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Sensini. “Contro il Perù sarà una finale per l’Argentina”

Sensini a Radio Incontro Olympia: “Sono cambiati 3 allenatori in un anno, ora conta solo vincere per andare al Mondiale”

Nestor Sensini, ex difensore di Parma, Lazio e Udinese ha parlato questa mattina a Radio Incontro Olympia. Il primo capitolo sollevato da Sensini riguarda la sua Argentina. “Contro il Perù giovedì sarà una finale. Bisogna assolutamente vincere in modo da affrontare con leggerezza la sfida con l’Ecuador. Dal 2016 a oggi sono cambiati 3 allenatori. Evidentemente Bausa non ha raggiunto quegli obiettivi che la federazione si era prefissata. Dopotutto l’Argentina non può rischiare di non andare al Mondiale, ma in questo momento, anche con Sampaoli la situazione è molto delicata”.

 

Sensini è poi intervenuto a proposito della mancata convocazione di Higuain.Higuain è un campione, anche con qualche acciacco di troppo ha dimostrato di poter essere decisivo. Io gli avrei dato una chance, anche se condivido l’idea del tecnico di puntare sui giovani e di portare in nazionale giocatori di spessore ma storicamente messi da parte, Papu Gomez su tutti. Credo che potrà dare il suo contributo”. Sensini ha poi speso alcune parole sul connazionale Marcelo Bielsa, attuale tecnico del Lille e a un passo dalla panchina laziale al termine della stagione 2015/2016. “Era partito bene, la squadra lo seguiva, poi dopo 3 sconfitte consecutive qualcosa si è rotto. L’ho visto reagire male alle domande della stampa. Tuttavia è un grande allenatore, il campionato è ancora lungo”.

 

Quindi il discorso si è soffermato sul campionato italiano e nella fattispecie sulla prossima sfida di campionato tra Juventus e Lazio. Sensini ha poi speso parole su un altro connazionale, Paulo Dybala. “Sarà una partita combattuta tra due delle migliori squadre del campionato. Speriamo sia una bella partita all’insegna dello spettacolo. Inzaghi mi ha sorpreso in modo positivo, la squadra propone un bel gioco e vince le partite con estremo merito. Dybala è un giocatore sopra la media, credo che il paragone con Messi sia un po’ azzardato ma si tratta di un giocatore importante. Deve crescere tanto ma è già un campione. La Juve e l’Argentina hanno bisogno di lui”. “ Non esiste un giocatore più importante di un altro — ha poi concluso tornando sulla Lazio—  la squadra gira e il punto forte è proprio la collettività”.

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Tacconi: “È impensabile un Mondiale senza l’Italia ”

Tacconi: “L’Italia deve andare al Mondiale. Non si può ragionare altrimenti”. E su Donnarumma…

Questa mattina l’ex portiere della nazionale italiana Stefano Tacconi è intervenuto a Radio Incontro Olympia. “L’italia è attesa da due sfide delicate ed è importante vincerle entrambe. Inutile fare calcoli circa la possibilità di scivolare in seconda fascia negli spareggi. L’italia deve andare al mondiale, non si può ragionare  altrimenti”. Tacconi ha poi espresso il suo pensiero riguardo a uno dei portieri più promettenti del nostro calcio, Gianluigi Donnarumma. L’ex portiere della Juventus ha detto la sua riguardo alla situazione che ha visto l’estremo difensore del Milan coinvolto negli ultimi mesi e al caos mediatico che ne è scaturito.

 

“Donnarumma è un giovane promettente, di grande talento e di grandi speranze. Deve ancora crescere ma il tempo è dalla sua parte. Io credo che al giorno d’oggi si guardi troppo al conto in banca e poco ai valori puri di questo sport. I procuratori hanno sempre più voce in capitolo e questo non fa bene al calcio. Così, in merito al caso Donnarumma ha chiosato Stefano Tacconi, che ha poi proseguito ritornando sulla nazionale e sulle scelte di Gian Piero Ventura. “Condivido il pensiero di Ventura. Certo, i senatori possono dare al gruppo l’esperienza necessaria per vincere determinate partite, ma se si è deciso di puntare su giovani un motivo ci sarà. La nazionale deve crescere e la crescita deve per forza di cose passare dalle nuove generazioni”.

SU BUFFON E SUL CAMPIONATO

Poi con ironia è intervenuto a proposito di Buffon: “sarebbe ora di smettere”, ha chiosato sorridendo Tacconi. “Buffon vuole fare qualcosa di straodinario, arrivando a eguagliare un grandissimo portiere come Dino Zoff. La differenza è che Zoff a 40 anni era comunque atleticamente e mentalmente più avanti di Gigi”. Poi in merito al campionato: “Vedo un campionato molto divertente e molto aperto, ai miei tempi era un calcio diverso, si giocava per portare il pane a casa. Io credo che la Lazio stia facendo grandi cose. Inzaghi è un grande allenatore. Strakosha mi piace, è un buon portiere e sta dimostrando di poter fare grandi cose in questa squadra. Credo però —ha concluso Tacconi— che alla fine i campionati li vinca la squadra migliore”.

GENE GNOCCHI, LA LAZIO… >>>LEGGI QUI

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FORMELLO – Amichevole per la Lazio sabato prossimo al ‘Fersini’

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Amichevole in programma per la Lazio sabato prossimo a Formello.

A Formello, la Lazio di Simone Inzaghi non smette mai di correre, nemmeno durante la sosta per le Nazionali. Meglio evitare cali di tensione, per questo il tecnico è pronto a sottoporre a breve i suoi ragazzi ad un test amichevole. L’appuntamento è previsto per sabato prossimo 7 ottobre, alle ore 9,30, quando al ‘Fersini’ arriverà il Real Rocca di Papa, squadra che milita nel campionato di Prima Categoria. Ad accompagnarla ci sarà anche il sindaco della città dei Castelli Romani, Emanuele Crestini, che donerà una targa ricordo dello storico evento.

LEGGI ANCHE IL BILANCIO 2017 DI ROMA, LAZIO E JUVE

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BILANCIO 2017 – Brutte notizie per la Roma, mentre Juve e Lazio…

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Brutte notizie per la Roma (meno per la Lazio) dal bilancio 2017, reso noto ieri.

Dai bilanci sembra proprio che Roma e Lazio stiano compiendo un miracolo con il loro ottimo rendimento in campionato. Già lo scorso campionato, infatti, i giallorossi hanno accusato una distanza di soli 4 punti dalla capolista Juventus, con un fatturato tuttavia meno della metà di quello dei bianconeri. I biancocelesti, invece, non sono troppo distanti dalle ‘big’ – e hanno anche battuto i bianconeri in Supercoppa –, il tutto incassando circa la metà del club di Pallotta e un quarto di quello guidato da Agnelli. E’ questo quanto emerge dai dettagli dei rispettivi conti, che le tre società, in quanto quotate in Borsa, sono obbligate a rendere pubblici.

ROMA (ANCORA) IN PERDITA, JUVE E LAZIO…

Dopo le prime anticipazioni, ieri è toccato alla Roma approvare, nel corso della riunione del cda, l’esercizio chiuso al 30 giugno 2017. Il risultato economico consolidato (comprese le parti correlate) è risultato negativo di 42.2 milioni di euro. E’ la sesta perdita annuale consecutiva per Pallotta, che solo grazie ai fondi personali ha potuto finanziare i 90.5 milioni che faranno parte dei circa 12o totali del prossimo aumento di capitale, il secondo dell’era americana. Festa invece per Agnelli e Lotito, con un utile nell’ultimo bilancio, rispettivamente, di 42.6 e 11.3 milioni. Della serie, “non sempre vince chi investe di più sul mercato”.

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FOTO – Luis Alberto nel TEAM OF THE WEEK di FIFA 18

Luis Alberto è l’uomo del momento in casa Lazio. Elogi su elogi per le sue prestazioni stanno arrivando da più parti. Per il centrocampista spagnolo arriva anche il riconoscimento da parte di FIFA 18.

Il noto videogioco ha infatti deciso di inserire Luis Alberto nel proprio ‘Team of the Week‘. Con lui anche l’altro “italiano” Brozovic. Questi gli altri componenti della Top 11: Patricio (Sporting CP), Meunier (Paris Saint-Germain), Ginter (Borussia Mönchengladbach), Maicon (Galatasaray); Fellaini (Manchester United), Isco (Real Madrid), De Bruyne (Manchester City), Yarmolenko (Borussia Dortmund), Kane (Tottenham).

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI GENE GNOCCHI

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Gnocchi: “Inzaghi prometteva già dalla Primavera. La Lazio farà bene”

Gene Gnocchi è intervenuto ai microfono di Radio Incontro Olympia per fare l’andamento del Campionato e dire la sua sulla Lazio.

Gene Gnocchi sul Campionato e la Champions: Il Campionato da 20 squadre non è competitivo, però ci sono delle realtà che sono importanti, Juve, Milan, Napoli, la Roma,  la Lazio e anche l’Inter per certi aspetti, hanno dimostrato di avere le carte in regola per lottare nelle prime posizioni, ambire il posto Champions e lo Scudetto. Il resto è nebuloso, tenevo in considerazione la Sampdoria ma prende 4 gol ad Udinese. Il Torino non mi dispiaceva ma nelle ultime 2 partite, arranca. Si sta prospettando quello che si pensava. Il Napoli gioca bene, idem la Lazio. La Juve è ancora la Juve anche se se ne parla, la Roma si pensava peggio invece i risultati li fa. La roma è come l’inter sta facendo dei risultati al rispetto delle prestazioni. Però se già fai i risultati quando verranno le prestazioni nel momento in cui farai le prestazioni sarà da considerare“.

Battuta su Lotito: “Sono stato a cena con Ferrero, ci ho anche lavorato insieme. Mentre sono stato davanti casa di Lotito e ho visto che c’era Tavecchio che spolverava… era proprio lui”

SUL CAMMINO DELLA LAZIO E INZAGHI

“Devo dire la verità, conoscevo Inzaghi dai tempi della Primavera laziale, ho sentito solo parlar bene di Simone e mi fidavo degli addetti. Quando Inzaghi ha preso il Milan mi dicevano che in realtà quello bravo era l’altro. In effetti è così, è bravo. Intanto li tiene tutti sulla corda e soprattutto giocano nei loro ruoli. Luis Alberto si è visto che razza di giocatore è, Milinkovic – Savic si era visto già l’anno scorso. Io vedo anche la prestazione della Lazio ma secondo me di uno come Parolo se ne parla sempre troppo poco, te ne accorgi quando non c’è. Io la Lazio la vedo in modo diverso, ha dei colpi. Se devo dire la verità, a me Lucas Leiva non mi convince. Non è Biglia anche se è geometrico, Parolo fa il lavoro oscuro ma fa anche i suoi gol, Leiva fino ad ora l’ho visto fare il suo compitino e niente più.”

SU MAI DIRE GOL E LA TELEVISIONE

“Lo escludo, è impossibile, ormai è una stagione irripetibile. Il calcio è cambiato, è diventato più difficile prendere in giro il mondo del calcio. Se io prendo in giro della Juve si scatenano gli Juventini se parlo male della Roma idem. Prima non era così, ora ti offendono subito. Sono un cane sciolto e parlo di chiunque, ma non è possibile così. Il calcio sta diventato una cosa importante tra le cose importanti. La televisione è già cambiata, è un’altra cosa. Non è più una televisione scritta dei vecchi tempi, si mette su un programma in piedi in 5 minuti, ormai le cose migliori le vedi nelle serie Tv straniere”. 

Zoom sui progetti: “Faccio la copertina diMartedì ed uscirà un mio libro tra la fine ottobre primi di Novembre. Il libro è una enciclopedia ed io faccio le definizioni, sulla cucina, sullo sport… insomma è un libro divertente”.

LEGGI LE PAROLE DI PETRUCCI

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Petrucci: “Lazio, contro la Juve puoi giocartela. Sosta ottimale per rifiatare”

Matteo Petrucci (sky sport) fa parte da anni del Mondo Lazio. Dice la sua sulla prossima partita che affronteranno i biancocelesti contro la Juve. Crede in una sorpresa da parte della Squadra di Mister Inzaghi.

Le parole di Matteo Petrucci a Lazio Style Radio: “Quest’anno c’è la consapevolezza che i big match non sono più un tabù, unico neo della scorsa stagione. Per quanto la Juventus sia sempre la Juventus, specie all’Allianz Stadium, fa un po’ meno paura. Inoltre, la Lazio è stata sfortunata fino a questo momento con gli infortuni: questa sosta per le Nazionali è benedetta, anche perché soltanto Marusic, Lulic, Immobile e Parolo saranno impegnati questo week-end. Simone Inzaghi potrà lavorare così per due settimane con quasi tutta la Rosa”.

LE PAROLE DI MARIO SCONCERTI

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Sconcerti: “Alla Lazio sono molto preparati. Su Lotito poi…”

Il noto giornalista Mario Sconcerti parla della Lazio e del suo momento. Fa un riferimento su Lotito e la bravura nel vendere e comprare i calciatori.

Queste le parole di Mario Sconcerti ai microfoni di Lazio Style Radio: “In casa Lazio c’è saggezza. Ogni anno vanno via calciatori importanti, ma ne arrivano altrettanti, senza quasi mai sbagliare colpo. Se penso ad Anderson, Milinkovic, Luis Alberto, Immobile, Leiva. Fa impressione la ‘quantità di qualità’. Come si parla di Tare e come si parla di Inzaghi, bisogna fare riferimento a Lotito. Lotito ha dei limiti, ma solo in chiave Scudetto. Ha fatto scuola di autofinanziamento. La Lazio è una bottega di grande qualità”.

LEGGI LE PAROLE DI MATTEO MATERAZZI

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Materazzi: “Ecco perché Manolo Portanova ha lasciato la Lazio”

Questa estate tra le fila le giovanili c’è stata una cessione di lusso che ha spiazzato i tifosi. Stiamo parlando di Manolo Portanova grande laziale che faceva ben sperare la tifoseria per un futuro nella Lazio dei grandi.

Anche il padre Daniele Portanova, sperava le cose andassero diversamente visto che è un grande tifoso della Lazio. Ma così non è statoInfatti il classe 2000, durante il mercato estivo, ha lasciato Roma per andare a a Torino giocando per la Juve. Molti tifosi hanno criticato questa scelta ma ora il suo agente, Matteo Materazzi, spiega ai microfono di tuttojuve.com com’è andata la vicenda:

Matteo Materazzi: “C’erano stati dei contatti con la Lazio per sottoscrivere il contratto, che poi non è stato redatto. Era al terzo anno in biancoceleste, aveva iniziato con il fratello che era poi andato a Bologna e quindi, di conseguenza, è rimasto solo nella Capitale. La Lazio ci ha un po’ messo al bivio: o accettava determinate condizioni, oppure accettava proposte di altri club. La soluzione migliore è stata la Juventus, che ha messo sul tavolo la prospettiva di farlo crescere e di poter far bene. Altrove avrebbe comunque guadagnato più soldi. E’ difficile andar via dalla Lazio per trasferirsi alla Juventus, è più facile andare all’estero. Per noi è stata una bella opportunità e Manolo vuole sfruttare questo fino alla fine”.

LEGGI LE DICHIARAZIONI DI SEBASTIANO SIVIGLIA

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Jacobelli: “L’Italia deve affidarsi a Immobile”. Poi duro con la Curva Nord…

Il direttore del Corrieredellosport.it, Xavier Jacobelli, è intervenuto ai microfoni di TMW Radio. Il noto giornalista ha parlato della Nazionale e della squalifica inflitta alla Curva Nord.

Le parole di Jacobelli su Immobile e la Nazionale: “Contro Israele l’attaccante biancoceleste ci ha risolto diversi problemi. Dato l’infortunio di Belotti bisogna puntare su di lui“.

Poi sulla chiusura della Curva della Lazio: “Non riesco a capacitarmi come nel 2017 alcuni settori degli stadi si possano ancora rendere protagonisti di simili atti incivili e insopportabili. Le conseguenze poi però le subisce anche chi non c’entra nulla. E’ ora di dire basta perché questi comportamenti vanno contro gli interessi della squadra. I giocatori sono i primi a non volere rimanere vittime di queste situazioni, che in casa Lazio sono accadute troppo spesso”.

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Siviglia: “Champions possibile, la Lazio può giocarsela con chiunque”

L’ex giocatore della LazioSebastiano Siviglia, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Radiosei. L’ex difensore ha toccato diversi argomenti sulla sua vecchia squadra.

LE PAROLE DI SIVIGLIA SULL’INIZIO DI STAGIONE

Mi aspettavo una Lazio così bella? La stagione passata è stata ricca. Se devo trovare il pelo nell’uovo credo che il quarto posto perso è stato l’unico neo. L’Atalanta è stata molto performante, è stata una vera sorpresa. I biancocelesti hanno iniziato benissimo con la prima della classe, la Juventus, vincendo la Supercoppa. Può fare un campionato migliore rispetto all’anno scorso, ma è stato un inizio strepitoso. Basta poco secondo me. Come la partita contro il Napoli dove al primo tempo vincevi mentre gli infortuni hanno segnato la gara. Squadra e società sono in armonia, così come i tifosi e ciò porta risultati importanti. La gente apprezza, il Presidente è contento e tutti, nel loro ruolo, fanno i migliori sforzi”.

DOVE POSSONO ARRIVARE I BIANCOCELESTI

La Champions League potrebbe essere un obiettivo raggiungibile. Sta dimostrando che può giocarsela con le grandi. Secondo me la continuità farà la differenza, anche se la partita secca, dove gli episodi sono importanti come in Lazio-Napoli, è fondamentale. La squadra napoletana ha dato segnali che avrebbe potuto fare male, ma la realtà era che la Lazio era in vantaggio contro la prima in classifica. L’anno scorso era una novità, quest’anno hanno consapevolezza. Ribaltare una partita come con il Sassuolo, fatto in modo così eclatante, non è casuale. Significa avere consapevolezza e metterla in pratica. Non avere giocatori importanti come  Felipe Anderson ha portato le seconde linee a svolgere partite esemplari. C’è un gruppo e dire che l’obiettivo sia solo l’Europa League è troppo riduttivo. La Lazio inoltre ha il migliore centravanti in Europa e quindi la Champions è un traguardo, che con i quattro posti a disposizione, è raggiungibile”.

LE RIVALI

“L’Inter sta andando bene, ha una partita a settimana, ma rimane un’incognita. Non mi dà l’impressione di essere una squadra come il Napoli o la stessa Lazio e quindi sta un pizzico indietro a questa. La Roma? Sta sempre lì e ci sarà anche quest’anno. C’è stata una mini rivoluzione perché è uscito di scena il loro giocatore simbolo, il cambio allenatore. Hanno faticato in alcune partite non facendo grandi figure. Con il Benevento la vittoria schiacciante gli ha dato un colpo di fiducia importante che li può aiutare a compattarsi. E’ una squadra importante, di un certo livello, ma un conto è avere giocatori forti, ma singolarmente come il Milan, un conto avere un gruppo unito”.

LA SQUADRA PIU’ FORTE DELL’ERA LOTITO

“Quella di Klose. Sono però epoche e situazioni diverse. Senza alcun dubbio il tedesco ha portato un interesse intorno alla società anche da parte dei media stranieri. Oggi il confronto con quelle di qualche anno fa mi fa dire che c’è un ambiente compatto, c’è una squadra più performante. Le vendite di Lotito sono state importanti, ma l’acquisto più decisivo è stato quello di ricompattare l’ambiente. L’armonia all’interno della squadra è una conquista fondamentale che mancava nella mia epoca. C’erano diversi giocatori fuori rosa, situazioni, come Ballardini, spiacevoli. Oggi si è trovato un giusto equilibrio e il merito è di Lotito e dello staff che lavora in sinergia e che ha cancellato la ‘maledizione del secondo anno‘. E’ merito di Inzaghi? Sta facendo correre la bella macchina che gli hanno dato in mano. Se ci sono tutte queste condizioni l’obiettivo della Champions League è raggiungibile”.

AMARCORD: IL GOL DI TACCO ALLA FIORENTINA

“Io lo chiamo il ‘tacco di Dio’. E’ stato l’ultimo gol con la Lazio, una cosa che volevo fortemente prima di andare via da questa società e dal calcio. C’era stata una contestazione nei miei confronti per una incomprensione e quindi volevo dimostrare il mio affetto nei loro confronti con un gol. E’ stata una traiettoria da fantascienza. Il mio obiettivo era di allungare la palla, ma non immaginavo di tirare in porta da quell’angolo. Dio ci ha messo la mano ed è per questo che la chiamo in questo modo”.

INFINE SU JUVENTUS-LAZIO

“Mi aspetto una Lazio diversa, contro una Juve che scricchiola. Non mi dà la sensazione di compattezza, anche se il potenziale è notevole. Negli anni passati il 2-0 contro l’Atalanta sarebbe rimasto così, invece c’è stato, dalla partenza di Bonucci, una rottura negli equilibri. E’ una partita aperta a qualsiasi risultato. Sarà arrabbiata, ma non è solida come negli anni passati. La Lazio ha Immobile che fa gol a chiunque ed è una squadra solida e compatta, unita. Può giocarsela con chiunque e quindi può giocarsela tranquillamente”.

L’ANGOLANO BASTOS GIURA AMORE AI COLORI BIANCOCELESTI

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La Lazio di Inzaghi: una squadra di amici che gioca divertendosi

Divertire divertendosi? Certo che si può. Guardate la Lazio e ne avrete la conferma. Il Napoli nel nostro paese è probabilmente la squadra che pratica il miglior calcio ma anche gli uomini di Inzaghi non sfigurano. Anzi, è una bella lotta.

AMICI PRIMA CHE COMPAGNI

Nel primo tempo della gara disputata all’Olimpico gli uomini di Sarri hanno avuto grandi difficoltà. Sarebbe stato bello vedere novanta minuti ad armi pari ma non è stato possibile. Quel primo tempo ha fatto capire di cosa sia capace la banda Inzaghi. Domenica la goleada con il Sassuolo, la quarta volta che il tecnico biancoceleste vince con sei o più gol di scarto. Un record nella storia della Lazio. Applausi e sorrisi allo stadio, ma non solo dai laziali. Le prime dieci gare di Immobile e compagni, sette di campionato, due di Europa League e una di Supercoppa, non sono passate inosservate. L’Italia pallonara ha scoperto un gruppo di ragazzi con il sorriso sulle labbra. Amici prima che compagni di squadra. Come ricorda Il Messaggero, un mix di giovani e di veterani. Provate a tirarli fuori dall’Olimpico e metterli su uno dei tanti campetti di periferia.

IL SEGRETO DEI BIANCOCELESTI

Eccoli lì, ridono, segnono e vincono. E soprattutto stanno sviluppando un grande attaccamento alla maglia. Laziali? Qualcuno lo è già, qualcun altro lo diventerà. Il segreto è quello di essere una squadra camaleontica e di sapersi adattare all’avversario di turno. Sa giocare bene con la palla a terra grazie a giocatori dai piedi buoni, ha forza in mezzo al campo e centimetri da sfruttare in area di rigore. L’azione inizia con il centrale che è praticamente un regista arretrato. Le ali che spingono e le mezzali che si inseriscono. Milinkovic che prende il rinvio del portiere e fa battaglia. Luis Alberto spina tra le linee e Immobile che segna a raffica. Poi Leiva e Parolo che corrono senza sosta. Corrono e faticano si, ma lo fanno con il sorriso sulle labbra.

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LEGGI ANCHE IL FOCUS SUI RICAVI DELLA SOCIETA’ BIANCOCELESTE

Regalia: “Inzaghi come Fascetti. Champions? Si può fare”

Carlo Regalia è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel. L’ex direttore sportivo biancoceleste ha parlato della corsa alla Champions e del tecnico capitolino. Per quest’ultimo anche un paragone importante.

Le parole di Regalia: “La Lazio ha operato molto bene sul mercato e di conseguenza ha fatto un salto di qualità. Ora i biancocelesti possono lottare per i primi cinque posti della classifica. Sarà più difficile centrare la qualificazione per la Champions League ma la compagine di Simone Inzaghi può centrare l’impresa.

Il lavoro del tecnico piacentino è stato egregio. Aveva fatto bene nella Primavera e non ha sentito il salto di categoria. Inzaghi ha portato entusiasmo all’interno della squadra, si vede dalla coesione dello spogliatoio. La formazione capitolina prova sempre a raggiungere la vittoria, sembra abituata al trionfo. La Lazio crede in se stessa, vuole confermarsi in campionato. Credo che gran parte del merito sia della società e di mister Inzaghi.

Il club biancoceleste sta raccogliendo grandi risultati grazie a un’ottima programmazione. La squadra scende in campo sempre con la giusta mentalità, con la giusta voglia di cercare la vittoria. Il gruppo acquisisce sempre la mentalità del proprio allenatore. Inzaghi deve molto ai suoi ragazzi e i calciatori devono molto al proprio tecnico. Lo stesso discorso era valido per la Lazio di Fascetti: quest’ultimo era amato dai suoi uomini”.

L’EX MATIAS ALMEYDA VICINO A UNA PANCHINA IMPORTANTE DEL SUO PAESE

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EXTRA LAZIO – Almeyda in pole per la panchina del San Lorenzo

L’ex Lazio Matias Almeyda sembra essere il sostituto naturale del tecnico del San Lorenzo Diego Aguirre dimissionario.

L’ex centrocampista della Lazio, attuale tecnico del Chivas de Guadalajara, sembra vicino all’epilogo della sua avventura in Messico dopo i deludenti risultati ottenuti quest’anno. Matias Lammens, presidente del San Lorenzo, si è così espresso al quotidiano messicano Record: “Mi piace Almeyda, ma non c’è stato nessun contatto. È un allenatore sotto contratto con il Chivas e noi non vogliamo fare agli altri quello che non piace venga fatto a noi”. Nel frattempo la squadra è stata affidata a Claudio Biaggio.

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LAZIO SOCIAL – Bastos, l’angolano giura amore alla Lazio

L’angolano Bastos sempre più al centro del progetto Lazio. Attualmente infortunato, il giocatore si è mostrato sui social rendendo merito alla storia della Prima Squadra della Capitale.

Sul suo Instagram infatti Bastos ha pubblicato un selfie davanti ad una foto dell’aquila Olympia. La didascalia è piuttosto eloquente: “Più di una storia”. L’angolano sembra già aver capito quanto pesa la maglia che indossa nonostante sia solo il secondo anno che gioca a Roma. I tifosi della Lazio non potranno che esserne orgogliosi.

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Mandorlini: “Basta parlare di Lazio sorpresa in Serie A”

L’ex tecnico del Verona Andrea Mandorlini analizza il momento della Lazio e fa i complimenti a mister Inzaghi ai microfoni di RadioSei.

“Mi complimento con la Lazio, è una squadra con un’idea di gioco e carattere. E’ riuscita a sopperire alle tante assenze per infortunio. Si vede il lavoro molto buono della società. Ha scoperto giocatori su cui gli altri avevano dei dubbi e si merita questa classifica”. Poi ancora Mandorlini sul mister: “Inzaghi ha amalgamato un gruppo, dato stimoli, ha sopperito a delle mancanze nella rosa con il gioco e l’organizzazione. Ha tutte queste qualità e quindi ha tanti meriti. Ci sono dei giocatori importanti che sono ancora infortunati, quindi la Lazio ha ampi margini di crescita. Quello che è stato fatto di buono lo scorso anno lo si sta proseguendo. Si parla sempre dei solite squadre, e per questo si parla sempre di sorpresa. Io parlerei più di continuità”. 

LE SORPRESE

“Non conoscevo Luis Alberto: in questo caso possiamo parlare di sorpresa. La vera prospettiva di grandissimo livello è Milinkovic anche perché può giocare in diversi ruoli. Non saprei scegliere chi mettere in campo tra i due”.

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Farris, vice Inzaghi: “Lazio-Sassuolo? Approccio giusto ma…”

L’allenatore in seconda di Inzaghi mister Farris ha analizzato le gare contro lo Zulte e il Sassuolo ai microfoni di Lazio Style Channel.

“Lazio-Zulte? Felipe Caicedo ha trovato il suo primo gol con la maglia biancoceleste e si è meritato il posto da titolare grazie al lavoro svolto durante gli allenamenti. Non ci aspettavamo che lo Zulte si schierasse a 3: siamo passati bene in vantaggio, ma abbiamo mollato la presa. In Europa questo è pericoloso”. Poi ancora Farris sul Sassuolo: “Nel primo tempo gara molto difficile, più di quello che può sembrare dal risultato. L’approccio è stato ottimo all’inizio, volevamo recuperare palla in zona avanzata del campo per colpire la retroguardia dei neroverdi e proiettarci verso la porta”.

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FOCUS – Lazio, i ricavi crescono ma sei troppo teledipendente

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Guardando la semestrale della Lazio si può notare che i biancocelesti hanno raggiunto quota 99 milioni di fatturato. Il bottino salirà poi sicuramente aspettando le grandi plusvalenze di Biglia, Keita e Hoedt ceduti nel mercato estivo.

LAZIO TELEDIPENDENTE

Sul bilancio della Lazio pesano molto i ricavi derivanti dai diritti televisivi. Nell’anno 2015-2016 i ricavi si erano attestati a 91 milioni di euro con le tv che influivano per 67,1 milioni di euro. Nell’anno in corso sono stati 73,1 i milioni di euro dalle TV su un totale di 99 milioni. Da dire che questa situazione è tipica di tutte le squadre di Serie A non solo del club di Lotito che comunque in prospettiva può facilmente abbattere il muro dei 100 milioni di ricavi. Con il nuovo sponsor poi si è risolto il problema endemico della Lazio lotitiana: sono arrivati infatti altri soldi freschi da investire nella società.

LA SQUADRA

Nel frattempo è stata allestita una squadra competitiva sul mercato allenata da mister Inzaghi che sta valorizzando al meglio tutti gli elementi della rosa. La panchina sembra più lunga rispetto a come era stata valutata alla chiusura del calciomercato estivo: infatti elementi come Marusic, Patric, Caicedo, Lukaku, Luiz Felipe e Bastos si stanno dimostrando dei rincalzi all’altezza dei titolari. La Lazio sta dimostrando che, anche con l’autofinanziamento, può competere in campionato e in Europa League a buoni livelli e magari centrare un piazzamento Champions. La strada è quella giusta ossia quella dell’aumento dei ricavi anche attraverso le cessioni intelligenti: nel calcio moderno fondamentale è il rimpiazzo all’altezza. La Lazio 2016/2017 ne sembra incarnare l’esempio più eloquente.

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Insigne su Immobile: “E’ un piacere ritrovarci in Nazionale”

Un Immobile in forma smagliante pronto a dire la sua anche in nazionale. L’Italia deve battere la Macedonia per la qualificarsi matematicamente ai playoff per Russia 2018. Tra gli estimatori di Ciruzzo c’è anche il suo ex compagno nel Pescara oggi nel Napoli Lorenzo Insigne.

Insigne ai microfoni di Rai Sport su Immobile: “Con Ciro abbiamo giocato un anno insieme facendo un grande anno. Anche se non giochiamo più insieme da un po’, non abbiamo dimenticato i nostri movimenti e cerchiamo di lavorare nel miglior modo possibile. Ci vediamo spesso con lui, parliamo del più e del meno. Ci conosciamo bene sia in campo che fuori e quindi è un piacere ritrovarci in Nazionale”.

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FOTO – Luis Alberto che livido! Però lo spagnolo rassicura tutti

Luis Alberto è sempre più protagonista di questo inizio di stagione biancoceleste. Lo spagnolo è entrato a pieno diritto nello scacchiere tattico di Inzaghi a suon di gol e prestazioni. Il suo rendimento non è calato neppure dopo il pestone rimediato nella partita di Europa League contro lo Zulte.

Su Instagram intanto è apparsa una foto del piede di Luis Alberto conciato non proprio benissimo: il giocatore è impegnato in una seduta di massaggio al piede contuso e livido. Lo spagnolo ha voluto assicurare tutti dicendo che sta bene e che è pronto a scendere in campo. Per il momento dovrà aspettare un’altra settimana visto lo stop per le nazionali. Ma se tira le punizioni come contro il Sassuolo con il piede così immaginiamoci quando tornerà a pieno regime. Ci sarà ancora da stropicciarsi gli occhi. Forza Luis!

 

 

L'immagine può contenere: una o più persone e sMS

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