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AMARCORD CHAMPIONS – Ecco i 12 i giocatori italiani che sono andati in doppia cifra in Champions. Due sono ex biancocelesti

Fa un certo effetto vedere che in questa stagione dopo 2 turni di Champions League non ci sono ancora gol italiani. Dove sono i bomber di casa nostra che tanti anni fa terrorizzavano le difese delle big europee? In attesa delle nuove generazioni, il sito ufficiale della it.uefa.com ha stilato la classifica marcatori di tutti i tempi nel torneo scoprendo che sono 12 i giocatori italiani arrivati in doppia cifra nella competizione.

Marcatori italiani in Coppa dei Campioni/UEFA Champions League (almeno 10 gol)

50 – Filippo Inzaghi
44 – Alessandro Del Piero
25 – Marco Simone
17 – Sandro Mazzola
17 – Francesco Totti
15 – Simone Inzaghi (tutti con la Lazio)
13 – Alberto Gilardino
11 – Christian Panucci
10 – Paolo Rossi
10 – Enrico Chiesa
10 – Christian Vieri (0 con la Lazio)
10 – Vincenzo Iaquinta

Lo strano caso del Manchester City: vietate le scarpe colorate

Dopo le varie imposizioni di Pep Guardiola alla prima squadra (diete ferree e wi-fi eliminato dagli spogliatoi) sembra che al Manchester City vogliano impostare un modello ben preciso da far rispettare. È infatti notizia di questi ultimi tempi che tutti i ragazzi che appartengono al settore giovanile della società inglese (uno dei top club a livello europeo) saranno obbligati a indossare scarpini neri assolutamente non colorati o multicolore.

Interessante l’evoluzione di una società che da essere “spendacciona” e poco attenta al settore giovanile è passata a un’accortezza mirata sia nelle strutture che negli allenatori. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione di Guardiola tanti ragazzi già pronti tra i quali possa scegliere e impostare un lavoro ai limiti della perfezione.

Venendo alla scelta degli scarpini neri non è sicuramente una delle prime volte che si legge di imposizioni simili, che poi sia una cosa giusta o una decisione eccessiva è un’opinione del tutto personale. Nike nel recente passato ha mostrato come l’Academy sia una fucina di talenti ai quali, di tanto in tanto, vengono dati prodotti sgargianti e non, dato che la linea “Academy” è composta da prodotti e scarpini total black, dove si nota appena il logo del brand statunitense. Difficile dire se sia giusto o meno, come è pura utopia pensare che le aziende non cerchino visibilità ai piedi dei loro testimonial principali. L’unica cosa sicura e democratica è che chiunque è libero con i propri acquisti e le proprie scelte di far capire come la pensa sulla questione.

 

Diabolik, appello ai tifosi: “Tornate tutti allo stadio. Diaconale è con noi”. Poi sulle multe e le barriere

Il tema delle barriere e dei numerosi controlli allo Stadio Olimpico, hanno scoraggiato i tifosi biancocelesti a seguire la Lazio tra le mure amiche. Un dato negativo in numeri di pubblico che sta penalizzando anche le casse societarie. Ma ora il club biancoceleste, tramite la voce di Diaconale, ha promesso battaglia a queste misure di sicurezza che stanno esasperando il tifoso (LEGGI QUI).Questa presa di posizione è stata ben accolta da Diabolik, uno dei leader della Curva Nord. Intervenuto a Radiosei, si è così espresso:

Noi  siamo tornati in curva per ripopolarla, per cercare di sensibilizzare gli organi competenti e le istituzioni a togliere le barriere. Ora, finalmente, anche la Lazio è uscita allo scoperto su questo problema. Sono felice di ciò che ha detto Diaconale, significa che è con noi, dalla nostra parte. Ora tocca a noi tifosi sensibilizzare società e spingere i calciatori ad esporsi. Sono convinto che le barriere verranno tolte prima o poi. La cosa positiva è che ogni domenica ci accorgiamo che siamo di più rispetto alla domenica precedente. Le multe per cambio posto? State tranquilli che non le faranno, basta lasciare libere le scale di sicurezza. Ora torniamo tutti allo stadio e speriamo di gioire per i successi della nostra Lazio.  Noi non faremo mancare il nostro sostegno alla squadra perché ci sono dei giocatori che se lo meritano, che escono dal campo con le maglie sudate. Questo sarà un mese decisivo per capire la forza della nostra squadra. Vogliamo tornare in Europa“.

Tramezzani su Lazio Bologna: “Biancocelesti favoriti. Assenza Destro pesante”

Fabio Tramezzani è intervenuto dalle frequenze di Lazio Style

adio per analizzare il match di domenica tra Lazio e Bologna. L’ex calciatore vede i biancocelesti favoriti:

Lazio nettamente favorita in quanto al Bologna mancheranno varie pedine fondamentali. Soprattutto Destro e la sua assenza peserà parecchio per i rossoblu. Di contro vedo una Lazio motivata con Immobile, Keita e Felipe Anderson in grande spolvero. Inoltre la squadra di Inzaghi sta maturando tantissimo. Merito dell’allenatore che è riuscito a ricompattare l’ambiente. Sinceramente all’inizio ero scettico ma mi sto ricredendo“.

Oddi: “Sorpreso da Patric, è davvero un calciatore affidabile”

Si avvicina Lazio – Bologna. Una partita che potrebeb far spiccare il volo alle aquile biancocelesti in caso di vittoria. Partita che sulla carta potrebbe essere facile visto che il Bologna non sarà al completo. Oddi oltre al match, ha elogiato lo spagnolo Patric, riserva affidabile e silenziosa. Queste le sue parole a Radiosei:

Sulla carta contro il Bologna non ci sarebbe partita, anche al netto delle difficoltà di formazione della squadra di Donadoni, ma la realtà è che nel calcio le trappole sono sempre dietro l’angolo. Sarà fondamentale avere la massima concentrazione. Rientrare dopo la sosta è sempre molto pericoloso. La Nazionale non deve rappresentare un problema ma un’esperienza in più che ti migliora e ti rende anche più motivato, ma è chiaro che un rischio c’è. La formazione sarà più o meno quella che ha battuto l’Udinese, per quanto riguarda la defezione di Basta, devo dire che l’ultimo Patric ha dimostrato che ci può stare. E’ una riserva abbastanza affidabile, non mi preoccupa. Questo ragazzo non era e non è diventato un fenomeno, ma l’ho visto cattivo al punto giusto, intraprendente, voglioso. Non si è abbattuto dopo tutte le critiche che ha ricevuto, vuol dire che ha un buon carattere“.

Avete preso una MULTA ALLO STADIO? Non pagatela. Ecco perchè

Se una volta andare allo stadio a seguire la propria squadra del cuore rappresentava un momento di svago, oggi non lo è più. Troppi problemi in materia di sicurezza e di raggiungomento dello stadio, hanno portato la gente a preferire il divano e la tv, per seguirla comodamente a casa. Inoltre si sono aggiunte le multe per il cambio posto. A tal riguardo, l’avvocato Lorenzo Contucci, tramite il suo profilo Facebook, ha pubblicato un post dove spiega il perchè NON SI DEVE PAGARE LA MULTA del cambio posto. Di seguito al motivazione:

“Il TAR Lombardia, con la sentenza n. 1567/15, ha condannato tempo il 29 aprile 2015 fa la Questura di Milano a 1500 euro di spese legali perché aveva diffidato un tifoso del Milan per doppia violazione del regolamento d’uso dello stadio. Le multe che aveva ricevuto, infatti, erano state emesse dal Commissariato competente (come sta accadendo a Roma) e non dal prefetto, sicché si trattava di semplici contestazioni di violazione che non possono valere ai fini della “recidiva”. Tradotto in parole povere, chi ha ricevuto la notifica della multa dal Commissariato Prati e ne dovesse ricevere un’altra non può essere “daspato”, perché anche se non ha pagato la sanzione e non ha fatto memorie difensive deve comunque attendere che il Prefetto mandi la multa definitiva (cosa che avviene dopo qualche anno). A maggior ragione se ha fatto ricorso deve attendere la risposta del prefetto (sempre tra qualche anno). Quindi suggerisco a tutti di NON pagare MAI alcuna contestazione di violazione del Regolamento d’uso dello Stadio Olimpico che dovesse stata emessa dal Commissariato Prati e, ovviamente, di fare sempre ricorso. Poiché è la prima sentenza del TAR in materia, il presente post è a beneficio di tifosi e questure”.

Bilancio Lazio: persi in un anno più di 4 milioni nelle sole gare di campionato. Il parere di Diaconale

Le nuove disposizioni di sicurezza hanno certamente influito nel bilancio biancoceleste. La diserzione dei tifosi in curva, dovuta a barriere e contestazione societaria, della scorsa stagione è stata pagata a caro prezzo dalla Lazio. Situazione verificata anche in casa Roma ma in modo  minore.

In base alle analisi del bilancio delle due società romane, come riportato da Calcioefinanza.it i biancocelesti nel giro di una stagione hanno perso 4.28 milioni di euro di ricavi solo dalle gare di campionato; mentre i giallorossi hanno limitato il negativo a -1.26 rispetto alla stagione precedente di A. Nella stagione 2015/16 la Lazio ha incassato 6.73 milioni tra abbonati e spettatori paganti: il 38.85% in meno di quanto percepito durante la stagione precedente. I giallorossi, invece, hanno subito un calo degli incassi in un anno di 1.26 milioni di euro. Difficile che queste tendenze si invertano: se due anni fa nelle prime sette gare all’Olimpico entrarono oltre 250mila persone, dall’inizio di questa stagione si arriva appena a 175mila ingressi.

A commento di ciò il Responsabile della comunicazione della Lazio, Arturo Diaconale, intervenendo ai microfoni di Radio Roma Capitale ha dichiarato: “Il problema dello Stadio è gigantesco per Roma perché le misure che sono state prese, con la giustificazione di garantire l’ordine pubblico, sono misure che scoraggiano l’accesso allo stadio. Questo spinge i tifosi di Roma e Lazio a restarsene a casa e a preferire la televisione. È un problema che andrebbe affrontato cercando di trovare soluzioni adatte a garantire sicurezza, ma anche a favorire l’accesso alle competizioni sportive. Altrimenti tanto vale chiudere gli stadi. Stadio della Lazio è possibile? È strettamente legato allo Stadio della Roma. Se si sbloccasse lo stadio della Roma automaticamente si potrebbe mettere in movimento quello della Lazio. Sul Flaminio, anche se sentimentalmente dovrebbe essere lo Stadio della Lazio, ci sono una serie di vincoli e problemi non indifferenti, anche se non insuperabili“. 

Petrelli: “Una Lazio concentrata non può temere questo Bologna”

Domenica riparte il Campionato e la Lazio di Simone Inzaghi, terza in classifica, si appresta ad ospitare il Bologna di Donadoni. Per parlare della gara di domenica è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 l’ex biancoceleste Sergio Petrelli:

Donadoni sta cercando di ottenere il meglio dalla sua squadra che secondo me è di terza fascia, credo che dovrà pensare a tenersi distante dalle squadre che lotteranno per la salvezza. Per fare risultato contro squadre più organizzate di lei il Bologna dovrà metterci grandissimo impegno. La Lazio è in ottime condizioni, non credo che la squadra felsinea possa rappresentare un ostacolo. L’importante è che i biancocelesti entrino in campo concentrati e pronti a dare tutto perché squadre facili non esistono più. Tutti giocano per ottenere un risultato positivo. La forza della Lazio è quella di avere degli esterni come Keita e Felipe Anderson che sono un lusso per tutti. Nessuno in campionato ha due esterni del genere. Sono giocatori in grado di fare tutto: saltano l’uomo, puntano l’area o rientrano e vanno sull’esterno per servire al meglio Immobile. Il Bologna tenterà di fare la sua partita senza fare barricate, per cui la Lazio avrà la possibilità di inserirsi ma sempre stando attenta a non prendere gol”.

Scomparso Primo Sentimenti: il comunicato della Lazio

Questo il comunicato di cordoglio apparso sul sito biancoceleste sulla scomparsa di Primo Sentimenti: La S.S. Lazio, il suo Presidente, l’allenatore, i giocatori e tutto lo staff si uniscono al cordoglio della famiglia Sentimenti per la scomparsa di Primo Sentimenti, giocatore biancoceleste dal 1950 al 1957“.

Il comunicato della Lazio sulla situazione infortuni

Questo il comunicato apparso sul sito della Lazio riguardo la situazione infortuni in casa biancoceleste:

“Lo staff medico della S.S. Lazio comunica che Lucas Biglia e Bastos continuano il programma riabilitativo e di recupero secondo i programmi stabiliti con doppia seduta quotidiana. Nella prossima settimana sono previsti esami strumentali di routine necessari a monitorare l’evoluzione dei processi riparativi delle lesioni.

Jordan Lukaku prosegue il programma terapeutico e riabilitativo programmato con doppia seduta quotidiana. Buona è la risposta clinica e funzionale da parte della caviglia infortunata.

Ricardo Kishna è attualmente ancora in Olanda a causa di una fastidiosa rinofaringite febbrile contratta durante gli impegni con la Nazionale. Le sue condizioni vengono monitorate attraverso lo staff sanitario della Nazionale olandese. Rientrerà in Italia nelle prossime ore non appena le sue condizioni lo consentiranno”.

Nuovi guai con la giustizia per Lukaku

La giustizia e Jordan Lukaku sembrano non andare proprio d’accordo. Ieri, dopo essere stato convocato da tre tribunali per eccesso di velocità e per il ritiro della patente, il terzino biancoceleste si sarebbe dovuto presentare davanti al giudice per una multa di 50 euro non pagata. La polizia di Alost ha convocato il giocatore belga per un eccesso di velocità del 4 febbraio 2015, quando era stato sorpreso alla velocità di 77 chilometri orari su una strada il cui limite è di 70. In rappresentanza del calciatore in Tribunale era presente il suo avvocato che ha spiegato come la lettera di pagamento non sia mai arrivata all’accusato. Il tutto si è concluso con l’aumento della multa a 240 euro.

 

PRIMAVERA – Rossi già in doppia cifra sogna la Serie A

Mercoledì pomeriggio al “Fersini” nell’incontro di Tim Cup Primavera disputato contro il Napoli il centravanti biancoceleste Alessandro Rossi ha realizzato la sua decima rete stagionale. Finora per lui una rete ogni 51 minuti, numeri da vero fuoriclasse. Come riportato da Radiosei il numero nove è rimasto senza segnare soltanto con la Ternana in Coppa Italia. Il bottino totale è per ora di 9 reti in Campionato e una in Coppa Italia. Domani a Formello contro la Sampdoria Alessandro avrà la possibilità di arrivare in doppia cifra per quanto riguarda il Campionato in sole cinque giornate. Numeri che presto potrebbero regalargli il sogno di esordire in Serie A.

 

Pinelli (Premium Sport): “Inzaghi ha trovato la quadratura del cerchio. Sono ottimista per Lazio Bologna”

Il giornalista di Mediaset Premium Pietro Pinelli intervistato da Radiosei ha detto la sua sulla gara di domenica Lazio Bologna: La Lazio vista a Udine fa pensare positivo. I nazionali tornano esaltati dopo le buone prestazioni. Un sano ottimismo è giustificato. La Lazio è in un buon momento di forma. Il Bologna avrà un atteggiamento ostruzionistico date le tante assenze, ma se ripetiamo il risultato con l’Empoli ben venga. Assenza di Biglia? Parolo regista basso si è comportato bene, la quadratura del cerchio è stata trovata”. 

Sulla questione rinnovo Keita: “La proposta che la Lazio sta facendo a Keita è in linea con quello che il giocatore ha fatto vedere finora. E’ facile per le altre società dargli un ingaggio alto quando risparmiano sul cartellino. Come ad esempio il Monaco che ha offerto 14 mln a fronte dei 25 mln richiesti da Lotito, quindi quei 10 mln risparmiati sarebbero andati spesi in ingaggio”. Infine sulla voce di uno scambio Neto-Marchetti, Pinelli ha risposto: “L’ho chiesto su premium allo stesso Marchetti che l’ha definita una cretinata”.

Piscedda consiglia: “Lazio a gennaio prendi Pavoletti. Lapadula sì, Pinilla no”

Massimo Piscedda a Radiosei ha parlato di possibili innesti di mercato per gennaio: “Se la Lazio dovesse scegliere di intervenire sul mercato per rinforzare l’attacco mi auguro che provi a strappare Pavoletti al Genoa. E’ un giocatore che già ha segnato molto in serie A, la conosce bene, è una certezza e lo vedrei molto bene al fianco di Immobile. Per quanto riguarda, invece, Lapadula, non ha ancora giocato 90′ in questa categoria. E’ bravo, un buon giocatore, ci si può provare, mi accontenterei se ci fosse solo questa opportunità da cogliere, ma su Lapadula in serie A non ci metterei la mano sul fuoco. Pinilla? No, la sua storia dice che non ha continuità di rendimento. Non è affidabile. Detto questo, quando verrò a mancare Keita ci sono Kishna e Luis Alberto che stanno li per questo. Chi ha preso lo spagnolo l’avrà visto giocare mi auguro. Io l’ho visto e secondo me è un buon giocatore. Chi fa il titolare in Spagna credo possa farlo anche in Italia”.

Parolo sine die: ecco i dettagli del nuovo contratto propostogli dalla Lazio

Che Marco Parolo sia un giocatore importante per questa Lazio nessuno lo mette in dubbio. Titolare inamovibile su cui Pioli prima e Inzaghi adesso hanno cucito il centrocampo biancoceleste. Per questo motivo, come ormai noto da diverse settimane la società ha in mente un prolungamento di contratto. Stamattina il Tempo ha svelato i dettagli del nuovo contratto che sarà di 5 anni a 2 mln a stagione. Un attestato di stima importante per il 31enne di Gallarate che dunque chiuderà la sua carriera in biancoceleste all’età 36 anni.

Franco Janich: “Orgoglioso di aver vinto il primo trofeo nella storia della Lazio. Lovati splendida persona”

Ex difensore della Lazio e del Bologna, vincitore della prima Coppa Italia della storia biancoceleste nel 1958 e di uno Scudetto con il Bologna nel 1963-64, Franco Janich è intervenuto sugli 88.100 FM di Elleradio per parlare della sfida di domenica tra le sue ex squadre.

Su Lazio-Bologna: “Una partita tra due squadre che hanno avuto un buon inizio di stagione. Per la Lazio questo match può aprire degli scenari interessanti. Nel campionato italiano serve continuità e riuscire a vincere incontri come questi diventa fondamentale. Ci sarà qualche defezione, ma se si punta in alto le assenze non possono essere delle attenuanti”.

Da ex difensore un giudizio su Stefan de Vrij: “De Vrij è un grandissimo difensore. Ha doti da leader e ha dato tanta sicurezza all’intero reparto. A volte non basta essere forti per comandare una difesa. Lui abbina entrambe le cose”.

Sulla Lazio di Inzaghi“Credo che stia facendo molto bene. Forse qualche vittoria non è stata frutto di un grande gioco, ma nel calcio contano i risultati e ad oggi stanno arrivando. Mi sembra un ragazzo molto pratico, è riuscito a creare un gruppo affiatato, cosa molto rara al giorno d’oggi”.

Su Ciro Immobile: “Mi piace molto, è un grande attaccante. Come tutti i meridionali ha tanta grinta e uno spirito sempre positivo. Lo si vede dal modo in cui lotta in campo. La Lazio ha fatto davvero un ottimo acquisto”.

Sulla Coppa Italia del 1958 e su Bob Lovati: “Sono stato solo tre anni alla Lazio da giocatore e aver vinto il primo trofeo della storia della Lazio è motivo d’orgoglio. Fu in quegli anni che conobbi una splendida persona come Bob Lovati, un uomo con uno spiccato senso dell’umorismo e della competenza e che ha dato tutto per la Lazio”.

Jessica Immobile: “La mia quotidianità con Ciro? Ora vi dico tutto…”

Jessica Melene, meglio conosciuta come Jessica Immobile ha conquistato insieme a suo marito Ciro il popolo biancoceleste. La nuova lady biancoceleste ci aveva già fatto assaggiare un po’ della quotidianità della famiglia Immobile, vedi il video su Instagram in cui Ciro Immobile implora scherzosamente di giocare alla PS4:

Part 1 ! #pazzia

Un video pubblicato da Ciro E Jessica (@ciroejessicaimmobile) in data:

Molti si chiedono come sia il loro rapporto quotidiano e proprio di questo ha parlato proprio Jessica ai microfoni de Il Guerin Sportivo

Ci siamo conosciuti a Pescara, grazie a un nostro amico in comune. Eravamo in un ristorante, solo che appena ci siamo presentati dei tifosi lo hanno riconosciuto chiedendogli foto e autografi. Io non sapevo chi fosse, non seguivo il calcio. Ma da quella sera non ci siamo persi di vista, non ci siamo più lasciati”. 

Jessica studiava all’Università: “Io abito in provincia di Chieti, così studiavo a L’Aquila Scienze dell’Investigazione. Mi sono trasferita lì a settembre del 2009, di notte la terra tremava dopo il terremoto di aprile. Ogni tanto lo fa ancora, ci si abitua. Criminologia? Mi affascina da sempre, ora però ho dovuto interrompere. Mi mancano quattro esami, ora non riesco proprio ma in futuro chissà che non riesca a finirla. Anche per i miei genitori”. 

Si torna a parlare di Ciro: “Siamo felici, non possiamo chiedere di più. Dove va lui, vado io. Abbiamo vissuto subito insieme. Amo viaggiare però l’Italia è il Paese che amo ma anche all’estero sono stata bene. Poi ovviamente dipende se uno va per hobby o lavoro. Ecco, non stravedo per i traslochi. Ogni volta ho pacchi e pacchetti da fare e ogni aumentano, visto che ora siamo in quattro. L’ultimo a Roma è stato duro ma ce l’abbiamo quasi fatta“. 

Lei e il calcio: “Io tifo per Ciro, voglio sempre che ottenga il massimo dalla carriera, è lui la mia squadra. All’inizio non capivo niente, ora ci ho fatto l’abitudine. Diciamo che non amo proprio lo sport. Ora però vorrei iscrivermi in palestra, per mettere su un po’ di massa muscolare dopo il parto. Appena posso vado allo stadio, dipende sempre dalle nostre figlie perché Michela e Giorgia sono impegnative. Soprattutto a più piccola, eppure io sono abbastanza calma…”. 

Su Roma e la Lazio: “E’ una bellissima città, sono già stata all’Olimpico. E anche in trasferta a Verona“. Hobby? “Ho ideato una linea d’abbigliamento, con le iniziali mie e di Ciro. Poi abbiamo anche un ristorante a Milano, lo cura mio fratello Luca”. 

Immobile l’ha stregata: “E’ semplice, mi stupisce sempre. Pensi che al mio compleanno mi sono arrivare rose rosse e champagne sullo yacht”. Sui social: “Abbiamo un unico profilo Instagram, lo uso più io ma senza esagerare. Cerco una vita normale. Durante gli Europei scrivevo post per lui, è normale. Ovviamente però un calciatore incuriosisce di più ma se è famoso lo deve alla sua gente. Spesso infatti preferisco uscire da sola, con Ciro invece ci fermano tutti”

L’Abruzzo è sempre casa sua: “Da Roma è più facile da raggiungere, mentre a Siviglia no. Ma ormai sono abituata. Anche quando ho partorito e ci siamo sposati, Ciro è arrivato il giorno stesso e ripartito. c’era campionato e Nazionale. Ma è stato ugualmente fantastico”. 

A proposito di figli, quando arriva il maschio? “Per ora no, Ciro rosica vedendo altri amici con figli maschi. Però ho fatto due figlie, una dietro l’altra. La prima me la sono goduta, con la seconda è diverso perché devo stare attente a non farle ingelosire. Ciro? E’ un papà adorabile. Con lui sono felice, rifarei tutte le scelte”.

La classifica di sempre delle italiane in Champions League. La Lazio…

Dal 1992, anno in cui la UEFA Champions League ha preso il posto della “vecchia” Coppa dei Campioni, sono nove le squadre italiane che hanno preso parte alla fase a gironi di almeno una edizione del massimo torneo continentale per club. Nella classifica virtuale – stilata dal sito ufficiale della it.uefa.com assegnando due punti assegnando due punti per ogni vittoria e un punto per ogni pareggio – l’AC Milan è primo con 197 punti conquistati in 165 gare disputate davanti alla Juventus, seconda a soli 4 punti di distanza dai rossoneri ma con 6 partite in meno giocate. Le due squadre hanno ottenuto lo stesso numero di vittorie (74) finora.
Al terzo posto, invece, si trova l’ultima squadra italiana riuscita nell’impresa di conquistare il trofeo, l’Inter, che ha totalizzato 126 punti in 105 gare disputate, 50 le vittorie. Completano la top 5 le due squadre della capitale, l’AS Roma e il suo “glorioso” percorso con 75 punti in 79 partite e la SS Lazio con 45 punti in 44 gare.

La classifica delle squadre italiane in UEFA Champions League dal 1992 ad oggi (dalla fase a gironi alla finale, preliminari esclusi):

POS CLUB PUNTI PART TIT PG V P S GF GS
1 AC Milan 197 17 3 165 74 49 42 231 156
2 Juventus 193 17 1 159 74 45 40 246 161
3 FC Internazionale Milano 126 11 1 105 50 26 29 148 118
4 AS Roma 75 9 0 79 26 23 30 98 116
5 SS Lazio 45 5 0 44 17 11 16 66 55
6 ACF Fiorentina 30 3 0 26 11 8 7 39 34
7 SSC Napoli 22 3 0 16 10 2 4 30 23
8 Parma FC 7 1 0 6 2 3 1 6 5
9 Udinese Calcio 5 1 0 6 2 1 3 10 12

Legenda – POS: posizione in classifica; PART: numero partecipazioni; TIT: titoli vinti; PG: partite giocate; V: vittorie; P: pareggi; S: sconfitte; GF: gol fatti; GS: gol subiti.

FORMELLO – Due rientri importanti e una gradita sorpresa per Inzaghi nell’antivigilia del Bologna

Basta non lavora con il gruppo, per cui c’è ancora Patric tra i titolari. Nell’allenamento dell’antivigilia del Bologna, mister Inzaghi conferma l’intenzione di schierare la stessa Lazio vista a Udine, con lo spagnolo terzino destro, Hoedt e de Vrij a formare la coppia di centrali difensivi, Parolo regista e il tridente offensivo composto da Felipe Anderson, Immobile e Keita. Avanti dunque con la difesa a quattro della ‘Dacia Arena’, con le sole eccezioni di Marchetti, che ha recuperato dall’infortunio che lo ha tenuto fuori dalla trasferta con il Milan e riprenderà regolarmente il suo posto dal 1′ tra i pali biancocelesti a svantaggio di Strakosha, e Radu, che, dopo aver rischiato la squalifica al Friuli per la somministrazione di cortisone, sostituirà sull’ out sinistro Lukaku, che ha rimediato una distorsione alla caviglia destra con la propria Nazionale contro la Bosnia e dovrà star fermo per circa tre settimane.

Anche a centrocampo saranno confermate le scelte adottate prima della sosta, con Milinkovic e Lulic mezzali e Cataldi che assisterà al match dalla panchina, pronto a subentrare in corso d’opera. Sorpresa invece da Biglia, ancora alle prese con una lesione di secondo grado al polpaccio: l’argentino è rientrato a Roma e questa mattina ha lavorato all’interno del centro sportivo biancoceleste. Prima di rivederlo in campo, però, occorrerà attendere almeno altri 20-30 . Assenti infine Bastos, che sta recuperando dallo stiramento di secondo grado al flessore, e Kishna, al secondo giorno consecutivo senza allenamenti.

Pjanic: “Io alla Lazio? Ho giocato nella squadra buona di Roma…”

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Miralem Pjanic alla Juventus sta vivendo, a livello personale, un inizio di stagione decisamente poco esaltante. In bianconero il centrocampista bosniaco era arrivato quest’estate, con la nomea dell’assoluto protagonista, dalla Roma, i cui tifosi hanno accompagnato l’addio tra le polemiche, considerandolo un ‘traditore’ per essersi trasferito all’odiata rivale. Nonostante ciò, però, il calciatore non ha mai smesso di amare la maglia giallorossa e lo ha ribadito in una lunga intervista a La Repubblica, in cui ne ha approfittato anche per lanciare una frecciatina alla ex rivale cittadina, la Lazio:

Amerò sempre Roma e la Roma, che mi hanno regalato tutto, sia gioie che dolori, ma era giusto dire addio. Solo una maglia non potrei mai indossare, quella della Lazio, in quanto ho vestito quella della squadra buona di Roma. Come sono andato alla Juve, potrei andare tranquillamente invece all’Inter, al Milan o al Napoli“. Il ricordo del derby capitolino sembra dunque essere vivo nella mente di Pjanic: in particolare, il ricordo di un derby, quel 26 maggio che ha costituito forse il punto più basso della sua carriera e che, proprio per questo, dopo tre anni ancora non è riuscito a dimenticare.