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PRIMAVERA – La Lazio si adagia e il Vicenza ne approfitta. Finisce 2-2.

La Lazio Primavera si ferma a 9 vittorie consecutive. Spreca troppo la formazione di Bonatti e permette la rimonta alla squadra di casa. Il risultato è di 2-2 con le reti di Bari e Rossi.

Ogni partita è fondamentale adesso per il raggiungimento delle Final 8. La Lazio oggi è ospite del Vicenza per una vera e propria prova di maturità per la squadra di Bonatti. Il mister oggi torna al 4-3-3 con il confermatissimo Adamonis tra i pali. Difesa a quattro con Spizzichino (di ritorno dalla convocazione con i grandi) e Petro sulle fasce. Al centro agiranno Miceli e Baxevanos (il greco confermatissimo dopo l’ottima prova di sabato scorso). A centrocampo out Folorunsho (intribuna per scelta tecnica), al suo posto Rezzi che affiancherà Bari e Bezziccheri. Il tridente d’attacco è composto da bomber Rossi come perno centrale, ai cui lati agiranno Al-Hassan e N’Diaye.

PRIMO TEMPO

Lo schieramento dei ragazzi di Bonatti sembra essere un 4-4-2 con N’Diaye e Bezzicheri centrocampo e con Rossi e Al-Hassan in avanti. Pronti via e la Lazio passa subito in vantaggio. Sul corner battuto da Miceli si inserisce Madiu Bari che insacca l’1-0 per i biancocelesti. I ragazzi di Bonatti continuano ad attaccare con Bezziccheri che al 13′ tenta un tiro a giro che spegne sul fondo. Al 16′ si fanno avanti i padroni di casa che con una punizione  da 25 metri impegnano Adamonis che risponde. Sei minuti dopo ci riprova il Vicenza ma il portiere lituano si fa trovare attento ancora una volta. Ci prova due volte Al-Hassan, al 28′ e al 31′ ma in entrambi i casi non trova la porta.

Continua l’assedio dei biancocelesti. Rossi che prima reclama un rigore, e poi (sull’ennesimo cross di Miceli) cerca la torsione di testa senza però trovare il bersaglio. Il primo ammonito arriva al 41′. Si tratta del terzino laziale Petro. Finisce così il primo tempo sul risultato di 1-0 per la Lazio.

SECONDO TEMPO

Iniziati i secondi 45 minuti con gli stessi 22 in campo. E come nella prima frazione alla Lazio bastano pochi minuti per passare in vantaggio. Immancabile la firma di Alessandro Rossi che insacca alle spalle di Pavan la rete del 2-0. Rossi protagonista successivamente di un’altra azione neutralizzata però dal portiere vicentino. Al 62′ ci prova Spizzichino che, col destro, non inquadra la porta. Il primo cambio biancocleste avviene al 69′ con Portanova che rileva Al-Hassan. Durante il cambio viene anche allontanato Bonatti per proteste. Proprio il neo entrato ci prova ma col piattone spara alto, vanificando la magia di Bari. Lo steso centrocampista cerca la doppietta personale successivamente, fallendo però. La seconda sostituzione per la Lazio vede uscire N’Diaye per Ceka. Intanto Portanova fallisce l’ennesima occasione. La Lazio spreca e il Vicenza ne approfitta, accorciando le distanze con Paiolo ora il risultato è 2-1. Al 95′ arriva la beffa. Il Vicenza pareggia con Okoli.

Finisce così il match la Lazio spreca moltissimo adagiandosi troppo sul doppio vantaggio e il Vicenza ne approfitta. Si ferma dunque a 9 la striscia di vittorie consecutive.

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Ferrero rimprovera la Roma per la prestazione nel derby

Massimo Ferrero ha parlato del derby di Coppa Italia vinto dalla Lazio per 2-0.

FERRERO RIMPROVERA LA ROMA

Mancavano ancora le sue parole. Non si è fatto attendere Massimo Ferrero che, ai microfoni di Centro Suono Sport, ha parlato del derby. Ecco le parole del patron blucerchiato: “La Roma ha giocato con la Lazio in modo pietoso. Comprarla sarebbe un sogno. Sto qui a Genova a fare scuola guida. Io sono nato a Testaccio, che devo fà? Ora il mio cuore è sampdoriano. Darò un premio in denaro alla squadra se batterà la Juventus. Asfaltiamo la Juve. Asfaltiamo sti juventini. Basta stronzate sulla vendita della Samp”. Dichiarazioni da vero e proprio romanista doc.

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CALCIOMERCATO – Tra lo Schalke 04 e Meyer è gelo. E la Lazio…

La Lazio fiuta il colpaccio per l’estate. Occhi puntati sul centrocampista dello Schalke 04, Max Meyer.

SCHALKE – MEYER: ERA GLACIALE

La società sta lavorando per migliorare la rosa della Lazio per la prossima stagione. Non solo cercando di mantenere i suoi gioielli (i rinnovi di Milinkovic e Strakosha sono imminenti) ma anche cercando di acquistare dei buoni elementi per la rosa. Uno di questi nomi e Maximilian Meyer, trequartista classe 95 in forza allo Schalke 04. Secondo quanto riporta il quotidiano tedesco Bild, sembrerebbe che il giovane talento stia soffrendo molto il nuovo assetto tattico imposto dal mister Weinzierl. Ed è proprio per questo che il giovane trequartista non vuole rinnovare con il club di Gelsenkirchen. Tare aveva puntato il giocatore già da qualche settimana e, vista la richiesta di 15 milioni per il cartellino, si tratterebbe di un bel investimento da fare. Crediamo proprio sia giunto il momento di mettere le mani nel portafogli.

CONFERENZA – Donadoni: “Nel derby ho visto una grande Lazio”

Le parole del tecnico rossoblu Roberto Donadoni alla vigilia di Bologna Lazio, posticipo serale della 27^ giornata di campionato serie A Tim

Così Donadoni: “Ogni partita va giocata, chiaro che la Lazio l’altra sera per battere la Roma ha disputato un grande match. Proprio per questo dovremmo fare di più, dobbiamo andare in campo con questa coscienza e andare oltre il nostro solito perchè fino ad ora non è bastato. Più convinti in fase offensiva, perchè squadre come la Lazio subiscono poco. Lazio segna molto nei finali? Bisogna essere più lucidi nel finale, saper gestire i momenti del match”.

Su Destro: “Direi che non è al top, nel senso che è un problemino che qualcosa lascia sempre. E’ a disposizione, si è allenato in questi giorni. Tutti devono essere pronti, non solo lui. Abbiamo bisogno di tutti, in questo ultimo pezzo di campionato più siamo meglio è. Dobbiamo mettere in luce le nostre capacità per migliorarci e crescere”, si legge su tuttobolognaweb.it.

Sugli obiettivi: “Cerchiamo di fare più punti possibile. Giocarci ogni partita, e essere bravi a rendere la vita dura agli avversari. Se vogliono vincere devono sudare sette camicie. In questi momenti l’aspetto tattico è relativo, conta l’atteggiamento e questo sopperisce a tutti i moduli. Come vedi la Juve con il cambio modulo, viene fuori qualcosa che sembrava infattibile perché c’è stata disponibilità a fare un certo lavoro”.

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LAZIO PRIMAVERA – Mister Bonatti: “Col Vicenza è la gara più importante dell’anno”

Il mister della Lazio Primavera Andrea Bonatti ha presentato la sfida contro il Vicenza.

Così Bonatti alla radio ufficiale: “Questa è la partita più importante dell’anno. Questo perché c’è anche lo scontro diretto delle nostre inseguitrici quindi è necessario riuscire ad accumulare un ulteriore vantaggio. Vincere dopo tre mesi, a livello motivazionale, è sempre più difficile soprattutto quando hai a che fare con dei ragazzi giovani che non lo fanno esclusivamente per lavoro. È la sfida più importante, sono fiducioso che i ragazzi abbiano capito il messaggio che ho lanciato in questa settimana di allenamenti e mi auguro che mettano in campo la stessa adrenalina, concentrazione e lo stesso spirito che ci ha caratterizzato in questo percorso fino ad oggi.

Il Vicenza, a dispetto di quanto dice la classifica, ha delle ottime qualità tecniche. Ha completezza di movimenti, solidità di squadra, fisicità. È un avversario temibile, rispettabile e che all’andata ci ha manifestato esplicitamente il suo valore mettendoci in grande difficoltà. Probabilmente, dal punto di vista tattico, cambieremo qualcosa rispetto alle recenti apparizioni. Ma è un cambiamento minimo, questi ragazzi hanno raggiunto una maturità di partita in partita. Ho visto che hanno assorbito bene questa ulteriore variazione.

Baxevanos era disponibile già dalla sfida con la Samp ma non mi sembrava il caso di inserirlo dopo mesi di inattività. E’ un ragazzo che stimo. Con Sarac bisogna essere un pochino più prudenti perché ha subito un infortunio grave quindi non ci si può permettere di avere una ricaduta. Bisogna essere molto ponderati e valutare di giorno in giorno le situazioni e le valutazioni cliniche.

La soddisfazione è per il club e per i ragazzi che vedono premiati i loro sacrifici e messi in pratica gli insegnamenti che gli ho dato in termini di partecipazione, consigli di gioco e comportamentali”.

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CONFERENZA – Inzaghi: “Occhio al Bologna. Derby? I giocatori hanno sentito la spinta della Curva”

Il tecnico della Lazio Simone Inzaghi ha parlato come di consueto nella conferenza stampa della vigilia di Bologna Lazio, 27^ giornata di serie A Tim.

Vincere il derby cosa vi ha dato in più?

“Abbiamo fatto un ottimo derby. L’ho detto ai ragazzi. Quello che era stato preparato in settimana è stato fatto sul campo. Abbiamo interpretato un’ottima partita con umiltà, proprio ciò che avevo chiesto. Abbiamo espresso un ottimo calcio per tecnica e aggressività, tutto quello che chiedevo in una patita del genere. La vittoria alza la nostra autostima. Io sono sempre stato convinto che potevamo vincere certe partite. E’ stato giusto godercela, sappiamo che ci sarà un ritorno apertissimo contro una grande squadra. Giovedì abbiamo fatto una giornata di festeggiamenti, ma da ieri testa solo al Bologna perché domani ci attende una gara difficile”.

C’è il rischio sbornia post-derby? Si è voltata pagina? 

“E’ quello che ho chiesto ai ragazzi. La squadra è giovane ma ho visto i ragazzi già concentrati. Siamo preparati ad affrontare un Bologna che gioca bene. Quello che sta facendo vedere in campo non rispecchia la classifica. Ad esempio col Genoa e col Milan meritavano di più. Ho messo in guardia i ragazzi ma sanno la pericolosità del Bologna”.

Il modulo del derby cambia le tue certezze?

“Io ragiono di partita in partita. Col 4-3-3 eravamo in crescendo, poi in base alle caratteristiche dell’avversario cambiamo di partita in partita. Con la Roma abbiamo giocato in un certo modo, ma ora possiamo decidere bene cosa fare perché ho giocatori versatili. Bisognerà fare delle scelte. Domani deciderò. Al di là dei moduli se approcceremo e interpreteremo ogni gara come mercoledì potremo crescere”.

Infermeria?

“Sono tutti convocati eccetto Patric che non ha recuperato e Marchetti influenzato. Con lo staff medico lavoriamo in un’unica direzione per raggiungere gli stessi obiettivi. C’è stima recicproca e ci confrontiamo quotidianamente”.

La vittoria del derby vi dà uno sprint per il campionato?

“Abbiamo il dovere di rimanere in alto come siamo dal 20 agosto. Dobbiamo pensare al Bologna, gara ricca di insidie, poi avremo il Torino. A Bologna servirà una gara tosta perché loro non ci regaleranno nulla”.

Quanto sente sua questa Lazio? Quant’è vicina questa Lazio dalla sua idea di Lazio?

“Mercoledì abbiamo fatto un’ottima gara come aggressività e approccio. E’ stata una partita perfetta. Io da questa estate sento la squadra mia perché so che i ragazzi sono disponibili, anche sul discorso del modulo. I ragazzi sono maturi e seguono lo staff. Il derby è alle spalle, dobbiamo pensare alle altre partite prima della gara del ritorno. Abbiamo fatto 7 mesi di sacrifici per rimanere in alto in classifica e vogliamo rimanerci”.

Immobile o Djordjevic?


“Dovremo fare delle valutazioni. Sono tutti disponibili eccetto Patric e Marchetti. Posso cambiare qualcosa perché non rientrano altri giocatori in difesa. Ho qualche dubbio se torneremo alla difesa a 4 o confermeremo quella a 3 come al derby. Sceglieremo domattina dopo l’allenamento”.

Domani turn over?

“Radu e Lulic potrebbero giocare però vedremo domattina come staranno anche gli altri. Per quel che riguarda mercoledì abbiamo dimostrato che abbiamo un grande gruppo perché c’erano giocatori che non giocavano da parecchio ma ero convinto che avrebbero fatto bene”.

Un commento sul Bologna e su Donadoni?

“Loro giocano bene. Hanno tanti giocatori di qualità soprattutto a centrocampo. Dovremo stare attenti e fare una gara concentrata perché il Bologna meriterebbe più punti in classifica. Hanno un ottimo allenatore che ha allenato anche la nazionale. All’andata si giocarono la partita mettendoci in difficoltà. Dipenderà tutto da noi., ma sono fiducioso perché i ragazzi sono concentrati”.

Cori razzisti?

“Mi era già stato chiesto alla fine del derby, io non ho sentito nulla forse per l’adrenalina della gara. Se sono stati fatti sono da condannare. Queste cose non dovrebbero accadere. E’stato bellissimo andare a festeggiare il derby coi nostri tifosi perché mercoledì la curva c’è stata vicina e i giocatori l’hanno sentita al loro fianco”.

Fabrizio Piepoli

 

 

Pinelli (Premium): “A Bologna sicuri Patric, Radu e Lulic ma rischiano due big”

Giornalista e bordocampista per Premium Sport, nonché tifoso laziale, Pietro Pinelli ha parlato del derby. Altresì ha ipotizzato la formazione che domani sera affronterà il Bologna.

Così Pinelli a Radiosei sul derby di ritorno di Tim Cup: “Non credo ci sia il rischio che adesso la Lazio possa subire un rilassamento, sarebbe davvero grave. Quello che voglio sottolineare è come alcuni calciatori presi da Tare fossero stati già giudicati negativamente. L’esempio di Milinkovic è chiaro e mi dispiace che adesso si parli di lui in chiave mercato. Penso a Wallace che in molti avevano definito scarso già in avvio di stagione”

Sulla gara di domani sera: “Contro il Bologna torneranno certamente gli squalificati di Coppa, quindi Patric, Radu e Lulic. Mi aspetto che un calciatore importante a centrocampo possa riposare, mentre non mi sorprenderei se Inzaghi dovesse scegliere di far tiare il fiato ad Immobile. Ha speso tantissimo nel derby ed è reduce da qualche problema di natura muscolare. Devo sottolineare l’ottimo lavoro svolto da tutto lo staff medico nelle ultime settimane, a creato i presupposti per presentarsi al derby nella migliore condizione possibile”. 

Berisha: “A Bergamo sto bene, ma del futuro parleremo…”

Protagonista a Bergamo, per Etrit Berisha non c’è spazio per nient’altro. Nemmeno per il suo futuro…

“ALL’ATALANTA STO BENE, MA…”

È riuscito a ritagliarsi fin da subito un ruolo da protagonista con l’Atalanta dei miracoli, per di più con quei gradi di titolare che alla Lazio aveva potuto solo sognare. Confermare attese e premesse: Etrit Berisha tanto aveva chiesto e tanto ha ottenuto dalla sua stagione in prestito alla Dea. Del futuro ci sarà tempo per parlare, come lui stesso rivela al ‘Corriere Di Bergamo’: “A Bergamo sto bene, ma decideremo a fine stagione insieme ad Atalanta e Lazio. Prima c’è altro a cui pensare“.

IL SEGRETO DEL SUCCESSO

Il portiere albanese svela poi la ricetta del successo nerazzurro: “Il segreto sta in un mix di aspetti. Abbiamo giocatori di qualità. Ognuno ha la fiducia dei propri compagni. E ognuno sa cosa fare in campo, oramai abbiamo assimilato i movimenti che ci chiede Gasperini“.

Stadio, in settimana incontro Lotito-Raggi in Campidoglio: le novità

Rumors dal Campidoglio: Lotito in settimana dalla Raggi per lo stadio.

Mentre la bagarre sullo stadio di Pallotta e Parnasi continua a regalare colpi di scena, la prossima settimana – scrive Il Tempo – il presidente Claudio Lotito potrebbe incontrare in Campidoglio il sindaco Raggi per sottoporle il progetto dello stadio di proprietà della Lazio. Come noto, la priorità dell’imprenditore romano sono i terreni, di proprietà della famiglia Mezzaroma, siti al km 6,2 della via Tiberina. Il vertice potrebbe avvenire a partire da martedì prossimo 7 marzo, in quanto il giorno prima Lotito dovrà presenziare a Fiumicino per l’elezione del nuovo presidente Figc. Il sogno dei tifosi laziali è quello di ritornare al Flaminio – ipotesi rilanciata anche da una petizione online promossa da Andrea Severini, ex marito della sindaca capitolina -, ma Lotito da questo orecchio sembra proprio non volerci sentire. A meno che, riporta sempre il quotidiano di Piazza Colonna, non ottenga una compensazione per costruire sulla parte non vincolata dei 500 ettari sulla Tiberina. Il progetto, riporta inoltre Il Tempo, potrebbe prevedere inoltre una copertura a scomparsa, che permetterebbe dunque di superare uno dei vincoli legati all’attuale struttura dell’opera di Pier Luigi Nervi. Non solo: tutto l’investimento verrebbe donato alla Lazio, entrando nel patrimonio del club e segnando così una bella differenza con Tor di Valle, dove lo stadio sarebbe di proprietà di Pallotta e la Roma dovrebbe pagare l’affitto per l’utilizzo.

Derby, Spalletti ci crede: “All’andata non troppa differenza, al ritorno…”

Ci crede Luciano Spalletti. Nonostante lo 0-2 dell’andata, ci sono ancora 90′ per conquistare la finale di Coppa Italia. Nella conferenza stampa pre Napoli, il tecnico giallorosso ostenta quindi sicurezza in vista del derby di ritorno con la Lazio.

QUALCOSA DA DIRE, QUALCOSA DA FARE

Da quando faccio questo lavoro ho perso circa 200 partite e incassato 7-800 gol. Ogni volta che ho perso e ogni volta che ho subito gol ho avuto qualcosa da ridire. Nella prossima partita, ma pure nel derby, avrò qualcosa da dire alla squadra e i ragazzi avranno qualcosa da fare. Probabilmente non sarà facile, ma sicuramente non sarà impossibile“. Poi, sulla stracittadina di mercoledì: “L’ho rivista bene, tutta questa differenza che si è voluta far venire fuori non c’è, pur con un risultato che ci penalizza e che li avvantaggia per il ritorno, abbiamo fatto la partita e a lunghi tratti molto bene. Ci sarà qualcosa che sistemeremo per il ritorno“.

TATTICA, PERCENTUALI E FESTEGGIAMENTI

Abbiamo tenuto il pallino del gioco in mano, anche se poi uno deve andare a giocare nella trequarti avversaria. Loro davanti con Felipe Anderson e Immobile hanno velocità e qualità e quando ricevono palla sono pericolosi, per questo dovevamo essere bravi nel tenere corte le distanze quando la Lazio ripartiva. Loro hanno giocato su questa situazione, all’inizio abbiamo fatto bene, col passare dei minuti un po’ meno e la Lazio ci ha attaccato ed è andata in vantaggio. Poi la partita si è sviluppata facendola sempre ma senza sfruttare ipotetici episodi importanti che nella ricerca siamo riusciti a crearci. Allora hanno ribadito nello stesso modo, vincendo un duello in velocità e fisico e portando il risultato al sicuro per quella partita. Ora dobbiamo solo guardare alla prossima sfida e fare tesoro degli errori commessi. Loro hanno il 70% di possibilità di passare il turno, noi solo il 30% a questo punto“. Infine sugli sfottò: “Loro hanno festeggiato, noi no. Fa parte dei giochi, della risultanza. Loro hanno mandato messaggi su tutti i telefoni, il mio è pieno dei messaggi di sfottò. Molti sono vintage, però è pieno. Il proprietario di casa mi ha detto di tutto, mi ha messo la cosina alla porta di casa, io al contrario non l’ho mai fatto. Va bene così, posso aggiungere che sono tanti e che non mi era successo che capitassero alla fine del primo tempo. Portiamo avanti i nostri numeri, si tenta di dire qualcosa sempre in considerazione di quello che abbiamo davanti. Io avrò da dire e i giocatori avranno da fare“.

Mancini story: “Io calciatore grazie a un dentista. Lazio? All’inizio mi trovai male ma poi…”

E’ stato uno dei protagonisti della Lazio del secondo scudetto, nonché uno degli allenatori più apprezzati nella Capitale. Parliamo dio Roberto Mancini, che è entrato di diritto nella storia della Lazio. Il Mancio ha lasciato una lunga intervista sulle colonne del Corriere dello Sport.

Questo uno stralcio dell’intervista di Mancini in cui parla dei suoi inizi: “E’ una storia divertente. Potrei dirle che passai con i rossoblù perché mia mamma un giorno doveva andare a Bologna da un dentista. Mio pare si organizzò in modo da andarci quando c’erano dei provini. Una volte le squadre facevano molti più provini durante l’anno, per i giovani che venivano da fuori. Quindi si organizza senza dire niente a mia mamma, perché mia mamma non voleva che io mi mettessi grilli calcistici per la testa. Non aveva tutti i torti: avevo tredici anni. Di nascosto”.

Sulla Lazio: “All’inizio mi trovai male perché venivo da Genova, ero abituato in una piccola città. Roma è troppo. Poi invece dopo sei mesi mi sono adattato benissimo. Trovai nella Lazio un club che stava costruendo una grande squadra e quindi andò benissimo”.

EDITORIALE – FRA RUBIO E RADJA E’ TANTA LA RABBIA

Una volta per uno non fa male a nessuno. Gli strascichi del derby continuano e non terminano mai. This is Rome.

Provincialismo, assolutamente no? Roma è talmente grande che si potrebbe parlare di due città distinte. Da una parte noi, dall’altra loro. Dal cartaceo fino al piccolo schermo la batosta, la scoppola o la sveglia, chiamatela un po’ come vi pare, si è sentita ed ha fatto molto male. La Lazietta di Lotito zitta zitta ha fatto una grande partita, aggiudicandosi il derby di andata con pieno merito. Ora c’è da giocare il ritorno e tutto è possibile per carità, però poi ti rendi conto che qualcuno rosica più del dovuto. Ti accorgi del romanista rosicone, non quando a parlare è il tifoso sempre presente o tifoso da una vita, ma quando a parlare sono soprattutto quelli che dovrebbero stare zitti. Quelli che escono solo quando gli fa comodo, quelli che sono della Roma solo per i soldi.

IL DELIRIO DI CHEF RUBIO

Ieri uno chef, di questi che vanno adesso di moda, di cui non sapevo nemmeno di che squadra fosse, (anzi mi dicevano che in passato vestiva anche la maglia della Lazio Rugby), se ne è uscito con un tweet. Ognuno di noi butta sul tavolo le carte che ha, ed è normale che tanti romanisti si appellano sempre alla quantità mastodontica, del loro numero di tifosi sparsi per il globo terrestre. Ma una cosa mi preme dirla. Ma sti cazzi! Non te la pià così…

E IL NINJA BLATERA ANCORA

Il secondo a parlare è stato invece un grande giocatore, che ha tutta la mia stima ma che, se continua a dire fandonie finirà per diventare uno come tanti altri. Ieri sera su un noto social network ha messo un post (clicca qui per leggere il post di Nainggolan), rimosso dopo alcuni minuti. Noi non vinciamo il derby ogni quattro anni. Radja dì ai tuoi amichetti che il Derby è stato vinto. Quello vero. Quello che rimarrà per l’eternità della storia della Città di ROMA. SPQR +

Tutti questi altri si chiamano Memorial 26 maggio. Identità e Lazialità

Cordialmente

Davide Sperati

POLITICA – Sempre più ricchi i politici. Stipendi da capogiro

E’ marzo ed è stata stilata la classifica dei guadagni di deputati, senatori, capi partito e membri del governo. Stipendi sempre più alti

LA FEDELI LA PIU’ RICCA

A sorpesa in testa alla graduatoria c’è la Ministra dell’Istruzione. Valeria Fedeli ha guadagnato nel 2015, la bellezza di 180.921 euro. Uno stipendo molto superiore dell’attuale Presidente del Cosiglio, Gentiloni. Quest’ultimo è fermo a quota 109.607 euro. Più in basso troviamo Matteo Renzi. L’ex Presidente del Consiglio ha guadagnato 103.283 euro. Qualcosa in meno ha portato a casa Di maio: per il pentastellato gli euro guadagnati sono 98.471, come il suo collega Di Battista. Infine Grillo è passato dai 355 mila euro del 2014 ai soli 71.957 del 2015.

Amarcord Vieri: il tweet che fa gioire i tifosi della Lazio

Bobo Vieri ripercorre la sua carriera in uno scatto. Il suo tweet omaggia una delle pagine più belle della storia della Lazio: la notte di Birmingham.

IL TWEET DI VIERI

19 maggio 1999. Birmingham, Lazio-Maiorca 2-1. La squadra biancoceleste vince la Coppa delle Coppe. Bobo Vieri realizza il primo gol per la Lazio. E lui ha voluto ricordare così quella notte.

 

Milinkovic-mania: parla l’agente del giocatore serbo

Sicuramente il migliore in campo nel derby di coppa Italia. Il giocatore serbo sta inanellando prestazioni positive dall’inizio di stagione. La sua crescita è sotto gli occhi di tutti.

LE DICHIARAZIONI DEL PROCURATORE DEL SERBO

Prestazioni super, una crescita esponenziale lungo tutta la stagione. Il serbo Milinkovic è a detta di tutti il vero top player di questa Lazio. E calciomercato.it è andato ad ascoltare il parere dell’agente, Mateja Kežman: “Non è una sorpresa per me che Milinikovic-Savic sia stato il migliore in campo contro la Roma, perché da quando è arrivato in Italia è migliorato di giorno in giorno e negli ultimi 7/8 mesi ha dimostrato le sue qualità e ha ancora ampi margini per crescere nel futuro. È felice di aver segnato nel derby, ma lo è ancora di più per aver vinto una partita così importante. Ora sta già pensando alla prossima gara perché i prossimi due mesi saranno molto importanti per la Lazio“. Questione rinnovo, al momento nessuna preoccupazione: “Ci incontreremo nelle prossime settimane con la Lazio, ma non ci sono problemi. Lui è felice qui e vuole fare bene per questo club e i suoi tifosi. Ci sono sempre voci su Juventus, Milan e Inter ma adesso pensiamo solo alla Lazio. Sergej è un ragazzo normale con i piedi per terra, molto professionale e un gran lavoratore”.

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Retroscena derby: ecco dove è nato il successo della Lazio

La Lazio prima del match si è compattata come squadra. Ha fatto quadrato con il suo allenatore e ha disputato una partita perfetta. Spunta un retroscena che si è verificato alcuni giorni prima della gara.

RETROSCENA PRIMA DEL DERBY

Una riunione intensa. Inter-Roma in diretta per capire meglio le mosse avversarie e prendere i dovuti accorgimenti. Il piano di Inzaghi è stato quello di invitare tutti i suoi collaboratori a cena a casa sua. Il risultato è stato più che positivo. Gli uomini fidati di Inzaghi sono 8: a loro affida ogni aspetto tattico delle partite.
Massimiliano Farris, milanese di 46 anni è il suo vice. Si conoscono da tanto tempo. Prima nelle finali del campionato Primavera 2014. Poi si incontrano di nuovo poco prima della semifinale persa con il Torino. Una chiacchierata e sboccia subito il feeling, così che Farris in estate lo raggiunge a Formello e da quel giorno condividono gioie (tante) e dolori (pochi).
L’ultimo innesto nello scorso mercato estivo è Mario Cecchi, provenienza Empoli, scuola Sarri. Ex allenatore della Primavera toscana, nel cui settore giovanile ha lavorato 10 anni, ha sempre messo in grande difficoltà Inzaghi. Oggi Cecchi, mago della tattica, si divide il lavoro sul campo con Farris, curano i movimenti sia della fase difensiva che di quella offensiva.
La Lazio poi ha due match analyst. Enrico Allavena, arrivato dal Napoli nell’estate 2015, ha sostituito Jesse Fioranelli, affiancando prima Pioli e poi Inzaghi. Studia la fase offensiva e i possibili movimenti per mettere in difficoltà gli avversari. Ferruccio Cerasaro conosce il mister fin dagli Allievi: ha frequentato il corso per match analyst ed è entrato nel settore giovanile biancoceleste. Cura le palle inattive, gli angoli e le punizioni laterali.
Anche Fabio Ripert ha fatto la stessa trafila e oggi è il capo dei preparatori atletici. Insieme ad Alessandro Fonte e Adriano Bianchini, di estrazione societaria, dicono che faccia lavorare tantissimo la squadra.
In chiusura Adalberto Grigioni, da anni a Formello. Sotto di lui passano tutti i portieri che militano nella Lazio.

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Bologna: continua a piovere sul bagnato per Donadoni

Il Bologna sta attraversando un periodo poco fortunato. I risultati scarseggiano e sembra che ci siano altri problemi oltre quelli tecnici.

BOLOGNA: LA SITUAZIONE

Una vittoria che manca da sei gare, Donadoni sul banco degli imputati e una rosa in emergenza. A Bologna il malumore rimane, a due giorni dalla sfida casalinga contro la Lazio. Le nubi rimangono, soprattutto dopo le dichiarazioni di ieri sera di Roberto DonadoniStasera (ieri, ndr) non sono particolarmente felice o meglio soddisfatto perché abbiamo fatto un allenamento allo stadio e le cose non sono andate come avrei voluto ma ci si rende conto che i problemi veri sono altri non sono quelli di un allenamento non andato per il verso giusto”. 

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FOTO – Lazio-Roma: i tifosi giallorossi non “ce vonno sta”

Il pensiero è fisso al ritorno di Coppa Italia contro la Lazio. In casa Roma la sconfitta con la Lazio non è andata giù ai tifosi giallorossi, che però credono nella rimonta e lo hanno fatto presente alla squadra.

LO STRISCIONE

La notte scorsa, infatti, i Fedayn, gruppo storico romanista, hanno esposto uno striscione che recitava“Nulla è perduto”. Un monito ai giocatori e al tecnico Spalletti, un messaggio, chiaro, di non alzare bandiera bianca perchè battere i biancocelesti 3 a 0 è un’impresa ancora possibile.

Risultati immagini per striscione sud nulla è perduto

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Regalia: “Bravo Inzaghi, il successo nel derby è più che meritato”

L’ex direttore sportivo biancoceleste Carlo Regalia ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3. Nella lunga chiacchierata parole di elogio per squadra, tecnico e per l’intervento di Peruzzi.

SUL TECNICO BIANCOCELESTE

“Nessuno si aspettava una vittoria così chiara nel derby di Coppa Italia. E’ stato un successo più che meritato, contro una Roma reduce da un positivo periodo di forma. È stato bravo Inzaghi. In questi giorni ho letto con piacere le sue dichiarazioni, nelle quali ha ammesso di aver studiato ore e ore gli avversari fino a notte fonda. Onore al tecnico, che ha coinvolto i suoi collaboratori per carpire come mettere in difficoltà i giallorossi. È un buon allenatore e, soprattutto, una persona intelligente. Il tecnico piacentino ha schierato in campo gli uomini giusti nei posti giusti per non consentire agli avversari di esprimere il proprio gioco e poi ripartire con 3-4 effettivi. Ha costretto la Roma a trovare spazi con continui passaggi che l’hanno portata a sbilanciarsi”.

SUI SINGOLI

Felipe Anderson trovasse un pizzico di continuità in più, diventerebbe uno dei calciatori più forti. Quando trova la giornata giusta, il brasiliano consente alla squadra di compiere un enorme salto di qualità. Immobile si muove per 90 minuti, fa segnare e va lui stesso in gol. Biglia e Parolo sembrano due ragazzini in campo, non mostrano fatica. La mezzala si inserisce, gioca a centrocampo ma spesso conclude l’azione.

SUL DERBY

“Nel derby la Lazio era chiamata a fronteggiare una squadra che nelle ultime gare aveva realizzato 3-4 gol a partita. I biancocelesti hanno messo in campo una prestazione intelligente, accorta, senza però rinunciare ad andare ad attaccare. Quando rubavano palla, si sono sempre gettati in avanti. Hanno sempre ribattuto colpo su colpo. La Roma spesso è partita dalla propria area di rigore per impostare gioco in quanto la Lazio la portava a indietreggiare”.

SULL’AMBIENTE BIANCOCELESTE

“Le parole di Peruzzi sono intelligenti. Questo gruppo ha dimostrato di essere abbastanza matura. I punti in classifica dei biancocelesti sono tutti guadagnati, anzi gliene manca qualcuno. La rosa ha una età media abbastanza giovane, i calciatori sono seri e professionali. Inzaghi ha trasmesso carattere a tutti i suoi ragazzi. È un trascinatore, ha dato entusiasmo alla squadra. Corrono e si aiutano tutti, è merito del tecnico”.

SULLA GARA DI BOLOGNA

“Domenica la squadra sarà di scena a Bologna. È una sfida da affrontare senza condizionamenti né sufficienza. I felsinei sono guidati da un tecnico che sa schierare bene le proprie squadre, hanno sempre combattuto in ogni gara. Se la Prima Squadra della Capitale vuole mantenere la classifica che ha o addirittura migliorarla non deve concedere nulla in queste partite. In Serie A non ci sono mai sfide semplici. Non bisogna abbassare la guardia”.

FOTO – Il Mago Otelma Nainggolan “rosica” e fa un post contro la Lazio

Nonostante la sua profezia (vinceremo entrambi i derby di Coppa Italia) gli si sia ritorta contro, il centrocampista della Roma continua a sfottere la Lazio e i laziali

NAINGGOLAN, ENNESIME PAROLE AL VENTO

Che dire sul Ninja giallorosso? Ogni commento sarebbe superfluo e fuori luogo. Il centrocampista di Spalletti si è già ridicolizzato da solo con quella chiacchierata con il tifoso. Insultò sia la Juventus e sfotteva la Lazio. “Odio la Juve, loro rubano“, per poi continuare con “Te lo dico io, vinceremo entrambi i derby“, aggiungendo che “Non ho mai perso contro la Lazio“. Poi, come un fulmine a ciel sereno eco Milinkovic e Immobile e la vittoria della Lazio.

LO SFOTTO’ CORRE SUL SOCIAL

Ed ecco che dal suo profilo Snapchat, Radja pubblica un post con il seguente testo: “Siete come il 29 Febbraio uno ogni 4 anni. Sempre Forza Roma”. A questo punto la domanda è lecita: come fa a parlare un calciatore di una squadra che non alza un trofeo dalla bellezza di 10 anni? A volte sarebbe meglio stare zitti… Ciao Ninja, ti salutano il Sergente e Ciruzzo.