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CALCIOMERCATO – Gli occhi della Fiorentina su un laziale in prestito

Manca ancora più di un mese all’apertura ufficiale della sessione invernale di calciomercato, ma le squadre italiane si stanno già muovendo per colmare le lacune mostrate in questa prima parte di stagione. La Fiorentina, secondo il quotidiano La Nazione, avrebbe messo gli occhi su un biancoceleste in prestito, Danilo Cataldi.

PIOLI VUOLE CATALDI

CALCIOMERCATO – Il tecnico viola Stefano Pioli ha chiesto alla dirigenza rinforzi a centrocampo. La Fiorentina si starebbe muovendo e proprio in quest’ottica starebbe monitorando il profilo di Danilo Cataldi, attualmente in prestito al Benevento dalla Lazio. Il tecnico viola lo conosce dal periodo in cui allenava il club di Lotito. A riportarlo è il quotidiano fiorentino La Nazione, che nel suo articolo spiega come il centrocampista romano potrebbe approdare in viola, con il benestare della Lazio, con la stessa formula con cui in estate è approdato al Benevento. Si parla dunque di un prestito con riscatto fissato a 6 milioni e obbligatorio in caso di raggiungimento di determinati obiettivi. Il club dei Della Valle sarebbe disposto a girare Sebastian Cristoforo al Benevento come una sorta di contropartita. Si attendono ulteriori sviluppi.

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DERBY – Entra nel vivo il piano sicurezza: le ultimissime

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Entrano nel vivo nella Capitale le operazioni per garantire la sicurezza dei circa 55mila spettatori che domani pomeriggio (ore 18) assisteranno al derby Roma-Lazio.

(ANSA) – ROMA, 17 NOV – E’ pronto il piano di sicurezza per il derby Roma-Lazio di domani all’Olimpico. Secondo quanto si è appreso, le misure scatteranno già da stasera con controlli nel centro storico della Capitale, frequentato da tifosi di entrambe le squadre. Da stanotte verranno effettuate le bonifiche delle aree verdi intorno allo stadio e controlli sullo specchio d’acqua del Tevere davanti all’Olimpico con la polizia fluviale. Saranno circa mille gli agenti delle forze dell’ordine impiegati per garantire la sicurezza. I tifosi delle due squadre confluiranno allo stadio dalle direttrici opposte: ponte Milvio e piazzale Clodio. Massima l’attenzione a evitare contatti. Al lavoro anche la Digos su eventuali criticità. Il piano sicurezza verrà messo a punto durante un tavolo tecnico in corso in Questura.

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Ritorno in Nazionale di Radu, ora la Romania fa sul serio

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Missione nella Capitale per il ct della Romania Cosmin Contra. Obiettivo…Stefan Radu.

La Romania sembra decisa a riportare Stefan Radu in Nazionale. Alla Federazione del paese est europeo non sono passate inosservate le ottime prestazioni del terzino della Lazio, che ne hanno fatto una pedina imprescindibile dello scacchiere di Inzaghi. Per questo, Cosmin Contra è pronto a sbarcare in Italia per tentare ancora una volta a convincerlo a ritornare sulla scelta – fatta ormai anni fa, per via delle troppe partite – di non rappresentare il suo Paese.

Il ct romeno – riporta gsp.ro – sarà quindi all’Olimpico per assistere a Roma-Lazio e provare a parlare con Radu. Successivamente, Contra farà tappa anche fuori della Capitale, per visionare anche Chiriches del Napoli, Hagi della Fiorentina e Stoian del Crotone.

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A. Filippini elogia la Lazio e i suoi giocatori. E consiglia Immobile sul derby

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A poco meno di 36 ore dal derby, l’ex centrocampista biancoceleste Antonio Filippini è intervenuto per dire la sua sulla stracittadina.

Antonio Filippini sa bene come si vince il derby. Nelle due volte in cui l’ha giocato con la maglia della Lazio (entrambe nella stagione 2004-2005), infatti, non ha mai perso: nella prima, datata 6 gennaio 2005, addirittura contribuì, insieme al gol di Di Canio, alla vittoria per 3-1 sulla Roma, grazie all’impegno indefesso che lo ha posto di diritto nel cuore dei tifosi biancocelesti. Alla vigilia, l’attuale allenatore del Trento è intervenuto ai microfoni di Elle Radio per dire la sua proprio sulla stracittadina.

La Lazio, rispetto agli altri club, è una squadra molto unita, si vede chiaramente l’unione di intenti del collettivo. Con questo obiettivo si raggiungono dei traguardi importanti. I biancocelesti stanno dimostrando di essere una grande squadra non da oggi, ma da un anno e mezzo. Luis Alberto? É un giocatore che sa regalare quel qualcosa in più alla Lazio, pur giocando tra le linee sa farsi trovare in diverse posizioni, sempre smarcato. Detto questo, c’è un impianto di gioco talmente preciso che ogni suo movimento riesce ad essere valorizzato. Milinkovic e Leiva? Si tratta di due giocatori che trovano nella qualità tecnica e nella corsa grandi doti, oltre a saper giocar bene con la palla sono bravi in fase di non possesso, sanno contrastare gli avversari e ripartire nel momento giusto.

IMMOBILE

Il derby è un appuntamento che capita al momento giusto per Immobile, sicuramente sarà deluso per l’eliminazione dai Mondiali, ma si tratta di una partita che può essere affrontata nel giusto modo senza farsi influenzare dalla recente delusione. Dovrà sfruttare sicuramente il possesso palla, quando gli avversari saranno più aggressivi bisognerà fare pressing sia sulla prima punta, ovvero Dzeko, che sugli esterni, perché disinnescare i loro tre attaccanti sarebbe la chiave per vincere la partita.

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ITALIA U16 – Per i test con l’Ungheria, il ct Panico chiama anche un laziale

Dalla Lazio all’Italia Under 16: è sempre più in discesa il percorso del giovanissimo difensore biancoceleste Damiano Franco.

Fratini, tecnico della Lazio capolista nel campionato U16, non può più farne a meno. Un ruolo che Damiano Franco si è ritagliato a suon di gol, ben 6 in 9 giornate. Non male per un difensore, divenuto il secondo miglior marcatore dei biancocelesti. E che potrà mettere queste doti al servizio anche della Nazionale: Patrizia Panico, ct dell’Italia Under 16 (ed ex laziale), ha infatti anche il nome del classe 2002 nella lista dei 20 convocati per la doppia amichevole con l’Ungheria, in programma martedì 21 (ore 15) e giovedì 23 novembre (ore 11) al Centro Sportivo Federale di Telki. Di seguito l’elenco completo dei giocatori e dello staff.

Portieri: Lillo Georges Rosolino Guarneri (Standard Liegi), Manuel Gasparini (Udinese);

Difensori: Damiano Franco (Lazio), Oluwa Femi Emeric Romaric Guedegbe (Inter), Raffaele Spina (Juventus), Christian Dalle Mura (Fiorentina), Christian Dimarco (Inter), Edoardo Scanagatta (Atalanta);

Centrocampisti: Simone Trimboli (Sampdoria), Bruno Merci (Chievo Verona), Stefano Cester (Inter), Simone Panada (Atalanta), Franco Tongya (Juventus), Philippe Guillaume Renault (Atalanta), Niccolò Squizzato (Inter), Andrea Capone (Milan), Carlo Cavallo (Juventus), Mirco Lipari (Empoli);

Attaccanti: Sebastiano Esposito (Inter), Antonio Reda (Atalanta) .

Staff – Capo Delegazione: Francesco Selvaggi; Tecnico Federale: Patrizia Panico; Assistente Allenatore: Daniele Franceschini; Allenatore dei portieri: Graziano Vinti; Medico Federale: Piergiorgio Drogo; Fisioterapista: Marco Di Salvo; Segretario: Alessandro Lulli.

LEGGI ANCHE L’APPELLO A LEIVA PER IL DERBY

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Leiva, pensaci tu. Segna e prendi per mano questa squadra

Lucas Leiva è arrivato a Roma tra lo scetticismo generale avevando il duro compito di rimpiazzare Biglia

Il brasiliano Leiva veniva criticato già prima del suo arrivo, molti storcevano il naso leggendo il suo nome in ottica biancoceleste. Veniva definito un ‘ex giocatore’ visto che nel Liverpool non giocava spesso titolare risultando quasi sempre in panchina. Per questo quando la Lazio lo acquistò i malumori tra i tifosi iniziarono a farsi sentire, definendolo il “Lucas sbagliato”. Proprio così, anche lui come Biglia si chiama Lucas, ma oltre al nome in comune hanno il ciuffo biondo ma solo queste 2 cose. Perché in realtà i 2 centrocampisti sono molto diversi. Biglia porta più palla, ha più tecnica e verticalizza mentre Leiva è più una diga, un muro.

LA RINASCITA

Con la maglia della Lazio è rinato, un giocatore nuovo. Non si risparmia mai, gioca, corre, lotta e ci mette il cuore. Tra la difesa e il centrocampo non passa nessuno, quando decide di intervenire non guarda in faccia nessuno, se c’è da commettere fallo per salvare la porta lo fa senza troppi preamboli. Non giocava così bene e tutte queste partite da tempo. Non a caso sono arrivati parecchi messaggi e incoraggiamenti da parte dei suoi ex compagni del Liverpool. Ma lui rimane umile e continua a giocare a testa bassa senza farsi distrarre. Mai una parola fuori posto, anzi ogni volta che lo si vede, si nota quanto il calciatore sia sereno ed è sempre pronto a sorridere in qualsiasi momento.

DERBY

Spero che questo sarà il suo derby, molto più di Immobile, Luis Alberto, Milinkovic… questa deve essere la sua partita. Deve attirare i giocatori della Roma nella sua rete come ha già fatto con quelli del Milan e della Juve. Deve dimostrare a chi è ancora scettico nei suoi confronti che si sbagliava che da Domenica invece di dire il “Lucas sbagliato” dirà: “questo è meglio dell’altro Lucas, ma che giocatore è?”. A Leiva fino a questo momento manca solo il gol, sfiorato contro il Bologna con quel colpo di testa che si è schiantato sul palo… magari quello era un segno del destino che proprio lui, Lucas dovrà segnare al derby per regalarsi la prima gioia stagionale a livello di gol e magari anche con un gol sotto l’incrocio come fece Ledesma, anche lui non apprezzato agli inizi della carriera con la maglia biancoceleste.

Marusic – Questo potrebbe essere anche il derby di Marusic, il suo primo derby importante. Il terzino è in ballottaggio con Basta ma potrebbe subentrare a partita in corso nel caso in cui venisse messo in panchina. Dalla sua parte troverà Kolarov uno dei giocatori più in forma della Roma. Ma Adam ci ha abituati a sfrecciare sulla fascia lasciando dietro gli avversari mettendo poi un croos importante al centro. Vai e vola sulla fascia destra.

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Nainggolan: “Penso al derby già da tempo. Voglio giocare anche con…”

Radja Nainggolan è tornato anzitempo dal ritiro con la Nazionale del Belgio. Una leggera lesione all’adduttore

Nainggolan procede verso un recupero lampo, facendo di tutto pur di essere presente domani nel derby alle ore 18.00. Un attaccamento alla maglia della Roma che farà piacere ai propri tifosi visto che il belga  pur di anticipare i tempi e scendere in campo è disposto a tutto. Va anche contro i pareri dei medici che in questa situazione ci vanno cauti. Il ‘Ninja’ al termine dell’allenamento ha dichiarato: “Voglio giocare anche con una gamba sola”. Poi si è fermato ai microfoni di Sky Sport dicendo: “È troppo importante vincere questo derby. Tutte e due le squadre stanno giocando bene, sono certo che sarà una grandissima partita. Anche se sono stato in Nazionale, è da tempo che ho in testa il derby. Scudetto? Ci penso anche. Eliminazione Italia? Ha sorpreso tutto il mondo. Mi dispiace per i miei compagni e per la Nazione, ho tifato per loro. La cosa che mi ha dato fastidio è stato vedere il mio idolo Buffon uscire in lacrime. Gli auguro un finale di carriera migliore”.

LEGGI LA SORPRESA DI LUIS ALBERTO A MURGIA

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FOTO – Regalo a sorpresa di Luis Alberto al giovane Murgia

Ieri Alessandro Murgia, ha fatto ritorno a Formello dopo aver giocato e vinto con la Nazionale Under 21.

Il giovane Murgia, ha ricevuto un regalo inaspettato. Perché il suo amico Luis Alberto appena lo ha visto, gli ha regalato la maglia che ha indossato per la prima volta con la Nazionale Spagnola. Una maglia importante visto che è quella dell’esordio per il fantasista spagnolo. Questo dimostra che i giocatori forti si dimostrano tali non solo in campo ma anche fuori. Su Instagram Alessandro pubblica una dedica per l’amico: “Oggi Luis entra nello spogliatoio e mi regala la maglia della Spagna. La maglia della sua prima convocazione. Un gesto che mi ha lasciato senza parole. La nostra amicizia è nata in campo, così come il nostro legame. Ci sono emozioni che solo il calcio ti sa regalare. Sei speciale Luis!”.


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Leiva: “Biglia? Non lo conoscevo. Conta vincere. Alla Roma toglierei Dzeko”

Lucas Leiva sta vivendo una seconda vita con la maglia biancoceleste. Rilascia un’intervista al Corriere dello Sport

Ecco le parole di Leiva

La scelta Lazio –“Quando mi ha chiamato l’agente e mi ha prospettato la possibilità di venire alla Lazio ci ho pensato molto bene. Dopo dieci anni a Liverpool, avevo bisogno di una nuova sfida e la Lazio, il campionato italiano, la città di Roma, erano tutti fattori molto positivi per decidere di venire qui a giocare. L’opportunità di giocare in Europa League mi ha convinto in modo definitivo. Ho capito quanto fosse importante per me accettare la proposta”.

Primo contatto – “Ho saputo che la Lazio mi cercava a giugno, ero in vacanza, ma il mio procuratore mi ha spiegato anche che bisognava aspettare. La situazione di Biglia era ancora aperta, anche io volevo tornare al Liverpool e parlare con loro. Ho avuto ai Reds una relazione sempre molto buona in questi dieci anni, non mi hanno ostacolato o creato problemi”.

Sul derby – «Vincere. Lo so, è una partita diversa, perché si tratta di un derby, ma noi calciatori dobbiamo comportarci e fare quello che è stato fatto nelle altre partite. E’ una sfida importante di campionato, assegna tre punti, certamente per i tifosi ha un significato differente, ma in campo dobbiamo fare lo stesso come tutte le scorse settimane».

Inizio con la Lazio –“Nel calcio è sempre molto difficile fare un pronostico, perché una partita può cambiare tutto. Certo dopo la Supercoppa le cose sono cambiate, abbiamo vinto un trofeo e questo successo con la Juve ci ha trasmesso molta fiducia per continuare a lavorare con intensità, ma tutte le settimane sono importanti. Io credo che mai si debba pensare che è già sufficiente quanto hai realizzato. Si può fare sempre meglio, ma sicuramente questo inizio di stagione per me e per la Lazio è stato un buon inizio”.

Derby di Liverpool – “Non uscivo a Liverpool. Nella settimana del derby è difficile, perché devi sempre stare concentrato sulla partita, è un appuntamento diverso, così deve essere anche la settimana che lo precede. A Roma mi sto trovando, quando sono andato a fare un giro non ho mai trovato un tifoso che mi dicesse qualcosa di cattivo. E’ tutto nella normalità, credo. Poi quando si perde una partita, oppure in un momento difficile, i tifosi sono più delusi”.

Liverpool – “Non mi aspettavo che mi salutassero così. Ho sempre pensato che prima di essere un buon calciatore devi essere una brava persona buona. Nei miei dieci anni di Liverpool sono stato bene con tutti, ho giocato con più di 100 calciatori, è stato un modo molto carino di salutarmi”.

Su Biglia – “Era il capitano della Lazio, ha fatto quattro anni qui molto bene ma non lo conoscevo e quindi non ho sentito la pressione. Lui è un nazionale argentino. Io sono qui per fare per giocare e aiutare la Lazio. Sono stato veloce a inserirmi perché la squadra era già formata, quasi tutti si conoscevano già. Sarebbe stato diverso se fossi arrivato in una squadra con 8-9-10 giocatori nuovi. Mi sono inserito in un sistema di gioco organizzato, dovevo solo capire cosa voleva il mister e mettere le mie caratteristiche sul campo”.

Concentrazione nel derby – “I derby sono sempre di cicli, caldi, devi stare concentrato per novanta minuti, penso che un derby si possa vincere attraverso un piccolo dettaglio. Bastano cinque minuti in cui la squadra allenta la concentrazione e l’altra può fare un gol. Io penso sia questo. Si affrontano due squadre molto forti, può decidere un episodio”.

Chi togliere –  “Dzeko. Ho giocato contro di lui molte volte a Liverpool. E’ molto bravo, alto, forte fisicamente, ma possiede tante qualità tecniche, calcia con i due piedi, mi piace molto”.

Uomo derby – “Difficile indicarne uno. Se faccio il nome di un mio compagno, voi siete contenti ma io non lo sto aiutando, gli metto troppa pressione, non abbiamo bisogno di questo. In questa stagione c’è un centravanti come Immobile che ha segnato tanti gol, ma la forza della Lazio sta nella squadra. Vedremo domani, magari segna uno che nessuno si aspetta”.

L’uscita dell’Italia – “Non mi aspettavo l’Italia fuori dal Mondiale, ma nessuno si aspettava che la Germania vincesse 7-1 con il Brasile, il calcio è così, bisogna avere una reazione perché dopo tre o quattro giorni torni in campo e hai una nuova opportunità. Per tutti i calciatori della nazionale italiana nei prossimi mesi cambierà la testa. Penseranno a fare il massimo per il proprio club”.

Sull’Inter mancata – “Non c’è una ragione sola. Per realizzare un trasferimento tre o quattro cose devono collimare. E poi conta il momento. Sì è vero, Mancini mi voleva, mi conosceva dai tempi in cui allenava in Inghilterra, ho giocato tante volte contro il Manchester City. Tra il Liverpool e l’Inter non si sono trovati gli accordi. Anche per me non c’erano tutti i presupposti per chiudere l’operazione”.

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ESCLUSIVA – Andrea Agostinelli su Roma-Lazio: “I giallorossi non sono i favoriti”

Alla vigilia del derby Roma-Lazio la nostra redazione ha intervistato Andrea Agostinelli, ex biancoceleste e attualmente noto giornalista sportivo di Mediaset Premium. Ecco le sue dichiarazioni.

Ciao Agostinelli, che partita sarà Roma-Lazio? “(…risatina) E’ una delle poche volte in cui sento anche dal mondo esterno che non ci sono favoriti per questa partita. Pur essendo Roma-Lazio non è favorita la Roma come le altre volte. Questo perché la Lazio ha scavalcato tante difficoltà arrivando a giocarsi le partite alla pari con chiunque. Non per modo di dire ma proprio sul campo. Quindi non credo che farebbe scalpore se i biancocelesti dovessero aggiudicarsi questo derby, cosa invece accaduta in altre occasioni”.

Quest’anno la Lazio può essere considerata leggermente superiore alla compagine giallorossa? “Guarda, credo di sì. Soprattutto nei primi undici se non è superiore, di sicuro non è inferiore alla rivale. La Lazio ha lavorato molto bene in sede di campagna acquisti. Igli Tare ha fatto un lavoro straordinario e adesso sta raccogliendo i frutti”.

Analizzando reparto per reparto, si sa che le partite si vincono a centrocampo. Nainggolan è in forte dubbio e questo di sicuro toglie qualcosa alla linea mediana della Roma. “Sì certo. Nainggolan è un giocatore molto importante e che quest’anno gioca più come centrocampista. Nella Roma di Spalletti giocava più dietro alla punta ed era più determinante. Questo comunque non toglie nulla al valore del giocatore che rimane sempre un grande atleta”.

Chi può essere l’uomo decisivo per la Lazio? Immobile. L’attaccante ha sempre dimostrato di essere decisivo. Ovviamente anche lo stesso Luis Alberto che ha ‘scalato montagne’ e che adesso è uno dei centrocampisti più forti del nostro campionato”.

La Lazio ha due risultati su tre? “Certo ma non credere. Anche la Roma ha due risultati su tre. Questa è la differenza di questo derby. Come ce li ha la Lazio due risultati su tre, ce l’ha anche la Roma. Questo per farti capire il valore della Lazio di quest’anno. Non credo che Di Francesco butti un pareggio, assolutamente”.

Grattiamoci e tocchiamo ferro, ma con una vittoria che potrebbe succedere nel mondo Lazio? “E che potrebbe succedere. Io ho detto sempre che voglio aspettare la fine del girone d’andata. Aspetto prima di vedere cosa farà la Lazio in questi due scontri diretti: il primo sabato e poi l’Inter a Milano alla fine di dicembre. Vediamo un attimo. Non metto limiti a questa squadra. Io quest’estate dicevo che la formazione di Inzaghi doveva lottare per un  posto in Europa League, poi i giocatori in campo mi hanno fatto ricredere e per me adesso i biancocelesti sono da primi quattro posti. Tanto non fa differenza secondo, terzo o quarto posto (dalla prossima stagione tutte accederanno direttamente alla fase ai gironi ndr). Aspetterò la fine del girone d’andata per essere ancora più preciso”.

Capitolo nazionale? “Globalmente abbiamo un po’ sopravvalutato i nostri giovani e anche altri più esperti. E’ vero anche che il nostro commissario tecnico ha fatto una fatica enorme a scegliere su una base di quaranta giocatori. Questa non è una giustificazione né un alibi, abbiamo deluso assolutamente e credo che comunque il primo reparto da rinforzare sia il centrocampo. Lì è il primo problema. Davanti siamo messi bene, come dietro, sperando in un’accelerata di Caldara, Romagnoli e Rugani. In mezzo al campo abbiamo bisogno di un Verratti che dimostri finalmente il suo grande valore, e cercare soluzioni ancora migliori di quelle attuali”. 

Chi vedresti bene come nuovo CT? “Guarda, i nomi che sono circolati sono tutti ottimi. Ovviamente Carlo Ancellotti è un mister non solo bravo, ma anche dotato di un grande carisma che potrebbe mettere d’accordo tutti”.

Ciao Andrea. Grazie e Forza Lazio. “Ciao, sempre”.

Davide Sperati

DESIGNATO L’ARBITRO DELLA STRACITTADINA

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Fuser: “Non credevo a una Lazio a questi livelli. Derby partita equilibrata”

Per parlare del derby è intervenuto Diego Fuser. Il doppio ex contattato da Radio Incontro Olympia si è soffermato anche a parlare di alcuni giocatori della Lazio protagonisti della sfida e della Nazionale.

Le parole di Fuser sui biancocelesti:”Non credevo a una Lazio così in alto. Inzaghi sta raccogliendo i frutti del grande lavoro che ha svolto. Conosco il derby, ne ho giocati tanti, sono partite particolari. Quest’anno poi, dopo tanto tempo, sarà una partita equilibrata che interessa anche le zone alte della classifica. Spero in una gara con tanti duelli e tanti gol“.

Sui singoli: ”Mi piace Milinkovic, anche quando sembra assentarsi può inventare qualcosa di interessante. Immobile e Signori è un paragone difficile da fare. Il campionato oggi è meno competitivo di prima. Immobile segna tanto, ma alcune difese sono addormentate. La Lazio, se riesce a mantenere una buona condizione fisica, può fare molta strada in Europa“.

Sulla Lazio dei suoi tempi: ”Molti tifosi laziali mi vogliono bene e ciò fa piacere. Prima di andare alla Roma, era probabile il mio ritorno alla Lazio. Fu Crespo a consigliare di prendermi, ma il vice allenatore era Mancini. Allora andai coi giallorossi, che erano al top in quel momento. Capisco chi recrimina per questa scelta, ma posso dire che in maglia biancoceleste ho dato tutto”.

Sulla Nazionale: ”Mi aspettavo le dimissioni di Tavecchio e Ventura. La Nazionale non aveva un’impronta di gioco propria. In passato l’allenatore che ha dato di più agli Azzurri è stato Sacchi, anche in termini di tempo. Ora i club visti gli impegni, non vogliono lasciare i giocatori alla Nazionale. Ancelotti? Il nome giusto, ha tanta esperienza e vittorie alle spalle“.

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FACCO PREOCCUPATO PER IMMOBILE

MONDIALE RUSSIA 2018 – Ecco le 32 Nazionali e le date

Designate le trentadue Nazionali che prenderanno parte alla fase finale del Mondiale in Russia. Assente, per la prima volta dal 1958, l’Italia. Le finaliste verranno suddivise in quattro fasce in base al ranking Fifa.

LE QUATTRO FASCE DELLE PARTECIPANTI AL MONDIALE 

Prima fascia: Argentina, Belgio, Brasile, Francia, Germania, Polonia, Portogallo, Russia;

Seconda fascia: Colombia, Croazia, Inghilterra, Messico, Perù, Spagna, Svizzera, Uruguay;

Terza fascia: Costa Rica, Danimarca, Egitto, Iran, Islanda, Svezia, Tunisia, Senegal;

Quarta fascia: Arabia Saudita, Australia, Giappone, Marocco, Nigeria, Panama, Serbia, Sud Corea.

LE DATE

Una volta definite le fasce il sorteggio degli otto gruppi da quattro squadre verrà svolto al Cremlino di Mosca l’1 dicembre alle ore 16 italiane (le 18 locali). Il Mondiale inizierà il 14 giugno e terminerà il 15 luglio.

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BONATTI CARICA LA SQUADRA IN VISTA DELL’ATALANTA

Il presidente Ferrero a “Ballando con le stelle” per beneficenza

Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ballerino per beneficenza. Il patron del club ligure molto probabilmente prenderà parte al format Rai “Ballando con le stelle”.

Nonostante non abbia ancora firmato nessun contratto con la TV pubblica Ferrero già ringrazia «il direttore generale della Rai Mario Orfeo e la conduttrice Milly Carlucci per l’opportunità». Intervistato da Vanity Fair il numero uno doriano ha dichiarato: «L’obiettivo della mia partecipazione è esclusivamente benefico. Con i soldi che mi darà la Rai, e se necessario con altri miei e della Sampdoria, voglio comprare almeno quattro autoambulanze attrezzate per bambini da regalare agli ospedali. A partire dal Gaslini di Genova col quale già collaboriamo con la Samp. Io non ho mire di fama, non vado in Rai per farmi notare, non ne ho bisogno. Me vogliono bene tutti, sono un uomo di cuore, semplice. Il motto è fa bene è scordati, fa del male e pensaci».

UN PROVETTO BALLERINO

Ma lei balla? «Come no. Se la ricorda Rita Pavone che cantava viva la pa-ppa-ppa? Ecco, io ballavo quella. A 15-16 anni stavo senza ‘na lira. Andavo al Bar Veneto di via Ostiense, dove c’era un juke box modernissimo. Là con 100 lire potevo mettere tre canzoni. Io facevo il tip tap. L’amico mio, sfacciato, rimediava qualche lira e ce ne andavamo al cinema. Se era andata bene, ci compravamo pure i mostaccioli, durissimi. Poi ho ballato il rock’n’roll, il cha cha, il tango. Facevo pure la spaccata. A casa sistemavo due sedie e mi esercitavo per distendere le gambe. Poi veniva mia madre da dietro e mi strigliava: “Va a studià”».

Dove andava la sera? «Ai Colletti Bianchi. Facevo il ballo del mattone, il gioco della scopa, il tango. Mi piacevano questi personaggi con le camicione e colletti enormi, mi sembravano dei ricconi. Per imitarli, prendevo i soldi che avevo messo da parte e andavo all’Ente comunale del consumo. Sceglievo le stoffe e mi facevo la camicia e i calzoni a campana, verdi. Ero un grande figo. Alto un metro, ma coi calzoni a campana. Se le conquistavo ballando? Macché, erano altri tempi, c’era il mito della verginità. Però avevo un vantaggio: ero bassissimo e per abbracciare le ragazze mettevo le mani attorno al fondoschiena… ero un po’ monello. Se ballo ancora? Certo. Sono un po’ arrugginito ma mi sto già allenando. Vado a correre la mattina, faccio ginnastica, seguo una dieta. E sto rimettendo le sedie per provare a fare la spaccata».

A 66 anni si mantiene bene: «Posso essere volgare? Me sto a grattà. Non vorrei che compro le ambulanze e una viene a pigliare me».

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Strakosha: “Fa male vedere Immobile e Parolo tristi per l’Italia”

Tomas Strakosha è stato intervistato da SkySport, a 48 ore dalla sfida tra Lazio e Roma

Le parole di Strakosha, portiere della Lazio e dell’Albania: “I miei idoli e modelli sono mio padre e Buffon. Mi ha fatto male vedere Gigi piangere al termine della gara contro la Svezia. Fa male vedere anche Parolo ed Immobili molto tristi. Ma sono sicuro che al derby sapranno riscattarsi e farci felici. All’Italia è mancata la fortuna, ma resta sempre una grande Nazionale“.

FACCO PREOCCUPATO PER IMMOBILE

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Facco: “Mi preoccupa la condizione fisica di Immobile”

Ciro Immobile quest’oggi non ha preso parte all’allenamento. Per lui riposo precauzionale, mentre domani dovrebbe tornare a forzare in vista del match di sabato. Mario Facco è preoccupato della condizione fisica del bomber

Tutta la preoccupazione di Facco, durante il suo intervento a Radiosei: “Sono preoccupato per Immobile perché è il giocatore più forte, è quello che ci risolve le situazioni. Speriamo ce la faccia perché è fondamentale. Nani al posto di Immobile? I trequartista non ci mancano ma in attacco serve un’alternativa. Nani è un giocatore di grande qualità. Se non ci dovesse essere Ciro mi auguro sia all’altezza il portoghese. Entrambe le squadre si giocano tante, mi auguro che la Lazio abbia altri margini di miglioramento con i giocatori che sono ancora fermi e dovranno prima o poi rientrare. Questa Lazio mi piace e mi fa divertire e fa risultato sempre meritando“.

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El Shaarawy, faraone arrogante: “Che bello segnare alla Lazio”

Stefan El Shaarawy è pronto per la stracittadina di sabato. Ma forse la troppa sicurezza potrebbe regalargli un brutto scherzo. Intervistato da As Roma Match Program, ha sottolineato la sua gioia nel segnare al derby

Eè sicuramente tra i più in forma della Roma. El Shaarawy dovrà essere marcato stretto dai difensori della Lazio, nella stracittadina di sabato. Ecco le parole dell’attaccante giallorosso: “Segnare nel derby è sempre una grande soddisfazione. Dei due segnati con la Roma quello che ricordo particolarmente è il primo, perché alla fine abbiamo vinto. Poi uno dei due lo ho segnato anche di testa! E non mi capita di frequente. Sabato andrebbe bene con qualunque parte del corpo, basta che vinciamo la partita. Il derby è una partita che si prepara da sola, la carica la trovi dentro di te. Bisogna andare in campo sereni e fare quello che sappiamo fare, con convinzione e abnegazione. Abbiamo grandi qualità, con giocatori di grande personalità. Sarà una gara difficile, loro sono in un buon momento, ma noi possiamo dire la nostra con tutti e la partita con il Chelsea lo ha dimostrato“.

BONATTI CARICA LA SQUADRA IN VISTA DELL’ATALANTA

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PRIMAVERA – Bonatti: “Contro l’Atalanta voglio spirito gagliardo”

Il tecnico della Primavera, Andrea Bonatti, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio

Le parole di mister Bonatti: “Ci avviciniamo alla gara di sabato contro l’Atalanta con lo spirito di una squadra che affronterà la prima della classe. I bergamaschi stanno facendo un ottimo percorso, hanno elevati valori tecnici e collettivi. Non danno punti di riferimento, in molti si staccano tra le linee. Inoltre, possono contare sulle qualità di un attaccante che sposta gli equilibri: Barrow è completo, sa defilarsi, entrare esternamente ma anche far sentire la sua presenza in avanti, è il catalizzatore del gioco nerazzurro”.

CONTRO L’ATALANTA, SPIRITO GAGLIARDO

Sabato voglio vedere spirito gagliardo e voglia di essere determinati. Loro hanno valori importanti ma ne abbiamo anche noi e quindi dobbiamo dimostrarli. Non vorrei che i ragazzi scendano in campo con arrendevolezza perché la gara è proibitiva. Ho fiducia nei ragazzi e nel lavoro che svolgiamo. Sarei felice se ottenessero un risultato a sorpresa. In questo livello, cambia poco se si gioca in casa o fuori. Il campionato Primavera non è formativo a livello di pubblico esterno. Il salto in prima squadra porta con sé anche questo tipo di difficoltà perché non lo si è testato precedentemente. Il tifo carica ma mette anche pressione“.

GLI ELOGI A ROSSI

Mi ha fatto piacere la doppietta di Rossi ma anche il gol di Bezziccheri nel derby sotto la curva della sua squadra. Sono contento quando gli ex giocatori si fanno sentire per dare continuità al nostro percorso. Alessandro ha grandi qualità, ha fatto bene ad accettare una sfida simile in una categoria importante, adeguata alle sue capacità ed una piazza importante. Dopo una fisiologica fase di adattamento a tensioni e ritmi diversi, sta dando continuità ad un lavoro che gli darà soddisfazioni”.

HOEDT RICORDA CON UNA FOTO I DERBY DELLO SCORSO ANNO

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FOTO – Hoedt ricorda i suoi derby: “La partita più bella al mondo”

Wesley Hoedt in estate ha lasciato la Lazio per accasarsi al Southampton. Il difensore olandese però è rimasto legato ai colori biancocelesti, tanto da ricordare i derby da lui giocati nella scorsa stagione

Hoedt sabato vorrebbe tornare alla lazio solo per giocare il derby. Lo ha apostrofato con “partita più bella al mondo“, tramite un suo tweet con tanto di foto. Il gigante olandese ha preso parte ai derby storici dello scorso anno, tra Coppa Italia e campioato. Di seguito il tweet tramite il suo profilo Twitter ufficiale.

 

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Casiraghi: “Ricordo il derby vinto 1-3 con il mio gol. Inzaghi è il segreto della Lazio”

Pierluigi Casiraghi ne ha giocati parecchi di Roma Lazio. Fu anche l’artefice di quel 1-3 in inferiorità numerica, dove siglò il gol del momentaneo 0-2. Ora si appresta a vivere un derby d’alta quota da spettatore

Le parole di Casiraghi a Radiosei: “Che grandi ricordi il derby, soprattutto il successo 3-1 arrivato malgrado l’espulsione di Favalli. In quel caso fu bravo Eriksson che non tolse un attaccante. In questo momento le squadre si equivalgono. La Lazio si è confermata, il trend di crescita prosegue, la sorpresa è più la Roma che la Lazio. Sia Inzaghi che Di Francesco stanno facendo grandi cose. Sono tra i migliori in Italia. A vederla giocare da fuori, la Lazio sembra giochi a memoria, c’è sintonia, questo è un grande vantaggio ed è anche forte fisicamente. Sarà una gara bella, equilibrata, tosta, è il derby che da un po’ di tempo manca. E’ importante anche a livello di classica. Immobile a rischio? Se volete vengo io se non ce la fa Immobile. In situazioni di emergenza nascono le migliori situazioni“.

INZAGHI E PERUZZI I SEGRETI DELLA LAZIO

Negli ultimi anni sono state fatte scelte giuste, anche quella di Inzaghi. Per fortuna alla fine è andata così,a questo va aggiunto che Peruzzi è una grandissima persona e fa bene da tramite con il club. Queste ed altre scelte di mercato sono stati i motivi della crescita. Un allenatore deve avere anche la fortunata di essere al posto giusto al momento giusto. Se hai questa fortuna riesci a trasmettere le tue idee e di conseguenza a raggiungere risultati“.

IL PARAGONE TRA LEIVA ED AlLMEYDA

Il confronto un pochino ci può stare, il brasiliano sembrava un pochino perso, ma ha fatto la differenza la capacità di ambientarsi subito. E’ un giocatore basilare, diverso rispetto ad Almeyda ma si muove in quella posizione“.

DISEGNELLO PARLA DELLA COREOGRAFIA DEL DERBY

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ROMA LAZIO – Parla “Disegnello”: “Renderemo felici i tifosi della Lazio”

Sabato ci sarà il derby e in casa Lazio si attende di conoscere se e quale sarà la coreografia che accompagnerà la squadra in campo. Artefice delle opere d’arte esposte dalla Nord, è Massimo “Disegnello”

Le parole di Disegnello a Radiosei: “La cosa importante è che i tifosi della Lazio vadano allo stadio, è un momento bello ed importante. La voce dei laziali deve essere una sola, come fosse un enorme megafono, uno vicino all’altro, spalla a spalla. Ho iniziato a disegnare aquile sui banchi di scuola, sono nato in mezzo a colori biancocelesti. Grazie a questo dono del disegno appena avevo una superficie a disposizione la sfruttavo. Siamo carichi ed organizzati, la cosa importante è trovare sempre la forza di stare uniti per creare insieme. Questa è la forza che ci distingue: andiamo allo stadio con amore, forza, goliardia e la voglia di esserci. Ringrazio tutti quelli che mi stanno dando una mano, nonostante freddo e pioggia, per rendere felici i tifosi della Lazio“.

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