Home Blog Pagina 2381

Lapadula difende Lulic

Tra i difensori di Lulic oltre che ai giornalisti Cruciani, Mughini e all’alleantore Di Francesco, si è aggiunto anche l’attaccante del Milan Gianluca Lapadula, che alla trasmissione tv Tiki Taka ha giustificato il suo collega biancoceleste: “A caldo non si deve mai parlare, perché si possono dire cose che non si pensano. Non credo che Lulic abbia questa cattiveria, è stato solo un momento. Rimane il brutto messaggio ma per fortuna poi si è scusato”.

Mughini sminuisce le parole di Lulic: “Mica è Cavour!”

Il giornalista Giampiero Mughini alla trasmissione tv Tiki Taka ha detto la sua sul caso Lulic: E’ un eccesso verbale. Con l’aria che tira, con quello che pronunciano i politici, su quello che circola sui social, le fesserie che ha detto Lulic non scandalizzano nessuno. Sono solo fesserie dette da un ragazzotto che vuole fare del male solo a se stesso. Gli si sta dando troppo peso. Mica ha parlato Cavour! Non ha commesso nessun sacrilegio da meritare 10 giornate”.

Squalifica Strootman, il dg della Roma Baldissoni polemizza

AGGIORNAMENTO ORE 19:30 – Il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni ha voluto commentare tramite i microfoni di Roma Radio la squalifica di 2 giornate per simulazione a Kevin Strootman: “Abbiamo scoperto questa notizia con stupore e perplessità. Abbiamo già preannunciato reclamo d’urgenza, ci sarà ricorso già prima della sfida contro il Milan. E’ abbastanza discutibile quello che abbiamo letto, si è applicata la prova TV per una simulazione presunta che ha comunque portato all’espulsione di Cataldi. L’olandese si è sentito tirare e quindi si è buttato a terra non sapendo cosa stesse accadendo, sfido chiunque a fare il contrario. Un secondo dopo era già in piedi. I confini della giustizia sportiva vengono ampliati sulla pelle della Roma. Stiamo per affrontare la seconda e la prima della classe e subiamo una squalifica inattesa“. Prosegue Baldissoni: “E’ la prima volta che vediamo un’applicazione del genere per un caso di questo tipo. Prima di due gare come quelle contro Milan e Juventus non è accettabile. Attendiamo gli atti entro domani per presentare quanto prima un ricorso, già entro venerdì. Faremo tutto il possibile per difenderci, chiediamo ai tifosi di starci vicino“.

A margine della conferenza stampa We Are Football, lanciata tramite la partnership con Sisal Matchpoint, il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni, ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo il derby ed i suoi casi più spinosi, Lulic-Rudiger e Strootman.

Proprio sulle dichiarazioni del calciatore bosniaco: “Non credo sia giusto parlare di polemiche e credo che Lulic abbia commesso un errore grave. Sappiamo la nostra responsabilità e dobbiamo mandare messaggi positivi. Per questo ho apprezzato il nostro pubblico che, dopo qualche coro non positivo, ha reagito e cercato di interrompere questo coro. Dobbiamo essere consapevoli di essere responsabili di quello che succede. Dobbiamo mandare messaggi positivi e continuo a dire che siamo tanto belli così, è stato bello celebrare i tifosi ieri, ed è giusto che anche per loro valga questa indicazione. Concentriamoci sui messaggi positivi e non sugli avversari. Poi se qualcuno commette un errore avrà modo di pentirsi e di far fronte alle responsabilità”. Una battuta anche sulla possibile prova tv per Strootman: “Non diciamo sciocchezze e cose inesatte. Parliamo di Sisal, abbiamo detto di non parlare di polemiche“.

RISSA DERBY – Pinelli (Mediaset): “Da bordocampo ho visto tutto. Vi dico cos’è successo”

AGGIORNAMENTO ORE 19 – L’inviato di Premium sport, Pietro Pinelli, chiarisce una volta per tutte ai microfoni di Radiosei nella trasmissione “Non mollare mai” l’episodio che nel derby ha innescato la grande rissa a bordo campo: “Dalle immagine televisive sembra che sia Cataldi ad irrompere su Strootman, mentre va detto che da bordo campo è stato chiaro che la genesi è maturata 30” prima. Dopo il gol della Roma, è Rudiger il primo a staccarsi dal gruppetto festante, dando una spinta al giocatore della Lazio. A quel punto tra i due a distanza nasce un battibecco dialettico, il centrocampista della Lazio parla a distanza con Rudiger ed in quel momento arriva l’olandese che lancia dell’acqua a Cataldi. Da quel momento scoppia il resto. Tutto nasce da Rudiger ed è quell’episodio che innesca le reazioni e le sbagliate parole di Lulic. Passando al bosniaco, la domanda che gli viene fatta a caldo parte proprio da questo episodio. Segue la sua risposta e tutto ciò che ben conosciamo”

AGGIORNAMENTO ORE 12:00Radiosei torna sui propri passi e rettifica che in realtà le immagini scagionano il difensore tedesco della Roma. Contrariamente a quanto trapelato in un primo momento, Antonio Rudiger non avrebbe strappato la bottiglietta d’acqua ad un giocatore della Lazio né ad un dirigente biancocelste bensì il difensore gialorosso avrebbe preso la bottiglia dalle mani di un dirigente gialorosso, quindi nessun caso e nessuna provocazione. L’emittente radiofonica romana si è poi scusata con tutti gli ascoltatori per la notizia “parzialmente” sbagliata, ma ha precisato anche che: ad affermare che il dirigente fosse un dipendente della Lazio era stato, in diretta durante la trasmissione “La moviola è uguale per tutti“, l’ex arbitro Graziano Cesari. Nulla toglie che comunque l’atteggiamento del difensore tedesco, dentro e fuori dal campo sia stato – per usare un eufemismo – al quanto puerile visto che l’invitato Mediaset Pietro Pinelli ha subito sottolineato come Rudiger abbia provocato Cataldi in quel frangente.

Nella giornata di ieri nella trasmissione “La moviola è uguale per tutti” diffusa da Mediaset, sono state rese note immagini inedite relative alla rissa scoppiata nel derby dopo il gol di Strootman. Nelle immagini – secondo quanto riportato da Radiosei – si vedrebbe Rudiger (condizionale d’obbligo, non abbiamo ancora potuto vedere il filmato, ndr) strappare una bottiglietta di mano da un giocatore laziale. A questo punto ci sarebbe stata la reazione di Cataldi con insulti verso il difensore giallorosso, quindi la scenetta di Strootman che si dirige verso il biancoceleste gettando acqua da una bottiglietta e la reazione di Cataldi che lo strattona per la maglia. Si attendono novità in merito all’eventuale prova tv per Strootman.

FORMELLO – Biancocelesti al lavoro senza Keita

I ragazzi di Inzaghi questo pomeriggio sono scesi in campo a Formello per iniziare a preparare la trasferta del prossimo turno a Genova con la Sampdoria. Prima una seduta di 45 minuti in palestra, poi i biancocelesti si sono spostati sul campo d’allenamento per svolgere le esercitazioni di possesso palla e il lavoro atletico agli ordini del prof. Ripert. Assente Keita Balde Diao che oggi è rimasto a riposo a causa di un colpo subito nella partita con la Roma. Il giocatore domani verrà sottoposto a delle visite mediche per verificarne le condizioni. In difesa tornerà de Vrij ed a causa del suo impiego Radu tornerebbe a giostrare sulla fascia sinistra con Lulic esterno alto d’attacco. Ma le prime vere prove tattiche per la gara di Genova inizieranno tra giovedì e venerdì. Buone notizie per il tecnico biancoceleste: Djordjevic è regolarmente in gruppo, così come Leitner e Luis Alberto.

Cruciani difende Lulic ma critica aspramente il discorso della Nord a Formello

Il noto giornalista romano Giuseppe Cruciani alla trasmissione tv Tiki Taka si è schierato dalla parte di Lulic: “Se applicano l’articolo 1 e lo squalificano per 10 giornata è ridicolo. In tal caso dovrebbero mettere in galera Tavecchio, ma non per la squalifica ma per quello che disse poco prima di essere eletto dalla Federcalcio di Opti Pobà, sostanzialmente paragonando i neri che vengono a giocare qua, tra cui Rudiger, a delle scimmie. Lulic ha detto un’idiozia ma non ha nulla ha a che fare col razzismo. Voleva dire che Rudiger non valeva niente a Stoccarda. E’ solo vilipendio di poveri, non è un reato. C’è solo l’arroganza dell’arricchito nei confronti di chi vende le cinte”.

Poi quando gli viene detto che c’è un nesso tra il discorso dell’ultras laziale a Formello con le dichiarazioni di Lulic nel post gara, Cruciani risponde:Non c’è nessun nesso. Quello che parla è un povero cretino che non sa neanche cosa sono le guerre etniche. Il problema è chi ha permesso a questo signore di arringare i giocatori. Il problema non sono le 5000 persone che sono andate a Formello, il problema è che è stato autorizzato quel signore a fare quel discorso. Chi preferisco tra Di Canio e Chinaglia? Di Canio per la porcheria che gli hanno fatto di recente. Wallace? In questo momento non lo posso vedere. Non posso essere ipocrita. Sembrava Nureyev, è inspiegabile quello che ha fatto in una partita così importante”.

 

Balde Diao Keita – il Comunicato della Lazio

Questo il comunicato apparso sul sito biancoceleste riguardo le condizioni dell’attaccante Balde Diao Keita:

Lo staff medico della S.S. Lazio comunica che il calciatore Keita Balde Diao ha riportato, durante l’ultima partita di campionato, un trauma contusivo a carico del ginocchio destro. Gli esami medici e strumentali hanno escluso lesioni menisco-legamentose. Nelle prossime ore sarà sottoposto a controlli clinici e strumentali per valutare l’evoluzione del quadro clinico“.

Caso Strootman-Cataldi: le decisioni del Giudice

A quanto riportato dall’ANSA il Giudice Sportivo della Lega di A, Gerardo Mastrandrea, si è espresso sui fatti accaduti in campo nel derby Lazio-Roma di domenica scorsa. Il Giudice ha inferto due giornate di stop a Kevin Strootman “per simulazione” e una a Danilo Cataldi “per aver strattonato la maglia del giocatore avversario”. Ovviamente nessuna decisione è stata presa sulle frasi di stampo razzista di Lulic nei confronti di Rudiger, al vaglio della Procura Figc.

Simeone: “Non solo l’Inter, potrei allenare anche la Lazio”

Dopo le esternazioni di ieri riguardo un prossimo futuro alla guida dell’Inter, Diego Simeone, è tornato a parlare ai microfoni de La Sexta da dove ha precisato: “E’ vero che ho dichiarato che un domani allenerò l’Inter, ma lo stesso discorso potrebbe valere per Lazio e per il Siviglia, squadre in cui mi sono trovato bene e dove ho lasciato bei ricordi”.

 

Cori contro Keita, ecco la sentenza nei confronti del Padova

Il Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare, presieduto dal Cons. Roberto Proietti, in merito ai cori razzisti contro l’attaccante della Lazio Keita Balde Diao, durante l’amichevole tra Lazio e Padova di quest’estate, ha inflitto alla squadra veneta un’ammenda di 5 mila euro e ha disposto la chiusura del settore ‘Tribuna Fattori’ dello Stadio Euganeo per la 18ª giornata del Girone B di Lega Pro contro il Sudtirol.

Inoltre il dirigente delegato ai rapporti con la tifoseria del Padova (al momento dei fatti), Massimo Candotti, è stato inibito per 40 giorni. Anche il presidente dei biancoscudati Giuseppe Bergamin è stato inibito, la durata è di 20 giorni.

Lopez: “Derby condizionato dagli errori”. E su Wallace…

L’ex centrocampista della Lazio, Antonio Lopez, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, iniziando con un’analisi del derby: “Non si possono commettere certi errori in un derby. Quest’ultimi hanno prevalso su tutto, ma la Lazio non esce ridimensionata da questa giornata di campionato. La Roma ha messo in campo l’esperienza rispetto ai biancocelesti, Spalletti ha preparato meglio la partita mentalmente. L’infortunio di Salah ha favorito i giallorossi, senza l’egiziano il tecnico di Certaldo ha schierato una squadra che ha prodotto, comunque, poche occasioni. Il mio timore è che la pressione giochi un brutto scherzo alla Lazio. Inzaghi ha costruito un gruppo bellissimo, una partita non può far gettare quanto di buono è stato fatto. Prima del derby la Lazio era stupenda e ora, dopo un derby non bellissimo, si dice che  è stata ridimensionata. La squadra biancoceleste è la stessa che ha convinto tutti e che lotterà per i vertici del campionato. La Roma non è più forte di noi, le abbiamo regalato la vittoria. Già dal match contro la Sampdoria torneremo a vedere la Lazio alla quale siamo abituati.Sono convinto che questa sconfitta rafforzerà la Lazio. La squadra biancoceleste ha fatto prestazioni eccezionali, è una squadra che non ha paura di nessuno. La Roma non ha fatto niente, non è superiore a noi

Parla poi del prossimo impegno dei biancocelesti contro la Sampdoria: “Il derby è la partita dell’anno, ma ora la squadra ha dei giorni per smaltire la sconfitta. Inzaghi farà il suo bel lavoro sotto il punto di vista psicologico. La Sampdoria è una bella squadra e ha un gioco brillante, la Lazio quando incontra queste formazioni gioca ancora meglio, grazie a calciatori forti come Keita e Felipe Anderson.

Viene poi interrogato sul “protagonista” (seppur in negativo) del Derby, Wallace: “Lo farei giocare contro la Sampdoria. Inzaghi lo avrà preso da parte facendogli capire ciò che ha commesso. Non lo lascerei fuori, sarebbe gravissimo. Dandogli fiducia, il brasiliano potrebbe tornare a giocare bene. Gli errori capitano anche ai grandi, non bisogna buttare ciò che è stato fatto di buono finora. La Lazio è sempre la Lazio, ci sta sbagliare una partita. I giallorossi non dovevano provocare in quel modo i biancocelesti, con l’esperienza Spalletti è riuscito a creare nervosismo tra gli uomini di Inzaghi.

PRIMAVERA – Bonatti: “Gli errori servono per non essere ripetuti”

L’allenatore della Primavera, Andrea Bonatti è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, commentando gli errori fatti nell’ultima partita di campionato contro il Latina: “Non è una domenica da dimenticare, ma dobbiamo imparare e miglioraci da questa sconfitta. Dobbiamo ricordare gli errori che abbiamo fatto per non commetterli più. Questa sconfitta arriva, per noi come per la squadra allenata da Inzaghi, dopo una serie di risultati positivi e va contestualizzata, l’entusiasmo non deve disperdersi. Dalla sconfitta abbiamo capito che se manca il sacrificio si va in difficoltà con squadre meno attrezzate della nostra, non possiamo transigere da un livello di attenzione e di voglia massimale.”

Andando sullo specifico della partita: “Questa è la categoria delle opportunità. Tra un ragazzo, stanco fisicamente o mentalmente, e un giocatore che si allena bene, integrato nel gruppo, consapevole di ciò che chiedo e più motivato preferisco quest’ultimo. Ho scelto di far giocare sette ragazzi del ‘99 contro una squadra esperta come il Latina. Abbiamo giocato per 60 minuti un buon calcio senza rischiare niente. Ci portiamo via l’amarezza per come abbiamo subito i gol, è quasi inaccettabile. Dobbiamo essere consapevoli di star crescendo e allo stesso tempo non dobbiamo mantenere umiltà. Nel compito di un allenatore c’è la riflessione su cosa fare per migliorare qualcosa che non è andato bene. Ci sono situazioni così lampanti che non andrebbero trattate per non perdere tempo. A me piace giocare la palla, perché vuol dire dominare il gioco, ma ai miei ragazzi dico di giocarla solo quando si può. A volte il controllo spasmodico ti fa perdere l’attenzione. Se si subisce un’aggressione e non si hanno linee di passaggio, la palla va buttata. Non è andata così e dobbiamo riiniziare a giocare combattivamente per riprenderci i punti che non sono arrivati domenica.

Gli viene chiesto poi un’opinione sul prossimo avversario. “L’Hellas Verona non ha mai perso finora in campionato, non erano i favoriti sulla carta all’inzio. Sono dotati di giocatori molto forti per il sistema che adotta l’allenatore, e hanno giocatori di grande qualità che sono nel giro della Nazionale maggiore. Mi aspetto una gara agonistica nella quale dovremo attuare strategie di gioco in funzione delle nostre caratteristiche e per limitare quelle del Verona. Hanno un attacco fortissimo. L’attenzione dovrà esser padrona.

Conclude poi con un’osservazione sui suoi calciatori: “A un ragazzo che ha sempre dimostrato attenzione e concentrazione, un errore si perdona. Ma se non c’è il superamento di quest’ultimo nell’arco della settimana successiva è diverso. Starà a me vedere come affronteranno gli allenamenti e prenderò le mie decisioni secondo meritocrazia e con la mia solita coerenza. A Cesena Ceka ha commesso un errore e la squadra è andata sotto, ma non era successo nulla e siamo andati avanti. Ci deve essere un livello di autostima affinchè si provi, anche dopo l’errore, sempre la giocata se funzionale alla squadra. Infatti, una settimana dopo il calciatore ha reagito ed è stato uno dei migliori contro la Fiorentina. Al-Hassan deve saper giocare sia come riferimento, sia come attaccante d’inserimento. Sta seguendo un percorso che mi soddisfa, ha delle potenzialità tanto elevate e non deve accontentarsi di quanto è migliorato perché può crescere ancora tantissimo”.

Di Francesco si schiera con Lulic

Se da un lato tutti (o quasi) hanno attaccato Lulic (non ultimo l’ex ministro Kyenge), dall’altro c’è anche chi lo difende, contestualizzando quelle frasi infelici nell’ambito in cui sono state riportate. E’ il caso di Eusebio Di Francesco, che ai microfoni di Tiki Taka ha difeso il calciatore: “Lulic già che ha chiesto scusa è importante, si è pentito subito. Ci può stare nell’adrenalina, tutti ci tengono. E’ stata una partita giocata ad alta intensità, buon per la Roma che ha vinto, sono più contento perché sono più legato a lei. Si esagera, c’è campanilismo che fa parte del calcio finché si rimane nell’educazione“.

L’ex ministro Kyenge spara a 0 su Lulic e chiede una punizione esemplare

Quando si parla di ipotetiche frasi di stampo razzista parte irrimediabilmente la corsa dei vari opinionisti, giornalisti e personalità pubbliche a dire la propria in merito.

Così è stato anche per il caso Lulic-Rudiger, riguardo il quale si sono sentite in soli due giorni le opinioni di decine e decine di benpensanti di vario genere. L’ultima in ordine di tempo è stata l’ex ministro per l’integrazione Cecile Kyenge, la quale attraverso il quotidiano La Repubblica, ha sparato a zero sul bosniaco: “Il calcio dovrebbe essere il regno dell’integrazione e dell’amicizia, ma viviamo in un paese che esaspera anche per fini politici la paura del diverso, del nero, delle minoranze. La mia solidarietà a Rudiger, dovremmo fare terra bruciata intorno ai razzisti e ben venga una punizione esemplare per Lulic, come giustamente previsto dall’articolo 11“.

 

Mauro Mazza: “Lulic? Sbagliato mandarlo a parlare. Nel derby deluso dai senatori…”

Ex Direttore di Rai Uno, protagonista in passato con la direzione del Tg 2 e di Rai Sport, Mauro Mazza oltre ad essere un giornalista tra i più noti in Italia è un grande tifoso laziale ed è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali On Air” per commentare il polverone alzatosi attorno alla Lazio dopo il derby.
In queste ore la comunicazione laziale è stata nell’occhio del ciclone, in particolare per le parole di Senad Lulic: “Due cose mi sono piaciute a margine della partita: lo stemperare i toni da parte del capitano degli altri De Rossi e le scuse immediate da parte della Lazio per le parole di Lulic, arrivate da parte del responsabile della comunicazione Diaconale. Sicuramente un grave errore è stato mandare allo sbaraglio a parlare con la stampa il giocatore che sente più il derby, anche per il sarcasmo becero che Lulic subì dai romanisti quando si infortunò gravemente al dito. Errore reiterato è stato mandare Lulic in zona mista, accerchiato dai microfoni e incalzato dalle domande per fargli ripetere la frase precedente su Rudiger. Per fortuna non è caduto nella trappola, ma mi ha colpito non vedere nessun dirigente al fianco di Lulic, per tutelarlo e guidarlo in un momento emotivamente difficile. Sappiamo benissimo che a Roma la parte biancoceleste è in minoranza e quanto accade nelle conferenze stampa o si legge sui giornali è sempre indirizzato in una certa maniera dall’altra parte della città. Per questo chi gestisce la comunicazione alla Lazio deve avere la massima attenzione riguardo questi meccanismi. Tornando alla partita, spero che le immagini documentate della provocazione di Strootman vengano prese in considerazione in maniera esemplare“.
Anche perché ora Cataldi sarà comunque squalificato… “Mentre Strootman faceva la sceneggiata a terra la squadra non doveva prendersela con l’olandese, ma accerchiare l’arbitro e imporgli di fare giustizia dopo che il centrocampista aveva schizzato l’acqua verso i laziali. Provare a farsi giustizia da soli porta sempre ad aumentare i problemi, invece che a diminuirli…“.
La differenza di esperienza tra le due squadra ha deciso il derby? “Il vero problema del derby perso in questa maniera non credo vada attribuito ai giovani e ai giovanissimi della Lazio. L’errore di Wallace è stato di supponenza e di gioventù, ma non credo si ripeterà, così come da Keita e Anderson ci si poteva aspettare qualcosa di più. Mi hanno deluso molto di più i senatori: Marchetti, Radu, Lulic, Parolo, Biglia… Sono loro che devono portare quel qualcosa in più in partite come questa, devono essere in grado di guidare i giovani e farli crescere. Il loro compito è fondamentale anche per Inzaghi, che ancora deve fare esperienza come allenatore in circostanze come questa“.
Derby a parte, la Lazio la convince e dove può essere migliorata a gennaio? “Spesso le voci di mercato vengono riportate solo per riempire le pagine dei giornali e suggestionare la fantasia dei tifosi. Di sicuro per la Lazio si parla solo di movimenti in uscita, al contrario delle altre grandi squadre per le quali si ipotizzano sempre affari fantascientifici in entrata. Questo influisce sulla fantasia di giocatori e tifosi. Personalmente mi aspetto che Inzaghi possa avere a disposizione giocatori di pari valore in panchina rispetto a quelli che sono in campo, al momento non è così, soprattutto lì davanti. D’altronde se la squadra dovesse conquistare l’accesso in Europa senza rinforzi, si ritroverebbe sempre nella solita situazione, come ad esempio successo due anni fa. Non si può non avere una rosa all’altezza per sostenere il doppio impegno. Se bisogna rivivere la solita storia, tanto vale vivacchiare e rinunciare all’Europa. La società faccia il salto di qualità“.

LAZIALI FUORI PORTA – Palombi sempre più decisivo. Male Crecco e Luiz Felipe

0

Nuovo appuntamento con Laziali Fuori Porta, la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Berisha (Atalanta), Guerrieri (Trapani), Ronaldo e Luiz Felipe (Salernitana),Filippini (Cesena), Crecco (Avellino), Palombi e Germoni (Ternana), Rozzi (Lupa Roma), Pollace (Gubbio), Mauricio (Spartak Mosca). Elez (Rijeka), Oikonomidis (Aarhus), Perea (Lugo).

SERIE A

Berisha: si ferma la corsa dell’Atalanta, che esce sconfitta dall’anticipo di Torino per mano dei campioni d’Italia in carica della Juventus. Un 3-1 che non ammette repliche, ma che non ridimensiona le prestazioni dei ragazzi di Gasperini, ancora quarti in classifica pari merito con Napoli e Lazio. Ancora out Etrit Berisha: il portiere albanese soffre di un problema al menisco, problema che, dopo l’operazione del 30 novembre, lo terrà fuori per circa un mese. Sarà pronto dopo la sosta.

SERIE B

Luiz Felipe e Ronaldo: esordio infelice per Alberto Bollini, che in settimana ha sostituito Beppe Sannino sulla panchina della Salernitana: i granata escono sconfitti per 2-0 dalla trasferta di Bari, grazie alle reti messe a segno da De Luca e Daprela a cavallo dei due tempi. Rientro pessimo dal primo minuto per il difensore Luiz Felipe Marchi: il brasiliano gioca in una posizione non sua e si capisce subito quando si fa saltare da De Luca, con Terracciano che ci mette una pezza. Si fa ammonire per un fallo su Fedele, ma poi si fa perdonare chiudendo col corpo lo specchio alla conclusione di Brienza, che sfrutta l’assist involontario di Tuia che svirgola la sfera. Gioca alle belle statuine con De Luca, in occasione del primo gol, con il folletto barese che indisturbato può insaccare in rete il vantaggio. Leggermente meglio Ronaldo Pompeu, schierato come regista nel centrocampo a 3 dei campani: quando ha la palla tra i piedi è un valore aggiunto per la squadra, ma quando bisogna correre, pressare e raddoppiare si chiama fuori, lasciando spesso i compagni in difficoltà. Prova una conclusione dalla distanza, che termina di poco al lato.

Guerrieri: nuovo allenatore, vecchia vita per il Trapani: i siciliani vengono battuti di misura a domicilio dal Carpi grazie al calcio di rigore trasformato da Catellani. Il neo tecnico Calori dà ancora fiducia a Guido Guerrieri, schierandolo titolare tra i pali dei padroni di casa. Il classe ’96 gioca una partita attenta, in cui non è chiamato spessissimo in causa, ma quando c’è bisogno di lui risponde presente. Sfortunato in occasione del rigore, quando non arriva a intercettare il pallone per una questione di pochi centimetri.

Crecco: uno sfortunato Avellino cede in casa nello scontro diretto contro l’Ascoli per 1-2. Passati in vantaggio grazie alla punizione di Verde, i campani vengono raggiunti dal gol di Gatto e superati dal rigore (molto generoso) di Cacia. Brutta prestazione per Luca Crecco, schierato come esterno sinistro nel centrocampo a 4 di Toscano: il classe ’95 esce tra i fischi dopo aver clamorosamente ciccato un sinistro da posizione favorevole. Nel primo tempo solo un cross in Curva Nord. Svarioni tecnici da mani davanti agli occhi.

Filippini: nel monday night di Serie B, perso dal Cesena in casa del Benevento per 2-1, Lorenzo Filippini non risulta tra i convocati di Camplone. Il terzino è ancora out per un problema fisico, da valutare in settimana le sue condizioni.

Palombi e Germoni: Simone Palombi non si ferma più! E’ suo il gol decisivo che permette alla Ternana di battere di misura il Brescia e di uscire dalle zone più calde della classifica. L’attaccante romano conferma ancora, semmai ce ne fosse bisogno, il suo istinto per il gol: tocca solo un paio di palloni, uno lo trasforma in rete, il suo terzo stagionale, con un bel diagonale; l’altro lo concede ad Avenatti con un assist perfetto sciupato dal compagno di reparto. Al momento è l’arma in più di Carbone. Esce a 15 dalla fine tra gli applausi del Liberati. Buonissima prestazione anche per Germoni: il mancino soffre la vivacità di Camara soprattutto nella fase iniziale. Poi gli prende le misure e lo tiene a bada crescendo anche fisicamente. Nel finale sfiora anche il clamoroso gol con un pallonetto al portiere dopo uno svarione della difesa avversaria.

LEGA PRO

Rozzi: dopo la bella vittoria contro la Cremonese ancora un brusco stop per la Lupa Roma, battuta 3-1 in casa dell’Arezzo. Antonio Rozzi, tornato nella lista dei convocati solo nella scorsa giornata di Lega Pro, siede in panchina per tutto l’arco della sfida.

Pollace: sconfitta pirotecnica per il Gubbio, che viene battuto a domicilio per 2-3 dalla Reggiana dopo essersi trovato per due volte in vantaggio. Ancora fuori Pollace, che rimane in panchina per tutti i 90 minuti di gioco.

RUSSIAN PREMIER LEAGUE Russia

Mauricio: vince in rimonta lo Spartak Mosca, che in un nervoso posticipo del campionato russo (due espulsi, uno per parte), batte il Rubin Kazan 2-1, aumentando il vantaggio sullo Zenit San Pietroburgo, fermato sullo 0-0 dal Rostov. Nella sfida di Mosca il brasiliano Mauricio parte dalla panchina e fa il suo ingresso in campo al minuto 63, sul risultato di 1-1: 30 minuti in cui la squadra segna il gol vittoria ed il difensore ha il tempo per prendere il quarto cartellino giallo stagionale.

PRVA HNL Croazia

Elez: il Rijeka era chiamato alla prova del 9, in quanto ospite della Dinamo Zagabria seconda in classifica: prova del 9 ampiamente superata dalla squadra di Fiume, uscita indenne e con un prezioso punto dal campo della Dinamo. 1-1 il risultato finale, con Josip Elez titolarissimo e sempre abile e sicuro nel guidare la retroguardia della capolista del campionato croato.

SUPERLIGAEN Danimarca

Oikonomidis: bella vittoria per l’Aarhus, che sconfigge di misura in trasferta la terza forza del campionato danese, il Midtjylland, grazie alla rete nella ripresa di Andersen. Chris Oikonomidis parte titolare largo a sinistra, rendendosi protagonista di una discreta prova, e rimediando un cartellino giallo al minuto 40. Esce dal campo dopo due terzi di gara, 5 minuti prima che la squa squadra trovi il gol decisivo.

SEGUNDA DIVISION Spagna

Perea: torna a vincere il Lugo, che batte 1-2 in rimonta il Murcia grazie alla doppietta di Alfonso. Poche gioie per Brayan Perea: il colombiano siede in panchina per tutto il corso della sfida. Un’avventura, quella del classe ’93 in Spaga, che stenta a decollare.

Giulio Piras

‘Caso Lulic’, ecco la decisione della Procura Federale della Figc

0

Sospiro di sollievo in casa Lazio riguardo al ‘caso’ di Senad Lulic: i giudici federali, infatti, dopo aver acquisito l’intervista rilasciata dal bosniaco dopo il derby, sarebbero orientati a non avanzare nei suoi confronti l’accusa di razzismo. La Procura federale della Figc, presieduta da quest’anno dal superpoliziotto Giuseppe Pecoraro, ha ora 60 giorni di tempo per decidere cosa fare: quel che è certo è che ci sarà un deferimento e un relativo processo (sportivo). Per la Procura, come detto, non si tratterebbe di un’affermazione razzista, il che smentirebbe l’ipotesi delle dieci giornate di squalifica, come scrive Repubblica.it. Probabile quindi che a Lulic venga contestato l’articolo 1 bis del codice di giustizia sportiva (violazione dei principi di lealtà sportiva, eccetera): il rischio per lui è di 2-3 turni di squalifica.

UFFICIALE – Nuova avventura in panchina per Sven Goran Eriksson

Non c’è pace nel rapporto tra Clarence Seedorf e il ruolo di allenatore. L’ex tecnico del Milan, due stagioni dopo essere stato esonerato dalla guida tecnica della squadra rossonera, si era accasato allo Shenzhen, club militante nella serie B cinese. Anche questa avventura, però, non ha avuto un buon esito per l’olandese, il quale, non essendo riuscito a centrare la promozione in Super League, è stato sollevato in anticipo dal proprio incarico. Al suo posto arriverà Sven-Goran Eriksson, anch’egli reduce da un licenziamento, avvenuto nei primi giorni di novembre, dallo Shanghai SIPG e che non ci ha pensato due volte nell’accettare la pronta proposta avanzata dal club cinese. Per l’ex tecnico della Lazio ha dunque inizio una nuova avventura, sempre all’ombra della Grande Muraglia.

‘Caso Lulic’, Moggi contro la società: “Se io fossi stato dirigente della Lazio…”

0

Potrebbero avere conseguenze molto pesanti per Senad Lulic le parole all’indirizzo di Rudiger nel post derby. Oltre all’attenzione accusatoria (a tratti eccessiva) da parte dei media, il terzino biancoceleste potrebbe infatti incorrere in una lunga squalifica. Di chi la colpa? Del calciatore in primis certamente, ma, secondo Luciano Moggi, anche della società. L’ex dirigente della Juventus si è infatti espresso così sulla vicenda ai microfoni dell’emittente ‘Canale 9’:

Se io fossi stato un dirigente della Lazio, Lulic non avrebbe mai detto quelle cose per paura del sottoscritto. Tuttavia, bisogna anche vedere cosa ha detto Rudiger a lui durante la partita. Purtroppo, io non so cosa sia successo in campo, quindi non posso che affermare che Lulic abbia esagerato. Ma anche le società a volte sbagliano e, a mio parere, dovrebbero mandare sempre un accompagnatore col calciatore davanti alle telecamere. Non ho mai sentito alcun giocatore della Juventus dire certe cose”.

DERBY – ‘Vigile tifoso’, ecco la risposta della Polizia di Roma Capitale

0

Tra i tanti strascichi che il derby andato in scena domenica si porterà dietro ancora a lungo ci sarà sicuramente anche lui: il ‘vigile tifoso‘, ripreso a saltare e dimenarsi sul coro dei tifosi romanisti “Ma che siete venuti a fà“. Una vicenda che ha suscitato parecchia ilarità in casa giallorossa, ma che potrebbe avere conseguenze piuttosto pesanti per il diretto interessato. La Polizia di Roma Capitale ha ritenuto infatti il gesto una cosa da prendere non certo alla leggera, in quanto lesivo ddell’immagine dell’intero Corpo. A riferirlo, in una nota, Diego Porta, Comandante del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale:

E’ stato avviato ieri un procedimento disciplinare nei riguardi del motociclista del GPIT(Gruppo Pronto Intervento Traffico) che, in servizio al derby domenica scorsa presso lo stadio Olimpico, ha assunto in uniforme comportamenti da tifoso del tutto inopportuni e poco professionali. Episodi come questo non possono essere tollerati poiché lesivi dell’immagine di tutto il Corpo. Chi indossa una divisa ha il dovere di tenere comportamenti esemplari”.