari nel 3° Round del Campionato Italiano Velocità con la BMW S1000RR guidata da Francesco Cocco; dopo la vittoria a Vallelunga nel Trofeo Nazionale Pirelli Cup ci attende un’altra emozionante gara!
Per info sulle attività ed aderire alle nostre iniziative: sslaziomotociclismo@mail.it
Giovanni Lando Fioroni.

ULTIM’ORA – PSG Milinkovic Tare smentisce tutto

Psg Milinkovic Tare non conferma la trattativa: il ds spenge le voci di mercato di questi giorni attorno al campione serbo della Lazio.

Ecco le dichiarazioni di Igli Tare sull’affaire Psg Milinkovic a Le Parisien: “Non c’è nulla da dire, perché non c’è nessuna trattativa. Non so nulla. Non abbiamo fretta di venderlo, sono voci di mercato. Offerta del PSG? No. Non conosco il suo prezzo, non ne ho idea. Non posso parlare di qualcosa che non è concreto o reale”.

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PAPU GOMEZ SNOBBA LA LAZIO

CALCIOMERCATO LAZIO Papu Gomez: “Ho preferito l’Atalanta ai biancocelesti”

Calciomercato Lazio Papu Gomez conferma di essere stato molto vicino ai biancocelesti ma spiega la sua scelta di rimanere all’Atalanta.

Calciomercato Lazio Papu Gomez ha confermato la trattativa degli scorsi anni con il club biancoceleste. Ecco le sue parole a Sky Sport: “Mercato? È vero che negli ultimi due anni sono stato vicino alla Lazio. Ovviamente sapevo dell’interesse ma comunque sono sempre stato molto chiaro. Volevo giocare l’Europa League con l’Atalanta. Il terzo anno poi mi è stata fatta un’offerta molto importante dall’Arabia ma alla fine ho deciso con la famiglia che non era il momento. Per fortuna è andata così visto che alla fine giocheremo la Champions League”.

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LA SUPERCOPPA ITALIANA IN ARABIA 

SUPERCOPPA ITALIANA Arabia saudita vicina all’assegnazione

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SUPERCOPPA ITALIANA Arabia Saudita vicina all’assegnazione: ecco il motivo.

SUPERCOPPA ITALIANA Arabia Saudita vicina all’assegnazione. Ieri l’ad della Lega, Luigi de Siervo, aveva assicurato che la decisione sarebbe stata presa dai due club Juventus e Lazio. Nelle ultime ore sono emerse però delle novità favorevoli al paese asiatico. Il quale avrebbe esercitato un’opzione presente nel contratto che permette di disputare subito lì un’altra edizione del trofeo. Juventus-Milan dello scorso dicembre ha infatti raccolto un grande successo di pubblico, che ora i sauditi vogliono sfruttare per continuare a far crescere il movimento nel paese.

A questo punto, la sede della Supercoppa potrebbe essere cambiata solo in presenza didocumentati e legittimi impedimenti, che al momento però non ci sono. E nemmeno la denuncia del Qatar e di beIN Sport nei confronti dell’Arabia Saudita per favoreggiamento della pirateria può essere presa in considerazione. Insomma, nessun appiglio per un’uscita dal contratto stipulato con la Serie A (che prevede 2 delle prossime 4 edizioni del trofeo in Medio Oriente). Da Riyad sono fiduciosi e, a meno di clamorosi intoppi, sarà qui (o a Gedda) che si disputerà, tra dicembre e gennaio, la prossima edizione della Supercoppa Italiana.

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Supercoppa italiana — Dubbi su data e luogo. Lunedì la decisione della Lega

Supercoppa italiana — L’edizione 2019 è stata organizzata in Arabia Saudita, meta probabile anche quest’anno nel corso della stagione. Numerose, però, le proteste in seguito alla decisione di giocare in un Paese che presenta diversi problemi circa la tutela dei diritti umani, oltre alle proteste del Qatar per la pirateria saudita. L’alternativa consisterebbe nel disputare il match a Roma il 17 o il 18 agosto: Lazio e Juve devono ancora esprimersi in merito. Stando a quanto riportato da Tuttosport l’argomento non verrà trattato nell’odierna riunione di Lega, ma in quella del prossimo lunedì, giornata nella quale dovrebbe arrivare il responso definitivo circa data e luogo della partita.

Processo Last Bet — Arriva la prescrizione per Stefano Mauri

Processo Last Bet — Stando a quanto riportato da Lazio Family sembra avviarsi verso la conclusione l’incubo per Stefano Mauri, dal 2011 coinvolto nel processo in questione. Il legale dell’ex centrocampista biancoceleste, Matteo Melandri, avrebbe infatti presentato istanza al Collegio presieduto dal giudice Mazza, giudici a latere Cosentino e Buttelli a Cremona. Quest’ultimo ha accolto l’istanza programmando in data 16 luglio la prossima udienza, nella quale verrà decretata la prescrizione del caso: di conseguenza Mauri non avrà più un carico pendente. L’unica nota negativa, per l’ex biancoceleste, consiste nel non poter chiedere risarcimenti per ingiusta detenzione proprio a causa della prescrizione.

UFFICIALE Di Biagio lascia la panchina dell’U21

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UFFICIALE Di Biagio lascia la panchina dell’U21.

UFFICIALE Di Biagio lascia la panchina dell’U21. A confermare la notizia, già nell’aria da qualche giorno, lo stesso ct in conferenza stampa: “Non sarò più l’allenatore dell’Under 21. Sarei rimasto in caso di vittoria degli Europei? No, avrei lasciato comunque. Non mi sentivo più stimolato al massimo”. 

Di Biagio non cerca scuse dopo l’eliminazione ai gironi dall’Europeo casalingo. Una sconfitta che, a suo parere, tuttavia non rende meno positivi questi anni alla guida della nazionale: “L’Europeo non è andato come speravamo, e la colpa è solo nostra, senza cercare alibi. Il responsabile principale sono io, poi vengono i ragazzi. Però bisogna scindere i risultati di questi anni da quello che è successo in questa ultima manifestazione. Direi che è stato fatto un ottimo lavoro: abbiamo fatto crescere tanti talenti, siamo stati competitivi con diverse squadre forti e un gran numero di ragazzi sono andati in nazionale maggiore”. Arrivato al capolinea con l’Italia, ora il ct guarderà l’orizzonte, in cerca di una nuova sfida.

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Lotito elogia la Lazio: “Società che ha vinto più di tutti dopo la Juve”

Il presidente biancoceleste Lotito elogia la Lazio, per la sua politica societaria che ha portato tanti successi anche sul campo.

Durante l’assemblea annuale di Federmanager Roma Lotito elogia la Lazio. Il presidente era ospite della kermesse. Ecco le sue dichiarazioni: “Oggi la Lazio è una società che funziona benissimo. Ha chiuso il bilancio a 38 milioni e ha anche coniugato dei risultati del proprio core business non di poco conto; perché, dopo la Juventus è la società che ha vinto più di tutti. Siccome io sono un combattente stiamo cercando di portare avanti un’altra sfida che, nell’opinione pubblica viene considerata impossibile. Penso che un’azienda è come una grande famiglia, dove il buon padre di famiglia deve adottare il buon senso e dove tutti devono essere motivati e devono concorrere a una gestione che tuteli, non gli aspetti corporativi, ma l’interesse di tutti coloro che concorrono a fare l’impresa”.

Gigi Simoni non è morto, è una bufala. La famiglia chiede rispetto

La notizia gira da ieri sul web ma non è assolutamente vera. Gigi Simoni non è morto: l’ex allenatore continua a lottare in ospedale.

Di sabato la notizia del malore di Gigi Simoni che noi vi abbiamo raccontato. Da quel giorno ci sono state tante speculazioni sulla salute dell’allenatore gentiluomo partite da un sito che parla del Napoli. Ieri addirittura si parlava della sua morte sui social, evento invece che non ha trovato nessun riscontro.

LA REPLICA DELLA FAMIGLIA

“La famiglia di Gigi Simoni ringrazia per le manifestazioni di grande affetto dimostrate in questi giorni, in tante forme e da tantissime persone, ma chiede che d’ora in avanti sia mantenuto assoluto riserbo sulle condizioni cliniche del proprio congiunto”. Lo rende noto l’ufficio stampa dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana.

Ieri i familiari di Simoni hanno ricevuto in ospedale le visite dell’ex patron nerazzurro, Massimo Moratti, dell’ex difensore interista Ciccio Colonnese e del giornalista Paolo Brosio, addetto stampa del Pisa quando l’ex allenatore guido’ il club alla promozione dalla serie B alla serie A.

CALCIOMERCATO Jony, fissata la data dello sbarco nella Capitale

CALCIOMERCATO Jony, fissata la data dello sbarco nella Capitale: tutti i dettagli.

CALCIOMERCATO Jony alla Lazio, un’operazione che vola ad ali spiegate verso la fumata bianca. Anche lo scoglio dell’accordo con il Malaga è stato infatti superato. I biancocelesti pagheranno in pratica la stessa cifra che gli andalusi avrebbero dovuto sborsare per l’ultimo anno di stipendio dell’esterno. Il quale firmerà con la Lazio un pre-contratto, una sorta d’accordo di prestito che diventerà definitivo nel 2020. L’accordo è stato trovato e la concorrenza superata definitivamente: è fatta insomma. Adesso non resta che aspettare i primi giorni di luglio, quando l’ex Alaves sbarcherà nella Capitale per sostenere le visite mediche e iniziare a conoscere la città e Formello. Quelle che per i prossimi 4 anni saranno le sue nuove case.

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CALCIOMERCATO LAZIO Tutti i senatori in bilico: solo uno l’imprescindibile

Una svolta, un nuovo ciclo da aprire con alla guida sempre mister Inzaghi. La società insieme all’allenatore hanno deciso su chi puntare l’anno prossimo: il calciomercato Lazio ha delle caratteristiche ben precise.

I senatori biancocelesti sono infatti sempre più in bilico. La società, insieme a mister Inzaghi, hanno deciso di aprire un nuovo ciclo con giocatori più giovani che conoscono il campionato italiano per puntare a migliorare il deludente ottavo posto in classifica di quest’anno. Ecco allora che rischiano in parecchi di rimanere fuori: Radu è stato già allertato. La scorsa settimana è andato anche in scena un faccia a faccia con Lotito nel quale si è ribadita la volontà della Lazio di privarsi del rumeno. Anche Lulic potrebbe partire nonostante abbia fatto la storia biancoceleste a Roma. Lo stesso dicasi per Parolo e Badelj. La Lazio infatti si sta guardando intorno per coprire le fasce e rinforzare il centrocampo (obiettivi Lazzari e Jony).

Sicuro del posto solo Lucas Leiva in controtendenza rispetto alla volontà della società di ringiovanire la rosa. Il brasiliano è il punto fermo della squadra di Inzaghi nonostante i suoi 32 anni ed ha convinto la società che gli ha rinnovato il contratto fino al 2022. Stesso discorso per Acerbi che ha meritato il posto da titolare partita dopo partita e messo tutti d’accordo a suon di ottime prestazioni. La Lazio è pronta a ripartire da queste due colonne.

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CAICEDO, IL RINNOVO CON LA LAZIO E’ LONTANO

LAZIO Caicedo verso l’addio. Nonostante Inzaghi

LAZIO Caicedo verso l’addio. Nonostante Inzaghi. Il tecnico non sembra infatti per nulla a perdere il suo attaccante.

LAZIO Caicedo verso l’addio. Nonostante Inzaghi. Sì perchè non è un mistero che il tecnico stimi e creda molto nell’attaccante ecuadoregno. Lo ha dimostrato nel momento più complicato, alla fine della passata stagione, quando ha fatto l’impossibile per trattenerlo. E Felipe lo ha ripagato alla grande, con un secondo anno in biancoceleste di grande livello: gol pesantissimi (uno su tutti nel derby) e soprattutto tifosi riconquistati. Gli stessi che appena un anno prima ne chiedevano a gran voce la cessione e ora si uniscono al loro tecnico nel coro per la permanenza. Che Simoncino vorrebbe durasse almeno un altro anno. Stavolta però l’esito potrebbe essere diverso. 

Il contratto dell’ecuadoregno scade infatti nel 2020 e, visti i prossimi 31 anni, non sarà rinnovato. La società punta infatti a svecchiare la rosa, in particolare sul fronte offensivo, dove si cercano profili pronti ma di età non superiore ai 23-24 anni. In quest’ottica si inquadra la pista (molto ambita però anche altrove) che porta a Petagna. La Lazio inoltre vuole acconsentire al desiderio di Caicedo di ottenere l’ultimo grande contratto della sua carriera. In tal senso, offerte gli sono giunte soprattutto da Cina, Turchia e Medio Oriente. Insomma, il suo film con la Lazio va verso la conclusione: Inzaghi e i tifosi dovranno farsene una ragione.

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ULTIM’ORA – Malore per Gigi Simoni: è grave

Malore per Gigi Simoni: l’ex allenatore é stato ricoverato in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Cisanello di Pisa.

Il tecnico, 80 anni compiuti il 22 gennaio scorso, ha accusato un malore nella sua abitazione di San Piero a Grado (Pisa) ed e’ stato immediatamente trasferito in ospedale in condizioni molto critiche. Al capezzale del tecnico ci sono i familiari e i parenti piu’ stretti. L’ex tecnico di Genoa, Inter e Lazio e’ stato sulle panchine di decine di club sin Italia e anche all’estero dopo la carriera da calciatore. Gli ultimi incarichi sono stati da dirigente con il Gubbio.

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MURGIA VICINO ALLA SPAL 

CALCIOMERCATO Murgia sempre più verso la Spal: la formula

CALCIOMERCATO Murgia sempre più verso la Spal: la formula dell’operazione.

CALCIOMERCATO Murgia sempre più verso la Spal. Bollente quanto mai in queste ore l’asse Roma-Ferrara. Merito del giovane centrocampista, che gli emiliani vorrebbero prelevare dai biancocelesti. I quali, a loro volta, sono decisi a portare loro via Lazzari. Nessuno scambio però: le due operazioni sono separate. I colloqui tra le parti, tra cui intercorrono ottimi rapporti, vanno avanti da giovedì e non si esclude che potrebbero estendersi anche ad altri nomi. Anche in questo caso però non è previsto alcuno scambio. Sul fronte Murgia, la Lazio sarebbe disposta a concedere il diritto di riscatto, ma solo se potrà mantenere il controriscatto. I biancocelesti vogliono continuare a far crescere il gioiellino lontano da Roma, ma al tempo stesso non vogliono perderlo.

Le cifre dovrebbero essere queste: 5 milioni per il diritto di riscatto in favore della SPAL, 6 milioni per il controriscatto in favore della Lazio. Per la definizione dei dettagli occorrerà però attendere ancora qualche ora. In ballo c’è infatti anche il nuovo contratto di Murgia con la Spal, di cui il club dovrà discutere con il procuratore. Una cosa sembra però certa: il centrocampista giocherà in Emilia anche nella prossima stagione.

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CALCIOMERCATO Lazio Cipriano, ci siamo: i dettagli dell’operazione

CALCIOMERCATO Lazio Cipriano, ci siamo: le ultime (buone) novità sull’operazione per il 18enne difensore del Santos.

CALCIOMERCATO Lazio Cipriano, ci siamo. L’ultimo assalto dei biancocelesti ha portato una nuova proposta per il 18enne difensore dell’Under 20 del Santos. Tare vorrebbe portarlo a Roma sulla base di un prestito biennale, per poi acquistarlo per 750 mila euro. I capitolini acquisirebbero dunque l’85% del cartellino, con il restante 15 che resterebbe invece ai brasiliani. Che si disferebbero dell’ingaggio, tutto a carico della Lazio. Ma vorrebbero che il prestito fosse di un solo anno. E’ già stata trovata invece l’intesa con il giocatore, che ha il passaporto europeo e dunque non andrebbe a occupare lo slot da extracomunitario. Un dettaglio questo non da poco ai fini della positiva conclusione dell’affare. Dopo il tentativo andato a vuoto la scorsa estate (a causa del doppio no della società alvinegra), stavolta i segnali sono più che positivi. La fumata bianca potrebbe dunque arrivare già nella prossima settimana.

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ACCADDE OGGI 22 giugno 776 a.C.: la prima Olimpiade

La prima Olimpiade. Il primo documento scritto che parla della nascita delle Olimpiadi accenna a una gara unica: lo ‘stadion’. Una corsa simile ai moderni 200 metri. Solo successivamente furono aggiunte altre discipline. Ciò rese i ‘Giochi‘ uno degli avvenimenti più importanti di tutta la Grecia antica.

I GIOCHI

Oltre allo ‘stadion’, le prime Olimpiadi prevedevano anche gare di ‘diaulos’ (corsa sulla distanza doppia dello Stadion), di ‘dolicos’ (corsa di resistenza), di ‘hoplidromos’ (corsa con le armi), gare equestri (corse di cavalli e di carri), lotta, pancrazio, pentathlon (comprendente salto in lungo, giavellotto, lancio del disco, corsa, lotta) e tornei di pugilato.

LA TREGUA OLIMPICA

Anche se alle Olimpiadi potevano prendere parte solo maschi, e solo di lingua greca, i ‘Giochi’ si potevano considerare la prima manifestazione sportiva di carattere ‘internazionale’. Infatti ad essi, anche se con il vincolo della madre-lingua, erano ammessi anche atleti delle più lontane colonie greche. I Giochi si svolgevano ogni quattro anni e duravano cinque giorni durante in quali si svolgevano fino a venti gare. L’importanza era talmente tanta che a ogni edizione si sospendevano le guerre. Era la cosiddetta ‘tregua olimpica’, la Ekecheiria. Violare la tregua era considerato uno degli atti più sacrileghi che si poteva compiere. Anche perché i Giochi erano dedicati a Zeus, il padre di tutti gli dei.

I PRIMI CAMPIONI

I vincitori diventavano famosi in tutta la Grecia e gli venivano dedicati poemi e statue. Fra i campioni più famosi delle prime Olimpiadi il lottatore ateniese Aurelios Zopyros, il corridore siracusano Astylos, il saltatore spartano Chionis, il corridore imerese Crison, i lottatori rodiensi Diagoras e i suoi figli Akusilaos e Damagetos, il pentatleta tarantino Icco, l’atleta di Predazzo Theagenes di Thasos, il pugile Tysandos di Naxos, e l’atleta spartana Kyniska, la prima donna vincitrice di una gara olimpica. Mentre il primo vincitore olimpico ricordato dalla storia ufficiale dei Giochi è stato Corebo di Elide nella corsa.

IL DIVIETO DELLA CHIESA CATTOLICA

Con la conquista romana della Grecia i Giochi ebbero una minore importanza (i romani preferivano cimentarsi in sport decisamente più cruenti della corsa), ma fu la Chiesa Cattolica, quando divenne religione ufficiale dell’Impero Romano, a decretare la fine delle Olimpiadi classiche con il divieto proclamato nel 393 dall’imperatore Teodosio I e rafforzato dal vescovo di Milano Ambrogio che le considerarono manifestazioni pagane.

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Radu, Durmisi, Lukaku. A sinistra è tutto un rebus

In casa Lazio sarà un calciomercato incentrato sulla corsia sinistra. Tre calciatori in bilico, che si giocherano le loro possibilità durante il ritiro di Auronzo

Chi ci sarà a sinistra per Inzaghi e la Lazio? Al momento la situazione è poco chiara, ne sapremo di più a metà riritoa d Auronzo. Infatti ci sono tre calciatori che rischiano di salutare il club biancoceleste. Il primo, a sorpresa, è Stefan Radu. Il difensore romeno potrebbe dire addio ai colori biancocelesti in quanto la dirigenza non intende rinnovare il contratto. Molti problemi fisici in questa stagione, che lo hanno portato a saltare tante partite. Poi l’esplosione di Bastos ha cambiato le gerarchie in difesa.

DURMISI E LUKAKU

Le due ali sinistre in questa stagione dovevano contendere il posto al capitano Senad Lulic. Ma così non è stato. Jordan Lukaku è incappato nuovamente in una serie di infortuni pazzeschi che lo hanno tenuto fuori per tutta la stagione. A gennaio saltò anche il suo trasferimento al Newcastle, per problemi fisici e di peso, ora sta lavorando in cerca di una condizione degna di un calciatore di Serie A. Durmisi è stato un autentico oggetto misterioso. Acquistato dal Betis Siviglia, era arrivato a Formello con grandi promesse, ma nessuna mantenuta. Prima l’infortunio al gomito, poi delle prestazioni scadenti culminato con il penalty regalato al Milan nella sfida di campionato persa per 1-0. Prestazioni anonime e insufficienti.

Tutti e tre i calciatori saranno sotto esame durante il ritiro di Auronzo, dove Inzaghi deciderà definitivamente se puntare ancora su di loro oppure lasciarli andare altrove in cerca di miglior fortuna.

PEDRO NETO E JORDAO PRONTI A FIRMARE PER IL BENFICA

CALCIOMERCATO Pedro Neto e Jordao salutano la Lazio: i dettagli

Anche Tare aveva confermato qualche giorno fa che era in corso una trattativa tra la Lazio e il Benfica per riportare Pedro Neto e Bruno Jordao in patria. I due giovani, arrivati due anni fa nella capitale dallo Sporting Braga, hanno sempre trovato poco spazio tra le fila della prima squadra biancoceleste. Per questo ora sembrerebbero poter lasciare la Lazio. Come riportato dal portale portoghese A Bola, infatti, la Lazio ha trovato l’accordo con il Benfica sulla cifra di 20 milioni di Euro circa. Insomma, sembra concludersi qui una breve e poco appassionante avventura per i due giovani portoghesi che sono sempre stati appellati da tutti come dei veri e propri fuoriclasse. Non sono purtroppo riusciti a dimostrare nella Lazio il proprio talento, vedremo se ora ci riusciranno in Portogallo.

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Fascetti sulla Lazio dei -9: “Affetto dei tifosi, testimonia nostra impresa”

Esattamente 32 anni fa si giocò quel Lazio Vicenza. Esattamente 32 anni fa Fiorini segnò quel gol che cambiò la storia della Lazio. Esattamente 32 anni fa il popolo laziale esplose in un boato pazzesco che ancora oggi in molti ricordano come “il più forte che io abbia mai sentito in un campo di calcio”. Esattamente 32 anni fa la Lazio riuscì ad evitare la Serie C, nonostante i 9 punti di penalizzazione che gravavano sulla squadra biancoceleste. Un eroe di quella Lazio fu sicuramente l’allenatore Eugenio Fascetti che con la sua leggendaria frase “Chi non se la sente alzi la mano e si chiami fuori”, è rimasto nella storia della Lazio. Proprio Fascetti, oggi ha parlato ai microfoni di ElleRadio di quella straordinaria impresa: “Non ci siamo accorti subito dell’importanza di quello che avevamo fatto, ci è voluto un po’. Ancora oggi quella squadra che gode di un alone di simpatia straordinario tra i tifosi, questo vuol dire che abbiamo realizzato qualcosa di speciale“. Per quanto riguarda il presente, invece, queste le considerazioni di Fascetti su Inzaghi: “Inzaghi è un tecnico che sta crescendo bene, ma per fare il salto di qualità ha bisogno di giocatori veri che possano fare la differenza. Con questo organico a disposizione, anche uno bravo come lui non può fare molto di più. Spesso, la Lazio ha evidenziato momenti di sbandamento che in pochi minuti hanno compromesso partite giocate anche molto bene. Come accadde l’anno scorso contro Salisburgo e Inter, ma anche quest’anno con Spal, Sassuolo e Chievo per fare degli esempi. Potrebbe essere un difetto di personalità, magari giocatori con determinate caratteristiche mentali potrebbero correggerlo”.

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32 ANNI FA, IL GOL DI FIORINI CHE CAMBIO’ LA STORIA >>> LEGGI QUI