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Frezzolini: “Col Chievo gara difficile. I rinnovi? Potrei rinunciare a…”

Per Giorgio Frezzolini, ex portiere ed attuale preparatore dei numeri uno dell’Atalanta, Lazio-Chievo non sarà mai una partita qualunque. Frezzolini ha difeso per anni la porta gialloblu, ma è romano DOC ed è cresciuto nel settore giovanile della Lazio, squadra di cui si è sempre detto tifosissimo. Per parlare del match di sabato è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio, nella trasmissione “Laziali On Air”.

LAZIO-CHIEVO

Sarà una partita non facile per i biancocelesti. Il Chievo riesce sempre a costruire squadre solide – spiega Frezzolini – funzionali ai suoi obiettivi ed è guidato da un allenatore molto preparato come Maran. Al momento però sta attraversando un momento poco brillante. La Lazio dovrebbe avere voglia di riscatto dopo l’opaca prestazione allo Juventus Stadium“.

JUVENTUS-LAZIO, LA LAZIO SI E’ SCANSATA…

Questo è fantacalcio, sono cose brutte da pensare e soprattutto irrispettose verso chi scende in campo. Chiacchiere da bar da chi vuole trarre vantaggi da queste basse polemiche. Allo Juventus Stadium purtroppo è difficilissimo vincere. Le giocate dei campioni bianconeri spostano gli equilibri della partita in qualunque momento“.

CRISTIANO LOMBARDI

E’ un orgoglio avere in squadra come titolare un ragazzo che viene dal settore giovanile. E’ sicuramente un elemento di valore, non credevo potesse ritagliarsi questo spazio in Serie A ad inizio stagione. Sta dimostrando sul campo di saper fare molto bene e di avere ancora grandi margini di miglioramento“.

CATALDI

Le aspettative attorno a Cataldi erano alte. Forse non c’è stata la crescita che ci si poteva attendere. Cambiare aria e proporsi lontano da Roma potrebbe essere la carta giusta per tornare a dimostrare sul campo il proprio valore. I sei mesi a Genova potrebbero dunque rivelarsi un’esperienza positiva, capace di riportare a Roma un Cataldi più pronto e consapevole“.

STRAKOSHA

Strakosha sta facendo molto bene, mi ha sorpreso positivamente. Il suo precorso di crescita finora è costante, si è sempre fatto trovare pronto all’occorrenza, anche se maggiore continuità gioverebbe sicuramente per capire al cento per cento le sue potenzialità. Marchetti ormai è un portiere di cui si conosce il valore, anche se adesso sta vivendo un momento un po’ altalenante. Gli va data fiducia per permettergli di ritrovare la stabilità a cui ci aveva abituati“.

I PORTIERI ITALIANI

Prima c’erano maggiori possibilità economiche e si puntava sul portiere già pronto, magari straniero, anche perché erano venuti a mancare i veri preparatori. Ora si punta maggiormente sul settore giovanile, i ragazzi trovano più spazio e, giocando, alcuni portieri di nuova generazione riescono finalmente ad emergere“.

SIMONE INZAGHI

Devo ammettere che anch’io avevo alcune perplessità, che sono state però cancellate di netto dal suo incredibile lavoro. Ha saputo ricostruire un gruppo e dare spazio ai giovani e sta dimostrando di essere un allenatore preparato che ha voglia di fare e di emergere. Ha tutte le potenzialità per costruirsi una carriera importante perché ha fame di calcio“.

LA LAZIO E I GIOVANI

Un giovane di valore va tenuto a tutti i costi, a meno che non raggiunga poi dei parametri troppo alti che devono essere però molto elevati e rappresentare un’eccezione. Ci vuole maggiore lungimiranza da questo punto di vista“.

I RINNOVI

De Vrij è il giocatore attorno al quale costruirei la difesa del futuro. Ritengo molto importante la sua conferma. Un giocatore con le caratteristiche di Biglia è molto difficile da individuare sul mercato. Keita è un giocatore di grande valore, ma ha mostrato troppa insofferenza e mi sembra non faccia più parte del progetto. Se proprio dovessi rinunciare a uno dei tre, sceglierei lui. Poi è chiaro che se la società dimostra progettualità ed ambizioni, può rinunciare anche a qualcosa a livello economico“.

OBIETTIVO EUROPA

Secondo me sì. La Champions rimane un sogno, perché al momento le prime tre in classifica hanno qualcosa in più, ma per l’Europa League l’impresa è impossibile. Bisogna solo migliorare il rendimento contro le rivali d’alta classifica“.

INTANTO DESIGNATO L’ARBITRO PER LAZIO-CHIEVO

Germoni, parla l’agente: “Stagione più che positiva. La Lazio lo segue molto”

Ai microfoni di TuttoMercatoWeb Radio è intervenuto Danilo Caravello, agente di Luca Germoni, difensore biancoceleste in prestito alla Ternana che sta facendo bene con la maglia delle Fere.

L’ESPERIENZA ALLA TERNANA

“In cuor mio lo sapevo che Germoni era pronto per la B, anche sotto il profilo mentale. Ma il passaggio dalla Primavera alla serie cadetta non è mai semplice e i giovani solitamente ci mettono qualche mese per ambientarsi. Lui ha sentito la fiducia del Mister Carbone, che lo ha schierato titolare sin dall’inizio di questa esperienza a Terni. A oggi posso dire che è andato oltre ogni aspettativa”.

I RAPPORTI CON LA LAZIO

“Luca è di proprietà dei biancocelesti e loro lo seguono molto. Ci sentiamo spesso, non dico quotidianamente ma quasi. Decideremo in estate cosa è meglio per lui”.

SEGUI LE PRESTAZIONI DEI BIANCOCELESTI IN PRESTITO

Lazio-Chievo: ecco la designazione aribtrale per l’anticipo di sabato

La Lega Calcio ha comunicato gli arbitri per la terza giornata di ritorno della Serie A Tim. La sfida Lazio-Chievo si terrà allo Stadio Olimpico nell’anticipo del sabato alle ore 18:00.

DIRIGE FABBRI

Sarà il signor Michael Fabbri (sez. di Ravenna) l’arbitro che dirigerà Lazio-Chievo di sabato pomeriggio. A coadiuvarlo saranno gli assistenti Ranghetti e De Meo, il IV Uomo Tasso, e gli addizionali Irrati e Rapuano.

I PRECEDENTI

L’arbitro romagnolo ha già arbitrato i biancocelesti in due occasioni; in entrambe la Lazio ha affrontato l’Empoli. La prima sfida risale al 29 novembre del 2015, giorno nel quale i biancocelesti non riuscirono ad ottenere punti dal Castellani. In questa stagione, però, Fabbri ha diretto la gara Lazio-Empoli, nella quali gli uomini di Inzaghi superarono i toscani per 2-0.

Ferrero: “Lotito è come il prezzemolo…e Pallotta è geloso”. E sul Flaminio…

Massimo Ferrero, folkloristico presidente della Sampdoria, ha rilasciato una lunga intervista a Il Corriere dello Sport. Nel suo intervento ha speso parole anche per i presidenti di Lazio e Roma, Claudio Lotito e James Pallotta e ha parlato dello Stadio Flaminio.

LA STIMA PER LOTITO

Lotito è una persona molto intelligentespiega Ferrero – che si dà molto da fare per il nostro calcio. Lo stimo molto, è come il prezzemolo, secondo me dovrebbe pensare un po’ più a se stesso perché il lavoro che fa non gli viene riconosciuto“.

PALLOTTA GELOSO?

Credo che il signor Pallotta si sia arrabbiato perché nel suo slang molto da americano a Roma, in tribuna è venuto urlandomi sul viso e mi ha fatto una scenata di gelosia perché in un’intervista al vostro giornale avevo preferito Lotito a lui…“.

UN SOGNO CHIAMATO FLAMINIO

“Vengo da un incontro con l’avvocato Di Rienzo del Codacons. Abbiamo concordato con l’Assessore Frongia per capire come restituire l’impianto ai romani. Deve essere la casa dello sport, vicino c’è l’Auditorium quindi sport e musica”.

INTANTO PIERPAOLO MARINO SPEGNE I SOGNI DELLA LAZIO

Watford, Zarate si presenta con un dolce ricordo…laziale

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È stato presentato ufficialmente, in conferenza stampa, l’ultimo acquisto del Watford, l’argentino Mauro Zarate.

“CONOSCO MAZZARRI PERCHÉ…”

E’ una nuova sfida per me“, le prime parole dell’attaccante, che, dopo aver vissuto gli ultimi mesi con la maglia della Fiorentina, fa il suo ritorno in Premier League, dove “si gioca il miglior calcio nel mondo” e dove ritrova una sua vecchia conoscenza: “Sono qui per aiutare la squadra a fare punti e fare bene. Ho parlato a lungo con il manager (Walter Mazzarri ndr), che conosco perché abbiamo giocato molte volte contro e in una di esse ho vinto una coppa“. Parole queste ultime che non riescono a non suscitare l’ilarità di Maurito, che non ha dimenticato quella Coppa Italia del 2009, contro la Sampdoria allenata proprio da Mazzarri. Non c’è che dire, davvero un bel modo, dolce, per cominciare la nuova avventura negli Hornets.

CALCIOMERCATO – Lazio, il sogno ‘verdeoro’ di Tare: nel mirino tre brasiliani

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Potrebbe essere sempre più una ‘Brasilazio‘ la squadra biancoceleste che si presenterà ai nastri di partenza a partire dal prossimo anno. È questo in sostanza il sogno del ds Igli Tare, che sarebbe sulle tracce di ben 3 calciatori verdeoro.

1. CAFÚ

Il primo è l’esterno del Ludogorets Cafú, per il quale al momento ballano circa 2 milioni di euro tra la proposta della Lazio (6) e quella del club bulgaro (scesa a 8 da una richiesta iniziale di 10). I biancocelesti possono però contare sulla volontà del calciatore, intrigato dall’idea di sbarcare a Roma, tanto da aver più volte contattato Felipe Anderson per farsi raccontare l’ambiente. Inoltre, prima di accettare la corte di una delle concorrenti – Leicester, Lione, Saint-Étienne e Porto – Cafú ha sempre chiesto di chiedere alla dirigenza della Lazio se ci fosse ancora interesse nei suoi confronti. Difficilissimo comunque che la trattativa vada in porto già a gennaio: non manca infatti moltissimo al 31 e in più senza cessioni in quel di Formello non arriverà nessun altro. Più plausibile dunque una chiusura a giugno, anche se nel mercato mai dire mai.

2. RODRIGO CAIO

Sempre per giugno, in caso di addio di De Vrij, potrebbe ritornare in voga il nome di Rodrigo Caio. Un profilo più volte accostato alla Lazio già la scorsa estate, quando si provò a prenderlo prima di Bastos. L’idea potrebbe riprendere piede a giugno, considerato anche che il calciatore proprio in questi mesi ha ottenuto il passaporto comunitario.

3. WALACE

A centrocampo, infine, viste le complicazioni per il rinnovo di Biglia, si sta lavorando già da qualche tempo su Walace. Brasiliano, 22 anni il prossimo aprile, di proprietà del Gremio. In grado di abbinare quantità e qualità, è tra i migliori prospetti attualmente in circolazione. Come ammesso dal vice presidente del club brasiliano, la sua valutazione è però piuttosto alta: 15 milioni. Se ne parlerà meglio nei prossimi mesi. Anche se i contatti tra la Lazio e gli emissari del calciatore vanno avanti già da mesi.

Floccari ricorda il periodo alla Lazio. E fa un pronostico sulla lotta per l’Europa…

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Prima apparizione e primo gol. Si è fatto conoscere in grande stile, ai suoi nuovi tifosi della SpalSergio Floccari. “Ho scelto di lasciare la A per giocare di più e divertirmi”, ammette entusiasta l’ex attaccante della Lazio.

SUI BIANCOCELESTI

Che non dimentica però gli anni passati in quel di Formello: “La Lazio mi ha dato una dimensione diversa: ho giocato in Europa, ho vinto una Coppa Italia, sono stato convocato in Nazionale”. Gioie vissute insieme a tanti compagni di avventura: da Klose a Candreva, passando per il Profeta Hernanes. Ci sono proprio loro tra i calciatori con cui Floccari si è trovato meglio in campo. E fuori? Amicizie vere, con Marchetti, Biava e Radu. Gli stessi con cui ha avuto il privilegio di condividere le due reti più importanti della carriera: “Il gol più bello l’ho fatto a Maribor, in Europa League. Quello più importante, invece, con la Juventus al 93’ in semifinale di Coppa Italia. Poi vincemmo il torneo”. Prima di buttarsi definitivamente nella sua nuova avventura, c’è tempo anche per qualche pronostico: “Chi tra Lazio e Atalanta andrà in Europa? Sono due realtà diverse. La Lazio è abituata a certi obiettivi. Ma può avere possibilità anche la Dea”.

Giordano su Lulic: “Parole da uomo maturo ma i problemi vanno risolti nello spogliatoio”

L’ex bomber biancoceleste Bruno Giordano ha analizzato le parole di Lulic in conferenza stampa e ha presentato Lazio Chievo.

LULIC UOMO MATURO

Giordano a Radiosei ha dapprima applaudito le dichiarazioni di Lulic: “E’ stato onesto. Non cerca alibi e questo gliene va dato atto. Solitamente i giocatori tendono a scaricare le colpe. invece lui ha fatto delle dichiarazioni da uomo maturo che tiene alle sorti della Lazio. Ce ne eravamo accorti anche noi che la Lazio aveva vinto non convincendo. Ha avuto un pizzico di buona sorte che l’ha aiutata a vincere 3 partite prima di Torino. E’ un campanello di allarme. Speriamo che questa intervista faccia riflettere tutti. Forse intendeva che non è cambiato soltanto lo stato di forma dei giocatori ma di tutta la società e dello staff tecnico. Avendo raggiunto un risultato impensabile a inizio stagione, ora si pensa a fare altro. Io penso che la cosa migliore sarebbe continuare così e possibilmente migliorare con un paio di acquisti che difficilmente credo arriveranno. Da ex giocatore penso che i problemi la squadra li debba risolvere dentro allo spogliatoio”.

LAZIO CHIEVO

Su Lazio Chievo: “Noi abbiamo più motivazioni di loro. Dovremo cercare di andare subito in vantaggio così diventerebbe tutto più semplice. Non si deve ripetere la gara contro il Crotone in cui soltanto un gol al 90′ ci ha fatto vincere la partita. Dovremo essere bravi a indirizzare subito la partita nella direzione giusta”.

Fabrizio Piepoli

Perrone: “La Lazio deve far tesoro degli errori contro la Juve, non vedo la squadra appagata”

L’ex difensore biancoceleste, Carlo Perrone, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio:

Si deve imparare da tutte le partite. Non avere Keita, Basta e Lulic a disposizione porta ad avere qualche problema in più. Si scende in campo sempre 11 vs 11. I biancocelesti devono crescere ancora un po’ a livello caratteriale.

In alcune circostanze le cose sono andate lisce durante le partite, in pochi casi invece le gare sono state combattute. Le squadre sotto di noi, forse Inter a parte, hanno rose di buon livello ma che perdono molto senza alcuni titolari in campo, come ad esempio accaduto alla Fiorentina contro di noi.

Non credo che i biancocelesti si sentano appagati dal buon girone d’andata, anzi hanno ancora tanti aspetti da dover migliorare. Tutte le squadre hanno avuto battute d’arresto.

Nessuna gara è semplice in Serie A. Il Chievo non è in alto in classifica ma vende sempre cara la pelle ed è molto organizzata. I gialloblù avranno alcune defezioni, ma lo stesso vale per la squadra di Simone Inzaghi, che dovrà fare a meno contemporaneamente di Immobile e Keita. La classifica dice che c’è un divario tra le due squadra, ma i biancocelesti dovranno comunque fare attenzione al Chievo.

L’attaccante classe 1990 manovra, attacca la profondità e svaria molto su tutto il fronte d’attacco, sfruttando anche le sponde aeree di Milinkovic. Lulic è un giocatore importantissimo: può giocare in svariate zone di campo, corre, difende e attacca, ha forza fisica e allungo, sa crossare e tirare. A volte viene ingiustamente criticato.

Se Djordjevic dovesse partire titolare, spero che non senta troppo la pressione: sarebbe una chance importante per lui. Deve scendere in campo con la giusta concentrazione”.

Orsi: “Lazio paurosa in alcuni match. Che bravo Inzaghi!”

L’ex portiere biancoceleste Fernando Orsi, intervistato da Radiosei, è tornato a parlare della sconfitta della Lazio allo Juventus Stadium.

Orsi ha esordito elogiando il tecnico biancoceleste: “Inzaghi sta facendo benissimo ma alla Lazio servirebbe qualcosa in più per affrontare determinate partite. Serve carattere e quello deve venire dai senatori. Biglia a 30 anni è ancora nella Lazio e purtroppo il motivo sta lì. Altrimenti un giocatore con le sue qualità tecniche sarebbe in club che ambiscono a obiettivi più grandi. Molte sfide con le grandi la Lazio ce l’avrà in casa e questa è l’unica cosa che mi mette un po’ di ottimismo. Ci sono giocatori altalenanti che condizionano tanto l’andamento delle partite: è una squadra che deve crescere in determinate situazioni.

Ci sono compagini più scarse della Lazio che però non mollano in nessuna partita. Gli uomini di Inzaghi in certi match hanno mostrato un po’ di paura. Non mi sembrano appagati, credo vorranno fare qualcosa di più. Hanno ancora degli obiettivi e credo che questo sia già tanto arrivati a questo punto. Inzaghi sta facendo molto bene, deve continuare così. Anche lui forse deve mostrare un po’ più di personalità in determinate occasioni. Con grande rammarico dico che la Lazio dovrebbe sempre ambire a obiettivi più grandi. E’ un peccato parlare sempre di questi problemi”.

PIERPAOLO MARINO: “LA LAZIO NON PUO’ PIU’ CRESCERE. VI SPIEGO PERCHE'”>>>LEGGI QUI

Pierpaolo Marino: “La Lazio non può più crescere. Vi spiego perché”

Il dirigente italiano Pierpaolo Marino, ex ds di Napoli e Atalanta ha affrontato diverse tematiche riguardanti la Lazio.

INZAGHI E LOTITO

Queste le parole di Marino: “La Juve deve prendere almeno un centrocampista e se va via Evra dovrà prendere un terzino. La Roma deve fare qualcosa. La Lazio? Cosa volete?! Sta facendo bene. Eravate tutti disfattisti invece sta facendo un ottimo campionato. Ha perso a Torino ma con la Juve hanno perso in tanti. Siete sicuri che comprando giocatori Lotito dia un aiuto a Inzaghi?! Acquisti importanti responsabilizzano l’allenatore. Facciamo finta che la Lazio prenda 2-3 giocatori dal Real Madrid, se poi non dovesse arrivare in Champions l’allenatore verrebbe subito messo in discussione. Se invece senza rinforzi la Lazio dovesse arrivare in Europa, Inzaghi avrà fatto un mezzo miracolo, se dovesse arrivare in Champions League sarebbe un santo.

Ma poi pensate che Lotito ascolti allenatori e ds?! E’ un manager lucido. Può piacere o meno, ma ha portato la Lazio a livelli importanti tenendo il bilancio in regola. Dovrebbe fare follie per portare giocatori?! Che senso ha aggiungere per aggiungere?! Le cose possono anche peggiorare con nuovi acquisti. Anche la Juve fatica a trovare giocatori all’altezza. La Lazio ha una rosa importante che per migliorare dovrebbe prendere giocatori dalla Juve, dal Milan o dal Napoli, di certo non da squadre minori”.

LOTITO NON ASCOLTA NESSUNO

Marino glissa alla domanda se lavorerebbe con Lotito: “Non mi pongo il problema perché non c’è mai stato nulla. Sono amico di Lotito e mi diverto con lui”. Il dirigente avellinese difende l’operato del presidente capitolino: “La strategia di Lotito è quella di gestire la Lazio il più a lungo possibile. E’ sua l’azienda, che problema c’è?! Il tempo dei mecenati è finito. Lotito ha preso la Lazio fallita e che aveva conosciuto la serie B in passato. Solo con Cragnotti si è vissuto un momento di splendore. 

Se volete i cinesi chiamateli, ma chiamate quelli buoni però. Se non ci sono acquirenti che bisogna fare?! Voi fate bene a stimolarlo a migliorare ma tanto lui non vi ascolta. Lui segue soltanto il suo metodo. Oggi il calcio è cambiato, non ci sono più i Cragnotti e i Chinaglia che poveretto si è rovinato con la Lazio. Oggi vince chi ha il bilancio a posto”.

DE LAURENTIIS COME LOTITO

Quando gli viene chiesto come potrebbe fare la Lazio a raggiungere i livelli del Napoli, Marino risponde: “De Laurentiis è come Lotito. Solo che il Napoli conta 3 mln di tifosi e cavalca l’onda dell’entusiasmo di una città che ha una sola squadra. Immaginate – anche se è una bestemmia – se Lazio e Roma si fondessero che squadrone si creerebbe. Inoltre il fatturato del Napoli è 3 volte quello della Lazio. Se Lotito gestisse la squadra campana probabilmente farebbe anche meglio. Il proprietario dei capitolini è stato chiaro fin da subito: vuole tenere i conti a posto e gestire in maniera sana la Lazio. Non ha mai detto di voler vincere scudetti e Champions. Oggi chiedere alla Lazio di arrivare in Champions significa chiederle di arrivare sopra a squadre che investono molto di più” .

LA LAZIO NON SI PUO’ MIGLIORARE

Alla domanda sul come fare per far crescere il fatturato del club biancoceleste, Marino risponde in maniera cinica: “La Lazio è quella e non si può più fare nulla per crescere. Contano i diritti tv e squadre come Juve, Napoli e le milanesi toccano picchi di audience a cui le romane non arrivano. Si dovrebbe riformare la legge Melandri come in Inghilterra. Ad esempio i diritti tv della Roma equivalgono a quelli del Watford in Premier League”.

FASE DI RINNOVAMENTO

Dietro alla difficoltà dei rinnovi contrattuali di Keita, de Vrij e Biglia, Marino vede una strategia ben precisa della società: “Non conosco le dinamiche interne. Forse la Lazio vuole fare un rinnovamento. Per tenere sano il bilancio bisogna vendere i giocatori quando hanno un valore, non quando sono in scadenza o hanno intrapreso una parabola discendente. Evidentemente la Lazio ha già in mente dei ricambi. Io ammiro Tare per quello che sta facendo.

Il segreto della mia Udinese era ad esempio vendere Bierhoff quando avevamo Amoroso, vendere Jorgensen quando avevamo Pizarro. Tanto tutti i giocatori dopo i 30 anni sono destinati a finire. Se tu rinnovi dai forza solo al giocatore. La Lazio se vuole arrivare ai livelli della Juve deve trovare una proprietà che investe. Fino al terzo-quarto posto puoi arrivarci con l’inventiva, ma per vincere gli scudetti e rimanere stabilmente in Champions League c’è bisogno dei Dybala, degli Higuain etc. Il Fair Play finanziario è stata un’idea di Platini per catturare i voti dei presidenti che non avevano soldi. Ora con la dipartita di Platini, il fair play morirà”. Queste le parole di Marino a Radio Incontro Olympia.

Fabrizio Piepoli

 

TIM CUP – La Juve batte il Milan per 2 a 1 e va in semifinale

La Juve riesce a esorcizzare il tabù Milan e al terzo incrocio stagionale batte i rossoneri 2-1. La semifinale di Coppa Italia col Napoli (che ieri ha eliminato la Fiorentina) è servita.

Come contro la Lazio, dopo ventuno minuti i bianconeri mettono a segno un 1-2 micidiale. Dybala e Pjanic regalano il doppio vantaggio ai padroni di casa. Nella ripresa il Milan riapre subito il match grazie alla rete di Bacca. Tuttavia, non passano nemmeno 2 minuti e l’espulsione di Locatelli compromette le speranze di rimonta rossonera. Neto deve parare solo una punizione di Kucka e un tiro-cross di Deulofeu, mentre è la Juve, che chiude col 4-4-1-1 e Alex Sandro per Dybala, che manca due volte il 3-1 con Mandzukic, la prima per sfortuna la seconda per imprecisione di Supermario. Senza contare il consueto prodigio di Donnarumma sul destro di Pjanic. Ora la Vecchia Signora giocherà la semifinale d’andata allo stadio San Paolo contro il Napoli l’1 marzo e 4 giorni dopo ospiterà i campani allo Juventus Stadium. Le altre due semifinaliste usciranno da Inter Lazio (martedì 31 gennaio) e da Roma Cesena (mercoledì 1 febbraio).

JUVENTUS-MILAN 2-1
(primo tempo 2-0)

MARCATORI: Dybala (J) al 10′, Pjanic (J) al 21′ p.t.; Bacca (M) all’8′ s.t.
JUVENTUS (4-2-3-1): Neto; Barzagli, Bonucci, Rugani, Asamoah; Pjanic, Khedira; Cuadrado, Dybala (dal 22′ s.t. Alex Sandro), Mandzukic; Higuain. (Audero, Del Favero, Chiellini, Hernanes, Dani Alves, Lichtsteiner, Mattiello, Pjaca, Sturaro, Rincon, Muratore). All. Allegri.
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate (dal 19′ s.t. Pasalic), Zapata, Romagnoli, Antonelli; Kucka, Locatelli, Bertolacci (dal 46′ s.t. Honda); Suso, Bacca (dal 35′ s.t. Deulofeu), Bonaventura. (Storari, De Sciglio, Gomez, Paletta, Vangioni, Mati Fernandez, Poli, Sosa, Lapadula). All. Montella.
ARBITRO: Irrati di Pistoia.
NOTE: espulso Locatelli (M) per doppia ammonizione; ammoniti Kucka (M), Pjanic (J), Mandzukic (J), Bonucci (J), Alex Sandro (J), Antonelli (M), Zapata (M) per gioco scorretto.

Manfredini dà il pronostico di Lazio Chievo ed elogia Milinkovic-Savic

L’ex centrocampista biancoceleste Christian Manfredini, ha parlato ai microfoni di Radio Incontro Olympia, ha parlato di Lazio e della prossima sfida contro il Chievo.

MANFREDINI COMMENTA LULIC

Manfredini ha esordito commentando le parole di Lulic in conferenza: “Lulic è un giocatore importante e ha voluto dare una scossa alla squadra dopo una sconfitta. La Lazio ha perso quest’anno solo contro le grandi, non ha mai sbagliato due gare di fila. La sconfitta a Torino ci può stare perché la Juve è superiore”.

STADIO VUOTO

Manfredini evidenzia quello che per lui è il vero problema in casa Lazio: “La cosa più grave non è che la Lazio non gioca ogni anno in Europa ma che la squadra gioca ogni domenica con lo stadio vuoto. La cosa mi rammarica e mi chiedo perché succede questo nonostante la squadra va bene?! La causa principale è che non c’è rapporto tra tifosi e presidente. Per ambire a qualcosa di più bisogna trovare un’intesa. La Juve vince anche perché i tifosi sono con la società. La colpa è sia dei tifosi che di Lotito, però adesso troviamo una strada giusta per dare qualcosa in più”. 

LAZIO CHIEVO

Sulla gara di sabato: “Il Chievo ha sempre fatto bene a Roma, ma mi aspetto che la Lazio attaccherà subito l’avversario e cercherà di far sua la partita. Anche se mancherà Keita, la squadra potrà contare su Milinkovic. E’ un giocatore fantastico, mi piace tantissimo. Penso che alla fine la Lazio la spunterà. Campedelli e Lotito? Sono due personalità differenti. Campedelli è più riflessivo, mentre Lotito è più esuberante. Entrambi però hanno ottenuto i loro risultati: il Chievo è da anni sulla cresta dell’onda grazie alla pianificazione societaria. La Lazio ha vinto due coppe”. 

BRAVO INZAGHI

Manfredini applaude la stagione dei biancocelesti: “Nessuno avrebbe scommesso su questo campionato della Lazio. Questa è una grande vittoria e questo è merito della società, poi di Simone che ha dato gioco e vivacità alla squadra. Qualcosa manca, però bisogna capire quali sono gli obiettivi. Io cercherei di finire questo campionato com’è iniziato e poi dalla prossima stagione capire cosa manca e cosa fare di più. Scudetto? Lo vincerà la Juve, anche se è meno imbattibile. E’ fisiologico, le altre hanno preso le contromisure.  Napoli  e Fiorentina giocano molto bene al calcio. I campani hanno qualcosa in più della Lazio sono più amalgamati perché giocano da tanti anni insieme. Se Inzaghi rimarrà alla Lazio per 2-3 anni e gli saranno dati giocatori all’altezza potrà arrivare ai livelli del Napoli.

Felipe Anderson e quel messaggio enigmatico su Instagram…

Certamente le ultime due uscite della Lazio contro Genoa e Juve, hanno messo in ombra il talento di Felipe Anderson. Il giocatore è stato criticato di poco impegno, anche dallo stesso Inzaghi.

Su Instagam Felipe Anderson ha postato una scarpa di calcio impolverata sopra un campo di calcio in terra con su scritto “Deixa que digam. Que pensem. Que falem. Deixa isso pra lá“. Tradotto significa: “Lascia che dicano. Che pensino. Che parlino. Non importa”. Un messaggio enigmatico che pare rivolto ai suoi detrattori. D’altronde, nonostante le ultime uscite incolore, il brasiliano resta un giocatore determinante per i biancocelesti. Lo dimostra il fatto che è il secondo miglior assistman del campionato.

Deixa que digam. Que pensem. Que falem. Deixa isso pra lá. 👊🏽

Una foto pubblicata da Felipe Anderson (@f_andersoon) in data:

ROMA – Sciopero ATAC: buone notizie per chi utilizza i mezzi

Una buona notizia per tutti coloro che si spostano per la capitale con i mezzi pubblici. Lo sciopero Atac di 4 ore che si sarebbe dovuto tenere dalle 8.30 alle 12.30 di venerdì 27 gennaio non ci sarà.

SERVIZIO REGOLARE PER I MEZZI PUBBLICI DELL’ATAC

Nell’incontro tenutosi tra l’Assessore capitolino alla Mobilità, Linda Meleo, e i rappresentanti sindacali di Faisa Cisal, è stato firmato un verbale di intesa. Il servizio sarà quindi regolare per bus, tram e metropolitane. Tutto normale anche per ferrovie urbane Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo. Regolare anche il servizio sulle oltre cento linee bus periferiche gestite dal Consorzio Roma Tpl. Quest’ultimo non avrebbe comunque preso parte all’agitazione.

Tragedia per Oddo: tra le vittime del Rigopiano un suo amico. Commovente il suo post di cordoglio

Prima della gara contro il Sassuolo, il tecnico del Pescara Massimo Oddo era apparso scuro in volto. Aveva addirittura dichiarato che non aveva senso giocare quella partita. Il motivo è da ricondurre alla tragedia dell’hotel Rigopiano. Infatti tra le vittime c’è anche Roberto Del Rosso, proprietario della struttura e amico del tecnico abruzzese.

Oddo ha usato Instagram per esprimere il suo cordoglio. Queste le sue parole: “Solo qualche mese fa con grande entusiasmo e con la luce che si vede negli occhi dei bambini mi mostravi emozionato tutti i nuovi lavori per rendere fantastico il tuo meraviglioso paradiso….oggi non c’è piè nulla solo morte e distruzione,un incubo che la natura ci ha lasciato!riposate in pace Roberto,tu e tutte quelle persone che ci hanno lasciato..”.

Solo qualche mese fa con grande entusiasmo e con la luce che si vede negli occhi dei bambini mi mostravi emozionato tutti i nuovi lavori per rendere fantastico il tuo meraviglioso paradiso….oggi non c’e’ piu nulla solo morte e distruzione,un incubo che la natura ci ha lasciato!riposate in pace Roberto,tu e tutte quelle persone che ci hanno lasciato…❤ #rip #rigopiano

Una foto pubblicata da Massimo Oddo (@maxoddo76) in data:

LEGGI LE PAROLE DI ORSI CONTRO BIGLIA E LA SOCIETA’>>>CLICCA QUI

Birsa pensa a sabato: “E’ una sfortuna incontrare una Lazio così in forma”

Nella gara d’andata le sue punizioni misero in evidenza le lacune della retroguardia biancoceleste. Parliamo di Birsa e proprio dal suo piede partì l’assist per il gol di Gamberini a cui poi rispose de Vrij. Sabato il Chievo affronterà la Lazio all’Olimpico e vuole riscattarsi dopo la sconfitta contro la Fiorentina.

VOGLIAMO VINCERE

In conferenza stampa Birsa ha commentato: “L’infermeria piena non ci aiuta. Dobbiamo comunque ripartire dalla gara con i viola per riprendere il cammino. Lo 0-3 contro la Fiorentina non mi ha fatto dormire la notte perché hai giocato bene e non siamo riusciti a portare a casa nulla. Adesso però dobbiamo pensare solo alla Lazio, un’altra rivale di alto livello. La Lazio per nostra sfortuna è una squadra in forma e che sta facendo molto bene. Noi però a Roma andremo a fare la nostra gara, proprio come abbiamo fatto contro la Fiorentina. Vogliamo ripeterci in questo senso, magari con un ulteriore miglioramento. E un pizzico di fortuna”.

INZAGHI DISEGNA LA LAZIO ANTI CHIEVO>>>CLICCA QUI

Orsi attacca Biglia: “E’ come la Sora Camilla…”. Poi tocca alla società

L’ex portiere biancoceleste Fernando Orsi, intervistato da Radio Incontro Olympia, ha affrontato diverse tematiche. Ha difeso de Vrij ma ha attaccato duramente Biglia. Poi ha criticato la società per la dimensione che ha dato alla Lazio.

ORSI SU INZAGHI, DE VRIJ E FELIPE ANDERSON

Orsi ha elogiato Inzaghi: “Simone è bravo ma ha poca esperienza. Per questo motivo con le grandi non riesci a vincere. Deve crescere ma è un bravo allenatore. Tare su certi giocatori ci ha preso, su altri no. Ha grandi potenzialità ma ha le mani legate”. Dopo Juve Lazio, de Vrij è stato oggetto di critiche: “A Roma si va da un eccesso all’altro. De Vrij non si discute, è il miglior stopper in Italia. Felipe Anderson? La bellezza di questo giocatore è che è naif, sembra sempre che stia in allenamento. Se vi aspettate che giochi un campionato intero ad alti livelli è una battaglia persa”.

ORSI CRITICA BIGLIA

Dalla difesa a de Vrij all’attacco a Biglia: “Manca di personalità, si limita al compitino. Non è un leader, non è un capitano. E’ un buon giocatore ma per pretendere 3 mln di ingaggio devi avere gli attributi per guadagnarteli. Non a caso a 31 anni gioca ancora alla Lazio che reputo una squadra di seconda fascia. E’ come la Sora Camilla, tutti la vogliono e nessuno se la piglia. Ledesma parlava poco ma i compagni lo seguivano. Quando parlava alle tv non parlava mai del contratto, invece Biglia non fa altro che parlare di quello. Lui deve capire che è il capitano di una squadra di 117 anni, è entrato nella storia”. 

NESSUNA CRESCITA

Dopo Biglia tocca alla società: “La Lazio vuole rimanere così, la cosa mi dispiace perché potrebbe fare di più. Inutile parlare di una crescita, l’asticella è questa. C’è una programmazione ma si basa sulla speranza. Nei preliminari di Champions speravano di passare il turno per poi prendere i soldi e acquistare. Invece bisognava acquistare prima perché anche se poi esci nel preliminare, comunque ti ritrovi una squadra competitiva per il campionato. Lazio terza? E’ difficile. Bisogna cercare di arrivare in Europa e non sarà semplice. La speranza è quella di vincere uno scontro diretto e di battere tutte le squadre che stanno dietro. Calciomercato? Si aspetterà l’estate per cedere Keita. La storia insegna che la Lazio non ha mai comprato a gennaio eccetto l’anno che rischiavamo la retrocessione”.

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Rizzolo: “Ho il cuore biancoceleste. La Lazio può giocarsela con tutti”

Per parlare della squadra biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 l’ex biancoceleste Antonio Rizzolo.

QUESTE LE PAROLE DI RIZZOLO SULLA SQUADRA BIANCOCELESTE

“Sono cresciuto nella Lazio. Il cuore è rimasto biancoceleste, seguo sempre da vicino le vicende della Prima Squadra della Capitale.

In Italia bisogna iniziare a capire che ai giovani, se bravi, va data fiducia. Inzaghi vede la squadra quotidianamente, il tecnico a Torino ha sicuramente schierato la miglior formazione possibile. Non facciamoci scoraggiare da una sconfitta in casa di una corazzata come la Juve, che vince da anni lo Scudetto.

Giocare allo Juventus Stadium non è facile per nessuno. Rimane il rammarico di non aver potuto dire la nostra fino in fondo, bastava un pizzico di attenzione in più nella prima parte di gara. I due gol subiti hanno penalizzato molto il rendimento dei biancocelesti. I biancocelesti avevano sempre approcciato in maniera egregia.

Stiamo costruendo un patrimonio futuro, ma già l’immediato sta dando soddisfazione. Non va disperso l’entusiasmo che c’è nella gente. I giovani stanno crescendo, dobbiamo giocare con la spensieratezza mostrata in questa prima parte di stagione, che ci ha portato a raggiungere questi risultati positivi. Continuiamo ad aiutare questa squadra. Inzaghi è un condottiero, ha costruito un gruppo. Se tranquilla e concentrata, la Lazio può competere con tutti.

Troppe pressioni potrebbero pesare su una rosa abbastanza giovane come quella biancoceleste. In Serie A non esistono più partite semplici. È sempre meglio giocare in casa: è un piccolo vantaggio, nulla di più. I biancocelesti fino ad ora hanno fatto molto bene all’Olimpico ma bisogna sempre scendere in campo con la giusta concentrazione.

Milinkovic in questa stagione ha compiuto un enorme salto in avanti. Murgia può far bene, non occorre però dargli troppe pressioni: mister Inzaghi ha dimostrato di avere grande stima del giovane centrocampista”.

Farris: “Avevamo impostato la gara in una certa maniera ma quell’uno-due…”

Ancora uno scontro diretto con le prime della classe e ancora una sconfitta. C’è poco da fare. Ogni volta che la squadra biancoceleste è chiamata al salto di qualità l’ingranaggio si inceppa. Questa volta la sconfitta con la capolista Juventus a Torino si poteva mettere in preventivo. Ma non la mancanza di personalità mostrata dalla squadra di Inzaghi nella prima parte di gioco. Per commentare la gara è intervenuto ai microfoni il vice allenatore Farris.

LE PAROLE DI FARRIS A “ZONA CESARINI”

Eppure, come dichiarato da Massimiliano Farris ai microfoni di Lazio Style Channel la gara era stata preparata in maniera diversa:

“Avevamo un’impostazione di gioco. Abbiamo proposto le nostre idee ma subire l’iniziale uno-due è stato troppo pesante a livello mentale. I bianconeri hanno accettato l’uno contro uno sugli esterni. La vera sorpresa è stato il sacrificio di Mandzukic, un attaccante centrale che ha ripiegato anche in fase difensiva. La Juventus quando va in vantaggio si difende con undici giocatori”.