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CALCIOMERCATO – Post Keita, nuovo ritorno di fiamma a giugno?

Non solo Cafú: per la sostituzione di Keita, la Lazio pensa anche ad un altro profilo. Anzi ripensa, visto che, come quello del brasiliano del Ludogorets, anche il suo nome è stato molto in voga nei mesi scorsi dalle parti di Formello. Stiamo parlando di Ryad Boudebouz, centrocampista polivalente del Montpellier, che i biancocelesti avevano già provato a portare tra le proprie fila durante il mercato estivo e per il quale starebbero progettando un nuovo assalto.

A riportarlo L’Équipe, secondo cui la dirigenza capitolina avrebbe riallacciato i contatti con il club francese, cui l’algerino è legato da un contratto fino al giugno del 2019. Nella stagione in corso il classe ’90 ex Bastia ha collezionato 16 presenze in campionato, condite da 7 gol e 2 assist, ma al momento è fermo ai box a causa di un infortunio al menisco del ginocchio destro rimediato a dicembre. Un inconveniente non di poco conto, che potrebbe impedirgli di prendere parte all’imminente Coppa d’Africa. Il quotidiano sportivo francese precisa tuttavia che, se dovesse recuperare in tempo per la competizione in Gabon, Boudebouz non potrebbe essere utilizzato per tutto il mese di gennaio, proprio come Keita, motivo per cui una trattativa per un suo approdo nella Capitale potrebbe svilupparsi concretamente solo in estate. Ad ogni modo, o a gennaio o a giugno, la Lazio dovrà comunque fare molta attenzione, perché la concorrenza sul giocatore resta molto alta: dalla Spagna, con Villarreal e Athletic Bilbao, all’Inghilterra, con West Bromwich, Everton, Newcastle, finanche alla nostra Serie A, dove anche la Fiorentina nelle ultime settimane ha chiesto informazioni.

Crotone, Barberis e Nicola sono pronti: “La Lazio squadra tosta ma siamo fiduciosi…”

Sfida proibitiva quella che attende in questo inizio di 2017 il Crotone di Nicola. I calabresi hanno bisogno di punti salvezza ed iniziare subito con la Lazio all’Olimpico è veramente dura. Ma la paura è una cattiva consigliera, quindi il Crotone non ha altra scelta che dare il massimo cercando di strappare più punti possibili ai ragazzi di Inzaghi. Credono nell’impresa. Già Palladino ieri ha mostrato tutta la carica in vista della sfida dell’8 Gennaio. Ora è il turno del centrocampista rossoblù Andrea Barberis ha parlato ai microfoni Fctv, sottolineando l’importanza della sfida contro i capitolini: “Abbiamo già iniziato a lavorare in questo 2017, per cui siamo fiduciosi. Ora partiamo per questo mini ritiro a Roma con la testa giusta per fare risultato. Ogni partita è fondamentale per noi, che si giochi con la Lazio, la Juventus o contro le dirette concorrenti. Ora guardiamo all’Empoli che ha cinque punti più di noi. La speranza è quella di  mantenere la categoria”. Poi sugli uomini di Inzaghi: “La Lazio è un’avversaria molto tosta, si è confermata su ottimi livelli. È partita molto bene e sta dimostrando di essere all’altezza della posizione che ha in classifica. Sarà sicuramente una partita molto difficile”. Sulla sfida dell’Olimpico ha parlato anche il tecnico Davide Nicola“Faremo la nostra parte dando il massimo”.

Alla ricerca del gol perduto: Ciro Immobile ha 2 milioni di motivi per ritrovare la rete…

Per Ciro Immobile è arrivato il momento di interrompere il digiuno di gol che ormai sta durando da ben 7 partite. L’ultimo gol realizzato dal bomber napoletano risale alla sfida casalinga contro il Sassuolo, quando aveva segnato la rete del 2-0. Da quel momento in poi, pur mantenendo prestazioni di alto livello, il gol è diventato il nemico numero uno. Sembrava aver iniziato una sfida a suon di gol con gli altri bomber della serie A ma la sfortuna sta regnando sovrana e Ciro non riesce a smuoversi da quei 9 gol stagionali (comunque preziosissimi), mai successo nella sua carriera. Si spera che la sosta gli abbia dato nuove energie e che domenica, all’Olimpico, contro il Crotone il numero 17 biancoceleste si sblocchi una volta per tutte. Anche perché, ha ben “2 milioni” di motivi per farlo: stando al “Corriere dello Sport“, infatti, nell’accordo firmato con la Lazio è previsto un bonus per cui se, a fine stagione, raggiungesse quota 20 gol, Ciro guadagnerebbe 2 milioni di euro . Il bonus è un incentivo in più per sbloccarsi. Ricominciare a segnare per la Lazio, per i tifosi e per se stesso. Questo è l’obiettivo del numero 17 biancoceleste per il…2017: 20 (i gol) 17 (il numero), che l’anno nuovo sia “l’anno” di Ciro?

 

Le parole piene di orgoglio di Lotito verso Inzaghi. E su Keita dichiara…

Il presidente Lotito si gode la sua Lazio e sopratutto Simone Inzaghi, il tecnico scelto per ripartire dopo il disastro estivo.  Di questo e di altre tematiche come la questione Keita, ha parlato nell’intervista rilasciata al quotidiano “Libero”. Ecco le sue parole:

“Keita? C’è un direttore sportivo che si occupa di questo. Di certo il mio interesse non è smobilitare ma far crescere l’organico, valorizzando i giocatori a 360 gradi”.  Il patron biancoceleste ha poi proseguito soffermandosi anche sull’esodo dei top player verso l’Estremo Oriente: “La Cina non sta saccheggiando il nostro calcio. Non è detto poi che più investi e più vinci. Prenda il Leicester. Bisogna organizzarsi per far prevalere il merito e la sana gestione sulla forza dei capitali. Talvolta questi giocatori che vanno in Cina non hanno un nome o un valore riconosciuti. Noi puntiamo a valorizzare la rosa attraverso la compatibilità economico-finanziaria, moralità e capacità tecniche. È più facile comprare e costruire, ma attraverso una sana gestione e magari con tempi più lunghi possono essere conseguiti risultati che danno più soddisfazione”. Poi sul caso Bielsa in estate e sul grande exploit di Simone Inzaghi: “Non vale la pena commentare. Sicuramente valorizzare persone che sono cresciute nel nostro club è motivo d’orgoglio. Vediamo come andrà il girone di ritorno”.

Luis Alberto, il Crotone è la tua “chance”. Non sprecarla…

Keita via per la Coppa d’Africa, Anderson e Lulic assenti per squalifica. Insomma il 2017 inizia subito in salita per Simone Inzaghi, costretto a far meno della KIA (Keita, Immobile, Anderson) il magico tridente che ha incantato i tifosi biancocelesti in questa prima fase di stagione. Poco male, la Lazio ha una rosa tale da poter battere comunque il Crotone di Nicola, l’unica accortezza che deve avere è non considerare già in tasca i 3 punti.

In ogni caso c’è da ideare un nuovo tridente. Gli indizi fino ad ora portavano ad un’unica strada: riproporre il tridente che ha battuto l’Atalanta a Bergamo nella prima giornata di campionato, KishnaImmobileLombardi. 18 giornate dopo ecco che potrebbe di nuovo scendere in campo. Il tecnico della Lazio sta lavorando in questa direzione. Ma c’è una possibile variante da tenere in considerazione. Secondo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport infatti, Simoncino sembrerebbe intenzionato a dare finalmente una chance dal primo minuto a Luis Alberto. Lo spagnolo domenica potrebbe infatti avere la sua  grande chance di dimostrare il suo valore e dare così una sterzata decisiva alla sua (per ora) deludente avventura italiana. In tal caso il tridente sarebbe composto da: Lombardi a destra, Immobile al centro e (appunto) Luis Alberto a sinistra. Inzaghi scioglierà i dubbi nelle prossime 72 ore. Lo spagnolo, durante gli allenamenti fa magie e prova a conquistarsi la fiducia del mister in tutti i modi. Nonostante in campo abbia collezionato soltanto 27 minuti, senza mai essere incisivo peraltro, la società crede in lui e contro il Crotone vuole ripagare tale fiducia. L’alternativa resta Kishna.

Milinkovic-Savic si prepara ad un 2017 esaltante: “Voglio la Champions con la Lazio”

Quella che sta vivendo quest’anno Sergej Milinkovic-Savic è probabilmente la stagione della consacrazione. Il momento difficile sembra sia passato ed ora Simone Inzaghi non riesce più a fare a meno di lui. Lui in cambio dà tutto per la maglia della Lazio, cioè quella maglia che ha voluto con tutto se stesso. La sua tenacia e la sua tecnica, unita ad una grande fisicità, qualità e duttilità tattica…lo hanno fatto diventare un giocatore unico nello scacchiere biancoceleste. Quest’anno sta dando anche un buon contributo in fase realizzativa. Se pensate che sia finita qui vi sbagliate di grosso, Sergej non ha intenzione di fermarsi, anzi, come ha ribadito più volte  il suo procuratore questo “è soltanto l’inizio“.

Il centrocampista serbo, nel 2017,  vuole fare ancora di più ed aiutare la sua squadra a raggiungere un obiettivo che oggi non è utopia (ricordando sempre che il secondo posto dista appena 4 punti). Insomma l’obiettivo quest’anno è chiaro: andare in Champions League. Ci crede Sergej (e come dargli torto) e lo si evince chiaramente nell’intervista concessa ai media serbi in questi giorni dove dichiara i suoi obiettivi per l’anno nuovo: “Voglio qualificarmi con la Lazio in Champions League e vincere l’Europeo con l’Under21 della Serbia.  Al diavolo la scaramanzia, Milinkovic urla a squarcia gola, perché i grandi non temono niente e nessuno. Poi prosegue: “La mia crescita è evidente, ma sono ancora giovane e commetto qualche sbaglio. Amo la Serie A, la preferisco alla Liga e voglio restarci. Da piccolo impazzivo per Raul, oggi è invece Ibrahimovic il mio calciatore preferito. Così come chi lo allena. Mourinho è il miglior allenatore al mondo. Sergej, già rientrato dalle vacanze, è affaticato da due giorni. Nessun allarme, oggi sarà a pieno ritmo in gruppo per mettersi alle spalle il 2016 a San Siro e per continuare a stupire.

Petrelli: “Contro il Crotone vedo una Lazio col tridente, ma Inzaghi può sorprendere…”

Sergio Petrelli, ex difensore biancoceleste, nella settimana di avvicinamento a Lazio-Crotone è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio:

Quando ero calciatore la pausa sembrava una liberazione, si poteva uscire qualche giorno dai posti nei quali ci si allenava. Con la testa ero comunque legato agli allenamenti e al corretto regime alimentare, però mi rilassavo. Se i calciatori hanno qualche giorno libero ne approfittano per vivere belle giornate.

La sosta è capitata nel momento ideale per i biancocelesti, la forma stava calando. La Lazio ha disputato delle gare ad altissimi livelli, ma nelle ultime 2-3 partite mi sono sembrati un po’ sulle gambe. Ora i biancocelesti saranno più liberi mentalmente dopo il riposo. Gli uomini di Inzaghi sono stati a ridosso della prima squadra in classifica; se si fossero vinti alcuni scontri diretti, la Lazio sarebbe stata a pochi punti dalla Juventus. La squadra biancoceleste può battersela con tutti, ci voleva un momento di riposo.

Nel ’74 non vincemmo le gare contro le grandi. Non perdere contro le squadre che erano alla nostra portata ci permise di vincere lo scudetto. Se la Lazio fosse riuscita a vincere contro squadre come il Bologna e il Torino, oggi avrebbe una classifica migliore. Se si vuole arrivare in Europa, bisogna battere tutte le squadre inferiori.

Le squadre che si chiudono sono difficili da scardinare, bisogna avere calciatori che sappiano farsi valere fisicamente affinché possano risultare decisive anche le palle inattive. Milinkovic è un uomo molto fisico, farebbe più che bene al nostro centrocampo. Abbiamo due esterni bravi e veloci, ma non hanno il coraggio e la fisicità per sfondare. Sanno entrare in area per servire buoni palloni. Immobile è un po’ isolato e, anche per questo, servirebbe una sponda in mezzo al campo come Milinkovic. Il serbo mi ricorda Ibrahimovic, sta crescendo molto e potrebbe diventare l’uomo intorno al quale costruire la Lazio del futuro. Deve ancora maturare, è molto giovane e tra qualche anno potrebbe esplodere definitivamente. Immobile può giocare sia a destra che a sinistra e potrebbe giocare anche alle spalle, ipoteticamente, di Milinkovic.

In quest’anno nuovo non credo che Inzaghi possa cambiare il tridente. La squadra biancoceleste però potrebbe giocare anche con le due punte. Immobile quando sta bene è inamovibile”.

Giordano “sogna” Muriel ed Eder alla Lazio

Il calciomercato invernale è iniziato. La Lazio è alla ricerca di un vice Immobile e di un laterale che possa sostituire Keita nel periodo della Coppa d’Africa. Giordano, intervenuto a Radiosei, ha due sogni:

Muriel ed Eder sarebbero perfetti per la Lazio. Il calciatore dell’Inter lo conosciamo da anni ed è generoso come Immobile. Il colombiano magari venisse alla Lazio. Per me è anche meglio di Keita. Paloschi è un altro profilo interessante che potrebbe fare al caso nostro. El Ghazi? Sinceramente non lo conosco bene, ma sembra essere simile a Kishna. Il calcio olandese è troppo diverso dalla Serie A. Un altro profilo ideale sarebbe Gomez dell’Atalanta. Mi stupisco come nessuna big lo abbia ancora acquistato“.

Il commento di Diabolik sull’intervista di Di Canio

La notizia del giorno è di sicuro l’intervista di Paolo di Canio rilasciata al Corriere della Sera che ha scatenato molte polemiche fra i tifosi di fede biancoceleste. A tal proposito proprio pochi minuti fa – durante la trasmissione radiofonica “La Voce della Nord” – è intervenuto Fabrizio Piscitelli, storico leader della tifoseria capitolina. Ecco le sue parole: “Fare un gesto pubblico e poi essere tacciato di questo e di quell’altro e poi fare dietro front è una cosa che a noi non ci è stata mai bene. Quindi assolutamente questi sono sbagli che lui faceva a prescindere. Li voleva fare lui e di certo non era la curva o noi a richiedere certi atteggiamenti. A noi non servivano quelli, ma il gol al derby e correre sotto la curva Sud. Questo è poco ma sicuro. è stato nella Lazio e ha dato sempre quello che ha potuto dare, perché comunque l’attaccamento verso questa maglia era evidente ed era ciò che volevamo da un giocatore quale Paolo, un ragazzo cresciuto laziale con tutti i problemi che ha passato per la Lazio. Da non poter uscire di casa per andarsi ad allenare, con noi che facevamo le nottate quando gli misero il pupazzo impiccato fuori casa e in cinque-sei matti, dentro una macchina, passavamo la notte affinché lui potesse stare a casa tranquillo. Lui queste cose le sa bene. Tutte cose fatte col cuore e da laziali che siamo. Detto ciò però poi dobbiamo anche dire che dopo essere tornato alla Lazio, se ne è andato dalla Lazio e se ne è andato male. Ha sputato sul piatto dove ha mangiato, finché stavi dentro sei andato avanti, poi contro tutti e va be’, ci passiamo sopra. Per noi le strade si sono divise già là. Ognuno per la propria strada. Ognuno decide di usare le proprie strategie. Io al suo posto, anche grazie alla sua possibilità economica, avrei fatto più un’intervista per indignarmi di come vanno le cose in Italia. Non è stato sottolineato e non viene detto, che il suo licenziamento avviene dopo una chiamata da parte di un membro della comunità ebraica a qualche dirigente di SKY e da lì che viene preso il provvedimento di licenziare Di Canio. Io mi indigno più per questo”.

Riguardo alla questione del tatuaggio con la scritta Dux che Di Canio ha sul braccio prosegue Piscitelli: “Poi  i tatuaggi fanno parte di una vita di una persona a meno che uno non se li fa per moda. Nessuno deve rendere conto a nessuno. Puoi spiegare l’anno, la provenienza, il perché, ma rimangono sempre cose personali. Pubblicamente pentirsi e farsi zerbino, non so per che cosa, forse perché crede che lo riassumono, anche se io credo che comunque non sarà richiamato dall’emittente. Anche perché io uno così non lo richiamerei comunque. Sinceramente lascia il tempo che trova. Certo, è normale che per molti tifosi, per molti ragazzi, questo è stato un atteggiamento molto negativo e quindi poi, grazie anche ai social network, ognuno esprime la sua idea al riguardo”. Poi il tifoso conclude affermando che: “In questo modo tu offri la possibilità alla creazione di titoli che poi potrebbero essere ben diversi dalle dichiarazioni rilasciate. E lui che vive in questo contesto lo sa bene, quindi anziché porgere l’altra guancia, poteva arrabbiarsi affermando altre cose, ad esempio incazzandosi che la chiamata di un personaggio lo abbia fatto licenziare. Avesse avuto Che Guevara, un simbolo che io rispetto come rivoluzionario, non stavamo qui a parlare, lo avrebbero fatto amministratore delegato. Purtroppo in Italia la situazione è questa. Basta che non stai bene a qualcuno, ecco fatto che te non hai la possibilità di lavorare pur meritandolo”.   

   

Agostinelli: “Ecco chi prenderei come vice-Immobile…”

Il mercato è ufficialmente iniziato da 24 ore ma già da tempo hanno iniziato a circolare tanti nomi in orbita Lazio. L’obiettivo dei biancocelesti è trovare un vice Immobile al posto di Djordjevic e ad oggi i principali candidati sembrano essere Eder, Lasagna e Paloschi. A riguardo ha parlato l’ex giocatore biancoceleste Andrea Agostinelli a Radiosei, nella trasmissione “9 Gennaio 1900“. Ecco le sue parole: “Chi sceglierei tra Eder, Lasagna e Paloschi? Se dovessi dirne uno direi il ‘brasiliano’. Anche se gli altri due mi piacciono ma voglio andare sul sicuro. Sarebbe un bell’acquisto per migliorare in attacco dove Djordjevic appare demotivato. Cataldi invece ha perso un po’ di autostima, per questo non deve avere paura di sbagliare. Vorrei rischiasse qualcosa in più…”.

Liverani: “Lazio, niente alibi. Con il Crotone devi vincere. Sul mercato consiglio…”

Finita la sosta i ragazzi di Inzaghi sono tornati a sudare in vista della sfida di domenica (8 Gennaio) allo Stadio Olimpico contro il Crotone. Da ieri, però, è iniziato il calcio mercato e tanti nomi vengono accostati alla Lazio in cerca di rinforzi sopratutto in attacco. Di queste tematiche ha parlato l’ex centrocampista biancoceleste Fabio Liverani, intervenuto ai microfoni di TMW Radio, durante la trasmissione ‘Avanti Lazio’: “El Ghazi è un ottimo giocatore, ora sembra anche che l’Ajax abbia abbassato la valutazione. Cafú lo conosco poco. In entrambi i casi bisogna dire che gli stranieri a gennaio fanno fatica, perché hanno poco tempo per ambientarsi. Lasagna? E’ un ottimo giocatore, sta facendo molto bene. Ovviamente tutto dipende dall’uscita di Djordjevic, la cui cessione non mi sembra molto vicina”. Su Keita: “La società voleva provare a rinnovare il contratto, non so ora come sono i rapporti. Keita è giovane, bisogna trovare una soluzione a bene. Oggi il mercato della Cina rompe gli equilibri, però il senegalese ha 21 anni e non penso che sia propenso a giocare fuori dall’Europa”. Sugli altri nomi accostati alla Lazio: “Eder è un giocatore forte, che all’Inter ha avuto qualche difficoltà. Ha un’ottima qualità, magari la Lazio potrebbe provare a prenderlo in prestito per poi fare uno sforzo economico a giugno per tenerlo. Orsolini? Bisogna capire qual è la politica della Lazio. E’ un giocatore a cui va dato il tempo, ha fatto vedere delle belle cose. Bisogna vedere se c’è voglia di investire su giovani italiani, e se la Lazio vuole giocatori da aspettare o subito pronti. Alessandro Rossi? E’ un giocatore forte, io l’ho visto già due anni fa quando in un derby cambiò la partita. Ha tutto per fare gli attaccanti, deve iniziare a giocare con i grandi. La scelta della Lazio di aggregarlo nella prima squadra è giusta”. Infine su Lazio-Crotone, in programma l’8 gennaio: “Le partite dopo la sosta sono sempre le più insidiose, sulla carta non c’è partita ma nel calcio siamo abituati alle sorprese. La Lazio deve dimenticare la sconfitta di Milano per rimanere lì davanti. Una vittoria, visti gli obiettivi, è l’unico risultato buono. Le assenze sono pesanti, ma la Lazio ha giocatori forti abbastanza per battere il Crotone. Lombardi? Simone ci ha già fatto vedere che non remore a buttare dentro i giovani, se ci saranno i presupposti lo farà sicuramente giocare”.

Il Presidente del Crotone non perde la speranza per Djordjevic: “Ne parlerò con Lotito”

Raffaele Vrenna, presidente del Crotone, è intervenuto a Radio Incontro Olympia per parlare dell’imminente partita di campionato contro la Lazio allo Stadio Olimpico. Il patron dei calabresi ha parlato anche di mercato e non ha nascosto la speranza di arrivare a Djordjevic nonostante il forte pressing del Lione. Ecco le sue parole:

Il Crotone sta affrontando un mini torneo di 4-5 squadre. L’obiettivo di questo torneo è restare in Serie A. Lazio-Crotone? Incontreremo una delle migliori squadre della Serie A, composta da tanti giovani forti. Un giocatore biancoceleste che mi piace? Ce ne sono tanti, Keita mi piace molto. Faccio i complimenti alla società della Lazio, ogni anno la squadra è competitiva. Djordjevic al Crotone? Vediamo, ne parlerò con Lotito. Noi abbiamo avuto diversi giocatori della Lazio, uno su tutti Cataldi. Un ragazzo di grandi qualità, mi fa piacere che sia riuscito a trovare spazio in Serie A. Il mercato di gennaio non è semplice, a volte peggiora anche le situazioni. Il nostro obiettivo è restare in Serie A. Ci teniamo non solo per i nostri tifosi, ma per tutti i calabresi”.

Lazio-El Ghazi, 3 indizi fanno una prova? L’Ajax cerca un esterno…

Si dice spesso che 2 indizi non fanno una prova, ma quando sono 3? Nei giorni scorsi si era parlato di un forte interessamento della Lazio per il talentoso giocatore dell’Ajax Anwar El Ghazi: prima c’è stato l’incontro TareJorge Mendes (primo indizio); poi è emersa la notizia che l’Ajax accetterebbe un prestito con obbligo di riscatto a 9 milioni (secondo indizio, operazione assai fattibile per i biancocelesti, sopratutto se riuscissero a cede Keita in questa sessione di mercato); ed ora dall’Olanda arriva quello che proprio essere un terzo importante indizio.

L’Ajax sta cercando sul mercato un esterno offensivo. Lo riporta il portale olandese Voetbalprimeur.nl, secondo cui la squadra olandese vorrebbe provare a prendere uno tra Everton Felipe dello Sport RecifeLarsson dell’Heerenveen. Se almeno una delle due ali dovesse arrivare ad Amsterdam, allora il 21enne di origine marocchina potrebbe avere il via libera di trasferirsi alla Lazio. Molto dipenderà però da cosa deciderà di fare la Lazio con Keita. La cessione del talento senegalese accorcerebbe di molto i tempi dell’operazione. Le trattative si chiuderanno ufficialmente il prossimo 31 gennaio alle ore 23. Meno di un mese per rinforzarsi, la Lazio ci prova.

Canigiani: “Anche i giocatori all’apertura del nuovo Official Store”

Lunedì prossimo avverrà l’inaugurazione del nuovo Official Store di Roma Est e per presentare l’evento è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 il responsabile del marketing biancoceleste Marco Canigiani:

“Lunedì 09 gennaio, in concomitanza del nostro 117° anniversario, si terrà l’inaugurazione del nuovo Lazio Style Official Store di Roma Est. All’evento saranno presenti alcuni calciatori biancocelesti. Inoltre continua l’iniziativa “Regala la Lazio, la Lazio ti regala lo stadio“, che ha riscosso un grande successo durante il periodo natalizio. Durerà fino al giorno della partita Lazio-Crotone, anche durante il giorno dell’Epifania; chi effettuerà dei regali presso i Lazio Style Official Store con una spesa minima di 30-50€ riceverà in omaggio dalla Lazio un biglietto, o due, per assistere al primo match casalingo dell’anno”.

CALCIOMERCATO – Keita: ma quale Milan? Ecco le parole dell’agente

Per commentare la notizia circolata nella giornata di ieri riguardo un ipotetico accordo trovato tra il futuro ds del Milan Massimiliano Mirabelli e l’agente di Keita Balde Diao è stato proprio quest’ultimo tramite un tweet a smentire tale circostanza. Sul proprio profilo social, Calenda, ha dichiarato: Ma quale accordo! Qui tutti che parlano di Keita: danno mandati, fanno cene a Dubai, accordi, incontri… Inventate di meno.

 

 

CALCIOMERCATO – L’ag. di Zaza apre alla Lazio ma per i biancocelesti resta sempre un grande ostacolo

Dopo l’addio quasi certo al Valencia per Simone Zaza si prospetta un ritorno alla sua società di appartenenza, la Juventus. Per lui però di spazi in casa bianconera non è che ce ne siano tanti e il giocatore preferirebbe lasciare Torino per una destinazione che gli permetta di giocare. A conferma delle aspettative del calciatore arrivano le parole del papà-agente, Antonio, che intervenuto ai microfoni di juvenews.eu ha dichiarato: Fiorentina, Milan e Lazio, sono squadre importanti e mi farebbe piacere essere contattato da loro, ma la Juventus ha l’ultima parola. Simone vuole assolutamente tornare in Italia: escludo una sua permanenza a Torino visto che non troverebbe spazio. Preferirebbe una cessione a titolo definitivo”. La società biancoceleste resta alla finestra in attesa di sviluppi ma l’ostacolo più grande per la felice conclusione di un’eventuale trattativa resta l’ingaggio del giocatore che ammonta a 3,5 milioni di euro.

 

FORMELLO – Con l’emergenza in attacco spazio al giovane Rossi

Nel pomeriggio i ragazzi di Simone Inzaghi si sono ritrovati sul campo di Formello per riprendere la preparazione in vista della gara con il Crotone di domenica prossima. Ancora assenti Felipe Anderson (comunque fuori per squalifica), Djordjevic (forte attacco influenzale) e Milinkovic (fermo per affaticamento, domani dovrebbe tornare in gruppo). Aggregato alla prima squadra anche il giovane Alessandro Rossi, schierato centravanti in uno dei tridenti scesi in campo per la partitella in famiglia. L’emergenza in attacco (sono out Lulic, Felipe Anderson e Keita) potrebbe aprirgli uno spiraglio per la convocazione e forse per l’esordio in A. Con Djordjevic e Milinkovic, che dovrebbero recuperare senza problemi, fermo per infortunio è rimasto soltanto il belga Lukaku, ancora in Belgio per proseguire le cure specifiche alla caviglia infortunata a ottobre. Inzaghi viste le tante assenze dovrà scegliere il modulo per affrontare al meglio la compagine calabrese ma si va verso la conferma del 4-3-3. I dubbi riguardano il terzetto offensivo che potrebbe essere lo stesso di Bergamo con Lombardi e Kishna ai lati di Immobile. Anche Luis Alberto è alla ricerca di un’opportunità, oggi ha giostrato da esterno sinistro del tridente realizzando anche un bel gol. Con lui in campo resterebbe fuori uno tra Lombardi e Kishna. Altra possibilità del tecnico biancoceleste potrebbe essere l’inserimento di Cataldi con l’avanzamento di Milinkovic sulla trequarti alle spalle di una coppia d’attaccanti. Domani si torna in campo alle 11.

Rossi: “Un sogno essere qui, sto provando un’emozione incredibile”

Al termine della seduta d’allenamento odierna il centravanti biancoceleste Alessandro Rossi, nel giorno del suo ventesimo compleanno, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel:

“In prima squadra c’è un ritmo diverso, non è facile ma spero di abituarmici. E’ anche difficile stoppare il pallone senza esser aggrediti dai vari difensori. E’ una gioia e un’emozione incredibile essere qui. Avere questo regalo nel giorno del mio compleanno è molto soddisfacente. Questo per me è il sogno di una vita, da quando sono bambino desideravo di allenarmi in una squadra di Serie A. Vengo al campo con la paura di non essere all’altezza. Mi abituerò ad allenarmi con gente come Immobile e de Vrij, mi sento un moscerino davanti a loro. E’ quasi impossibile segnare quando ti marcano Hoedt, Wallace o Bastos;  de Vrij è tra i più forti al mondo. Quando sono davanti a me è difficile anche guardare la porta.  E’ stato un anno pieno, ci sono state gioie e dolori. Mi sono rialzato sempre. Cerchiamo di dimenticare il derby Primavera, ci siamo approcciati male. Ho chiesto scusa alla squadra per il mio gesto, vogliamo migliorarci. Il resto della stagione è stato svolto al meglio”.

Stefano Antonelli: “Keita? Secondo me…”

Keita Balde Diao sarà il grande assente in questa prima parte del girone di ritorno, poiché impegnato in Coppa d’Africa con il Senegal. Su di lui girano moltissime voci di mercato che lo vogliono un po’ in giro per tutta Europa. Anche Stefano Antonelli, ex ds di Torino e Bari, ha detto la sua sul numero 14 biancoceleste, ai microfoni di RadioSei: “Il grande colpo di gennaio sarebbe prendere subito Keita: non rinnoverà con la Lazio e il suo talento è indiscutibile. Mi sbilancio: io dico che andrà all’Inter”.

Ferrero: “Voglio il Flaminio!”

Il Presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, è intervenuto ai microfoni di Radio CrC, parlando dei lavori che stanno effettuando allo stadio Flaminio: “Voglio prendere lo stadio Flaminio in gestione per dare la possibilità ai ragazzi di giocare lì. Il mio appello va al sindaco: se mi dà l’impianto in gestione lo faccio rivivere anche perché ad oggi è uno stadio abbandonato. Il Flaminio è stata la storia del mondo e non mi piace vedere questo scempio. Il mio impegno è totale, con la concessione farò vivere nuovamente lo stadio.”