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Liverani: “Lazio, ecco cosa serve per alzare l’asticella”. E sul futuro di Inzaghi…

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Per parlare del momento della Lazio, dalla finale di Coppa Italia persa contro la Juventus agli ultimi due impegni di campionato contro Inter Crotone, è intervenuto, ai microfoni di Radio Incontro Olympia, Fabio Liverani.

Sono partite fatte da episodi. Quando tu giochi con la Juventus arrabbiata per aver perso una gara importante, difficilmente ti ritrovi un avversario che sbaglia l’approccio. Hai preso il palo, loro alla seconda volta il gol, alla terza il raddoppio. Lì la gara era finita, a prescindere da un possesso palla più alto nella ripresa. Inzaghi l’aveva preparata cercando di tenerla in bilico almeno per 45 minuti con le ripartenze, inserendo poi l’arma Felipe Anderson nella ripresa. Il gol preso quasi subito ha cambiato le cose. La Juventus te l’ha permesso con Keita subito e basta. Trovando la rete è mancata la profondità e i tre dietro dei bianconeri hanno l’esperienza per capire le caratteristiche degli avversari“.

Poi, sul futuro del tecnico biancoceleste: “Ripartirà dalla Lazio. Ha fatto cose straordinarie partendo dal caos Bielsa. Ha dato entusiasmo e qualità alla squadra. È un allenatore legato a questa gestione da sempre e credo ci sarà un giusto riconoscimento. Io? Sono in scadenza al 30 giugno. La mia priorità è la Ternana. Credo non ci sia problema nel continuare insieme. Bisogna solo incontrarsi per vedere se tutto collima“.

Un commento poi sulla scenografia della Nord in Finale: “Qualcosa di straordinario. Hanno riportato grande tifo. Un’opera degna della finale. I tifosi hanno dato un segnale forte che speriamo possa mantenersi durante tutto il prossimo anno“.

Sul mercato: “Strakosha ha avuto una crescita esponenziale. Da quando ha iniziato, a prescindere dalla Juventus, non ha fatto rimpiangere Marchetti. Devo dire che Grigioni, che conosco, è molto bravo, e abbia sicuramente contribuito. Per la prossima stagione conta lo stimolo dei giocatori e il budget. Se si vuole alzare l’asticella bisognerebbe mantenere la rosa attuale o comunque i top e prendere qualcuno che possa farti rimanere fra le grandi. Il quarto posto del prossimo anno vale la Champions League, però torneranno in auge l’Inter e il Milan“.

Infine, sulla salvezza raggiunta con la Ternana: “L’entusiasmo rimarrà ancora un po’ visto che non ci sono impegni ufficiali. La prossima settimana faremo ancora qualcosa per festeggiare insieme alla gente dopo tanta sofferenza. Ci sono dei punti fondamentali in questa cavalcata. La parola ‘miracolo’ la lasciamo per altri ambiti. Possiamo parlare di grande impresa calcistica. I primi giorni l’impatto è stato molto psicologico più che tattico e tecnico. I ragazzi erano veramente a terra, non avevano stimoli, non avevano speranze. Sembravano aver chiuso il campionato con due mesi e mezzo di anticipo. Io gli ho fatto capire che sarebbero stati due mesi e mezzo terribili pensandola così. In quel momento, il 6 marzo, forse stavano messe peggio solo il Pescara e il Palermo in Serie A. La risalita è stata durissima, insidiosa, visto che certe volte anche il pareggio era un bicchiere mezzo vuoto“.

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Lotito: “Se fossi eletto presidente della Lega B, sarei costretto a…”

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Avrà luogo giovedì prossimo l’assemblea per eleggere il presidente della Lega Serie B. Tra i candidati anche Claudio Lotito, che, in caso di elezione, dovrebbe mutare la sua posizione all’interno dell’organigramma della Salernitana – club di cui è proprietario con Marco Mezzaroma -.

A confermarlo lo stesso patron anche della Lazio, ai taccuini de Il Mattino: “Se ricoprirò ruoli istituzionali in termini formali e sostanziali sarei costretto a cedere. Sono sempre stato molto chiaro nella mia vita. Non amo i sotterfugi. In quel caso (elezione a presidente di Lega, ndr) per me la Salernitana sarebbe un capitolo chiuso. Se lascerebbe anche Mezzaroma? Non credo, ma di questo non abbiamo parlato“.

Un’elezione che comunque non andrebbe ad inficiare i ruoli già ricoperti da Lotito: “Sono nelle condizioni di potere eventualmente ricoprire gli incarichi istituzionali a norma di statuto, formalmente non sono presidente e neppure amministratore delegato della Salernitana“.

Sui motivi della scelta, poi aggiunge: “Non è una cosa scontata e neppure semplice. Si tratta di capire e di fare una scelta tra l’interesse collettivo e il personale. Non è facile: se vuoi fare crescere il sistema però sei costretto a fare delle rinunce. Sofferte. Parlo di posizioni personali che non sono solo materiali, ma affettive ed empatiche. Parlo di un problema globale, mentale e affettivo. Da presidente di Lega non potrei certo andare a vedere solo la Salernitana, ma tutte le squadre di B. Nell’interesse collettivo. Purtroppo alle volte nella vita bisogna anche avere la capacità di rinunciare“.

Infine, sui motivi della sua candidatura: “È un’iniziativa che non è partita da me, ma da alcuni miei colleghi che hanno ipotizzato l’idea della mia candidatura: io ho dato una disponibilità di massima per spirito di servizio. Esclusivamente per il sistema calcio che non si regge più in piedi e non certo per me o per i miei interessi. Anzi“.

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Calisti: “Lazio presuntuosa con la Juventus. Bravo Strakosha”. Poi critica Milinkovic e de Vrij

Ospite della trasmissione 1900 Tv Ernesto Calisti. L’ex terzino della Lazio ha parlato della finale di Coppa Italia contro la Juventus.

Sulla finale: “Se la Lazio fosse stata più precisa forse la partita sarebbe potuto terminare diversamente. Non ho capito l’impiego di Parolo. Non si può regalare un cambio dopo un quarto d’ora. Neanche la sostituzione di Radu mi è piaciuta. Ci siamo disuniti lasciando troppi spazi agli avversari. Forse la Lazio ha peccato di presunzione. E’ stato bravo Strakosha a limitare i danni. Una squadra come la Juve devi aggredirla con i tempi giusti, cosa che la Lazio non ha fatto”.

Critico nei confronti di Milinkovic-Savic: “Nel calcio moderno tutti devono interpretare bene le due fasi. Neanche lui mi è piaciuto. Doveva abbassarsi”.

Infine su de Vrij: “E’ uno dei difensori più forti in circolazione ma ultimamente ha commesso troppi errori. Probabilmente non è al massimo della forma fisica. Resta comunque un giocatore di grandissimo livello. Io lo terrei, anche se sarà difficile farlo restare”.

Felipe Anderson: promessa d’amore e vittorie ai tifosi biancocelesti

Le lacrime dei giocatori, la squadra sotto la Curva Nord a ricevere l’abbraccio dei tifosi. «Siamo sempre con voi, non vi lasceremo mai», urlavano i circa 30mila laziali al termine della gara persa. Una prova di stima, di fedeltà in un gruppo che durante la stagione ha regalato tante soddisfazioni. Della sera della finale resta l’amarezza di aver perso un titolo all’ultimo momento. Uscire sconfitti dal match decisivo fa senza dubbio male. Però qualcosa di positivo c’è: i sostenitori della Lazio hanno avuto testimonianza di quanto la squadra tenga a questi colori.

Felipe Anderson tramite Facebook ha inviato un messaggio d’amore ai propri tifosi: «Voglio vincere titoli con la maglia che amo, per regalare una gioia a tutti voi. Grazie di tutto, vi amo». Una dichiarazione che allontana tutte le voci di calciomercato che vedono il talento brasiliano coinvolto.

Rambaudi: “Alla Lazio è mancata la spavalderia e il coraggio”

La Lazio esce sconfitta dalla finale tim cup con la Juventus al cospetto di una squadra molto forte. Eppure Rambaudi nutre molti rimpianti per quello che poteva essere e invece non è stato per la Lazio.

Queste le parole dell’ex tornante della Lazio Rambaudi a Radiosei: “Finale tim cup? Mi aspettavo qualcosa di diverso, il coraggio e la spavalderia viste in altre partite non l’ho vista soprattutto in Keita e Immobile. Peccato per quell’occasione del senegalese andata sul palo. Lulic non mi è piaciuto e in quel ruolo ha troppe difficoltà in fase difensiva. La Lazio sapeva come giocava la squadra di Allegri e nel primo tempo ha prestato il fianco troppo spesso. Non siamo riusciti a giocare tra le linee, Milinkovic ha giocato più da regista che altro, inizialmente c’era grande ritmo, dopo il gol sono subentrate tutte le insicurezze e quando accade questo preferisci fare 3 passi indietro che 2 avanti. Gonzalo Rodriguez mi piace moltissimo, è un regista difensivo che sui calci piazzati segna spesso oltre a difendere bene”.

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I convocati dell’Argentina: Biglia c’è, Papu Gomez alla prima

Molte le novità nelle convocazioni ufficiali per il nuovo ct dell’Argentina Jorge Sampaoli. L’Albiceleste giocherà il 9 e 13 giugno due amichevoli. La prima a Melbourne contro il Brasile e la seconda a Singapore contro la selezione locale. Prima chiamata per il Papu Gomez e Leandro Paredes. Torna anche Mauro Icardi. Confermato Lucas Biglia. Questo l’elenco completo.

PORTIERI: Sergio Romero, Nahuel Gúzman, Gerónimo Rulli;

DIFENSORI: Nicolás Otamendi, Javier Mascherano, Emanuel Mammana, Gabriel Mercado;

CENTROCAMPISTI: Eduardo Salvio, Lucas Biglia, Guido Rodríguez, Leandro Paredes, Éver Banega, Manuel Lanzini, Ángel Di María;

ATTACCANTI: Alejandro Gómez, Joaquín Correa, Paulo Dybala, Mauro Icardi, Gonzalo Higuaín, Lionel Messi.

Canovi: “Non arriveranno grandi acquisti alla Lazio”. Poi sui rinnovi…

Il campionato sta per terminare, la Lazio è già in Europa e punta a blindare il quarto posto domenica con l’Inter. Comicia allora a tenere banco il mercato in casa biancoceleste per rinforzare la rosa.

A proposito dei rinnovi ha parlato, ai microfoni di ‘1900 Tv’, Dario Canovi: “De Vrij? E’ uno dei difensori centrali più bravi in Europa. È anche giovane per cui almeno cinque o sei club cercano profili come lui”. Da lui si passa ai casi Biglia e Keita: “Se il giocatore è intelligente, il procuratore non decide. È il calciatore che prende la decisione finale. Secondo me Biglia potrebbe avere una percentuale alta di rimanere. Per quanto riguarda de Vrij e Keita la vedo dura.”

MERCATO LAZIO

Poi sulla possibilità di prendere Rodriguez: “E’ in ottime condizioni fisiche, nonostante l’età. Perciò se la Lazio sarebbe disposta a quelle cifre, è perché crede che il giocatore le possa valere”. Sugli intrecci Atalanta-Lazio: “Credo che l’Atalanta abbia finito la campagna cessioni. A meno che non arrivino offerte incredibili, penso che nessuno si muoverà”. Infine una chiusura su quello che potrà essere il colpo dell’estate: “Il calcio olandese è sempre stato un calcio molto caro, non sarà facile acquistare lì. Tare ci ha abituato ad andare a scovare talenti, per cui credo che ci dobbiamo aspettare delle sorprese. Cercherà giovani di talento, non penso arriveranno grandi acquisti”. 

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PRIMAVERA – Il programma completo delle Final Eight

C’è una variazione nelle date delle Final Eight del campionato Primavera. Come vi abbiamo detto nei giorni scorsi, si giocheranno in Emilia Romagna all’inizio del prossimo mese. Ma ci sono delle variazioni che riportiamo di seguito.

Le final eight Primavera si giocheranno dal 4 all’11 giugno e non dal 2 al 10 come precedentemente ipotizzato. Carpi, Reggio Emilia e Sassuolo le sedi. Ai quarti la Lazio non potrà sfidare le altre teste di serie (Juventus, Atalanta e Inter) e le squadre del proprio girone (Fiorentina ed eventualmente una tra Sampdoria e Verona). Questi i dettagli e il programma completo diffuso dalla Lega in un comunicato ufficiale.

• Sede

Carpi, Reggio Emilia e Sassuolo

• Campi di gara

Carpi (stadio Cabassi)

Reggio Emilia (Mapei Stadium)

Sassuolo (stadio comunale Enzo Ricci)

• Comitato Organizzatore Locale

U.S. Sassuolo Calcio e Regione Emilia Romagna

• Emittenti televisive

Sportitalia e Rai Sport (è prevista la trasmissione in diretta di tutte le gare della Fase Finale)

• Calendario

Quarto di Finale A – domenica 4 giugno 2017 ore 15.30 a Sassuolo

Quarto di Finale B – domenica 4 giugno 2017 ore 19.00 a Carpi*

Quarto di Finale C – lunedì 5 giugno 2017 ore 17.00 a Sassuolo

Quarto di Finale D – lunedì 5 giugno 2017 ore 20.45 a Carpi

Semifinale A – mercoledì 7 giugno 2017 ore 20.45 a Reggio Emilia

Semifinale B – giovedì 8 giugno 2017 ore 20.45 a Reggio Emilia

Finale – domenica 11 giugno 2017 ore 18.00 a Reggio Emilia

*in caso di contemporanea indisponibilità dello stadio Cabassi di Carpi e del Mapei Stadium di Reggio Emilia, la gara sarà programmata in altro impianto, che sarà comunicato successivamente.  

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LAZIO NUOTO – I biancocelesti rimangono nella massima serie

I biancocelesti compiono una grande impresa. Vincono 11-7 contro il Torino il playout e rimangono in A1. La squadra prima controlla, poi è straripante nell’ultimo tempo.

Reale Mutua Torino 81 Iren – SS Lazio Nuoto 7-11

Reale Mutua Torino 81 Iren: Rolle, Novara, Mantero, Azzi, Maffè 2, Oggero 2, Bezic, Vuksanovic 1, Presciutti, Seinera 2, Gaffuri, Giuliano, Aldi. Coach. Aversa

SS Lazio Nuoto: Correggia, Tulli, Colosimo 2, Ambrosini, Vitale, Di Rocco 2, Giorgi, Cannella 5, Leporale, Narciso, Maddaluno 2, Mele, Washburn. Coach. Tafuro

Arbitri: L. Bianco, D. Bianco

Note:
Parziali 2-2, 1-3, 3-3, 1-3
Correggia (L) para un rigore a Vuksanovic a 4’57 del primo tempo. Espulso per proteste Bezic (T) a 3’26 del terzo tempo. Ammonito per proteste il tecnico Aversa (T) a 1’13 del terzo tempo. Spettatori 1000 circa.

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Amadeus: “Tare è il vero segreto di questa Lazio”. Poi su Candreva…

La Lazio si prepara ad affrontare l’Inter nella penultima sfida di questo campionato. L’obiettivo sarà quello di blindare il quarto posto.

Per parlare di questa sfida è intervenuto ai microfoni di Tmw RadioAmadeus, storico sostenitore nerazzurro: “La Lazio? Una stagione bellissima  e un grande lavoro di Inzaghi, su cui pochissimi avrebbero scommesso. Avevo fiducia in lui e la squadra poi ha  giocatori importanti. Un quarto posto che ha meritato tutto. Con un pizzico in più di fortuna credo che sarebbe andata diversa anche la finale di Coppa Italia”. 

CAPITOLO INTER

“Ricordiamoci che quando abbiamo vinto il triplete venivamo da annate molto positive. Ora bisogna programmare e per prima cosa va preso un allenatore di polso e personalità, perché è questo che serve all’Inter. E poi bisogna acquistare giocatori forti. In estate devono cambiare molti giocatori e il tecnico deve essere di primo ordine. I tifosi interisti non aspettano più, dopo Mourinho è andato tutto male. Bisogna andare su nomi giusti. Sabatini e Ausilio saranno fondamentali. Va presa gente abituata a vincere, esperta. Tante volte l’Inter ha guardato in casa Lazio, ultimamente ho letto di De Vrij, lo considero un ottimo difensore. 

L’OPINIONE SU TARE

“Tare è una persona che conosce il mercato. La sua capacità è quella di prendere giocatori che poi si rivelano campioni, come ad esempio Milinkovic che è fortissimo. Così come Keita che è pronto per poter fare un campionato notevole in qualsiasi club italiano o europeo. Anche lo stesso Felipe Anderson, il quale ha dei numeri impressionanti”.

CANDREVA

“Tutti ci aspettavamo di più da lui, ma è difficile giudicare i calciatori in un’annata del genere. È di grande esperienza e grandi mezzi tecnici, e non ha reso ai suoi livelli. Il fatto di cambiare tutti questi allenatori non ha di certo aiutato. Mancini voleva Yaya Touré perché aveva capito perfettamente che all’Inter servivano gente esperta”. 

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Candreva e la Curva Nord: domenica ci sarà il saluto

Antonio Candreva non si è lasciato troppo bene con la Lazio. Il calciatore ha espresso il desiderio di andare a vincere all’Inter. La tifoseria non ha apprezzato le dichiarazioni dell’esterno di Tor de Cenci: vedremo quale sarà l’accoglienza a lui riservata quando domenica tornerà all’Olimpico da avversario.

Intanto sembrerebbe che Candreva abbia contattato degli esponenti della Curva Nord. Lo hanno rivelato gli stessi tifosi biancocelesti alla “Voce della Nord” su Radiosei. La volontà del calciatore è quella di venire sotto il settore più caldo del tifo biancoceleste per salutare i suoi ex supporters.

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Ballotta: “Cara Lazio hai sbagliato con Handanovic”

Due presenza in panchina, una da titolare in campo. Samir Handanovic non ha lasciato il segno con la maglia della Lazio. Eppure Ballotta lo rimpiange.

Arrivato in biancoceleste in prestito, Handanovic gioca appena una gara, prima di lasciare la Capitale e tornare all’Udinese. Marco Ballotta esprime il suo pensiero sul portiere sloveno ai microfoni di Fcinternews.it: Handanovic arrivò in prestito alla Lazio, fece il terzo portiere. Ecco, un grande errore dei biancocelesti fu non acquistare Samir ventiduenne. L’Udinese lo avrebbe ceduto ad una cifra irrisoria rispetto al suo reale valore”.

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Mancini: “Vi dico dove voglio allenare”. Poi sulla Lazio…

Per ricordare la vittoria della Lazio delle Coppa delle Coppe ha parlato uno dei protagonisti di quella squadra: Roberto Mancini.

“Senza di me dove andavate?”, chiede scherzando Roberto Mancini. L’ex allenatore anche della Lazio è intervenuto ai microfoni di Radio incontro Olympia“Non sapevate neanche la strada per andare a Birmingham (ride ndr)! Ricordo bellissimo, quando si ricordano le vittorie sono ricordi molto belli. Era una squadra molto forte. In quegli anni lì noi, la Roma l’anno dopo, avevamo una rosa di giocatori straordinari”. Si torna al presente: “L’anno sabbatico finirà quando troverò una squadra. Le cose succedono da un momento all’altro, magari domani potrei trovare un accordo. Le cose possono accadere all’improvviso”.

LAZIO E SAMP

“Vincere con squadre che non vincono da tanto tempo è speciale, nel cuore dei tifosi ci rimani per forza, è una cosa bella. Quando ero alla Samp ho avuto la possibilità di andare alla Juve, ma poi non se ne è fatto niente. Cragnotti fu veloce nel prendere le decisioni, così andai alla Lazio. Un futuro al Genoa? Ho battuti tanti record alla Samp, non scherziamo. Io alla Roma? Credo che prenderà un altro allenatore, ho avuto occasioni di andare alla Roma da calciatore. Non ho niente contro la Roma, io rispettavo loro e loro rispettavano me, anche da calciatore. Nessun dirigente della Roma mi ha contattato. Non posso sbilanciarmi adesso, Capello disse che non sarebbe mai andato alla Juve. Spero in un’altra opportunità all’estero, per vivere un’avventura diversa, scoprire una nuova cultura. Mi piacerebbe allenare in Bundesliga”.

LAZIO

“Mi piacciono Keita e Milinkovic. Anderson? Credo possa fare molto di più, due anni fa ha fatto un grande campionato. Mi piace anche Biglia. Ma quelli che mi piacciono di più sono Keita e Milinkovic. Inzaghi? E’ bravo, è all’inizio, ha un grande futuro davanti. Sono felice per lui, ha fatto un bel lavoro quest’anno. E’ un ragazzo che avevo spinto per avere alla Lazio, dopo che andò via Vieri. Sono le cose strane del calcio…”.

CAPITOLO INTER

“In nerazzurro non c’erano più le basi per andare avanti. Io parlavo, loro non mi capivano. Io ho una mia dignità, non potevo accettare quello che stavano facendo. Poi, nella vita non si sa mai, può accadere qualsiasi cosa… I proprietari attuali mi avevano fatto un’offerta di tre anni per rimanere, ma c’era caos, non si sapeva con chi parlare, era difficile poter far la squadra. E mi dispiace, perché la squadra aveva fatto un lavoro ottimo, e quest’anno sarebbe arrivata almeno tra le prime tre. Chi prenderà i giocatori dell’Inter farà grandi affari”.

OPINIONE SUL CAMPIONATO 

Infine un parere sul torneo di Serie A: “E’ finito, ha vinto al Juve. Il calo dei bianconeri è normale. La Roma se ci avesse creduto e se non avesse perso troppi punti, avrebbe potuto lottare per il primo posto, anche più del Napoli. La Juve è una società che programma, la chiave è questa. Fa le cose per bene, le altre dovrebbero imitarla, solo allora potrebbero tornare a competere. Il Napoli? Gioca bene, però nonostante i gol sono arrivati prima secondi, e quest’anno terzi. Punto debole della Juve? Ne ha, non è imbattibile. La finale di Champions? E’ una finale, sono due grandi squadre. La Juve difende bene, il Real è una macchina da gol con una difesa che qualcosa concede. E’ una partita aperta”.

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Il discorso di Lotito alla squadra dopo la finale Tim Cup

Nonostante la sconfitta in finale di Tim Cup contro la Juventus, l’annata in casa Lazio è più che positiva. Come riporta Repubblica, il presidente Claudio Lotito ha riunito la squadra in un noto ristorante di Roma subito dopo la finale. Il patron ha tenuto un discorso ai ragazzi di Inzaghi.

Sono arrivati i complimenti per la bella stagione ma anche rimproveri per l’approccio non adeguato ad una finale. Questo il contenuto del discorso di Lotito, che poi ha chiesto alla squadra il quarto posto in campionato e il riscatto in finale di Supercoppa Italia, da giocarsi quasi sicuramente contro gli stessi bianconeri nella probabile data del 13 agosto. Lotito ne ha abbastanza del tabù Juventus così come i tifosi ed i giocatori stessi.

RINNOVI E MERCATO

Presente a cena anche l’agente di Biglia, Enzo Montepaone, a Roma per trovare l’accordo per il rinnovo. Pronta inoltre la proposta per Keita, con adeguamento a 1,8 milioni a stagione (stessa cifra percepita da Milinkovic). Fronte difesa, il nome più attuale è quello di Gonzalo Rodriguez. Si tratterebbe di un acquisto a parametro zero, la Lazio sarebbe una meta gradita per il difensore di proprietà della Fiorentina. Infine, è previsto un incontro tra il mister Inzaghi e il presidente Lotito volto a stabilire gli obiettivi e le strategie di mercato per questa estate.

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LEGGI ANCHE LE ULTIME DA FORMELLO>>>CLICCA QUI

FORMELLO – Dubbi per Inzaghi in vista di Lazio-Inter

Riprendono gli allenamenti nel centro sportivo di Formello dopo il giorno di riposo concesso alla squadra. Simone Inzaghi richiama la rosa alle 17. Breve discorso alla squadra al “Fersini”, poi l’inizio della seduta tecnica.

Sul campo a Formello mancano de Vrij (problema tendineo), Parolo (contusione al ginocchio) e Lukaku (stop muscolare). Salvo colpi di scena salteranno tutti e tre il posticipo di domenica sera con l’Inter. Nel pomeriggio resta a riposo anche Strakosha (i due portieri sono Vargic e il Primavera Adamonis). Le scelte di formazione diventeranno chiare domani pomeriggio, nell’allenamento con le prove tattiche anti-Inter.

FORMAZIONE ANTI-INTER

Radu è squalificato, in difesa dovrebbe ritrovare spazio Hoedt nella difesa a 3 con Bastos e Wallace (sempre che il tecnico decida di andare avanti co il 3-5-2). Possibile ritorno tra i titolari anche per Felipe Anderson. In mezzo sperano Murgia e Luis Alberto.

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LEGGI ANCHE L’OPINIONE DI CRUCIANI SULLA FINALE TIM CUP>>>CLICCA QUI

Cruciani: “Se la Lazio ha perso in coppa la colpa è della Roma”

Giuseppe Cruciani commenta la sconfitta della Lazio nella finale della Tim Cup contro la Juventus. Il giornalista attribuisce la colpa della sconfitta alla partita dei bianconeri con la Roma.

Queste le parole di Cruciani a Radio Olympia: “Ho vissuto la finale senza sussulti. Non ho visto il palo di Keita al primo tempo, sono arrivato tardi a casa. Forse nel secondo tempo su quella palla smanacciata da Neto potevamo riaprire la gara però la Lazio non ha mai dato l’impressione di rientrare. La partita nasce male quando la Juve perde con la Roma. I bianconeri si sono rilassati con i giallorossi e non perdono mai due partite di seguito. Ci serve un pizzico di maturità in più per essere una squadra da prima fascia. Dispiace aver vinto i derby e non la Coppa ma credo che anche con un Napoli in finale la Lazio non avrebbe avuto molte chances. La Lazio ha fatto un ottimo campionato: ha superato la Roma e le ha impedito di vincere un trofeo. La stagione non è finita: se battiamo l’Inter e arriviamo quarti è un’ottima annata. Quinti non dobbiamo arrivare, dobbiamo battere quest’ Inter disastrata senza nemmeno Icardi. Se la Lazio gioca una partita normale vincerà”. 

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LEGGI ANCHE DELLO STRISCIONE DELLA NORD CONTRO I ROMANISTI>>>CLICCA QUI

FOTO – La Curva Nord risponde allo striscione dei giallorossi

Tra i tifosi di Lazio e Roma continuano gli sfottò post-derby per le vie della Capitale. Qualche giorno fa a Piazza Mancini, era stato esposto uno striscione recitante: “Essere e non apparire non vi appartiene: ieri aquile, oggi iene!”, firmato dai Fedayn, storico gruppo della Curva sud giallorossa. E’ arrivata la risposta della Curva Nord.

La Curva Nord non si è tirata indietro ed ha così risposto: “Apparire meglio che svanire”, si legge in un altro striscione apparso nella notte nella Capitale. L’aria è ancora frizzante in città e la goliardia sembra non voler terminare. I giallorossi a questo punto risponderanno?

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LEGGI ANCHE LE PAROLE DI LEDESMA SULLA LAZIO>>>CLICCA QUI

Ledesma: “Raggiungere la salvezza con la Ternana è stato un miracolo”. E sulla Lazio…

Cristian Ledesma è intervenuto ai microfoni di TMW Radio. L’ex capitano biancoceleste ha parlato della sua esperienza in Serie B con la Ternana e della Lazio.

SULLA SALVEZZA DELLA TERNANA

“Per come era la situazione al mio arrivo essere riusciti a salvarci è stata una vera impresa. Non solo sotto l’aspetto dei numeri e dei risultati ma anche sotto l’aspetto di squadra. E’ stato bravo il tecnico a sistemare la situazione e a far rendere al meglio alcuni elementi. Nello spogliatoio ho tentato di dare l’esempio, prima in allenamento e poi in partita. Sono stato fatto capitano sin dal primo giorno. Mi sono subito assunto questa responsabilità. E’ gratificante arrivare in una società dove non ti conoscono. E’ stato un orgoglio aiutare tutti i ragazzi sopratutto in campo”.

SU PALOMBI

“Un suo ritorno a Formello dipende da ciò che vuole la Lazio. Lui la sua esperienza in B l’ha fatta. Può crescere sia giocando con i biancocelesti che con un altro anno di B. Se torna per essere uno dei tanti gli consiglierei di fare un altro anno in Serie B. Per i giovani è importante fare minuti e giocare. Ti aiuta a crescere, sia se lotti per i playoff che per la salvezzza”.

SU LIVERANI

“E’ stato importantissimo il suo arrivo. E’ una situazione simile a quando Reja venne alla Lazio al posto di Ballardini. Ha portato quella tranquillità e quell’ottimismo che servivano. Da dentro la situazione era molto difficile, eravamo quasi rassegnati a retrocedere”.

SULLA FINALE DI COPPA ITALIA

“Non penso qualcosa sia andata storta. Al di là che era una partita secca, i bianconeri sono troppo più forti delle altre squadre della Serie A. Credo che se anche girava a favore l’episodio di Keita la coppa l’avrebbero portata a casa lo stesso. Sono superiori sia come organizzazione che a livello societario, hanno qualcosa in più rispetto agli altri. La Lazio è una squadra giovane, deve crescere e fare esperienza. Questi momenti sono molto importanti. L’aver perso contro una squadra così forte non infanga quanto di buono fatto sinora”.

SU KEITA

“Nonostante i problemi di inizio stagione è cresciuto tanto. Non mi aspettavo quell’episodio, era migliorato tanto sull’aspetto comportamentale. Io vorrei rimanga alla Lazio. Gli consiglierei di restare per crescere ancora”.

SU UN EVENTUALE RITORNO ALLA LAZIO

“La Lazio mi manca sempre di più. Adesso ho appena finito questa esperienza. Ora mi siederò al tavolo con la mia famiglia e decideremo se continuare qui alla Ternana”.

 

 

 

 

CALCIOMERCATO – Gonzalo Rodriguez chiuso già nel weekend?

L’obiettivo numero per la difesa della Lazio è Gonzalo Rodriguez. Ecco in arrivo importanti novità

La Lazio si è qualificata per l’Europa League. Per questo la società sta lavorando per fornire ad Inzaghi una rosa adatta per affrontare tre competizioni. Partendo da dietro, sembra sempre più certa la cessione di Stefan De Vrij. L’olandese è corteggiato da molte big europee e difficilmente Lotito resisterà qualora arrivasse un’offerta importante. Per tutelarsi  in vista di questa cessione la Lazio sta cercando di chiudere il prima possibile l’affare Gonzalo Rodriguez. Il centrale argentino potrebbe arrivare a parametro zero, il che sarebbe un affarone. Secondo il giornale Leggo,  la società biancoceleste ha proposto all’ex Villareal un contratto di un milione a stagione per 2 anni. La chiusura della trattativa potrebbe arrivare già nel weekend.

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Pronto un mega contratto per il rinnovo di Simone Inzaghi

Simone Inzaghi ha sbalordito tutti quanti. La società vuole ripagarlo con un maxi ingaggio.

E’ stato uno delle liete novelle di questa stagione. Simone Inzaghi ha senza dubbio sbaragliato ogni pronostico che vedeva la Lazio fuori da ogni obiettivo. Eppure, lavorando a testa bassa, i biancocelesti sono ad un passo dal quarto posto che significherebbe fase a gironi di Europa League. Proprio per questo motivo la società è intenzionata a proporre il rinnovo di contratto al mister piacentino. L’ingaggio verrà triplicato superando così il milione di euro. Questo è quanto riporta Il Messaggero che illustra anche la durata del contratto. Infatti, in caso di firme, la collaborazione tra Inzaghi e la Lazio, continuerà fino al 30 giugno 2021.

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