Undici anni a capo del settore giovanile della Lazio, dal 2004 al 2015. Poi il divorzio avvenuto in estate. Giulio Coletta non condivide il nuovo progetto di Tare e decide di salutare.
La collaborazione con il Tor di Quinto in virtù del rapporto che lo lega al presidente prima, e ora per Coletta si inaugura un nuovo capitolo. Stando infatti a quanto si legge su Gazzettaregionale.it il Generale sarà il nuovo collaboratore esterno del settore giovanile del Latina.
LATINA
“Conosco molto bene il presidente – spiega a Lalaziosiamonoi.it – mi ha chiesto di dargli una mano per rifondare il settore giovanile. Essendoci tra noi un bel rapporto di amicizia ho accettato volentieri l’incarico. Voglio innanzitutto capire bene la situazione, conoscere l’ambiente e le strutture su cui dovrò lavorare e come sono i vari organici. Poi deciderò in quale direzione intervenire”.
UN PENSIERO SULLA LAZIO
“Io me ne sono andato perché non ero d’accordo con il progetto che io ritenevo un fallimento. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Basta guardare le classifiche, la Lazio non è mai stata così bassa. Quando mai ha avuto bisogno di andarsi a prendere tutti questi giocatori in giro? È sempre stata una società che ha cresciuto i suoi talenti in casa”.
TOUNKARA-LATINA?
“Non so niente perché per adesso io sto cercando solo di capire come funziona il settore giovanile. Non mi espongo su qualcosa che non conosco e di cui al momento non mi interessa”.

esame di maturità. Un habitué che effettivamente può lasciare una buona dose di rabbia e tristezza. Nessuno nega il sacrosanto diritto di criticare, ma da qui a buttare tutto nel gabinetto ce ne vuole. Purtroppo ad ogni sconfitta, sia che “te la sei giocata“, sia che “ti sei fatto prendere a pallonate” la conclusione è sempre la stessa: “distruzione totale”. Nel calcio esistono gli avversari e purtroppo può succedere che quest’ultimo (a maggior ragione se si chiama Juventus) chiude la pratica in 20 minuti. Sta diventando una costante con le big? Vero, ma l’importante è lavorare per migliorare questo aspetto e ci vuole pazienza. Roma non si è costruita in un giorno, soprattutto se il tuo team è pieno di giovani.
