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CALCIOMERCATO – Ag. Giuseppe Rossi: “Il Levante non lo riscatterà”. Poi sull’interesse della Lazio

Intervistato da TMW radio, Federico Pastorello agente di Giuseppe Rossi ha parlato della stagione del suo assistito: “Sono stati quattro mesi positivi, Giuseppe ha trovato continuità di gioco e noi eravamo andati via sa Firenze per questo. Ha giocato sempre, ha ritrovato il gol ed il ritmo partita. E’ stata una scelta corretta a posteriori, una decisione che ha dato i frutti che tutti ci aspettavamo. Futuro? Saranno Fiorentina e Levante che dovranno accordarsi, da quello che mi risulta, però, il Levante non riscatterà Rossi per cui Giuseppe rientrerà per il momento alla Fiorentina”. Infine sull’interesse della Lazio, Pastorello smentisce: “Non abbiamo avuto nessun contatto con la Lazio. Il rapporto con Prandelli? Quello che è avvenuto è solo acqua passata: eventualmente faremo tutte le nostre valutazioni”.

Fabrizio Piepoli

Corapi: “Ecco chi è il responsabile del fallimento della stagione della Lazio”. E su Candreva…

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Sandro Corapi è intervenuto in ha lunga intervista ai microfoni di ‘FantaGazzetta’. Tanti i temi toccati dal mental coach dell’era Petkovic e attualmente di diversi giocatori biancocelesti tra cui Candreva: a partire da chi possa essere considerato il responsabile del fallimento della stagione biancoceleste.

La responsabilità – dice – è sempre di chi dirige e conduce un gruppo. Poi è chiaro che ognuno deve assumersi la responsabilità in base al suo ruolo, ma in ogni azienda, se qualcosa non funziona, la responsabilità è del capo. Nel mondo dello sport la dinamica è la stessa: il tecnico è responsabile della squadra e la società del tecnico, della squadra e della società stessa“. A proposito della mancanza di risultati nell’andata appena trascorsa, si è parlato spesso di scarse motivazioni: “Per me sono solo degli alibi, – prosegue Corapi – perché la stessa squadra l’anno precedente ha fatto delle prestazioni che hanno meravigliato il mondo calcistico italiano e non solo. Quindi, nella peggiore delle ipotesi, si sarebbe dovuta ripetere la stagione precedente. I motivi del disastro perciò non vanno cercati qua, ma altrove“. A incidere, ma non troppo secondo il mental coach, anche la difficoltà della piazza: “La tifoseria è agguerrita ed esigente, così attaccata ai colori che vorrebbe vederli primeggiare sempre. Questo mette una forte pressione, che poi si riversa sulla squadra. Ma la piazza romana non è differente da quella genovese, torinese o milanese. Devono essere i giocatori, con la loro professionalità, a tenere botta“.

Quei calciatori sempre descritti come servi di popolarità e denaro: “Non mi risulta, i ragazzi che seguo sono tutti ligi al dovere e di una professionalità encomiabile. Credo si voglia semplicemente etichettare il successo e ai guadagni dei giocatori. Che sono esseri umani come tutti e ognuno con le proprie idee e opinioni, ma non sono così libertini nel tempo libero. L’importante poi è che ognuno faccia il proprio dovere quando scende in campo. Da quello che ho visto, però, se uno è campione in campo spesso lo è anche fuori. Nella mia esperienza alla Lazio, la prima persona che ha dimostrato curiosità verso la figura che ricopro è stata Miro Klose. Ciò significa che se una persona vuole lavorare su di sé deve essere sempre curioso di imparare”. Una stagione tra alti e bassi anche per Antonio Candreva: “Per come era iniziata, la sua stagione è terminata in modo positivo, perché per il terzo anno consecutivo è andato in doppia cifra, con una squadra e un ambiente che non favoriscano le migliori prestazioni. A differenza dell’altro anno, dove anche Felipe Anderson, Klose, Mauri e Parolo erano andati in doppia cifra, in questo nessun altro oltre a lui ha superato i 10 gol. Ha avuto problemi in termini di prestazione, diversamente che in Nazionale, ma non ci si deve preoccupare. Voglio dire, l’atleta è sempre lo stesso, se è scarso lo è ovunque. Candreva è stato forte con la Lazio, fortissimo in Nazionale, dove evidentemente le condizioni ambientali erano diverse. Alle critiche ha sempre risposto puntando sui risultati, sul fare gol. La fascia di capitano? Chiaro che all’inizio ci sia rimasto male, ma poi l’ha assorbita bene puntando a dare il meglio di sé e mettersi al servizio dei compagni, con i quali non ha avuto nessun tipo di problema“.

Berlusconi elogia Prandelli: “Può rappresentare una guida per la Lazio”

Ancora non arriva l’ufficialità di Prandelli alla guida della Lazio, nonostante il nostro sito ieri vi ha dato in esclusiva la notizia della firma dell’ex ct della Nazionale avvenuta giorni fa. Nonostante negli ultimi anni Prandelli abbia raccolto più dissensi che consensi, gli addetti ai lavori lo reputano ancora un ottimo allenatore. Dopo Pierpaolo Marino, anche il patron del Milan Silvio Berlusconi ha detto la sua sull’allenatore di Orzinovi: “È senz’altro un professionista serio e può certamente essere una guida per la Lazio – rivela a Tele Radio Più -. Penso sia un allenatore completo, lo conosco, è molto simpatico. Si fa amare dalle persone con cui collabora”.

WELCOME JOSE – Il Manchester United ufficializza Mourinho. Il portoghese: “Sono nel club più conosciuto al mondo”

Ora è ufficiale quello che rischiava di diventare il segreto di Pulcinella: Josè Mourinho è il nuovo allenatore del Manchester United. Il portoghese ha firmato fino al 2019 con opzione per un altro anno in cui percepirà 59 mln. Queste le sue prime parole riportate dal sito ufficiale dei red devil: “Diventare manager del Manchester United è per me un onore speciale. Si tratta del club più conosciuto e ammirato del mondo, che ha una storia gloriosa. Ho sempre sentito una certa affinità con l’Old Trafford; ho ricordi importanti in questo stadio e ho sempre goduto di un rapporto splendido con i tifosi dello United. Non vedo l’ora di essere il loro manager e godermi il loro magnifico appoggio per i prossimi anni”.

TRAFFICO A ROMA IMPAZZITO – Chiuso un tratto del Muro Torto. Ecco le strade alternative da fare

Roma è di nuovo nel traffico, è proprio il caso di dirlo. In seguito a dei lavori nella stazione della metro A Flaminio è stato chiuso un tratto del Muro Torto in direzione piazzale Flaminio. Sono intervenute numerose pattuglie della Polizia di Roma capitale per migliorare la viabilità e sono state predisposte una serie di deviazioni lungo Corso d’Italia per avvisare gli automobilisti diretti a piazzale Flaminio.

Per non creare ulteriori ingorghi si consigliano come strade alternative piazzale della Croce Rossa, Porta Pia e la confluenza di via Po. A piazzale del Brasile (via Veneto/Pinciana) il traffico è deviato all’interno di Villa Borghese ed è stato aperto alla circolazione l’accesso ZTL di via Vittorio Veneto. La polizia locale raccomanda il rispetto dei semafori  posizionati all’imbocco del sottopasso a piazzale Croce Rossa e a via Nomentana/Porta Pia per non aggravare ulteriormente gli ingorghi.

La Champions League femminile parla francese

Si è disputata al Giglio di Reggio Emilia la finale di Champions League femminile. A confrontarsi sul terreno emiliano le francesi del Lione e le tedesche del Wolfsburg.

Al termine di una gara combattutissima disputata davanti oltre 16mila spettatori e ai vertici del calcio europeo – presenti il vicepresidente Uefa Angel Maria Villar, il segretario generale Theodore Theodoridis, il presidente della Figc Carlo Tavecchio, il dg Michele Uva e il ct della Nazionale femminile Antonio Cabrini – sono le transalpine ad aggiudicarsi il titolo. riscattando la sconfitta subita nella finale di tre anni fa a Londra. La gara, dopo che i tempi regolamentari erano terminati sul pareggio, è stata risolta ai rigori. Per le francesi è il terzo successo nella competizione.

Trionfo meritato dalle ragazze del Lione che, a due minuti dalla fine dei tempi regolamentari, dopo la rete realizzata da Popp per le tedesche che aveva ristabilito la parità dopo il vantaggio firmato dalla Hegerberg – capocannoniere della Champions con 13 centri in nove partite – sembrava essere svanito. I tempi regolamentari terminano così sull’1-1 e le squadre vanno alla girandola dei calci da rigore. La prima a sbagliare è proprio la Hegerberg, l’autrice del gol francese, seguita poi dagli errori delle tedesche Fischer e Bussaglia. A firmare il sigillo del successo francese per il 5-4 finale è la Kumagai che non sbaglia e regala la Champions League ai suoi tifosi e alla sua squadra.

RASSEGNA STAMPA – Lotito prende tempo: slitta ancora Prandelli

Rischia di slittare ulteriormente l’annuncio del nuovo allenatore della Lazio. Il club biancoceleste si è preso del tempo per riflettere, Lotito vuole valutare fino all’ultimo le ipotesi alternative al favorito Cesare Prandelli, rappresentate da Giampiero Ventura, Simone Inzaghi e da una pista straniera top secret.

PRANDELLI ANCORA IN ATTESA DI LOTITO – Probabile che alla fine la scelta ricada sull’ex ct della Nazionale, ma l’incontro inizialmente previsto per oggi pomeriggio è stato posticipato. Il contratto da firmare è già pronto, un biennale con opzione per il terzo anno da 1,7 milioni a stagione. Prima di mettere tutto nero su bianco, però, la Lazio vuole ancora valutare bene ogni possibile scenario. Prandelli resta in attesa, ma la decisione definitiva dovrebbe arrivare in ogni caso entro questa settimana. Nel primo incontro l’ex Galatasaray ha chiesto alla società di fare il possibile per trattenere Biglia e non cedere a eventuali lusinghe per Felipe Anderson. Lotito ha assicurato che proverà ad accontentarlo, ma soprattutto nel primo caso dipenderà molto dalla volontà del giocatore argentino: la Lazio comunque gli offrirà un rinnovo con adeguamento dello stipendio a 3 milioni annui. Un aiuto nell’ottica della sua eventuale permanenza arriva dal connazionale Mascherano, che se dovesse trasferirsi alla Juve lo taglierebbe di fatto fuori dalla lista della spesa dei bianconeri.

AGENTE JARDEL: “C’È UN’OFFERTA IMPORTANTE” – Prandelli, poi, ha chiesto rinforzi di qualità soprattutto in difesa e in attacco, in piena sintonia con la preesistente strategia di mercato impostata dal ds Tare. L’obiettivo principale davanti resta Milik, con Pavoletti e Lapadula a inseguire. In difesa invece il nome più caldo è rappresentato da Jardel del Benfica. Il suo agente ha ammesso l’esistenza di una trattativa: “Posso confermare che vi è l’interesse di un grande club nei confronti di Jardel. Penso che sia una proposta interessante, che fa piacere anche al mio assistito. Jardel si è trovato molto bene al Benfica e ha vinto diversi titoli con il club, ma in questo momento della sua carriera il giocatore sta valutando altre strade. E vede di buon occhio questa proposta che gli è stata avanzata”. Sempre nel reparto difensivo sono monitorati i parametri zero N’Koulou e Agger.

 Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – <>

Tutto finito? Ancora no, anzi sì. Così è se vi pare, direbbe Pirandello. Prandelli torna a Firenze ad aspettare la telefonata che gli regalerà con ogni probabilità la panchina della Lazio ma anche ieri non è stata scritta la parola decisiva. Il presidente Lotito riflette, spera che Pioli trovi una squadra per poter risparmiare i due milioni lordi da pagare al suo vecchio allenatore nella prossima stagione, ripensa ai tecnici incontrati nelle scorse settimane. Da Sampaoli a Ventura, col primo ormai fuori gioco e il secondo verso la panchina azzurra ma con il giallo finale di una presunta lotta intestina alla Figc. E allora bisogna attendere ancora qualche ora, forse già oggi potrebbe esserci la fumata bianca senza escludere clamorosi ribaltoni di cui però al momento non c’è sentore. Inzaghi, unica certezza, può scegliere tra Salernitana e Carpi sempre che il Chievo non lo chiami per sostituire il partente Maran (nel risiko delle panchine finirà all’Atalanta).

Intanto la società ha già iniziato a muoversi sul mercato. È scattata la caccia all’erede di Klose, gli obiettivi non mancano, presto decolleranno le prime trattative. Pavoletti del Genoa è un nome concreto, Lotito e Preziosi ne hanno parlato martedì a Roma, nell’affare potrebbero rientrare diverse contropartite tecniche (Hoedt, Mauricio e Gentiletti). I rossoblù lo valutano 15 milioni di euro, la Lazio chiederà uno sconto di 5 milioni (in ballo anche vecchie questioni legate a Matuzalem, Bizzarri e Sculli), le sensazioni sono positive. Occhio pure a Lapadula del Pescara, il presidente Sebastiani aspetta solo un’offerta ufficiale, lo ha confermato in settimana: «L’interesse della Lazio è vero, concreto, ma per concludere una trattativa c’è bisogno che l’interesse si trasformi in proposta reale».

Fonte : Il Tempo

Ds Crotone: “Sorpreso dalla débacle di Cataldi”

Il ds del Crotone Giuseppe Ursino intervistato da Radiosei ha parlato della Lazio e Lotito.

Ursino è partito parlando proprio del patron capitolino: “Il pubblico deve sempre avvicinarsi alla società. Conosco Lotito ed è una persona molto intelligente che vuole il bene della Lazio. L’unica cosa che non condivido della sua gestione è che nei biancocelesti ci sono troppi stranieri. Ammiro Juve e Sassuolo che sono prevalentemente composte da italiani. Lotito è un grande presidente. Io l’ho conosciuto in Lega tanti anni fa quando si affacciava al calcio, ho subito notato la sua grande intelligenza e sono convinto che quest’estate farà una squadra molto competitiva dopo l’ultima stagione deludente”.

Ursino elogia Cataldi che 3 anni fa si mise in mostra proprio a Crotone: “La sua stagione deludente mi ha sorpreso. E’ un giocatore fortissimo che può fare una grandissima carriera ma ha bisogno di fiducia. Anche da noi all’inizio ha trovato delle difficoltà però poi mister Drago gli ha dato fiducia e dopo un mese è cambiata la sua stagione: a Crotone ha fatto un campionato straordinario. Ha bisogno di qualcuno che gli stia vicino. Gli va data ulteriore fiducia. Inoltre alla Lazio ha un grande rivale come Biglia, però secondo me rende meglio come mezzala. Io penso che sia successo qualcosa con Pioli”.

Su possibili intrecci di mercato con la Lazio, Ursino spiega: Mai parlato di Budimir con la società capitolina. Io non voglio fare polemiche ma quello che ha fatto il Crotone quest’anno non lo farà mai nessun’altra provinciale. La squadra ha entusiasmato mettendo in luce tanti elementi, ma nessun club di serie A ha cercato i nostri giocatori eccetto Ferrari. Se noi fossimo una squadra del nord adesso i nostri giocatori giocherebbero nelle big d’Italia. Budimir, Martella, Salzano sono i nostri migliori giocatori. Però vediamo, magari qualcosa con la Lazio possiamo farla”. 

Qualche mese fa suscitarono polemiche le presunte parole di Lotito a Ursino, in cui si vantava di aver ceduto Felipe Anderson al Manchester United, ma il dirigente calabrese smentisce tutto: “Lotito non mi ha mai detto queste cose. Noi parlavamo degli allenatori, lui parlò bene di Juric. Era solo una chiacchierata generale. Giovani della Lazio? Noi dobbiamo alzare l’asticella della qualità della squadra perché ora siamo in serie A: Juric andrà via e stiamo cercando un nuovo allenatore che abbia la stessa visione di gioco di Ivan. Cataldi a Crotone? Se non parlo col nuovo allenatore non possiamo prendere decisioni. Danilo è un grande calciatore e merita di giocare nella Lazio. Tare? E’ un grandissimo direttore sportivo”. Infine Ursino dà un consiglio ai tifosi: “Credo che il pubblico laziale debba stare più vicino alla squadra anche se il momento è difficile. Lotito è un grande presidente e se i tifosi lo aiutano può portare la Lazio ad alti livelli”.

Fabrizio Piepoli

Caso Esposito – La famiglia di De Santis: “Sentenza mediatica”

Dopo la condanna a 26 anni di carcere inflitta martedi scorso a Daniele De Santis per la morte di Ciro Esposito i genitori del tifoso romanista con una lettera aperta indirizzata all’Ansa per la prima volta parlano della vicenda che ha visto coinvolto il figlio.

Questo uno stralcio della lettera: “Una condanna esclusivamente mediatica e simbolica già decisa molto prima dell’inizio del processo. Una sentenza a dispetto di qualsiasi prova e di qualsiasi logica, data di prepotenza in quanto obbligata mediaticamente. Vi siete mai chiesti che peso abbia il pregiudizio e la facilità con la quale viene strumentalizzato? Vi siete mai chiesti che influenza abbia avuto ascoltare perennemente una versione soltanto, urlata da tutti megafoni mediatici esistenti? Noi a prescindere da torti o ragioni, abbiamo sempre rispettato il dolore altrui, non intraprendendo né raccogliendo mai battaglie mediatiche; in silenzio riponevamo fiducia solo nelle indagini, ritenendo che replicare non fosse importante, che fosse importante solo aspettare e occuparci delle condizioni gravissime di Daniele che, dopo più di due anni, è ancora lì immobile su una barella con una intelaiatura d’ acciaio alla gamba, cercando di salvare il resto dall’amputazione, in quanto appena tre mesi fa gli sono già stati amputati 15 cm di osso necrotico”.

Il Milan nega Donnarumma e Romagnoli all’Under 21 per l’amichevole dedicata alla Solesin

Che la Nazionale italiana abbia perso di fascino negli ultimi anni non è un mistero. Dopo Conte che ha annunciato l’imminente addio al ruolo di commissario tecnico dopo l’Europeo e il no della Juventus a far disputare a Bonucci lo stage in Nazionale, ecco un altro caso che suscita polemiche. Ma andiamo con ordine, il 2 giugno è stato organizzata a Venezia un’amichevole di lusso tra le compagini under 21 di Italia e Francia in ricordo di Valeria Solesin, la studentessa italiana morta nell’attentato terrorista al Bataclan del 13 Novembre 2015.

Tra i convocati di Di Biagio c’è anche il nostro Danilo Cataldi, ma non ci saranno i due giovani più promettenti del nostro calcio ovvero Donnarumma e Romagnoli. Questo perché il Milan non ha dato il permesso ai suoi due giocatori in quanto non è una data ufficiale riservata alle Nazionali. Una scelta legittima quella del club rossonero ma al contempo antipatica e insensibile dato il significato dell’evento.

Casiraghi: “Tra Lotito e i laziali ferita difficile da ricucire. Cragnotti era un vincente”

Intervistato da Radiosei, l’ex attaccante biancoceleste Pierluigi Casiraghi ha parlato dell’evento Di Padre in Figlio: “E’ stato bello come nel 2014, c’è stata una grande partecipazione da parte dei tifosi e questo è l’aspetto più bello. Queste cose in Italia si fanno poco. In Inghilterra invece c’è un grande rispetto per la storia del proprio club mentre in Italia non si usa tantissimo. Non credo che in Italia altri abbiano fatto una cosa del genere, è una prerogativa della Lazio. I due momenti più belli sono stati quando tutto lo stadio ha cantato la canzone di Battisti e poi quando sulle note di Yiruma si sono susseguite le immagine dei giocatori che ci hanno lasciato. Mio figlio è attaccato al mondo dei tifosi, la Curva della Lazio è un bell’esempio come tifo”.

Poi su Cragnotti:Ho avuto grandi presidenti nella mia carriera come Boniperti e Cragnotti. Il primo è stato anche un grande giocatore ma avevano molti punti in comune: entrambi molto carismatici, attaccati alla squadra e vincenti. Questo è l’aspetto che più li accomunava. Cragnotti alla Lazio ha fatto grandi cose. Rimpianti? Col senno di poi è più facile. Io ho fatto 5 anni stupendi a Roma, poi le cose cambiano e arriva sempre il momento in cui un giocatore capisce che deve cambiare aria. Quello che ha contraddistinto la gestione cragnottiana è che è stata in crescendo”. 

Su Klose: “E’ stata una grande perdita per quello che rappresenta a livello internazionale e per il rispetto che hanno i compagni nei suoi confronti, è il cosiddetto leader silenzioso. E’ un professionista serio, un tedesco vero in tutti i sensi, un giocatore del genere quando va via lascia un vuoto. Non sarà facile trovare un giocatore del suo livello perché il prezzo sale, ma la Lazio già in passato ha preso giocatori poco conosciuti che poi sono esplosi. In generale ripartire dopo un annata come questa non sarà felicissimo”.

Su Lotito e i tifosi: “Ferita difficile da ricucire perché le distanze sono tante. La voglia e la passione dei tifosi c’è e bisogna trovare il modo per riavvicinarli alla squadra”. Chiusura sul mercato: “Lapadula e Pavoletti sono due ottimi attaccanti, io però sceglierei quest’ultimo perché già conosce la serie A. E’ un calciatore pronto per giocare ad alti livelli, mentre per Lapadula non sarebbe facile passare dalla serie B a una squadra importante come la Lazio”.

Fabrizio Piepoli

MEDICINA – Roma, 6° Convegno Nazionale sulle Malattie Mitocondriali

Si apre oggi a Roma il Convegno Nazionale sulle Malattie Mitocondriali. L’edizione 2016 aspira a riunire il maggior numero di famiglie, medici, pazienti e ricercatori appartenenti alla comunità delle patologie causate da disfunzione dei mitocondri. L’evento, dal titolo “Diagnosi, Terapie e Gestione della vita quotidiana”, si terrà dal 27 al 29 maggio a Roma, presso l’Hotel Holiday Inn (Viale Castello della Magliana, 65).

Nel corso delle sessioni scientifiche esperti provenienti da tutto il mondo porteranno i loro contributi creando un’esperienza stimolante per tutti coloro che ogni giorno si impegnano per garantire diagnosi e cure alle persone colpite da malattie mitocondriali. Le sessioni rivolte a pazienti e famiglie sono concepite in modo di informare i partecipanti sullo stato dell’arte in merito ai disturbi mitocondriali, ma anche per favorire confronti, esperienze, idee, incontri, opinioni e scambi tra chi studia le patologie e chi è costretto a viverle.

Durante tutta la durata del convegno è previsto anche uno spazio di consulenza gratuito dove per eventuali consulti saranno a disposizione alcuni tra i maggiori specialisti di malattie mitocondriali. Per consultare il programma del congresso è possibile visitare l’apposito sito web.

EMPOLI – Ufficializzato il nuovo tecnico

Il bel campionato dell’Empoli non è passato inosservato dagli osservatori e dai DS. Giampaolo, cogliendo la palla al balzo, ha deciso di non rinnovare con il club toscano, sperando di sedersi su una panchina più blasonata.

Così l’Empoli ha deciso di iniziare una nuova era targata Martusciello. L’ex giocatore dei toscani allenerà il club facendo il suo esordio su una panchina di Serie A.

Lazio, ecco il 26 maggio della pallanuoto

La Lazio è salva e ottiene l’obiettivo al termine di una delle più belle partite della stagione. I biancocelesti hanno vinto una gara al cardiopalma contro l’Ortigia 9-8 e anche l’anno prossimo disputeranno il campionato di serie A1. Si chiude il sipario dopo un campionato lunghissimo e probabilmente al di sotto delle aspettative. Una risposta magnifica da parte di un gruppo che si è dimostrato compatto e deciso fino in fondo. Tutti hanno dato il massimo in vasca: Radic ha chiuso la porta in più occasioni, Di Rocco, Giorgi e Leporale sono stati i cannonieri della gara con due gol a testa. Bene anche Maddaluno e capitan Colosimo, entrambi in rete quando l’Ortigia stava cercando di rimontare. Il loro strappo dal 5-4 al 7-4 ha dato una spinta decisiva ai biancocelesti, mentre Lapenna ha sferrato il colpo del ko realizzando il 9-7 in apertura dell’ultimo parziale. Tanta sofferenza negli ultimi trenta secondi sul 9-8, con la Lazio che ha difeso con un uomo in meno in vasca, ma che è riuscita a mantenere la porta inviolata.

In avvio le aquile in avanti con Di Rocco e Giorgi, ma c’è la risposta pronta dell’Ortigia che tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo rimonta grazie a Danilovic e ad una doppietta di Ivovic. La Lazio reagisce e impone un altro break di 3-0 con due volte Leporale a segno intervallato da Di Rocco (5-3); poi in superiorità numerica Maddaluno risponde a Camilleri per il 6-4 di metà gara. La Lazio raggiunge il +3 in apertura di terzo tempo con Colosimo e lo conserva con Giorgi. I siracusani però riprendono campo e tornano in scia con i gol di Camilleri e Casasola per l’8-7 che rimanda tutto all’ultimo parziale. Nel quarto tempo Lapenna segna il gol decisivo, Camilleri riporta l’Ortigia – 1, ma gli uomini di Formiconi riescono a mantenere il vantaggio fino alla fine e ottengono una meritata salvezza.

Il presidente della Lazio Nuoto, Massimo Moroli: “E’ stato un bello spettacolo, finale al cardiopalma. L’Ortigia nel finale ha avuto occasioni per pareggiare, negli ultimi secondi ho tremato, poi alla sirena finale sono esploso. Sono quelle partite che ti fanno  morire, ma se le vinci ti danno una soddisfazione maggiore. Mi dispiace per gli amici dell’Ortigia, ma siamo contenti così. Una partita che mi ripaga di tante sofferenze, nonostante ci augurassimo tutti un campionato più tranquillo. L’importante è stata evitare la retrocessione, sarebbe stata una punizione immeritata. Ora ci mettiamo subito al lavoro per prepararci all’anno prossimo, dobbiamo muoverci subito per cogliere alcune opportunità di mercato“.

Il tecnico sul piano vasca della Lazio Nuoto, Pierluigi Formiconi: “La partita l’abbiamo gestita bene, abbiamo sbagliato al solito alcuni gol, ma alla fine è andata bene così. Da un mese stavamo lavorando per questo spareggio, credo che abbiamo meritato di rimanere in serie A1. Oggi è un bel giorno.. E’ il 26 maggio, una data importante per i laziali: tre anni fa la nostra squadra di calcio ha vinto la Coppa Italia nel derby contro la Roma, qualcuno me l’ha ricordato prima della partita e siamo stati contenti di aver rispettato questa data regalando un’impresa“.

Il portiere della Lazio Nuoto, Zradvko Radic: “Tanto nervosismo all’inizio, poi una gioia immensa. Ho capito cos’è la  vera lazialità, spero di rimanere anche il prossimo anno“.

E’ stato fondamentale il lavoro di Claudio Sebastianutti e Filippo Loreto nel contribuire al raggiungimento dell’obiettivo. Hanno sostenuto e compattato il gruppo per tutta la stagione, soprattutto nei momenti più difficili. Presenti a Sori anche Antonio Buccioni, Tommaso Pesapane, Renato Siniscalchi e altri esponenti di spicco della dirigenza biancoceleste.

Italia, 6 pronta! Sei reti alla Fiorentina Primavera

L’Italia di Antonio Conte sta preparando l’Europeo di Francia, nella sede di Coverciano. In attesa di ufficializzare i 23 che partiranno per gli Europei, continuano le prove tattiche e le amichevoli. Oggi è stato il giorno della sfida contro la Fiorentina Primavera. L’Italia si è imposta per 6-0 grazie ad uno strepitoso Insigne.

Il napoletano è stato autore di una doppietta. Le altre reti portano la firma di Zaza, Zappacosta, El Sharaawy e Bonaventura. Il modulo scelto da Conte è stato il 3-5-2. Chi ha deluso è stato Eder. L’interista fisicamente è in ritardo e a questo punto rischia il taglio. Buona la prova di Giaccherini e di Bernardeschi. Domani sono previsti due allenamneti, la mattina e il pomeriggio.

CALCIOMERCATO – Di Marzio: “La Lazio fa sul serio con Adriano: presentata l’offerta”. Questi i dettagli

In attesa dell’ufficialità di Cesare Prandelli, che secondo nostre indiscrezioni in realtà ha già firmato (leggi qui per saperne di più), la Lazio comincia a muoversi sul mercato. Non solo la questione attaccanti (leggi qui le ultime), i biancocelesti sono a caccia di un terzino sinistro che possa dare garanzie dati i tanti infortuni rimediati da Radu che non gioca da 5 mesi.

La suggestione si chiama Adriano, in scadenza di contratto col Barcellona, su di cui la Lazio ha messo gli occhi da diverso tempo. La concorrenza è alta, ma la società capitolina pare intenzionata a fare sul serio. Secondo l’esperto di mercato Gianluca Di Marzio, la Lazio avrebbe presentato l’offerta: un contratto quadriennale da 2 mln a stagione più bonus. Un ingaggio importante per i parametri biancocelesti.

Fabrizio Piepoli

Pieroni: “Venderei Candreva per comprare Pavoletti. Lotito? Bravissima persona”

Ermanno Pieroni è intervenuto alla trasmissioni “Diario di bordo campo” condotta dalla Turco e da Venanzangeli, sulle frequenze di radio Olympia, dove ha illustrato le strategie che, secondo lui, dovrebbe adottare la Lazio in sede di mercato: “Prandelli è la scelta giusta. Allenatore di esperienza e di grande carisma. Per quanto riguarda il mercato sarebbe opportuno vendere Candreva che ha più mercato di Biglia. Con i soldi ricavati punterei tutto su Pavoletti“.

Bocciato Lapadula quindi e anche  Immobile: “Lotito quando il parma è fallito prese Donnarumma per la Salernitana, lasciandosi scappare Lapadula. E’ un buon attaccante ma 10 milioni non li vale“. Infine su Lotito: “Ha commesso vari errori, ma è una brava persona e un grande lavoratore“.

Biava: “Vorrei rivivere il 26 maggio dal primo all’ultimo minuto”

E’ il turno di Biava di ricordare il 26 maggio. L’ex difensore è intervenuto a Lazio Style Radio dove ha raccontato tutte le emozioni vissute in quella partita: “Vorrei tornare a quel giorno per rivivere tutto dal primo all’ultimo minuto. Noi scendemmo in campo per vincere e fortunatamente ci siamo riusciti. Meritatamente“.

Ma bisogna ricordarsi anche delle partite che hanno permesso alla Lazio di arrivare in finale: “Una grande cavalcata piena di insidie. dalla partita con il Siena all’incredibile doppia sfida con la Juventus. Poi nella finale abbiamo dato il 100%. Ricorderò per sempre quel match perchè è stato il mio unico trofeo della mia carriera. Ma il ricordo più bello è sicuramente vedere i tifosi felici e fare festa con noi“.

Cana: “Anni bellissimi alla Lazio. Tare in futuro all’Albania? Forse…”

L’ex difensore della Lazio, Lorik Cana, è intervenuto a Radiosei per analizzare il momento della Lazio, soprattutto in tema di strategie future con la pista Prandelli che dovrebbe aprire la nuova era della Lazio.

Prandelli non lo conosco personalmente, ma se ha allenato anche la Nazionale italiana, significa che ha dei valori e delle caratteristiche adatte a guidare grandi squadre.  Ajeti potrebbe starci nella Lazio, ma non lo conosco così bene per dare un giudizio di questo genere. Sostituire Klose non è facile. Si parla di tanti attaccanti, ma bisogna farev la scelta giusta anche in base alla scelta del nuovo tecnico e del modulo che verrà adottato”.

Poi sui connazionali Berisha e Tare:Berisha ha le qualità per essere il portiere titolare. In Nazionale gioca alla grande, è lui il titolare e dà sempre il massimo. Alla Lazio è chiuso da Marchetti, ma penso che per continuare a crescere dovrebbe andare in una squadra che gli dia maggiore fiducia e giocare con più continuità. Berisha è un portiere che giocherebbe titolare ovunque. Tare all’Albania? Forse, ma bisognerebbe chiedere a Igli quali sono i suoi obiettivi. Certamente in Federazione se ne parla anche perchè è un dirigente di livello che capisce molto di calcio. Sta facendo una grande esperienza in una società importante come la Lazio. Alla Lazio ho passato dei bellissimi anni. I tifosi sono fantastici e spero che dal prossimo anno anche la squadra torni a far bene”.