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CALCIOMERCATO – Nome nuovo in casa Lazio per sostituire Biglia

Dal Brasile spunta un nuovo nome per il mercato della Lazio. A quanto riporta Yahoo Esportes i dirigenti biancocelesti avrebbero fatto un sondaggio per Tchê Tchê.

Mediano venticinquenne del Palmeiras, in questa stagione ha vinto il campionato brasiliano. Il suo contratto è in scadenza nel 2019. Dalla scorsa estate è stato prelevato dal GO Audax. Ma difficilmente la squadra brasiliana se ne priverà prima della fine della Libertadores. Sul giocatore ci sarebbe anche l’interesse di un club spagnolo.

 

Klose: “Bravo Inzaghi. Ora vediamo come si sviluppa il mercato”

Un campione del mondo e uno d’Europa in abiti da giocatori piantano i pali e spostano i coni in mezzo al campo d’allenamento della Germania. Uno, Oliver Bierhoff, ha 49 anni, europeo nel ’96, vorrebbe sentirsi ancora calciatore. L’altro, Miroslav Klose, mondiale nel 2014 e primatista di reti in nazionale (71) con il calcio giocato non ha più niente a che fare. Come riporta La Gazzetta dello Sport“capitolo chiuso, è il passato”, ha dichiarato tempo fa. Ora il trentanovenne ex attaccante della Lazio fa parte dello staff di Joachim Löw come assistente per l’attacco e studia da allenatore.

A un anno dal suo addio al calcio segue ancora la Lazio? “Certo, seguo la squadra, vedo i risultati, sono in contatto con alcuni ex compagni come Lucas e Senad (Biglia e Lulic, ndr). Sono sempre un tifoso”.

Qual è il suo giudizio sulla scorsa stagione? “Buono, è andata molto bene, Simone Inzaghi ha fatto un ottimo lavoro”.

E del suo erede Ciro Immobile cosa ne ha pensa? “Anche lui si è fatto valere, come tutti gli altri”.

Da quando ha lasciato Roma è mai tornato? Ha visto la squadra? “Ci sono stato tre quattro volte, ma senza andare allo stadio”.

Nostalgia del derby? “Uno l’ho anche visto in tv”.

La Lazio può arrivare davanti alla Roma in campionato? “Non so, dipende anche se possono prendere qualcuno sul mercato”.

Non le manca il campo? “No, magari faccio qualche partitella, qualche torello per tenermi in forma se manca qualcuno, ma non sento il richiamo”.

Qual è il suo futuro? “La mia strada è quella di allenare, sono qui per questo. A settembre inizio il corso per il patentino”.

L’Italia, seconda dopo la Spagna, arriverà al Mondiale? “Credo che l’Italia abbia buone possibilità di qualificarsi. Anzi, non vedo alcun problema”.

 

TOP 500 GIOCATORI SUL PIANETA – Keita, Biglia e Anderson in lista

Il popolare magazine World Soccer ha stilato la The 500 most important players on the planet. Tra questi compaiono i biancocelesti Biglia, Keita e Felipe Anderson. Di seguito la lista dei 60 giocatori della Serie A:

ATALANTA (3) Kessiè*, Petagna, Spinazzola*;

BOLOGNA (2) Nagy, Verdi;

FIORENTINA (4) Bernardeschi, Ilicic, Kalinic, Borja Valero;

INTER (11) Banega, Candreva, D’Ambrosio, Eder, Gagliardini, Handanovic, Icardi, Joao Mario, Miranda, Perisic, Jovetic**;

JUVE (12) Buffon, Bonucci, Chiellini, Dybala, Higuain, Khedira, Lichtsteiner, Mandzukic, Marchisio, Pjanic, Rugani, Sturaro;

LAZIO (3) Biglia, Felipe Anderson, Keita;

MILAN (4) Bonaventura, Donnarumma, Kucka, Romagnoli;

NAPOLI (9) Callejon, Ghoulam, Hamsik, Insigne, Koulibaly, Mertens, Milik, Reina, Zielinski;

ROMA (7) De Rossi, Manolas, Naiggolan, Paredes, Perotti, Salah*, Totti;

SAMPDORIA (2) Muriel, Schick*;

TORINO (2) Belotti, Zappacosta;

SASSUOLO (1) Berardi;

*Kessié acquistato dal Milan, Spinazzola e Schick acquistati dalla Juventus, Salah dal Liverpool;
**Jovetic ha giocato metà stagione in prestito al Siviglia;

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DIACONALE PARLA DELLE DICHIARAZIONI DI LOTITO>>>LEGGI QUI

De Cosmi: “Gruppo pronto e completo, Inzaghi sa già da dove ripartire”

Per parlare della squadra biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel il tecnico della Lazio Women, Roberto De Cosmi:

“Inzaghi avrà delle certezze in vista della prossima stagione. Il tecnico piacentino dovrà avere a sua disposizione un gruppo pronto e completo per fronteggiare al meglio le tre competizioni che attendono la Lazio. Nella passata stagione la compagine biancoceleste ha svolto un percorso ottimale. Si è creato uno spogliatoio molto importante sul quale si sono costruite le fortune della squadra.

Ho seguito tanti ritiri della Lazio. C’è sempre stato tanto entusiasmo intorno ai calciatori biancocelesti. Quest’ultimi risentono dell’amore sempre trasmesso da parte dei tifosi nei confronti dei colori e della maglia. Bisognerà ripartire dal percorso svolto nell’ultima annata sportiva. La squadra dovrà essere necessariamente competitiva e forte.

In rosa la compagine biancoceleste vanta tanti calciatori duttili. Basta, ad esempio, può essere utilizzato come centrale difensivo nella difesa a tre, come esterno nella linea a quattro, e come esterno nel reparto di centrocampo a cinque uomini. Lulic, invece, nell’ultima stagione è stato impiegato sia come mezz’ala al centro del campo, sia come esterno a tutta fascia. Anche lo stesso Stefan Radu che è il calciatore presente in squadra con maggior militanza in biancoceleste può essere utilizzato nel reparto difensivo a tre. In tal senso si potrebbe ripartire dal 3-5-2. A seconda dell’avversario poi, come ci è stato dimostrato nella passata stagione dallo staff tecnico di Inzaghi, la gara sarà letta in maniera diversa.

Immobile potrebbe attaccare bene l’area di rigore con un compagno di reparto forte fisicamente al suo fianco. Nel 3-5-3, sarebbero supportati da esterni offensivi importanti come Felipe Anderson, fondamentale per lo scacchiere di Simone Inzaghi”.

 

CALCIOMERCATO – Di Marzio: “La Lazio ha bloccato Azmoun”

Alla fine Borini che pareva certo, è andato al Milan. Ma secondo quanto riporta l’esperto di mercato Gianluca Di Marzio l’obiettivo di Tare era un altro.

Queste le parole di Di Marzio a Sky Sport: “Sardar Azmoun: attaccante del Rostov. E’ lui il vero obiettivo per l’attacco biancoceleste: Igli Tare è al lavoro da un mese per regalare ad Inzaghi questo attaccante che può giocare sia come vice-Immobile o anche giocare con lui. Giocatore bloccato dalla Lazio, obiettivo cedere Djordjevic per poi chiudere definitivamente per Azmoun”. Quest’anno ha giocato 27 gare nel campionato russo, realizzando 7 reti e 2 assist. Si è tolto anche la soddisfazione di segnare in Champions League a Bayern Monaco e Atletico Madrid. Giocatore talentuoso che in patria hanno paragonato a Messi, data la sua somiglianza somatica ma non fisica. Azmoun è infatti alto 1,86 m.

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CONFEDERATIONS CUP – Rigori fatali per il Portogallo di Ronaldo

Nella prima semifinale della Confederations Cup, Portogallo-Cile è rimasta ferma sullo 0-0 sia nei 90 minuti che in quelli supplementari. Sono stati i rigori a dare la finale ai

Sfida equilibrata quella tra Portogallo e Cile che si è conclusa solo ai calci di rigore. I tiri dal dischetto sono stati fatali per i lusitani che hanno sbagliato tre rigori su tre. Nell’arco della gara, i sudamericani avrebbero comunque già meritato la vittoria. Un palo e una traversa clamorosi nella stessa azione negli ultimi minuti del secondo tempo supplementare hanno ritardato la vittoria del Cile. Il match non ha risparmiato neppure la polemica arbitrale. Infatti il direttore di gara non ha concesso un calcio di rigore solare per i sudamericani e non ha chiesto nemmeno l’ausilio del Var. Il Cile va comunque in finale di Confederations Cup e aspetta la vincente dell’altra semifinale Germania-Messico. Appuntamento domani sera ore 20.45.

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EXTRA LAZIO – Barcellona-Chapecoense per il Trofeo Gamper

Ci sarà un ospite speciale quest’anno al Trofeo Gamper. Il Barcellona infatti ospiterà al Camp Nou la Chapecoense. La squadra brasiliana il 28 novembre scorso venne decimata dall’assurda tragedia aerea, durante la quale morirono 71 persone tra cui gran parte della rosa.

Il Barcellona l’ha ufficializzato sul proprio sito: “La 52esima edizione del Trofeo Gamper si terrà al Camp Nou il 7 agosto. Quest’anno sfideremo la Chapecoense. Il club brasiliano è stato coinvolto nel tragico incidente aereo nel viaggio verso la finale della Copa Sudamericana in Colombia. Sarà un modo per rendere omaggio alle 71 vittime dell’incidente del 28 novembre e alle loro famiglie. Il Barça spera che la Chape ritorni al livello competitivo che aveva prima della tragedia”.

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Oddi: “Di Borini al Milan non mi fa né caldo né freddo”

Giancarlo Oddi commenta il (non) mercato della Lazio e la vicenda Borini, accostato a più riprese ai biancocelesti, che invece oggi è stato acquistato dal Milan.

Le dichiarazioni di Oddi a Radiosei: “Di Borini alla Lazio non ero molto entusiasta: non mi fa né caldo né freddo sinceramente. Se Borini veniva preso come contorno di una squadra titolare potevo essere d’accordo. Come riserva poteva starci bene ma come prima punta Borini non è all’altezza. La Lazio ha bisogno di giocatori che fanno gol. Se va via Keita, Borini non può sostituirlo. Il curriculum del’ex Roma parla chiaro: non ha mai fatto tante reti. Dal centravanti mi aspetto che la butti dentro: Petagna mi piace ma 5 gol in campionato sono troppo pochi. Non capisco come una grossa squadra non prenda il Papu Gomez. E’ un giocatore eccezionale sin dai tempi del Catania non solo in questa stagione con l’Atalanta”.

MERCATO BLOCCATO

Giancarlo Oddi continua sul mercato della Lazio: “Siamo impantanati in una situazione in cui i giocatori fanno le bizze e vogliono andare alle squadre che vogliono loro. Keita non vuole il Milan altrimenti la trattativa sarebbe già chiusa. La società ci mette troppo tempo per le trattative e si sveglia sempre all’ultimo. Siamo alle solite. Ho letto che Biglia lo vogliono comprare a rate. Il Milan sta quasi cercando di far saltare la trattativa in questo modo. Non capisco se Biglia interessa ancora ai rossoneri: prima si diceva che senza l’argentino il Milan non potesse giocare a pallone. Biglia ha messo nei guai la Lazio: prima diceva che per il rinnovo non c’erano problemi poi guarda cosa è successo. La società ha sbagliato da due anni a questa parte a trattarlo con i guanti bianchi: troppe attenzioni ingiustificate”. 

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Diaconale: “Le parole di Lotito non devono essere strumentalizzate”

Dopo l’audizione di Lotito all’Antimafia di oggi, arriva il chiarimento di Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione della SS Lazio.

Questo il comunicato di Diaconale sul sito ufficiale della Lazio: “Per evitare ogni possibile equivoco debbo precisare che nelle sue dichiarazioni rilasciate di fronte alla Commissione Antimafia il Presidente della S.S. Lazio Claudio Lotito non ha fatto altro che ripercorrere il faticoso percorso compiuto dal momento in cui è intervenuto per salvare la Società dal fallimento fino al pieno recupero del rapporto con una tifoseria divenuta un modello di passione, di lealtà e di correttezza.

Le sue parole sulle difficoltà del passato non possono essere strumentalizzate per compromettere un presente che vede una Società sana legata ad un popolo biancoceleste tornato ad essere compatto ed entusiasta. E, soprattutto, non possono essere utilizzate per compromettere un futuro di nuove soddisfazioni e di più significativi successi perseguiti nel rispetto della tradizione sportiva della Lazio fatta di moralità e legalità”.

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DIRITTI TV – Pier Silvio Berlusconi: “Favorevole all’accordo con Telecom”

Il 10 giugno scorso l’assemblea della Lega serie A ha deciso di non assegnare a nessuno i diritti tv per il triennio 2018-2021. Mediaset infatti si era tirata indietro, mentre l’offerta di Sky era ben lontana dal miliardo di euro richiesto dalla Lega. Così la questione è stata rinviata a settembre.

Qualora Premium «non dovesse avere i diritti, cosa che non ci auguriamo e che riteniamo difficile, cosa accadrà è scritto nel piano». Così ha parlato Pier Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa seguita all’assemblea dei soci del gruppo di Cologno Monzese. «Stiamo rifocalizzando» e «stiamo lavorando più per perseguire un margine migliore più che per fare abbonati e ricavi a tutti i costi. Già quest’anno i conti saranno in miglioramento rispetto al 2016». «Nel piano è già previsto uno scenario ‘worst’ senza il calcio», ha ricordato Berlusconi, «con una Premium rivista e più leggera. Ma la domanda non è come farebbe Premium senza la Serie A, ma la Serie A senza Premium». Mediaset presenterà comunque un’offerta per i diritti tv del massimo campionato.

ALLEANZE POSSIBILI

L’amministratore delegato di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi ha confermato uno scenario: “Accordo tra Mediaset e Telecom? A un’intesa che faccia gli interessi di entrambe le società, magari con i diritti tv spartiti sulle diverse piattaforme distributive, dico perché no? Ho letto le dichiarazioni in tal senso di Flavio Cattaneo. Condivido in pieno le sue parole, però a oggi non ci sono dialoghi concreti a riguardo”.

Secondo Pier Silvio Berlusconi invece «ad oggi, per un accordo con Sky onestamente non ci sono elementi. Poi tutto è possibile».  

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George Chinaglia: “Per mio padre la Lazio era la sua vita”

Il legame tra i tifosi della Lazio e Giorgio Chinaglia è davvero inscindibile. Ai microfoni di SoFoot, George Chinaglia, figlio dell’ex attaccante biancoceleste, ha provato a descriverlo.

Questi i ricordi di George Chinaglia: “Ho capito molto presto quanto mio padre fosse importante per i tifosi della Lazio, anche lui mi parlava sempre di loro. Quando arrivavamo a Roma, la gente faceva di tutto per parlargli, farsi fare un autografo o almeno toccarlo. Vedere che effetto faceva è stato davvero incredibile. Anche quando è andato a New York non ha mai dimenticato i tifosi biancocelesti. Per lui sono sempre stati importanti, come lui per loro”.

LO SCUDETTO CON LA LAZIO

“Era molto orgoglioso di aver vinto il primo scudetto della storia del club e, quell’anno, di essere stato il capocannoniere. Se ne vantava tutto il tempo (ride, ndr). Mi ha raccontato tantissimo anche di Maestrelli, di quanto fosse stato importante per lui. Era un padre per mio padre che lo amava e aveva piena fiducia”.

LA LAZIO, UN AMORE SENZA FINE

“Per mio padre la Lazio era la sua vita. Ha lavorato molto da giovane per diventare il giocatore e l’uomo che poi è stato. Lo scudetto del 1974 è stato senza dubbio il culmine di tanti anni di lavoro e sacrifici. Come mi ha sempre detto: non avrebbe potuto chiedere di meglio”.

GLI ANNI AMERICANI

Se seguiva la Lazio anche dall’America? A quel tempo era molto complicato, visto che le partite italiane non venivano trasmesse in televisione se non raramente. L’unica soluzione era di vederle con qualche amico italiano, anche si trattava sempre di repliche del giorno prima. Mi ricordo che quando la Lazio giocava e lui era negli Stati Uniti stava 90’ al telefono con i suoi amici di Roma per chiedere cosa facesse la Lazio. Sono diversi gli ex compagni che ci hanno fatto visita nel New Jersey: Pino Wilson, Giancarlo Oddi e Felice Pulici. Mio padre era davvero felice di averli qui, li ha ricevuti come dei re! (ride, ndr)”.

CHINAGLIA PRESIDENTE

“Non ricordo molto di mio padre giocatore, ero troppo giovane. Però ricordo quando è diventato presidente della Lazio: a quel tempo andavamo spesso a Roma a vedere le partite dei biancocelesti. I tifosi impazzivano ogni qual volta sbarcavamo all’aeroporto. Era sempre sorprendente vedere quanto amore nutrivano verso mio padre. Toni Malco, l’uomo che ha composto l’inno della Lazio, gli ha dedicato una canzone. Quando l’ha cominciata a cantare davanti tutti gli ex compagni di squadra di mio padre fu molto commovente. Mio papà a stento tratteneva le lacrime”.

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Lotito: “Novità su Keita e Biglia? Chiedete ai loro procuratori…”

Finito l’intervento che lo ha visto protagonista all’antimafia, il presidente della Lazio Claudio Lotito, ha parlato di mercato biancoceleste. Il patron biancoceleste sembra non aver digerito i comportamenti di Keita e Biglia e soprattutto dei loro entourage.

Ecco le parole di Lotito intercettato dai cronisti: “Borini al Milan? Di mercato ne parlerò con Tare, è lui il preposto. Prima vi lamentavate che Lotito faceva tutto, adesso invece abbiamo diviso i ruoli, ognuno ha il proprio e sulla base di questo posso dire che la Lazio è una società tranquilla che sa cosa deve fare. La Lazio farà il mercato che è giusto fare per poter competere. Una parola per i tifosi? Non nascondetevi dietro i tifosi. I tifosi si aspettano quello che la società farà. Keita rimane? Questo dovete chiederlo a Keita, o al suo procuratore, che forse chiederete meglio. Biglia al Milan è ancora possibile? Chiedetelo a loro”.

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Cristiano Sandri: “Se sono tornato allo stadio lo devo a mio figlio”

Cristiano Sandri, fratello di Gabriele ucciso in un autogrill dall’agente di polizia Spaccarotella, è intervenuto alla Voce della Nord.  Importanti le sue parole sulla Lazio e il suo decidere di tornare allo stadio a tifare la sua squadra.

Queste le parole di Cristiano Sandri: “Quest’anno è stata una bellissima soddisfazione perché è coinciso anche con l’esordio di mio figlio allo stadio. Siamo stati in Tevere, lui con il suo cucciolone. Poi ha potuto assistere a quel bellissimo spettacolo che è stata la finale di Coppa Italia direttamente in Curva Nord. E’ stato contentissimo, è voluto rimanere per tutto il tempo. Abbiamo fatto anche più di quello che ci aspettavamo. Abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati, l’Europa League, e abbiamo vinto i derby che contavano. Credo che ogni tifoso può essere contento e ci aspettiamo sempre di più l’anno prossimo”. 

RICORDI D’INFANZIA

“Ho fatto la mia prima trasferta a Pisa, ero piccolissimo mi ci portò mio padre. Non ricordo nemmeno se fosse campionato o Coppa Italia o addirittura un’amichevole: l’unica cosa che ricordo l’impianto di illuminazione dello stadio (ride, ndr). La prima in casa ricordo Manfredonia, Spinozzi, Giordano e Laudrup”.

RITORNO ALLO STADIO

Poi ancora sulla sua decisione di tornare allo stadio: “Essere tifoso è una passione che è difficilmente contenibile, anche io sono andato contro delle mie remore personali. La curva ha fatto un ottimo lavoro: ha ricreato lo spirito giusto allo stadio. Il connubio tra squadra e tifosi è stato perfetto. Noi abbiamo fatto il nostro: adesso ci aspettiamo che la società faccia altrettanto per noi. Stavamo su una china pericolosissima di disaffezione: non si poteva continuare così. Dopo la partita a San Siro contro il Milan, ho fatto subito l’abbonamento a Gabriele e io sono tornato allo stadio. Devo dire che mio figlio insieme ad alcuni miei amici mi hanno fatto superare un’iniziale difficoltà emotiva a tornare sugli spalti”. 

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Lotito all’Antimafia: “Ancora oggi ricevo minacce. Il problema violenza allo stadio è stato sottovalutato”

Claudio Lotito nel pomeriggio è stato ascoltato dall’Antimafia. Il presidente della Lazio è tornato a denunciare atti illegali all’interno di stadio. Questo quanto riportato da Tuttosport.com.

SULL’AMBIENTE NELLO STADIO

“Mai sceso a patti: tra il consenso e la legalità ho sempre scelto la legalità. Credo che sia la scelta migliore e tutti possono seguirla. Certo, a tutt’oggi ricevo al telefono minacce. Quando sono arrivato ho passato brutti momenti. Come ad esempio camion di sterco davanti casa, intimidazioni e minacce. Il tutto ha avuto conseguenze giudiziarie, sono abituato ad attraversare queste situazioni con serenità. Pensavano che mi ammorbidissi, ma in Tribunale ho sempre raccontato le cose come stanno. Ora la tifoseria di comporta correttamente. Quando sono arrivato mi fu detto di incontrare la tifoseria. Rimasi perplesso ma si presentarono tre soggetti: uno si presentò come Diabolik, e risposi di essere l’ispettore Ginko. Mi ha fatto capire come funzionava, dai biglietti omaggio alle trasferte pagate, alle coreografie. Io non collaborai così iniziarono i problemi, a partire dallo sterco di cavallo, affissioni, minacce”.

IL MURO

“Oggi invece chi sbaglia sa che troverà un muro, se scendi a compromessi è finita. Criminalità negli stadi? Il problema non è il biglietto, il problema è l’elemento criminale. Spaccio di stupefacenti, merchandising falso, reclutamento di persone per fare estorsioni e recupero crediti e c’è anche la prostituzione. I capi tifosi che possono avere quel tipo di attività spesso possono fare parte di un sistema molto più ampio come ‘ndrangheta e camorra che utilizzano questo tipo di strumento. All’inizio questo fenomeno è stato sottovalutato dalle forze dell’ordine e anche dagli stessi magistrati, sono stati etichettati come reati da stadio ma non era così. Loro erano strumento in mano ad alcune persone, questo meccanismo funziona perché c’è un coacervo di interessi. La stampa è partecipe di certi interessi. Interesse di qualcuno è istigare la tifoseria verso la mia presidenza. Quando sono arrivato il merchandising era in mano ai tifosi, io l’ho messo nei negozi, ho creato una radio e una tv che hanno contribuito a cambiare la situazione. Loro erano strumento in mano ad alcune persone, questo meccanismo funziona perché c’è un coacervo di interessi, compresa la comunicazione. Quando sono arrivato, ho messo un allenatore pagato 50mila euro mentre in altre squadre pigliavano miliardi”.

CALCIOMERCATO – L’olandese De Roon vicinissimo all’Atalanta

Il calciatore olandese Marten De Roon è vicinissimo a ritornare a Bergamo. Nonostante le smentite dei giorni scorsi l’operazione è già a buon punto.

Il centrocampista guadagna 1,4 milioni di euro. Ma si abbasserebbe volentieri l’ingaggio pur di tornare all’Atalanta. Come riporta Tuttomercatoweb la valutazione del calciatore si aggira intorno ai dieci milioni di euro. La Lazio, da tempo interessata al calciatore, nelle ultime ore ha deciso di puntare l’obiettivo su altri profili: Pasalic o Walace.

Cissè, CT Senegal, su Keita: “Grande talento ma deve crescere mentalmente”

Mercato bloccato alla Lazio. Le mancate cessioni di Biglia, de Vrij e Keita di fatto ritardano le operazioni in entrata dei biancocelesti. Il futuro dell’attaccante senegalese resta un’incognita. Sia il giocatore che Calenda, il suo procuratore, hanno detto più volte di voler lasciare Formello. Nonostante ciò però, fra qualche giorno, Keita è atteso nella capitale per iniziare la nuova stagione. Per parlare del ragazzo il ct del Senegal Aliou Cissè ha parlato a sport221.com:

“Keita è un ragazzo di talento ma deve migliorare su molti aspetti. Il nostro obiettivo è farlo crescere mentalmente e psicologicamente. Deve capire che club e Nazionale non sono la stessa cosa. È destinato a diventare un grande giocatore, ha grandi margini di miglioramento. Giocare in Africa non è facile, anzi è molto difficile. L’ho seguito nelle ultime partite della stagione e devo dire che ha disputato un gran finale. Deve continuare su questa strada. Spero che ad agosto o settembre torni con la testa giusta. Con una buona mentalità che possa aiutare il Senegal ad andare avanti e sperare in una competizione prestigiosa”.

Biava: “La Lazio è una squadra che può crescere ancora”. E su Inzaghi…

Dopo quattro anni e mezzo passati in maglia biancoceleste alla scadenza del contratto ha lasciato Formello per trasferirsi all’Atalanta. Ragazzo serio e gran lavoratore ha lasciato un buon ricordo nei tifosi capitolini. Per parlare della squadra di Simone Inzaghi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel l’ex difensore biancoceleste Giuseppe Biava.

SULLA DIFESA BIANCOCELESTE

“Il reparto difensivo è ben assortito e ha fatto molto bene nell’ultima stagione. Non ha assolutamente bisogno di ritocchi in vista della prossima stagione. Chi gioca al fianco di de Vrij riesce sempre a far bene, in qualsiasi sistema tattico. L’olandese è un difensore di assoluto livello, è il leader della retroguardia. La Lazio ha sempre giocato bene con il modulo a tre affrontando le squadre più forti del campionato. Con questo sistema di gioco la compagine biancoceleste mi è piaciuta molto. Adottando quest’ultimo modulo la squadra è decisamente più aggressiva e più propositiva offensivamente”.

SU STRAKOSHA

“Il portiere albanese nell’ultima stagione ha stupito tutti. Ha fatto bene sin dalla prima partita. Ha mostrato tutto il suo valore in ogni occasione in cui è stato chiamato in causa. Si dovrà riconfermare, anche se sarà molto difficile per lui. È giovane e ha bisogno di fiducia per crescere ma è indubbiamente un portiere valido. Può essere l’estremo difensore del futuro biancoceleste”.

SULLA PROSSIMA STAGIONE

“Giocando ogni tre giorni la preparazione settimanale cambierà. Ci sarà poco tempo per lavorare e per preparare i vari impegni. Di conseguenza si potrebbero lasciare per strada tante energie. Purtroppo disputando l’Europa League si potrebbero perdere punti in campionato. Con una rosa completa e competitiva però si può andare avanti nella competizione europea. Come facemmo noi nel 2012-2013 arrivando ai quarti di finale dell’Europa League. In ogni gara bisognerà trovare la concentrazione giusta e lavorare ogni settimana su aspetti diversi”.

SUL TECNICO BIANCOCELESTE

“Inzaghi ha sempre dimostrato di esser molto legato alla Lazio e di non aver paura di lanciare giovani nell’arco della stagione. Con un buon mix tra gioventù ed esperienza, una società come la Lazio può continuare a crescere. Esempi di questo sistema sono Keita e Cataldi. Due giovani che sono maturati molto nel club capitolino, dal Settore Giovanile fino alla Prima Squadra”.

 

Sokol Haxhia: “Strakosha merita il posto di Berisha in Nazionale”

La stella del calcio albanese Sokol Haxhia ha espresso la sua preferenza nei confronti di Strakosha su Berisha

Ecco le parole di Haxhia ai microfoni di Sportekspres.com. L’ex giocatore esalta Strakosha: “Berisha, invece di partire da una squadra di basso livello, come il Chievo, per poi salire, ha cominciato con la Lazio. Ha iniziato a fare soldi e da quel momento ha cercato anche continuità in una squadra. E’ una mia opinione. Berisha è un buon portiere, su questo non si discute. Ma vedendo la crescita tecnica e tattica di Strakosha alla Lazio, in cui gioca da titolare, l’ho detto anche al padre, Foto. Ci siamo incontrati in aeroporto, e gli dissi che Strakosha avrebbe giocato titolare, Berisha no. Parla l’esperienza alla Lazio.

Berisha è bravo, ma tecnicamente ha delle lacune, specialmente nel calcio italiano. Hanno avuto due percorsi diversi: Etrit, da ragazzino, andò dal Kosovo in Svezia. Thomas, invece, ha iniziato a giocare in Italia già nelle giovanili. Questo lo ha portato ad avere un tipo diverso di esperienza. Se il prossimo ct avrà dubbi su chi affidare la porta dell’Albania? Io non sono l’allenatore della Nazionale, ma tra Lazio e Atalanta, la prima è vista come favorita. Nonostante la giovane età, Strakosha merita di giocare rispetto a Berisha”. 

IN FRANCIA HANNO COMPLETATO LA CLASSIFICA DEI 50 GIOCATORI PIU’ FORTI DELLA LAZIO

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Ecco il podio dei 50 giocatori più forti della storia della Lazio

Ecco finalmente pubblicato il podio dei 50 giocatori più forti della Lazio

In questi tre giorni il portale francese SoFoot ha pubblicato una classifica dei giocatori più forti della storia della Lazio. Abbiamo già visto molti nomi, alcuni noti, altri un po’ meno. Alcuni scontati ed altre sorprese incredibili. Ebbene oggi il portale ha pubblicato il podio conclusivo:

3. Giuseppe Signori: Tre volte capocannoniere della Serie A con la maglia biancoceleste, si classifica al terzo posto dei giocatori che hanno scritto la storia della Lazio.

2. Alessandro Nesta: Cresciuto nel club, capitano a 21 anni, Alessandro Nesta si classifica secondo nella Top 50 dei giocatori che hanno scritto la storia della Lazio. E’ lui che si è sacrificfato nel 2002 per salvare il suo club del cuore dal fallimento.

1.Giorgio Chinaglia: Bomber indimenticabile campione d’Italia  del 1974, Giorgio Chinaglia si classiffica al primo posto della Top 50 dei giocatori che anno scritto la storia della Lazio.

Ecco secondo i francesi i tre più forti della storia della Lazio. Se vi siete persi il resto della classifica, qui c’è la prima parte e qui la seconda

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CALCIOMERCATO – Milan Borini, Lotito è furioso. E ora Biglia…

Altra brusca frenata sul fronte Biglia – Milan. Stavolta la colpa è di…Borini. Lotito è una furia

Sembrava tutto fatto all’inizio e invece non è stato così. Ma di quale trattativa stiamo parlando? Di due trattative in realtà. Si tratta di Biglia al Milan e Fabio Borini alla Lazio. Entrambi i giocatori sembravano prossimi a  trasferirsi nelle nuove squadre, invece per l’argentino si è registrata una brusca freanata mentre l’attaccante italiano si è trasferito in un altra squadra. Quale? Il Milan. Infatti secondo quanto riportato da Premium Sport, Lotito sembra essersi stizzito per la chiusura della trattativa con l’attaccante. Questo comporterà molto probabilmente che Lotito non abbasserà le sue pretese economiche nemmeno di un euro dalla sua richiesta di 25 milioni.

QUALE SARA’ MAI IL FUTURO DI FEDERICO MARCHETTI?

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