ULTIME LAZIO Inzaghi, a 2 giorni dalla sfida contro l’Inter, guida i suoi a Formello e riabbraccia Ciro Immobile, sulla via del rientro, e Lucas Leiva. Quindi scioglie i dubbi su De Vrij
ULTIME LAZIO Inzaghi, a 2 giorni dalla sfida contro l’Inter, guida i suoi a Formello e riabbraccia Ciro Immobile, sulla via del rientro, e Lucas Leiva. Quindi scioglie i dubbi sull’impiego o meno di Stefan De Vrij, promesso sposo dei nerazzurri. Questa mattina infatti si è rivisto il bomber campano, che ha smaltito anche il pestone rimediato ieri in amichevole. Le sue condizioni vengono monitorate giorno dopo giorno ma circola ottimismo circa la sua presenza nel big match dell’Olimpico. Intera seduta di allenamento per lui. Seduta condita da scatti, corsa col pallone e cambi di direzione, tutti dati che fanno ben sperare in vista di domenica.
Con lui si sono rivisti a Formello anche Lucas Leiva e Jordan Lukaku, presenti per la prima volta in settimana dopo le ultime sedute in palestra. Niente da fare invece per Marco Parolo e Luis Alberto, il cui recupero per la sfida Champions appare pressoché improbabile. Esiste una piccola possibilità circa una loro convocazione almeno per la panchina, ma il loro impiego è al momento da escludere. Inzaghi ha poi fatto luce sul caso De Vrij. L’olandese ha infatti espresso la volontà di scendere in campo, volontà che, stando alle ultime da Formello, dovrebbe essere assecondata dal tecnico piacentino. In questa direzione si andrebbe dunque verso un 11 così composto: Strakosha tra i pali, De Vrij, Radu e uno tra Luiz Felipe e Caceres, Murgia, Leiva e Milinkovic a comporre il centrocampo con Lulic e Marusic in corsia. Quindi il tandem offensivo composto da Felipe Anderson e Immobile.

Karol Józef Wojtyla nacque il 18 maggio 1920 a Wadowice, in
A settembre del 1939 la Seconda Guerra Mondiale arrivò anche in Polonia. L’università venne chiusa e iniziò a lavorare. Lavorò un anno come fattorino e quattro come manovale. Nel 1941 subì la perdita del padre, dopodiché l’anno seguente entrò nel seminario clandestino di Cracovia. Dopo due anni la sua scelta di entrare in seminario fu rafforzata da una sorta di segno divino ricevuto nel corso della sua totale ripresa dopo essere stato ricoverato in stato di semi incoscienza per due settimane in ospedale dopo essere stato investito da un camion. Dopo la Seconda Guerra Wojtyla tornò in seminario e nel 1946 fu ordinato sacerdote. I due anni successivi si spostò a Roma per proseguire gli studi di filologia. Poi tornò in Polonia dove ebbe inizio il suo operato e la sua ascesa verso la nomina a Papa del 16 ottobre 1978.
Il suo pontificato ha superato i 25 anni. La sua figura è rimasta impressa nella memoria di tutti. E’ stato il Papa che si è avvicinato di più alla gente, dedicando particolare attenzione ai giovani, e che ha viaggiato per tutto il mondo diffondendo la pace e l’amore. Durante il suo mandato ha prodotto ben 14 encicliche e ha proclamato 482 Santi. Papa Giovanni Paolo II non si è mai risparmiato nonostante il suo cammino sia stato costellato da diversi problemi di salute, come il tumore al colon del 1992 e il morbo di Parkinson diagnosticato nel 2001 e ufficializzato nel 2003. Il Papa dei giovani fu debilitato dalla malattia. Non riuscì a superare un’infezione alle vie urinarie e ci lasciò il 2 aprile del 2005.
Le Sue esequie si svolsero l’8 aprile in Piazza San Pietro. Vennero officiate dall’allora cardinale Joseph Ratzinger. Diversi pellegrini, al grido di «Santo subito» sono rimasti vicini fino all’ultimo al Papa. Al funerale presenziarono molti capi di Stato e di governo e molti rappresentanti di tutte le religioni. Dal 4 aprile la salma del pontefice era stata esposta nella Basilica di San Pietro. Dove, una folla numerosissima (più di 3 milioni di persone), durante tutto il giorno e tutta la notte aveva reso il proprio omaggio al Pontefice tanto amato.
