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Stroppa: “Lazio-Milan match aperto. Keita? Qualità indubbie, ma…”

Giovanni Stroppa è il classico doppio ex, ed è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione Laziali On Air per parlare della sfida di lunedì prossimo tra Lazio e Milan e anche della corsa verso l’Europa di biancazzurri e rossoneri. Maglie che Stroppa ha indossato, ma l’ex in questo caso è triplo visto che l’attuale allenatore del Foggia ha anche giocato nel Pescara appena travolto a domicilio dalla Lazio.

C’era da aspettarsi una Lazio così bella?

Ho visto un’ottima Lazio per venti-trenta minuti nel primo tempo. Poi probabilmente si è seduta pensando di aver già portato a casa il risultato. Il Pescara è stato molto volitivo, credevo che anche nel secondo tempo avrebbe potuto mettere in difficoltà la Lazio, invece nella ripresa sono usciti fuori di prepotenza anche i valori tecnici e soprattutto una situazione psicologica che è molto difficile per gli abruzzesi. Nel secondo tempo semplicemente non c’è stata partita.

Su Parolo, autore di quattro gol nella trasferta allo stadio Adriatico

Ritengo che Parolo sia la mezzala perfetta. E’ un giocatore capace di coprire il campo su più fronti ma anche di attaccare la porta con efficacia. Una versatilità che l’ha portato ad essere un punto fermo anche in Nazionale.

Il caso Keita

“Non so se ci possa essere una regola generale per gestirlo. Di sicuro bisogna trovare la chiave giusta e per fare questo ritengo che Inzaghi possa essere l’uomo giusto. Le qualità tecniche del ragazzo sono indubbie. Dal punto di vista comportamentale le cose sono andate meno bene ma Inzaghi ha dimostrato di essere in grado di sfruttare al massimo il potenziale del ragazzo. Le dinamiche da valutare sono tante. A livello contrattuale ci si può sentire non all’altezza degli altri se non arriva il giusto adeguamento. Al di là delle bizze estive però mi sembra che sul campo Keita non abbia fatto mai mancare il suo contributo.

La situazione in casa Milan

Come gioco e come crescita del gruppo la squadra del Milan mi sembrava potesse fare ancora importanti passi avanti, migliorando sul piano della maturità visti i tanti giovani presenti in rosa. Di sicuro gli infortuni hanno tolto quelle che erano le certezze della squadra. Elementi come Bonaventura sono fondamentali per tempi di gioco e di inserimento. Anche la mancanza degli esterni difensivi ha fatto sì che la squadra risentisse negativamente del momento. Importante anche l’infortunio di Montolivo, considerando che a Locatelli va dato il tempo per crescere e migliorare.

Lazio-Milan, sfida dal sapore d’Europa…

Mi aspetto innanzitutto che si possa assistere a una buona partita. I due allenatori in grado di far esprimere alle loro squadre un gioco molto piacevole. Potrebbe essere un match aperto a qualunque tipo di risultato, viste le caratteristiche delle due formazioni.

La Serie A secondo Stroppa

La Juventus è una squadra attrezzata e pronta a giocare ogni tre giorni ad alto livello, è sicuramente un gradino sopra rispetto alle rivali. Le squadre che inseguono vedono il Napoli giocare un calcio incredibile. La Roma ha dalla sua una grande continuità. La Lazio esprime un ottimo gioco e l’Atalanta può contare su un entusiasmo trascinante. Le squadre che saranno chiamate a giocare sistematicamente tre partite ogni settimana dovranno sicuramente far fronte a questa esigenza per arrivare fino in fondo nella corsa ai rispettivi obiettivi in campionato.

Julio Velasco ricorda le esperienze dirigenziali alla Lazio e all’Inter. E per il futuro…

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Domani spegnerà 65 candeline Julio Velasco, tecnico argentino che i tifosi della pallavolo ricordano in particolare per i due Campionati del mondo vinti con l’Italia nel ’90 e nel ’94. Originario di La Plata, attualmente guida la selezione albiceleste, ma non ha certo dimenticato le due esperienze nel mondo del calcio: la prima nella stagione 1998/99, come direttore generale della Lazio, voluto fortemente dal presidente Sergio Cragnotti; la seconda nell’Inter di Moratti, anche in questo caso con incarichi dirigenziali.

“AVVENTURE IMPORTANTI. IN FUTURO…”

Sono state avventure che mi hanno arricchito. Mi hanno permesso di conoscere il calcio dall’interno ed è stata un’esperienza interessante anche per la mia seconda vita da allenatore. Alla Lazio ho avuto molti compiti, sia sotto il profilo organizzativo che di quello dei rapporti con i giocatori, mentre all’Inter mi sono mosso meno. Se le rifarei? Non credo. Con l’Argentina ho ancora 4 anni di contratto è poi, per il futuro, mi vedo direttore tecnico”.

L’ex Nesta consiglia Lazio e Milan per vincere lunedì. E su Inzaghi…

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Quella tra Lazio Milan è indubbiamente la ‘partita del cuore’ per Alessandro Nesta. Sia con la maglia biancoceleste che con quella rossonera, l’ex numero 13 si è tolto le migliori soddisfazioni della sua carriera, lasciando un’impronta indelebile nella mente delle due società e dei rispettivi tifosi, anche grazie all’eleganza e al talento sopraffino che lo contraddistingueva. In vista della sfida di lunedì sera all’Olimpico, non potevano dunque mancare le sue considerazioni.

“LA MIA RICETTA PER LE DUE SQUADRE PER VINCERE”

Mi piace l’idea di calcio di Montella e il modo in cui l’ha proposta ai giocatori. – le parole dell’allenatore del Miami Fc ai microfoni di Sky Sport 24 – Inzaghi invece sta facendo benissimo, è una sorpresa perché ho giocato insieme a lui e non me lo sarei mai aspettato. Quella di lunedì sarà una bella partita. Per battere la Lazio, il Milan dovrà bloccarla davanti, fermare i suoi esterni, perché in attacco i biancocelesti sono molto forti. Se fossi invece l’allenatore della Lazio, attaccherei il Milan sulle fasce, con Felipe Anderson e Keita, perché potrei trovare scoperta la difesa e fargli male“.

Lazio, torna il ‘caso’ Luis Alberto: ecco lo sfogo dello spagnolo a Pescara

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Torna a farsi sentire con grande forza il malumore di Luis Alberto.

LA REAZIONE ALL’ADRIATICO

Lo spagnolo già prima di Natale aveva fatto un pensierino sulla possibilità di un ritorno al Deportivo la Coruña (dove il Liverpool lo aveva spedito in prestito nella scorsa stagione), a causapoco spazio concessogli da Inzaghi: 177 minuti in totale, suddivisi in 5 presenze, due delle quali (con Crotone e Atalanta) da titolare. Complice il mancato inserimento nei ritmi del campionato italiano e una posizione in campo non proprio in linea con le sue caratteristiche, la sua luce si è vista soltanto in rarissimi sprazzi, come il palo colpito contro gli orobici e il cross per il gol (poi annullato) di Lombardi. A Pescara era praticamente certo che sarebbe entrato nei minuti finali, ma così non è stato e il ragazzo ci è rimasto male, tanto che, quando, al triplice fischio, la squadra ha fatto rientro negli spogliatoi dell’Adriatico, ha espresso ad alta voce tutta la sua delusione. Non ha gradito (per usare un eufemismo) il fatto di essere stato scavalcato, negli ultimi due cambi, da Murgia e addirittura da quel Tounkara che fino a qualche giorno prima era ai margini della rosa. Dal canto suo, il tecnico piacentino ha sempre dimostrato quest’anno di non volere musi lunghi in squadra, consentendo agli scontenti di trovare maggior spazio altrove (vedi Cataldi in prestito). Così non è stato purtroppo per Luis, per il quale a gennaio nessuno si è fatto avanti con un’offerta per l’acquisto definitivo che la società (dopo averlo pagato 5 milioni la scorsa estate) richiedeva. Adesso dunque non gli resta che aspettare giugno, a nervi rigorosamente saldi, per cercare di sfruttare al meglio le chance che avrà e convincere qualche pretendente a portarlo via dall’incubo Capitale.

Gazzetta, che sperequazione tra Lazio e Roma!

Vi avevamo parlato l’altro ieri della sfilza di insufficienze che la Gazzetta dello Sport ha dato nel corso della stagione a de Vrij. Mentre ieri avevamo raccontato della rivolta del web per l’8 a Parolo del quotidiano milanese.

VOTI ALTISSIMI DEI GIOCATORI DELLA ROMA

A rendere più amaro il voto assegnato al centrocampista della Lazio è il voto che la rosea ha assegnato a Dzeko dopo Roma Fiorentina. Indovinate un po’? 8! Esattamente come Parolo, ma con due reti in meno. In generale tutti i voti dati ai giallorossi sono stati alti: 7,5 a Fazio e De Rossi, 7 al resto della squadra giallorossa eccezion fatta per Szczesny, Peres e Strootman che hanno preso voti inferiori. Andatevi poi a vedere i voti della Lazio col Pescara: 7 a Immobile (gol e assist) e 8 a Parolo (4 gol): poi tutti voti inferiori.  Facendo una rapida media dei voti di giornata degli undici titolari della Lazio e della Roma, risulta che i biancocelesti hanno una media di 6,36 mentre i giallorossi di 6,86.

CALCIO TENNIS

Il pagellista della Gazzetta ha spiegato che i voti sono più bassi perché a un certo punto il Pescara ha smesso di giocare favorendo il tripudio di reti del club capitolino. Ma rapportandolo al 7 a 1 del Napoli al Bologna, il ragionamento decade. Partiamo col dire che Reina ha parato un rigore esattamente come Marchetti. Eppure il numero 1 spagnolo si è guadagnato un bel 7 in pagella contro il 6,5 dell’italiano. Poi abbiamo Mertens e Hamsik 8,5 (anche loro meglio di Parolo), Zielinksi e Insigne 7,5, Diawara 7. 6/11 della squadra con voti ben oltre la sufficienza al contrario dei laziali. Eppure ci è parso che a una certa anche il Bologna abbia smesso di giocare esattamente come il Pescara…

RISPOSTA PREVENTIVA A CAPITAN OVVIO

“Eh ma il Pescara non è la Fiorentina”,  esclamerà capitan ovvio. Il discorso di base è giusto e sarebbe da pazzi dire il contrario. Ma andando a guardare i voti di Lazio Fiorentina del 18 dicembre, gara che i biancocelesti vinsero 3 a 1 dominando, notiamo che i voti della Gazzetta sono comunque più bassi rispetti a quelli assegnati alla Roma ieri.

Innanzitutto nessun 8 e 7,5 nonostante anche in quella gara Marchetti parò un rigore. Almeno il numero 22 biancoceleste prese un 7, così come Radu e Biglia artefici delle reti. Gli altri tutti sufficienti. Media voto degli undici biancocelesti 6,40 contro i 6,80 dei giallorossi. In pratica la vittoria della Lazio contro i viola a dicembre venne valutata come quella del Pescara di ieri. I numeri non tornano. Continuiamo a pensare che la rosea sia un po’ stretta di voti con i giocatori biancocelesti. Ma che c’avranno i pagellisti della Gazzetta contro i laziali?!

Fabrizio Piepoli

Garlini: “Parolo fa la differenza. Tifosi tornate a ripopolare l’Olimpico”

L’ex attaccante biancoceleste Oliviero Garlini ha parlato della vittoria della Lazio sul Pescara e della prossima sfida al Milan.

CONTENTO PER PAROLO

Queste le sue parole a Lazio Style Radio: “Non era facile segnare sei gol. Sono contento per Parolo, un calciatore che ho sempre stimato. Ha trovato i tempi giusti per inserirsi in area e ha fatto la differenza. In questo, ci sono anche i meriti di Inzaghi che sta portando avanti un discorso importante: sta dando equilibrio e fisionomia alla squadra”.

TORNARE A RIEMPIRE L’OLIMPICO

“Vedere gli spalti vuoti dell’Olimpico mi spiace, questi ragazzi si stanno impegnando tantissimo, la squadra sta bene mentalmente e fisicamente. I tifosi devono convincersi che questo gruppo possa raggiungere traguardi che a inizio stagione sembravano impensabili”.

IL RITORNO DI KEITA

“Il Pescara è in una situazione molto drammatica, fa fatica a segnare e a gestire la palla; la Lazio è stata brava a sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti. Inoltre, in questo momento Felipe Anderson sta facendo la differenza. Con il ritorno Keita, questa è una squadra che può dire la sua fino alla fine.  Domenica il brasiliano non ha segnato, ma consente ai compagni di fare gol. È cresciuto tanto mentalmente. Difficile che un giocatore con le sue doti tecniche si sacrifichi anche difensivamente per il bene del gruppo.

LA SFIDA AL MILAN

“Lunedì prossimo i biancocelesti se la vedranno con il Milan: i rossoneri in questo momento stanno facendo maggiore fatica, soprattutto in fase difensiva. Ci deve essere più concentrazione, più agonismo e cattiveria. La squadra di Montella si sbilancerà per cercare di ottenere i tre punti: i biancocelesti dovranno essere bravi a chiudersi e ripartire con gli eterni e gli inserimenti dei centrocampisti. Inzaghi ha registrato la difesa: il pacchetto arretrato si muove bene ed è molto solido”.

De Cosmi: “La Lazio di Inzaghi gioca, diverte e fa risultato”

Il tecnico della Lazio Women, Roberto De Cosmi, è intervento ai microfoni di Lazio Style Radio:

Contro il Pescara, Basta ha fatto un’ottima partita così come Lukaku, che per caratteristiche va spesso in sovrapposizione e crea superiorità numerica: questa è stata un’ottima lettura tattica da parte di mister Inzaghi.

Gli inserimenti di Milinkovic sono importanti sia per sfruttare le sue caratteristiche fisiche sia la lettura delle azioni e avere, infine, una maggiore densità in area di rigore. Quella di Parolo è stata una giornata da incorniciare.

Keita è un giocatore importantissimo, ha un 1vs1 che mette sempre in difficoltà gli avversari. È eclettico, dà pochi punti di riferimento, ha appena 21 anni ma è già decisivo in zona realizzativa. Nel tridente, crea sempre imprevedibilità e scompiglio nella retroguardia avversaria.

Avere scontri diretti in casa è importante. Lunedì contro il Milan sarà un’occasione per dare un segnale forte di continuità. La squadra c’è; dovesse fare risultato, terrebbe a distanza una big.

I numeri sono dalla parte di Inzaghi, se li è guadagnati sul campo con il lavoro quotidiano e con la costruzione di un gruppo importante. Si sta giocando questa chance nel migliore dei modi, sta lavorando al meglio sia a livello mentale che fisico grazie al lavoro del prof Ripert e di tutto lo staff tecnico. Questa squadra gioca, diverte e fa risultato.

Il prossimo impegno vedrà i biancocelesti impegnati all’Olimpico contro il Milan: i rossoneri sono reduci da tre sconfitte consecutive e domani recupereranno la gara con il Bologna. Quella di Montella è una squadra da prendere sempre con le molle, in rosa ha tanti campioni”.

“Milinkovic diventerà un campione”. Parola di…

L’ ex difensore biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio

MILINKOVIC, CALCIATORE CHE FA LA DIFFERENZA

Ecco le parole di Vincenzo Mirra: “Una buona struttura fisica fa sempre bene, Milinkovic ha anche una qualità tecnica superiore alle media ed è questo che fa la differenza. Il centrocampo biancoceleste è ben assortito. Il serbo è un’eventuale alternativa all’attaccante: nei momenti di difficoltà ti consente di avere una soluzione ulteriore. Scavalcando il centrocampo si può trovare il colpo di testa di Milinkovic, nel quale lui è bravissimo e consente agli altri di inserirsi. Il terzo gol di Parolo a Pescara, arriva proprio da una sua giocata. Nel suo arco ha tante frecce, da lui ti aspetti da un momento all’altro la giocata che ti consente di vincere le partite. Diventerà un campione“.

TANTI GOL DI TESTA

“I numeri parlano chiaro, delle statistiche bisogna tenere conto. La squadra di Inzaghi segna tanto di testa e deve continuare su questa linea: le torsioni aeree stanno portando risultati. I nostri tre attaccanti non hanno questa qualità, devono migliorare giocando sull’anticipo. Quando giocano i giovani, sono sempre contento. Murgia sta facendo bene, ogni volta che viene chiamato in causa dà risposte positive. C’è una buona condizione mentale di tutta la squadra, chi subentra raramente non offre prestazioni all’altezza”.

4-3-3 MODULO IDEALE

Nel 4-3-3, le due mezzali devono sapersi inserire. Nel calcio italiano moderno le difese sono molto attente e la tattica fa da padrona. Arrivando da dietro, questi giocatori possono scardinare i pacchetti arretrati. Parolo ha sempre avuto queste caratteristiche: a volte segna, a volte no. L’importante è creare occasioni poi prima o poi la rete arriva. Come il numero 16 biancoceleste, anche Lulic e Milinkovic sanno inserirsi con i tempi giusti.  Immobile sa muoversi benissimo, non è un ariete ma riesce a fare reparto da solo con i suoi movimenti e questo può aiutare tutto il gioco offensivo biancoceleste. È rapido, mette in difficoltà i centrali difensivi avversari”.

Il doppio ex Pancaro: “Tra Lazio e Milan vedo favorita…”

Giuseppe Pancaro presenta la partita tra Lazio e Milan che si giocherà lunedì ore 20.45 allo stadio Olimpico. E’ una sfida che se la Lazio dovesse vincere la porterebbe a distanziare una diretta concorrente nella corsa all’Europa.

LAZIO-MILAN

Così Pancaro a lalaziosiamonoi.it: “Si affrontano due squadre molto forti, la Lazio arriverà meglio rispetto al Milan a questa partita. Viene da due ottime prestazioni in campionato e in Coppa Italia, però penso che sia una gara aperta. Si affrontano due squadre forti, i biancocelesti giocano in casa e vengono da un momento positivo che dura da inizio campionato; per questo motivo vanno fatti i complimenti ad Inzaghi. Questi fattori potrebbero portare a livello di pronostico qualche vantaggio ai capitolini. Ma sul campo credo che favoriti non ci siano”.

INZAGHI-MONTELLA

“Non scelgo (ride, ndr), sono due persone che conosco bene e due amici. Montella ormai sono anni che sta facendo bene. Quest’anno con il Milan ha dimostrato tutto quello che di buono aveva fatto in passato, facendo vedere un bel calcio, organizzato e propositivo. Simone (Inzaghi, ndr) è alla prima esperienza in una grande squadra e si è trovato subito in una situazione difficile. La Lazio ad inizio anno era partita con diversi problemi, invece lui ha immediatamente dimostrato di saperci fare e, ad oggi, sta disputando un campionato straordinario”.

IMPORTANZA DELLA SFIDA

“Sicuramente sarà uno spareggio per l’Europa, non credo sarà decisivo, mancano ancora tante partite però è sicuramente importante. Come finirà? Non lo so, onestamente. Sarà una sfida bella da vedere, per quello che le squadre hanno dimostrato fino ad oggi”.  

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Posticipo Serie A: Roma-Fiorentina 4-0

La Roma travolge 4-0 la Fiorentina e riagguanta il secondo posto in solitaria scavalcando il Napoli.

LA CRONACA DEL POSTICIPO

Nel posticipo della 5 giornata di ritorno la Roma domina la Fiorentina. Dopo qualche buona giocata in avvio i gigliati si sono sciolti come neve al sole. Sul finire del primo tempo il gol del solito Dzeko, che prima ha sovrastato fisicamente Gonzalo Rodriguez e successivamente, dopo aver scaricato il pallone su De Rossi, ha sfruttato l’errato posizionamento di Sanchez per trovarsi a tu per tu con Tatarusanu. Nella ripresa la Roma ha giocato sul velluto. Poco prima dell’ora di gioco il difensore Fazio, con una incornata, ha realizzato il suo primo gol in Serie A. Al 75esimo Nainggolan ha finalizzato una rapida ripartenza e ha realizzato il 3-0. Infine, Dzeko ha sfruttato una ingenuità di Astori per realizzare la personale doppietta e tornare solitario in vetta alla classifica marcatori.

ROMA-FIORENTINA 4-0 (1-0)
MARCATORI: Dzeko al 39′ p.t.; Fazio al 13′, Nainggolan al 30′, Dzeko al 38′ s.t..
ROMA (3-4-2-1): Szczesny; Manolas, Fazio, Rüdiger; Bruno Peres, De Rossi (dal 40′ s.t. Paredes), Strootman, Emerson; Nainggolan (dal 44′ s.t. Grenier), El Shaarawy (dal 35′ s.t. Totti); Dzeko. ALL. Spalletti.
FIORENTINA (3-4-2-1): Tatarusanu; Sanchez, G. Rodriguez, Astori; Chiesa (Cristoforo dal 32′ s.t.), Vecino, Badelj, Maxi Olivera (dal 18′ s.t. Ilicic); Bernardeschi (Tello dal 29′ s.t.), Borja Valero; Babacar. ALL. Paulo Sousa.
ARBITRO: Irrati di Pistoia.
AMMONITI: Strootman, Sanchez , Borja Valero, De Rossi, Gonzalo Rodriguez per gioco scorretto.

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Behrami: “Alla Lazio anni indimenticabili. Su quel mancato trasferimento alla Roma…”

E’ stato il protagonista assoluto di un gol al derby all’ultimo minuto che ha regalato la vittoria alla Lazio. Valon Behrami torna a parlare della squadra biancoceleste e della sua esperienza nella Capitale.

ESPERIENZA NELLA LAZIO

Valon Behrami parla ai microfoni di Radio Incontro Olympia della sua avventura nella Capitale: “​Fa piacere parlare di Lazio dopo tanti anni. Non mi sono lasciato male con la Lazio, diciamo che poteva andare peggio (ride, ndr). Sono stati tre anni molto importanti per la mia crescita e anche a livello personale per la mia famiglia. Un periodo indimenticabile. Perché parlavo sempre poco? All’inizio per timidezza, oggi però credo la maggior parte delle interviste siano noiose: devi essere sempre diplomatico per non creare problemi, a me piacciano invece quelle un po’ più profonde. 

L’Inghilterra? Come si sta in Italia non si sta da nessuna parte. Il calore della gente, la semplicità che c’è nel vostro paese non si trova altrove. A livello di organizzazione ovviamente in Premier League è tutto diverso. Durante la settimana poi non senti molto la pressione. A Roma prima del derby andavi in un bar e tutti ti ricordavano del derby. Ma erano comunque emozioni che potevi vivere giornalmente. In Inghilterra diciamo che ne vivi altre. All’inizio come impatto preferisci lo stile inglese, ma quella pressione dopo un po’ ti mancano. Anche le prese in giro per i capelli, come facevano i tifosi della Roma, ti facevano tornare a casa con un sorriso”.

IL DERBY E IL PARAGONE CON LULIC

“Solo Svizzera-Albania mi ha dato emozioni simili. Oggi il derby lo affronterei diversamente. All’epoca arrivavo alla partita con una carica nervosa eccessiva e non la vivevo come avrei dovuto. L’esultanza? È stata davvero speciale. Mi sentivo in colpa per il primo gol, dove rinviai addosso a Taddei che grazie a me fece gol, quindi è stata un po’ una liberazione. I gol che ricordo di più del resto sono quelli nella Lazio, perché poi ho quasi smesso di farli.

Io come Lulic? Anche io ho svolto molti ruoli in biancoceleste, per me a livello tattico è stato molto importante. All’epoca Oddo fu ceduto al Milan e io che tornavo da un infortunio mi sono adattato sulla destra. Avevo una bella corsa a quei tempi! Lulic per me è un giocatore formidabile, il più importante che ha la Lazio, lo dicevo l’altro giorno con alcuni compagni e mi dispiace se ne parli poco. E’ un giocatore completo, poi ha segnato in quel derby…”. A proposito di derby presto la doppia sfida in Coppa Italia: “Sarà emozionante. Auguro ai giocatori di vivere le emozioni che ho vissuto io, soprattutto nell’ultimo derby. Se vengo a vederlo? Se lo dico a mia moglie viene subito! Spero solo che la Lazio mi faccia gli accrediti…”.

LE CONFESSIONI DI PETKOVIC

“Il mister è una persona eccezionale, un tecnico preparato. Alla Lazio il secondo anno è stato difficile per lui. Mi diceva che non vedevano l’ora di metterlo da parte e così è capitato. C’erano dei segnali che non lo facevano lavorare sereno. Anche lì c’è stato un divorzio a cui è seguita una causa, e anche in quel caso a discapito dell’immagine del club. Petkovic non mi ha mai parlato male di nessuno, era solo dispiaciuto di questo contenzioso”.

TRASFERIMENTO ALLA ROMA SFUMATO

“Io alla Roma? Sì, ci è mancato poco, se Doni accettava era fatta. Era un momento in cui in Inghilterra non mi stavo trovando bene. Andare a Roma poteva essere un’opportunità soprattutto per la mia famiglia, ma poi non è andata in porto, meglio così. Sono andato alla Fiorentina ed è stata la scelta migliore. Sabatini? Avevamo un bel rapporto, aveva stima di me e io di lui”.

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CALCIOMERCATO – La Lazio sulla rivelazione della Bundesliga

La finestra di mercato invernale si è chiusa senza il botto. Il ds Tare starebbe comunque seguendo un attaccante su cui ha già messo gli occhi anche il Bayern Monaco. Si tratta dell’ala sinistra Serge Gnabry.

IL PROFILO

La Lazio starebbe seguendo il 21enne del Werder Brema Serge Gnabry che ha già segnato 7 gol in Bundesliga. Il club tedesco lo ha acquistato nel mercato estivo dall’Arsenal perchè scartato da Wenger. La Bild ha svelato che nel contratto del giocatore è presente una clausola di rescissione di appena 8 milioni. Figlio di un ivoriano e una tedesca, il classe 1995 è entrato a far parte del giro della nazionale di Löw. Anche contro l’Italia, in amichevole ha ben figurato. Ha però dimostrato le proprie qualità in campionato. Il Werder Brema a inizio stagione si è ritrovato in grande difficoltà tecnica anche a causa dei ripetuti infortuni. Proprio nelle difficoltà è emerso Gnabry: già 7 gol in Bundesliga, condito da un assist. Statistiche ottime per un ragazzo di appena 21 anni che è alla prima stagione in Bundesliga. Il Werder però in estate per convincerlo ad accettare l’offerta ha inserito una clausola di rescissione particolarmente bassa. Con solo 8 milioni si può prendere. La Lazio è impegnata nella trattativa per il rinnovo di Keita, che difficilmente resterà a Roma. Gnabry sarebbe, in caso di partenza del senegalese, il sostituto ideale. Secondo calciomercato.com, il Bayern Monaco di Carlo Ancelotti avrebbe messo gli occhi su questo obiettivo biancoceleste per rinforzare l’attacco. Se Tare vorrà centrare l’acquisto dovrà giocare d’anticipo…

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Barriere, Malagò: “Presto ci sarà la svolta positiva”

Finalmente la svolta. Il Viminale ha deciso, di comune accordo con le due società di calcio capitoline, di togliere le barriere nelle curve. Sul tema è intervenuto anche il Presidente del Coni Giovanni Malagò.

LA DICHIARAZIONE

Da sempre favorevole alla rimozione delle barriere, il Presidente del Coni commenta la decisione del Viminale di questa mattina: “Sulla questione delle barriere nelle curve dello stadio Olimpico mi risulta che siamo abbastanza vicini a trovare la soluzione. È parecchie settimane che se ne parla, mi auguro si trovi una soluzione a breve. Conoscendo la concretezza del capo della polizia Gabrielli, sono sicuro che in tempi rapidi arriverà una soluzione definitiva, positiva”.

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Ripresa a Formello: biancocelesti di nuovo in campo

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Dopo la vittoria pirotecnica contro il Pescara, mister Inzaghi ha concesso alla squadra due giorni di riposo. Domani è prevista la ripresa degli allenamenti. 

IL COMUNICATO DELLA SOCIETA’

Con una nota sul suo sito ufficiale la Lazio comunica che i biancocelesti torneranno ad allenarsi domani alle ore 15:00 al Centro Sportivo di Formello per preparare la gara di campionato contro il Milan di Vincenzo Montella, che si disputerà lunedì 13 febbraio alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma.

Crisi Milan: nel mirino la dieta vegana di mister Montella

I rossoneri saranno i prossimi avversari della Lazio. Reduce da 7 punti nelle ultime 7 partite, il Milan è in flessione dopo un ottimo girone di andata. Alla base di questo momento no ci sarebbe anche la dieta di mister Montella.

CRISI MILAN: COLPA DELLA DIETA VEGANA?

Il Milan non gira più. Cominciano i primi mugugni anche nei confronti del tecnico napoletano. Ma non per ragioni di campo: sul banco degli imputati è finita la dieta che il mister ha imposto ai suoi giocatori. Aiutato dal preparatore atletico Emanuela Marra, Montella ha introdotto una ferrea dieta a base soprattutto di soia e kamut che i giocatori devono rispettare a tutti i costi. Niente carne e pesce e divieto tassativo per qualsiasi bevanda zuccherata. Il menù che viene proposto a Milanello: zuppa di verdure e riso basmati o pasta di kamut integrale con ragù bianco di pollo alla vigilia delle partite, pasta di kamut con pesto vegetale e tacchino alla piastra il giorno delle gare – unica eccezione – frutta secca e riso venere con carote e piselli oppure lasagne integrali di radicchio rosso con besciamella vegetale dopo essere scesi in campo. Il tutto attentamente studiato dalla naturopata Michela Valentina Benaglia. Alcuni giocatori non gradirebbero molto questa scelta: c’è chi pensa che con la carne giocherebbe meglio. Scelta giusta o meno non ci resta che sperare che la dieta continui almeno fino a lunedi. Magari dopo la partita con la Lazio.

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E’ sempre il solito Balde Diao Keita: croce e delizia biancoceleste

Dopo un mese di assenza dovuto alla Coppa d’Africa a Pescara si è rivisto Keita. Sei gare senza i suoi colpi di genio sono state dure da superare. La Lazio si è ormai abituata alle sue invenzioni. Inzaghi non ci ha pensato tanto e all’Adriatico lo ha subito rilanciato dal primo minuto.

Ed è stato subito il solito Keita: croce e delizia, forte ma indisponente. Il ventunenne attaccante senegalese con i pescaresi ha risposto alla grande. Giocate sempre in grado di fare la differenza, come sottolineato da Inzaghi prima della gara, ma anche un episodio che fa discutere. Domenica ha segnato il sesto gol in campionato (17 gare, 12 da titolare) suo nuovo primato personale. Però si è impadronito della scena anche fuori dal campo.

LA DISCUSSIONE CON BIGLIA

Dopo la sostituzione il calciatore ha avuto un diverbio in panchina con Biglia. La scena non è sfuggita alle riprese delle telecamere. In settimana aveva già fatto discutere il fatto che Keita non fosse rientrato in tempo per la gara con l’Inter. Mercoledì però era a Roma e il passaggio del turno in Coppa Italia aveva cancellato le incomprensioni. Verso il giocatore non era stato preso alcun provvedimento, anche in vista di un eventuale rinnovo. Domenica dopo la ramanzina di Biglia non ci sono stati strascichi. Keita non si è isolato e ha festeggiato nello spogliatoio con i compagni. “Era solo un chiarimento tra loro. Per noi Keita è fondamentale”, ha spiegato Simone Inzaghi. Il tecnico vorrebbe continuare ad allenarlo anche in futuro ma a fine stagione le strade si potrebbero dividere. Il rinnovo del contratto non si sblocca e la scadenza (2018) è sempre più vicina. Ancora troppa la distanza tra la volontà di Keita di restare e quella del presidente Lotito che non ha nessuna intenzione di cederlo.

Ventiquattro ore di relax: biancocelesti in giro per l’Europa

Il rompete le righe di Simone Inzaghi al termine della roboante vittoria di Pescara ha fatto felici i giocatori biancocelesti. Due giorni di riposo per ricaricare le pile e tornare al lavoro più carichi che mai. Quindi niente allenamenti fino a mercoledì.

Felipe Anderson è partito per una gita a Disneyland Paris, in Francia, con i suoi cari. Così come fatto anche da Lucas Biglia e famiglia. Milinkovic è tornato a Belgrado. Bastos a Lisbona. de Vrij sulla neve a Ovindoli. Ciro Immobile si è rilassato con la moglie Jessica sulla riviera adriatica.

Da domani i biancocelesti inizieranno a pensare alla gara con il Milan di lunedì prossimo all’Olimpico. Inzaghi ritroverà tutti i suoi ragazzi a disposizione. Al rientro anche Lombardi che ha smaltito il disturbo al ginocchio.

Torna l’iniziativa “Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport”

Giovedì 9 febbraio 2017 si rinnova l’appuntamento con i giocatori biancocelesti presso l’Istituto Gesù-Maria, via Flaminia 631 Roma.

“Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport”. L’iniziativa consiste in un vero e proprio “tour biancoceleste” all’interno delle scuole elementari e medie inferiori di Roma e provincia e vedrà il coinvolgimento dei rappresentanti della squadra, di Olympia, simbolo della società biancoceleste.

Tale iniziativa è tesa alla promozione della formazione della cultura sportiva, i cui valori sono sanciti nella Carta Olimpica, diffondendo ed incrementando i principi legati ad una crescita psico-fisica sana, leale e non violenta, che educhi gli adulti del domani, a comportamenti rispettosi dell’avversario e delle istituzioni.

Se vuoi la Lazio nella tua scuola scrivi alla mail: lazionellescuole@sslazio.it

Questo il comunicato riportato sul sito della società biancoceleste.

Il Codacons contro la Sindaca Raggi e lo stadio giallorosso

L’associazione per i diritti dei consumatori, il Codacons, ha rilasciato un comunicato ufficiale. Nella nota, che riguarda il nuovo stadio della squadra giallorossa, un duro attacco alla Sindaca Virginia Raggi.

IL COMUNICATO DEL PRESIDENTE CARLO RIENZI

“Sul nuovo stadio della Roma la Raggi preferisce confrontarsi con calciatori famosi. Non con i cittadini e le associazioni ambientaliste. Sarebbe stato logico, per un sindaco, convocare in Campidoglio i veri fruitori dello Stadio e delle opere pubbliche a Tor di Valle. Ossia i romani, per conoscere il loro parere sul contestato progetto. Ma evidentemente fa più comodo ai fini mediatici e del consenso invitare uno sportivo come Totti”.

POI PROSEGUE

“Siamo assolutamente a favore dell’assessore Berdini. Francamente è assurdo e disdicevole che il tweet di un calciatore conti più dell’opinione dei cittadini. Lo stadio può essere fatto solo se il progetto rispetterà rigidamente le regole urbanistiche e se apporterà vantaggi alla collettività, senza danni per l’ambiente. In caso contrario sarà inevitabile l’opposizione del Codacons con ricorsi nelle sedi legali”.

Delio Rossi: “Non giocare il derby di sera sarebbe la sconfitta del sistema”

Si saprà oggi l’orario dei derby di Coppa Italia. Doppia sfida che verrà disputata nei mesi di marzo e aprile.

Per commentare la questione ha preso la parola ai microfoni di TMW Radio l’ex tecnico biancoceleste Delio Rossi: “Non giocare la sera sarebbe la sconfitta di tutto il sistema. Significherebbe dire essere in balia di problemi che con il calcio hanno poco a che fare e che non si sa come farvi fronte. In pratica siamo come il terzo mondo”.

Sugli obiettivi biancocelesti: “Il massimo obiettivo credo sia tra il 5° e l’8°. Per arrivare in Champions ci vorrebbe un miracolo. Altrimenti avranno fatto il loro raggiungendo la qualificazione in Europa League.