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UFFICIALE – Luciano Spalletti nuovo allenatore dell’Inter

Luciano Spalletti è il nuovo tecnico dell’Inter. E’ stata la stessa società neroazzurra a renderlo noto attraverso un comunicato apparso sul sito ufficiale:

“F.C. Internazionale è lieta di annunciare Luciano Spalletti come nuovo tecnico della prima squadra. L’allenatore verrà presentato mercoledì pomeriggio alle ore 12:00 nella sala stampa del Centro Sportivo Suning in memoria di Angelo Moratti. Spalletti ha firmato un contratto di due anni con l’Inter e nella giornata di lunedì 3 luglio dirigerà il primo allenamento della squadra”. 

10 giugno 1914 – La fondazione del CONI

Il 10 giugno del 1914 fu fondato il CONI. Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano è un’organizzazione, facente parte del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), creata per curare l’organizzazione e il potenziamento dello sport italiano attraverso le federazioni nazionali sportive e, in particolare, per curare la preparazione degli atleti al fine di consentirne la partecipazione ai Giochi Olimpici; altro importante obiettivo del CONI è la promozione dello sport nazionale. Dal 1919 il Comitato divenne la federazione delle federazioni.

Giuridicamente è un ente pubblico non economico, posto sotto la vigilanza del Ministero per i beni e le attività culturali, ed è la confederazione delle federazioni sportive nazionali e delle discipline sportive associate (artt. 1 e 2 del d.lgs. 8 gennaio 2004 n. 15). Il primo presidente della storia del CONI fu il marchese Carlo Compans de Brichanteau, deputato del Regno, che già era stato a capo dei Comitati temporanei per le Olimpiadi del 1908 e del 1912.

Il movimento sportivo venne utilizzato, anche per fini propagandistici, dal fascismo che puntò sullo sport per “l’elevazione fisica e morale degli italiani”. Il segretario del Partito Nazionale Fascista Achille Starace ricoprì, dal 1933 al 1939, anche la carica di presidente del CONI. Durante la presidenza di Raffaele Manganiello, Il regime fascista, con la legge 16/2/1942, n. 426, riconobbe il CONI ente di diritto pubblico con personalità giuridica e con organi territoriali; da qui l’istituzione dei comitati provinciali e regionali. Tale inquadramento normativo è rimasto invariato per oltre mezzo secolo.

Commissario straordinario del CONI fra il 1944 ed il 1946, scelto dal governo Bonomi e confermato dal governo Parri, venne nominato Giulio Onesti. Nominato praticamente per liquidare il CONI, anche con l’aiuto di Adriano Ossicini ed altri appassionati, Onesti riuscì ad evitarlo ed a rilanciare l’ente. A novembre del 1945, soppressi i contributi statali all’ente sportivo, ideò la gestione – attraverso la SISAL – dei Concorsi pronostici sugli avvenimenti sportivi con l’introduzione del Totocalcio, passato poi nel 1948 alla gestione del CONI. Nel 1965 ottiene dal Parlamento l’approvazione della legge per la ripartizione degli introiti del Totocalcio suddivisi al 50% fra CONI e Stato. Divenne presidente il 27 luglio 1946 per volere del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi e convalidata il 10 agosto 1947 dal Consiglio Nazionale del CONI. Contribuì anche all’ampliamento della già esistente Biblioteca del CONI di Roma costituita nel 1940 da Bruno Zauli. A partire dal 1947 si impegnò personalmente in una campagna di raccolta di documenti e libri sportivi portando la Biblioteca ad avere la più ampia raccolta, in Italia, specializzata nello sport e nell’educazione fisica. Una raccolta composta da circa 35mila volumi, tra cui un fondo antico, oltre 2.000 testate di periodici, per metà italiani e per l’altra metà stranieri, e 39 quotidiani.

Durante la sua presidenza furono assegnati dal Comitato olimpico internazionale al nostro paese i Giochi Olimpici Invernali di Cortina d’Ampezzo del 1956 e i primi Giochi olimpici di Roma 1960. Nel 1966 nasce la Scuola centrale per i Maestri dello sport. Nel 1968 nascono i Giochi della Gioventù. Nel 1978 Onesti fu dichiarato ineleggibile da una nuova legge e venne sostituito da Franco Carraro, all’epoca presidente della FIGC. Con la “legge Melandri”, avente ad oggetto il riordino del CONI, poi quella contenente una norma di riassetto del CONI e, poi ancora, con la riforma “Pescante”, recante modifiche ed integrazioni del riordino attuato nel 1999, si è arrivati all’attuale assetto istituzionale del Comitato.

Il CONI riconosce: 45 federazioni sportive, 19 discipline associate, 17 enti di promozione sportiva nazionali, 1 ente di promozione sportiva territoriale, 19 associazioni benemerite. Lo sport per disabili è affidato al Comitato Italiano Paralimpico (CIP), da cui dipendono 20 Federazioni Sportive Paralimpiche. Affiliate al CONI ci sono 95.000 società sportive con 11 milioni di tesserati. Gli organi di governo del CONI sono il Consiglio nazionale e la Giunta. Per il quadriennio 2013-2017 la giunta, oltre al presidente Malagò, è composta da: Giorgio Scarso (vicepresidente vicario), Luciano Buonfiglio (vice presidente), Giancarlo Abete, S. Anesi, Franco Chimenti, P. Barelli, Fabio Pigozzi. I rappresentanti degli atleti sono Fiona May e Alessandra Sensini, mentre il rappresentante dei tecnici è Valentina Turisini. Rappresentante del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) è Luca Pancalli.

RUSSIA 2018 – I risultati delle partite del venerdì

Serata di qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018. Perde la Francia. Torna  avincere l’Olanda. Vola il Portogallo di Cristiano Ronaldo, che ne timbra due

ROAD TO RUSSIA 2018

Di seguito tutti i risultati della serata

ANDORRA – UNGHERIA: 1-0

BIELORUSSIA – BULGARIA: 2-1

BOSNIA – GRECIA: 0-0

ESTONIA – BELGIO: 0-2

FAR OER – SVIZZERA: 0-2

GIBILTERRA – CIPRO: 1-2

LETTONIA – PORTOGALLO: 0-3

OLANDA – LUSSEMBURGO: 5-0

SVEZIA – FRANCIA: 2-1

Il dottor Lovati preoccupato: “Senza i suoi big per la Lazio sarà dura”

Il dottor Lovati, ex consulente medico della Lazio, ha esternato il suo dispiacere e le sue preoccupazioni in meito al calciomercato biancoceleste

BIGLIA E KEITA DIFFICILE DA SOSTITUIRE SECONDO LOVATI

Le sue parole a Radiosei: “Keita ci ha portato molti punti quest’anno. Insieme a Felipe Anderson sono i due esterni più forti del campionato. Credo che l’eventuale perdita di Keita possa essere più grave di quella di Biglia, il senegalese è molto giovane e non vedo profili che possano sostituirlo. Se poi partissero tutti e tre i big e riuscissimo ad acquistare giocatori altrettanti validi migliorando la squadra ben venga. Ma  visto il passato sono scettico”.

LE CONDIZIONI DI DE VRIJ

“De Vrij ha subito l’intervento che è andato bene, hanno anche cercato di non sovraccaricarlo. Ci sono soggetti che hanno fragilità cartilaginee, non credo sia il caso di de Vrij. Bisogna gestire il problema in una certa maniera, la cartilagine va sostituita. Credo che de Vrij andrà sempre meglio ma deve sapersi gestire, deve fare un lavoro importante che lui sta già facendo in Olanda”.

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LE ACCUSE DI PINELLI A CALENDA

Pinelli (Mediaset) attacca Calenda: “Vuole Keita via dalla Lazio”

Botta e risposta tra Pietro Pinelli, giornalista di Mediaset Premium e Calenda, procuratore di Keita. Due voci, due diverse correnti di pensiero. Chi avrà ragione tra i due? A chi credere?

CALENDA STA SBAGLIANDO CON KEITA

Ecco l’intervento di Pinelli a Radiosei: “Adesso abbiamo capito chi in tutta questa vicenda dice delle mezze verità. Calenda si è palesato davanti alla telecamere dicendo una delle tante cose sbagliate. Affermare che nell’incontro di martedì con Lotito non ci sia stata una proposta di rinnovo contrattuale è sbagliato. Lo zampino della Juventus che ha promesso in tempi non sospetti un contratto a partire dal 2018 è chiaro. Poi farà un’offerta al ribasso alla Lazio per portarlo via prima. A differenza di altre società la Juventus non ha chiesto alla Lazio l’autorizzazione di parlare con il giocatore. Keita in questa vicenda è una vittima più o meno diretta. Se davvero il ragazzo volesse essere grato alla Lazio, più che rinnovare il contratto, ora dovrebbe accettare l’offerta del Milan. La prima cosa che Calenda disse a Keita è stata quella di bloccare l’ipotesi di un suo rinnovo con la Lazio. Adesso credo che al 95 per cento vada alla Juventus. Le possibilità che ci vada ad agosto sono le stesse rispetto a quelle di uno svincolo tra un anno”.

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IL TWEET DI CALENDA CONTRO PINELLI E I GIORNALISTI

Calenda twitta contro i giornalisti: “Inventate di meno su Keita”

La lunga telenovela che ha come protagoniti la Lazio, Keita, Calenda e le squadre pretendenti al senegalese, si arricchisce ogni giorno di nuovi dettagli e colpi di scena. Voci, rumors, smentite e comunicati. Ora è la volta del procuratore del numero 14

CALENDA CONTRO TUTTI, A DIFESA DI KEITA

I tifosi della lazio non sanno più a quali notizie credere sulla questione Keita. Ogni giorno escono nomi di nuove squadre. Ad ogni ora escono scenari diversi. Ed ogni minuto c’è qualche addetto ai lavori che esprime la sua versione dei fatti. Eppure la fine non si riesce ancora a vedere. Sembra come passeggiare all’interno di un buio tunnel, in attesa di una luce che tarda ada arrivare per fare chiarezza sul tutto. Ed ecco che Calenda, procuratore del giovane fenomeno, twitta contro Pinelli, giornalista Mediaset, reo di “non essere imparziale e di inventare notizie“. Di seguito il tweet. A chi bisogna credere?

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FOCUS: LAZIO PUNTO DI ARRIVO O DI PARTENZA PER I CALCIATORI?

Ma la Lazio è un punto di partenza o un punto di arrivo per i calciatori?

Cio’ che sta accadendo negli ultimi 12 anni ha fatto storcere il naso a molti tifosi biancocelesti. La Lazio alterna annate piene di soddisfazioni, ad altre completamente anonime e deludenti. Ciò dipende anche dalle scelte di mercato e dalle decisioni dei calciatori di giocare in altri club

LAZIO, COSA SEI PER I CALCIATORI?

La vera domanda è se i calciatori vedono la compagine biancoceleste come un punto di patenza oppure come un punto di arrivo. Domanda legittima visti gli scenari di mercato che si sono verificati nel passato e che, ahinoi, potrebbero verificarsi nell’immediato futuro. Una volta la lazio era vista come un traguardo importante raggiunto dai calciatori. E’ vero che mi riferisco all’era di Cragnotti, dove il livello e le ambizioni era altissimo. Ora ci si trova dinanzi a situazioni contrastanti. La squadra è capace di fornire prestazioni altissime come le conquiste di Coppe Italia e Supercoppe Italiane, buoni piazzamenti nell’Europa League, ad annate storte ed avare di soddisfazioni. L’altalena di risultati rende l’appeal della società controverso. Calciatori come Immobile e Parolo la vedono come punto di arrivo, altri la pensano al contrario.

VIA DALLA LAZIO PER VINCERE

C’è chi come Lichtsteiner, Kolarov, Pandev è andato via per vincere nei grandi club dopo essersi messo in mostra in biancoceleste. Poi chi come Candreva, Keita, Biglia se ne è andato o se ne sta andando su a Milano per tentare di trionfare con i milioni cinesi. C’è chi ha “usato” la Lazio come trampolino di lancio, cosa che sta accadendo molto di continuo ultimamente.

A questo punto chiediamo a tutti i nostri lettori e tifosi: “Secondo voi i calciatori vedono la Lazio come trampolino di lancio o come punto di arrivo?”.

Marco Corsini

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RAMBAUDI PESSIMISTA SUL FUTURO BIANCOCELESTE

Rambaudi scettico: “Senza Biglia e Keita sarà un fallimento”

Con le probabili partenze di Keita e Biglia, la Lazio potrebbe perdere un’ossatura importante della rosa. Due top player che sarà difficile rimpiazzare. Roberto Rambaudi è molto scettico sul futuro dei biancocelesti

RAMBAUDI PESSIMISTA

L’ex attaccante laziale, è intervenuto a Radiosei per analizzare le voci di mercato di questi giorni. Su tutte, le possibili partenze di Biglia a Keita. Ecco il pensiero dell’ex calciatore: “Quello che dicono le due parti vale poco rispetto ai fatti. Il problema è che la Lazio cederà Biglia e Keita. Siamo arrivati ad un punto in cui qualsiasi tipo di proposta è stata fatta con ritardo. Inzaghi ha fatto un grandissimo lavoro dal punto di vista tecnico e ora si va perdendo l’asse centrale della squadra questo è un mezzo fallimento. Poi che si dica che la Lazio comprerà giocatori più forti va bene, ma io non ci credo perché se incassi 22 milioni per Biglia, per comprare un giocatore più forte devi spendere di più, perché un top player ha quel valore“.

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LEGGI GLI AUGURI DEI CALCIATORI DELLA LAZIO A KLOSE

LAZIO SOCIAL – Gli auguri di Marchetti, Cataldi e Anderson a Miro Klose

Tanti auguri Re Miro. Oggi il tedesco che ci ha fatto sognare compie gli anni. Ed arrivano tanti auguri di buon compleanno dai suoi ex compagni alla Lazio. Tramite i profili Twitter ed Instagram

AUGURI KLOSE BY…

Federico Marchetti, Danilo Cataldi e Felipe Anderson hanno postato sui social i loro personalissimi auguri a Miro Klose. Eccoli qui di seguito:

 

Auguri Campione!!!

Un post condiviso da Danilo Cataldi ✔️ (@danilocat32) in data:

Parabéns lenda. Miro Klose ❤🙌🏽

Un post condiviso da Felipe Anderson (@f_andersoon) in data:

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LAZIO – GONZALO RODRIGUEZ SI APRE UNO SPIRAGLIO

Resta aperta la pista Gonzalo Rodriguez. La conferma del procuratore

Giorni caldi in casa Lazio sul fronte calciomercato. Con de Vrij ancora titubante, i biancocelesti stanno seguendo gli sviluppi intorno a Gonzalo Rodriguez, libero a parametro zero

GONZALO RODRIGUEZ – LAZIO, CONTINUA IL TIRA E MOLLA

Nelle settimane scorse l’ex Fiorentina era stato accostato prepotentemente all’Olympiakos. Il club greco sembrava una destinazione gradita all’argentino, vista la possibilità di giocare la Champions League. Ma qualcosa ha interrotto le trattative. A confermare ciò è il suo agente, Raul Iglesias. Intervistato da tuttomercatoweb.com, il procuratore ha fatto chiarezza: “Non c’è nessun accordo o promessa con il club greco. Stiamo valutando tutte le possibilità. Cìè anhe interesse da parte di club italiani”. Chiaro il riferimento alla Lazio, che da tempo lo sta monitorando. Resta, quindi, aperta la questione Rodriguez.

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LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI IMMOBILE

Immobile si complimenta con Lotito e Tare. E sulla Nazionale…

Presso il centro tecnico di Coverciano si è tenuta la conferenza stampa in vista della sfida contro il Liechtenstein. Ai microfoni anche il biancoceleste Ciro Immobile. L’attaccante napoletano oltre a parlare della Nazionale si è soffermato anche sulla stagione della Lazio.

SU BELOTTI 

“Sta vivendo il momento in maniera serena, Anche perché si deve sposare. Ma lui pensa al calcio, è un grande professionista”.

SULLA PRESSIONE

“Ci sta, siamo una grande nazionale. Il mister sta gestendo bene le forze. Ad esempio hafatto giocare Eder per far riposare Belotti. Credo che il lavoro svolto sin qui sia molto positivo”.

SUI TANTI GOL DA FARE

“Ci può stare ma siamo professionisti. Lavoriamo ogni giorno per poter concretizzare e centrare gli obiettivi. Sappiamo che è una partita in cui bisogna vincere facendo tanti gol. E’ difficile ma dobbiamo crederci”
.

SULL’ATTACCO CHE VERRA’ UTILIZZATO AL MONDIALE 

“Si saprà solo il prossimo anno. Il tecnico ha sempre premiato la meritocrazia. Ora ci siamo noi. Quando sei in Nazionale devi fare di tutto per restarci, lavorando col club per raggiungere gli obiettivi. Solo l’anno prossimo il mister dirà chi saranno i 23 che si giocheranno il mondiale”.

SULLA SPAGNA 

“Prima abbiamo lavorato sull’Uruguay, ora sul Liechtenstein. Pensiamo a una gara alla volta”.

SU UN POSSIBILE PASSO FALSO DELLA SPAGNA

“Ci spero. Sarei bugiardo se dicessi il contrario. Si lotta per una cosa talmente importante che uno spera sempre nel meglio”
.

SUL GRUPPO AZZURRO

“Chiellini ha ragione. Il mister ha lavorato anzitutto sulla consapevolezza di poter vincere contro ogni squadra. Mi sento in dovere di portare i più giovani verso questo pensiero. È normale che loro, che vengono dall’Under 21, si sentano coccolati da noi. Giorgio ha ragione. Donnarumma mi ha chiesto cosa ne pensassi, gli ho detto che la scelta di andare a giocare con l’Under sia ottima. Io l’ho fatta, si fa tanta esperienza. Aggiungo un pensiero all’Under 20: è stato fatto un percorso davvero importante, vanno fatti i complimenti. Spero che l’Under 21 faccia meglio, hanno giocatori per poter vincere”
.

SULLE DEBOLEZZE DELLA SPAGNA

“Non le so, non posso saperlo. Però credo che possiamo arrivare davanti: l’Italia si riunisce come nazione nei momenti che contano. Poi c’è la consapevolezza del gruppo e di dover fare la partita perfetta”
.

SULLA STAGIONE DELLA LAZIO E SUL MERCATO

“Credo che in questi anni Tare e Lotito abbiano fatto un ottimo lavoro. Abbiamo fatto un campionato che sarebbe stato da 10 con la Coppa Italia. Se un giocatore fa bene è ovvio che poi abbia diverse richieste. Tocca alla dirigenza fare le valutazioni per stravolgere la squadra”.

Terza stagione in maglia biancoceleste per l’instancabile Marco Parolo

Terza stagione di Marco Parolo con la maglia della Lazio. Il centrocampista lombardo è il calciatore biancoceleste che quest’anno può vantare la media di chilometri percorsi per partita più alta della squadra. Il numero 16, infatti, può vantare una media di 11,719 chilometri macinati in ogni gara.

Altro dato interessante registrato da Marco Parolo è quello dei tackle vinti: ben 100. Quest’ultimi, con i 165 duelli aerei effettuati, certificano il lavoro svolto dal centrocampista in fase di non possesso. Ma non solo muscoli e contrasti, anche intelligenza e visione di gioco. Il calciatore di Gallarate infatti, in fase d’interdizione, è riuscito a realizzare anche 60 anticipi.

Inoltre in fase offensiva Parolo è andato alla conclusione 57 volte mettendo a segno 5 gol.

ITALIA SOCIAL – Ciro Immobile carica gli Azzurri (FOTO)

Dopo la vittoria nell’amichevole con l’Uruguay un nuovo appuntamento per gli Azzurri. Domenica prossima alle 20,45 l’Italia affronterà alla Dacia Arena di Udine il Liechtenstein. La sfida è valevole per la qualificazione ai Mondiali. Ciro Immobile su Instagram ha caricato l’ambiente: “Prepariamo con grande entusiasmo l’ultima partita dell’anno… Ci vediamo a Udine! Forza Azzurri“.

Cuore Lazio: ripulito il muro della torretta di Piazza della Libertà

Dopo l’ennesimo sfregio subito dal popolo laziale, partorito da menti malate che si nascondono tra i veri tifosi giallorossi, ci ha pensato la S.S. Lazio Atletica Leggera a rimettere le cose a posto.

L’atto vandalico perpetrato tre giorni fa sul muro della torretta di Piazza della Libertà è stato cancellato. Il luogo più caro ai tifosi laziali – oltre ad essere il posto dove è nata la Lazio ospita attualmente la sede della Fondazione Gabriele Sandri – è stato ripulito dall’azione infame compiuta da mani ignote. Questa mattina il vicepresidente della sezione Atletica Giovanni Carrara e Cristiano Sandri si sono armati di pennellessa e secchiello e in pochi minuti la scritta è stata cancellata.

 

Filippini: “Spero di avere una chance ad Auronzo, Cataldi si taglierebbe una gamba per giocare nella Lazio”

Lorenzo Filippini, terzino della Lazio attualmente in forze con la Ternana, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olimpia. Di seguito riportiamo le sue parole.

SULLA SPERANZA DI TORNARE ALLA LAZIO

“Dopo esser cresciuto con la maglia della squadra del mio cuore, sono andato in giro per l’Italia per maturare e vivere esperienze importanti affinchè la mia crescita professionale si sviluppasse. Per completarla definitivamente, credo e spero sia arrivato il mio momento alla Lazio con un allenatore che per me, per i giovani con cui ha lavorato, ma soprattutto per la società biancoceleste, rappresenta una garanzia di livello assoluto”.

SU INZAGHI

“Tutti noi ragazzi delle giovanili, me compreso, eravamo sicuri e convinti che Simone facesse bene. Abbiamo dato tutto per lui ed il mister ha fatto lo stesso per noi. Ci conosce alla perfezione sotto l’aspetto tecnico, tattico, fisico, comportamentale, il mio obiettivo è avere una chance al ritiro di Auronzo di Cadore per potermi guadagnare una eventuale conferma e far parte del gruppo nella prossima stagione”.

SUL RUOLO

“Chiedete direttamente al tecnico… Posso ricoprire più zone nella fascia sinistra del campo, in una difesa a 3, a 4 o a 5. In caso contrario, si potrebbe palesare per me un altro prestito annuale, ma ripeto, il mio sogno è sposare la causa laziale”.

SU KEITA E CATALDI

“Con Keita siamo cresciuti a Roma, un ragazzo fantastico diventato un top player come le attenzioni dei migliori club italiani ed europei dimostrano. Per la Lazio sarebbe una grave perdita, difficile da colmare e sostituire, vedremo il mercato cosa dirà. Cataldi si taglierebbe una gamba pur di giocare nella sua Lazio. Danilo ha in mente solo questo, ora dovrà valutare con la dirigenza biancoceleste quale sarà per tutti la soluzione migliore”.

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LAZIO-DE ROON E’ FATTA, LEGGI QUI

Regalia: “Serve un attaccante vicino Immobile, Inzaghi ha meritato il rinnovo”

L’ex direttore sportivo della Lazio, Carlo Regalia, è intervenuto ai microfoni di Lazio style Radio. Di seguito riportiamo le sue parole.

SUL MERCATO

“Nella prossima stagione alla squadra biancoceleste -spiega Regalia-  servirà un attaccante che possa giocare alle spalle di Immobile. Il numero 17 biancoceleste ha dimostrato di essere particolarmente abile nella creazione di spazi per favorire gli inserimenti dei compagni, ma per la prossima stagione servirà una spalla che possa prendere il suo posto in area di rigore. Credo che alla Lazio, in particolare, serva un trequartista in grado di andare incontro al pallone al posto di Immobile”.

SU INZAGHI

“Inzaghi ha meritato il rinnovo del contratto. È giusto che il tecnico sia entusiasta di ciò. Lui ha sfruttato al meglio l’occasione concessa dalla Lazio nella scorsa annata: i giocatori hanno dato il massimo per il proprio allenatore. Ciò significa che i ragazzi provano grande stima nei confronti di Inzaghi. Se il tecnico piacentino dovesse confermarsi nella prossima stagione, la squadra biancoceleste potrebbe vantare un roseo futuro.Simone Inzaghi si è conquistato la carriera attraverso il lavoro ed il sacrificio, ciò dimostra tutto il suo carattere. In questo modo, i suoi calciatori devono aver acquisito la stessa mentalità del loro tecnico. Si vede che sta facendo il suo mestiere con passione e nel migliore dei modi. È innegabile, le squadre acquisiscono il carattere del loro allenatore. Quest’ultima caratteristica è molto importante”. 

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LAZIO E’ FATTA PER DE ROON, LEGGI QUI

CALCIOMERCATO – Spunta Falcinelli, ma il Sassuolo chiede la meglio gioventù laziale…

Oltre alle cessioni, la Lazio deve cominciare seriamente a rinforzarsi. La prossima stagione la squadra di Inzaghi disputerà anche l’Europa League e l’allenatore piacentino avrà bisogno di una squadra pronta e con molte alternative. Nelle ultime ore, per l’attacco, è spuntato il nome di Diego Falcinelli.

IL SASSUOLO VUOLE I GIOVANI BIANCOCELESTI

Iniziano le grandi manovre anche in entrata per la nuova Lazio di Inzaghi. In questi giorni si parla solo di cessioni eccellenti, ma la dirigenza biancoceleste si sta muovendo anche in entrata. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la Lazio starebbe sondando il nome di Diego Falcinelli per l’attacco. Nome nuovo, finito da pochi giorni sul taccuino di Tare. Il cartellino dell’attaccante, 13 goal in stagione con la maglia del Crotone, è di proprietà del Sassuolo. La dirigenza neroverde vorrebbe però inserire nella trattativa alcuni giovani provenienti dal vivaio biancoceleste. Si tratta di Cataldi, Palombi e Germoni. La Lazio tuttavia non sarebbe disposta a perdere la sua ‘meglio gioventù’ a titolo definitivo. Le parti torneranno a parlare nei prossimi giorni. Il profilo di Falcinelli piace, ma Lotito non è disposto a sacrificare i gioielli del vivaio laziale…

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LAZIO PIU’ VICINA A DE ROON>>>LEGGI QUI

CALCIOMERCATO- Lazio, De Roon è fatta: arrivano conferme dall’Inghilterra

Marten De Roon è sempre più vicino alla Lazio, arrivano conferme anche dall’Inghilterra.

Il centrocampista olandese, Marten De Roon, è pronto ad approdare nella capitale. Secondo quanto riportato dal quotidiano inglese Daily Star,infatti, il calciatore del Middlesbrough sta cercando un accordo con la Lazio. Il ventiseienne ha già giocato in Serie A con l’Atalanta facendo una buona impressione. E’ stato ceduto in Inghilterra per 16 milioni e ora potrebbe tornare in Italia. L’accordo potrebbe essere trovato sulla base di 13,5 milioni di Euro. Con l’arrivo del centrocampista olandese, l’idea Badelj della Fiorentina verrebbe accantonata e si procederà a cercare un attaccante da affiancare a Ciro Immobile.

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LEGGI LA VERITA’ SULL’INCONTRO CALENDA-LOTITO

Incidente in pista per Max Biaggi: le condizioni sono gravi

Brutto incidente in moto per Max Biaggi. Il pilota romano si è schiantato questa mattina a Latina sulla pista del Sagittario dove erano in corso delle prove per gli internazionali di Supermoto. La gara è prevista per l’11 giugno.

CONDIZIONI GRAVI

Biaggi è stato subito trasportato con l’elicottero Pegaso 44 all’ospedale San Camillo di Roma in codice rosso per un trauma toracico e spinale. Il pilota, quattro volte campione del mondo nella classe 250 e due volte campione mondiale Superbike, è vigile e cosciente e sembra non essere in pericolo di vita. Non si hanno maggiori informazioni a riguardo. A breve si attende il bollettino medico. Forza Max!

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Mauri: “Per la Lazio una stagione fantastica, prossimamente ho un appuntamento con la società”

L’ex capitano della Lazio, Stefano Mauri, è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb. Di seguito riportiamo le sue parole.

“Ho sentito sia Tare che Lotito – ha spiegato Mauri- ci siamo dati appuntamento nelle prossime settimane. Adesso hanno altri problemi da risolvere. Poi ci sarà tempo per parlare. Hanno risolto il problema dell’allenatore, il rinnovo Inzaghi se lo è meritato alla grande. Il quinto posto non fa abbassare il voto di quest’anno. E’ vero che essere quarti sarebbe stato diverso, ma tanto non cambia nulla in termini di obiettivi, l’accesso diretto in Europa è stato raggiunto. Bravo Simone ad aver trovato la giusta quadratura della squadra. E’ stata una stagione fantastica, peccato solo per l’ultima giornata e per la finale di Coppa Italia”.

SUL CASO KEITA

“Sicuramente ognuno fa il gioco delle parti. La verità non la sapremo mai, ognuno dice le cose a suo modo. Da fuori non so se è stato proposto o no il rinnovo. In questi casi va trovato un compromesso: rinnovare un giocatore o trattenerlo controvoglia non fa mai bene. Ma al tempo stesso la società deve fare i propri interessi. Queste situazioni si creano spesso in casa Lazio, il motivo non lo so, specialmente dopo questo tipo di annata in cui tutto è andato bene e si penserebbe che i giocatori vogliano restare. E invece non è così”.

SULLA CESSIONE DI BIGLIA

“Bisogna sempre vedere cosa scatta nel giocatore. Ha dimostrato di essere molto attaccato a questi colori, in diverse situazioni ha voluto giocare a ogni costo anche se era meglio riposasse. In questo momento se ha deciso di andare via probabilmente ha capito di avere bisogno di nuovi stimoli. Certe volte sei in una squadra qualche anno e hai bisogno di nuovi stimoli, di cambiare aria”.

SULLA FASCIA DI CAPITANO

“Con me si andava per anzianità, e quindi andrebbe a Radu. Quando andai via io, però, Stefan o non se la sentì o la Lazio fece altre scelte. Allora potrebbe essere Lulic. Ma alla fine credo che se la società ha scelto questa volta, sceglierà anche nelle prossime occasioni. Secondo me la fascia di capitano è un conto, essere capitano è un altro. La squadra sa quali sono i punti di riferimento nello spogliatoio. Al di là della fascia, conta chi riceve i gradi dal gruppo”.

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