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Colantuono: “Lazio sorpresa del campionato? Neanche troppo, me l’aspettavo”

Colantuono ha detto la sua sul percorso della Lazio e delle pretendenti ai primi 4 posti. Il tecnico ha poi ricoperto di elogi Tare e Lotito

Il campionato è fermo e in attesa di scoprire il verdetto di San Siro in merito alla gara di domani tra Italia e Svezia, è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb Stefano Colantuono. L’ex tecnico del Bari ha analizzato il momento della Lazio e speso parole al miele per la dirigenza. “Lazio sorpresa del campionato? Forse, ma per me non più di tanto. Personalmente mi aspettavo questi risultati. L’anno scorso la squadra aveva già fatto grandi cose ed ero convinto che sarebbe riuscita non solo a ripetersi, ma a migliorarsi. Il campionato è ancora lungo, ma la Lazio ha una sua precisa identità e il campo sta dando ragione a Inzaghi.

Credo che questa squadra abbia tutto per poter ambire a un posto in Champions League. La lotta per i primi 4 posti sarà dura. L’Inter è in forma e  sta dicendo la sua. Anche la squadra di Spalletti mi sorprende poco. C’era già un grande organico. Poi un allenatore come lui è una garanzia. Anche la Sampdoria sta andando molto bene e merita di trovarsi lì in quella posizione. Scudetto? Adesso è difficile pronunciarsi. Credo che sia principalmente una lotta a due. Juve e Napoli ci sono e non mollano niente. Vedo le altre leggermente staccate.

Tornado alla Lazio, quello che fa la differenza è il duro lavoro, unito alle giuste motivazioni. Gran parte del merito in questo senso va sicuramente a Inzaghi, ma non solo. La dirigenza in questi anni ha compiuto grandi sforzi per rendere la squadra competitiva ad alti livelli. Tare e Lotito meritano un elogio particolare. Sono loro gli artefici principali del progetto. Hanno costruito una grande squadra e difficilmente sbagliano, basti pensare alla Lazio nello scorso campionato” ha concluso Colantuono.

DERBY, BALLOTTAGGIO IN CORSIA

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Pinelli (Premium): “Vi spiego perché Immobile non gioca bene in Nazionale”

Giornalista di Premium Sport e grande tifoso laziale, Pietro Pinelli ha parlato della sconfitta della Nazionale in terra svedese difendendo Immobile dalle critiche.

Queste le sue parole a Radiosei: “Mi ha colpito Ventura dopo la partita che anziché fare autocritica ha preso di mira l’arbitro. Era immaginabile che la Svezia la mettesse sul piani fisico, una volta erano i nostri difensori a menare in campo invece oggi siamo noi a prendere le botte. Attaccarsi all’arbitro e ai 70mila di San Siro per superare lo scoglio Svezia mi sembra riduttivo e va a sminuire la differenza in termine di valori tra Italia e Svezia. Dal punto di vista tecnico-tattico alcune scelte e alcuni cambi mi lasciano perplesso. E’ vero che la Svezia ha fatto un solo tiro in porta ma neanche l’Italia ha fatto granché.

Immobile si vede che non sta bene ma al contempo tatticamente non è stato messo in condizione di giocare al meglio. Quando viene messo accanto a un attaccante con caratteristiche simile si perde. Contrariamente a quando gioca nella Lazio dove è libero di spaziare in attacco per sfruttare gli assist di Luis Alberto e compagni”. Sulle critiche dei tedeschi a Immobile: “In Germania non ha saputo imporsi e le critiche sono in relazionale alla cifra spesa dal Borussia. Aspettavano il momento giusto per criticarlo, ma ha uno score impressionante ed è in lizza per la Scarpa d’oro. Se lui viene inserito in un habitat dove si sente a suo agio e si sente coccolato rende al meglio. All’estero non l’ha trovato”. Sulla partita di ritorno di domani: “Resto ottimista perché penso che sia più facile che l’Italia faccia due gol domani date le lacune difensive degli svedesi”. 

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LEGGI LA CONFERENZA DI VENTURA ALLA VIGILIA DI ITALIA SVEZIA

Buffon nella conferenza di vigilia: “Posta in palio alta, dobbiamo crederci”

Buffon è intervenuto nella conferenza stampa di vigilia di Italia-Svezia. Il capitano azzurro ha cercato di dare la carica ai suoi in vista del match

Alla vigilia del match fondamentale contro la Svezia, in programma domani a San Siro, ha parlato in conferenza stampa il capitano azzurro Gianluigi Buffon. “Quella di domani è una gara molto delicata. La posta in palio è alta e la squadra lo sa. Abbiamo una grande responsabilità. Tutta la nazione conta su di noi e dovremo fare il massimo per raggiungere il nostro obiettivo. In questo momento c’è tanta tensione ma credo sia normale alla vigilia di certe partite.

Per me non è la prima volta. Mi è già capitato in carriera di dover giocare partite ad alta intensità come questa. La qualificazione è importante per il movimento calcistico nazionale. Il mio futuro? Si tratta di questioni secondarie che al momento contano poco. Domani c’è una gara troppo importante. Quello che conta in vista di domani è essere uniti come collettivo e toglierci grandi soddisfazioni come gruppo.

Noi giocatori viviamo la situazione in modo sereno, ma naturalmente ognuno la vive a modo suo. Per quanto mi riguarda sono in uno stato di tensione da venerdì, da prima della gara di andata. Ma si tratta di una tensione positiva, quella tensione che in campo devi trasformare in grinta e in fame di vittorie. Ho la giusta attenzione e sono molto motivato” ha concluso Buffon.

LE PAROLE DI VENTURA IN CONFERENZA

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Ventura in conferenza: “Domani in campo con tattica, cuore e determinazione”

Ventura ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara di ritorno dello spareggio contro la Svezia

Alla vigilia del match di ritorno contro la Svezia, in programma domani a San Siro, il tecnico Gian Piero Ventura è intervenuto in conferenza stampa. “Qualcosa cambierò rispetto alla partita d’andata. Vedremo come si evolverà la situazione. Abbiamo analizzato ciò che andato bene e ciò che non è andato. Stiamo lavorando per raggiungere il nostro obiettivo e domani daremo tutto

Sapevamo fin dall’inizio di poter capitare in questa situazione, considerata la presenza della Spagna nel nostro girone. Non possiamo essere troppo sorpresi. Non faccio polemiche sull’arbitraggio. Credo semplicemente che la gara potesse essere gestita in modo diverso e alcune situazioni valutate con altri criteri. La partita è stata molto maschia, fisica, forse troppo. Noi siamo l’Italia e se ci qualificheremo lo faremo giocando a calcio, come la nostra tradizione insegna.

Non so che tipo di partita sarà quella di domani, ma spero che verrà giocata all’insegna della correttezza. Si tratta di una partita di estrema importanza. In campo servirà tutto: tattica, cuore e determinazione. Ognuno di questi 3 fattori da solo non basta, ma tutti e 3 insieme possono e devono dare alla squadra quella grinta e quella fame per fare il risultato. Ogni allenatore ascolta i consigli ma alla fine decide con la sua testa. Non resta che attendere la risposta del campo” ha concluso Ventura.

ITALIA, NOVITÀ DI FORMAZIONE 

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Derby: ballottaggio sulla fascia destra tra Basta e Marusic

Derby: Inzaghi prepara la stracittadina tra assenti e qualche rientro e pensa a una novità in corsia destra

Mentre i Nazionali difendono i rispettivi colori in giro per il mondo, con fortune alterne, Simone Inzaghi continua a studiare la formazione migliore in vista del derby di sabato prossimo. Il mister vorrebbe in campo la sua Lazio ideale, e per questo spera che gli impegni di questi giorni non pesino troppo. Strakosha è tornato acciaccato e si attendono novità su un suo eventuale impiego. Nel frattempo, il dubbio riguarda la fascia destra. Due giocatori a disposizione, sì: ma chi schierare tra Basta Marusic?

infortunatosi anche lui nel corso della sfortunatissima partita contro il Napoli, Dusan Basta è stato completamente recuperato e si allena regolarmente con i compagni. Per il derby sarà convocato, lui che ha messo a segno il suo primo gol con la maglia della Lazio proprio nella partita contro la Roma della scorsa stagione. Giocherà lui, nella sfida di sabato? Il serbo sicuramente garantisce più copertura, dà stabilità alla fascia e più garanzie in fase difensiva. E’ un veterano della Serie A, ormai: sa dove stare, quando e come muoversi, quante energie impiegare. Un giocatore non più nel fiore degli anni, ma sicuramente esperto e attento. Inzaghi dovrà scegliere tra l’affidabilità di Basta e l’esplosività di chi, in questo periodo, lo ha sostituito in maniera più che degna.

LUIS ALBERTO SULLA NAZIONALE

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Italia, Ventura cambia: Immobile e Parolo sì. Fuori Belotti e De Rossi

Italia Svezia: Ventura cambia le carte in tavola e inserisce Insigne dall’inizio. Panchina per Belotti e De Rossi, confermati Immobile e Parolo

Quella di lunedì è una vera e propria gara da dentro o fuori. Storicamente le ultime, ma anche le penultime generazioni sono state abituate a vedere la nazionale italiana ai mondiali (con più o meno soddisfazione). L’Italia si qualificherà per la Coppa del Mondo? Un quesito che nemmeno il più pessimista dei tifosi azzurri avrebbe mai pensato di porsi, a poco più di 6 mesi dal torneo. Eppure le cose sono andate così. Un girone probabilmente sfortunato in cui comunque l’Italia ha dato dimostrazione di inferiorità rispetto a una Spagna battuta appena 14 mesi prima agli ottavi di finale di Euro 2016.

La sconfitta con la Svezia nella gara di andata dello spareggio deve far riflettere. Di campanelli d’allarme ce ne sono stati tanti eppure la nazionale fatica a trovare la quadratura e il giusto equilibrio per giocare da squadra. A San Siro Ventura si gioca tutto. Impensabile d’altronde un mondiale senza l’Italia. Ragion per cui il tecnico sembra intenzionato a cambiare. L’ex allenatore del Torino dovrebbe con tutta probabilità abbandonare il 3-5-2 per tornare al 3-4-3 o al 4-2-4 (modulo che non ha quasi mai dato i risultati sperati).

A trovare spazio a San Siro sarà quasi certamente Lorenzo Insigne, da schierare a sinistra nel suo solito ruolo, o più alto qualora Ventura optasse per il 4-2-4. Confermato Ciro Immobile al centro dell’attacco con Candreva sulla destra. Probabile panchina per Belotti. Alla panchina sembra destinato anche Daniele De Rossi, mentre dovrebbe essere confermato l’altro biancoceleste Marco Parolo, ormai imprescindibile nello scacchiere del tecnico, per garantire quantità e resistenza. L’auspicio è che questa volta le scelte di Ventura si rivelino azzeccate e che San Siro prenda per mano la nazionale. Impensabile, inconcepibile, un mondiale senza gli azzurri.

CACCIATORI SU INZAGHI

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Juventus, Nicolas Higuain ricorda la gara con la Lazio. Soprattutto un episodio…

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A portare alla Juventus il ‘nuovo’ Gonzalo Higuain visto in queste ultime giornate di campionato è stata la gara contro la Lazio. A confermarlo, il fratello del ‘Pipita’.

Ai microfoni di ‘JN24.it’, Nicolas Higuain torna sulla gara con i biancocelesti, ricordandone in particolare un episodio: “Quella traversa, dove era stato bravissimo a pressare il portiere: se ci riprova 100 volte è sempre gol. E’ stata una giornata sfortunata per la Juventus: la traversa, il palo di Dybala e poi il rigore sbagliato. E’ stato il punto di ripartenza per migliorare, poi sono arrivati i gol”.

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Luis Alberto: “Contento per l’esordio. Andare al Mondiale sarà dura, ma…”

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Luis Alberto esprime tutta la sua gioia dopo l’esordio con la Spagna.

Quel cambio con Iniesta al 75′ del match della Rosaleda potrebbe aver consegnato a Luis Alberto le chiavi della Spagna del futuro. Dopo l’esordio tanto voluto e cercato con la maglia della ‘Roja’, il centrocampista laziale non trattiene la gioia e ora punta ad una nuova presenza martedì contro la Russia.

E’ stato bello esordire a Malaga. – le sue parole a ‘Radio Ondacero’ – C’era tanta gente che conoscevo, tanta gente che mi sosteneva, debuttare qui è stato fantastico. La reputo fin qui un’esperienze buona, allenarsi con questi giocatori è meraviglioso. Sono molto felice di essere entrato, contento di aver debuttato e ringrazio il mister. Ora spero in nuove chance da qui in avanti. So che sarà dura andare al Mondiale, ci sono tanti giocatori forti, ma voglio sfruttare ogni possibilità e lavorerò sodo per arrivarci. Se ho scambiato la maglietta con qualcuno? No, questa me la porto a casa“.

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Strakosha, nelle prossime ore accertamenti per l’infortunio. Nel derby…

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Nonostante il rientro anticipato dal ritiro della Nazionale albanese, Simone Inzaghi (e i tifosi della Lazio) possono tirare un sospiro di sollievo: Thomas Strakosha al derby ci sarà.

Sembra passata in casa Lazio la paura, in vista del derby di sabato prossimo, circa le condizioni di Thomas Strakosha. Il portiere albanese ha infatti accusato un problemino fisico che ne ha anticipato il rientro dalla Nazionale. E subito è scattato l’allarme: a pochi giorni dalla stracittadina, infatti, meglio non rischiare, perciò il ct non si è fatto problemi nel concedergli fin da subito il via libera. Per fortuna, non si tratta di nulla di grave: solo un affaticamento agli adduttori, per il quale, tra oggi e domani, Strakosha effettuerà degli accertamenti con il dott. Rodia.

POCHE ALTERNATIVE

Un problema che il portiere aveva già accusato prima della sfida con la Juventus, ma che non era riuscito comunque a impedirgli di scendere in campo ed essere decisivo. Resta comunque la preoccupazione, visto che dietro di lui al momento c’è il solo Guerrieri. Vargic infatti non si allena da tre giorni a causa di un affaticamento muscolare. L’ex Primavera costituirebbe dunque un alternativa di talento, ma che, in una partita importante come il derby, potrebbe sentire troppo il peso della responsabilità.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI PAOLO ROSSI SU ITALIA-SVEZIA

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ITALIA SVEZIA – Rossi: “Se l’Italia gioca da Italia andrà al Mondiale. Immobile…”

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Nonostante la sconfitta dell’andata in terra scandinava, nel ritorno del playoff Mondiale, domani sera a San Siro contro la Svezia, l’Italia può ancora sperare di staccare il pass per Russia 2018. A patto però che lasci da parte tutte le supposizioni e i ‘se’ e scenda in campo con concentrazione e dedizione totale. Di questo avviso è anche uno storico ex azzurro, Paolo Rossi.

Questo il pensiero di Rossi sull’impegno dell’Italia ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’: “Quella di Stoccolma è stata una partitaccia, s’è giocato male, però alla fine abbiamo perso per un autogol colpendo anche un palo. Resto dell’idea che avevo prima dell’andata: noi siamo più forti, il nostro calcio non sarà più il migliore al mondo ma siamo comunque fra i primi dieci. L’errore infatti non è stato sottovalutare la Svezia, ma noi stessi. La mancata qualificazione ai mondiali sarebbe un fallimento epocale. Credo comunque che una riflessione, una riflessione vera, vada fatta comunque. Ma ai processi, alle analisi, ai nuovi progetti ci penseremo poi“.

L’UOMO PARTITA

È stato un azzardo – prosegue ‘Pablito’ – affidarsi a Belotti se non stava bene, s’è visto chiaramente. Credo in Immobile, il nostro attaccante più in forma. Sento che sarà l’uomo della salvezza. E San Siro farà il resto, quello non è uno stadio normale. Il mio non è ottimismo gratuito, è consapevolezza: se l’Italia gioca da Italia al Mondiale ci va“.

LEGGI ANCHE LA GIOIA DI LUIS ALBERTO PER L’ESORDIO CON LA SPAGNA

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Il biancoceleste Luis Alberto euforico per l’esordio con la Spagna

Finalmente è arrivato il suo momento anche nella  Spagna. Luis Alberto ieri sera è riuscito a indossare per la prima volta la maglia della Roja.

Un sogno trasformato in realtà. Il giocatore della Lazio è subentrato al 75′ dell’amichevole vinta 5-0 sul Costa Rica al posto di Andres Iniesta. Luis Alberto a fine gara è intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti dove ha espresso tutta la sua gioia per il debutto: “All’inizio ero un po’ nervoso, ma è stata un’esperienza indimenticabile. E’ il giorno più bello della mia vita da calciatore”.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI NANI

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LEGGI ANCHE LE PAROLE DELL’EX CACCIATORI

Nani: “Inzaghi diventerà un grande tecnico. Il derby? Me ne parlava già Macheda quando…”

Luis Nani è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Il portoghese ha parlato degli obiettivi della Lazio, del tecnico Inzaghi e del derby ormai imminente.

Le parole di Nani sugli obiettivi della Lazio“Non siamo in alto per caso. Però dobbiamo restarci e non sarà per niente facile. Adesso non ha senso parlare di Scudetto. Se però a cinque giornate dalla fine ci trovassimo ancora lì…”.

Su Inzaghi“Ha tutto per diventare un grandissimo tecnico. È completo, ma la cosa che mi colpisce di più è come riesce a motivare ogni singolo calciatore per ciascuna partita”.

Sul derby:  “È da quando sono arrivato che non mi parlano di altro. Ho vissuto i derby a Manchester, Lisbona e Istanbul, ma quello di Roma mette i brividi. Macheda già me ne parlava ai tempi dello United”.

Sul suo numero di maglia: “Quando ho scelto la maglia non sapevo di questo collegamento con la storia di Biancaneve e i nani, in portoghese il titolo è diverso. Ma quando l’ho scoperto la cosa mi ha divertito tanto”.

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LEGGI ANCHE LE PAROLE DI FAVINI SU INZAGHI

Cacciatori: “Lazio spettacolo, merito del lavoro di Inzaghi”. E sul derby e l’Italia…

L’ex portiere della LazioMassimo Cacciatori, è intervenuto ai microfoni di Radiosei per dire la sua sull’Italia e sul derby capitolino.

LE PAROLE DI CACCIATORI SULLA NAZIONALE

“Abbiamo molti calciatori che sono sopravvalutati. La Svezia l’ha buttata sulla fisicità, non è una grande squadra. Se pensiamo alle ultime gare dell’Italia contro Macedonia e Albania sono state come quella con gli svedesi”.

SU VENTURA

“La squadra di Ventura, che ci ha messo del suo, sta subendo un’involuzione. Il tecnico è un selezionatore non può fare l’allenatore: i giocatori si incontrano due o tre giorni ogni due mesi. Ma a parte i moduli, anche i calciatori hanno le loro responsabilità. Se le qualità ci sono alla fine escono fuori”.

SUI SINGOLI

“Mi auguro di venire smentito ma la vedo dura. Se gli svedesi ripeteranno la partita dell’andata sarà dura. Lunedì punterei su chi sta meglio, in campo qualcuno cammina. Florenzi, rientrato alla grande e con entusiasmo, lo terrei presente. Insigne in campionato sta facendo la differenza quindi lo sfrutterei. Verratti sarà pure il futuro, mi piace tantissimo, però in maglia azzurra non mi entusiasma”.

SU INZAGHI

“La Lazio di Inzaghi con le dovute proporzioni è un piccolo Napoli. Ognuno sa cosa fare e dà il proprio contributo. La grandezza di Simone è far sentire importante chi gioca meno. Giocare contro la Lazio è dura anche per la Roma. Credo che sarà un derby bellissimo, le squadre dopo tanti anni ci arrivano al meglio”.

SUI DUE TECNICI

“Di Francesco
o Inzaghi? Eusebio è preparato e sta dimostrando con i fatti di meritare il suo ruolo. Simone era stato mandato a Salerno e invece si è guadagnato la panchina della Lazio con pieno merito. La Roma per Di Francesco è il coronamento della sua carriera, la Lazio Simone se l’è conquistata tutta”.

SUI SINGOLI E SUL DERBY

Luis Alberto mi aspettavo fosse bravo ma non che potesse arrivare al livello attuale. Se i biancocelesti vengono considerati singolarmente il loro rendimento è sorprendente. Lukaku è una forza della natura, lo stesso Lucas Leiva, mentre su Nani ancora non mi pronuncio. Comunque veder giocare adesso la Lazio è una spettacolo. Chi sia la favorita per il derby non lo so, vedo squadre sullo stesso livello. Non sarà una partita tattica. La Lazio è abituata a giocare in modo diverso, difende bene e riparte come può. La bravura di Inzaghi è anche nello smorzare gli entusiasmi, è sempre pacato, in questo è sempre stato eccezionale. Strakosha ha senza dubbio delle qualità. Giocare da titolare così giovane non è facile. Quello che mi preoccupa non è lui, ma ciò che c’è dietro. I sostituti forse non sono  all’altezza  del compagno, con tutto il rispetto di Guerrieri. Prenderei un portiere esperto che possa fare da chioccia, in giro ce ne sono”.

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Mino Favini, il guru dei talent scout italiani parla di Simone Inzaghi

Consigli, Bonaventura, Montolivo, Pazzini, Tacchinardi, Zappacosta hanno tutti in comune un solo nome Mino Favini. Uno dei più importanti talent scout del calcio italiano. Chiunque conosce il settore sa che Favini ha fatto le fortune dell’Atalanta per tantissimi anni.

Intervenuto ai microfoni di bergamopost.it Favini ha parlato anche del tecnico biancoceleste. Queste le sue parole: “I tecnici che apprezzo di più in Serie A sono tre: Simone Inzaghi, Semplici e Di Francesco. Mi piacciono le loro squadre, mi piace come giocano, mi piace che vengano dalla gavetta. Semplici e InzaghiSimone ma ci metto anche Filippo che sta andando benissimo a Venezia – hanno lavorato splendidamente nei settori giovanili”.

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SVEZIA ITALIA – Ekdal: “Avete parlato troppo di arbitro ieri sera…”

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Il centrocampista dell’Amburgo e della Nazionale svedese Albin Ekdal ha analizzato la vittoria della sua selezione contro l’Italia.

Ekdal, ex Cagliari, ha parlato così ai microfoni di TMW Radio: “In Italia si parla troppo dell’arbitro rispetto a Germania o Svezia. Forse il direttore di gara ci ha dato qualcosa in più ieri, ma questo fa parte del gioco. Serie A? Non mi pento di averla lasciata. Noi favoriti per arrivare al Mondiale? No, abbiamo vinto solo 1-0 e a San Siro sarà un’altra storia. Gli azzurri non hanno creato molto contro di noi, mi aspettavo un’Italia più forte, ma lunedì può cambiare tutto. I nostri avversari saranno più aggressivi, noi però siamo forti in difesa. La Friends Arena è stata determinante così come lo sarà San Siro. Infortunio? Ho preso una botta e sono uscito per quello. Calcio italiano? Ho imparato molto in sette anni. Sono cresciuto come giocatore proprio grazie alla Serie A”.

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ITALIA – Bonucci: le ultime sulle sue condizioni in vista della Svezia

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Bonucci è uscito malconcio dall’andata del playoff contro la Svezia per i mondiali Russia 2018.

La nazionale italiana è tornata a Milano dopo la sconfitta contro la Svezia per 1-0. Il charter dell’Italia è atterrato a Malpensa alle 14:15. Il gruppo azzurro, salito su un bus sottobordo, si è trasferito al centro sportivo dell’Inter ad Appiano Gentile per preparare il ritorno di lunedì a San Siro. Leonardo Bonucci è stato invece sottoposto ad una radiografia per verificare le condizioni del setto nasale. L’esame ha rilevato una frattura non grave a seguito della gomitata di Toivonen a inizio partita. Secondo la Gazzetta dello Sport a San Siro scenderà in campo con la maschera protettiva. Controlli anche per Spinazzola, che era indisponibile a Solna.

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PERICA SCHERZA SUL RINVIO DI LAZIO-UDINESE>>>CLICCA QUI

UDINESE – Perica: “Lazio? Balic in campo e guarda che è successo…”

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L’attaccante dell’Udinese Perica, dopo l’amichevole contro l’ND Gorica, scherza anche sulla gara rinviata contro la Lazio.

L’Udinese nell’amichevole andata in scena alla Dacia Arena contro gli sloveni dell’ND Gorica vince 4-1. Il grande protagonista è stato Perica, autore di tre gol. L’attaccante ai microfoni di Premium Sport ha parlato anche della gara rinviata contro la Lazio: “Io voglio sempre giocare. Queste decisioni spettano però al mister: decide lui se mettermi in campo o no. Nella prossima partita affronteremo il Cagliari: sarà difficile ma possiamo farcela perché secondo me siamo più forti. A Roma doveva giocare Balic al mio posto: con il mister abbiamo scherzato su questa cosa. Doveva giocare lui ed è venuto a piovere in quella maniera (ride, ndr)“.

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Gilardino: “Scudetto? Ci sono tre favorite ma la Lazio…”

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La Lazio, grazie al suo ottimo campionato, fa ben sperare i suoi tifosi su un buon piazzamento in classifica. La pensa così anche Alberto Gilardino.

Alberto Gilardino, ai microfoni del Guerin Sportivo, ha parlato così dei biancocelesti: “Scudetto? Una sfida avvincente, sarebbe bellissimo prendervi parte. Il Napoli, l’Inter e la Juve sono favorite, ma mi piace tantissimo anche la Lazio: Inzaghi ha dato un’impronta importante. Il calcio italiano? S’è trasformato moltissimo da quando ho iniziato a giocare. Si sta cercando tanto di valorizzare i giovani e questo mi piace. Stanno crescendo grandi bomber e ciò è positivo per il nostro movimento”.

VAR E AVVERSARI PIU’ ARCIGNI

“Il Var è un’opportunità per migliorare le cose, per me è positivo soprattutto se usato nel modo giusto. Eviterà tanti problemi agli arbitri che fanno un lavoro difficilissimo. Gli avversari più temibili? Samuel e Nesta: erano implacabili. Davvero difficile giocarci contro, non ti davano tregua”. 

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FOTO – Gabriele Sandri, il ricordo di Pinzi, Portanova e De Silvestri

Nel giorno del ricordo della scomparsa di Gabriele Sandri arrivano i messaggi social anche di alcuni giocatori importanti.

11 novembre 2007 – 11 novembre 2017. Nel giorno del decimo anniversario della morte di Gabriele Sandri, arrivano copiosi i messaggi alla famiglia Sandri. Dopo il sit-in sotto la Curva Nord con tante tifoserie presenti, anche alcuni calciatori hanno voluto far sentire la propria voce. Tra questi anche gli ex laziali Giampiero Pinzi: “Sei tu la stella più bella del nostro firmamento, Gabbo Vive”, e Lorenzo De Silvestri: “Sei sempre qui e continuerai ad esserci”. In chiusura anche Daniele Portanova, di dichiarata fede biancoceleste, ha postato una foto con la gigantografia di Gabbo sotto la Curva Nord.

https://www.instagram.com/p/BbXTd60DsMn/?taken-by=giampiero_pinzi

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Cardone (Repubblica): “Immobile e Strakosha a rischio derby? Vi dico che…”

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Giulio Cardone de la Repubblica ha fatto il punto sulla nazionale e sulle condizioni di Immobile e Strakosha in vista del derby.

Queste le parole di Cardone a Radiosei: “Italia? Quando si arriva ad un baratro così pericoloso ci sono più determinanti da considerare. Mi ha fatto molto sorridere un tweet che diceva di ridare altri 4 milioni a Conte per la gara di ritorno contro la Svezia. Non abbiamo molti giocatori tecnici ma c’è anche da dire che con Conte avevamo Eder e Pellè ora invece Immobile e Belotti. Si può discutere su quale coppia sia migliore ma gli ultimi due segnano di più. In un’intervista Parolo mi parlava di Conte e degli Europei come un’esperienza incredibile. Da Conte la squdra aveva imparato la mentalità vincente. Questa non solo non si butterebbe nel fuoco per Ventura ma non c’è proprio rapporto con l’allenatore. Facile vedere come nessuno si butta sulle seconde palle. C’è gente che non ha lo stesso rendimento della squadra di club come Candreva e Immobile. Io adoro Verratti e ce l’ho un po’ con la nostra categoria: non dico di proteggerlo ma almeno di preservare uno dei nostri migliori talenti. Anche Ventura non l’ha gestito bene: il 4-2-4 contro la Spagna è stato davvero un azzardo”.

IMMOBILE E STRAKOSHA

“Non voglio pensare ad un derby senza Immobile ma questo è un argomento di discussione. Immobile soffre di un affaticamento al retto femorale. Per Strakosha invece il problema è all’adduttore ma penso che giocherà contro la Roma. Il portiere albanese ha fatto degli accertamenti anche prima di Lazio-Udinese e come sappiamo nella distinta della partita lui era regolarmente in campo. Ieri sera Immobile si toccava la coscia ed era preoccupato. Lunedì ci sarà un’altra partita dura e quindi un po’ di preoccupazione c’è. E’ giusto che Inzaghi provi altre soluzioni come Nani falso nueve. Sono molto contento di rivedere Felipe Anderson in campo: il suo contributo tecnico sarà determinante. Nani e Immobile sono sue giocatori diversi: il secondo è ottimo per arginare la difesa della Roma con le palle che scavalcano i due centrali. Con Felipe Anderson la Lazio è stata attentissima: ogni minimo errore poteva essere decisivo. Non era un infortunio muscolare o traumatico: era difficile da accertare dal punto di vista clinico e da curare. Nel frattempo abbiamo scoperto un Luis Alberto decisivo e con grande personalità. All’inizio pensavo potesse soffrire avere dietro un giocatore come Nani invece si è disimpegnato alla grande”. 

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